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Percorso La guerra del lavoro: emigrazione, immigrazione, sfruttamento, schiavitù

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Serenata de Villa Miseria

Serenata de Villa Miseria
Versi di José Moreno (?) altrove attribuiti ad Armando Tejada Gómez
Musica di Gustavo "Cuchi" Leguizamón (1917-2000), compositore argentino
Trovo il brano in un disco del 1973 di un duo folklorico argentino chiamato Dúo Salteño, composto da Néstor Echenique y Patricio Giménez.

Villas Miseria è il nome che in Argentina si dà alle baraccopoli che sorgono nei pressi delle grandi città, dove vivono i più diseredati del paese, in genere marginali o migranti interni provenienti dalle zone rurali.
Pare che l’espressione derivi da un libro dello scrittore Bernardo Verbitsky intitolato “Villa Miseria también es América”, pubblicato nel 1957.
Aquí mi casa está, esta es mi casa
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/10/2017 - 12:22
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The Shroud of Wittenoom

The Shroud of Wittenoom
1994
Justice and Pride

In 1935 there was documented evidence of the dangers of asbestos. However companies ignored the evidence and mined it up until the 1980’s. As the song says ‘ it is becoming one of the world’s largest industrial disasters’. Although this song appeared on my 1994 CD Justice And Pride it is as relevant as ever as James Hardie Industries continues to try and avoid its responsibilities to the worker’s it poisoned during the mining, distribution, and use of it’s asbestos products.

Wittenoom è oggi una città fantasma in Australia. Sede di una miniera di asbesto, questo è stato estratto per circa 30 anni, dal 1935 fino alla chiusura della città nel 1966 a causa dei problemi di salute dati dall'asbesto, ma per ben 30 anni l'estrazione è continuata nonostante fosse nota la tossicità dell'asbesto.

Wittenoom, un paese del Pilbara, regione dell’Australia occidentale, nel 1966... (continua)
In 1917 in the north west cape of Australia
(continua)
inviata da Dq82 8/10/2017 - 21:12
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Refugee

Refugee
2005
Walking This Land

This song took a while to eventuate. I was compelled to write it out of disgust at our current government’s hypocrisy and racist attitudes towards people’s who have suffered so much in their own homelands and have travelled across our northern waters in unseaworthy boats in the hope for a new future for themselves and their families. The fact that Australia sends troops to Afghanistan and Iraq because the local citizens need help and protection and we imprison theirrefugee’s who come from there is utter hypocrisy.

John Howard and his liberal party counterparts should be forever condemned for using the plight of these people’s lives to further their own political ends. The lies about queue jumping and children overboard, the imprisonment of children and the torture many of these refugee’s have been subjected to, deserve condemnation - for now, and into the future.
I come from the land of the desert
(continua)
inviata da Dq82 8/10/2017 - 21:00
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I va in Merica

I va in Merica
Poesia del 1896 in dialetto veronese di Berto Barbarani da “I Pitochi”
Traduzione in italiano di Flavio Poltronieri
Musicata e interpretata da Stefano Orlandi nel cd I Pitochi - 2017


Stefano Orlandi - I pitochi
Recensione di Flavio Poltronieri

da Estatica

"Vorrei cantare Verona, ad una certa ora di notte, quando si alza la luna:
quando i boschi addormentati sembra che corrano dentro sogni di barche in cerca di fortuna,
seguendo l'acqua dell'Adige che va in cerca di paesi e città...
o mercanti di lane e pietre, di miserie ne avete viste tante ma il vostro muso è rimasto uguale,
di tante rughe il tempo vi ha segnato, di tante vi ha pulito
e l'Adige passando vi ha baciato e vi ha lavato
poi è tornato al suo posto a sognare altri ponti, altre case, altre città!"


A noi bambini del proletariato veronese degli anni '60 poteva capitare di sentirne parlare in casa dai nostri genitori... (continua)
Fulminadi da un fraco de tempesta,
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 30/9/2017 - 12:20
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Fuego en Anymaná

Fuego en Anymaná
[1972]
Versi di Armando Tejada Gómez (1929-1992), importante scrittore, poeta e cantautore argentino, uno dei fondatori del “Movimiento del Nuevo Cancionero” nell'Argentina dei primi anni 60.
Musica di César Isella, nel suo disco con Los Trovadores intitolato “A José Pedroni (El regreso del juglar)”, dedicato ad un altro noto poeta argentino, José Bartolomé Pedroni Fantino (1899-1968)
Testo trovato su Cancioneros.com

Interpretata più volte da Mercedes Sosa (a cominciare dal disco “A quién doy” del 1980) e poi anche dal Cuarteto Zupay, León Gieco e Abel Pintos, tra gli altri.



Benchè lo scrittore, poeta e cantautore argentino Armando Tejada Gómez (1929-1992) sia considerato una delle figure più rilevanti della cultura argentina del 900, fino ad oggi non era mai stato inserita sulle CCG/AWS la sua scheda biografica, cioè non aveva ancora quel rilievo d'autore che invece gli spetta.... (continua)
Dicen que yo, de solo estar
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/9/2017 - 22:26
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In volo

In volo
2011
Scritti con Pablo

Un brano sulle morti sul lavoro (dette stupidamente bianche, e dovrebbero essere rosso sangue) tra la preghiera che diventa bestemmia e il rancora verso chi sfrutta lavoro e lavoranti anche a costo della vita. Il fantasma di De Andrè aleggia sui versi, bello il finale in crescendo con un timpano in grande evidenza e chitarre etniche.
(bielle.org)
Il vento in lacrime lo baciò in fronte
(continua)
inviata da Dq82 27/9/2017 - 09:23

