La pulce
La sento, sì, la sento questa pulce
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 19/12/2019 - 17:05
Mother
Album Brutalism (2019)
Mother deconstructs the term “Mother Fucker” into its literal and metaphorical meaning.
Metaphorically, the singer’s mother was fucked over by a system that required her to work increasingly long hours, mostly unpaid, just to provide for her children.
Literally, the singer is furious at how little empathy men can have for women over sexual assault. It’s a pervasive and complex phenomenon that makes women fear for their lives. How can you mother fuckers not see how terrible mother fuckers are?
“Mother” was a song that explored the roles of my mother and, in turn, of women in my life. The lyric you plucked was inspired by a Margaret Atwood quote which opened my mind to sexual violence and led me to think of my mother’s past relationships and her vulnerability as a woman beyond her as a mum. “Men are afraid that women will laugh at them. Women are afraid that men will kill them.” I didn’t want the song to lead the listener down a certain path, but intend to open up conversations of womanhood.
genius
Mother deconstructs the term “Mother Fucker” into its literal and metaphorical meaning.
Metaphorically, the singer’s mother was fucked over by a system that required her to work increasingly long hours, mostly unpaid, just to provide for her children.
Literally, the singer is furious at how little empathy men can have for women over sexual assault. It’s a pervasive and complex phenomenon that makes women fear for their lives. How can you mother fuckers not see how terrible mother fuckers are?
“Mother” was a song that explored the roles of my mother and, in turn, of women in my life. The lyric you plucked was inspired by a Margaret Atwood quote which opened my mind to sexual violence and led me to think of my mother’s past relationships and her vulnerability as a woman beyond her as a mum. “Men are afraid that women will laugh at them. Women are afraid that men will kill them.” I didn’t want the song to lead the listener down a certain path, but intend to open up conversations of womanhood.
genius
My mother worked 15 hours 5 days a week
(continua)
(continua)
19/12/2019 - 15:53
Il Che Guevara
[1970]
Testo e musica: Franco Trincale
Album: Canzoni in piazza con Franco Trincale
Tempi andati, mode andate. Le storie restano.
Testo e musica: Franco Trincale
Album: Canzoni in piazza con Franco Trincale
Tempi andati, mode andate. Le storie restano.
Ho visto un barbùn che l'era figlio di papà
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 19/12/2019 - 15:18
Percorsi:
Che Guevara
Ballata del Pinelli 50.0
Milano 14/12/2019. Immagini e suoni della "Catena Musicale" a cura di Tullio Quaianni.
CCG/AWS Staff 19/12/2019 - 13:35
Telemaco
"Telemaco" è il tentativo, forse ardito, forse vano, o invece apprezzabile, di trasporre un complesso psicosociale, attraverso la narrazione di un giovane Telemaco alla ricerca di una paternità ideale, culturale che riequilibri il suo spirito identitario. Telemaco è la magnificazione dello smarrimento, utile per scoprirsi nella radice di un pensiero, un sentimento, un desiderio che siano d'ausilio a questo movimento cieco verso il domani.
Ammainate le vele e issate
(continua)
(continua)
inviata da Cyrano. 19/12/2019 - 12:33
Lettera a Stefan Zweig
2018
Mu
Il 30 gennaio 1933, il giorno in cui Hitler divenne cancelliere del Reich, Roth lasciò la Germania. In una lettera a Stefan Zweig mostrò una sorprendente chiarezza di vedute e un atteggiamento di assoluto e coraggioso rifiuto del nazismo:
Mu
Il 30 gennaio 1933, il giorno in cui Hitler divenne cancelliere del Reich, Roth lasciò la Germania. In una lettera a Stefan Zweig mostrò una sorprendente chiarezza di vedute e un atteggiamento di assoluto e coraggioso rifiuto del nazismo:
Inzwischen wird es Ihnen klar sein, daß wir großen Katastrophen zutreiben. Abgesehen von den privaten – unsere literarische und materielle Existenz ist ja vernichtet – führt das Ganze zum neuen Krieg. Ich gebe keinen Heller mehr für unser Leben. Es ist gelungen, die Barbarei regieren zu lassen. Machen Sie sich keine Illusionen. Die Hölle regiert.
