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Abschied von der Front (Abschied der Internationalen Brigaden)

Abschied von der Front (Abschied der Internationalen Brigaden)
[1938]
Versi di Erich Weinert.
Musica di Ernst Busch.
Ritrovo la canzone nei dischi di Busch intitolati “Spanien - Venceremos” del 1967 e “Ernst Busch 2 (Lieder Des Spanischen Bürgerkrieges)” del 1970.

Musicalmente niente di più che una marcetta, ma il testo è bello e racconta di quanto allora fosse sentito l’internazionalismo, il fatto quasi naturale di accorrere in un paese lontano a combattere e morire in soccorso dei propri fratelli minacciati ed aggrediti dai fascisti.

L’ “abschied”, l’addio, è qui quello dei volontari delle Brigate internazionali che tra settembre ed ottobre del 1938, nel pieno della battaglia dell’Ebro e mentre i nazionalisti cominciavano chiaramente a prevalere, furono costretti a rimpatriare per adempiere ad un ipocrita monito della Società delle Nazioni (l’ONU di allora) che caldeggiava la politica di non intervento. Però a fianco dei fascisti rimasero decine di migliaia di italiani e tedeschi...
Wie schön der Tag, als wir mit hartem Schritt,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/4/2014 - 21:59
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Seifenlied

Seifenlied
[1928]
Versi di Julian Arendt (1895-1938), scrittore ebreo tedesco, autore di molti testi per il cabaret durante la Repubblica di Weimar.
Musica di Otto Stransky (1889-1932), compositore austriaco.
Interpretata da Ernst Busch, dal vivo al “Larifari”, un cabaret itinerante a contenuto fortemente politico fondato proprio nel 1928 a Berlino da Rosa Valetti, famosa attrice di cinema e di cabaret e cantante, e da Erich Einegg, pianista e compositore.
Ritrovo la canzone nei dischi di Busch intitolati “Die Goldenen Zwanziger Jahre” del 1964 e “Ernst Busch 1 (Lieder Der Arbeiterklasse 1917-1933)” del 1970.
Testo trovato qui

Una canzoncina da kabarett che prende allegramente per il culo i socialdemocratici tedeschi, i cui candidati, durante la campagna elettorale del 1928, distribuivano ai raduni saponette con su impresso “Vota SPD”. Un’iniziativa davvero “pulita” per una Germania sull’orlo... (continua)
Wir haben unsre Brüder
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/4/2014 - 21:21
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Malicorne: L'écolier assassin

Malicorne: L'écolier assassin
[Traditionnelle / Tradizionale]
Arrangiamento: Gabriel Yacoub - Marie Yacoub
Album: Malicorne, Almanach [1976]
Canto: Gabriel Yacoub - Marie Yacoub

Arrangement: Gabriel Yacoub - Marie Yacoub
Album: Malicorne, Almanach [1976]
Chant: Gabriel Yacoub - Marie Yacoub




Che al sottoscritto, che “abita” da decenni in mezzo alle antiche balladries di mezza Europa, ogni tanto riprenda la voglia di tornarci, non è un caso stupefacente; se poi c'è da tornarci assieme ai Malicorne (a Gabriel Yacoub, a sua moglie Marie, a tutti gli altri), è del tutto naturale. Come forse soltanto gli Steeleye Span, i Malicorne seppero collegare il “folk revival” degli anni '60 e '70 (che aveva, è bene ricordarlo, una ben precisa connotazione “protest” in opposizione alla musica commerciale e che, in un certo senso, riproponeva una sorta di nuovo romanticismo delle origini) alle nuove tendenze musicali, e in particolare... (continua)
D´où reviens-tu mon fils Jacques,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 21/4/2014 - 19:40
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Psaume 151

Psaume 151
Chanson française – Léo Ferré – 1971

Après son passage chez les « bons pères », Léo Ferré devait en connaître devait en connaître un bout sur les litanies ecclésiastiques..., dit Lucien l'âne en riant.
Les psaumes sont écrits sur les magnétophones
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 21/4/2014 - 19:04
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Canzone NO MUOS

Canzone NO MUOS
Qualche raro ficodindia sul mio cammino
(continua)
inviata da adriana 21/4/2014 - 17:16

Erntelied

Erntelied
[1893?]
Versi di Richard Dehmel (1863-1920), poeta e scrittore tedesco, cantore dei diritti dei lavoratori (ma poi anche entusiasta volontario nella prima guerra mondiale. Morì nel 1920 in seguito alle ferite riportate in battaglia). Nella raccolta intitolata “Aber die Liebe” pubblicata nel 1893.

