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Die Herde

Die Herde
Die Herde

Kurt Tucholsky – 1922
alias Theobald Tiger
Die Weltbühne, 31.08.1922, Nr. 35, S. 232.
Ob im Sturm die Königsfahnen flattern,
(continua)
inviata da m 31/10/2014 - 22:05
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The Pressers

anonimo
The Pressers
Canzone risalente alle guerre napoleoniche (1803-1815… il “Boney” nella terza strofa è proprio Napoleone Bonaparte), nel testo ripreso e riadattato da Mary Brooksbank (1897-1978), operaia tessile, sindacalista e militante socialista originaria di Aberdeen, Scozia.
Incisa da artisti come Ray Fisher (album “Willie's Lady”, 1982) e gli Stravaig (album “Movin' On, 1994).
Testo trovato su Traditional Music




Ancora una per le già molte canzoni presenti sul sito a proposito del cosiddetto “Impressment”, la pratica di arruolamento forzato (spesso un sequestro violento) con cui la Royal Navy, tra la fine del 17° secolo ed il 1815 (definitiva capitolazione di Napoleone), si procurò le ciurme per le sue navi da guerra…
There is nocht in this wide world but sorrow and care
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/10/2014 - 13:46
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By Memory Inspired

By Memory Inspired
A tributary role-call of many of the rebel heroes who died in the rebellion, anonymous, recorded by Frank Harte, music by Donal Lunny.

Poesia anonima raccolta da Padraic Colum (1881–1972) in Anthology of Irish Verse (1922)
By Memory inspired,
(continua)
inviata da DoNQuijote82 31/10/2014 - 12:11
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Boolavogue

Boolavogue
1898

Il protagonista di questa canzone è John Murphy (1753-1798), parroco di Buaile Mhaodhóg (Boolavogue), un villaggio nella contea irlandese di Wexford.

Aveva 45 anni quando scoppiò la ribellione anti-inglese, e sulle prime lui invitò i fedeli della sua parrocchia a non imbracciare le armi e a cercare un’intesa con occupanti e lealisti. Ma dopo aver assistito alle vessazioni e alle angherie esercitate in particolare dalla Yeomanry, la milizia irlandese al soldo degli inglesi, anche lui dovette ricredersi. Il 26 maggio 1798 fu proprio padre Murphy a guidare la reazione contro un gruppo della milizia che aveva bruciato le abitazioni di presunti membri degli United Irishmen. Ci scapparono dei morti e padre Murphy, forse un po’ suo malgrado, si trovò proiettato nella Storia tragica di quel momento. La reazione feroce degli inglesi e dei collaborazionisti non si fece attendere, ma John Murphy... (continua)
At Boolavogue as the sun was setting
(continua)
inviata da DoNQuijote82 31/10/2014 - 12:05
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Follow Me Up to Carlow

Follow Me Up to Carlow


English
Italiano

"Follow Me Up to Carlow" is an Irish folk song celebrating the defeat of an army of 3,000 English soldiers by Fiach Mac Aodh Ó Broin (anglicised Fiach McHugh O'Byrne) at the Battle of Glenmalure, during the Second Desmond Rebellion in 1580.

The air is reputed to have first been performed by the pipers of Fiach MacHugh in 1580.
The words were written by Patrick Joseph McCall (1861–1919) and appear in his Songs of Erinn (1899) under the title "Marching Song of Feagh MacHugh".

"Follow me up to Carlow" è un canto popolare dell'epopea ribellistica irlandese che celebra la sconfitta di un esercito di 3.000 soldati inglesi, guidato da Lord Grey de Wilton, da parte di Fiach McHugh O'Byrne nella battaglia di Glenmalure, avvenuta durante la seconda rivolta dei Desmond.

La vallata dove avvenne la battaglia ed in cui si svolgono i fatti narrati nella canzone è quella di Glenmalure,... (continua)
Lift Mac Cahir Og your face,
(continua)
inviata da DoNQuijote82 31/10/2014 - 11:41
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The Father's Song

The Father's Song
[1968]
Parole e musica di Ewan MacColl
Nel disco con Peggy Seeger intitolato “Hot Blast”, pubblicato nel 1978.
Interpretata anche da Dick Gaughan.

