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Percorso La guerra del lavoro: emigrazione, immigrazione, sfruttamento, schiavitù

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La víspera

La víspera
[1977?]
Versi di Pedro Cobos (1928-1989), giurista, scrittore e poeta originario di Jumilla, nella comunità autonoma spagnola di Murcia.
Nella raccolta intitolata “La Vida Perdularia”, pubblicata solo nel 1989, dopo la morte dell’autore
Musica di José “Pepe” Nieto, arrangiatore, compositore e produttore degli Aguaviva
Nel disco degli Aguaviva intitolato “No hay derecho”, 1977.
Escrito está en un papel
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/9/2017 - 08:42
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Ease My Revolutionary Mind

Ease My Revolutionary Mind
[1946]
Parole e musica di Woody Guthrie
Una canzone mai incisa dall’autore, riprese recentemente da Tom Morello negli album di tributo collettivo “Note Of Hope: A Celebration Of Woody Guthrie” (2011) e “Woody Guthrie At 100! Live At The Kennedy Center” (2013)


[Nell’immediato secondo dopoguerra] quella di Guthrie era una voce sempre più isolata che, dal deserto, invocava la ricostituzione della società americana e la distruzione del capitalismo. Nel luglio del 1946, scrisse così ad Asch:

“Questo è il sistema che vorrei vedere estinguersi. Ha ammazzato diversi membri della mia famiglia, ne ha gassati diversi e ne ha traumatizzati molti di più nell'ultima guerra mondiale e, in questa guerra mondiale appena passata, ne ha dispersi molti altri. Ha fatto fuggire famiglie di miei parenti e amici, centinaia di migliaia di persone, costringendole a vagare, senza una casa, peggio che se fossero... (continua)
Night is here again, baby,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/9/2017 - 15:49

Tammurriata 'du caporale

Tammurriata 'du caporale
[2017]

Album : Mediterraneo
Le tre del mattino è ancora buio
(continua)
inviata da adriana 1/9/2017 - 19:11

Mediterraneo

Mediterraneo
[2017]

Album : Mediterraneo
Sento da lontano suonare i tamburi
(continua)
inviata da adriana 1/9/2017 - 18:56
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L'amarezza delle mondine

anonimo
Testo reperito in questa pagina
Quando saremo a Reggio Emilia
(continua)
inviata da adriana 30/8/2017 - 14:07
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Yahya

Yahya
Album : Musica di terza classe

Componimenti Testo e Musica Fernando Cedrone

Per quelli che viaggiavano con un biglietto di terza classe su un transatlantico per l’America, per quelli che viaggiano su un treno con un biglietto di terza classe per Milano, per quelli che viaggiano su una carretta del mare con un biglietto di terza classe per lampedusa o peggio ancora con un biglietto di terza classe di sola andata per il fondo del mediterraneo.
Dove ci sono gli ultimi c’è un biglietto di terza classe e soprattutto c’è un luogo che si chiama terza classe, un contenitore dove va a finire chi non ce la fa e resiste scappando, cercando una possibilità altrove.
E quasi sempre, in quel luogo, nella terza classe, si puo udire una musica meridionale, una cantata in dialetto di Provincia di Terra di Lavoro, Lucana, Calabre o Africana.
In quel luogo, dove si soffre e ci si accontenta di cose semplici, si può ascoltare una musica di terza classe.
Yahya vive in Italia ma la notte dorme in Africa
(continua)
inviata da adriana 30/8/2017 - 10:31
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Organetto di terza classe

Organetto di terza classe
Album : Musica di terza classe

Componimenti Testo e Musica Fernando Cedrone

Per quelli che viaggiavano con un biglietto di terza classe su un transatlantico per l’America, per quelli che viaggiano su un treno con un biglietto di terza classe per Milano, per quelli che viaggiano su una carretta del mare con un biglietto di terza classe per lampedusa o peggio ancora con un biglietto di terza classe di sola andata per il fondo del mediterraneo.
Dove ci sono gli ultimi c’è un biglietto di terza classe e soprattutto c’è un luogo che si chiama terza classe, un contenitore dove va a finire chi non ce la fa e resiste scappando, cercando una possibilità altrove.
E quasi sempre, in quel luogo, nella terza classe, si puo udire una musica meridionale, una cantata in dialetto di Provincia di Terra di Lavoro, Lucana, Calabre o Africana.
In quel luogo, dove si soffre e ci si accontenta di cose semplici, si può ascoltare una musica di terza classe.
Salpa e viaggia sicuro e lento
(continua)
inviata da adriana 30/8/2017 - 10:00

Quaranta ghei d'inverno

anonimo
Testo reperito in questa pagina
Quaranta ghei d'inverno, cinquanta d'està;
(continua)
inviata da adriana 30/8/2017 - 08:27

