Author Denez Abernot
Gwerz ar vezhinerien
Na pa 'moa klevet ar c'heleir
(Continues)
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Contributed by Riccardo Venturi 2012/5/31 - 01:18
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
(dalla versione francese)
31 maggio 2012
31 maggio 2012
CANTO DEI GOÉMONIERS
(Continues)
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Traduzione inglese da Questa pagina
Nota. Il traduttore non conosceva l'esatto significato del termine gilhotinn (che nel testo ha una forma "mutata", quindi non facilmente riconoscibile a chi non abbia almeno qualche rudimento di lingua bretone). Il termine è stato integrato nella traduzione ("seaweed scythe").[CCG/AWS Staff]
SONG OF SEAWEED GATHERERS
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2012/5/31 - 15:33
Mi spiace enormemente fare questa parte di "correttore" e ancor di più puntualizzare un intervento del mio unico, incomparabile "fratello bretone", ma nella sua versione originale sul mitico ellepì degli Storlok dell'ottobre 1979, Stok Ha Stok, la canzone di Denez Abernot non è cantata a cappella dal solo autore, bensì in versione acustica (cosa effettivamente insolita in quel disco) con accompagnamento di chitarra e violino. A riproporla a cappella sarà invero il sommo Denez Prigent nel 1993 all'interno del suo primo disco Ar Gouriz Koar, La Cintura di Cera, titolo simbolico che troviamo in un gwerz del XVI secolo denominato Ur Vag A Vontroulez (Un battello a Morlaix) nel quale una donna promette a St. Jean un tale cintura se lui salverà il di lei figlio dal naufragio. Vorrei ricordare che la Cintura di Cera che troviamo nel Barzaz Breiz, fa tre volte il giro di un campo di terra ed è sempre... (Continues)
Flavio Poltronieri 2017/2/17 - 11:21
Non ti deve, Flavio, né creare problemi e né dispiaceri correggermi o puntualizzare. Tutte le pagine di questo sito, "mie" o di altri, sono fatte per ricostruire in modo preciso la storia di una data canzone, di un dato brano musicale, e di tutto ciò che "c'è dietro"; quindi, in ultima analisi, per creare e ricevere conoscenza. Se ho scritto delle inesattezze, non solo sollecito che mi vengano emendate, ma mi rende felice: significa che ho imparato qualcosa di nuovo, che non conoscevo, e lo dico con la più totale umiltà. Non ho mai pensato di essere una specie di "autorità somma" in nessuna delle cose che faccio, anche perché dalle cosiddette sommità si cade facilmente e rovinosamente. Quindi ben venga ogni sorta di correzione, puntualizzazione e quant'altro, da parte tua e di chiunque. Saluti carissimi!
Riccardo Venturi 2017/2/17 - 20:57
PLAC'H LANDELO
Bernez Tangi
Denez Prigent, Ar Gouriz Koar, 1993
Bez'zo ur plac'h e Landelo
Landandeli di landandandeli di lan dan dan deli deli do
Bez'zo ur plac'h e Landelo
Kant gwech 'neus karet
Kant gwech bet gloazet
Freget he c'halon e pilhoù
Landandeli di landandandeli di lan dan dan deli deli do
Freget he c'halon e pilhoù
'barzh 'vefe kavet
Ur prad alaouret
Kleier hanternoz ga't o sko
Landandeli di landandandeli di lan dan dan deli deli do
Kleier hanternoz ga't o sko
Ez a kuit diarc'hen
Gant he sae saotret
Ur puñs e-kichen a zo
Landandeli di landandandeli di lan dan dan deli deli do
Ur puñs e-kichen a zo
D'ar veol hi zo aet
He divronn 'neus glebiet
Al loar a luc'h tro-war-dro
Landandeli di landandandeli di lan dan dan deli deli do
Al loar a luc'h tro-war-dro
En dour trankilaet
'zegas dezhi he c'hened
Met galv' 'ra 'nezhi ar c'hav
Landandeli di landandandeli... (Continues)
Richard Gwenndour 2017/2/18 - 00:26