Musica di Béla Reinitz (1878-1943), compositore ungherese, nella sua opera “Es wird gehn (Ça ira...) - 8 Lieder” per voce e pianoforte, con brani di Richard Dehmel, Erich Mühsam (Lumpenlied, Der Revoluzzer), Josef Luitpold (Krieg, Trotziger Abschied), Georg Herwegh e Klabund.
Es steht ein goldnes Garbenfeld,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/4/2014 - 14:26

Padre Nuestro

Padre Nuestro
Albúm: Cantos Religiosos
Grabado en Español para Multimusic en México.
Grabación por: "La Buena Estrella"
Producido por: Luis Alberto San Martín
Arreglos musicales: May González
Coro: Varios (Nueva Vida)

Multimusic en Español
Año 2008

Canción dedicada a la oración y a la paz. La plegaria que Jesús mismo diseño para unificar a los pueblos en la oración a través de los siglos.

Va dedicada a todos los pueblos del mundo. Dios les bendiga!
(Coro)
(continua)
inviata da José Cisneros 21/4/2014 - 10:09
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Canción a la revolución

Canción a la revolución
Ey hola! soy el joven que
(continua)
inviata da adriana 20/4/2014 - 10:48
Il vento dalle case in fiamme / portava neri aquiloni, /la gente in corsa sulle giostre/ acchiappava i fiocchi nell’aria. / Gonfiava le gonne alle ragazze / quel vento dalle case in fiamme, / rideva allegra la folla / nella bella domenica di Varsavia.

C’è chi ne trarrà la morale / che il popolo di Varsavia o Roma /commercia, si diverte, ama /indifferente ai roghi dei martiri./ Altri ne trarrà la morale
sulla fugacità delle cose umane,/sull’oblio che cresce /prima che la fiamma si spenga.

Czesław Miłosz, Pasqua 1943
Lorenzo Masetti 20/4/2014 - 10:32
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Jishapuniw Marichiweu

Jishapuniw Marichiweu
Homenaje al pueblo Mapuche
El corazón de los cielos
(continua)
inviata da adriana 19/4/2014 - 11:04
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Костюмчик новенький

Костюмчик новенький
L'Unione Sovietica stalinista tra gli anni '20 e gli anni '50: sono i decenni delle grandi "purghe" dove ogni potenziale nemico del regime viene mandato nei gulag, nei campi di lavoro della Siberia.

La Siberia, in mezzo al nulla, nella parte asiatica della Russia, con un clima estremo, pochissimo popolata è tuttavia ricca di risorse minerarie. Lo sfruttamento delle miniere ucciderà 25000 prigionieri condannati per furto, omicidio, omosessualità...

Nei canti del gulag (raccolti negli anni '70 in un raro LP - l'unico pubblicato dalla modella di importanti pittori e scultori e collezionista d'arte Dina Vierny) l'asprezza delle parole evoca a volte le dure condizioni di vita nei campi di lavoro. Ma anche dei ricordi che esprimono la libertà interiore quando fuggire è impossibile. Questa libertà, la libertà interiore, è quella che i russi chiamano "volya" in contrapposizione con la libertà in senso giuridico, "svoboda", cioè quella di cui i prigionieri erano privati.