O te capa istesset de la festa

anonimo
Testo reperito in questa pagina
O tè capa, 'istesset da la festa
(continua)
inviata da adriana 30/8/2017 - 08:19
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Cannacca macca

Cannacca macca
[2008]

Album : Baa-ba
Ha nau ca na’
(continua)
24/8/2017 - 09:44
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Talking Union

Talking Union
[1941]
Scritta da Millard Lampell, Lee Hays e Pete Seeger
La canzone che dà il titolo all’album uscito nel luglio del 1941 e dedicato alla memoria di Joe Hill
Testo trovato sul solito Mudcat Café
Successivamente interpretata anche dal solo Pete Seeger, con l’attualizzazione dell’ultimo verso della penultima strofa: “You're unpatriotic, Moscow Agents, bomb throwers, even the kids”
Now, if you want higher wages let me tell you what to do
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/8/2017 - 13:30
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Com plora el mar

Com plora el mar
(2016)

Joan Dausà estrena “Com plora el mar” per a Casa nostra, casa vostra
Canzone composta per la campagna Casa nostra, casa vostra

La lletra diu que el mar plora davant de la mort de les persones que el travessen. “M’agradava la idea que un element de la natura com el mar, que és el bressol de totes les cultures, plorés pel que estem fent els humans”, explica Dausà.

El compositor espera que la cançó ajudi a “remoure consciències” i que “tothom es pregunti si no és també responsable d’allò que es veu al videoclip”: la violència, la tragèdia i la repressió que pateixen les persones que fugen de la guerra.

*

Le parole dicono che il mare piange per la morte delle persone che lo attraverano.
"Mi piaceva l'idea che un elemento naturale come il mare, che è la culla di tutte le culture, pianga per ciò che noi umani stiamo facendo", spiega Dausà.

Il compositore spera che la canzone aiuti... (continua)
Com plora el mar
(continua)
22/8/2017 - 22:09
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From Enslavement to Obliteration

From Enslavement to Obliteration
[1988]
Nell’album intitolato “From Enslavement to Obliteration”
Commited to a life of slavery
(continua)
inviata da Dq82 14/8/2017 - 22:15
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Red Alerta

Red Alerta
(2017)

feat. ToteKing, Green Valley, Aziza Brahim & Shahira Amin

Singolo in sostegno alla Comisión Española de Ayuda al Refugiado (Cear).

"En la semana de la tragedia del mar de Alborán, donde han perdido la vida 49 personas, la única respuesta de nuestros gobernantes ha sido la de criminalizar a las ONG que están tratando de salvar las vidas y ponerles trabas en una labor que es responsabilidad de los estados"

Estrella Galán, secretaria general de Cear.
Red alerta
(continua)
12/8/2017 - 16:53
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'Gnanzou

'Gnanzou
[2016]

Tratto dall'album: NEMO PROFETA
Testo e musica di Salvatore Nocera

Con la collaborazione straordinaria del musicista senegalese Jali Diabate. È il verso della “Cialoma”, il canto che accompagnava e guidava la pesca del tonno rosso nelle tonnare della Sicilia, quella che viene chiamata la “Mattanza”. Il mare si tingeva del rosso del sangue dei grossi pesci, creando uno scenario surreale e sconcertante. A questa suggestione ci siamo ispirati per l’idea del brano. Con questa metafora vogliamo raccontare l’ecatombe del Mediterraneo. Milioni di migranti che scappano dalla guerra, dalla fame, dal terrore, e, attraversando l’inferno del mare, in condizioni disumane, pregano e si aggrappano all’unico appiglio che gli rimane: la speranza di arrivare al di là di quell’orrendo mostro che minaccia di inghiottirli e restituirli alla loro sorte, troppo spesso, infausta e spietata.

Vittime del... (continua)
Ah, prigamu ca lu mari dorma,
(continua)
inviata da Pupi di Surfaro 11/8/2017 - 08:27
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Le Taissine

Le Taissine
Album : Ol cidì di Taissine

Canto popolare bergamasco;
narra del lavoro in miniera
e degli amori che sbocciano fra taissine e minatori
I part ala matina de bun’ura,
(continua)
inviata da adriana 8/8/2017 - 17:26
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Po’ i diss che i minatori

Po’ i diss che i minatori
Album : Ol cidì di Taissine

Canto popolare in dialetto bergamasco con aggiunta di vita “Gornese”;descrive il carattere allegro e gioviale dei minatori a dispetto dei contadini preoccupati solo per il mangiare e bere.
Pò i diss che i minatori son lingère
(continua)
inviata da adriana 8/8/2017 - 16:58
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Mani di donna