Eccidio di Modena 9 gennaio 1950

Eccidio di Modena 9 gennaio 1950
[1979]
Parole e musica: Canzoniere Il Contemporaneo (Modena)

Un'altra canzone sull'eccidio di Modena del 9 gennaio 1950, ripresa dal Deposito - Canti di Lotta. "Il 9 gennaio 1950, la polizia di Scelba apriva il fuoco premeditatamente, a sangue freddo, sugli operai che protestavano contro la serrata delle Fonderie Riunite di Modena.". Sull'eccidio di Modena si veda meglio L'eccidio di Modena. [RV]
Non parlare, non hanno più suono
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/9/2017 - 11:18
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Mis Riñones

Mis Riñones
Los Jubilados
1990
Estimado señor don,
(continua)
inviata da Stracci 23/9/2017 - 05:00
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Quanta terra nelle mani

Quanta terra nelle mani
(2005)
Amore e Odio

(Musica: Angelo "Sigaro" Conti - Testo: Angelo "Sigaro" Conti e Valerio Mastandrea)
La città è una miniera.. pala e picco 
(continua)
inviata da Dq82 21/9/2017 - 15:30
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La pobrecita (Zamba del Tucumán)

La pobrecita (Zamba del Tucumán)
[1946]
Parole e musica di Héctor Roberto Chavero, in arte Atahualpa Yupanqui (1908-1992)
Un brano inciso anche nella sua sola parte strumentale.
Il primo album in cui è contenuto questo singolo è stato “Campo abierto”, 1969

Pure nel repertorio di Mercedes Sosa (in “Hasta la victoria”, 1972)
Testo trovato su Cancioneros.com

Una canzone recentemente riproposta dall'italiano Antonio Francesco Quarta nel suo album del 2015 interamente dedicato ad Atahualpa Yupanqui, intitolato “Amores de Tierra”, (per il quale rimando alla recensione di Flavio Poltronieri su Estatica)
Le llaman la pobrecita
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/9/2017 - 22:21
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Fiume

Fiume
[2017]
All'Italia

Un album che parla di emigrazione, un vero e proprio concept-album che omaggia storie di vita degli Italiani di ieri e di oggi, parlando di rinascita, di rinnovamento, di forza.

Un uomo ritorna, ormai anziano, nel pezzo di terra istriano che da bambino aveva dovuto lasciare insieme alla madre. Quanto era avvenuto in quelle terre negli anni della sua infanzia è ben noto. Suo padre non era riuscito ad andarsene in tempo, in difesa ostinata di una piccola attività con la quale dava da vivere alla moglie e al figlio. E la vita di chi all’epoca visse sfollato in Italia fu difficile. Anche per una sorta di diffidenza, diciamo di tipo storico e politico, che spesso circondava questi esuli italiani. Una frase del padre accompagnerà quest’uomo per tutta la sua vita, ritornando anche nel momento in cui, dopo tanto tempo, egli decide di tornare là dove era partito.

Nell’appartamento... (continua)
Ricordo quel giorno come fosse ieri
(continua)
inviata da dq82 15/9/2017 - 11:49
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Aquitania

Aquitania
[2017]
All'Italia

Un album che parla di emigrazione, un vero e proprio concept-album che omaggia storie di vita degli Italiani di ieri e di oggi, parlando di rinascita, di rinnovamento, di forza.

Un giovane parte verso la Francia Sud Occidentale per spendere la propria vita di contadino. Viene da un mondo in cui anche la possibilità di imparare a scrivere e a leggere, durante l’infanzia, non era data. Per questa ragione, cerca aiuto per poter comunicare il suo amore alla giovane donna che non è potuta partire con lui. Dalla quale vuole tornare. Perché la sua vita è rimasta idealmente in una valle del Trentino da dove è partito e dove alla fine riuscirà a tornare per bussare alla porta di chi lo ha aspettato.

Sapevo fin da ragazzino che una parte di parenti della mia famiglia, dal versante di mia madre, se n'era migrata verso mete lontane. Questa mia gente abitava la collina veneta che... (continua)
Son partito che era fine estate
(continua)
inviata da dq82 15/9/2017 - 11:38
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London

London
2017
All'Italia

E’ una canzone contemporanea e felice. Dove un ragazzo parte per Londra conservando l’amore che lo lega a chi invece rimane. Col desiderio e la certezza che questo amore può sopravvivere al cambiamento di vita. Chissà, forse perché l’odierna possibilità di muoversi rende ogni orizzonte molto più vicino di ieri. Dunque, si può magari partire anche con leggerezza di sentimenti e con entusiasmo. Per provare a modellare la propria vita in una direzione che si ritiene più giusta. Per scoprire nuove opportunità. Senza che per questo un amore vero sia destinato a finire ma, anzi, aspettandolo il prima possibile allo scalo dell’aeroporto.

Il ragazzo del video, per inciso, è Tommaso Priviero figlio di Massimo, che a Londra ci vive (o ci ha vissuto per un periodo).