(Intanto le sarà chiaro che ci avviciniamo a grandi catastrofi. A parte quelle private - la nostra esistenza letteraria e materiale è annientata - tutto porta a una nuova guerra. Io non do più un soldo per la nostra vita. Si è riusciti a far governare la barbarie. Non si illuda. L'Inferno comanda).
(Intanto le sarà chiaro che ci avviciniamo a grandi catastrofi. A parte quelle private - la nostra esistenza letteraria e materiale è annientata - tutto porta a una nuova guerra. Io non do più un soldo per la nostra vita. Si è riusciti a far governare la barbarie. Non si illuda. L'Inferno comanda).
Signor Zweig, su di noi
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 19/12/2019 - 01:12
A Change Is Gonna Come
Ho fatto un CD con una ventina di versioni di questo brano.
In mezzo a tutte le altre la versione di Bob Dylan (dal vivo a New York il 28 marzo 2004: 70° della fondazione dell'Apollo Theater nel quartiere di Harlem) sembra un corpo estraneo, ma ...
dopo il primo ascolto, e via via sempre di più, ci si rende conto che no, Dylan azzecca perfettamente lo spirito della canzone. Non è un esercizio di bel canto, ma di espressività ed è incomparabile. Riesce veramente a far sentire la condizione di outcast dell'io narrante:
I go to the movie and I go downtown / somebody (keep) tellin' me "don't hang around" e da qui in poi è un crescendo
... winds up knockin' me / Back down on my knees / aaaaah
e il "lieto fine" non è calcato, Dylan fa suo il brano e a quel punto della propria vita (ha 63 anni) "a change is gonna come" più che una certezza torna ad essere una speranza.
Precedentemente... (continua)
In mezzo a tutte le altre la versione di Bob Dylan (dal vivo a New York il 28 marzo 2004: 70° della fondazione dell'Apollo Theater nel quartiere di Harlem) sembra un corpo estraneo, ma ...
dopo il primo ascolto, e via via sempre di più, ci si rende conto che no, Dylan azzecca perfettamente lo spirito della canzone. Non è un esercizio di bel canto, ma di espressività ed è incomparabile. Riesce veramente a far sentire la condizione di outcast dell'io narrante:
I go to the movie and I go downtown / somebody (keep) tellin' me "don't hang around" e da qui in poi è un crescendo
... winds up knockin' me / Back down on my knees / aaaaah
e il "lieto fine" non è calcato, Dylan fa suo il brano e a quel punto della propria vita (ha 63 anni) "a change is gonna come" più che una certezza torna ad essere una speranza.
Precedentemente... (continua)
Alexan wolf 18/12/2019 - 23:27
Andreas Pum
2018
Mu
Mu è il terzo album in studio del cantautore italiano Maler, pubblicato il 28 maggio 2018 ed ispirato alla vita e alle opere dello scrittore austriaco Joseph Roth. L'omaggio del cantautore si dipana attraverso quindici canzoni per voce, pianoforte e fisarmonica edito da Parametri Musicali, un audiolibro che racconta la vita di Roth e una favola in e-Book che ne reinventa l’infanzia editi da Quondam. L'album e l'audiolibro sono disponibili per il download digitale.
Si tratta di un'opera interamente ispirata alla biografia e ai romanzi di Joseph Roth, lo scrittore che più d'ogni altro seppe interpretare la crisi europea tra il primo e il secondo conflitto mondiale. Raccontò la fine di un mondo perduto per sempre, idealizzando il passato per smascherare le contraddizioni del presente. Ed è una significativa coincidenza che Mu sia il nomignolo con cui Roth veniva chiamato da bambino e anche quello di un mitico continente scomparso.