Mani di donna
Album : Ol cidì di Taissine

Le donne nella tradizione montana,
un canto popolare ne descrive le gesta,
le loro mani hanno scritto la storia.
La storia di queste montagne
(continua)
8/8/2017 - 16:49
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L’emigrant

L’emigrant
Album : Ol cidì di Taissine

“L’émigránt” descrive la vita degli emigranti bergamaschi e gornesi in terre lontane,
partiti così da poter realizzare i propri sogni, per lavoro o mantenere la famiglia,
seppur lontani il proprio paese sempre stretto nel cuore.
Chisà quace bèrgamàsch i è a l’èstèro a laurà,
(continua)
inviata da adriana 8/8/2017 - 16:43

Ma cosse fet o Taissina

Ma cosse fet o Taissina
Album : Ol cidì di Taissine

Canto sull’aria del popolare “Dove te vett o Marietina”,
rifrasato in dialetto bergamasco per descrivere l’attività della Taissina alla miniera.


LE TAISSINE

INQUADRAMENTO STORICO
Gorno è sempre stato famoso per le sue miniere di zinco e piombo.
Già ai tempi dei romani i cosiddetti “damnati ad metalla” condannati ai lavori forzati erano portati nelle miniere di Gorno ad estrarre questo metallo così particolare di colore rossiccio che unito al rame formava una lega resistente e utile: l’“auricalcum” che noi oggi conosciamo come ottone.
Ne parla Plinio il Vecchio nel suo “Naturalis Historiae”
Anche durante il medioevo continuò l’estrazione del minerale e nei primi del 1500 il territorio di Gorno e le zone circostanti furono oggetto di studio da parte del grande Leonardo da Vinci. Un documento a tale proposito si trova attualmente conservato nella biblioteca... (continua)
Ma cosse fèt o taissina?
(continua)
inviata da adriana 8/8/2017 - 16:33
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Minatore

Minatore
Album : Ol cidì di Taissine

Testo reperito in questa pagina

Canto popolare dedicato alla tradizione mineraria;
il minatore, i pericoli della miniera,
la devozione a Santa Barbara
Anche ‘l mio padre
(continua)
8/8/2017 - 16:18
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La tempesta

La tempesta
2017
EP Giramondi
Per cuscino un salvagente
(continua)
inviata da Dq82 27/7/2017 - 17:27
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Sodade

Sodade
[1954]
Parole e musica di Armando Zeferino Soares (1920-2007), di professione commerciante, compositore nativo di Praia Branca, sull'isola di São Nicolau, nell'arcipelago di Cabo Verde.

Una canzone che è il simbolo stesso di Cabo Verde, resa immortale nell'interpretazione di Cesária Évora ma, ancor prima di lei, dal cantautore angolano José Adelino Barceló de Carvalho, detto Bonga che la interpretò fin dai primi anni 70 e la incise – con il titolo “Kamin Longe”, poi cambiato in “Sodade” nelle edizioni più recenti – nel suo secondo disco, “Angola 74”.



Per molto tempo la canzone è stata attribuita ad Amândio Cabral e Luís Morais, anche loro musicisti caboverdiani, ma nel 2006, dopo approfonditi accertamenti, la giustizia si è pronunciata in via definitiva riconoscendo ad Armando Zeferino Soares la paternità del brano. Lui non si godette per nulla celebrità e diritti, visto che morì l'anno... (continua)
Quem mostro'b ess caminho longe?
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/7/2017 - 22:36
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No Human Is Illegal

No Human Is Illegal
2016
Venceremos
Five hundred words are signed and sealed
(continua)
inviata da Dq82 22/7/2017 - 18:32
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Blue Murder

Blue Murder
1995
Saturday Johnny & Jimmy the Rat – Hulett and Swarbrick

Blue Murder’ was one of two songs he wrote about the suffering of those who worked in the blue asbestos mine in Wittenoom, Western Australia. Countless miners and their families who paid with their health and lives after being exposed to lethal asbestos fibres, a health hazard well known to those who ran the mine.

Alistair originally wrote the song for a play while still in Roaring Jack. He eventually recorded it for his third solo album “Saturday Johnny & Jimmy the Rat”, together with folk legend Dave Swarbrick on fiddle!
They say it’s easy money
(continua)
inviata da Dq82 21/7/2017 - 21:58
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No futur

No futur
[2017]
Il brano che apre “Droit dans le mur” l'ultimo album (uscito nel gennaio scorso) della punk band dell'Hauts-de-Seine.
Anche se il significato è identico, il titolo non è qui all'inglese, come nelle strofe di God Save The Queen dei Sex Pistols, per intenderci...
No problemo è invece in slang angloispanico americano...