Fine anni settanta.La fantastica invasione pirata nel mondo folk ben ordinato e melodioso di questo gruppo sedusse non poco, la prova tangibile che poteva resistere un rock bretone. Personalmente non ho mai amato troppo la musica rock, ma amavo invece visceralmente l'opera di ogni singola persona della Cooperativa NEVENOE e se questo 45 giri del giugno 1978(una versione in studio quindi un po' differente da quella live del 33 giri, di Gwerz Maro Jorj Jackson e sul retro il lungo Gwerz An Dilabour - Il Lamento Della Disoccupazione) e questo LP dalla meravigliosa copertina dell'anno seguente, erano usciti presso di loro, dovevo assolutamente scoprirne il motivo. Era una musica per l'epoca, molto contemporanea, gli strumenti elettrificati, che non rinnegava però il kan ha diskan, una canzone cantata in bretone, esistenziale e anche politica che contestava i poteri ufficiali o paralleli del denaro:
....'Vit... (Continues)
....'Vit... (Continues)
Flavio Poltronieri 2017/2/18 - 08:39
pardon, devo rettificare il mio precedente intervento:la versione del gwerz di George Jackson apparsa sul 45 giri è effettivamente differente da quella seguente dell'ellepi, ma sono entrambe state registrate in studio. A generare confusione è stato il fatto che nella riedizione in cd della Coop Breizh è stata aggiunta una versione live.
P.S. Riccardo, lo sapevi che il nonno di Denez Abernot era un goémonier ed è in suo omaggio che il brano fu composto?
P.S. Riccardo, lo sapevi che il nonno di Denez Abernot era un goémonier ed è in suo omaggio che il brano fu composto?
Flavio Poltronieri 2017/2/18 - 09:14
Non lo sapevo affatto, ma mi ero come ammascato una cosa del genere. Nella canzone se ne parla non solo con troppa partecipazione, ma anche con troppa competenza per non sospettare qualcosa "di famiglia"... Piuttosto, avrei una domanda da farti sulla Plac'h Landelo: ne sai qualcosa sulla sua origine? A me ha fatto venire in mente una cosa abbastanza frequente in Bretagna, vale a dire un fatto di cronaca realmente avvenuto e poi trasposto "alla bretone" in atmosfere lunari, mitiche, fiabesche, quello che vuoi. Mutatis mutandis, un po' come dalla tragica morte della prostituta che fu gettata nel Tanaro (o si gettò, non ricordo) De André trasse la "Canzone di Marinella". Sei a conoscenza di qualcosa, per caso...?
Richard Gwenndour 2017/2/18 - 09:47
Mi spiace Richard, non conosco niente della genesi della canzone, so solo che Bernez Tangi incontrò Denez Abernot nel 1976 e quello fu l'embrione del gruppo. Il pezzo non fu inserito nel disco, quindi si può ipotizzare che venne composto dopo quell'anno...
La prostituta, De André disse di aver letto nel 1955 su "La Provincia di Asti", fu gettata....ma una puntigliosa verifica delle annate fino al 1958 dette esito negativo: nessuna traccia di una notizia del genere. Però nel 1953, una prostituta trentatrenne, tale Maria Boccuzzi, fu rinvenuta cadavere nel fiume Olona, nei pressi di Milano, crivellata di colpi e rapinata. In seguito si venne a sapere che inizialmente aveva tentato una carriera di ballerina col nome d'arte di Mary Pirimpò e che di recente aveva manifestato l'intenzione di uscire dal giro, grazie ai risparmi messi da parte......Fabrizio, tredicenne, all'epoca avrebbe potuto... (Continues)
La prostituta, De André disse di aver letto nel 1955 su "La Provincia di Asti", fu gettata....ma una puntigliosa verifica delle annate fino al 1958 dette esito negativo: nessuna traccia di una notizia del genere. Però nel 1953, una prostituta trentatrenne, tale Maria Boccuzzi, fu rinvenuta cadavere nel fiume Olona, nei pressi di Milano, crivellata di colpi e rapinata. In seguito si venne a sapere che inizialmente aveva tentato una carriera di ballerina col nome d'arte di Mary Pirimpò e che di recente aveva manifestato l'intenzione di uscire dal giro, grazie ai risparmi messi da parte......Fabrizio, tredicenne, all'epoca avrebbe potuto... (Continues)
Flavio Poltronieri 2017/2/18 - 12:37
Richard Gwenndour, una curiosità: Wig A Wag che tu hai citato nel Sergent Major è anche sinonimo di Storlok, ovvero il sinistro cigolìo dell'asse del carretto dell'Ankou che viene a cercar prede da portare nell'aldilà......ahi, ahi temo che mi stia proprio facendo male soggiornare in questa corsia!!!........
