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Bloody Flamenco

Bloody Flamenco
[1979]
Scritta da Nino Ferrer con il chitarrista Mickey Finn (nome d'arte di Mickey Waller)
Nel disco "Blanat"

Il testo che segue occupa il primo minuto circa della canzone. Nel prosieguo Ferrer urla in modo straziante altre frasi in inglese, che però non sono comprensibili e che non ho trovato in nessuna trascrizione...
Nella seconda strofa, Dingley Dell fa forse riferimento ad un sistema naturale protetto nel sud dell'Australia...
I've come from Spain
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/8/2019 - 18:28
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Cochi e Renato: Italiani

Cochi e Renato: Italiani
[fine anni 90]
Scritta da Renato Pozzetto
Nell'album di Cochi e Renato intitolato "Finchè c'è la salute", pubblicato del 2007
C’è una finestra sul mondo
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/8/2019 - 16:33
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Eravamo Cinque stelle al bar

Eravamo Cinque stelle al bar
[2019]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Pardo Fornaciari / Massimo Emanuelli
Musica / Music / Musique / Sävel: Quattro amici (Gino Paoli, 1991, Matto come un gatto)

Eravamo Cinque stelle al bar
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 15/8/2019 - 11:09
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El padre de un soldado

El padre de un soldado
Non molti sanno che i giovani messicani hanno contribuito in modo massiccio all'esercito americano nella seconda guerra mondiale, in Corea e in Vietnam. L'arruolamento nell'esercito era infatti sia un modo di sfuggire dalla miseria, sia di affrancarsi dalla segregazione, poiché nell'esercito venivano inseriti nelle stesse unità degli americani anglofoni. Come conseguenza, la gioventù messicana ha sofferto la più alta percentuale di morti e feriti (e ricevuto il più alto numero di onorificenze al valore) di tutti i gruppi etnici.

La canzone fu probabilmente scritta da Francisco Montalvo Olbera nel 1968 e incisa in quegli anni da diversi gruppi locali (Shorty Martinez, Los Dinos,Los Ideales del Norte, Henry Zimmerle, Flaco Jimenez & Toby Torres), nell'ambito di un filone di musica sulla guerra molto popolare nella comunità ispanica texana (si veda qui).

La versione qui riportata è quella... (continua)
Soy un padre como hay muchos,
(continua)
inviata da Piersante Sestini 15/8/2019 - 01:50
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جواز السفر

جواز السفر
jawāz assafr
[2009]
شعر / Poesia / A Poem by / Poésie / Runo / שירה / محمود درويش ‎ - Maḥmūd Darwīsh
موسيقى / Musica / Music / Musique / Sävel / מוזיקה / مرسيل خليفة‎ - Marcel Khalife
مترجمين / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulaa / מתורגמן / مرسيل خليفة‎ - Marcel Khalife
الألبوم / Album / Albumi / אלבום / بيروت بيروت بيروت / Beirut Beirut Beirut / בביירות בביירות בביירות

12 Agosto 1976: Tel al-Zaatar (مذبحة تل الزعتر)
Alle vittime Palestinesi
Oggi, 12 Agosto, questa musica di Marcel Khalife sui versi di Maḥmūd Darwīsh mi sembra possa contribuire, insieme a tante altre sulle pagine di AWS, a non dimenticare. [Riccardo Gullotta]

Gli arabi palestinesi espulsi o fuggiti dal Mandatory Palestine dopo la guerra arabo israeliana del 1948 furono 711.000 con la qualifica di rifugiato, secondo i criteri stabiliti dall’UNRWA. Il 15% circa, cioè 110.000 Palestinesi... (continua)
[1] جواز السفر
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 12/8/2019 - 17:20

Les Rameaux de Cerisier

Les Rameaux de Cerisier
Les Rameaux de Cerisier

Lettre de prison 40
19 juillet 1935


Dialogue Maïeutique


Avec cette quarantième lettre, comme il en a en tout, ainsi que je l’ai signalé dès le début, dit Marco Valdo M.I., on approche du dénouement. Évidemment, le prisonnier politique Levi sait déjà qu’il va être confiné – mais pas demande-t-il, dans une Colonie (Érythrée, Libye, Somalie) ; pour le principe, en quelque sorte, il va introduire un dernier recours – sans trop d’espoir d’échapper à la condamnation.

Pour le principe, ça veut tout dire, dit Lucien l’âne. Enfin, ça veut sans doute dire qu’il sait que sa condamnation sera confirmée et sans doute également, ce dernier recours, cette ultime démarche est-elle la cause du fait qu’on postpose son confinement ; à moins que les Autorités n’aient pas encore trouvé le lieu adéquat.

Va-t’en savoir, répond Marco Valdo M.I. ; la réponse doit se trouver dans... (continua)
Reçu vos cartes aujourd’hui,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 12/8/2019 - 17:20
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Οι Ηπειρώτισσες

Οι Ηπειρώτισσες
Oi Ipeirótisses
[1973]
Testo / Στίχοι / Lyrics / Paroles / Sanat:
Pithagoras – Πυθαγόρας
Musica / Μουσική / Music / Musique / Sävel:
Giorgos Katsaros - Γιώργος Κατσαρός
Interpreti / Ερμηνεία / Performed by / Interprétée par / Laulavat: Marinella-Μαρινέλλα
Album / 'Αλμπουμ: Αλβανία [Alvanía]

Le donne d’Epiro nella Resistenza greca 1940-1944
Da: “Η γυναίκα της Ηπεἰρου και η κοινωνική της θέση από την αρχαιότητα έως τη νεοτέρη εποχή”

“Le madri salivano le scarpate come la Vergine Maria. Trasportando la loro benedizione sulle spalle, si dirigevano verso i figli. Il vento le scuoteva su e giù e, cariche com'erano, scioglieva i loro fazzoletti soffiando sui capelli, colpiva i loro vestiti come colpi di frusta. Ma esse camminavano come uomini in alta montagna, passo dopo passo da una pietra all'altra, salendo in fila, finché non le perdevi di vista, nascoste tra le nuvole, sempre a... (continua)
Γυναίκες Ηπειρώτισσες
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 9/8/2019 - 19:18
Percorsi: Eroi
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Voglio occupare il sistema solare (Viva Nettuno)

Voglio occupare il sistema solare (Viva Nettuno)
[1991]
Nella mitica compilation "Benvenuti a FIATlandia", con i gruppi torinesi Disforia Psichica, Cracsi Acidi, Fucktotum e Oppe e i Lupi.