Wikipedia
Mu
Mu è il terzo album in studio del cantautore italiano Maler, pubblicato il 28 maggio 2018 ed ispirato alla vita e alle opere dello scrittore austriaco Joseph Roth. L'omaggio del cantautore si dipana attraverso quindici canzoni per voce, pianoforte e fisarmonica edito da Parametri Musicali, un audiolibro che racconta la vita di Roth e una favola in e-Book che ne reinventa l’infanzia editi da Quondam. L'album e l'audiolibro sono disponibili per il download digitale.
Si tratta di un'opera interamente ispirata alla biografia e ai romanzi di Joseph Roth, lo scrittore che più d'ogni altro seppe interpretare la crisi europea tra il primo e il secondo conflitto mondiale. Raccontò la fine di un mondo perduto per sempre, idealizzando il passato per smascherare le contraddizioni del presente. Ed è una significativa coincidenza che Mu sia il nomignolo con cui Roth veniva chiamato da bambino e anche quello di un mitico continente scomparso.
Wikipedia
Se vuoi sapere di Andreas Pum
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 18/12/2019 - 22:28
Revelation: Revolution '69
Benchè fosse il 69 année érotique, sulla copertina del disco dei Lovin' Spoonful i maschi erano nudi e la femmina in calzamaglia... Tristesse!
B.B. 18/12/2019 - 22:02
La guèrra
E totjorn los òmes fan la guèrra
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/12/2019 - 20:45
Heureux et content
Heureux et content
Chanson française – Heureux et content – Marco Valdo M.I. – 2019
ARLEQUIN AMOUREUX – 30
Opéra-récit historique en multiples épisodes, tiré du roman de Jiří Šotola « Kuře na Rožni » publié en langue allemande, sous le titre « VAGANTEN, PUPPEN UND SOLDATEN » – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1972 et particulièrement de l’édition française de « LES JAMBES C’EST FAIT POUR CAVALER », traduction de Marcel Aymonin, publiée chez Flammarion à Paris en 1979.
Dialogue Maïeutique
À propos de dialogue, Lucien l’âne mon ami, en voici un, un nouveau, un de plus entre Matthias, alias Vojtěch Boronelli et le célèbre Docteur Faust.
Ah, Marco Valdo M.I. mon ami, ça me fait bien plaisir de voir que notre petit manie du dialogue est aussi celle d’autres locuteurs impénitents.
Mais enfin, Lucien l’âne mon ami, tu sais certainement mieux que moi, du fait que tu participas des... (continua)
Chanson française – Heureux et content – Marco Valdo M.I. – 2019
ARLEQUIN AMOUREUX – 30
Opéra-récit historique en multiples épisodes, tiré du roman de Jiří Šotola « Kuře na Rožni » publié en langue allemande, sous le titre « VAGANTEN, PUPPEN UND SOLDATEN » – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1972 et particulièrement de l’édition française de « LES JAMBES C’EST FAIT POUR CAVALER », traduction de Marcel Aymonin, publiée chez Flammarion à Paris en 1979.
Dialogue Maïeutique
À propos de dialogue, Lucien l’âne mon ami, en voici un, un nouveau, un de plus entre Matthias, alias Vojtěch Boronelli et le célèbre Docteur Faust.
Ah, Marco Valdo M.I. mon ami, ça me fait bien plaisir de voir que notre petit manie du dialogue est aussi celle d’autres locuteurs impénitents.
Mais enfin, Lucien l’âne mon ami, tu sais certainement mieux que moi, du fait que tu participas des... (continua)
Docteur Johannes Faust, je suis heureux, dit Matthias ;
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 18/12/2019 - 12:41
Adieu-siatz ma maire
Adieu-siatz ma maire, me veiràs pas pus,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/12/2019 - 08:15
Η σονάτα του σεληνόφωτος
Beethoven , Piano Sonata No. 26 "Les Adieux", pianista Maurizio Pollini
Per ultima la traduzione siciliana che ha richiesto non poco tempo. E’ un atto deliberatamente conclusivo da parte mia. Lo dovevo all’uomo e all’artista Ghiannis Ritsos , lo dovevo al generoso impegno di CCG-AWS nel senso che sarà chiaro più avanti, lo dovevo ad una terra che ho sempre giudicato con troppa severità, rivisitando ora il mio atteggiamento dopo qualche decennio. Siciliani, a dispetto delle residenze e delle contaminazioni culturali, piaccia o no, lo si è per sempre.
