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Autore Joan Baez

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Where's My Apple Pie?

Where's My Apple Pie?
[1974-75]
Parole e musica di Joan Baez
In un 45 giri inciso per la A&M venduto soltanto in alcuni concerti per sostenere un’associazione di veterani della guerra in Vietnam. A molti di questi che partecipavano ai concerti il disco fu regalato.
Testo trovato sul sito dell’autrice

La trovo soltanto nella raccolta “The Complete A&M Recordings” pubblicata nel 2003

Una canzone che la Baez ha in seguito interpretata, insieme a I Dreamed I Saw Joe Hill Last Night e Salt of the Earth, durante la sua performance al concerto per la campagna “Occupy Wall Street” nel 2011.
Been sitting on old park benches
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/3/2016 - 15:39
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Mary Hamilton

anonimo
Mary Hamilton



Incisa la prima volta nel 1960 nel II volume del "Ballad Book"; comunque la si voglia vedere, quello storico doppio album ha rimesso in circolazione a livello mondiale le Child Ballads. Joan Baez ha chiaramente "lavorato" sul testo, ripreso in gran parte dalle versioni Child #173a/b, sfrondandolo e riportandolo in inglese moderno (anche se, per la metrica, ha dovuto tenere arcaismi come "thee" e la forma "dee" per "die"). Da allora, va detto, è il testo standard della ballata, interpretato anche da fior di folkloristi; è parecchio raro sentire qualcuno cimentarsi in diverse versioni della ballata e, a quanto mi risulta, il testo dello Sharpe (che è in scozzese stretto) non è mai stato inciso da nessuno. Da qui derivano anche le traduzioni della coppia Branduardi/Zappa (lo si vede, ad esempio, da quella del 2013 dove c'è "Glasgow" al posto di Edimburgo, come nella versione di Joan Baez).... (continua)
MARY HAMILTON
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 6/11/2015 - 21:25
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Mainline Prosperity Blues

Mainline Prosperity Blues
[1965]
Parole e musica di Richard Fariña
Nell’album “Reflections in a Crystal Wind”, con Margarita Mimi Baez Fariña, compagna di Richard e sorella di Joan Baez.

“Mainline Prosperity Blues” - traccia che apre il secondo lato del secondo e ultimo album della coppia (Richard morirà di lì a qualche mese, in un incidente motociclistico accaduto il 30 aprile 1966, mentre si recava a festeggiare il compleanno di Mimi) – è una canzone su quant’è buona la droga (quando è buona) e su quanto sono brutti il lavoro e la società su di esso fondata…
Good morning, teaspoon
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/11/2015 - 10:27
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Carry It On

Carry It On
[1964]
Parole e musica di Gil Turner (1933-1974), cantautore, attore ed attivista politico, l’autore di Let Me Die In My Footsteps resa celebre da Dylan.
Testo pubblicato in Broadside # 45, 1964
Interpretata da The Broadside Singers (Len Chandler, Tom Paxton e altri) nella raccolta “ Broadside Ballads Vol. 3”, 1964
Poi nella raccolta “The Best of Broadside 1962-1988: Anthems of the American Underground from the Pages of Broadside Magazine” realizzata dalla Smithsonian Folkways Recordings nel 2000.

Siccome David Harris, il marito della Baez, fu arrestato per renitenza alla leva nel 1969, è evidente che questa canzone fu concepita per raccontare altro, cioè le violenze della polizia contro i manifestanti per i diritti civili. Il ripetuto richiamo all’uso dei cani durante la repressione ne è la prova.

Evidentemente più tardi la Baez la fece propria per raccontare la vicenda del compagno e passò ad essere considerata una canzone contro la guerra in Vietnam.
CARRY IT ON
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/8/2015 - 11:31
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Farewell Angelina

Farewell Angelina
ANGELINA
(continua)
inviata da Juha Rämö 14/5/2015 - 09:05
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Bangladesh

Versione tedesca di Hans-Ulrich Weige interpretata da Juliane Werding nel suo disco d’esordio, “In tiefer Trauer”, pubblicato nel 1972.
Bangladesh
BANGLA-DESH
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/2/2015 - 09:57
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Honest Lullaby

Honest Lullaby
Video con traduzione in italiano:
UN'ONESTA NINNA NANNA
(continua)
inviata da Valentino Stacciarini 15/10/2014 - 10:39
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Three Fishers

