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Pane, giustizia e libertà

Massimo Priviero
Language: Italian


Massimo Priviero

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Da "Dolce Resistenza" [2006]
priv


Testo segnalato da Adriana, che inserisco immediatamente nonostante stia cercando di impedirmelo zampettando sulla tastiera Michelle, gattina nera di mesi 3. Roma, 17 dicembre 2006.

Questa canzone è la storia di Nuto Revelli.

Langhe, 1943. Il giovane partigiano in primo piano è Nuto Revelli.
Langhe, 1943. Il giovane partigiano in primo piano è Nuto Revelli.
[RV]
Il ragazzo camminava, con la neve alla gola
La strada era sola nebbia scura e i soldati cadevano a cento all'ora
tenente degli alpini, capo di muli e contadini
di cento pazzi senza alcun perché, nel gennaio del '43

Il ragazzo respirava, con la neve dentro agli occhi
con la neve dentro al cuore, ed il vento sfondava il suo dolore
diceva, se mai ritorno a casa, se ritorno ancora intero
oggi ho capito a chi dovrò sparare, sparare per davvero

Annina, Annina, se mi pensi ancora
Annina, Annina, se mi puoi sentire
vorrei buttare questi stracci
e far l'amore con te sull'erba del cortile
Lo sai, ogni giorno penso a chi sarà
a chi di noi si salverà
a chi di noi domani combatterà
per pane, giustizia e libertà,
per pane, giustizia e libertà.

Così il ragazzo tornò indietro, senza regali appesi al petto
Gli dissero: "Non dirlo in giro, non crederanno a quel che avete fatto
e Nuto prese il suo fucile, ed il sentiero lungo il fiume
e se lo portò via con sé, a fine estate del '43

Annina, Annina, sono qui in montagna
e il mio Piemonte mi dovrà sentire
sai, adesso guido la mia banda
e tiro in faccia a chi ci mandò a morire
lo faccio per quei ragazzini,
per quei muli e i contadini
e lo farò finché non ci sarà
pane, giustizia e libertà,
pane, giustizia e libertà.

E venne ancora aprile, quando le Langhe sono un fiore
e Nuto tornò a casa sua e seppellì nel bosco il suo fucile
ora le strade erano piene ed i sorrisi erano chiari
ed il ragazzo bevve alla sua vita, disse "ora la guerra è davvero finita"

Annina, Annina, un giorno sarò scrittore
per non spegnere gli occhi e per non scordare
Annina, Annina, io sarò la voce
di chi non ha niente che non sia una croce
e girerò per le mie valli
finché la forza reggerà
e lo farò finché non ci sarà
pane, giustizia e libertà,
pane, giustizia e libertà.

Il ragazzo camminava, dove le Langhe sono un fiore
Il sole tramontava piano per il soldato e lo scrittore,
per il soldato e lo scrittore.

Contributed by Adriana e Riccardo - 2006/12/17 - 11:48



Language: French

Version française – PAIN, JUSTICE ET LIBERTÉ – Marco Valdo M.I. – 2013
Chanson italienne – Pane, giustizia e libertà – Massimo Priviero – 2006
PAIN, JUSTICE ET LIBERTÉ

Le garçon marchait dans la neige et le vent
La route était ce brouillard sombre et à cent à l'heure, tombaient  les soldats
Lieutenant des Alpins, chef de mulets et de paysans,
De cent fous invétérés, en janvier 1943

Le garçon respirait, avec la neige au coeur
Avec la neige aux yeux et le vent enfonçait sa douleur
Il disait, si je retourne jamais chez moi, si je rentre entier
Maintenant j'ai compris sur qui je devrai tirer, vraiment tirer

Annina, Annina, si tu penses encore à moi
Annina, Annina, si tu peux m'entendre
Je voudrais jeter ces loques
Et sur l'herbe du courtil, faire l'amour avec toi
Tu le sais, chaque jour je pense à qui vivra
Qui de nous nous se sauvera
Qui de nous demain combattra
Pour pain, justice et liberté,
Pour pain, justice et liberté.

Le garçon revint, sans cadeaux accrochés à la poitrine
Ils lui dirent : « N'en parle pas, ils ne vous croiront pas »
Nuto prit son fusil, le sentier le long du fleuve
Et avec lui les emporta, à la fin de l'été 1943

Annina, Annina, je suis dans la montagne
Et mon Piémont devra m'écouter
Tu sais, maintenant je mène ma bande
Je tire à la face de celui qui nous envoya crever
Je le fais pour ces enfants,
Pour ces mulets et les paysans
Et tant qu'il sera là, je le ferai
Pain, justice et liberté,
Pain, justice et liberté.

Et vint encore avril, quand les Langhe sont une fleur
Nuto retourna chez lui et enterra dans le bois son fusil
Maintenant les routes étaient pleines et les sourires étaient clairs
Le garçon but à sa vie et dit « maintenant la guerre est vraiment finie »

Annina, Annina, un jour j'écrirai
Pour ne pas fermer les yeux, pour ne pas oublier
Annina, Annina, je serai la voix
De celui qui n'a rien, même pas une croix
Et je tournerai dans mes vallées
Tant que ma force se maintiendra
Et je le ferai tant qu'il y sera
Pain, justice et liberté,
Pain, justice et liberté.

Le garçon marchait, où les Langhe sont une fleur
Le soleil se couchait doucement pour le soldat et l'écrivain,
Pour le soldat et l'écrivain.

Contributed by Marco Valdo M.I. - 2013/12/22 - 22:41


Gang
La rossa primavera
2011

rossaprimavera



Gang
La rossa primavera
2011


La rossa Primavera“La Rossa Primavera”, il 13° album dei Gang, è un Cammino lungo i canti della Resistenza. Un Cammino che ripercorre le tracce piu’ significative e passa per la migliore canzone d’autore italiana ispirata dalla lotta contro il nazi-fascismo. Non potevano mancare le canzoni dei Gang. Ospiti i Ned Ludd, e dall’incontro con il loro spirito folkeggiante nasce un nuovo episodio che testimonia e ribadisce la scelta di stare ancora oggi dalla parte giusta, quella della Resistenza contro i nuovi e i vecchi fascismi.

Fischia il vento (tradizionale) - Dante Di Nanni (Stormy Six) - La Brigata Garibaldi (tradizionale) - Su in collina (Francesco Guccini) - Poco di buono (Claudio Lolli) - La pianura dei sette fratelli (Gang) - Pane, giustizia e libertà (Massimo Priviero) - Tredici (Yo Yo Mundi) – E quei briganti neri (tradizionale) – Festa d'aprile (Franco Antonicelli) – 4 maggio 1944 - In memoria (Gang) - Eurialo e Niso (Gang e Massimo Bubola) - Pietà l'è morta (Nuto Revelli) - Aprile (Gang) - Le storie di ieri (Francesco De Gregori)


2016/9/3 - 14:19




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