Una canzone scritta in occasione della nascita di uno dei tre figli che MacColl ebbe dalla Seeger.

Una bellissima lullaby che andrebbe cantata a tutti i bambini, molto dolcemente però, ché è un po’ dura… “Non c’è nessun uomo nero che ti porta via, non aver mai paura, non ci sono orchi o streghe cattive… Ci sono soltanto degli avidi figli di puttana che stanno aspettando di sfruttarti fino alla morte. Cresci forte, che presto sarai costretto a combattere ogni santo giorno contro un nemico che pensa di essere il padrone del mondo.”
That's another day gone by, son. Close your eyes
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/10/2014 - 11:08
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Freeborn Man

Freeborn Man
[1964]
Parole e musica di Ewan MacColl
Scritta per “The Travelling People”, l’ultima serie delle “Radio Ballads” curate e trasmesse da MacColl sulla BBC.
Ripresa in seguito da diversi artisti, quali Noel Murphy, Nigel Denver, Dave Burland, Tony Capstick e Dick Gaughan.
La canzone compare in alcuni dischi di MacColl con Peggy Seeger, compresa la compilation “Freeborn Man” del 1983.
I'm a freeborn man of the travelling people
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/10/2014 - 09:51
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El changuito cañero

El changuito cañero
[1964]
Letra y música: Palito Ortega
Testo e musica: Palito Ortega
Lyrics & Music: Palito Ortega






La cancion está basada en parte en la vida de Palito Ortega.
Questa canzone è in parte basata sulla vita di Palito Ortega.
This song is in part based upon Palito Ortega's life.

Ver notas / Vedi note / See notes

Curioso tipo, Ramón Bautista Ortega detto “Palito”. Nato nel 1942 a Lules da una famiglia poverissima (quella di cui parla in questa canzone), ha davvero lavorato duro fin da bambino e davvero nei campi a raccogliere canna da zucchero, sognando però sempre di diventare un cantante. Sembra fosse un fan di Elvis Presley. Nel '56 se ne andò a Buenos Aires, dove campava vendendo caffè nei parchi cittadini e per le strade; per farsi notare, mise su un chioschetto vicino all'angolo della strada dove si trovava Canal 7, la tv pubblica di Buenos Aires. Parecchi uomini di spettaclo... (continua)
Por la mañana temprano
(continua)
inviata da BorikuaTainoGuerrero 31/10/2014 - 08:18

Vom kriegerischen Lehrer

Vom kriegerischen Lehrer
[1950]
Poesia di Bertolt Brecht
Musica di Hanns Eisler, nell’opera “Neue Kinderlieder”
Interpretata, per esempio, da Sonja Kehler ‎in “Sonja Kehler Singt Hanns Eisler”

Wilhelm Pieck (1876–1960), citato nella prima strofa, fondatore della lega Spartachista e dirigente comunista tedesco, fu il primo e unico presidente della Repubblica Democratica Tedesca, dal 1949 fino alla sua morte. La carica fu in seguito abolita.
Da war der Lehrer Huber
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 30/10/2014 - 15:58

Lied der Starenschwärme

Lied der Starenschwärme
[1932]
Versi di Bertolt Brecht, poi compresi nella raccolta “Svendborger Gedichte” pubblicata nel 1939 durante l’esilio in Danimarca.
Non so se questa poesia sia mai stata messa in musica, ma si tratta comunque, e dichiaratamente, di un “lied”.

Il funesto presagio dell’imminente, inevitabile esilio, dell’annunciato quanto improvviso sradicamento. Il giorno dopo l’incendio del Reichstag, mentre le SA di Göring già rastrellavano gli oppositori per le strade, Brecht - insieme alla moglie, il figlio Stefan ed alcuni amici – senza nemmeno passare di casa, riempì una valigia e in fretta e furia abbandonò Berlino.
Wir sind aufgebrochen im Monat Oktober
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 30/10/2014 - 14:01
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Im Gefängnis zu singen

Im Gefängnis zu singen
[1930-31]
Versi di Bertolt Brecht (in collaborazione con Hanns Eisler, Slatan Dudow e Günther Weisenborn), dalla piéce “Die Mutter. Leben der Revolutionärin Pelagea Wlassowa aus Twer” presentata al pubblico nel 1932 e tratta da un racconto del 1906 dello scrittore russo Maksim Gor'kij (1868-1936).
Musica di Hanns Eisler.