Andarsene via con cuore leggero e un sorriso stampato negli occhi senza aver niente in tasca che non sia la tua giovinezza... (continua)
Partirò amore mio
(continua)
inviata da dq82 15/9/2017 - 11:26
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Pablo pueblo

Pablo pueblo
[1977]
Parole e musica di Rubén Blades
Nel suo disco intitolato “Metiendo mano!”
Testo trovato su Genius
Eh le le le le le le le
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/9/2017 - 10:22
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La esquina de los paraos

La esquina de los paraos
[1977]
Scritta da José María Carrillo
Nell’album del gruppo intitolato “Sevillanas Democráticas”
Testo trovato su questo blog dedicato ai Gente del Pueblo
Hay una esquina en mi pueblo
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/9/2017 - 11:42
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El Salustiano

El Salustiano
[1976]
Parole e musica di Carlos Cano
Nel suo disco intitolato “A duras penas”

Canzone sulla condizione degli spagnoli andalusi costretti dalla miseria ad emigrare verso altri paesi Europei. Lo stesso Carlos Cano negli anni 60 dovette lasciare la natale Granada per cercare lavoro in Svizzera e Germania. La canzone è quindi sicuramente autobiografica.
Hasta un pueblo d’Alemania ha llegao el Salustiano
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/9/2017 - 21:01
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New Immigration Law

New Immigration Law
1997
Single: New Immigration Law / Holy Mount Zion

Holy Mount Zion
America Yeah na Am talking about the law in america The new immigration law Man no hear bout the new immigration law Tabled in congress in America Say what hear me now The new law all yall man nor fit talk
(continua)
inviata da Dq82 7/9/2017 - 17:55
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Labrador de campo seco

Labrador de campo seco
[1977?]
Versi di Pedro Cobos (1928-1989), giurista, scrittore e poeta originario di Jumilla, nella comunità autonoma spagnola di Murcia.
Nella raccolta intitolata “La Vida Perdularia”, pubblicata solo nel 1989, dopo la morte dell’autore
Musica di José “Pepe” Nieto, arrangiatore, compositore e produttore degli Aguaviva
Nel disco degli Aguaviva intitolato “No hay derecho”, 1977.
¡Me está doliendo la entraña
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/9/2017 - 09:03
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La víspera

La víspera
[1977?]
Versi di Pedro Cobos (1928-1989), giurista, scrittore e poeta originario di Jumilla, nella comunità autonoma spagnola di Murcia.
Nella raccolta intitolata “La Vida Perdularia”, pubblicata solo nel 1989, dopo la morte dell’autore
Musica di José “Pepe” Nieto, arrangiatore, compositore e produttore degli Aguaviva
Nel disco degli Aguaviva intitolato “No hay derecho”, 1977.
Escrito está en un papel
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/9/2017 - 08:42
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Ease My Revolutionary Mind

Ease My Revolutionary Mind
[1946]
Parole e musica di Woody Guthrie
Una canzone mai incisa dall’autore, riprese recentemente da Tom Morello negli album di tributo collettivo “Note Of Hope: A Celebration Of Woody Guthrie” (2011) e “Woody Guthrie At 100! Live At The Kennedy Center” (2013)


[Nell’immediato secondo dopoguerra] quella di Guthrie era una voce sempre più isolata che, dal deserto, invocava la ricostituzione della società americana e la distruzione del capitalismo. Nel luglio del 1946, scrisse così ad Asch:

“Questo è il sistema che vorrei vedere estinguersi. Ha ammazzato diversi membri della mia famiglia, ne ha gassati diversi e ne ha traumatizzati molti di più nell'ultima guerra mondiale e, in questa guerra mondiale appena passata, ne ha dispersi molti altri. Ha fatto fuggire famiglie di miei parenti e amici, centinaia di migliaia di persone, costringendole a vagare, senza una casa, peggio che se fossero... (continua)
Night is here again, baby,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/9/2017 - 15:49

Tammurriata 'du caporale

Tammurriata 'du caporale
[2017]

Album : Mediterraneo
Le tre del mattino è ancora buio
(continua)
inviata da adriana 1/9/2017 - 19:11

Mediterraneo

Mediterraneo
[2017]

Album : Mediterraneo
Sento da lontano suonare i tamburi
(continua)
inviata da adriana 1/9/2017 - 18:56
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L'amarezza delle mondine

anonimo
Testo reperito in questa pagina
Quando saremo a Reggio Emilia
(continua)
inviata da adriana 30/8/2017 - 14:07
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Yahya

Yahya
Album : Musica di terza classe

Componimenti Testo e Musica Fernando Cedrone

Per quelli che viaggiavano con un biglietto di terza classe su un transatlantico per l’America, per quelli che viaggiano su un treno con un biglietto di terza classe per Milano, per quelli che viaggiano su una carretta del mare con un biglietto di terza classe per lampedusa o peggio ancora con un biglietto di terza classe di sola andata per il fondo del mediterraneo.
Dove ci sono gli ultimi c’è un biglietto di terza classe e soprattutto c’è un luogo che si chiama terza classe, un contenitore dove va a finire chi non ce la fa e resiste scappando, cercando una possibilità altrove.
E quasi sempre, in quel luogo, nella terza classe, si puo udire una musica meridionale, una cantata in dialetto di Provincia di Terra di Lavoro, Lucana, Calabre o Africana.
In quel luogo, dove si soffre e ci si accontenta di cose semplici, si può ascoltare una musica di terza classe.
Yahya vive in Italia ma la notte dorme in Africa
(continua)
inviata da adriana 30/8/2017 - 10:31
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Organetto di terza classe

Organetto di terza classe
Album : Musica di terza classe

Componimenti Testo e Musica Fernando Cedrone

Per quelli che viaggiavano con un biglietto di terza classe su un transatlantico per l’America, per quelli che viaggiano su un treno con un biglietto di terza classe per Milano, per quelli che viaggiano su una carretta del mare con un biglietto di terza classe per lampedusa o peggio ancora con un biglietto di terza classe di sola andata per il fondo del mediterraneo.
Dove ci sono gli ultimi c’è un biglietto di terza classe e soprattutto c’è un luogo che si chiama terza classe, un contenitore dove va a finire chi non ce la fa e resiste scappando, cercando una possibilità altrove.
E quasi sempre, in quel luogo, nella terza classe, si puo udire una musica meridionale, una cantata in dialetto di Provincia di Terra di Lavoro, Lucana, Calabre o Africana.
In quel luogo, dove si soffre e ci si accontenta di cose semplici, si può ascoltare una musica di terza classe.
Salpa e viaggia sicuro e lento
(continua)
inviata da adriana 30/8/2017 - 10:00