“Mon passé est sordide, mon présent est un cauchemar, heureusement j'ai pas d'avenir. No futur.” (LSM)

Direi che la canzone potrebbe inserirsi non solo nel percorso “Morte al lavoro!” ma anche in quelli sulla “Guerra del lavoro”, sul “Lager dei matti” e sulle “Galere del mondo”, che per tanta gente senza futuro, senza speranza, questo mondo è un vero manicomio, una galera a cielo aperto...
Tous les matins quand je me réveille, no problemo
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/7/2017 - 21:00
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A Scream For Lampedusa

A Scream For Lampedusa
17 luglio 2017:Giorgio Minisini e Manila Flamini hanno vinto l'oro nel duo misto tecnico ai Mondiali di nuoto sincronizzato in corso di svolgimento a Budapest. E fin qui sarebbe una banale notizia sportiva, che non avrebbe motivo di essere tra le CCG. Ma la coppia ha proposto un programma che racconta la storia di una coppia che fugge su uno dei tanti barconi che attraversano il Mediterraneo sul brano originale aappositamente composto 'A scream from Lampedusa' - curato da Michele Braga e con la coreografia di Anastasija Ermakova

Il compositore Michele Braga: "Brano su Lampedusa per raccontare dramma migranti"

"Io già collaboro con loro da un paio di anni e alcuni mesi fa Patrizia Giallombardo, il direttore tecnico della Nazionale, mi aveva chiesto dei brani nuovi per il duo misto e per la squadra che sta gareggiando ai Mondiali di Budapest ed io le dissi che avrei voluto scrivere un brano... (continua)
Strumentale
inviata da Dq82 18/7/2017 - 01:05
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Nego Malê

Nego Malê
[1969]
Scritta da Alcyvando Liguori da Luz (1937-1998), grande compositore, polistrumentista e virtuoso della chitarra, e Jairo Simões (?)
Canzone presentata al Festival Nordestino da Música Popular di quell'anno
Interpretata da Lui Muritiba nell'LP dello stesso Alcyvando Luz intitolato “Fala Moço” (1980)
Testo trovato su TempoMusica: Estudos Cronológicos
La laiá la laiá... Alah
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/7/2017 - 08:47
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Ave Maria do retirante

Ave Maria do retirante
[1969]
Scritta da Alcyvando Liguori da Luz (1937-1998) e Carlos Coqueijo Torreão da Costa (1924-1988).
Entrambi bahiani, il primo è stato un grande compositore, polistrumentista e virtuoso della chitarra, il secondo fu anche giurista, poeta, giornalista e magistrato del lavoro.

Canzone partecipante al IV Festival Internacional da Canção Popular a Rio de Janeiro, interpretata dalla cantante Maysa. In seguito registrata da diversi artisti, come Luiz Vieira, Quinteto Violado, Fafá de Belém, Ubiratan Ferraz, Xangai e Clara Nunes
Testo trovato su TempoMusica: Estudos Cronológicos

“Retirante é o nome dado a pessoa ou grupo que abandona a sua terra devido a seca e a miséria em busca de um melhor local para viver.
É comumente é caracterizado por uma família que parte a pé, com pouca bagagem em rumo a cidade grande, que acaba se deparando com novos costumes.
A condição de retirante, é uma das... (continua)
É hora em que a morte é certa
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/7/2017 - 08:35
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Menino de invasão

Menino de invasão
[1961-62]
Scritta da Fernando José Magalhães Lona (1937-1977), cantante e compositore brasiliano, con Geraldo Portela (?)

Interpretata da Matilde Nogueira ed il Trio Xangô e poi nel 1967 dal gruppo Shirley (Shirley Saldanha) e o Tuca Trio nel loro disco intitolato “Gosto do que é bom”
Testo trovato su TempoMusica: Estudos Cronológicos
Olhe o menino pobre que desce da ponte, vem lá da invasão
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/7/2017 - 21:45
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Ave Maria des pêcheurs

Ave Maria des pêcheurs
[1958]
Parole di Boris Vian
Musica di Henri Salvador
Nell'album di “Salvador / Boris Vian” del 1979
Testo trovato su FrMusique
Oh...
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/7/2017 - 13:09
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La complainte des mineurs

La complainte des mineurs
[1951]
Parole e musica di Paul Brunelle, pioniere del genere country in Québec.