È la canzone che intona Pavel, figlio di Pelageja Vlasova (La Madre), rinchiuso in prigione perché rivoluzionario, prima di evadere e poi morire ucciso dalla polizia zarista. "Die Mutter" fu l'ultima opera di Brecht ad essere rappresentata in Germania prima dell'avvento del nazismo.
Sie haben Gesetzbücher und Verordnungen,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 30/10/2014 - 11:02
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Ein Deutsches Lied

Ein Deutsches Lied
Ein Deutsches Lied

Nichts
1982
Deutsch sein,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 29/10/2014 - 20:08
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Ballade von den Osseger Witwen

Ballade von den Osseger Witwen
[1934]
Versi di Bertolt Brecht, in “Svendborger Gedichte” (1937), la prima grande raccolta di poesie pubblicata in esilio.
Musica di Stefan Wolpe (1902-1972), compositore tedesco, comunista, come Brecht esule dopo il 1933. Nel disco “Lieder. Battle Piece” (1942–1943, 1947), con Gunnar Brandt-Sigurdsson, tenore, e Johan Bossers, pianoforte.

Nella terza edizione di “Bertolt Brecht. Poesie e canzoni”, a cura di Ruth Leiser e Franco Fortini (Einaudi, 1962), la “Ballata delle vedove di Osseg” è annotata da Brecht come segue (in traduzione):

“120 vedove e 80 bambini di minatori periti nella miniera Nelson di Osseg vennero nell’aprile [o piuttosto novembre, stando all’ultima strofa, ndr] del 1934 a Praga e mossero verso il Parlamento per appoggiare le loro richieste.”

Osek (in tedesco Ossegg) è una città della Repubblica Ceca nel distretto di Teplice, nella regione di Ústí nad Labem, nella... (continua)
Die Osseger Witwen im Witfrauenkleid
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/10/2014 - 14:11
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Bertolt Brecht: Von Armen B. B.

Bertolt Brecht: Von Armen B. B.
[1921?]
Versi di Bertolt Brecht, inclusi nella raccolta intitolata “Hauspostille” (“Libro delle devozioni domestiche”) pubblicata nel 1927.
La versione inglese della poesia, nell’adattamento di Michael Hamburger, è stata messa in musica dal compositore Dmytro Morykit per il disco di poetry reading “From Dungeons to the Sky”, ideato e realizzato nel 1996 dallo scrittore e storico scozzese Angus Calder (1942-2008) su commissione di Amnesty International.

Propongo questa poesia di Brecht come Extra perché forse non può essere considerata una CCG tout court. Eppure l’inquietudine che pervade questi versi non è solo quella personale del poeta ma anche quella dei tempi bui e sanguinosi in cui aveva vissuta la sua giovinezza e in cui avrebbe vissuto la sua maturità, come uomo e come artista. Se poi questa poesia fosse davvero databile al 1921 (così come indicano la Leiser e Forini nel loro volume... (continua)
Ich, Bertolt Brecht, bin aus den schwarzen Wäldern.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/10/2014 - 10:11
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Voglia di gridare

Voglia di gridare
1994
Daniele Silvestri

1994, Daniele Silvestri pubblica la canzone “Voglia di gridare”, oggi una delle più conosciute del suo ormai cospicuo repertorio. Il senso è semplice quanto stimolante: lo slogan riduce, semplifica, massimalizza. Un condensato che denuncia ma non spiega, che va gridato e non detto, che deve colpire e non dialogare. Che, quindi, secondo Silvestri, è “fascista di natura”.
Vorrei che tu partissi con un tempo house
(continua)
inviata da Donquijote82 29/10/2014 - 09:15
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Deutsches Lied