Quaranta ghei d'inverno

anonimo
Testo reperito in questa pagina
Quaranta ghei d'inverno, cinquanta d'està;
(continua)
inviata da adriana 30/8/2017 - 08:27

O te capa istesset de la festa

anonimo
Testo reperito in questa pagina
O tè capa, 'istesset da la festa
(continua)
inviata da adriana 30/8/2017 - 08:19
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Cannacca macca

Cannacca macca
[2008]

Album : Baa-ba
Ha nau ca na’
(continua)
24/8/2017 - 09:44
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Talking Union

Talking Union
[1941]
Scritta da Millard Lampell, Lee Hays e Pete Seeger
La canzone che dà il titolo all’album uscito nel luglio del 1941 e dedicato alla memoria di Joe Hill
Testo trovato sul solito Mudcat Café
Successivamente interpretata anche dal solo Pete Seeger, con l’attualizzazione dell’ultimo verso della penultima strofa: “You're unpatriotic, Moscow Agents, bomb throwers, even the kids”
Now, if you want higher wages let me tell you what to do
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/8/2017 - 13:30
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Com plora el mar

Com plora el mar
(2016)

Joan Dausà estrena “Com plora el mar” per a Casa nostra, casa vostra
Canzone composta per la campagna Casa nostra, casa vostra

La lletra diu que el mar plora davant de la mort de les persones que el travessen. “M’agradava la idea que un element de la natura com el mar, que és el bressol de totes les cultures, plorés pel que estem fent els humans”, explica Dausà.

El compositor espera que la cançó ajudi a “remoure consciències” i que “tothom es pregunti si no és també responsable d’allò que es veu al videoclip”: la violència, la tragèdia i la repressió que pateixen les persones que fugen de la guerra.

*

Le parole dicono che il mare piange per la morte delle persone che lo attraverano.
"Mi piaceva l'idea che un elemento naturale come il mare, che è la culla di tutte le culture, pianga per ciò che noi umani stiamo facendo", spiega Dausà.

Il compositore spera che la canzone aiuti... (continua)
Com plora el mar
(continua)
22/8/2017 - 22:09
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From Enslavement to Obliteration

From Enslavement to Obliteration
[1988]
Nell’album intitolato “From Enslavement to Obliteration”
Commited to a life of slavery
(continua)
inviata da Dq82 14/8/2017 - 22:15
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Red Alerta

Red Alerta
(2017)

feat. ToteKing, Green Valley, Aziza Brahim & Shahira Amin

Singolo in sostegno alla Comisión Española de Ayuda al Refugiado (Cear).

"En la semana de la tragedia del mar de Alborán, donde han perdido la vida 49 personas, la única respuesta de nuestros gobernantes ha sido la de criminalizar a las ONG que están tratando de salvar las vidas y ponerles trabas en una labor que es responsabilidad de los estados"

Estrella Galán, secretaria general de Cear.
Red alerta
(continua)
12/8/2017 - 16:53
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'Gnanzou

'Gnanzou
[2016]

Tratto dall'album: NEMO PROFETA
Testo e musica di Salvatore Nocera

Con la collaborazione straordinaria del musicista senegalese Jali Diabate. È il verso della “Cialoma”, il canto che accompagnava e guidava la pesca del tonno rosso nelle tonnare della Sicilia, quella che viene chiamata la “Mattanza”. Il mare si tingeva del rosso del sangue dei grossi pesci, creando uno scenario surreale e sconcertante. A questa suggestione ci siamo ispirati per l’idea del brano. Con questa metafora vogliamo raccontare l’ecatombe del Mediterraneo. Milioni di migranti che scappano dalla guerra, dalla fame, dal terrore, e, attraversando l’inferno del mare, in condizioni disumane, pregano e si aggrappano all’unico appiglio che gli rimane: la speranza di arrivare al di là di quell’orrendo mostro che minaccia di inghiottirli e restituirli alla loro sorte, troppo spesso, infausta e spietata.

Vittime del... (continua)
Ah, prigamu ca lu mari dorma,
(continua)
inviata da Pupi di Surfaro 11/8/2017 - 08:27
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Le Taissine

Le Taissine
Album : Ol cidì di Taissine

Canto popolare bergamasco;
narra del lavoro in miniera
e degli amori che sbocciano fra taissine e minatori
I part ala matina de bun’ura,
(continua)
inviata da adriana 8/8/2017 - 17:26
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Po’ i diss che i minatori

Po’ i diss che i minatori
Album : Ol cidì di Taissine

Canto popolare in dialetto bergamasco con aggiunta di vita “Gornese”;descrive il carattere allegro e gioviale dei minatori a dispetto dei contadini preoccupati solo per il mangiare e bere.
Pò i diss che i minatori son lingère
(continua)
inviata da adriana 8/8/2017 - 16:58
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Mani di donna

Mani di donna
Album : Ol cidì di Taissine

Le donne nella tradizione montana,
un canto popolare ne descrive le gesta,
le loro mani hanno scritto la storia.
La storia di queste montagne
(continua)
8/8/2017 - 16:49
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L’emigrant

L’emigrant
Album : Ol cidì di Taissine

“L’émigránt” descrive la vita degli emigranti bergamaschi e gornesi in terre lontane,
partiti così da poter realizzare i propri sogni, per lavoro o mantenere la famiglia,
seppur lontani il proprio paese sempre stretto nel cuore.
Chisà quace bèrgamàsch i è a l’èstèro a laurà,
(continua)
inviata da adriana 8/8/2017 - 16:43

Ma cosse fet o Taissina

Ma cosse fet o Taissina
Album : Ol cidì di Taissine

Canto sull’aria del popolare “Dove te vett o Marietina”,
rifrasato in dialetto bergamasco per descrivere l’attività della Taissina alla miniera.


