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Autore Bob Dylan

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Percy's Song

Percy's Song
(1963)
Parole e musica / Words and music: Bob Dylan

Dylan aveva scritto Percy's Song nel 1963 durante le session dell'album The Times They Are A-Changin', ma non l'aveva mai pubblicata. La canzone aveva acquistato una certa notorietà grazie alle interpretazioni dal vivo di Joan Baez ma la versione più bella e di successo fu quella del gruppo folk rock inglese dei Fairport Convention che la incisero, insieme ad altre canzoni di Dylan, nel loro terzo album "Unhalfbricking" del 1969.

La canzone, anche se scritta nello stile di una antica ballad tradizionale, racconta di un modernissimo e fatale incidente automobilistico. L'io narrante della canzone apprende che un suo amico è stato condannato a ben 99 anni di galera per omicidio preterintenzionale perché era al volante durante un terribile incidente in cui avevano trovato la morte quattro persone. La prigione dove dovrà scontare la pena... (continua)
Bad news, bad news,
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 3/10/2022 - 19:43
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Ballad of Easy Rider

Ballad of Easy Rider
[1969]
Scritta da Roger McGuinn a partire da un appunto offertogli da Bob Dylan, il quale però non volle essere accreditato coma coautore.
Brano che chiude il film di Dennis Hopper e Peter Fonda, autori e protagonisti.
Belle anche le versioni dei Fairport Convention e di Odetta

"Tutto quel che voleva era essere libero / E questo è il modo in cui è finita / Scorri fiume scorri lascia che le tue acque scorrano lavando..."

La fine del sogno della libertà, stroncato in modo violento, insensato e banale per mano di mostri bipedi spesso insignificanti che è difficile chiamare umani, gli stessi di sempre, quelli che ancora oggi continuano ad insanguinare ed insozzare l'America e il mondo, e a trasformare il sogno in incubo...
The river flows
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/10/2020 - 18:04
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Bring 'Em on Home

Bring 'Em on Home
(1969)
Musica un po' copiata da You Ain't Go Nowhere (da The Basement Tapes di Bob Dylan & The Band interpretata anche da The Byrds)



Double-sided Vietnam War single by Chicano soul group Six Pak, released on the Californian label Gordo (# 704), founded by Eddie Davis (a sub-label of his Rampart Records). Both tracks had a Latin Soul feel to it - of course, the label focused on Mexican Americans.

This formed part of the West Coast 'Eastside Sound' music scene. According to the president of Rampart Steven Chavez: "almost 50% of the artists from the East Side Sound era served in combat roles in Viet Nam, losing their innocence to a war in the prime of their youth, and returned to a changed American music scene that pretty much turned their back on them with the advent of new genres like hard rock, heavy metal, punk, disco and the like".

Firstly, the group covered the song "Weep... (continua)
One by one, numbers are called
(continua)
1/6/2020 - 22:25
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Red Hill Mining Town

Red Hill Mining Town
[1985]
Parole di Bono
Musica degli U2
Nell'album "The Joshua Tree", pubblicato nel 1987
Testo ripreso da Genius

Un altro capolavoro un po' dimenticato...
Una canzone che Bono cominciò a scrivere subito dopo il lungo sciopero dei minatori inglesi nel 1984/85 e che completò dopo la lettura di "Red Hill: A Mining Community", un saggio dello storico inglese Tony Parker (1923-1996).

Riprendo da U2 Breathe alcuni passaggi di una recensione di Gabriel Cillepi:


Red Hill Mining Town fa emergere la disperazione dei disoccupati mascherando però il testo come se si trattasse di una canzone d’amore. La frustrazione degli scioperanti — e anche la loro rabbia — vengono affrontate dal lato familiare rimarcando sul fatto che quei lavoratori sono prima di tutto padri di famiglia: “From Father to Son/The blood runs thin/See faces frozen (still) against the wind” (“Di Padre in Figlio/Il sangue scorre... (continua)
From father to son
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/4/2020 - 17:33
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My Back Pages

My Back Pages
[1964]
Nell'album "Another Side Of Bob Dylan"
Ripresa nel 1967 da The Byrds
Memorabile la versione al 30th Anniversary Concert con Bob Dylan, Roger McGuinn, Tom Petty, Neil Young, Eric Clapton, George Harrison

Una canzone inevitabile, come la Canzone delle osterie di fuori porta di Guccini o De Gregori era morto di De Gregori stesso o, per altri versi, la Maggie’s Farm di Newport 1965 dello stesso Dylan o, analogalmente, la svolta elettrica di Muddy Waters in "Electric Mud", 1968, una pietra miliare che però venne in seguito sconfessata dal suo stesso autore, forse spaventato dalla sua creatura... Insomma, di quando il cantante di protesta è costretto a protestare contro chi lo vorrebbe sempre devoto ad un programma politico ideologico, o ad una scena musicale... E se ci sono dei conservatori feroci, più fedeli nei secoli dei "Semper Fideles", quelli sono proprio i puristi dell'idea o dello stile.
Crimson flames tied through my ears
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/4/2020 - 14:46
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Murder Most Foul