Una canzone scritta in ricordo dei 12 minatori di una miniera d'oro di Malartic, nella regione di Abitibi-Témiscamingue, Québec, morti nel 1947 in un incendio sotterraneo.
Plut à la mort à mille pieds sous terre
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/7/2017 - 13:49
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Un sabida di sera

Un sabida di sera
Casualmente ho visto che nella pagina consacrata a "La mauvaise herbe" di Brassens figura la versione friulana "Jerbata". Ma se "esplori nell'archivio" Giorgio Ferigo lo trovi ma "nessuna canzone soddisfa i criteri di ricerca"...a parte che mi viene subito in mente "Un soldatin" (È questione soltanto di cippi e di confini,ammazzane uno di là: sei un eroe ma i padroni nostri e loro sono sempre gli stessi, nella sicurezza dei loro palazzi decidono paci e guerre e allora bisognerebbe fare dietro-front, mettere al muro i padroni di questa macelleria, tutti quelli che di questo massacro detengono il monopolio…come il sale e i tabacchi...sarà il vizio antico che hanno gli uomini di pensare...) però visto che mi è da poco capitato di ascoltare Nadia Fabrizio interpretare "Un sabida di sera" e pensare per l'ennesima volta che se l'avesse cantata Guccini nel suo periodo più ispirato, (quello del "Pensionato"... (continua)
A riva la coriera, chê das siet, e a discjama i pendolârs
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 9/7/2017 - 11:59
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Classes

Classes
[1976]
Parole e musica di Gilles Servat
Nel suo album intitolato “Le pouvoir des mots”
Testo trovato su Kalondour

La città bretone di Fougères ha avuto una tradizione nell'industria calzaturiera: fin dagli inizi del XX secolo diviene infatti come la “capitale” dell'industria calzaturiera femminile in Francia. In realtà, la “vocazione calzaturiera” di Fougères risale a molto prima, ma in un settore particolare: quello della produzione di ciabatte e pantofole. Verso il 1850, tale produzione ha una crisi, e allora il settore si riorienta verso la produzione di calzature vere e proprie; una produzione che ha talmente successo (specialmente nel comparto femminile), che Fougères diviene una città operaia aumentando del 124% la sua popolazione (9344 abitanti nel 1856, 20952 nel 1901, vale a dire la popolazione che all'incirca ha ancora oggi). Circa dodicimila operaie e operai vi lavorano in... (continua)
Aujourd'hui le travail à cessé
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/7/2017 - 22:24
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Parle-moi d'un homme heureux

Parle-moi d'un homme heureux
[1975]
Parole di Catherine Ribeiro
Musica di Catherine Ribeiro e Patrice Moullet
Nel disco di Catherine Ribeiro intitolato “(Libertés ?)”, con il gruppo Alpes
Testo trovato su Paroles Musique
Comment sortir du noir
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/7/2017 - 14:00
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Way Back in the Way Back When

Way Back in the Way Back When
(2016)
Album: A season on the line

Una canzone dall'ultimo album del bravissimo Glen Hansard che ieri sera a Firenze ha dedicato la canzone a tutti gli "economic migrants". Glen è poi tornato sul palco alla fine della serata per duettare con Eddie Vedder.
Set our sights on some distant land
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 25/6/2017 - 11:27
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Abd el-Salam

Abd el-Salam
IL CUBlog, CANZONI CONTRO LA GUERRA, LEGA E BOSSI

Se abbiamo scelto proprio questa canzone di Alessio Lega, dedicata al lavoratore egiziano ammazzato come un cane durante un picchettaggio a Piacenza nel settembre 2016, non è certo un caso.

Gli scorsi 17 e 18 giugno, durante la 2a conferenza nazionale del Fronte di Lotta NO AUSTERITY, che si è svolta a Firenze sotto una temperatura impossibile, si sono incontrate anche due realtà: la CUB e questo sito (grazie ad un amministratore, che era anche delegato alla conferenza). Quest'ultimo e il delegato della CUB di Sesto San Giovanni, Diego Bossi, si sono ritrovati la sera allo stesso tavolo, assieme a un altro delegato (i' Pablo) che conosce bene questo sito.

La storia è degna di essere raccontata per sommissimi capi: in breve, quando Diego ha detto al delegato/amministratore CCG che era di Sesto San Giovanni, quest'ultimo si è messo a cantargli... (continua)
CCG/AWS Staff 22/6/2017 - 15:00
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Mama Don't Cry

2017
ft. Israel & Adamu ft. CoroMoro

'Mama don't cry' è il primo singolo della band di Ivrea Regione Trucco, in uscita il 29 maggio, che anticipa la pubblicazione di un intero disco per l'etichetta discografica di Cuneo Vollmer Industries prodotto da Cosmo. Il singolo ha vinto il premio under 35 di Amnesty International "Voci per la libertà" e racconta senza retorica il viaggio che i migranti devono affrontare per raggiungere l'Italia e le diffidenze che devono affrontare una volta raggiunta la loro meta. Il brano è stato realizzato con il featuring di due rapper nigeriani richiedenti asilo, Israel e Adamu. Alle registrazioni ha inoltre partecipato il Coro Moro(coro di migranti delle valli di Lanzo). Il videoclip della canzone offre immagini esclusive: infatti, è stato girato all'interno di un centro accoglienzamigranti della zona del Canavese. I migranti sono ripresi in maniera naturale durante la loro vita quotidiana.
Scarpe buone non ne ho
(continua)
inviata da dq82 21/6/2017 - 16:10
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Crociera Maraviglia