LE TAISSINE

INQUADRAMENTO STORICO
Gorno è sempre stato famoso per le sue miniere di zinco e piombo.
Già ai tempi dei romani i cosiddetti “damnati ad metalla” condannati ai lavori forzati erano portati nelle miniere di Gorno ad estrarre questo metallo così particolare di colore rossiccio che unito al rame formava una lega resistente e utile: l’“auricalcum” che noi oggi conosciamo come ottone.
Ne parla Plinio il Vecchio nel suo “Naturalis Historiae”
Anche durante il medioevo continuò l’estrazione del minerale e nei primi del 1500 il territorio di Gorno e le zone circostanti furono oggetto di studio da parte del grande Leonardo da Vinci. Un documento a tale proposito si trova attualmente conservato nella biblioteca... (continua)
Ma cosse fèt o taissina?
(continua)
inviata da adriana 8/8/2017 - 16:33
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Minatore

Minatore
Album : Ol cidì di Taissine

Testo reperito in questa pagina

Canto popolare dedicato alla tradizione mineraria;
il minatore, i pericoli della miniera,
la devozione a Santa Barbara
Anche ‘l mio padre
(continua)
8/8/2017 - 16:18
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La tempesta

La tempesta
2017
EP Giramondi
Per cuscino un salvagente
(continua)
inviata da Dq82 27/7/2017 - 17:27
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Sodade

Sodade
[1954]
Parole e musica di Armando Zeferino Soares (1920-2007), di professione commerciante, compositore nativo di Praia Branca, sull'isola di São Nicolau, nell'arcipelago di Cabo Verde.

Una canzone che è il simbolo stesso di Cabo Verde, resa immortale nell'interpretazione di Cesária Évora ma, ancor prima di lei, dal cantautore angolano José Adelino Barceló de Carvalho, detto Bonga che la interpretò fin dai primi anni 70 e la incise – con il titolo “Kamin Longe”, poi cambiato in “Sodade” nelle edizioni più recenti – nel suo secondo disco, “Angola 74”.



Per molto tempo la canzone è stata attribuita ad Amândio Cabral e Luís Morais, anche loro musicisti caboverdiani, ma nel 2006, dopo approfonditi accertamenti, la giustizia si è pronunciata in via definitiva riconoscendo ad Armando Zeferino Soares la paternità del brano. Lui non si godette per nulla celebrità e diritti, visto che morì l'anno... (continua)
Quem mostro'b ess caminho longe?
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/7/2017 - 22:36
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No Human Is Illegal

No Human Is Illegal
2016
Venceremos
Five hundred words are signed and sealed
(continua)
inviata da Dq82 22/7/2017 - 18:32
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Blue Murder

Blue Murder
1995
Saturday Johnny & Jimmy the Rat – Hulett and Swarbrick

Blue Murder’ was one of two songs he wrote about the suffering of those who worked in the blue asbestos mine in Wittenoom, Western Australia. Countless miners and their families who paid with their health and lives after being exposed to lethal asbestos fibres, a health hazard well known to those who ran the mine.

Alistair originally wrote the song for a play while still in Roaring Jack. He eventually recorded it for his third solo album “Saturday Johnny & Jimmy the Rat”, together with folk legend Dave Swarbrick on fiddle!
They say it’s easy money
(continua)
inviata da Dq82 21/7/2017 - 21:58
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No futur

No futur
[2017]
Il brano che apre “Droit dans le mur” l'ultimo album (uscito nel gennaio scorso) della punk band dell'Hauts-de-Seine.
Anche se il significato è identico, il titolo non è qui all'inglese, come nelle strofe di God Save The Queen dei Sex Pistols, per intenderci...
No problemo è invece in slang angloispanico americano...

“Mon passé est sordide, mon présent est un cauchemar, heureusement j'ai pas d'avenir. No futur.” (LSM)

Direi che la canzone potrebbe inserirsi non solo nel percorso “Morte al lavoro!” ma anche in quelli sulla “Guerra del lavoro”, sul “Lager dei matti” e sulle “Galere del mondo”, che per tanta gente senza futuro, senza speranza, questo mondo è un vero manicomio, una galera a cielo aperto...
Tous les matins quand je me réveille, no problemo
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/7/2017 - 21:00
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A Scream For Lampedusa

A Scream For Lampedusa
17 luglio 2017:Giorgio Minisini e Manila Flamini hanno vinto l'oro nel duo misto tecnico ai Mondiali di nuoto sincronizzato in corso di svolgimento a Budapest. E fin qui sarebbe una banale notizia sportiva, che non avrebbe motivo di essere tra le CCG. Ma la coppia ha proposto un programma che racconta la storia di una coppia che fugge su uno dei tanti barconi che attraversano il Mediterraneo sul brano originale aappositamente composto 'A scream from Lampedusa' - curato da Michele Braga e con la coreografia di Anastasija Ermakova

Il compositore Michele Braga: "Brano su Lampedusa per raccontare dramma migranti"