Murder Most Foul
[2020]
Lyrics and Music / Testo e musica / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Bob Dylan


All'improvviso torna Bob Dylan con un brano su JFK di 17 minuti. E un appello: "State a casa e che Dio sia con voi"
Il cantautore pubblica 'Murder Most Foul', la canzone più lunga della sua carriera, a distanza di otto anni dall'ultimo album di inediti, 'Tempest'. Un brano "composto qualche tempo fa" sull'assassinio dell'amato presidente. Dove, cantando il passato, ci ricorda la fragilità del presente

di VALERIA RUSCONI

"Saluti ai miei fan e follower con gratitudine per tutto il vostro supporto e lealtà nel corso degli anni. Questa è una canzone inedita che abbiamo registrato qualche tempo fa che potreste trovare interessante. State al sicuro, state attenti e che Dio sia con voi. Bob Dylan". Il messaggio arriva all'improvviso con un post su Twitter, inatteso probabilmente anche dal management di... (continua)
Murder Most Foul (1)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 27/3/2020 - 15:51
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Tears of Rage

Tears of Rage
(1967)
Parole di Bob Dylan
Musica di Richard Manuel
Originariamente registrata da Dylan con The Band nei famosi Basement Tapes pubblicati solo nel 1975
Registrata nel 1968 dalla Band senza Dylan in apertura dell'album Music from Big Pink cantata da Richard Manuel e da Joan Baez in Any Day Now .

Tears of Rage … is a soldier’s curse upon his commander. It’s the voice of a man who followed his leader into battle, saw his friends slaughtered for a cause he never believed in, only to return to find his superior running for political office, turning his back on the values that were so easily sacrificed. “We carried you in our arms / on Independence Day” is the kind of battle-scar allusion that Robbie Robertson will flesh out on ‘The Night They Drove Old Dixie Down” …

“Tears of Rage” doesn’t depend on the same associations, but it pursues the same memories and voices , a disbelief in and... (continua)
We carried you in our arms
(continua)
inviata da L.E. 6/1/2020 - 17:31
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Bob Dylan: All Along the Watchtower

Bob Dylan: All Along the Watchtower
[1967]
Parole e musica di Bob Dylan
Nell'album "John Wesley Harding"

Celeberrima anche la versione della Jimi Hendrix Experience dell'anno seguente, poi inclusa in "Electric Ladyland"

Rimando per la complessa interpretazione di questo capolavoro dylaniano al libro di Michele Murino "Bob Dylan – Percorsi" vol.1, edito da Bastogi e ripreso su Maggie's Farm con specifico riferimento a questo brano immortale. Mi limito semplicemente a trascriverne la conclusione:

"Tutta la canzone è certamente giocata in chiave allegorica, e le diverse interpretazioni hanno tutte ragione di essere, riunite o separate, il succo e il messaggio della canzone non cambia, rimane apocalittico e terribile.
L’America contemporanea con il suo alto livello di corruzione potrebbe essere vista da Dylan come l’antica Babilonia? Meritevole della distruzione totale? A questo punto pare davvero probabile che sia questo il messaggio nascosto nella canzone."
"There must be some way out of here,"
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/5/2019 - 22:55
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Song for Bob Dylan

Song for Bob Dylan
(2008)

Revolution EP

Una canzone per Bob Dylan scritta come lettera sulla falsariga della Song To Woody che Dylan aveva scritto per Woddy Guthrie.
You sound out a warning when you see the signs in the sky
(continua)
8/12/2018 - 20:17
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God

God
(1969)
Album: John Lennon/Plastic Ono Band


Questa canzone è un capolavoro. È una canzone contro tutti gli idoli, a partire da Dio e dai suoi profeti. Una canzone che parla della possibilità di mettere da parte Dio per arrivare all'Io. La canzone che è costata la vita a John Lennon.

Ma partiamo dall'inizio. I primi versi sono nati durante una seduta di psicoanalisi. All'epoca Lennon si era infatti affidato alle teorie del Dr Arthur Janov inventore della terapia dell'urlo primario (Primal Scream) che sosteneva che l'uso della voce attraverso l'urlo primordiale o primario, riconducendo alle origini, porta l'individuo che lo compie a ricongiungersi, in una sorta di rinascita, con la propria psiche liberandola dalle proprie paure e traumi attraverso l'esternazione di rabbia ed emozioni. Cosa che Lennon mette in pratica in questa canzone.