Desidero indirizzare l’attenzione del lettore, che per avventura si imbattesse in queste righe, ad una riflessione che a me sembra importante e voglio condividere.
Se mi si chiedesse , nei limiti della mia conoscenza dell’opera di Ritsos, di scegliere dei suoi versi per dare la cifra dell’uomo, del letterato e del cittadino del mondo,... (continua)
Per ultima la traduzione siciliana che ha richiesto non poco tempo. E’ un atto deliberatamente conclusivo da parte mia. Lo dovevo all’uomo e all’artista Ghiannis Ritsos , lo dovevo al generoso impegno di CCG-AWS nel senso che sarà chiaro più avanti, lo dovevo ad una terra che ho sempre giudicato con troppa severità, rivisitando ora il mio atteggiamento dopo qualche decennio. Siciliani, a dispetto delle residenze e delle contaminazioni culturali, piaccia o no, lo si è per sempre.
Desidero indirizzare l’attenzione del lettore, che per avventura si imbattesse in queste righe, ad una riflessione che a me sembra importante e voglio condividere.
Se mi si chiedesse , nei limiti della mia conoscenza dell’opera di Ritsos, di scegliere dei suoi versi per dare la cifra dell’uomo, del letterato e del cittadino del mondo,... (continua)
SUNATA Ô LUSTRU I LUNA
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 18/12/2019 - 00:13
Les Verbes manquants
Les Verbes manquants
Chanson de langue française – Les Verbes manquants – Marco Valdo M.I. – 2019
Dialogue Maïeutique
Ah, Marco Valdo M.I., ne voilà-t-il pas que tu te mets à la conjugaison et au présent encore ! Aurais-tu des ambitions de grammairien ? J’avais bien remarqué ton goût pour de petites incursions récréatives dans le Bon Usage de Monsieur Grévisse, mais de là à te voir écrire une chanson sur la conjugaison, je te l’avoue, personnellement, je n’en reviens pas.
Oh, Lucien l’âne mon ami, attends un instant et tu vas comprendre de quoi il s’agit. Le fait est que cet exercice de conjugaison m’a bien amusé, mais il ne prend son vrai sens que par les verbes choisis qui sont des verbes « manquants », autrement dit qui ne se trouvent pas (encore ?) dans le dictionnaire et pour la plupart, sont absents du langage usuel. Et puis, c’est le minimum de correction, je dois bien signaler... (continua)
Chanson de langue française – Les Verbes manquants – Marco Valdo M.I. – 2019
Dialogue Maïeutique
Ah, Marco Valdo M.I., ne voilà-t-il pas que tu te mets à la conjugaison et au présent encore ! Aurais-tu des ambitions de grammairien ? J’avais bien remarqué ton goût pour de petites incursions récréatives dans le Bon Usage de Monsieur Grévisse, mais de là à te voir écrire une chanson sur la conjugaison, je te l’avoue, personnellement, je n’en reviens pas.
Oh, Lucien l’âne mon ami, attends un instant et tu vas comprendre de quoi il s’agit. Le fait est que cet exercice de conjugaison m’a bien amusé, mais il ne prend son vrai sens que par les verbes choisis qui sont des verbes « manquants », autrement dit qui ne se trouvent pas (encore ?) dans le dictionnaire et pour la plupart, sont absents du langage usuel. Et puis, c’est le minimum de correction, je dois bien signaler... (continua)
NAZIR
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 17/12/2019 - 21:41
Darrièr lo castèl de Montvièlh
anonimo
Canzone tradizionale del Lot e Garonna, Nuova Aquitania.