Nei Disforia Psichica ci suonava anche un mio vicino di casa... Le loro esibizioni erano imbarazzanti, soprattutto per via del leader e cantante Giovanni Spada, poi curatore del famigerato Festival Cinema Trash, un libero pensatore – come si autodefiniva – che arrivò anche a candidarsi come consigliere circoscrizionale nell'UDC di Pierferdy Casini. Il suo slogan elettorale era "Meno cemento, più sentimento"... Un situazionista, un vero cultore del trash... Aveva una clamorosa erre moscia, che quando cantava non pronunciava proprio: "Voglio occupae il sistema solae, e su Venee mi pota la Celeeeee!!!"

La formazione dei torinesi Disforia Psichica, a cavallo tra 80 e 90, si presentava come segue: Giovanni Spada (voce, anarco-comunista), Paolo Aceto (basso,... (continua)
Eins zwei drei vier...
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/8/2019 - 16:14
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Viaggiate

Viaggiate
[2019?]
Poesia di Gio Evan / A poem by Gio Evan / Poème de Gio Evan / Gio Evanin runo

Gio Evan, al secolo Giovanni Giancaspro, nato il 21 aprile 1988, si definisce “scrittore, poeta, cantautore e performer” sul suo profilo Instagram (notizia ripresa da questo articolo del Corriere della Sera). Ha pubblicato il suo primo libro di poesie nel 2008, all'età di vent'anni (a vent'anni, chi non scrive poesie?), poi per i successivi quattro anni ha solo viaggiato per il mondo. “Il nome Gio Evan arriva proprio dall’incontro con un membro della popolazione indigena Hopi in Argentina: è lui a dargli questo soprannome che ricorda l’omonimo evangelista e che, al suo ritorno, diventerà il suo nome d’arte”, c'è ulteriormente scritto nell'articolo, autentico e interessante sunto di gioevannologia. Va detto, naturalmente, che l'interesse nei confronti di questo giovane poeta e artista si è svegliato qualche... (continua)
Viaggiate
(continua)
inviata da Fabio Bello 7/8/2019 - 23:21
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Non ci vuol niente

Non ci vuol niente
[1967]
In "Non so non ho visto se c'ero dormivo"
Non ci vuol niente a credere
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/8/2019 - 13:08
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Calatafimi

Calatafimi
[1961]
Canzone dalla commedia musicale di Garinei e Giovannini "Rinaldo in campo", con Domenico Modugno, Delia Scala, Paolo Panelli, Franco Franchi e Ciccio Ingrassia
La colonna sonora fu interamente composta dallo stesso Modugno
Testo trovato su LyricWiki

Il brano si riferisce alla battaglia di Calatafimi (oggi Calatafimi Segesta, in provincia di Trapani), combattuta il il 15 maggio 1860 tra truppe borboniche e garibaldini. Questi ultimi costrinsero i borbonici ad una ritirata disordinata, nel corso della quale i soldati provarono a saccheggiare la cittadina di Partinico, incendiando case e infierendo sui civili, ma gli abitanti opposero resistenza, catturando ed trucidando orrendamente alcune decine di militari.
Il senso dell'orrore di quella guerra - che fu non solo guerra d'invasione ma anche fratricida - traspare chiaramente dal testo di questa canzone.
A vint'anni
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/8/2019 - 10:48
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Apocalisse

Apocalisse
[1960]
Parole e musica di Domenico Modugno
L'arrangiamento originale di Ennio Morricone fu poi quasi del tutto abbandonato nell'incisione del brano.
Nell'album "Domenico Modugno" pubblicato nel 1960
Testo trovato su LyricWiki

"Conoscevo Domenico Modugno per averlo ascoltato alla radio. Le sue canzoni più famose erano Il pescespada, Io, mammeta e tu, La donna riccia e altre, tutte legate al folklore siciliano e alla sua chitarra. Quando mi chiamò per l'arrangiamento di un suo pezzo mi meravigliai molto. Tornai a casa mia e ascoltai la canzone: aveva ragione a chiamare me perché quel brano non aveva il profumo siciliano ma un richiamo completamente nuovo per lui. Il titolo era Apocalisse. Le parole della canzone erano terribili e richiamavano sugli uomini le maledizioni più sconvolgenti. Dopo qualche momento di perplessità gli chiesi: "Mimmo hai coraggio?", lui mi rispose in maniera perentoria... (continua)
Rosso di fuoco
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/8/2019 - 08:45
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Mafia

Mafia
[1961]
Scritta da Domenico Modugno e Riccardo Pazzaglia (1926-2006), scrittore, giornalista, paroliere, attore e regista italiano
Nella colonna sonora del film "L'onorata società", diretto proprio da Pazzaglia, con Franco Franchi, Ciccio Ingrassia, Vittorio De Sica e lo stesso Modugno.
Poi in alcuni album di quegli anni, a cominciare da "Modugno", con l'orchestra di Nello Ciangherotti.

Esordio da protagonisti della coppia Franchi / Ingrassia, un film non di certo indimenticabile, ma che nel 1961 si prendeva beffe della Mafia, a cominciare dalla colonna sonora... Solo un paio di anni più tardi Francesco Rosi avrebbe diretto ben altro film sul tema, "Le mani sulla città"...
Su partuti cincu cavalli niuri
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/8/2019 - 22:01
Percorsi: Mafia e mafie
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シンフォニーの5広島 - Symphony no 5 Hiroshima

シンフォニーの5広島  - Symphony no 5 Hiroshima
[1953]
Symphony no 5 Hiroshima

Musica /音楽/ Music / Musique / Musik / музыка /מוזיקה موسيقى/ מוזיקה / Μουσική / Sävel / Muziko:
大木正夫 - Masao Ohki

Oggi 74 anni fa

Introduzione alla Sinfonia n. 5 Hiroshima

Consiste di un Preludio e degli 8 movimenti seguenti:
I. Fantasmi - Era una processione di fantasmi. [幽霊, Yūrei]