Three Fishers
[1851]
A poem by Charles Kingsley
Music by John Pyke Hullah (1812-1883)
Poesia di Charles Kingsley
Musica di John Pyke Hullah (1812-1884)

Charles Kingsley, predicatore e sacerdote anglicano vissuto in epoca vittoriana, fu considerato un riformatore sociale di una certa importanza; ma, senz'altro deve la sua maggior fama alle poesie che scrisse in forma di ballata, già pronte per essere messe in musica. È il caso della sua più famosa, Three Fishers (o The Three Fishers), che fu musicata, poco dopo essere stata scritta (nel 1851) dal compositore John Pyke Hullah. Su questa melodia è generalmente cantata ancora oggi, sebbene con tutti gli arrangiamenti possibili e immaginabili.

Charles Kingsley, ritenuto l'iniziatore del movimento socialista cristiano in Gran Bretagna, era figlio del parroco di un paesino sulla costa inglese. Da ragazzo aveva spesso assistito alla partenza della flotta... (continua)
Three fishers went sailing out into the West,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 28/8/2014 - 15:43
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Sacco und Vanzetti

Sacco und Vanzetti
[1972]
Musik/Musica: Ennio Morricone
Deutsche Worte/Testo tedesco: Franz-Josef Degenhardt



Nel 1972, dopo l'uscita del film di Montaldo la cui colonna sonora era la celeberrima The Ballad of Nick & Bart [Here's To You] di Joan Baez (musicata da Ennio Morricone), il cantautore tedesco Franz-Josef Degenhardt, che di lavoro in quel periodo faceva l'avvocato difensore della Rote Armee Fraktion, scrisse, utilizzando la stessa musica di Morricone, questa sua canzone su Sacco e Vanzetti che, a buon diritto, può essere considerata la “Here's to You” tedesca; la canzone, preceduta da una lunga introduzione di Degenhardt stesso, è però dedicata anche a Angela Davis, l'attivista americana per i diritti civili (e comunista dichiarata) allora in cima alla lista dei perseguitati dal governo USA. Il resto lo lasciamo all'introduzione di Degenhardt.
Dieses Lied ist für Nicola Sacco und Bart Vanzetti, zwei amerikanische Arbeiterführer. Sie hatten Streiks organisiert und Demonstrationen gegen die Herrschaft des Kapitals. Deshalb sollten sie beseitigt werden und man klagte sie an wegen Mord, den sie nie begangen hatten. Trotzdem wurden sie zum Tode verurteilt. Hunderttausende in allen Ländern der Welt gingen gegen dieses Unrechtsurteil auf die Straße, streikten und forderten die Freilassung von Sacco und Vanzetti. Zwar konnte der Mord nicht verhindert werden. Am 22. August 1927 wurden Sacco und Vanzetti auf dem elektrischen Stuhl zu Tode gefoltert. Aber der Kampf der internationalen Bewegung zur Befreiung der beiden Arbeiterführer öffnete Millionen die Augen über den wahren Charakter des kapitalistischen Systems und seiner Justiz. Sacco und ... (continua)
inviata da Riccardo Venturi 24/8/2014 - 16:20
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Rejoice in the Sun

Rejoice in the Sun
[1971]
Parole di Diane Lampert (1924-2013), songwriter newyorkese
Musica del compositore Peter Schickele
Nella colonna sonora del film fantascientifico a tema ambientalista intitolato “Silent Running” (uscito in Italia con un solito orribile titolo, “2002, la seconda odissea”) diretto nel 1972 da Douglas Trumbull

“[…] Nelle immagini iniziali si è immersi in una natura dalle forme e dai colori splendidi. La sensazione di essere in un luogo della Terra dove la vita è rimasta indisturbata, è perfetta. Ma non è così: la Terra ha subito un processo di urbanizzazione totale che ha annientato ogni traccia degli ecosistemi naturali. Perfino delle aree protette, dei grandi parchi di un tempo non resta nulla, e gli ultimi brandelli di essi sono stati esiliati in grandi cupole trasparenti agganciate ad astronavi che orbitano nelle zone esterne del sistema solare.