Non so a quando risalga, ma è di certo molto antica...
Testo trovato su Paraulas en Òc
Trovo il brano – in occitano in molte varianti, credo dovute alle diverse trascrizioni possibili della lingua, e in francese - in dischi di Rosina De Peira, Vendémiaire, Perlinpinpin Fòlc, Les Pastourelles du Bas-Limousin, Les Pays, Quatuor vocal Méliades...
Dalla finestra del suo castello a Monviel, il figlio del re sente un canto di donna che si diffonde nella campagna. Il canto è così dolce e triste che il principe ordina al suo servo di sellare un cavallo, perchè vuole andare a conoscere quella donna che canta così bene. Il servo cerca di dissuaderlo ma deve cedere al volere del signore. Ma man mano che il principe si avvicina alla fonte del canto, questo diventa sempre più flebile. Raggiunta la donna, il principe le chiede di continuare a... (continua)
Non so a quando risalga, ma è di certo molto antica...
Testo trovato su Paraulas en Òc
Trovo il brano – in occitano in molte varianti, credo dovute alle diverse trascrizioni possibili della lingua, e in francese - in dischi di Rosina De Peira, Vendémiaire, Perlinpinpin Fòlc, Les Pastourelles du Bas-Limousin, Les Pays, Quatuor vocal Méliades...
Dalla finestra del suo castello a Monviel, il figlio del re sente un canto di donna che si diffonde nella campagna. Il canto è così dolce e triste che il principe ordina al suo servo di sellare un cavallo, perchè vuole andare a conoscere quella donna che canta così bene. Il servo cerca di dissuaderlo ma deve cedere al volere del signore. Ma man mano che il principe si avvicina alla fonte del canto, questo diventa sempre più flebile. Raggiunta la donna, il principe le chiede di continuare a... (continua)
Darrièr lo castèl de Montvièlh
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/12/2019 - 20:42
Comunicato n°38
Bella eh, ma non è esattamente una canzone contro la guerra...
Cristian 17/12/2019 - 17:12
The Ballad of 1891
Caro Bernart, per completezza di informazioni aggiungo che la ballata si può ascoltare da "The Bushwackers" nel loro disco "Faces in the Street" prodotto nel 1981 dal compianto Trevor Lucas che la interpretò anche dal vivo al The Troubadour Cafe, South Melbourne, Australia nell'ottobre del 1984, come documentato nella cassetta "The Attic Tracks Vol. 2", ristampata in CD in Inghilterra nel 2010 dalla Talking Elephant Records.
Flavio Poltronieri
Flavio Poltronieri
Flavio Poltronieri 17/12/2019 - 16:20
Arterio (Sclerosi)
[1979]
Nell'album "Quinto Stato"
La voce è quella di Rudy Passuello
Nell'album "Quinto Stato"
La voce è quella di Rudy Passuello
Con panze traboccanti e sguardi deficienti
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/12/2019 - 21:23
Percorsi:
Violenza sui Primi Ministri
How Can a Poor Man Stand Such Times and Live?
2008
Along The Miners' Rows
“(Along The Miners' Rows) summon(s) up and celebrate(s) the rich cultural history of central Scotland’s now-vanished mining communities”
The Herald
Along The Miners' Rows
“(Along The Miners' Rows) summon(s) up and celebrate(s) the rich cultural history of central Scotland’s now-vanished mining communities”
The Herald
HOW CAN A POOR MAN STAND SUCH TIMES AND LIVE?
(continua)
(continua)
16/12/2019 - 16:12
Lied einer deutschen Mutter
Insisto: la versione di Gisela May del video è quella di Hans Eisler. Quella di Paul Dessau, sempre Gisela May, si trova qui:
.