Durante una delle conversazioni con Janov, Lennon... (continua)
God is a concept
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 10/11/2017 - 22:21
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The Maid and the Palmer and the Well Below the Valley

anonimo
The Maid and the Palmer <I>and</I> the Well Below the Valley
Child #21
a. The Maid and the Palmer
Da / From: Percy Folio Manuscript, XVII secolo / 17th Century (senza titolo / untitled)
Child #21B.: Charles Kirkpatrick Sharpe, 1851, Scots Musical Museum communicated by Walter Scott around 1825
b. The Well Below the Valley
First recorded by / Registrata originariamente da Tom Munnelly, 1965
Cantore / Folksinger: John Reilly (1925-1969)
Incisa da vari artisti e gruppi / Recorded by various artists and bands

Maddalene.

Nel famoso manoscritto del Percy (il Percy Folio probabilmente seicentesco), le ballate che vi sono contenute a volte non hanno un titolo ben preciso. Fu quindi Francis James Child a dare a questa oscura, cupa e controversa ballata il titolo di The Maid and the Palmer (Child #21). Il prof. Bronson, l'importantissimo raccoglitore e studioso delle melodie delle ballate tradizionali britanniche, a proposito di King Orfeo (ballata... (continua)
THE maid shee went to the well to washe,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 7/9/2017 - 12:51
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A Love Supreme

A Love Supreme
(1965)

The John Coltrane Quartet

John Coltrane – bandleader, liner notes, vocals, tenor saxophone, soprano saxophone
Jimmy Garrison – double bass
Elvin Jones – drums, gong, timpani
McCoy Tyner – piano

Ieri erano cinquant'anni che ci ha lasciato il grande John Coltrane e per ricordarlo ancora una volta ci siamo decisi ad inserire quello che è considerato il suo capolavoro assoluto nel nostro sito.
Come scrive Valerio Mattioli su Internazionale:

Nel dicembre del 1964, il “quartetto classico” guidato da John Coltrane (McCoy Tyner al piano, Jimmy Garrison al basso ed Elvin Jones alla batteria) entrava ai Van Gelder Studios di Englewood Cliffs, New Jersey, per registrare A love supreme.

Lʼalbum sarebbe stato pubblicato dalla Impulse! qualche tempo dopo, nel febbraio del 1965, e da allora è rimasto non solo il disco-simbolo di quello che fan e devoti chiamano semplicemente... (continua)
"Acknowledgement" – 7:42
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 18/7/2017 - 23:06
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With God On Our Side

With God On Our Side
DIO CON NOI
(continua)
inviata da Salvo Lo Galbo 16/7/2017 - 07:27
Se per caso andate alla fiera di Scarborough assieme a Simon & Garfunkel, ci dovreste anche andare insieme a un Cavaliere Elfo, a un Cantico contro la guerra, a un minatore di carbone, a Martin Carthy, Ewan McColl e Peggy Seeger, a Bob Dylan, al grande studioso americano Francis James Child, a Edipo e alla Sfinge, a Sansone, all'Indovinello Veronese, a un Laureato, ai Muppets e persino al Diavolo in persona... Una canzone dalla storia millenaria per la quale abbiamo voluto completamente rifare una pagina composita ed esauriente, con una nuova introduzione (per ora soltanto in italiano): Una storia molto, molto lunga...
Riccardo Venturi 2/7/2017 - 00:54
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You Ain't Talkin' to Me

You Ain't Talkin' to Me
Hai ragione! You are right!

"You Ain't Talkin to Me" di Charlie Poole sembra avere un testo diverso.

Ma la versione antimilitarista sopra riportata - che non ricordo dove il mio alias Alessandro prese ormai quasi 10 anni fa - viene attribuita a Charlie Poole persino da Bob Dylan nella sua lezione di letteratura per la Nobel Foundation avvenuta proprio ieri, 4 giugno 2017, a Los Angeles...

Il mistero resta da approfondire...
Alessandro/Bernart Bartleby 5/6/2017 - 22:20
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Josh White: Jesus Make Up My Dying Bed

Josh White: Jesus Make Up My Dying Bed
[1933]
Un gospel/blues di autore anonimo. La prima incisione fu di Blind Willie Johnson nel 1928 ma la versione che qui propongo è quella di Josh White del 1933. Bob Dylan fece risorgere dall'oblio questo struggente brano nel suo disco d'esordio del 1962. La versione più famosa è senz'altro quella dei Led Zeppelin, intitolata “In My Time of Dying”, nell'album “Physical Graffiti” del 1975.

La morte è spesso consolatrice, spazza via il dolore e fa sì che l'uomo termini con la sua perenne guerra interiore, conficcando per sempre la spada nella sabbia vicino al fiume...