È a bordo di una di queste astronavi... (continua)
Heels of children running wild in the sun
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/8/2014 - 16:39
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さとうきび畑 [In a Large Field of Sugarcane]

さとうきび畑 [In a Large Field of Sugarcane]
Satōkibi batake

Parole e musica sono generalmente attribuite entrambe a Terashima Naohiko (寺島尚彦, 1930-2004), compositore, pedagogo e musicologo. Ma in realtà il testo potrebbe essere di Michio Mado (まど・みちお, 1909-2014), poeta giapponese vincitore nel 1994 del Premio Hans Christian Andersen per il suo importante contributo alla letteratura rivolta all’infanzia.
Ignoro l’anno preciso di composizione del brano.
Nella colonna sonora del film “Satokibi Batake no Uta” (さとうきび畑の唄) diretto nel 2003 dal regista Fukuzawa Katsuo (福澤克雄).
Cavallo di battaglia di Ryōko Moriyama (森山 良子), la “Joan Baez” del Sol Levante.
Interpretata anche da Ana Miura, cantante canadese di origine giapponese.
Testo da DramaWiki segnalatomi dall’amica Yuko, direttamente dal Giappone.

Una canzone che ha come sfondo, appena suggerito, uno dei più terrificanti scontri svoltisi nel Pacifico durante la Seconda Guerra Mondiale.... (continua)
ざわわ ざわわ ざわわ 広い さとうきび畑は
(continua)
inviata da Yuko & Chougenbou 22/4/2014 - 22:47
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The House of the Rising Sun

anonimo
The House of the Rising Sun
[fine 800, primi del 900]
Parole di autore anonimo. Probabilmente - data la storia che racconta - la versione originale era al femminile.
Melodia forse ispirata a quella di «Matty Groves», ballata inglese del 600.
Al femminile, nel repertorio di Joan Baez.
Al maschile - versione ben più nota - in quello di Woody Guthrie, Pete Seeger, Bob Dylan, Leadbelly e, soprattutto, de The Animals di Eric Burdon, il loro cavallo di battaglia, coverizzato da moltissimi. In Italia da segnalare la cover offerta da Riki Maiocchi con il titolo «Non ditelo a mia madre», che fu censurata dalla RAI.
Notizie tratte - come anche il testo e le sue versioni - da Musica &Memoria, cui rimando per un’esegesi più approfondita del brano.





Canzone che originariamente raccontava di ragazze perdute, prostitute di Storyville, l’antico quartiere a luci rosse di New Orleans conosciuto anche come «The District»,... (continua)
There is a house in New Orleans
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/12/2013 - 16:48
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The Tramp on the Street

The Tramp on the Street
[1948]
Canzone scritta da Wilma Lee e Stoney Cooper, marito e moglie, importanti figure della scena country bluegrass.
Ripresa in seguito da Hank Williams, da Peter, Paul & Mary e da Joan Baez.
Only a tramp was Lazarus sad fate
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/12/2013 - 11:19
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All My Trials, Lord

All My Trials, Lord
Un brano “spiritual” di anonimo autore sette-ottocentesco, forse avente origine nelle isole Bahamas, che negli anni 50 e 60 del secolo scorso divenne uno degli inni del movimento per i diritti civili. Inciso (forse) per primo da Pete Seeger nel 1961, ma proposto da moltissimi artisti come – solo per citarne alcuni - Joan Baez, Harry Belafonte, Peter, Paul and Mary e Nick Drake.
Fonte di ispirazione per George Gershwin per la sua Summertime.
Hush little baby, don't you cry
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/12/2013 - 12:06
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Wenn unsre Brüder kommen

Traduzione inglese trovata qui, forse attribuibile a ‎‎Joan Baez che la eseguiva spesso dal vivo nei primi anni 80.‎
Wenn unsre Brüder kommen
WHEN WE SEE OUR BROTHERS COME ‎
(continua)
inviata da Bernart 12/6/2013 - 13:33
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Farewell Angelina

Farewell Angelina
Di questa versione si può anche ascoltare l'MP3 su Maggie's Farm, il sito ufficiale in italiano di Bob Dylan
ADDIO ANGELINA [Farewell Angelina]
(continua)
inviata da Andrera Buriani 8/1/2013 - 13:56
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[Ain't Gonna Let Nobody] Turn Me Around

Versione de The Roots dalla colonna sonora del film ‎documentario “Soundtrack for a Revolution” diretto nel 2009 da Bill Guttentag and Dan Sturman.‎
[Ain't Gonna Let Nobody] Turn Me Around
AIN'T GONNA LET NOBODY TURN ME 'ROUND
(continua)
inviata da Dead End 29/10/2012 - 12:19
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Christmas in Washington

