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Author Boris Vian

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Les loups sont entrés dans Paris

Les loups sont entrés dans Paris
[1964]
Paroles: Albert Vidalie
Musique: Louis Bessières
Testo di Albert Vidalie
Musica di Louis Bessières


La canzone che ha reso celebre anche come interprete l'attore Serge Reggiani, e una grande canzone di pace, vita e libertà. Scritta nel 1964 da Albert Vidalie e musicata da Louis Bessières (autore delle musiche di alcune canzoni di Boris Vian, fu poi inserita da Serge Reggiani nell'album Succès et confidences. Resta probabilmente una delle più belle e emozionanti canzoni in lingua francese del XX secolo. Non ha mai trovato altri interpreti, tanto è legata alla voce di Serge Reggiani: una delle canzoni che sono tagliate esclusivamente su un un interprete. E l'atmosfera della Parigi sotto occupazione espressa da un artista che per il fascismo, assieme alla famiglia, aveva dovuto lasciare il suo paese da bambino. Non a caso, tornato ad esibirsi nel 1990 nella sua città natale, Reggio Emilia, volle chiudere la sua esibizione proprio con questa canzone. [CCG/AWS Staff]

Et si c'était des nuits...
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi
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La java des bombes atomiques

La java des bombes atomiques
[1955]
Paroles de Boris Vian
Musique d'Alain Goraguer
Testo di Boris Vian
musica di Alain Goraguer





Cette chanson eut les honneurs de la publication en première page du 'Canard enchaîné' du 13 juin 1955.

La canzone fu onorata della pubblicazione in prima pagina del 'Canard enchaîné', la notissima rivista satirica francese, del 13 giugno 1955.
Mon oncle un fameux bricoleur
(Continues)
Contributed by Pasquino Bocci
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L'alba di Piero

L'alba di Piero
[1995]



Questa drammatica e intensa "Alba di Piero" dei Destir è una canzone importante. Una canzone che, sin dal titolo, si rifà ad una delle più famose canzoni contro la guerra di ogni tempo, e sicuramente la più celebre in lingua italiana: La guerra di Piero di Fabrizio De André. Sin dal titolo e soprattutto nel celebre refrain, "Sparagli Piero". Ma siamo, qui, in un'ottica diversa. Radicalmente diversa. L'ottica di De André, il suo punto di partenza, è la rassegnata obbedienza del coscritto che deve partire per la guerra, e che "marcia con l'anima in spalle", coi suoi pensieri neri, senza mettere in discussione il fatto che lui alla guerra ci deve comunque andare.

Il Piero cui i Destir si rivolgono con questa canzone non è quel soldato senza tempo, o sospeso in una specie di medioevo senza tempo, che De André ci ha presentato sotto la precisa influenza di Brassens. Questo è un Piero... (Continues)
Quante volte Piero hai sognato di resistere
(Continues)




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