"Io già collaboro con loro da un paio di anni e alcuni mesi fa Patrizia Giallombardo, il direttore tecnico della Nazionale, mi aveva chiesto dei brani nuovi per il duo misto e per la squadra che sta gareggiando ai Mondiali di Budapest ed io le dissi che avrei voluto scrivere un brano... (continua)
Strumentale
inviata da Dq82 18/7/2017 - 01:05
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Nego Malê

Nego Malê
[1969]
Scritta da Alcyvando Liguori da Luz (1937-1998), grande compositore, polistrumentista e virtuoso della chitarra, e Jairo Simões (?)
Canzone presentata al Festival Nordestino da Música Popular di quell'anno
Interpretata da Lui Muritiba nell'LP dello stesso Alcyvando Luz intitolato “Fala Moço” (1980)
Testo trovato su TempoMusica: Estudos Cronológicos
La laiá la laiá... Alah
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/7/2017 - 08:47
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Ave Maria do retirante

Ave Maria do retirante
[1969]
Scritta da Alcyvando Liguori da Luz (1937-1998) e Carlos Coqueijo Torreão da Costa (1924-1988).
Entrambi bahiani, il primo è stato un grande compositore, polistrumentista e virtuoso della chitarra, il secondo fu anche giurista, poeta, giornalista e magistrato del lavoro.

Canzone partecipante al IV Festival Internacional da Canção Popular a Rio de Janeiro, interpretata dalla cantante Maysa. In seguito registrata da diversi artisti, come Luiz Vieira, Quinteto Violado, Fafá de Belém, Ubiratan Ferraz, Xangai e Clara Nunes
Testo trovato su TempoMusica: Estudos Cronológicos

“Retirante é o nome dado a pessoa ou grupo que abandona a sua terra devido a seca e a miséria em busca de um melhor local para viver.
É comumente é caracterizado por uma família que parte a pé, com pouca bagagem em rumo a cidade grande, que acaba se deparando com novos costumes.
A condição de retirante, é uma das... (continua)
É hora em que a morte é certa
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/7/2017 - 08:35
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Menino de invasão

Menino de invasão
[1961-62]
Scritta da Fernando José Magalhães Lona (1937-1977), cantante e compositore brasiliano, con Geraldo Portela (?)

Interpretata da Matilde Nogueira ed il Trio Xangô e poi nel 1967 dal gruppo Shirley (Shirley Saldanha) e o Tuca Trio nel loro disco intitolato “Gosto do que é bom”
Testo trovato su TempoMusica: Estudos Cronológicos
Olhe o menino pobre que desce da ponte, vem lá da invasão
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/7/2017 - 21:45
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Ave Maria des pêcheurs

Ave Maria des pêcheurs
[1958]
Parole di Boris Vian
Musica di Henri Salvador
Nell'album di “Salvador / Boris Vian” del 1979
Testo trovato su FrMusique
Oh...
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/7/2017 - 13:09
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La complainte des mineurs

La complainte des mineurs
[1951]
Parole e musica di Paul Brunelle, pioniere del genere country in Québec.

Una canzone scritta in ricordo dei 12 minatori di una miniera d'oro di Malartic, nella regione di Abitibi-Témiscamingue, Québec, morti nel 1947 in un incendio sotterraneo.
Plut à la mort à mille pieds sous terre
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/7/2017 - 13:49
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Un sabida di sera

Un sabida di sera
Casualmente ho visto che nella pagina consacrata a "La mauvaise herbe" di Brassens figura la versione friulana "Jerbata". Ma se "esplori nell'archivio" Giorgio Ferigo lo trovi ma "nessuna canzone soddisfa i criteri di ricerca"...a parte che mi viene subito in mente "Un soldatin" (È questione soltanto di cippi e di confini,ammazzane uno di là: sei un eroe ma i padroni nostri e loro sono sempre gli stessi, nella sicurezza dei loro palazzi decidono paci e guerre e allora bisognerebbe fare dietro-front, mettere al muro i padroni di questa macelleria, tutti quelli che di questo massacro detengono il monopolio…come il sale e i tabacchi...sarà il vizio antico che hanno gli uomini di pensare...) però visto che mi è da poco capitato di ascoltare Nadia Fabrizio interpretare "Un sabida di sera" e pensare per l'ennesima volta che se l'avesse cantata Guccini nel suo periodo più ispirato, (quello del "Pensionato"... (continua)
A riva la coriera, chê das siet, e a discjama i pendolârs
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 9/7/2017 - 11:59
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Classes

Classes
[1976]
Parole e musica di Gilles Servat
Nel suo album intitolato “Le pouvoir des mots”
Testo trovato su Kalondour

La città bretone di Fougères ha avuto una tradizione nell'industria calzaturiera: fin dagli inizi del XX secolo diviene infatti come la “capitale” dell'industria calzaturiera femminile in Francia. In realtà, la “vocazione calzaturiera” di Fougères risale a molto prima, ma in un settore particolare: quello della produzione di ciabatte e pantofole. Verso il 1850, tale produzione ha una crisi, e allora il settore si riorienta verso la produzione di calzature vere e proprie; una produzione che ha talmente successo (specialmente nel comparto femminile), che Fougères diviene una città operaia aumentando del 124% la sua popolazione (9344 abitanti nel 1856, 20952 nel 1901, vale a dire la popolazione che all'incirca ha ancora oggi). Circa dodicimila operaie e operai vi lavorano in... (continua)
Aujourd'hui le travail à cessé
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/7/2017 - 22:24
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Parle-moi d'un homme heureux