Traduzione dal libretto del disco di Noemi Wasfield & BLK
Костюмчик новенький, колёсики
(continua)
18/4/2014 - 23:55

Czesław Miłosz: Przedmowa

Czesław Miłosz: Przedmowa
[1945]

Czesław Miłosz
Dalla raccolta delle poesie ititolata "Ocalenie" (Salvezza)
Dal sito http://poema.pl/publikacja/37381-przedmowa
Ty, którego nie mogłem ocalić,
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 18/4/2014 - 22:14
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Հայ քաջեր

Հայ քաջեր
Hay k’ajer


La canzone è ispirata da alcuni episodi della storia armena del XIX secolo, in particolare dalla ribellione di Sasun del 1892 -in cui la poverissima popolazione stanziale armena insorse contro l'avidità dei capoclan curdi che avevano imposto una tassazione in sovrappiù rispetto a quella già stabilita da Costantinopoli- e le vicende della guerriglia che divampò negli anni seguenti.
Il movimento guerrigliero fu stroncato solo a prezzo di una repressione generalizzata che causò decine di migliaia di morti (i "Massacri hamidiani" del 1895/96) e che costrinse all'esilio i combattenti superstiti. [INSCO]
Սասնա քաջեր վերցրին զենքեր,
(continua)
inviata da Io non sto con Oriana 18/4/2014 - 15:41

Krieg

Krieg
[1926]
Versi di Josef Luitpold (1886-1966), poeta e pacifista austriaco, legato al movimento operaio. Finì esule negli USA dopo il 1934.

Musica di Béla Reinitz (1878-1943), compositore ungherese.
Interpretata da Ernst Busch in “Es kommt der Tag”, ottava ‎pubblicazione della serie “Rote Reihe” dell’Aurora-Schallplatten.
Um die Mitternacht
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/4/2014 - 14:00
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Deutsches Miserere

Deutsches Miserere
[1943-44]
Alcuni versi di un più lungo poema di Brecht, in seguito messi in musica da Hanns Eisler.

Interpretata da Ernst Busch nei dischi “Der Heilige Krieg / Frieden Der Welt” e “Ernst Busch Singt Tucholsky Und Brecht ‎– Deutsches Miserere”, entrambi editi dall’Aurora Schallplatten nel 1967.

Credo che il “Deutsches Miserere” brechtiano, nel suo testo completo, sia stato messo in musica soltanto dal compositore tedesco Paul Dessau (1894-1979) nel suo oratorio per coro misto, coro di voci bianche, soprano, contralto, tenore e basso solisti, grande orchestra, organo e Trautonium (strumento elettronico rivoluzionario inventato nel 1929 da Friedrich Trautwein).

Anche Wolf Biermann si cimentò con il “Deutsches Miserere”, presente nel suo disco “Trotz Alledem!” del 1978.
Eines schönen Tages befahlen uns unsre Obern
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/4/2014 - 13:18
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Cannons

Cannons
2014
Education, Education, Education & War
Look alive
(continua)
inviata da donquijote82 16/4/2014 - 17:32
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Minguccio

Minguccio
La canzone racconta la storia di un poveretto, figlio di contadini, che era stato chiamato a fare la guerra del 15-18 e in seguito allo scoppio di una bomba che l'aveva sfigurato (da qui il soprannome "Muso di Cane"), era diventato scemo e alla fine, dopo che era tornato al suo paese, quando è morto non gli hanno fatto neppure il funerale.

La coda musicale bandistica che accompagna la grottesca e agghiacciante risata finale del protagonista della canzone con il suo incedere processionale, immagino voglia essere un tardivo ma dovuto risarcimento.
'Na cròsce spezzata, do' tavulu cendràte
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 15/4/2014 - 21:33
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Петербургский романс

Петербургский романс
23 августа 1968
23 agosto 1968
Testo da bards.ru

Galich scrisse questa canzone il 22 agosto 1968 riferendosi al giorno precedente quando i carri armati sovietici invasero la Cecoslovacchia per fermare la politica di de-stalinizzazione del paese. Pochi giorni dopo un gruppo di persone organizzò una protesta sulla Piazza Rossa, forse influenzati dai versi conclusivi della poesia. I manifestanti furono tutti arrestati e chiusi in prigione o in manicomio.