Deutsches Lied
Deutsches Lied

Kurt Tucholsky – 1923
alias Theobald Tiger
Die Weltbühne, 18.10.1923, Nr. 42, S. 381.
Musica di Hanns Eisler (1961), in "Lieder nach Texten von Kurt Tucholsky".
Interpretata da Ernst Busch, nel suo “Ernst Busch Singt Tucholsky / Eisler” (1965)
Interpretata anche da Christoph Holzhöfer
Blasse Kinder auf dem Hof
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 28/10/2014 - 22:58
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The White Slave

The White Slave
[1912]
Versi di Joel Emmanuel Hägglund, meglio noto come Joe Hill.
Sulla melodia della popolarissima "Meet Me Tonight In Dreamland" di Beth Slater Whitson e Leo Friedman (1909).
Nell’edizione del 1913 del “Little Red Songbook” dell’Industrial Workers of the World (IWW).

Non sembra che sia passato più di un secolo da che Joe Hill scrisse questa canzone…
Come allora, anche oggi continua a farsi mercato della carne di donne di pelle bianca e nera sui marciapiedi delle nostre metropoli…

Mi sono ricordato le parole di un funzionario di polizia romeno che collaborava con Don Oreste Benzi (1925-2007) contro la tratta delle donne dai paesi dell’est Europa… Era il 2007 e l’opinione pubblica era scossa dall’assassinio di Giovanna Reggiani, violentata e uccisa da un giovane romeno. Proprio in quell’occasione un poliziotto disse a Benzi: “[…] I lupi feroci siete voi italiani. Voi oggi in Italia... (continua)
One little girl, fair as a pearl,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/10/2014 - 16:03

The Rebel's Toast (Liberty Forever)

The Rebel's Toast (Liberty Forever)
[1914?]
Versi di Joel Emmanuel Hägglund, meglio noto come Joe Hill, pubblicati nell’edizione del 1914 del “Little Red Songbook” dell’Industrial Workers of the World (IWW). La musica non è nota.

Mi sembra evidente che questa celebrazione del “buon vecchio zoccolo di legno”, il sabot, non sia altro che l’invito a considerare come forma di lotta contro potenti ed affamatori, quando necessaria, il “buon vecchio sabotaggio”.
Prima ancora del gatto nero incazzato, disegnato da Ralph Chaplin per l’IWW, uno dei simboli dell’anarcosindacalismo era infatti lo zoccolo di legno, il sabot, che – chissà un po’ come – durante le proteste finiva frequentemente negli ingranaggi dei telai…
If Freedom's road seems rough and hard,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/10/2014 - 15:31
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Domino

Domino
DOMINO
(continua)
inviata da krzyś 28/10/2014 - 08:15
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Ewakuacja Breslau 1945

Ewakuacja Breslau 1945
27, 28 ottobre 2014
L'EVACUAZIONE DI BRESLAVIA 1945
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 28/10/2014 - 01:47
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Hildebrandslied

anonimo
Hildebrandslied
Grazie, caro amico, e mille scuse per il lungo silenzio, ma prima la Fiera del Libro di Francoforte e poi un altro viaggio di lavoro mi hanno impedito di dedicarmi a questa piacevole serie di scambi di ricordi e informazioni. Ho cercato in tutti i modi di mettermi in contatto con la nostra comune collega Edith Heidegger-Moroder a Bolzano ma non ci sono riuscito. Le due mail che mi hanno indicato non funzionano più e non me la sono sentita di importunarla per telefono. Certo che sarebbe forse la persona a cui queste tue note farebbero più piacere... Se lo vedi o se lo senti, o se gli scrivi, salutami tanto il mitico Fabrizio Domenico.
Max
Massimo Giachi 27/10/2014 - 23:01
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Canção com lágrimas

Canção com lágrimas
CHANSON EN LARMES
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/10/2014 - 14:48
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Amore mio non piangere

anonimo
Amore mio non piangere
MON AMOUR NE PLEURE PAS
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/10/2014 - 14:40
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Casey Jones, the Union Scab

Casey Jones, the Union Scab
[1912]
Parole di Joe Hill
Sulla melodia de “The Ballad of Casey Jones” di Eddie Newton (su testo di Wallace Saunders e T. Lawrence Seibert, 1900)
Testo trovato su Folk Archive
Interpretata da Earl Robinson, Pete Seeger ed Utah Phillips, tra gli altri.