Crociera Maraviglia
2017
Tra l'altro

Il viaggio della speranza che è costretto ad affrontare chi decide di lasciare il suo paese di nascita alla ricerca di un posto più accogliente e nella maggior parte dei casi non in guerra. “Crociera Maraviglia” descrive proprio uno di questi viaggi; quello di un uomo che dopo aver attraversato il deserto, il mare, dopo essere stato venduto come schiavo in Libia, dopo aver affrontato il freddo, la paura e la vessazione di qualsiasi diritto umano, arriva ad un passo dalla terra promessa. Sbarcare a Lampedusa rimarrà un sogno mai realizzato. Ingoiato dal mare, morto, con tanti altri viaggiatori delle tante crociere dell’orrore. La sua fine, che si mischia a tante storie con lo stesso epilogo, non servirà comunque a svegliare le coscienze sopite, l’indifferenza, sia istituzionale che umana.
E che riparta ancora e come una bottiglia
(continua)
inviata da dq82 21/6/2017 - 15:49
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L'immigrato

L'immigrato
2017

Semifinalista Premio Amnesty International Italia Emergenti
Pubblicato nel 2018 nell'album Il mio nome è nessuno
Quando un uomo è come il vento
(continua)
inviata da dq82 21/6/2017 - 15:45
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Lied der Bergarbeiter

Lied der Bergarbeiter
CANTO DEL MINATORE
(continua)
inviata da Francesco Mazzocchi 21/6/2017 - 15:21
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Madonna delle canzoni

Madonna delle canzoni
2016
Ballate per il compagno Folagra
Madonna dei viaggiatori benedici questo treno
(continua)
inviata da dq82 18/6/2017 - 15:51
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Buffalo Holler

Buffalo Holler
[1973]
Parole e musica di Peggy Seeger
Nel disco “Folkways Record of Contemporary Songs”, con Ewan MacColl, Folkways Records

Aberfan, Wales, United Kingdom, 1966 = Buffalo Creek, West Virginia, USA, 1972.
In entrambe le località minerarie dedite all'estrazione del carbone si verificò che enormi accumuli di scarti di lavorazione, posti nel tempo a monte degli abitati, franarono a valle in seguito a giorni di piogge torrenziali, uccidendo nelle loro case centinaia di persone.
Responsabili furono le compagnie, che per aumentare il profitto non avevano provveduto ad uno smaltimento in sicurezza, e i governi, che avevano omesso i controlli più volte richiesti dagli abitanti, che sapevano della pericolosità della situazione ma molti di loro, le famiglie più povere, non erano in condizioni di mettersi da soli in sicurezza.
Nel caso di Aberfan, ci fu un padre che, quando venne chiamato dal... (continua)
Born in west Virginia, I've lived here all my life
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/6/2017 - 21:10
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Bieda

Bieda
[2015]
Parole e musica di Paweł "Gura" Górecki

Poeta, cantautore, musicista e performer breslaviano.

Il testo da YT.
Intro:
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 12/6/2017 - 16:54
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Lavorare stanca

Lavorare stanca
“Matteo dammi il fucile”, Renzi imbattibile mercante d’armi

Nei 1204 giorni a Palazzo Chigi ha moltiplicato sei volte l’esportazione di bombardieri, cannoni, armi leggere. Medio Oriente e Paesi arabi clienti pronto cassa. Record nella storia della Repubblica. “Riserbo” della sottosegretaria Boschi.

di Giorgio Beretta

Lo sa, ma non lo dice in pubblico. E la notizia non compare né sul suo sito personale, né sul portale Passo dopo passo e nemmeno tra “I risultati che contano” messi in bella mostra con tanto di infografiche da Italia in cammino. Eppure è stata la miglior performance del suo governo. Nei 1024 giorni di permanenza a Palazzo Chigi, Matteo Renzi ha raggiunto un primato storico di cui però, stranamente, non parla: ha sestuplicato le autorizzazioni per esportazioni di armamenti. Dal giorno del giuramento (22 febbraio 2014) alla consegna del campanellino al successore (12 dicembre... (continua)
11/6/2017 - 22:55
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Oklahoma, 1917

Oklahoma, 1917
[2017]