"Muzik Zeppelin strink ha stirlink/Komzoù Abernot stok ha storlok/O Jesus evelato, 'lar Chan ar C'hanig/Ur c'han hag e ziskan, etre Grall hag a Millig" sono le prime parole di un disco del 2003 a nome dell'allora quarantenne Dom Duff che ancora dieci anni dopo evocherà l'universo fantasmagorico del poeta Bernez Tangi in una epica traversata su una bagnarola, in compagnia di personaggi recanti i nomi dei santi bretoni.
Ad maiora. Kenavo. Flavio Poltronieri
"Muzik Zeppelin strink ha stirlink/Komzoù Abernot stok ha storlok/O Jesus evelato, 'lar Chan ar C'hanig/Ur c'han hag e ziskan, etre Grall hag a Millig" sono le prime parole di un disco del 2003 a nome dell'allora quarantenne Dom Duff che ancora dieci anni dopo evocherà l'universo fantasmagorico del poeta Bernez Tangi in una epica traversata su una bagnarola, in compagnia di personaggi recanti i nomi dei santi bretoni.
Ad maiora. Kenavo. Flavio Poltronieri
Flavio Poltronieri 2017/2/22 - 15:33
Caro Richard, sempre all'epoca delle mie frequentazioni bretoni, fui incuriosito dalla figura di questo affascinante contrabbassista di jazz dai grandi baffi e dalla folta barba e che aveva un forte legame familiare con la regione. Il suo nome era Henri Texier e si dilettava anche con strumenti tipo oud e bombarda, subito naturalmente mi venne in mente il suono di Ahmed Abdul-Malik che adoravo e quindi cercai i dischi. Il primo era Amir e conteneva un brano dal titolo significativo Les Korrigans, il secondo invece si intitola per l'appunto Varech.....ora è anziano e ha comunque compiuto una carriera luminosissima, senza mai dimenticare il lato etnico del jazz che a me piace tanto, per qualche anno siamo stati in contatto epistolare, a fine 1997 ha registarato a Saint-Nazaire addirittura un intero cd, pieno di foto meravigliose, insieme alla Bagad Men Ha Tan.
Flavio Poltronieri 2017/2/23 - 22:52
Caro Riccardo, aggiungo che l'autore Bernez Tangi aveva cantato Plac'h Landelo nel 1990 nella cassetta audio intitolata KEST AL LEC'H e in seguito l'ha riproposta nel 2009 nel cd LAPOUS AN TAN.
Flavio Poltronieri 2017/2/28 - 04:37
Riccardo, mi sono ricordato dove incappai per la prima volta in Denez Abernot: aveva inciso un 45 giri collettivo dal titolo Kanaouennoù Evit Ar Vugale, probabilmente prima di Storlok come supporto per le prime scuole dell'infanzia Diwan (uniche ad insegnare il bretone), assieme a Dan Ar Braz, Fañch Bernard, Yvon Gouez, Bernard Sever e Gweltaz Ar Fur che era il presidente. Mi trovavo a Fouenant o a Lokournan....e ricordo anche di avere da qualche parte anche un testo inedito di Gweltaz, una canzone che doveva essere pubblicata ma poi non ne ho saputo più niente e che trattava dell'allora dialogo fra sordi tra Francia e Bretagna....ci torneremo sopra, prima o poi......forse...mah!