II. Fuoco - Nel momento successivo il fuoco si propagò in fiamme. [火, Hi]

III. Acqua - La gente vagava in cerca d'acqua. [水, Mizu]

IV. Arcobaleno - Improvvisamente una pioggia nera si riversò su di loro e poi apparve un arcobaleno bellissimo. [虹, Niji]

V. Ragazzi e ragazze - I ragazzi e le ragazze sono morti senza potere conoscere la gioia della vita umana e chiamare i loro genitori. [少年少女, Shōnen shōjo]

VI. Deserto atomico [原子野, Genshi-no]

VII. Deserto sconfinato con teschi.

VIII. Elegy

I primi 6 movimenti corrispondono ai pannelli omologhi dipinti sino... (continua)
brano strumentale
inviata da Riccardo Gullotta 6/8/2019 - 19:31

Nothing

© David Jaye 2018
Nothing Song about the last person on earth after destruction
You, you tell me nothing,
(continua)
inviata da David Jaye 6/8/2019 - 12:28
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Remembrance - Who Did You Die For?

[2017]

Remembrance - Are you Ready to Fight - Who Did You die For ?
A song about what has become a series of " Wars to end all War " as opposed to " A war to end all Wars". For those who gave, remain, the displaced, the victims, the survivors, the lost, the found, those that fight, those that seek peace, those that have found peace and forgiven or been forgiven. May there be peace. May you be happy, may you be healthy, may you be peaceful and free from any harm. © David Jaye
Are you ready to fight
(continua)
inviata da David Jaye 6/8/2019 - 12:01
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רייזעלע

רייזעלע
[1938/40]
Reyzele
טעקסט / Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: מרדכי געבירטיג - Mordekhay Gebirtig
מוזיק / Musica / Music / Musique / Sävel: מרדכי געבירטיג - Mordekhay Gebirtig
יבערזעצן / Interprete / Performed by / Interprétée par / Laulaa : Chava Alberstein - חוה אלברשטיין

E’ una famosa canzone yiddish di Mordechai Gebirtig. Fu composta presumibilmente tra il 1938 e il 1940.
Come nelle altre sue canzoni, la vita ,i sentimenti e le usanze ebraiche nel periodo antecedente l’Olocausto sono tratteggiati con la semplicità e la tenerezza di un grande interprete della cultura yiddish .Si divise tra l’impegno politico nel Bund ed il teatro. Avrebbe potuto salvarsi lasciando il Ghetto di Cracovia ma rifiutò. Fu fucilato dai nazisti per strada nel 1942.

I confinati nel Ghetto, tra cui la sua famiglia e i suoi compagni, finirono nei campi di sterminio in 11.000, vittime del piano delle... (continua)
[1] שטייט זיך דאָרט אין געסעלע
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta + CCG/AWS Staff 5/8/2019 - 13:10
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Mattanza

Dall'album Viaggio (2015).
Pi’ secula jittammu la tunnara
(continua)
inviata da Andrea 4/8/2019 - 19:48
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Σεβάχ O Θαλασσινός

Σεβάχ O Θαλασσινός
[1970]

Testo / Στίχοι / Lyrics / Paroles / Sanat:
Lefteris Papadopoulos - Λευτέρης Παπαδόπουλος

Musica / Μουσική / Music / Musique / Sävel:
Manos Loizos - Μάνος Λοΐζος

Interpreti / Ερμηνεία / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Manos Loizos - Μάνος Λοΐζος

Album / 'Αλμπουμ:
Thalassografies - Θαλασσογραφιες
Στο φιλντισένιο μου μαρκούτσι
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 1/8/2019 - 21:07

Le Cahier vert

Le Cahier vert
Le Cahier vert

Lettre de prison 39
19 juillet 1935


Dialogue Maïeutique

Le Cahier vert ?, s’étonne Lucien l’âne. Je me demande ce qu’il peut contenir.

Sans aucun doute, il peut contenir tout, absolument tout, tout un univers ou alors, répond Marco Valdo M.I., rien, au départ sûrement, rien du tout. En fait, je ne sais pas et je ne sais même pas si ce carnet vert a été conservé. Cependant, on peut être sûr qu’il a existé et ce que je peux en dire, c’est que c’est la première fois qu’il est mentionné.

Pour moi, dit Lucien l’âne, un carnet vert, bleu, rouge, jaune ou de n’importe quelle couleur, peu importe, mais un tel carnet s’impose. On devrait en remettre un à chaque prisonnier qui le demande, surtout à ceux qui sont mis en isolement. Un carnet et un miroir, ça briserait le cercle de la solitude. En quelque sorte, ce serait plus humain, comme vous dites.

Ce serait certainement une... (continua)
Quand vous recevrez ce courrier,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 1/8/2019 - 19:00

Lamento del Partigiano

anonimo
Lamento del Partigiano
E' ancora una canzone della Brigata Valle Gesso “I.Vivanti” e si canta sull'aria di “Va l'alpin sulle alte cime”. A detta del Comandante Aldo Quaranta questa poteva dirsi la canzone della Banda di Roccavione e doveva essere stata scritta da Enrico Giorgis (Ricu).

Testo originale pubblicato nel libretto clandestino del 1944 "Canta il Partigiano" e successiva ristampa del 1947 a cura di Panfilo Editore in Cuneo.
Riproposto (agosto 2019) nella bella rivista MARITTIME a firma di Mauro FANTINO: tutti i dettagli li trovate alla pagina La veglia del partigiano
Marcia ancora il partigiano
(continua)
inviata da gianfranco 1/8/2019 - 16:13

Viva la Valle Gesso

anonimo
Viva la Valle Gesso
E’ la canzone delle Brigata Valle Gesso “I.Vivanti”, già III Banda. Si canta sull'aria “Sul cappello che noi portiamo”. Quando le parole dicono “Il migliore dei partigian”, il riferimento è proprio ad Ildo Vivanti, l'eroe della Banda, che ferito e catturato dai tedeschi, venne condannato a morte e l'esecuzione avvenne in località San Rocco Castagneretta.