Parle-moi d'un homme heureux
[1975]
Parole di Catherine Ribeiro
Musica di Catherine Ribeiro e Patrice Moullet
Nel disco di Catherine Ribeiro intitolato “(Libertés ?)”, con il gruppo Alpes
Testo trovato su Paroles Musique
Comment sortir du noir
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/7/2017 - 14:00
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Here

Here
2016
Five and a feather

Le 3 octobre 2013, une embarcation transportant environ 500 migrants africains fait naufrage près de Lampedusa, île italienne proche de la Sicile. La catastrophe fait 366 morts, ce qui la classe au deuxième rang des plus grandes tragédies en Méditerranée depuis le début du XXIe siècle.
Fortement marquée par cet évènement, constamment rappelé avec les innombrables catastrophes en mer arrivées par la suite, Awa Ly a écrit cette chanson en réaction, de colère, d’appel au secours, d’appel aux dirigeants.
What will you do
(continua)
inviata da dq82 26/6/2017 - 12:54
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Way Back in the Way Back When

Way Back in the Way Back When
(2016)
Album: A season on the line

Una canzone dall'ultimo album del bravissimo Glen Hansard che ieri sera a Firenze ha dedicato la canzone a tutti gli "economic migrants". Glen è poi tornato sul palco alla fine della serata per duettare con Eddie Vedder.
Set our sights on some distant land
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 25/6/2017 - 11:27
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La memoria dell'acqua

La memoria dell'acqua
2017
Caravanbolero
La notte si cerca un senso tra le stelle
(continua)
inviata da dq82 21/6/2017 - 16:14
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Mama Don't Cry

2017
ft. Israel & Adamu ft. CoroMoro

'Mama don't cry' è il primo singolo della band di Ivrea Regione Trucco, in uscita il 29 maggio, che anticipa la pubblicazione di un intero disco per l'etichetta discografica di Cuneo Vollmer Industries prodotto da Cosmo. Il singolo ha vinto il premio under 35 di Amnesty International "Voci per la libertà" e racconta senza retorica il viaggio che i migranti devono affrontare per raggiungere l'Italia e le diffidenze che devono affrontare una volta raggiunta la loro meta. Il brano è stato realizzato con il featuring di due rapper nigeriani richiedenti asilo, Israel e Adamu. Alle registrazioni ha inoltre partecipato il Coro Moro(coro di migranti delle valli di Lanzo). Il videoclip della canzone offre immagini esclusive: infatti, è stato girato all'interno di un centro accoglienzamigranti della zona del Canavese. I migranti sono ripresi in maniera naturale durante la loro vita quotidiana.
Scarpe buone non ne ho
(continua)
inviata da dq82 21/6/2017 - 16:10
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Crociera Maraviglia

Crociera Maraviglia
2017
Tra l'altro

Il viaggio della speranza che è costretto ad affrontare chi decide di lasciare il suo paese di nascita alla ricerca di un posto più accogliente e nella maggior parte dei casi non in guerra. “Crociera Maraviglia” descrive proprio uno di questi viaggi; quello di un uomo che dopo aver attraversato il deserto, il mare, dopo essere stato venduto come schiavo in Libia, dopo aver affrontato il freddo, la paura e la vessazione di qualsiasi diritto umano, arriva ad un passo dalla terra promessa. Sbarcare a Lampedusa rimarrà un sogno mai realizzato. Ingoiato dal mare, morto, con tanti altri viaggiatori delle tante crociere dell’orrore. La sua fine, che si mischia a tante storie con lo stesso epilogo, non servirà comunque a svegliare le coscienze sopite, l’indifferenza, sia istituzionale che umana.
E che riparta ancora e come una bottiglia
(continua)
inviata da dq82 21/6/2017 - 15:49
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L'immigrato

L'immigrato
2017

Semifinalista Premio Amnesty International Italia Emergenti
Pubblicato nel 2018 nell'album Il mio nome è nessuno
Quando un uomo è come il vento
(continua)
inviata da dq82 21/6/2017 - 15:45
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Madonna delle canzoni

Madonna delle canzoni
2016
Ballate per il compagno Folagra
Madonna dei viaggiatori benedici questo treno
(continua)
inviata da dq82 18/6/2017 - 15:51
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Buffalo Holler

Buffalo Holler
[1973]
Parole e musica di Peggy Seeger
Nel disco “Folkways Record of Contemporary Songs”, con Ewan MacColl, Folkways Records

Aberfan, Wales, United Kingdom, 1966 = Buffalo Creek, West Virginia, USA, 1972.
In entrambe le località minerarie dedite all'estrazione del carbone si verificò che enormi accumuli di scarti di lavorazione, posti nel tempo a monte degli abitati, franarono a valle in seguito a giorni di piogge torrenziali, uccidendo nelle loro case centinaia di persone.
Responsabili furono le compagnie, che per aumentare il profitto non avevano provveduto ad uno smaltimento in sicurezza, e i governi, che avevano omesso i controlli più volte richiesti dagli abitanti, che sapevano della pericolosità della situazione ma molti di loro, le famiglie più povere, non erano in condizioni di mettersi da soli in sicurezza.
Nel caso di Aberfan, ci fu un padre che, quando venne chiamato dal... (continua)
Born in west Virginia, I've lived here all my life
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/6/2017 - 21:10
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Bieda

Bieda
[2015]
Parole e musica di Paweł "Gura" Górecki

Poeta, cantautore, musicista e performer breslaviano.