Christmas in Washington
‎[1997]‎
Parole e musica di Steve Earle.‎
Album: El Corazón, uscito a 30 anni dalla morte di Woody Guthrie
Interpretata anche da Joan Baez nell'album "Dark Chords on a Big Guitar" (2003)

“Ritorna Woody Guthrie, ritorna da noi‎
Strappa il tuo sguardo dal paradiso e risorgi se puoi‎
Se per caso incontri Gesù, forse lui ti può aiutare
Torna Woody Guthrie, torna adesso”

‎(traduzione italiana di Alessandro Portelli da “Note americane – Musica e culture negli Stati Uniti”, ‎Shake edizioni, 2011)‎
It's Christmastime in Washington
(continua)
inviata da Dead End 13/8/2012 - 14:19
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Prison Trilogy [Three Stories, or Billy Rose]

Prison Trilogy [Three Stories, or Billy Rose]
bellissima...
Ann 31/5/2012 - 18:22
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Swing Low, Sweet Chariot

Swing Low, Sweet Chariot
‎[Prima metà dell’800]‎
Scritta da Uncle Wallace Willis, un “liberto” entrato a far parte - come molti schiavi afroamericani ‎emancipati – di una nazione indiana, nello specifico quella Choctaw (in Mississippi, Florida, ‎Alabama e Louisiana ), che durante la Guerra civile si schierò con i Confederati.‎



Se la catara Lo boièr è la più antica canzone “cripto-simbolica”, in codice, presente sulle CCG, su ‎queste pagine ce n’è almeno un’altra di canzone del genere, canto adoperato da perseguitati per ‎cercare di sfuggire alla schiavitù impedendo ai propri aguzzini di capire intenzioni, piani di fuga ed ‎il percorso del cammino verso la libertà.‎
‎Follow the Drinking Gourd era per l’appunto una canzone in codice attraverso la quale veniva indicato uno dei tanti ‎percorsi dell’“Underground Railroad”, la rete di cammini segreti attraverso cui gli schiavi neri ‎tentavano la fuga dagli Stati... (continua)
Swing low, sweet chariot
(continua)
inviata da Bartleby 12/1/2012 - 12:06
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Minister of War

Minister of War
Si tratta di un’antica poesia cinese tradotta in inglese dal grande sinologo ed orientalista inglese ‎‎Arthur David Waley. Purtroppo non sono riuscito a ‎risalire né all’originale né all’opera di Waley in cui la traduzione è contenuta.‎
Della Baez il titolo, incluso nell’album di sole poesie recitate e cantate intitolato “Baptism: A ‎Journey Through Our Time” del 1968.‎

Minister of War, we are the king's claws and fangs.
(continua)
inviata da Bartleby 2/1/2012 - 09:54
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I Saw the Vision of Armies

I Saw the Vision of Armies
‎[1865]‎
Frammento da “When Lilacs Last in the Dooryard Bloom'd”, elegia scritta dal poeta americano ‎‎Walt Whitman in morte del presidente Abraham Lincoln, assassinato nel 1865.‎
Della Baez il titolo, incluso nell’album di sole poesie recitate e cantate intitolato “Baptism: A ‎Journey Through Our Time” del 1968.‎
And I saw askant the armies,
(continua)
inviata da Bartleby 2/1/2012 - 09:43
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Lampião falou

Lampião falou
Caro Gian Piero, è solo grazie alle tue dritte che oggi i cangaceiros hanno espugnato le CCG/AWS!‎

Ecco il testo della tua amata "Mulher Rendeira", canzone che per davvero fu scritta da Lampião ‎intorno al 1922 e intonata dalla sua banda di cangaceiros quando attaccavano fazendas, villaggi e ‎città, sorta di “Cavalcata delle Valchirie” in salsa nordestigna. A rettifica di quanto scritto ‎nell’introduzione, "Mulher Rendeira" non fu scritta per Maria Bonita – che Lampião conobbe solo ‎nel 1929 – ma per qualche altra donna ed il coro che la intitola è probabilmente un omaggio alla ‎nonna di lui, Tia Jacosa, che evidentemente era una brava tessitrice e merlettaia (si vedano nella ‎terribile foto delle teste mozzate le bellissime sacche intessute che facevano parte del corredo della ‎banda…)‎

