Lui è un Poco di Buono
è un lampo di tuono
nelle tasche una storia ce l'ha
prende le stelle
ne fa mille scintille
accende la miccia
poi scapperà
Quel muso fiero
sta sporcando di nero
fa un cenno a D'Artagnan
un mezzo sorriso
poi il gelo improvviso
la paura stanote che paura mi fa
Ho chiuso la porta nel cuore la neve
ho chiuso anche gli occhi senza cadere
ho chiuso la porta senza farmi del male
ho preso le mani di un uomo per bene
Al confine del bosco
il ragazzo tedesco
si ubriaca con la X Mas
il gerarca servile
funzionario un po' vile
saluta l'Impero e saluta Salò
Lui parla alla luna
lei lo ascolta vicina
"ti prego fatti più in là"
poi dolce si sposta
e rimane nascosta
c'è un lavoro da fare
un buon lavoro farà
Han visto il Lupo, l'hanno visto sparare
l'hanno visto sul fiume con due parole
han visto la Volpe, l'hanno vista sparire
l'hanno vista nell'ombra col suo fucile
lo so sei sul ponte
sei un poco di vento
sembri l'uomo del Luna Park
solo nel buio
tra le mani quel filo
la fortuna fra un'ora una rete sarà
Poi Radio Londra
trasmette, va in onda
messaggi di libertà
al comando alleato
un pilota annoiato
sorpreso dal colpo non partirà
Han visto il ponte l'han visto saltare
Poco di Buono l'ho visto volare
han visto il ponte l'hanno visto cadere
Ivrea ha tremato e stanotte è Natale
Quel chilo di ferro
cade senza lamento
e ruggine non porterà
la birra è finita
Marlene se nè andata
assaggio un'arancia
e il sapore che ha
Han visto il ponte l'han visto saltare
Poco di Buono l'ho visto volare
han visto il ponte l'hanno visto cadere
l'Italia ha tremato e stanotte è Natale
Ciao Poco di Buono
ciao lampo di tuono
abbracciami per carità
stanotte le stelle
hanno fatto scintille
la guerra è finita e finirà.
è un lampo di tuono
nelle tasche una storia ce l'ha
prende le stelle
ne fa mille scintille
accende la miccia
poi scapperà
Quel muso fiero
sta sporcando di nero
fa un cenno a D'Artagnan
un mezzo sorriso
poi il gelo improvviso
la paura stanote che paura mi fa
Ho chiuso la porta nel cuore la neve
ho chiuso anche gli occhi senza cadere
ho chiuso la porta senza farmi del male
ho preso le mani di un uomo per bene
Al confine del bosco
il ragazzo tedesco
si ubriaca con la X Mas
il gerarca servile
funzionario un po' vile
saluta l'Impero e saluta Salò
Lui parla alla luna
lei lo ascolta vicina
"ti prego fatti più in là"
poi dolce si sposta
e rimane nascosta
c'è un lavoro da fare
un buon lavoro farà
Han visto il Lupo, l'hanno visto sparare
l'hanno visto sul fiume con due parole
han visto la Volpe, l'hanno vista sparire
l'hanno vista nell'ombra col suo fucile
lo so sei sul ponte
sei un poco di vento
sembri l'uomo del Luna Park
solo nel buio
tra le mani quel filo
la fortuna fra un'ora una rete sarà
Poi Radio Londra
trasmette, va in onda
messaggi di libertà
al comando alleato
un pilota annoiato
sorpreso dal colpo non partirà
Han visto il ponte l'han visto saltare
Poco di Buono l'ho visto volare
han visto il ponte l'hanno visto cadere
Ivrea ha tremato e stanotte è Natale
Quel chilo di ferro
cade senza lamento
e ruggine non porterà
la birra è finita
Marlene se nè andata
assaggio un'arancia
e il sapore che ha
Han visto il ponte l'han visto saltare
Poco di Buono l'ho visto volare
han visto il ponte l'hanno visto cadere
l'Italia ha tremato e stanotte è Natale
Ciao Poco di Buono
ciao lampo di tuono
abbracciami per carità
stanotte le stelle
hanno fatto scintille
la guerra è finita e finirà.