Vedi: "Brecht offered the poem to Dessau shortly after their first meeting in New York in 1943. Brecht had already composed a melodic fragment, which Dessau used in the lines, “Hätt ich gewußt, was ich heut weiß” (Had I known what I know now). Hanns Eisler set the same text in 1937, but Brecht claimed to prefer Dessau’s setting." The Lieder of Paul Dessau
Buon lavoro,
claudio canal
.
Vedi: "Brecht offered the poem to Dessau shortly after their first meeting in New York in 1943. Brecht had already composed a melodic fragment, which Dessau used in the lines, “Hätt ich gewußt, was ich heut weiß” (Had I known what I know now). Hanns Eisler set the same text in 1937, but Brecht claimed to prefer Dessau’s setting." The Lieder of Paul Dessau
Buon lavoro,
claudio canal
claudio canal 16/12/2019 - 14:40
Tomten
With this 2nd Finnish version of Viktor Rydberg's great poem I wish all the staff members, contributors and friends of this webpage a peaceful Christmas time and a happy new year 2020.
TONTTU
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 16/12/2019 - 13:02
The Day That All the Lights Went Out
2008
Along The Miners' Rows
“(Along The Miners' Rows) summon(s) up and celebrate(s) the rich cultural history of central Scotland’s now-vanished mining communities”
The Herald
Along The Miners' Rows
“(Along The Miners' Rows) summon(s) up and celebrate(s) the rich cultural history of central Scotland’s now-vanished mining communities”
The Herald
Hear the miners’ heavy tramping,
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 16/12/2019 - 10:35
Where Can a Miner Go?
2008
Along The Miners' Rows
“(Along The Miners' Rows) summon(s) up and celebrate(s) the rich cultural history of central Scotland’s now-vanished mining communities”
The Herald
Along The Miners' Rows
“(Along The Miners' Rows) summon(s) up and celebrate(s) the rich cultural history of central Scotland’s now-vanished mining communities”
The Herald
Where can a miner go?
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 16/12/2019 - 10:33
The Miner's Widows Lament
2008
Along The Miners' Rows
“(Along The Miners' Rows) summon(s) up and celebrate(s) the rich cultural history of central Scotland’s now-vanished mining communities”
The Herald
Along The Miners' Rows
“(Along The Miners' Rows) summon(s) up and celebrate(s) the rich cultural history of central Scotland’s now-vanished mining communities”
The Herald
The life has been torn out from me,
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 16/12/2019 - 10:31
Digging Coal
2008
Along The Miners' Rows
“(Along The Miners' Rows) summon(s) up and celebrate(s) the rich cultural history of central Scotland’s now-vanished mining communities”
The Herald
Along The Miners' Rows
“(Along The Miners' Rows) summon(s) up and celebrate(s) the rich cultural history of central Scotland’s now-vanished mining communities”
The Herald
In nineteen hundred five, digging coal.
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 16/12/2019 - 10:30
Along the Miners' Rows
2008
Along The Miners' Rows
“(Along The Miners' Rows) summon(s) up and celebrate(s) the rich cultural history of central Scotland’s now-vanished mining communities”
The Herald
Along The Miners' Rows
“(Along The Miners' Rows) summon(s) up and celebrate(s) the rich cultural history of central Scotland’s now-vanished mining communities”
The Herald
About a hundred families lived here one day,
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 16/12/2019 - 10:29
The Dreamer
(2019)
Album: Rearrange My Heart
“The Dreamer” was inspired by the stories of undocumented immigrants living in North Carolina and by the life of Moisés Serrano, an openly undocumented and queer DACA recipient and community leader. Since coming out as undocumented in 2010, Serrano has relentlessly pursued equality for his community through the sharing of his story and activism. Moisés’ advocacy was featured in the documentary, Forbidden: Undocumented & Queer in Rural America, he also wrote the script for “The Dreamer” music video.