Album: Punk Baroque

A tribute to the almost entirely forgotten period of Oklahoma history when socialism was mainstream, and a secret organization known as the Working Class Union had 35,000 active members.
David Rovics
The wisdom a story imparts
(continua)
inviata da adriana 11/6/2017 - 09:44
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Gather Round

Gather Round
[2017]

Album: Punk Baroque

Most English-language labor songs were written sometime before 1932. This is an update.
David Rovics
Gather round all you workers
(continua)
inviata da adriana 11/6/2017 - 09:37
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Song for a Refugee

Song for a Refugee
[2017]

Album: Punk Baroque

There's this concept that has been talked about so much in so many different contexts that it seems to have been rendered meaningless. But it's not. Humans should have rights -- because they are human, no matter where on Earth they happen to find themselves, regardless of citizenship or lack thereof.
David Rovics
I breathe the air that you do
(continua)
inviata da adriana 11/6/2017 - 08:50
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Salt of the Earth

Salt of the Earth
Io ne ho 34 ma adoro gli Stones da quando ne avevo 14, sono le pietre miliari, e rotolanti, del rock...e ho avuto la fortuna e il privilegio di vederli dal vivo... grandissimi...
11/6/2017 - 02:55
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Terra amer

Terra amer
[2015]
Testo e musica di Dante Francani
Lyrics and music by Dante Francani
Paroles et musique de Dante Francani

L'album di Dante Francani è un capolavoro dalla prima all'ultima canzone, stop. Però, se mi è consentito, ho per questa canzone, Terra amer, un'inclinazione particolare. Cantata in italiano con il ritornello in dialetto foggiano stretto, è la storia di una terra amara e bellissima. La Daunia, la provincia di Foggia, la Capitanata. Terra di agricoltura e caporalato, terra amara e dura dalla quale si scappa. Così Daniela, perché questa è la sua storia di povertà e di ribellione. A dieci anni finita la scuola, c'è già da lavorare, da cucinare per il padre che lavora nei campi, affogandosi nel vino e ridotto già a uno scheletro. Poco dopo ci sarà da maritarsi; Daniela scappa di casa. “Fammi andar via di qua, da questa vita e da questa terra, anche in famiglia è tutta una guerra”.... (continua)
Arida asciutta
(continua)
inviata da Riccardo Venturi & daniela -k.d.- 10/6/2017 - 00:30
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Nostra Signora delle Coperte Isotermiche

Nostra Signora delle Coperte Isotermiche
[febbraio 2016]
Poesia di Giacomo Sferlazzo
Interpretazione / recitazione / salmodia:
Gruppo estemporaneo sul palco
a "Fino al Cuore della Rivolta"
25 aprile 2017 - Fosdinovo (MS)

La Nostra Signora delle Coperte Isotermiche è una statuina di legno, ritrovata in uno dei tanti barconi di migranti a Lampedusa. L'hanno raccolta, e avvolta in una coperta isotermica, una di quelle che servono a chi è ancora vivo, per essere riscaldato, e a chi è morto per essere coperto. Attualmente, Nostra Signora delle Coperte Isotermiche è conservata e esposta a “PortoM”, lo spazio espositivo e politico del collettivo Askavusa.

Giacomo Sferlazzo è di Lampedusa, anche se è nato a Anzio, la città di Angelita. Il collettivo e associazione culturale Askavusa l'ha fondata lui stesso, assieme a altri giovani lampedusani. Ha scritto questa cosa che segue, che è propriamente una poesia. Lo scorso 25 aprile, a... (continua)
Nostra Signora delle Coperte Isotermiche
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 9/6/2017 - 11:24
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My Children Are Seven in Number

My Children Are Seven in Number
Il nome dell'autrice di questa canzone è Eleonor Kellogg, come riportato dallo stesso Pete Seeger nelle note che accompagnano “American Industrial Ballads”.

Purtroppo non ho trovato notizie biografiche sulla Kellogg. Viene comunque associata a Sarah Ogan Gunning e quindi era forse anche lei una folksinger oppure la moglie di un minatore del Tennessee nei primi anni 30.

Comunque la canzone non è di anonimo e, avendo troppo scarse notizie dell'autrice, farei che attribuirla a Pete Seeger.
B.B. 9/6/2017 - 09:45
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El baile de los que sobran

El baile de los que sobran
[1986]
Scritta da Jorge González, leader della band cilena.
Nell'album “Pateando piedras”

Una delle canzoni più famose de Los Prisioneros...
L'espressione “pateando piedras”, letteralmente “prendere a calci i sassi”, significa non fare nulla, il destino di buona parte della gioventù proletaria cilena negli anni 80, schiacciata tra dittatura, crisi economica e diseguaglianza sociale.