Testo originale pubblicato nel libretto clandestino del 1944 "Canta il Partigiano" e successiva ristampa del 1947 a cura di Panfilo Editore in Cuneo.
Riproposto (agosto 2019) nella bella rivista MARITTIME a firma di Mauro FANTINO: tutti i dettagli li trovate alla pagina La veglia del partigiano
Le montagne le montagne di Valle Gesso
(continua)
inviata da gianfranco 1/8/2019 - 16:08
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Garçonnière

Garçonnière
Garçonnière è tratta da Alla periferia dell'Impero, un album del 1983. E nel 1983 un deputato molto democratico poteva già esprimersi come un sovranista qualsiasi. I padri, allora come oggi, gli buttano le figlie tra le braccia: nulla di meglio, come sempre, per suggellare patti fra potenti maschi a tutela dei reciproci interessi.
"Ti spacco il culo, bimba",
(continua)
inviata da Io non sto con Oriana 1/8/2019 - 16:06
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Cavalry / معاليك

Cavalry /  معاليك
(2019)
dall'album di prossima uscita "The Beirut School"

I Mashrou' Leila sono un gruppo libanese, molto amato in tutto il medio oriente. Recentemente il festival di Jbeil, una cittadina sulla costa nord del Paese abitata da cristiani e musulmani sciiti, dove il quartetto avrebbe dovuto esibirsi il 9 agosto, ha cancellato il concerto dopo una polemica durata diverse settimane scatenata dagli estremisti cristiani.

I fondamentalisti cristiani libanesi con in testa l'ex arcivescovo maronita di Beirut, Boulos Matar, e il vescovo maronita di Jbeil, Michel Aoun, considerano offensivi e irrispettosi della religione cristiana i testi e le performance del gruppo, il cui cantante e frontman è dichiaratamente gay.

Già questo contribuisce a renderceli estremamente simpatici. Ma l'impegno del gruppo non si limita alla lotta contro l'omofobia e l'oscurantismo. In questa nuova canzone e nel bel video... (continua)
إيّـــــاكَ التطوّسَ بـالعروش
(continua)
31/7/2019 - 23:19

La Veglia del Partigiano

anonimo
La Veglia del Partigiano
Ritornando, come tutte le estati, a Demonte, Valle Stura (CN) ho trovato sulla bella rivista MARITTIME (quadrimestrale, si occupa di cultura, storia e attualità di quelle valli dimenticate) un interessante articolo dal titolo "Le canzoni partigiane" nel quale vengono riportati i testi di quattro canti "originali" ossia proprio quelli cantati dai partigiani combattenti, preceduti dalla introduzione che di seguito riporto.

L'argomento a mio avviso meriterebbe un approfondimento, sia dal punto di vista della "origine" dei canti, sia del loro significato, in quanto si tratta delle radici della nostra cultura, troppo presto dimenticate, coi bei risultati che sono sotto gli occhi di tutti...

Per l'autorizzazione alla pubblicazione ringrazio anche il Direttore Mauro FANTINO della rivista MARITTIME, nella quale sia il direttore, i redattori e i collaboratori prestano la loro opera gratuitamente... (continua)
Lassù sulle montagne
(continua)
inviata da gianfranco 31/7/2019 - 15:44
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Brothers and Sisters

Brothers and Sisters
(2019)
Parole e musica di Ben Harper
dall'album We Get By con canzoni scritte e prodotte da Ben Harper per Mavis Staples

Per una presentazione dell'album vedere Change.

Un accorato appello alla solidarietà tra esseri umani e a una rivoluzione pacifica contro i potenti.
Can't stay the same, think that everything
(continua)
30/7/2019 - 20:22
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Change

Change
(2019)
Parole e musica di Ben Harper
dall'album We Get By con canzoni scritte e prodotte da Ben Harper per Mavis Staples


Nella foto del 1956 di Gordon Parks scelta per la copertina del nuovo album di Mavis Staples, cinque bambine e un bambino di Mobile, Alabama guardano da dietro una rete un parco giochi in cui, essendo afroamericani, non possono entrare. Non riusciamo a vedere le loro espressioni, ma possiamo immaginare i loro sentimenti. Se non si capiscono questa foto e le emozioni e la storia che essa mette in gioco, non si può comprendere l’importanza di Mavis Staples, monumento del gospel-soul e colonna sonora con gli Staples Singers del movimento per i diritti civili.

A Ben Harper è riuscita un’altra piccola magia: scrivere testi che riflettono quel che accade negli Stati Uniti senza evocare fatti contingenti e soprattutto facendoli suonare perfettamente integrati alla vita e... (continua)
Gotta change around here
(continua)
30/7/2019 - 20:17
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Capitana

Capitana
(2019)

"Capitana”
dedicato alla Capitana Carola Rackete – testo e musica di Francesco Camattini
E fischia forte il vento
(continua)
inviata da Francesco Camattini 29/7/2019 - 16:14
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All Some Kind of Dream

All Some Kind of Dream
2019
Fever Break
I saw my brother in a stranger's face
(continua)
inviata da Dq82 28/7/2019 - 22:18
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Die Eisenbahnballade

Die Eisenbahnballade
[1987]
Album: Balladen (1988)
Ein dichter Nebel senkte sich auf die große, fremde Stadt.
(continua)
inviata da hmmwv 28/7/2019 - 21:52
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Vernunft breitet sich aus über die Bundesrepublik Deutschland

Vernunft breitet sich aus über die Bundesrepublik Deutschland
[1993]
Album: Immer weiter (1994)
Es kommt durch die Dielenbretter, durch den Spalt unter der Tür,
(continua)
inviata da hmmwv 28/7/2019 - 21:42
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Alles ist gut

Alles ist gut
[1978]
Album: Unterwegs
Alles ist gut.
(continua)
inviata da hmmwv 28/7/2019 - 21:26
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Lied zur Nacht

Lied zur Nacht
[1967]
Album: Ankomme Freitag, den 13. (1969)
Rück' deinen Sessel zu mir her,
(continua)
inviata da hmmwv 28/7/2019 - 21:21
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Ballade des trois Rois

Ballade des trois Rois
dal disco "Le Printemps"
Nevenoe, Ottobre 1978

Purtroppo l'originale LP non conteneva i testi, quindi all'epoca (1984-1985) in cui scrissi il librone "Koroll Ar C'Hleze", di questo disco (come di altri) dovetti trascrivere all'ascolto i testi. Eccolo che ora è venuto buono per questa occasione.
Trois rois sont passés sur la route
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 28/7/2019 - 17:37
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Symphony No.9 "The Ardeatine Caves"