Flavio Poltronieri 2017/3/5 - 22:09
A proposito di goémons:
si narra che sull'isoletta di Sein, le donne che possiedono il cosidetto “dono di confidare” per recarsi ai “sabba del mare” con gli spiriti maligni delle acque, utilizzino come imbarcazioni proprio i cesti di vimini con cui si usa raccogliere solitamente goémons.
Questi cesti hanno la parte inferiore rientrante come il fondo di una bottiglia e per trattenere il carico vi si conficca una bacchetta (che in bretone sui chiama bâ bédina) che le vecchie usano appunto come remo e timone stando accovacciate sui calcagni.
I cesti così diventano Bag-Sorcéres, ovvero barche della stregoneria.
Quest'isola che si trova ad ovest della Pointe du Raz, alcuni sostengono fosse l'Insula Sena dei Romani (dove officiavano nove sacerdotesse), altri che si tratti invece dell'Isola dei Sette Sonni, dove venivano sepolti di druidi defunti.
Leggende narrano che sia proprio da quelle parti che si aggirino le anaon, ovvero le anime dei trapassati, quei spiriti malefici destinati ad errare senza sosta....
si narra che sull'isoletta di Sein, le donne che possiedono il cosidetto “dono di confidare” per recarsi ai “sabba del mare” con gli spiriti maligni delle acque, utilizzino come imbarcazioni proprio i cesti di vimini con cui si usa raccogliere solitamente goémons.
Questi cesti hanno la parte inferiore rientrante come il fondo di una bottiglia e per trattenere il carico vi si conficca una bacchetta (che in bretone sui chiama bâ bédina) che le vecchie usano appunto come remo e timone stando accovacciate sui calcagni.
I cesti così diventano Bag-Sorcéres, ovvero barche della stregoneria.
Quest'isola che si trova ad ovest della Pointe du Raz, alcuni sostengono fosse l'Insula Sena dei Romani (dove officiavano nove sacerdotesse), altri che si tratti invece dell'Isola dei Sette Sonni, dove venivano sepolti di druidi defunti.
Leggende narrano che sia proprio da quelle parti che si aggirino le anaon, ovvero le anime dei trapassati, quei spiriti malefici destinati ad errare senza sosta....
Flavio Poltronieri 2017/5/10 - 19:35
Il gruppo bretone Gwalarn nel 2000 nel loro disco A-Raok Mont Pelloc'h oltre che questa canzone, omaggiano Denez Abernot interpretandone anche un altro gwerz, quello sulla disoccupazione (dilabour) che viene vista come il peggiore dei mali.Il testo ad orecchio, più o meno dice: Quest'anno in Bassa Bretagna, quando l'Ankou è arrivata con il suo rastrello, ha trovato la porta aperta. Aperte la porta e le finestre e i vecchi tutti vestiti a lutto. Nei cuori davanti alla casa né canti né grida, né urla, solo i ratti che giocano fin che possono...in francese. E pertanto in Bassa Bretagna non c'è né rivolta né epidemia, né epidemia, né rumore di guerra e a Elliant neppure la peste...
Flavio Poltronieri 2017/9/26 - 19:47
Denez Abernot ha pubblicato un unico album solista nel 1998. Tri Miz Noz. Tre Mesi Notte. Breton Blues. A quella del cantante avrà senza dubbio preferito l'occupazione di insegnante, pittore, attore di teatro o capitano di barche sulla linea Le Conquet-Ouessant....
"Ahimè, la tempesta soffia alla mia soglia e tutti i vicini hanno chiuso bene la porta, ad ogni estremità dell'isola vedo la luce del faro...quando la tua casa tremerà per volontà della guerra come fa la nave bordo a bordo nel mare di vento, quando la tua testa cascherà e il tuo occhio sarà secco, ci ritroveremo alla finestra più alta...i re e le regine marciranno nei loro pizzi e le tempeste faranno il giro dell'isola..."
Peccato, perchè lo trovo davvero formidabile quando racconta la storia di Anjelina Gonideg:
https://www.google.com/search?q=Anjeli...