In questa canzone l’agitatore Joe Hill osa parodiare ferocemente la canzone dedicata ad uno degli eroi statunitensi per eccellenza, il macchinista ferroviere Casey Jones che nell’aprile del 1900, dopo aver lanciato la sua locomotiva alla massima velocità per arrivare a destinazione all’ora prevista, avvedutosi dell’inevitabile scontro con un altro locomotore in sosta sullo stesso binario, anziché fare lo “Schettino” si adoperò a cercare di frenare la macchina e ridurre gli effetti dell’impatto. Sacrificò sé stesso ma salvò la vita dei passeggeri.

Per Joe Hill, Casey Jones non è affatto un eroe. In fondo è proprio lui ad aver lanciato il... (continua)
The Workers on the S. P. line to strike sent out a call;
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/10/2014 - 11:49
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Die erfrorenen Soldaten

Die erfrorenen Soldaten
[1915-22]
Versi di Karl Kraus (1874-1936), austriaco, scrittore, giornalista, autore satirico, saggista, aforista e poeta, dalla tragedia intitolata “Die letzten Tage der Menschheit” (“Gli ultimi giorni dell’umanità”), scritta in reazione all’ecatombe della Grande Guerra.
Musica composta da Hanns Eisler nel 1928 (“Zwei Männerchöre Op. 35”, l’altro brano è Kohlen für Mike di Bertolt Brecht), poi nella “Chöre” pubblicata nella DDR nel 1976.


Gli ultimi giorni dell’umanità stanno al centro dell’opera di Karl Kraus, come il Minotauro nel labirinto. Tutti i suoi saggi, i suoi aforismi, i suoi pamphlets, le sue liriche convergono verso questo testo di teatro irrappresentabile, che accoglie in sé tutti i generi e gli stili letterari, così come la realtà di cui parla – quell’irrappresentabile evento che fu la prima guerra mondiale – racchiudeva in sé le più sottili e inedite varietà dell’orrore.... (continua)
[Bei der vordersten Linie in den Karpathen. Es ist alles ruhig. In den Schützengräben stehende Leichname, Mann neben Mann, das Gewehr im Anschlag.]
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/10/2014 - 10:46
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La stazione di Bologna

La stazione di Bologna
[2012]
Lorenzo Scuda - Davide Calabrese
Con Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda, Fabio Vagnarelli
Tromba: Matteo Costanzi
Trombone: Giordano Bruno Tedeschi
Sax Alto: Stefano Melloni
Sax Tenore: Alessio Alberghini
Violini: Tania Righi e Anna Lodi Rizzini
Pianoforte: Simone Manfredini
Chitarra: Lorenzo Scuda
Contrabbasso: Camilla Missio
Batteria: Sebastian Mannuzza

"Cinque anacronistici viaggiatori alle prese con i trasporti del ventunesimo secolo", recita la presentazione di questa canzoncina apparentemente leggerissima e démodée. Tre simpatici giovani e due ragazze, tutti vestiti da inizio '900, cantano quella che sembra un'arietta dell'epoca, ma che parla con intenti garbatamente satirici della grande stazione attuale coi suoi personaggi, i suoi viaggiatori d'ogni giorno, i gabinetti a pagamento, il giovanotto cannato che chiede soldi al pari,... (continua)
Che bella la stazione di Bologna,
(continua)
inviata da Ahmed il Lavavetri 27/10/2014 - 02:35
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A Margalida

A Margalida
interpretata da Eugenio Finardi e da Peppe Voltarelli sempre in duetto con Joan Isaac

Finardi in duo con Joan Isaac al festival "Cose di Amilcare" nel febbraio 2013:



Voltarelli in duo con Joan Isaac dal disco "Planetario":


A MARGALIDA
(continua)
26/10/2014 - 22:21
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Chacun de vous est concerné [incl. Canzone del maggio di Fabrizio De André]

Chacun de vous est concerné [incl. <em>Canzone del maggio</em> di Fabrizio De André]
in Cançons d'amor i anarquia [2004]
Bilingual version (Italian and Catalan) performed by Olden (Davide Sellari) and Joan Isaac
in Cançons d'amor i anarquia (Songs of Love and Anarchy) [2004]

Version bilingue (italien et catalan) interprétée par Olden (Davide Sellari) et Joan Isaac
dans Cançons d'amor i anarquia (Chansons d'amour et d'anarchie) [2004]
Kaksikielisen (italian- ja kataloniankielisen) version laulavat Olden (Davide Sellari) ja Joan Isaac
albumista Cançons d'amor i anarquia (Rakkauden i anarkian lauluja) [2004]


CANÇÓ DE MAIG
(continua)
26/10/2014 - 21:32
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La Locomotiva

La Locomotiva
CATALANO / CATALAN - Silvia Comes

Versione catalana di Miquel Pujadó cantata da Silvia Comes
dallo spettacolo "Cançons d'amor i anarquia" dedicato a Salvador Puig Antich



Silvia Comes, cantautrice, musicista e compositrice di Barcellona, canta sia in castigliano che in catalano. Ancora molto giovane, ha accompagnato Lluis Llach nelle tournée Un núvol blanc e Un pont de mar blava. Il suo legame con la poesia è continuo e fertilissimo. A fine anni Novanta in duo con Lidia Pujol incide due dischi con poesie di Luis Cernuda, Jaime Gil de Biedma e i poeti beat statunitensi.

Nel 2007, dopo un silenzio di sette anni, esce Faro, il suo primo disco solista. Nel 2013 vince il Premio BarnaSants con uno spettacolo dove mette in musica le poesie di Gloria Fuertes.




LA LOCOMOTORA
(continua)
26/10/2014 - 21:14
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Dura Lex

Dura Lex
Album: "Prohibition" (2009)
Interdit d'entrer
(continua)
26/10/2014 - 18:50
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Il bersagliere ha cento penne

anonimo
Il bersagliere ha cento penne
non vedo citata una esecuzione, quindi vorrei aggiungere:

Canti della Resistenza

del Gruppo Folk Italiano di Paolo Castagnino "Saetta"


che riporta il brano col titolo "Il Partigiano", ne indica come provenienza un distaccamento della divisione garibaldina "Cichero" (entroterra di Chiavari) e nella seconda strofa recita:

Quando scende la notte scura
tutti dormono laggiù alla pieve
ma camminando sotto la neve
il partigian scende in azion

P.S. la cover del disco LP 33 giri è questa
gianfranco 26/10/2014 - 17:38
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O vintiquattro d'Arvî

anonimo
O vintiquattro d'Arvî
U 24 D'ARVI di Costante Buzzelli "Tan"

Il testo che segue è tratto dal libretto Sulla terra faremo libertà" stampato nel 1999 dalla Provincia di Genova e curato da Giorgio "Getto" Viarengo.
Il brano musicale, come dice Cecilia Seminara nella sua tesi di Laurea, è "una canzone modellata sul genere ligure per eccellenza, il trallallero". Solo "modellata" in quanto l'impianto sonoro e la presenza dell'accompagnamento strumentale la diffenziano dal vero "trallallero", canto polifonico urbano genovese.
Le parole della canzone sono di Costante Buzzelli "Tan", datate nei giorni subito sucessivi alla Liberazione; alle strofe originali viene poi aggiunta un'ultima strofa per il 30 giugno 1960: le parole sono di Ludovico Carlio.
L'esecuzione del brano musicale proposta, ma credo anche l'unica per la specificità "genovese" della canzone, che non penso fosse diffusa fuori dell'ambito cittadino,... (continua)
gianfranco 26/10/2014 - 17:20
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Eurialo e Niso