*

Unlike Mandelstam, Galich was never eliminated physically, as he was famous outside of Soviet borders and it would cause trouble to the states if he were to be removed, so Galich was "free" to continue his work. Galich tended to write poems about current events in the USSR constantly, bringing unknown information to light across the globe. Galich wrote "Petersburg Romance" on 22 August, 1968, referencing the day prior, when Soviet tanks... (continua)
...Быть бы мне поспокойней,
(continua)
14/4/2014 - 22:16
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Облака плывут в Абакан

Облака плывут в Абакан
(1962)

"Clouds" is a great example on Galich's use of symbols and his clarity of expression, as it explains the feelings of a person that has just been released out of a forced labour camp. It is likely to have taken place in 1953, after Stalin's death, when a large amount of "criminals" were released due to wrong judgment when they were arrested; many of them did no real crime, but were arrested due to "breaching" Article 58 instead. The speaker relives that confusion and pain that he has lived through, as depicted in lines 9-10 and 13-14. The speaker does genuinely hate what came out of the camps, but he believes that he is still lucky as he's "even got a few teeth"; most of the people that entered the Gulags and managed to survive through came out disfigured due to the torture that they had to endure, insanely heavy workloads, and malnutrition. Yet, the speaker gets "what's [his] by right",... (continua)
Облака плывут, облака,
(continua)
14/4/2014 - 21:05
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B-Movie

B-Movie
[1981]
Singolo poi compreso nell’album “Reflections”

Un violento attacco all’America di Ronald Reagan, il cowboy col cappello ed il cavallo bianchi subentrato a John Wayne, quello che arrivava sempre sparacchiando sui cattivi e salvando tutti i buoni all’ultimo momento… Un paese nostalgico, incapace di guardare al presente e al futuro, scivolato tragicamente in uno squallido film di serie B…
Well, the first thing I want to say is: mandate my ass!
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/4/2014 - 15:23
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Funeral Pyre

Funeral Pyre
[1981]
Parole di Paul Weller
Musica de The Jam
Singolo poi incluso nell’EP “The Jam”

Sembra quasi di trovarsi in Germania nel 1933, durante uno dei “Bücherverbrennungen”, i roghi dei libri organizzati dai nazisti appena saliti al potere, e invece qui siamo nella Gran Bretagna della “Iron Lady” Margaret Thatcher, dove “il debole viene schiacciato e il forte è sempre più forte…”
Down in amongst the streets tonight
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/4/2014 - 14:47
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Lulù e Marlène

Lulù e Marlène
Chanson italienne – Lulù e Marlene – Litfiba – 1985
LOULOU ET MARLÈNE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 14/4/2014 - 14:45
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Talking at the Same Time

Talking at the Same Time
[2011]
Parole e musica di Tom Waits
Nell’album intitolato “Bad As Me”

“C’è sempre qualcuno che fa i soldi quando il sangue scorre per le strade…”
Get a job, save your money, listen to Jane
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/4/2014 - 13:47
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Hang Me, Oh Hang Me

Hang Me, Oh Hang Me
Traditional, arranged by Dave Van Ronk. Recently performed in the movie "inside Llewyn Davis" by Oscar Isacc
Hang me, oh, hang me, I'll be dead and gone
(continua)
inviata da Lorenzo Caccianiga 14/4/2014 - 11:40
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Don Chisciotte

Don Chisciotte
14/4/2014 - 02:44
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كلمتي حرة‎ (Kelmti Horra)‎

كلمتي حرة‎ (Kelmti Horra)‎
çeviri http://vinceverbatim.tumblr.com/ dan alınmıştır.
Özgür olanım ben ve asla korkmayan,
(continua)
inviata da zeynep 14/4/2014 - 00:05

La Marseillaise de la Double-Peine

La Marseillaise de la Double-Peine
La Marseillaise de la Double-Peine
air : la Marseillaise, écrite par Fatiha, la Mamie de la Double-Peine, 1998
Allons enfants de l'immigration
(continua)
inviata da adriana 13/4/2014 - 18:12