Symphony No.9
[1968]
Musica: William Shuman
Esecuzione: Philadelphia Orchestra diretta da Eugene Ormandy


Introduzione alla Sinfonia n.9 "Le fosse ardeatine" di William Schuman

“In nessuna delle mie sinfonie precedenti ho usato un elemento di programma estraneo o non musicale. Pertanto, in primo luogo, vorrei cercare di spiegare perché l'ho fatto nella Sinfonia n. 9. Precisamente qual è il nesso del sottotitolo "Le Fosse Ardeatine" con la musica, e perché anch’io aggiungo un'integrazione al titolo dell'opera.
Nella primavera del 1967, io e mia moglie eravamo a Roma e avevamo programmato di visitare Le Fosse Ardeatine perché ci era stato detto che il memoriale era una straordinaria opera di architettura. Quando accennammo al proposito di visitarla ai nostri amici, il compositore Hugo Weisgall e sua moglie Nathalie, che risiedevano in quell'anno all'American Academy, abbiamo appreso la storia degli... (continua)
Brano strumentale
inviata da Riccardo Gullotta 28/7/2019 - 16:30
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Купола

Купола
Questa strepitosa canzone fu scritta probabilmente a inizio 1975 e vanamente proposta per le riprese del film diretto da Aleksandr Mitta "L'arabo di Pietro il Grande" nel quale Vysotskij recitò il ruolo dell'etiope Ibrahim Hannibal (bisnonno per parte di madre del sommo poeta russo Aleksandr Puskin) diventato ingegnere e generale alla corte di Pietro I.

Secondo una leggenda popolare, il 19 agosto, la festa del Salvatore delle mele, (Yablochniy Spas) l'uccello fa cadere dalle sue ali della rugiada viva e i frutti si trasformano e nasce in loro una forza straordinaria: da questo momento tutti i frutti sui meli diventano curativi.
Как засмотрится мне нынче, как задышится?
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 28/7/2019 - 13:05
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Il partigiano bambino

Il partigiano bambino
2018
L'apostrofo Rosso

Il partigiano bambino diventa ufficialmente una canzone, composta, arrangiata, incisa in un album di recente uscita. Il suo autore è Luca Taddia, voce dei Fev, cantautore emiliano con all’attivo diverse opere e prestigiose collaborazioni (ha scritto Bellemilia per Gianni Morandi). Il brano Il partigiano bambino chiude il suo ultimo album dal titolo L’apostrofo rosso. Me ne ha fatto dono a Bagnacavallo, dopo aver condiviso lo stesso palcoscenico in occasione della festa dell’Anpi: con un recital assieme a Lucia e Gaetano Alessi dedicato a Vittoria Giunti e a Salvatore Di Benedetto; un concerto dello stesso Luca Taddia con Fabio Cremonini con i canti della Resistenza e l’esecuzione dal vivo di alcune canzoni contenute nel nuovo disco.

Una primissima esecuzione della canzone Il partigiano bambino, fresca di componimento notturno, Luca Taddia l’aveva proposta il 18 giugno... (continua)
Ho visto un gabbiano volare
(continua)
inviata da Dq82 28/7/2019 - 12:34
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Ballade vom Puff, das Freiheit heißt

Ballade vom Puff, das Freiheit heißt
[1982]
Parole e musica di Konstantin Wecker
Album: Wecker
Kommen Sie in das Puff, das Zukunft heißt
(continua)
inviata da hmmwv 27/7/2019 - 22:21
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Hexeneinmaleins

Hexeneinmaleins
[1978]
Parole e musica di Konstantin Wecker
Album: Eine ganze Menge Leben
Du mußt verstehn! Aus Eins mach Zehn,
(continua)
inviata da hmmwv 27/7/2019 - 22:18
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Karen’s Song

Karen’s Song
[1970]
Scritta da John S. Collins
Nell'auto titolato album di debutto di questa oggi dimenticata band del Minnesota
La splendida voce femminile è quella di Karen Lund.
When I was small I had a doll
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/7/2019 - 16:13
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The Lovin' Spoonful: Summer in the City

The Lovin' Spoonful: Summer in the City
[1966]
Scritta da John Sebastian, Mark Sebastian e Steve Boone
Nell'album de The Lovin' Spoonful intitolato "Hums of the Lovin' Spoonful"

Per il nuovo percorso da istituire, "Canzoni Contro il Caldone"...
Hot town, summer in the city
(continua)
inviata da B.B. 25/7/2019 - 23:05
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Song of Myself (Section 10)

Song of Myself (Section 10)
[1855]
Versi del grande poeta americano Walt Whitman (1819-1892)
Nella raccolta "Leaves of Grass"
Nella prima edizione il poema era senza titolo e indiviso. A partire dall'edizione del 1867 venne diviso in 52 sezioni e in quella finale del 1891-92 prese finalmente il titolo di "Song of Myself"

Ignoro se il giovane Whitman abbia realmente avuto le esperienze che qui descrive, o se il testo sia frutto della sua fantasia poetica ed etica... Resta il fatto che qui c'è un po' tutta la "americanità", quella buona, non quella di Trump, piuttosto quella di Bruce Springsteen, per intenderci... Le montagne, il mare, il rapporto con la natura selvaggia, l'entusiasmo (non la semplice accettazione) per un paese nato dalla mescolanza delle razze - bianchi, rossi e neri - che tutte hanno la stessa dignità, tanto nella descrizione del matrimonio del trapper con la bella pellerossa quanto in quella di... (continua)
Alone far in the wilds and mountains I hunt,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/7/2019 - 15:14
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In Prison

In Prison
[1915]
Musica di James Frederick Keel (1871-1954), compositore e baritono inglese.
Su versi del poeta inglese William Morris (1834-1896), contenuti nella raccolta "The Defence of Guenevere, and Other Poems" (1858)