Secondo l’accurata ricerca svolta da Rhythm ‎‎'n' Roots, di "Mulher Rendeira" esistono più di 120 versioni... (continua)
Bartleby 6/10/2011 - 08:42
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We Want Our Freedom Now

We Want Our Freedom Now
Ritornello da "Land of 1000 Dances"

Ho imparato questa canzone da una ragazza del Mississippi che partecipava alle marce di Martin Luther King, in America. Quando si partecipa a queste manifestazioni nei momenti più drammatici ci sono soltanto tre possibilità: quella di cadere per terra svenuto, quella di scappare via tentando di non essere colpiti, oppure quella di cantare. Questa canzone me l’ha insegnata questa piccola bambina coraggiosa che è sempre riuscita a non scappare e a non cadere
I say Naaa Na-Na-Na-Naaa
(continua)
inviata da DonQuijote82 21/9/2011 - 20:28
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[Ain't Gonna Let Nobody] Turn Me Around

[Ain't Gonna Let Nobody] Turn Me Around
Ho letto la Biografia di Joan Baez e volevo far presente che c'è una sua bellissima autobiografia uscita in italia nel 1969:
Baez Joan – Saresti imbarazzato se ti dicessi che t’amo? (Daybreak. An intimate journal)
La lessi allora, con la passione di quegli anni...
Gina Menegazzi
Gina Menegazzi 2/9/2011 - 19:23
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Salt of the Earth

Salt of the Earth
[1968]
Album “Beggars Banquet”
Scritta da Mick Jagger e Keith Richards.
Celebri le cover di Joan Baez (1971) e Judy Collins (1975).
Segnalo anche la recentissima versione offerta da Bettye LaVette, una delle più belle voci del vecchio e del nuovo soul, nel suo ultimo, splendido disco “Interpretations: The British Rock Songbook”.

Un brano che ben si accompagna ad almeno un paio di altre belle e fondamentali canzoni già presenti su questo sito, Working Class Hero di John Lennon e Feel Like a Number di Bob Seger.
Una canzone che è al tempo stesso inno alla classe operaia e sua cinica contemplazione da parte di chi non ha lavorato un solo giorno nella sua vita, ossia Jagger e compagni.

Non ho trovato riscontri precisi ma ho la sensazione che il titolo si ispiri all’omonimo, bellissimo e stracensurato film del 1954 diretto da Herbert J. Biberman, scritto da Michael Wilson e prodotto da... (continua)
Let's drink to the hard working people
(continua)
inviata da Bartleby 14/12/2010 - 13:16
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Ang Bayan Kong Sinilangan (Cotabato)

Ang Bayan Kong Sinilangan (Cotabato)
[1979]
Canzone scritta nel pieno delle leggi marziali decretate dal dittatore filippino Ferdinand Marcos. A scriverla fu Cesar "Saro" Bañares (morto assassinato nel 1993), leader, con Lolita "Nene" Carbon, del gruppo folk-rock degli Asin, nome che in filippino significa "Sale", in omaggio a Joan Baez e alla canzone "Salt of the Earth" (1968) dei Rolling Stones, legata indissolubilmente all'interpretazione che la grande folksinger newyorkese ne diede nel 1971.

Si veda al proposito anche la canzone Order 1081 di David Byrne dalla cui pagina traggo l’introduzione che scrisse uno dei miei alias accompagnandola:

“Il 21 settembre 1972 Marcos dichiarò la legge marziale generalizzata, mantenuta poi ininterrottamente in vigore fino al 1981. Quel settembre Marcos fece arrestare tutti gli esponenti dell’opposizione (compreso Benigno Aquino Jr., fatto poi assassinare nel 1983), giornalisti, studenti... (continua)
Ang bayan ko sa Cotabato, kasing gulo ng isip ko
(continua)
inviata da Bartleby 14/12/2010 - 09:22
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Green, Green Grass of Home

Green, Green Grass of Home
[1964]
Album “Live on the Road” (1966)

Il più grande successo del songwriter di Nashville Claude "Curly" Putman Jr. e una delle più belle interpretazioni di Porter Wagoner, “il tipo smilzo dalle pianure dell'ovest", uno dei giganti della country music.
La canzone fu in seguito proposta da moltissimi artisti tra cui Joan Baez, Elvis Presley, Johnny Darrell, Gram Parsons, Jerry Lee Lewis, Johnny Cash, Merle Haggard, Bobby Bare, Joe Tex e Tom Jones.