Laissez rester les Sans Papiers

Air : Les p'tits papiers, Nîmes 18.03.2000, à l'occasion du Carnaval pour le droit à la différence
Laissez passer Les Sans Papiers
(continua)
inviata da adriana 13/4/2014 - 18:08
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La vérité

La vérité
La vérité, le peuple n’ attend que ça
(continua)
inviata da adriana 13/4/2014 - 15:45
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Que la paix soit sur toi

Attaques gratuites et conflits d'égos
(continua)
inviata da adriana 13/4/2014 - 15:37
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Quand les hommes

Les chiens sont lachés, mais pas d’jugement dernier
(continua)
inviata da adriana 13/4/2014 - 15:13
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I must go home

J'ai refusé simplement de participer à leur guerre
(continua)
inviata da adriana 13/4/2014 - 15:03
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Hey Brother

Hey Brother
(2013)

Potrebbe essere anche essere interpretato come una generica dichiarazione di amicizia (tipo "farei qualunque cosa per te bro"), ma il video è bello e inequivocabile.

Il video mostra un bambino americano il cui padre è morto combattendo in Vietnam: quando il figlio riceve i suoi effetti personali ripercorre con la mente la giovinezza del padre stesso immaginando che questo sia suo fratello maggiore. I due ragazzi, che hanno un forte legame, passano le loro giornate giocando e facendo le tipiche attività dei giovani ragazzi americani dell'epoca; nel frattempo in una televisione di un negozio vengono mostrate alcune immagini della guerra in Vietnam quindi si capisce che tale conflitto è scoppiato da poco. Nel video queste scene che il bambino immagina sono alternate a scene reali in cui il giovane si trova al funerale militare del padre. Il fatto che nel video il ragazzo più grande... (continua)
Hey brother
(continua)
inviata da Pierangelo 13/4/2014 - 12:09
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Donde empieza

Donde empieza
[2012]
Album :Escribo Rap Con R De Revolución
(PORTAVOZ)
(continua)
inviata da adriana 13/4/2014 - 09:23
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Abuso de poder

Abuso de poder
Album : Abuso de poder
Ya paren de hacer maldad por ser la autoridad
(continua)
inviata da adriana 13/4/2014 - 09:05
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Crisis

Crisis
[2012]
Album: Crisis
A dying empire in a state of collapse
(continua)
inviata da adriana 13/4/2014 - 08:43

Der Bücherkarren

Der Bücherkarren
Chanson allemande – Der Bücherkarren – Hellmuth Krüger – 1931
Texte de Hellmuth Kruger (1890-1955), écrivain allemand, acteur et comique très actif dans le cabaret berlinois des années dorées de Weimar.

Dans cette chanson – pour ce que j'ai pu comprendre - Hellmuth Kruger énonce ironiquement ses doutes sur le nazisme désormais envahissant et il préfigure presque prophétiquement ce qui se passera peu après (et qui en partie déjà se passait), les campagnes de « nettoyage » contre des citoyens et les intellectuels juifs (est cité, par exemple, Emil Ludwig, écrivain et journaliste connu qui en 1932 sera forcé de fuir d'abord en Suisse et ensuite aux USA) et les Bücherverbrennungen, les autodafés ou les bûchers de livres des auteurs interdits qui inaugurèrent tristement la venue au pouvoir de Hitler en 1933.

*

Ah, Lucien l'âne mon ami, tu me vois tout contrit, car cette fois-ci aussi, même... (continua)
LES ÉTAGÈRES DE LIVRES
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 12/4/2014 - 22:55
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Lulù e Marlène

Lulù e Marlène
Io conosco la storia di Lili e Marlene, una la fidanzata di un soldato, l'altra l'infermiera del fronte durante la I GM.

