Μηλιά
Μέσα στου νεκρού το μάτι
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2022/12/2 - 03:23
Song Itineraries:
From olden times: Songs against war, inside war, around war
Τα σύνορα της πατρίδας μου
Ta sýnora tis patrídas mou
[1980]
Κατερίνα Γώγου, “Ιδιώνυμο”
Katerina Gogou, “Idionymo”
Αμηλοποίητα / Non musicata
Con questa composizione, anch'essa rigorosamente αμηλοποίητα, termina la mia recente “scorribanda” nelle cose meno note di Katerina Gogou; meno note, e anche più difficili da rendere in una qualsiasi lingua, perché scritte letteralmente in gergo, una poesia maledetta da bassifondi che ricorda per certi versi le Ballades en jargon di François Villon. Termina anche un po' com'era cominciata: siamo nelle stesse strade, nello stesso quartiere, negli stessi ambienti di Η ζωή μας είναι σουγιαδιές. Siamo nella “patria” di Katerina Gogou, ed è una patria limitata e terribile della quale la poetessa enuncia con precisione i confini fatti di rosticcerie bisunte, di vecchi teatri che hanno preso fuoco, di taverne dove si gioca d'azzardo. In questa patria, i ragazzi più belli (e il... (Continues)
[1980]
Κατερίνα Γώγου, “Ιδιώνυμο”
Katerina Gogou, “Idionymo”
Αμηλοποίητα / Non musicata
Con questa composizione, anch'essa rigorosamente αμηλοποίητα, termina la mia recente “scorribanda” nelle cose meno note di Katerina Gogou; meno note, e anche più difficili da rendere in una qualsiasi lingua, perché scritte letteralmente in gergo, una poesia maledetta da bassifondi che ricorda per certi versi le Ballades en jargon di François Villon. Termina anche un po' com'era cominciata: siamo nelle stesse strade, nello stesso quartiere, negli stessi ambienti di Η ζωή μας είναι σουγιαδιές. Siamo nella “patria” di Katerina Gogou, ed è una patria limitata e terribile della quale la poetessa enuncia con precisione i confini fatti di rosticcerie bisunte, di vecchi teatri che hanno preso fuoco, di taverne dove si gioca d'azzardo. In questa patria, i ragazzi più belli (e il... (Continues)
Τα σύνορα της πατρίδας μου αρχίζουνε
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 2022/10/14 - 21:09
Ανδρονίκη
Anonymous
Androníki
Κυπριακό παραδοσιακό
Tradizionale cipriota
Traditional folksong from Cyprus
La canzone è antica, certamente, ma non è antichissima. Appartiene alla tradizione popolare greco-cipriota (fu registrata la prima volta nel 1953 dal folklorista americano, ma di origine greca, James Anastasios Notopoulos nel villaggio di Kouklia, sul Monte Pafos, da una vecchia paesana che aveva allora 87 anni, Magdalini Vryoni). Tradizione greco-cipriota, ma il canto è probabilmente di origine greca continentale: in tutte le sue versioni (non poche, ma che presentano solo lievi differenze) la vicenda sembra svolgersi στα μέρη της Ελλάς, cioè nella lontana Grecia, in partibus Graeciae (così suonerebbe una traduzione letterale dell'espressione di cui sopra). Dicevo: antica ma non antichissima. Per le sue caratteristiche il canto potrebbe essere tardo-settecentesco o della prima metà del XIX secolo, sebbene... (Continues)
Κυπριακό παραδοσιακό
Tradizionale cipriota
Traditional folksong from Cyprus
La canzone è antica, certamente, ma non è antichissima. Appartiene alla tradizione popolare greco-cipriota (fu registrata la prima volta nel 1953 dal folklorista americano, ma di origine greca, James Anastasios Notopoulos nel villaggio di Kouklia, sul Monte Pafos, da una vecchia paesana che aveva allora 87 anni, Magdalini Vryoni). Tradizione greco-cipriota, ma il canto è probabilmente di origine greca continentale: in tutte le sue versioni (non poche, ma che presentano solo lievi differenze) la vicenda sembra svolgersi στα μέρη της Ελλάς, cioè nella lontana Grecia, in partibus Graeciae (così suonerebbe una traduzione letterale dell'espressione di cui sopra). Dicevo: antica ma non antichissima. Per le sue caratteristiche il canto potrebbe essere tardo-settecentesco o della prima metà del XIX secolo, sebbene... (Continues)