Un uomo ritorna alla sua casa d’infanzia, che ha lasciato molto tempo prima. I suoi familiari sono lì ad accoglierlo. Anche la sua amata Mary gli corre incontro sorridente ad abbracciarlo. Tutto sprigiona amore e pace. L’uomo rivede i luoghi e le cose a lui care, come il vecchio albero dove era solito arrampicarsi… Com’è bello accarezzare la verde, verde erba di casa.
Improvvisamente l’uomo si sveglia. Era un sogno. Non è tra i suoi cari, a... (continua)
The old home town looks the same
(continua)
inviata da The Lone Ranger 4/5/2010 - 11:15
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Joan, Where Are Your Flowers?

Joan, Where Are Your Flowers?
[2007]
Lyrics by Dave Gwyther
Music by Dave Gwyther & Sturt Wills
Album: "Wars Will Cease...When We Refuse To Fight Them"

At an anti-Viet Nam war protest in American, Joan Baez walked between the peaceful student protesters and the aggressive vigilant military who were of the same age, picked up some flowers, and put them in the ends of the guns.
Oh Joan, where are your flowers today?
(continua)
inviata da giorgio 17/12/2009 - 08:06
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Walls Of Red Wing

Walls Of Red Wing
[1963]
Nella compilation "The Bootleg Series Volumes 1–3 (Rare & Unreleased) 1961–1991"
La melodia è quella della canzone popolare scozzese "The Road to Dundee".
Registrata da Joan Baez nell'album del 1968 Any Day Now

La Minnesota State Training School di Red Wing è il carcere minorile dello Stato del Minnesota. Gli adulti invece sono destinati al Minnesota Correctional Facility di St. Cloud.
Queste strutture carcerarie, entrate in funzione nella seconda metà dell'800, sono fatte in grandi blocchi di granito e furono in gran parte costruite dagli stessi detenuti...
Oh, the age of the inmates
(continua)
inviata da Alessandro 19/11/2009 - 15:49
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China

China
"Te la faccio passare io la voglia di stare tutto il santo giorno davanti a quel compiùter!"

Da La Repubblica del 19 agosto 2009.

Ragazzi seviziati per 'guarirli' dal web. Uno muore, orrore e proteste in Cina

dal nostro corrispondente GIAMPAOLO VISETTI

PECHINO - Esplode in Cina la rivolta contro gli istituti che, con metodi militareschi, promettono di guarire i teenager "malati di web". Pu Liang, 14 anni, è stato ricoverato ieri in gravi condizioni all'ospedale dopo essere stato pestato dai suoi educatori dell'"Anti-traditional Education Training Center" di Chengdu, nella provincia del Sichuan. L'adolescente ha subìto molte fratture e gravi lesioni ai reni. I medici hanno scoperto che i suoi polmoni erano pieni d'acqua.
La polizia ha arrestato il capo degli istruttori e denunciato alcuni compagni di cure di Pu Liang.

La notizia, riportata oggi dai giornali, ha scatenato forti reazioni.... (continua)
Alessandro 19/8/2009 - 15:55
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Portland Town

Portland Town
(1957)
Interpretata da Joan Baez e da Marianne Faithfull

This song is original in 1957 by the unknown songwriter Derroll Adams (* 27. November 1925 in Portland (Oregon), USA; † 6. Februar 2000 in Antwerpen) written in memory of Korean War. He was a victim of McCarthyism and going than to London 1957.
I was born in Portland town
(continua)
inviata da Holger Terp & AWS Staff 25/7/2009 - 10:30
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Hello In There

Hello In There
(1971)
Album: John Prine

Incisa anche da Joan Baez in "Diamonds & Rust" (1975)

"I wrote Hello In There on the mail route.
I'd heard the John Lennon song Across The Universe, and he had a lot of reverb on his voice. I was thinking about hollering into a hollow log, trying to get through to somebody - Hello in there. That was the beginning thought; then it went to old people. I've always had an affinity to old people. I used to help a buddy with his newspaper route and I'd deliver to a Baptist old people's home where you'd have to go room -to-room and some of the patients would kind of pretend that you were a grandchild or nephew that had come to visit instead of the guy delivering papers.
That always stuck n my head. It was all that stuff together, along with that pretty melody. I don't think I've done a show without singing Hello In There, nothing in it wears on me." ~ John Prine

We had an apartment in the city,
(continua)
5/7/2009 - 11:59




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