Chris Cornell, che si è dato la morte l'altro ieri a Detroit, aveva l'abitudine di inserire “In My Time of Dying” nella scaletta dei suoi concerti. Così ha fatto anche l'altra sera in chiusura della sua ultima esibizione, interpolando il brano con “Slaves & Bulldozers”, un vecchio pezzo dei Soundgarden...
In the time of dying
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/5/2017 - 11:40
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The Lonesome Death Of Hattie Carroll

Versione francese di Hugues Aufray sull'album Chante Dylan (1965)
The Lonesome Death Of Hattie Carroll
William Zanzinger a tué Hattie Carroll
(continua)
inviata da dq82 13/5/2017 - 18:44
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Ballad Of Hollis Brown

Versione francese di Hugues Aufray sull'album Chante Dylan (1965)
Ballad Of Hollis Brown
LA BALLADE DE HOLLIS BROWN
(continua)
inviata da dq82 13/5/2017 - 18:39
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Seven Curses

Seven Curses
E’ una storia che ha conosciuto una grande fortuna nell’Europa medievale in particolare la ritroviamo in una tra le più note ballate italiane “Cecilia” riportata da Costantino Nigra al numero 3 (vedi)

Così la ballata popolare ungherese “Feher Anna” narra la storia di un uomo condannato a morte per aver rubato un cavallo. La sorella nel tentativo di salvarlo passa la notte a letto con il giudice ma al mattino scopre che il fratello è stato ugualmente impiccato.

“The subject, is probably Italian in origin, and passed on into French and English collections of tales through Latin transmission. This ballad probably came to Hungary from the Italians, perhaps through Dalmatian transmission, after the middle of the 16th century” (tratto da Ballads of Wandering and Captivity)

Le versioni che la fanno circolare nei circuiti folk degli anni 60 portano il titolo di “Anathea” e di “Seven Courses”.... (continua)
Cattia Salto 5/5/2017 - 11:33

I've Laid Around Vietnam Too Long

anonimo
I've Laid Around Vietnam Too Long
[1967?]
Testo di autore anonimo, certamente un militare USA direttamente coinvolto nella guerra in Vietnam
Sull'aria di “Gotta Travel On”, una canzone tradizionale riscoperta e riproposta negli anni 50 da Paul Clayton (1931-1967), un folksinger misconosciuto ma piuttosto importante, protagonista della scena del Greenwich Village negli anni che videro la nascita e l'ascesa di Bob Dylan.
Testo trovato su Mudcat Café

Ho datato questa parodia al 1967 per via del riferimento a Robert McNamara contenuto nella seconda strofa. Infatti il 1967 fu un anno di svolta perchè il Segretario della Difesa, fautore dell'escalation della guerra nel sud-est asiatico e dei bombardamenti a tappeto sul Vietnam del Nord, si convinse della necessità di elaborare una strategia d'uscita dal conflitto. E infatti entrò in rotta di collisione con il presidente Lyndon B. Johnson e all'inizio del 1968 si dimise da ogni... (continua)
LBJ and Ho Chi Minh, they don't get along
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/4/2017 - 14:35
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I Pity The Poor Immigrant

I Pity The Poor Immigrant
Il testo da YT
IMIGRANT
(continua)
inviata da Krzysiek 15/4/2017 - 19:43
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I Shall Be Released

Versione svedese di Mikael Wiehe da Totta & Wiehe ‎– Dylan (2006)
I Shall Be Released
JAG SKA BLI FRI
(continua)
inviata da dq82 21/3/2017 - 12:27
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Things Have Changed

Versione svedese di Mikael Wiehe da Totta & Wiehe ‎– Dylan (2006)
Things Have Changed
LÄNGESEN
(continua)
inviata da dq82 21/3/2017 - 12:24
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The Times They Are A-Changin'

Versione svedese di Mikael Wiehe dall'album Dom Ensligas Alle (1982)
The Times They Are A-Changin'
Swedish version: Mikael Wiehe, from the album Dom ensligas alle (1982)
Version suédoise: Mikael Wiehe, tirée de l'album Dom ensligas alle (1982)
Svensk version: Mikael Wiehe, från albumet Dom ensligas alle (1982)
Ruotsinkielinen versio: Mikael Wiehe albumista Dom ensligas alle (1982)




VI LÅTER OSS INTE BESEGRAS
(continua)
inviata da dq82 21/3/2017 - 10:23
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Ramblin' Round

Ramblin' Round
[1941]
Parole di Woody Guthrie
Sulla melodia di "Goodnight, Irene" incisa da Leadbelly nel 1933.
Il brano si trova in parecchie raccolte, a partire da “Columbia River Ballads” (o “Columbia River Collection”)
Interpretata anche da Bob Dylan, Odetta e Barbara Dane.
Testo trovato su woodyguthrie.org
Ramblin' around your city,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/2/2017 - 17:25




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