Frederick Keel compose questo brano quando, trovandosi in Germania allo scoppio della Prima guerra mondiale, venne rinchiuso, insieme a tanti altri civili provenienti dai paesi alleati, nel campo di concentramento di Ruhleben, ricavato all'interno di un ippodromo nei pressi di Berlino.
Wearily, drearily,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/7/2019 - 21:59
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Bloody Border

Bloody Border
(2019)

nuova canzone dalla ristampa dello storico album Clandestino

Un brano dalla melodia allegra ma che tratta delle condizioni di vita nei campi per migranti in Arizona. La canzone è stata scritta dopo che l’ex frontman dei Mano Negra ha visitato lo stato americano in occasione del suo tour nel 2011.
Arizona blues no more
(continua)
24/7/2019 - 21:01
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Vedremo domani

Vedremo domani
[2019]
Scritta da Emidio (Mimì) Clementi, Vittoria Burattini ed Egle Sommacal
Nell'album "Il nuotatore"
Vedremo domani
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/7/2019 - 15:23
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Mia madre & la morte del gen. José Sanjurjo

Mia madre & la morte del gen. José Sanjurjo
[2019]
Scritta da Emidio (Mimì) Clementi, Vittoria Burattini ed Egle Sommacal
Nell'album "Il nuotatore"

José Sanjurjo y Sacanell (1872–1936) è stato un militare spagnolo, un fascista irriducibile, che dopo la guerra ispano-americana e le campagne coloniali in Marocco, fu golpista della prima ora contro il governo repubblicano già nel 1932. Condannato a morte, scarcerato nel 1934 e inviato in esilio in Portogallo, nel 1936 fu chiamato da Francisco Franco a comandare le truppe nazionaliste dopo l'insurrezione militare che portò alla Guerra Civile.

Il 20 luglio del 1936 José Sanjurjo perì cadendo con l'aereo che lo riportava in Spagna dal Portogallo.
La causa dell'incidente sta nel fatto che quel picio di Sanjurjo, contro il parere del pilota, aveva sovraccaricato l'aereo di divise, armi e trofei di guerra...
“Preparati
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/7/2019 - 15:16
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La banca

La banca
[2018]
Scritta da Enrico Ruggeri, Fulvio Muzio e Silvio Capeccia.
Nell'album "L'Anticristo"
È già preparato con lucidità
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/7/2019 - 11:21

Je serai toujours moi

Je serai toujours moi
Je serai toujours moi

Lettre de prison 38
15 juillet 1935


Dialogue Maïeutique

Lucien l’âne mon ami, je te rappelle qu’à la différence des ânes qui se promènent toujours à poils, les humains, gens fragiles, se vêtent et se chaussent ; ils se lavent aussi. Du moins, la plupart d’entre eux et la plupart du temps. Mais, évidemment, il y a des exceptions. Il leur faut donc – à la plupart – tout un équipement adapté.

Oui, je sais tout cela, dit Lucien l’âne, mais encore ?

Rien, réponde Marco Valdo M.I., si ce n’est que c’est le début de la chanson. J’admets que c’est assez banal, mais la vie est faite pour sa plus grande part de choses fort banales – et la vie du prisonnier, plus encore. De plus, comme notre bon Dr. Levi ne sait toujours pas où il va être confiné, il lui faut bien dire quelque chose dans sa lettre, il lui faut parler d’autre chose. Sinon, que dire dans une lettre, que faire... (continua)
Outre le maillot, une tenue de toile,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 23/7/2019 - 17:58
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Köleler ve Kilitler

Köleler ve Kilitler
https://www.youtube.com/watch?v=HIISbL...

The song is about the illegal human trafficking around the world. The song is written after the incident in Istanbul. In 2012, in Aegean Sea a boat sank which sixty women and children on board died because they are locked in their cabins. The boar is visible from the shore and the captain himself locked the fugitives and sank the boat. The author also considers this incident as an extension of slavery and wanted to write a song which questions and challenges slavery, borders, humanity and recent systematic murders in the "national" borders both coastal and non-coastal.

*The news coverage about the boat/in Turkish
Gemiler eski balık için olan
(continua)
inviata da Emre Gündüz 23/7/2019 - 11:27
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Nero

Nero
(2019)
ft. El Bombasin & Andrea Smiderle

Sono stati i Grace N Kaos con la canzone “Nero” (sul tema dello sfruttamento del lavoro agricolo e del caporalato) a vincere il Premio Amnesty International Italia nella sezione Emergenti domenica sera a Rosolina Mare (Rovigo). Il contest si è svolto nell’ambito del festival “Voci per la libertà – Una Canzone per Amnesty”, evento in collaborazione con Amnesty International Italia che ospita ogni anno vari artisti, tra emergenti e affermati, che si sono contraddistinti per la loro sensibilità verso i diritti umani
Nero è il colore che sporca il lavoro su questa terra
(continua)
22/7/2019 - 22:58
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Born in a Prison

Born in a Prison
[1971-72]
Parole e musica di Yoko Ono
Nell'album con John Lennon intitolato "Some Time in New York City"
A dirla tutta i crediti vanno a "John & Yoko - Plastic Ono Band With Elephants Memory And Invisible Strings"
Testo ripreso da Genius

Bellissima canzone, interpretata da John e Yoko, con il sax di Stan Bronstein. Un album prodotto da Phil Spector (oggi quasi ottantenne, detenuto per omicidio, molto malato e quindi ricoverato nell'ospedale di un carcere californiano...)
We are born in a prison
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/7/2019 - 22:17
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If You Had Me in Shackles

If You Had Me in Shackles
[196?]
Parole e musica di Tom Paxton, che non incise nè – credo - interpretò mai il brano
Faceva parte del repertorio live del Chad Mitchell Trio quando verso il 1967, o giù di lì, si chiamava ormai The Mitchell Trio, con John Denver, David Boise e Mike Kobluk.
If you had me in shackles on a dungeon floor
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/7/2019 - 22:54
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Vaterland

Vaterland
Album: Kopf an Kopf (2013)
Mein Vaterland ist fit und fleißig und macht was her
(continua)
inviata da hmmwv 21/7/2019 - 21:51
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Ecumenical March

Ecumenical March
[1965]
Scritta da Patricia Eliran (?)
Nell'album "That's The Way It's Gonna Be"
Nel 1965 Chad Mitchell lasciò il trio e venne sostituito da Henry John Deutschendorf Jr., meglio conosciuto come John Denver (1943-1997)
Testo trovato su LyricWiki

Credo che la canzone si riferisca – ironicamente - al "Decretum de Judaeis" di Paolo VI (1961), documento poi confluito nei documenti del Concilio Vaticano II...
Shalom alekhem
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/7/2019 - 18:35
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I Was Not a Nazi Polka

I Was Not a Nazi Polka
[1965]
Scritta da un autore di nome Norman Martin
Nell'album "That's The Way It's Gonna Be"
Nel 1965 Chad Mitchell lasciò il trio e venne sostituito da Henry John Deutschendorf Jr., meglio conosciuto come John Denver (1943-1997)
Testo trovato su LyricWiki

Un'allegra canzoncina che fa il paio con The Twelve Days, sulla memoria corta dei tedeschi circa il nazismo...