Εμάθετε τι εγίνη στα μέρη της Ελλάς;
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 2022/9/25 - 17:11
Λέρος
Léros
[1983/85]
Ο Ήχος της Ανασφάλειας II
[ρεμίξ και ακυκλοφόρητο υλικό, Demos - Tapes, 1983-1985]
(Wipe Out! Records, 1992)
Per tutta la questione del manicomio di Leros, si rimanda all'omonima canzone di Martha Frintzila. La scena musicale, qui, è però assai differente: siamo nel punk-rock militante greco degli anni '80. Gli Stress sono stati una band ateniese formatasi nel 1980 in un locale della Plaka, l'Aretousa, che era di proprietà di uno dei membri fondatori, noto come “Frank Panx”. Altri membri storici sono stati Louis (Louis Kondoulis), Kon (Kostas Drivas), Camel (Nikos Chronopoulos), Jhonny [sic, vale a dire Giannis Kafandaris] e Billy Lord (Vasilis Palaiokostas). Della situazione del manicomio di Leros, la scena punk greca si era evidentemente già accorta prima di Martha Frintzila, senza che lo scandalo del 1989 fosse ancora scoppiato: la canzone che qui si presenta risale... (Continues)
[1983/85]
Ο Ήχος της Ανασφάλειας II
[ρεμίξ και ακυκλοφόρητο υλικό, Demos - Tapes, 1983-1985]
(Wipe Out! Records, 1992)
Per tutta la questione del manicomio di Leros, si rimanda all'omonima canzone di Martha Frintzila. La scena musicale, qui, è però assai differente: siamo nel punk-rock militante greco degli anni '80. Gli Stress sono stati una band ateniese formatasi nel 1980 in un locale della Plaka, l'Aretousa, che era di proprietà di uno dei membri fondatori, noto come “Frank Panx”. Altri membri storici sono stati Louis (Louis Kondoulis), Kon (Kostas Drivas), Camel (Nikos Chronopoulos), Jhonny [sic, vale a dire Giannis Kafandaris] e Billy Lord (Vasilis Palaiokostas). Della situazione del manicomio di Leros, la scena punk greca si era evidentemente già accorta prima di Martha Frintzila, senza che lo scandalo del 1989 fosse ancora scoppiato: la canzone che qui si presenta risale... (Continues)
Κάπου υπάρχει η κόλαση
(Continues)
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Contributed by Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 2018/5/26 - 20:29
Song Itineraries:
Lunatics and lunatic camps: Lagers, troubles, repression, freedom
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L'isola di Lefkada, o Leucade, o Leuca, o Santa Maura in veneziano, si trova nel mar Ionio. Curioso che un'isola il cui nome significa “La Bianca”, fosse stata dai veneziani intitolata a una santa il cui nome significa, sempre in greco, “La Nera”. E' nota per essere collegata alla terraferma da una sottilissima striscia di terra sulla quale scorre una lunga strada sterrata; in pratica, è un'isola dove si può andare a piedi. Secondo antiche leggende, è l'isola da una cui rupe si sarebbe gettata la poetessa Saffo. E' stata un po' di tutti; ai tempi di Agatocle, tiranno di Siracusa, era siciliana. Fu poi possedimento siculo-normanno, per passare alla Repubblica di Venezia che la tenne per secoli. Fu occupata dai francesi di Napoleone per breve tempo, per essere poi aggregata alla “Repubblica delle Sette Isole Unite”, protettorato russo-ottomano tenuto dai greco-veneti di Giovanni Capodistria.... (Continues)