Il testo da YT.
Intro:
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 12/6/2017 - 16:54
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Oklahoma, 1917

Oklahoma, 1917
[2017]

Album: Punk Baroque

A tribute to the almost entirely forgotten period of Oklahoma history when socialism was mainstream, and a secret organization known as the Working Class Union had 35,000 active members.
David Rovics
The wisdom a story imparts
(continua)
inviata da adriana 11/6/2017 - 09:44
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Gather Round

Gather Round
[2017]

Album: Punk Baroque

Most English-language labor songs were written sometime before 1932. This is an update.
David Rovics
Gather round all you workers
(continua)
inviata da adriana 11/6/2017 - 09:37
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Song for a Refugee

Song for a Refugee
[2017]

Album: Punk Baroque

There's this concept that has been talked about so much in so many different contexts that it seems to have been rendered meaningless. But it's not. Humans should have rights -- because they are human, no matter where on Earth they happen to find themselves, regardless of citizenship or lack thereof.
David Rovics
I breathe the air that you do
(continua)
inviata da adriana 11/6/2017 - 08:50
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Terra amer

Terra amer
[2015]
Testo e musica di Dante Francani
Lyrics and music by Dante Francani
Paroles et musique de Dante Francani

L'album di Dante Francani è un capolavoro dalla prima all'ultima canzone, stop. Però, se mi è consentito, ho per questa canzone, Terra amer, un'inclinazione particolare. Cantata in italiano con il ritornello in dialetto foggiano stretto, è la storia di una terra amara e bellissima. La Daunia, la provincia di Foggia, la Capitanata. Terra di agricoltura e caporalato, terra amara e dura dalla quale si scappa. Così Daniela, perché questa è la sua storia di povertà e di ribellione. A dieci anni finita la scuola, c'è già da lavorare, da cucinare per il padre che lavora nei campi, affogandosi nel vino e ridotto già a uno scheletro. Poco dopo ci sarà da maritarsi; Daniela scappa di casa. “Fammi andar via di qua, da questa vita e da questa terra, anche in famiglia è tutta una guerra”.... (continua)
Arida asciutta
(continua)
inviata da Riccardo Venturi & daniela -k.d.- 10/6/2017 - 00:30
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Nostra Signora delle Coperte Isotermiche

Nostra Signora delle Coperte Isotermiche
[febbraio 2016]
Poesia di Giacomo Sferlazzo
Interpretazione / recitazione / salmodia:
Gruppo estemporaneo sul palco
a "Fino al Cuore della Rivolta"
25 aprile 2017 - Fosdinovo (MS)

La Nostra Signora delle Coperte Isotermiche è una statuina di legno, ritrovata in uno dei tanti barconi di migranti a Lampedusa. L'hanno raccolta, e avvolta in una coperta isotermica, una di quelle che servono a chi è ancora vivo, per essere riscaldato, e a chi è morto per essere coperto. Attualmente, Nostra Signora delle Coperte Isotermiche è conservata e esposta a “PortoM”, lo spazio espositivo e politico del collettivo Askavusa.

Giacomo Sferlazzo è di Lampedusa, anche se è nato a Anzio, la città di Angelita. Il collettivo e associazione culturale Askavusa l'ha fondata lui stesso, assieme a altri giovani lampedusani. Ha scritto questa cosa che segue, che è propriamente una poesia. Lo scorso 25 aprile, a... (continua)
Nostra Signora delle Coperte Isotermiche
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 9/6/2017 - 11:24
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El baile de los que sobran

El baile de los que sobran
[1986]
Scritta da Jorge González, leader della band cilena.
Nell'album “Pateando piedras”

Una delle canzoni più famose de Los Prisioneros...
L'espressione “pateando piedras”, letteralmente “prendere a calci i sassi”, significa non fare nulla, il destino di buona parte della gioventù proletaria cilena negli anni 80, schiacciata tra dittatura, crisi economica e diseguaglianza sociale.

“Escrita por Jorge González (vocalista y líder de la banda), esta canción marcó a toda una generación chilena, que por causas de la dictadura militar imperante, sufría con la crisis económica que azotaba el país llegando a marcar notablemente la desigualdad social, donde “esa cosa llamada educación” fue un agente de discriminación, ya que los “ricos” tenían acceso a colegios de calidad y los pobres junto a la clase media se tenían que conformar con la educación municipal que por ese entonces pasaba por una... (continua)
Es otra noche más
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/6/2017 - 21:39
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Signor studente

Signor studente
1971
LP Zeitgenossen, Plane Verlag, Berlino Ovest


Testo ripreso da ildeposito.org
Signor studente se nella tua vita
(continua)
inviata da dq82 6/6/2017 - 11:45

7 novembre 1949

7 novembre 1949
1949
Sull’aria di "sortivo dal quartiere allegramente"
Proprio il giorno dell' anniversario della Rivoluzione d'Ottobre, gli operai della « Cecchetti » sono chiamati a sostenere lo loro più dura lotta per evitare i licenziamenti minacciati La magnifica vittoria degli operai e delle donne di Portocivitanova non può passore inosservato


Le prefazioni servono a presentare gli uomini e le opere. Ma se si dovesse porre questo compito per presentare "Pietruccio" e le sue canzonette a Civitanova Marche, il tutto sarebbe una cosa superflua e quindi inutile. Chi non conosce Pietro Cerquetti? Chi, più o meno in sordina, non ha fischiettato le sue canzonette?
Ma se una specie di prefazione è necessaria quando l'immaginazione ci fa prevedere sulle labbra di qualche pasciuto "signore" un sorriso che vorrebbe essere di commiserazione e che non riesce neanche a ben dimostrare la stupidità del suo... (continua)
Sette Novembre, alle sette della mattina,
(continua)
inviata da dq82 26/5/2017 - 10:29




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