“Escrita por Jorge González (vocalista y líder de la banda), esta canción marcó a toda una generación chilena, que por causas de la dictadura militar imperante, sufría con la crisis económica que azotaba el país llegando a marcar notablemente la desigualdad social, donde “esa cosa llamada educación” fue un agente de discriminación, ya que los “ricos” tenían acceso a colegios de calidad y los pobres junto a la clase media se tenían que conformar con la educación municipal que por ese entonces pasaba por una... (continua)
Es otra noche más
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/6/2017 - 21:39
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Dopo finito di vendemmiare

Dopo finito di vendemmiare
Caro Dq82
ho qui davanti a me tutti i dischi di Beppe con Daisy Lumini e quindi anche La Cattiva Erba che purtroppo non contiene i testi scritti. La C.E.D.I. di Torino fu particolarmente spartana nell'edizione...le canzoni sono interessanti ma bisognerebbe trascriverle tutte all'ascolto e per me è impossibile trovare il tempo per farlo, ho sempre troppe attività musicali in corso per promettere qualcosa che poi non riuscirei a mantenere...se ti interessa, potrei però masterizzartene una copia e inviarti il pacchetto per posta da qualche parte.....che dici?!
Flavio Poltronieri 6/6/2017 - 20:16
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Signor studente

Signor studente
1971
LP Zeitgenossen, Plane Verlag, Berlino Ovest


Testo ripreso da ildeposito.org
Signor studente se nella tua vita
(continua)
inviata da dq82 6/6/2017 - 11:45

7 novembre 1949

7 novembre 1949
1949
Sull’aria di "sortivo dal quartiere allegramente"
Proprio il giorno dell' anniversario della Rivoluzione d'Ottobre, gli operai della « Cecchetti » sono chiamati a sostenere lo loro più dura lotta per evitare i licenziamenti minacciati La magnifica vittoria degli operai e delle donne di Portocivitanova non può passore inosservato


Le prefazioni servono a presentare gli uomini e le opere. Ma se si dovesse porre questo compito per presentare "Pietruccio" e le sue canzonette a Civitanova Marche, il tutto sarebbe una cosa superflua e quindi inutile. Chi non conosce Pietro Cerquetti? Chi, più o meno in sordina, non ha fischiettato le sue canzonette?
Ma se una specie di prefazione è necessaria quando l'immaginazione ci fa prevedere sulle labbra di qualche pasciuto "signore" un sorriso che vorrebbe essere di commiserazione e che non riesce neanche a ben dimostrare la stupidità del suo... (continua)
Sette Novembre, alle sette della mattina,
(continua)
inviata da dq82 26/5/2017 - 10:29

In occasione della guerra d'Africa

In occasione della guerra d'Africa
1935-1936

Sull’aria di «Faccetta nera».
Miseria. umiliazioni, buste vuote ogni quindicina, barbaro sfruttamento, ecc. Questa la vita degli Operai nei 1935. Ed il fascismo parte per civilizzare gli abissini


Le prefazioni servono a presentare gli uomini e le opere. Ma se si dovesse porre questo compito per presentare "Pietruccio" e le sue canzonette a Civitanova Marche, il tutto sarebbe una cosa superflua e quindi inutile. Chi non conosce Pietro Cerquetti? Chi, più o meno in sordina, non ha fischiettato le sue canzonette?
Ma se una specie di prefazione è necessaria quando l'immaginazione ci fa prevedere sulle labbra di qualche pasciuto "signore" un sorriso che vorrebbe essere di commiserazione e che non riesce neanche a ben dimostrare la stupidità del suo proprietario. Sono i sorrisi, questi a cui alludiamo, di coloro che si ritengono "persone per bene" e che si ritengono gli unici... (continua)
Più su de lo Moli c’è 1’ officina,
(continua)
inviata da dq82 26/5/2017 - 09:39

Le coq rouge

Le coq rouge
Versi di Charles-Maurice Couyba (1866-1931), deputato e senatore nella III Repubblica, che si firmava Maurice Boukay come poeta e chansonnier
Musica di Marcel Legay (1851-1915), chansonnier
Nella loro famosa raccolta del 1896 intitolata “Chansons rouges”, illustrata dall'artista anarchico svizzero francese Théophile-Alexandre Steinlen
Coq rouge, au sommet du clocher,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/5/2017 - 15:16

Fermez la porte

Fermez la porte
Versi di Charles-Maurice Couyba (1866-1931), deputato e senatore nella III Repubblica, che si firmava Maurice Boukay come poeta e chansonnier
Musica di Marcel Legay (1851-1915), chansonnier
Nella loro famosa raccolta del 1896 intitolata “Chansons rouges”, illustrata dall'artista anarchico svizzero francese Théophile-Alexandre Steinlen
Je voudrais dire aux doigts-calleux,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/5/2017 - 08:28




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