Album: Rearrange My Heart
“The Dreamer” was inspired by the stories of undocumented immigrants living in North Carolina and by the life of Moisés Serrano, an openly undocumented and queer DACA recipient and community leader. Since coming out as undocumented in 2010, Serrano has relentlessly pursued equality for his community through the sharing of his story and activism. Moisés’ advocacy was featured in the documentary, Forbidden: Undocumented & Queer in Rural America, he also wrote the script for “The Dreamer” music video.
Shepherds wouldn't roam o’er so harsh a land
(continua)
(continua)
15/12/2019 - 23:19
Elegy for the Arctic
Ludovico Einaudi performs an original piece "Elegy for the Arctic", on the Arctic Ocean to call for its protection, on June 17th, 2016
With a grand piano on a floating platform in front of a glacier, Einaudi played an original piece composed for the cause
The acclaimed composer has turned into music the voices of the eight million people that asks for Arctic protection
Il pianista e compositore italiano Ludovico Einaudi ha girato un video a favore della campagna di Greenpeace per la difesa dell'Artico, suonando una sua composizione per piano, "Elegy for the Arctic", su una piattaforma galleggiante fra i ghiacci del Polo Nord, davanti alle coste delle isole Svalbard (Norvegia). Il compositore si è imbarcato alla Svalbard sulla nave di Greenpeace "Arctic Sunrise" ed ha girato il video con un pianoforte a coda tra i ghiacci galleggianti, sullo sfondo del ghiacciaio costiero di Wahlenbergbreen.... (continua)
With a grand piano on a floating platform in front of a glacier, Einaudi played an original piece composed for the cause
The acclaimed composer has turned into music the voices of the eight million people that asks for Arctic protection
Il pianista e compositore italiano Ludovico Einaudi ha girato un video a favore della campagna di Greenpeace per la difesa dell'Artico, suonando una sua composizione per piano, "Elegy for the Arctic", su una piattaforma galleggiante fra i ghiacci del Polo Nord, davanti alle coste delle isole Svalbard (Norvegia). Il compositore si è imbarcato alla Svalbard sulla nave di Greenpeace "Arctic Sunrise" ed ha girato il video con un pianoforte a coda tra i ghiacci galleggianti, sullo sfondo del ghiacciaio costiero di Wahlenbergbreen.... (continua)
(strum)
15/12/2019 - 23:10
Percorsi:
Guerra alla Terra
Heresy
1991
Album: Roll The Bones
Album: Roll The Bones
All around that dull gray world
(continua)
(continua)
15/12/2019 - 21:46
Percorsi:
Il Muro di Berlino, 1961-1989
Ti sveglierò in Aprile
(2019)
"Ti sveglierò in Aprile" è il titolo dell'ultimo lavoro della band siciliana Miqrà prodotto dall'etichetta discografica Jonio Culture e in uscita per Dicembre 2019.
Il brano interamente registrato presso gli SharkLair Recording Studio e mixato da Antonio Torresi rappresenta una svolta per la sonorità della band, messo da parte infatti il sound post rock che ha caratterizzato l'album d'esordio "Ultimo piano senza ascensore", questo singolo risulta spogliato da tutta l'elettronica lasciando spazio a suoni crudi di chitarra e lap steel.
Il testo è un inno alla ribellione, un invito all'amore nonostante lo sbiadire della bellezza intorno a noi. Le immagini del brano sono spaccati della realtà vissuta dall’Italia in questo periodo storico, narrate in modo diretto e disincantato, il brano però non è un racconto di rassegnazione anzi, al contrario, è un urlo di rinascita.
Il videoclip di questo brano è stato realizzato dal regista Gianluca Ricceri e girato per intero tra le caratteristiche vie di Caltagirone.
"Ti sveglierò in Aprile" è il titolo dell'ultimo lavoro della band siciliana Miqrà prodotto dall'etichetta discografica Jonio Culture e in uscita per Dicembre 2019.