Gang
La rossa primavera
2011
“La Rossa Primavera”, il 13° album dei Gang, è un Cammino lungo i canti della Resistenza. Un Cammino che ripercorre le tracce piu’ significative e passa per la migliore canzone d’autore italiana ispirata dalla lotta contro il nazi-fascismo. Non potevano mancare le canzoni dei Gang. Ospiti i Ned Ludd, e dall’incontro con il loro spirito folkeggiante nasce un nuovo episodio che testimonia e ribadisce la scelta di stare ancora oggi dalla parte giusta, quella della Resistenza contro i nuovi e i vecchi fascismi.
Fischia il vento (tradizionale) - Dante Di Nanni (Stormy Six) - La Brigata Garibaldi (tradizionale) - Su in collina (Francesco Guccini) - Poco di buono (Claudio Lolli) - La pianura dei sette fratelli (Gang) - Pane, giustizia e libertà (Massimo Priviero) - Tredici (Yo Yo Mundi) – E quei briganti neri (tradizionale) – Festa d'aprile (Franco Antonicelli) – 4 maggio 1944 - In memoria (Gang) - Eurialo e Niso (Gang e Massimo Bubola) - Pietà l'è morta (Nuto Revelli) - Aprile (Gang) - Le storie di ieri (Francesco De Gregori)
La rossa primavera
2011
“La Rossa Primavera”, il 13° album dei Gang, è un Cammino lungo i canti della Resistenza. Un Cammino che ripercorre le tracce piu’ significative e passa per la migliore canzone d’autore italiana ispirata dalla lotta contro il nazi-fascismo. Non potevano mancare le canzoni dei Gang. Ospiti i Ned Ludd, e dall’incontro con il loro spirito folkeggiante nasce un nuovo episodio che testimonia e ribadisce la scelta di stare ancora oggi dalla parte giusta, quella della Resistenza contro i nuovi e i vecchi fascismi.
Fischia il vento (tradizionale) - Dante Di Nanni (Stormy Six) - La Brigata Garibaldi (tradizionale) - Su in collina (Francesco Guccini) - Poco di buono (Claudio Lolli) - La pianura dei sette fratelli (Gang) - Pane, giustizia e libertà (Massimo Priviero) - Tredici (Yo Yo Mundi) – E quei briganti neri (tradizionale) – Festa d'aprile (Franco Antonicelli) – 4 maggio 1944 - In memoria (Gang) - Eurialo e Niso (Gang e Massimo Bubola) - Pietà l'è morta (Nuto Revelli) - Aprile (Gang) - Le storie di ieri (Francesco De Gregori)
LA STORIA DIETRO LE CANZONI: POCO DI BUONO
“Poco di buono”, canzone di Foce Carmosina pubblicata da Claudio Lolli nel suo “La scoperta dell’America” del 2006 e poi dai GANG ne “La Rossa Primavera”, è una canzone di storia.
Perché come poche altre racconta nei dettagli e ricostruisce con accuratezza documentata un episodio della Resistenza piemontese, accaduto nella notte del 23 dicembre 1944 (“Ivrea ha tremato e stanotte è Natale”): la distruzione del ponte sulla Dora Baltea, strategico in quanto vi passavano i convogli pieni di materiale bellico prodotto nelle acciaierie di Cogne e diretto in Germania. Gli Alleati avevano a lungo progettato il sabotaggio, mai realizzato per la troppa vicinanza al centro abitato. Se ne fanno carico 13 partigiani della VII brigata Giustizia e Libertà, materialmente minano il ponte Mario Pellizzari (Alimiro), il Poco di Buono della canzone e Amos Missori, D’Artagnan. L’impresa ha dell’impossibile, compiuta in situazioni avverse (neve e “gelo improvviso”), sfuggendo alla sorveglianza delle sentinelle tedesche e fasciste (“il ragazzo tedesco si ubriaca con la X Mas”), maneggiando esplosivo plastico tossico e assmblato artigianalmente, approfittando di un momento in cui le nuvole oscurano la troppa luce fatta dalla luna (“poi dolce si sposta e rimane nascosta c'è un lavoro da fare un buon lavoro farà”). Calamandrei ricorderà l’impresa come “un eroismo di ingegneria partigiana, un capolavoro di calcolato eroismo”.