Nel testo vengono citati Adolf Hitler ("Adolf chi?!?") ed alcuni noti gerarchi nazisti.
Merita forse solo ricordare che Ilse Koch, detta "La strega di Buchenwald" per via della sua violenza e sadismo, è stata una sorvegliante in alcuni campi di concentramento e di sterminio e fu moglie di Karl Otto Koch, comandante a Buchenwald e Majdanek. Condannata all'ergastolo, si suicidò in carcere nel 1967.

Invece la IG Farben è stata un'azienda chimica tedesca (formalmente cessata solo nel 2012) che negli anni della guerra fu la principale produttrice dello "Zyklon B", l'acido cianidrico usato nelle camere a gas naziste.
Wenn Sie durch Die Schöne Deutschland gehen
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/7/2019 - 17:05
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Bate mais

Bate mais
(2018)
Album PEDRA PRETA

I Teto Preto (li trovo segnalati da Internazionale) sono un gruppo brasiliano che rappresenta tutto quello che il presidente Bolsonaro odia: mettono insieme bianchi, neri, femministe e gay. La musica della band è un mix di industrial, rock e elettronica impregnato di tradizione brasiliana. Questo brano è dedicato a Marielle Franco e celebra la forza delle donne.
Querem me ver no chão
(continua)
21/7/2019 - 12:34
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Vossi Bop

Vossi Bop
(2019)
Rifacimento dell'omonima canzone di Stormzy, di cui mantiene la seconda strofa e l'outro (estrapolata dal ritornello), oltre che la produzione originale di Chris Andoh.
Testo da Genius

"Salvini dice che chi è arrivato col gommon non può stare .it ma stare .com".
Poi aggiunge: "Alla partita del Milan ero in tribuna con gente. C'era un politico fascista che annusava l'ambiente. La squadra da aiutare a casa propria praticamente. Forse suo figlio è pure fan, che mi guardava nel mentre". Sono frasi tratte da Vossi Bop, successo da 74 milioni di streaming e 46 milioni di visualizzazioni su YouTube del rapper inglese Stormzy, oggi pubblicato in una nuova versione remix con il testo di Ghali.

Sono un artista e fare politica non è necessariamente il mio compito. La mia musica racconta la mia storia e il rap, che è nato come denuncia sociale e che da sempre è il mio pane quotidiano, era il mezzo migliore per soddisfare la mia esigenza di prendere una posizione nei confronti di chi sfrutta la paura per creare un nemico.
Ghali
[Intro: Stormzy & Ghali]
(continua)
21/7/2019 - 11:20
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En 2043

En 2043
(2019)

Il nuovo singolo dei Muvrini dipinge il futuro che ci aspetta tra una ventina d'anni se non facciamo qualcosa per fermare i cambiamenti climatici.

Dal video ufficiale per molti parti cantate in corso viene riportata la traduzione francese. Abbiamo cercato di trascrivere le parti in corso mancanti ma alcune sono sfuggite.
2043
(continua)
20/7/2019 - 23:43
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An African Song (on That Great Civilized Morning)

An African Song (on That Great Civilized Morning)
[1964]
Parole di Edgar Yipsel "Yip" Harburg, nome d'arte di Isidore Hochberg (1896-1981), celebre liricista e librettista americano, ebreo, di origine russa.
Una spoken song sulla melodia di "Wimoweh - The Lion Sleeps Tonight", basato su di canzone popolare zulu, portata al successo nel 1961 da The Tokens (ma prima di loro, negli anni 40, da Solomon Linda)
Nell'album "The Slightly Irreverent Mitchell Trio"
Testo trovato su LyricWiki
Wimoweh, Wimoweh, Wimoweh...
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/7/2019 - 22:22
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The Twelve Days

The Twelve Days
Parole di Milton Eric Blau (1921-2009), scrittore ed autore teatrale statunitense, di origine ungherese.
Parodia della celebre carola "The Twelve Days Of Christmas", filastrocca cumulativa risalente forse al XVI secolo.
Nell'album del Chad Mitchell Trio intitolato "Singin' Our Mind"
Testo trovato su LyricWiki

Nei primi anni 60 si era nel pieno della Guerra Fredda e nei paesi dell'Europa occidentale si additava il comunismo come il grande male ("Impero del Male", venne definita anni dopo l'URSS da Ronald Reagan), dimenticando che, chiuso il processo di Norimberga, i conti con il nazismo ed il fascismo non erano stati per nulla chiusi, anzi.
Questa allegra canzoncina ce lo ricorda per benino...
Durante un concerto in un hotel di Montreal, i nostri del Chad Mitchell Trio furono ripresi dal direttore per via dell'esecuzione di "The Twelve Days"... Venne loro spiegato che un importante cliente... (continua)
The time is the present, 1963, and imagine, if you will, a scene in West Germany where my friends and I are having a little party. It's quite a private party, we're celebrating the coming holiday Season, Christmas, and the new year...
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/7/2019 - 21:14
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Reconvexo

Reconvexo
(1989)

Parole e musica di Caetano Veloso
Prima interpretazione della sorella di Caetano, Maria Bethânia nel disco Memória Da Pele e in vari dischi dal vivo
Incisa dal suo autore dal vivo in Multishow Ao Vivo Abraçaço del 2013

Reconvexo, questa stupenda canzone di Caetano, ma da sempre interpretata dalla sorella Maria Bethânia, è un bellissimo inno alla diversità, alla multiculturalità, una riflessione sulla fragilità delle frontiere del cosiddetto "Occidente".
Parla dei limiti del marchio culturale europeo, puro, contrapposto al miscuglio che ha dato vita alla cultura dell'America colonizzata. Reconvexo ci ricorda che la purezza europea è limitata e ignorante quando pretende di separarsi da tutto ciò che considera impuro, il resto del mondo.