Il brano interamente registrato presso gli SharkLair Recording Studio e mixato da Antonio Torresi rappresenta una svolta per la sonorità della band, messo da parte infatti il sound post rock che ha caratterizzato l'album d'esordio "Ultimo piano senza ascensore", questo singolo risulta spogliato da tutta l'elettronica lasciando spazio a suoni crudi di chitarra e lap steel.
Il testo è un inno alla ribellione, un invito all'amore nonostante lo sbiadire della bellezza intorno a noi. Le immagini del brano sono spaccati della realtà vissuta dall’Italia in questo periodo storico, narrate in modo diretto e disincantato, il brano però non è un racconto di rassegnazione anzi, al contrario, è un urlo di rinascita.
Il videoclip di questo brano è stato realizzato dal regista Gianluca Ricceri e girato per intero tra le caratteristiche vie di Caltagirone.
Finita la partita
(continua)
(continua)
inviata da Jonio Culture 15/12/2019 - 20:37
Percorsi:
Mafia e mafie
Bullet In The Head [Bullet In Your Head]
Grazie mille per l'ottima traduzione ❤
Manuela 15/12/2019 - 15:45
Streets of London
Il compianto Marc Robine nel 1999 ne ha realizzato un libero adattamento in francese ambientandolo tra "Les Rues De Paris", le parole sono tutte cambiate pur mantenendo intatto il senso della canzone. La variazione di luogo giova al testo in quanto sottolinea il fatto che purtroppo indipendentemente da ciò......
Flavio Poltronieri
LES RUES DE PARIS
(continua)
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 15/12/2019 - 11:56
Paris en colère
I francesi dimostrano sempre come si è nazionalisti. Il testo della canzone lo dimostra con le parole trascinanti alla ribellione contro i tedeschi. La loro storia insegna già con la Rivoluzione e continua oggi con gli scioperi. Quando è ora s'incazzano e sono guai......
FRANCOIS 15/12/2019 - 11:44
Piazza Fontana
1969, Primavera : la prima pista nera
1969 primavera - Pasquale Juliano è capo della squadra mobile di Padova, indaga sugli attentati in città, individua un nucleo di estremisti di destra, scopre traffici di armi ed esplosivi, intuisce per primo la pista nera che avrebbe portato a piazza Fontana.
Ma qualcuno ferma lui e la sua inchiesta : finisce sotto processo, al giudice che lo indaga parla di attentati imminenti.
questa la storia.
vedi anche:
1969 primavera - Pasquale Juliano è capo della squadra mobile di Padova, indaga sugli attentati in città, individua un nucleo di estremisti di destra, scopre traffici di armi ed esplosivi, intuisce per primo la pista nera che avrebbe portato a piazza Fontana.
Ma qualcuno ferma lui e la sua inchiesta : finisce sotto processo, al giudice che lo indaga parla di attentati imminenti.
questa la storia.
La prima pista nera
La storia di Pasquale Juliano
vedi anche:
commissario Juliano – 12 dicembre 1969 Piazza Fontana Strage di Stato
Articoli su commissario Juliano scritti da stragedistato
15/12/2019 - 10:29
Inch'Allah
A oriente fui y vi lucir la luna como pabellón
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 14/12/2019 - 19:39
Ascoltate o popolo ignorante
anonimo
(fonte: Al rombo del cannon. Grande guerra e canto popolare. di Franco Castelli, Emilio Jona, Alberto Lovatto, pag. 563).
IN TRINCEA QUI DIETRO LE ROCCE
(continua)
(continua)
13/12/2019 - 22:48
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Testo e musica Franco Tringale
Album: Siamo uguali alla catena
E’ cambiato
Si, è cambiato. E’ cambiato il cartone del bagaglio: oggi è polietilene teraftalato made in China. E’ cambiato il materiale dei ponti autostradali : oggi il cemento armato è meno cemento meno armato. E’ cambiato l’emigrante : oggi la sua faccia si è scurita, ha il colore del cacao.
Anche la borghesia é cambiata,pervasiva, ha preso i connotati di Proteo.
Che strano, la musica è la sola a non essere cambiata.