Eurialo e Niso
Muy buen ejemplo contemporáneo de tradición clásica. Muy buena recreación del tema épico virgiliano. El autor merece la felicitación por su obra.
VC 26/10/2014 - 15:22
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Patriarcat

Patriarcat
Brigitte Fontaine et Areski Belkacem.
Album: Vous et nous (1977)

Le titre Patriarcat, où se confondent boîte à rythmes, mini-Moog, bandonéon et guitare électrique est à cet égard l'une des plus étonnantes chansons enregistrées par Brigitte Fontaine, qui slame ici avant l'heure un texte où elle appelle les hommes à abandonner la violence et la raison pour s'abandonner aux sensations et aux sentiments.
Wikipedia
En direct de l’arbre de transmission. L’organisation du contrôle est une performance de haut niveau, score trois à zéro. Ulysse a gagné, battant Zorro et King Size est vainqueur à droite de votre écran.
(continua)
25/10/2014 - 23:30
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Après la guerre

Après la guerre
(1974)
Album: "L'Incendie" (Brigitte Fontaine et Areski Belkacem)

Après la guerre dessine un monde parfait, annonçant Le Repas des dromadaires sur Vous et nous.
Les blés sont en fleurs.
(continua)
25/10/2014 - 23:16
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Fox News Is My Muse

Fox News Is My Muse
(2012)

Ironicamene dedicata a Hank Williams Jr., il figlio del famoso cantante country (e cantante a sua volta) famoso per essere un fervente repubblicano e difensore dei valori tradizionali contro quell'estremista di Obama...
I thought I’d gone to the well, boys, one too many times
(continua)
25/10/2014 - 22:15
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This Land Is Not Your Land

This Land Is Not Your Land
(2012)

Omaggio dichiarato a Woody Guthrie di This Land Is Your Land e al Phil Ochs di Here's To The State Of Mississippi, un appello ai fondamentalisti cristiani, razzisti di separarsi dal resto degli Stati Uniti...

Here’s to the land you’ve torn out the heart of,
(insert name of individual or state) find yourself another country to be part of
– Phil Ochs
This land is our land, this land is not your land
(continua)
25/10/2014 - 22:00
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The West is Dead

The West is Dead
(2012)

Album: "This Land Is Not Your Land"

Tratta da una poesia di Ralph Chaplin, attivista e sindacalista statunitense, in "Bars and Shadows -- The Prison Poems of Ralph Chaplin" (1926)

Musica di Theo Hakola
Les soleils dorés de vos pères menaient
(continua)
25/10/2014 - 20:12
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Horizon

Horizon
In margine. "Détroit" significa sì "stretto", ma anche "distretto" in senso però esclusivamente anatomico: le détroit du bassin. Si noti comunque che il nome della città americana di Detroit è francese ed è questa parola: le fu dato nel 1701 dal francese padre Louis Hennepin, prima al fiume su cui navigava in esplorazione (Rivière du Détroit "fiume dello stretto", dato che tale corso d'acqua attraversa il lago St. Clair e il lago Erie trovandosi come uno "stretto" tra i laghi Huron e Erie. L'insediamento originale, chiamato Fort Pontchartrain du Détroit, fu fondato da un signore il cui nome sarà poi pure legato all'automobile: Monsieur de Cadillac (al secolo Antoine Laumet de la Mothe). Certo, ora Detroit si pronuncia "ditròit" e non "detruà" (o meglio, "detruè" come si pronunciava il francese dell'epoca e ancora oggi il quebecchese); ma non avete sentito nulla, se non avete sentito un americano pronunciare il nome del lago Pontchartrain. Vabbè, come margine è stato un po' lungo.
Riccardo Venturi 25/10/2014 - 01:39
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Illegal Alien

Illegal Alien
25 ottobre 2014
ALIENO CLANDESTINO
(continua)
25/10/2014 - 00:37
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Din din delirio

Din din delirio
Chanson italienne – DingDingdelirio - Io?drama – s.d. (2010 ?)
DING DING DÉLIRE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 24/10/2014 - 22:23




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