La canzone è una fedele fonte storica dell’accaduto: la dinamica del sabotaggio, il pilota alleato che non parte per bombardare il ponte perché il lavoro è già stato compiuto senza mettere a rischio la popolazione civile, persino le condizioni atmosferiche della nottata rispondono a verità, si possono leggere comparando altre fonti: “I ricordi partigiani di un soldato inglese”, di Massimiliano Tenconi, pubblicato sul n. 2/2007 della rivista “L’impegno”, il memoriale di Mario Pellizzari (1979), i documenti d’archivio dell’epoca, la lapide posta in memoria sulla strada che conduce al ponte.
Moltissime altre piste si intrecciano partendo dalla canzone, per esempio le vicende di Primo Levi nel suo periodo partigiano, la cui deportazione ebbe luogo proprio da Ivrea, il fiancheggiamento alla Resistenza di Adriano Olivetti e molto altro. Una canzone può diventare l’occasione per ripercorrere le strade della storia e della memoria.
Gang Communia
“Poco di buono”, canzone di Foce Carmosina pubblicata da Claudio Lolli nel suo “La scoperta dell’America” del 2006 e poi dai GANG ne “La Rossa Primavera”, è una canzone di storia.
Perché come poche altre racconta nei dettagli e ricostruisce con accuratezza documentata un episodio della Resistenza piemontese, accaduto nella notte del 23 dicembre 1944 (“Ivrea ha tremato e stanotte è Natale”): la distruzione del ponte sulla Dora Baltea, strategico in quanto vi passavano i convogli pieni di materiale bellico prodotto nelle acciaierie di Cogne e diretto in Germania. Gli Alleati avevano a lungo progettato il sabotaggio, mai realizzato per la troppa vicinanza al centro abitato. Se ne fanno carico 13 partigiani della VII brigata Giustizia e Libertà, materialmente minano il ponte Mario Pellizzari (Alimiro), il Poco di Buono della canzone e Amos Missori, D’Artagnan. L’impresa ha dell’impossibile, compiuta in situazioni avverse (neve e “gelo improvviso”), sfuggendo alla sorveglianza delle sentinelle tedesche e fasciste (“il ragazzo tedesco si ubriaca con la X Mas”), maneggiando esplosivo plastico tossico e assmblato artigianalmente, approfittando di un momento in cui le nuvole oscurano la troppa luce fatta dalla luna (“poi dolce si sposta e rimane nascosta c'è un lavoro da fare un buon lavoro farà”). Calamandrei ricorderà l’impresa come “un eroismo di ingegneria partigiana, un capolavoro di calcolato eroismo”.
La canzone è una fedele fonte storica dell’accaduto: la dinamica del sabotaggio, il pilota alleato che non parte per bombardare il ponte perché il lavoro è già stato compiuto senza mettere a rischio la popolazione civile, persino le condizioni atmosferiche della nottata rispondono a verità, si possono leggere comparando altre fonti: “I ricordi partigiani di un soldato inglese”, di Massimiliano Tenconi, pubblicato sul n. 2/2007 della rivista “L’impegno”, il memoriale di Mario Pellizzari (1979), i documenti d’archivio dell’epoca, la lapide posta in memoria sulla strada che conduce al ponte.
Moltissime altre piste si intrecciano partendo dalla canzone, per esempio le vicende di Primo Levi nel suo periodo partigiano, la cui deportazione ebbe luogo proprio da Ivrea, il fiancheggiamento alla Resistenza di Adriano Olivetti e molto altro. Una canzone può diventare l’occasione per ripercorrere le strade della storia e della memoria.
Gang Communia
Dq82 - 2016/11/2 - 17:28
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Scritta per Claudio, e interpretata assieme a lui, da Lino Ricco e Fabrizio Zanotti, ovvero dai Foce Carmosina
e messa nell'ultimo album, La scoperta dell'America
Il brano è dedicato al sabotaggio del ponte ferroviario di Ivrea, compiuto la notte del 24 Dicembre '44 da tredici ragazzi partigiani che salvarono la città dal bombardamento degli alleati.