"Avremo ancora, ne sono certo, piaceri e dispiaceri. Tra Douarnenez e... (Continues)
"Ahimè, la tempesta soffia alla mia soglia e tutti i vicini hanno chiuso bene la porta, ad ogni estremità dell'isola vedo la luce del faro...quando la tua casa tremerà per volontà della guerra come fa la nave bordo a bordo nel mare di vento, quando la tua testa cascherà e il tuo occhio sarà secco, ci ritroveremo alla finestra più alta...i re e le regine marciranno nei loro pizzi e le tempeste faranno il giro dell'isola..."
Peccato, perchè lo trovo davvero formidabile quando racconta la storia di Anjelina Gonideg:
https://www.google.com/search?q=Anjeli...
"Avremo ancora, ne sono certo, piaceri e dispiaceri. Tra Douarnenez e... (Continues)
Flavio Poltronieri 2018/8/22 - 20:33
Gwerz marv Jorj Jackson
[1978]
Testo e musica: Bernez Tangi
Testenn ha sonerezh: Bernez Tangi
Paroles et musique: Bernez Tangi
Lyrics and music: Bernez Tangi
45 giri / 45 tours: Gwerz an dilabour/Gwerz marv Jorj Jackson [1978]
Gli Storlok (parola che significa “urto”, “rumore di una botta”), in questo sito, c'erano e non c'erano. C'era già il suo leader, Denez Abernot, con la sua famosissima Gwerz ar vezhinerien ripresa poi anche da un altro Denez, Prigent di cognome. E c'era Bernez Tangi, che degli Storlok era stato un fondatore, che questa canzone la ha scritta (come messo in luce da Flavio Poltronieri). La si trova inserita nell'unico e storico album degli Storlok, Stok ha stok del 1979. Nell'introduzione al Gwerz ar vezhinerien avevo già nominato la canzone di questa pagina, il Gwerz marv (o maro) Jorj Jackson; ma allora (31 maggio 2012) in Rete non si trovava nulla, né un video e né il testo. Ora c'è... (Continues)
Testo e musica: Bernez Tangi
Testenn ha sonerezh: Bernez Tangi
Paroles et musique: Bernez Tangi
Lyrics and music: Bernez Tangi
45 giri / 45 tours: Gwerz an dilabour/Gwerz marv Jorj Jackson [1978]
Gli Storlok (parola che significa “urto”, “rumore di una botta”), in questo sito, c'erano e non c'erano. C'era già il suo leader, Denez Abernot, con la sua famosissima Gwerz ar vezhinerien ripresa poi anche da un altro Denez, Prigent di cognome. E c'era Bernez Tangi, che degli Storlok era stato un fondatore, che questa canzone la ha scritta (come messo in luce da Flavio Poltronieri). La si trova inserita nell'unico e storico album degli Storlok, Stok ha stok del 1979. Nell'introduzione al Gwerz ar vezhinerien avevo già nominato la canzone di questa pagina, il Gwerz marv (o maro) Jorj Jackson; ma allora (31 maggio 2012) in Rete non si trovava nulla, né un video e né il testo. Ora c'è... (Continues)
Skrivet gant da zaouarn
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2015/12/22 - 20:54
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Testo e musica: Denez Abernot
Paroles et musique: Denez Abernot
Album: Storlok, Stok ha stok
Interpretata praticamente da tutti in Bretagna,
tra gli altri da Denez Prigent
Interprétée pratiquement par tous en Bretagne,
entre les autres par Denez Prigent
Prima di parlare di questa canzone, devo parlare delle isole di Ouessant e Molène (Enez Eusa, Molenez), e del porto di Le Conquet dal quale ci si va.
Ci sono stato, in quei posti, un solo giorno: il 2 agosto 2002. Dieci anni fa esatti. Molène l'ho girata a piedi, perché è piccola; Ouessant me la feci tutta in bicicletta. Probabilmente l'ultima grande pedalata della mia vita, allora ne ero ancora capace.
Era una giornata bellissima, una delle poche in un'estate che, da quelle parti, fu orrenda.
Mi è bastato un solo giorno in quelle isole per considerarle una parte di me.
Al porto di Le Conquet conobbi una ragazza bretone,... (Continues)