"La pioggia che lancia la sabbia del Sahara sopra le automobili di Roma" non solo provoca disagi, ma ricorda all'Europa che l'Africa è vicinissima,... (continua)
Eu sou a chuva que lança a areia do Saara
(continua)
inviata da Lorenzo 20/7/2019 - 16:47

Confiné pour confiné

Confiné pour confiné
Confiné pour confiné

Lettre de prison 37
15 juillet 1935


Dialogue Maïeutique

Moi, dit Lucien l’âne, je me demande ce qui se passait à ce moment-là, au moment où le prisonnier politique Carlo Levi écrivait cette lettre à sa mère.

C’est une excellente réflexion, Lucien l’âne mon ami, car le prisonnier non plus n’en sait pas grand-chose. Rappelle-toi que les seules personnes qu’il rencontre et à qui il pourrait parler sont les gardiens et les policiers qui l’interrogent et qui, cela va de soi, ne lui disent pas grand-chose. Reste la lecture, mais les seules lectures qu’il peut avoir, ce sont les lettres de sa famille –

« Huit jours déjà,
Huit jours que je ne reçois pas
Vos nouvelles lettres. »

qui n’arrivent plus, les livres anciens de la bibliothèque et les gazettes sportives. Et encore, pour ces dernières, je ne suis pas que dans sa nouvelle prison, il les reçoive encore. C’est... (continua)
Deux mois déjà,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 18/7/2019 - 18:01
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All You Do Is Deny

All You Do Is Deny
David Attenborough recently told a British parliamentary inquiry that we need to do more to address climate change. He singled Australia out for particular criticism.
The weather is melting the polar ice
(continua)
inviata da Tony Smith 18/7/2019 - 01:18
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Uccidiamo il chiaro di luna

Uccidiamo il chiaro di luna
(1998)

Testo e musica di Andrea Manzo

La bellissima e malinconica Cavàrte dal fredo proposta da Flavio Poltronieri, mi ha fatto venire in mente una canzone di tutt'altro genere ma pure dedicata a Venezia.

A ritmo di ska seguendo le orme dei conterranei Pitura Freska con cui hanno spesso collaborato, i Fahrenheit 451 scrivono un canto di rabbia che prende spunto dal manifesto futurista di Marinetti (ma senza abbracciare i deliri guerrafondai dell'originale) contro lo sfruttamento della loro splendida città divenuta ormai solo un'icona turistica.

Ebbe un grande successo il video di Andrea Princivalli, un cartone animato che consta di oltre 2000 disegni realizzato senza l'ausilio di supporti digitali.
Come un incanto che non si vuol spezzare
(continua)
inviata da Lorenzo 17/7/2019 - 00:03
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Cavàrte dal fredo

Cavàrte dal fredo
Più della celebèrrima "Venezia" di Guccini (il cui testo però è di Gian Piero Alloisio), "Cavàrte dal fredo" è la stupenda narrazione poetica dell'ordinario degrado mentale e fisico della città lagunare (in questo caso siamo nel 1966). E' stata anche riarrangiata nel 1992 dai Calicanto nel loro cd "Carta del Navegar Pitoresco" con l'omissione delle strofe 2 - 6 - 7 e leggere variazioni testuali.
Cavarte dal fredo, da l'umidità
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 16/7/2019 - 20:58
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Der Hennengeier (Südtirol)

Der Hennengeier (Südtirol)
[2013]
Album: Hoffnungsstur
Bei vielen sitzt der Arsch viel zu nah an Kopf und Hirn
(continua)
inviata da hmmwv 16/7/2019 - 14:54
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Willy IV (2001/02)

Willy IV (2001/02)
[2001]
Parole e musica di Konstantin Wecker
Album: vaterland live 01/02
Es tut mir leid Willy, dass ich dich noch einmal belästigen muss, in deiner wohlverdienten, ewigen Ruhe. Aber es brennt mir halt so viel auf der Seele, und die Gespräche mit dir waren immer so schön unbesonnen, so gar nicht politisch korrekt.
(continua)
inviata da hmmwv 16/7/2019 - 14:15
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The Patriot’s Dream

The Patriot’s Dream
[1972]
Parole e musica di Gordon Lightfoot
Nell'album intitolato "Don Quixote"

Un'altra misconosciuta e formidabile canzone contro la guerra, contro la letale menzogna della Patria che funziona sempre e che da sempre miete milioni e milioni di vite...
The songs of the wars are as old as the hills
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/7/2019 - 22:40
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Sit Down Young Stranger

Sit Down Young Stranger
[1969]
Parole e musica di Gordon Lightfoot
La title track dell'album pubblicato nel 1970 che venne poi subito reintitolato "If You Could Read My Mind", a causa del grande successo di quest'altra canzone.

"Sit Down Young Stranger" è una canzone bellissima ma complessa e per questo ci è finora sfuggita come autentica ed imprescindibile CCG/AWS... Racconta di un dialogo serrato e difficile tra un giovane, che da poco ha fatto ritorno a casa, e i suoi genitori, manifestamente ostili alle scelte del figlio, tanto da considerarlo uno straniero. I genitori sono un padre e una madre come tanti, lui burbero e pratico, lei amorevole e silenziosa, soggetta al marito... Entrambi vorrebbero un futuro regolare e di successo per il proprio figlio, che invece è un idealista che ha per giunto scelto di disertare per non andare a combattere in Vietnam, e si è rifugiato per parecchio tempo all'estero, forse... (continua)
I'm standing' at the doorway, my head bowed in my hands
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/7/2019 - 22:23
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Sturmbannführer Meier

Sturmbannführer Meier
[1989]
Parole e musica di Konstantin Wecker
Album: Stilles Glück, trautes Heim
"Das war aber wirklich höchste Zeit",
(continua)
inviata da hmmwv 15/7/2019 - 21:23




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