Questa storia si fece famosa nel periodo fra la due guerre e cantato durante la II GM
I. 12/4/2014 - 10:21
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Lili Marleen [Lied eines jungen Wachtpostens]

Lili Marleen [Lied eines jungen Wachtpostens]
Lili Marleens historie Af Holger Terp, 2014
Danish, English and German Lili Marleen texts versions; translated into Danish'
Danish and English documented comments and discography.
You are welcome to publish my translations.
Holger Terp
Holger Terp 12/4/2014 - 10:11
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Lu pisce spada

Lu pisce spada
Modugno è grande
11/4/2014 - 19:20
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Ill Manors

Ill Manors
[2004-2012]
Parole e musica di Ben Drew, aka Plan B, cantautore, attore e regista britannico.
Il brano che da il titolo a “III Manors” (stilizzato in “Ill Manors”), film scritto e diretto nel 2012 dallo stesso Plan B.

“Cosa cerchi, ragazzino ricco? Corri a casa e chiudi bene la porta e non tornare mai più da queste parti o finirai male…”. Aggiornamento de “La Haine” di Kassovitz, trasferita nei sobborgi londinesi.

A Plan B non manca l'ambizione. Né la pazienza: per realizzare "Ill Manors", una hip-hop opera cinematografica sulle "vite invisibili" dei sobborghi di Londra, ha atteso otto anni. Questo il tempo trascorso tra la scrittura della prima sceneggiatura "Trigger" - prontamente respinta dai finanziatori: che credenziali da regista poteva avere mai un rapper, allora peraltro alle prime armi? - e la trionfale uscita nelle sale del film lo scorso giugno.

Dal 2004 di "Trigger" non... (continua)
Let’s all go on an urban safari
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/4/2014 - 13:55
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Богородица, Путина прогони

Богородица, Путина прогони
ST. MARIA, VIRGIN, DRIVE AWAY PUTIN
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/4/2014 - 13:12
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King's Cross

King's Cross
[1987]
Scritta da Chris Lowe e Neil Tennant.
Nell’album intitolato “Actually”

Come 30-Year War, un’altra radiografia – forse meno esplicita ma altrettanto forte – degli anni d’oro del “thatcherismo”, dell’attacco frontale dell’ultraliberismo alle classi lavoratrici e ai loro diritti.
Una canzone che racconta di disoccupazione, di disperazione e di morte, associando quegli anni bui e duri alla tragedia della stazione di King’s Cross a Londra, quando la sera del 18 novembre 1987 scoppiò un incendio devastante (causato dalla combustione dei gradini in legno delle scale mobili) in quell’importante snodo del sistema ferroviario metropolitano della capitale inglese: morirono in 31, in gran parte persone che tornavano a casa dal lavoro…
The man at the back of the queue was sent
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/4/2014 - 11:17
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God Bless Amerika

God Bless Amerika
[2013]
Scritta da A. Lyon, B. Williams, J. Preyan, M. Valenzano.
Nell’album di Lil Wayne intitolato “I Am Not a Human Being II”
Uh, my mind’s filled with mine fields
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/4/2014 - 10:25
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30-Year War

30-Year War
[2013]
Scritta da James Dean Bradfield, Nick Jones e Sean Moore.
Nell’album intitolato “Rewind the Film”

“E’ la più duratura e ricorrente barzelletta della Storia, quella che le classi lavoratrici vengono massacrate in nome della Libertà…”

La Guerra dei Trent’anni cui alludono qui i “folli predicatori di strada” gallesi non è quella che squassò l’Europa tra il 1618 ed il 1648 (da cui, fra l’altro, la Gran Bretagna fu risparmiata) ma quella condotta nella “perfida Albione” (ma anche ovunque) dalle classi dominanti contro quelle dei lavoratori a partire dal 1979, ossia dall’ingresso sulla scena politica di Margaret Thatcher: “30-Year War starts with the miners' strike and moves through Hillsborough, and it's a critique of the attack on the working classes over the last 30 years. It's the most spiteful, angry track on the album” (Nick Wire dei MSP)
“The lies of Hillsborough” si riferisce... (continua)
It’s the longest running joke in history
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/4/2014 - 09:37




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