Adieu cher camarade
anonimo
La canzone sta nel repertorio di Mouloudji e di Marc Ogeret. Famosa anche l’interpretazione che ne diede nel 1926 Yvonne George, cantante ed attrice belga prematuramente scomparsa nel 1930.
ADIEU CHERS CAMARADES
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/12/2014 - 12:02
Unità di Produzione
La canzone e dei CSI, non dei CCCP, primo, secondo, la canzone non è soltanto un aspra critica, il sogno della gioventù rivoluzione rimane tale, è il dopo, il trasformarsi in un luogo assillante che toglieva troppo all'essere umano.
Emiliano. 1/12/2014 - 23:24
Millworker
La stupenda “Millworker” di James Taylor ha avuto molte cover, da Bette Midler ad Emmylou Harris, dai Pearl Jam a Bruce Springsteen. Questa che propongo è l’altrettanto bella versione francese di Francis Cabrel, dal suo album “Cabrel public” del 1984.
LA FABRIQUE
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/12/2014 - 22:14
El Ejército del Ebro
anonimo
Qui di seguito, la versione di "El Eercito de l'Ebro" "detournata" da Guy-Ernest Debord e inserita nella raccolta "Pour en finir avec le travail", pubblicata in Francia nel 1974. La canzone racconta le giornate del maggio 1937 e il massacro dei proletari barcellonesi ad opera degli stalinisti, polemizzando apertamente con il frontismo antifascista che portò alcuni esponenti del movimento anarchico a ricoprire la carica di ministro all'interno del governo repubblicano.
La garde d'assaut marche
(continua)
(continua)
inviata da Faber74 1/12/2014 - 21:26
Filles qui êtes à marier
anonimo
Testo trovato su Chants populaires français
La fonte originaria è un testo del 1912, “La chanson populaire et la vie rurale des Pyrénées a la Vendée”, a cura di Sylvain Trébucq.
La fonte originaria è un testo del 1912, “La chanson populaire et la vie rurale des Pyrénées a la Vendée”, a cura di Sylvain Trébucq.
FILLETTES À MARIER
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/12/2014 - 21:07
Imagine
SANREMASCO (SAREMASCÜ) / SANREMO DIALECT - Roberto Barricalla
"Il Sanremasco è il dialetto di Sanremo, ho tradotto in modo letterale la vostra versione italiano 2." (Roberto Barricalla)"
IMAGINA (METI U CAIXU)
(continua)
(continua)
inviata da Roberto Barricalla 1/12/2014 - 17:24
Dongo
anonimo
ho riascoltato la versione registrata sul disco LP SIGNAL
che è praticamente identica, tranne che alla seconda strofa dice:
dove stette all'incirca tre dì
anziché due come citato nel testo, (e questa è l'unica variante significativa)
che è praticamente identica, tranne che alla seconda strofa dice:
dove stette all'incirca tre dì
anziché due come citato nel testo, (e questa è l'unica variante significativa)
gianfranco 1/12/2014 - 15:02
Canto della Cichero
anonimo
Discografia partigiana
Un breve riepilogo dei dischi "partigiani" che ho presentato:
- La Resistenza, Cori e canti dei Partigiani Italiani, LP Signal 1970
- Bella Ciao, Canti della resistenza, di guerra e patriottici LP Signal 1972
- CANTI PARTIGIANI, Coro "A.Toscanini" di Torino, dischi Dello Zodiaco Vpa 8158
- PIETÀ L'È MORTA, CANTI DELLA RESISTENZA ITALIANI Dischi del Sole
- CON LA GUERRIGLIA, CANTI DELLA RESISTENZA ITALIANA Dischi del Sole
- CANTI DELLA RESISTENZA, GRUPPO FOLK ITALIANO di Paolo Castagnino Saetta
Vedette Records - Dischi dello Zodiaco, 1972.
- LA RESISTENZA DELL'EMILIA ROMAGNA, dischi del Sole DS 502/4 e DS 505/7
- LA RESISTENZA IERI E OGGI , Enal G101
Ed inoltre qualche brano da :
- QUESTA SETA CHE FILIAMO di Daisy Lumini e Beppe Chierici LP Cetra / lpp 197
Per ultimo, il CD ISRAL, La Memoria delle Alpi:
- CHICCHIRICHÌ, Canti ed echi della Resistenza,... (continua)
gianfranco 30/11/2014 - 17:16
Canta camarada
Il testo di "Canta camarada canta" è indicato nel disco originale di José Afonso come un adattamento di una canzone di contrabbandieri della regione di Beira Baixa. Va notato che la resistenza antifascista è stata sostenuta da numerosi contrabbandieri e, a volte, ha avuto la collaborazione attiva (e importante) di alcuni.
Avendo militato da molto giovane (ora ho 68 anni) nella resistenza contro la dittatura, credo di aver imparato questa canzone in riunioni politiche, anteriormente alla pubblicazione del disco di Zeca Afonso nel 1969. Non ricordo avere mai alcuna conoscenza di informazioni diverse sulla provenienza di questi versi.
D'altra parte, occorre precisare che la canzone è composta soltanto dai primi quattro quartine. L'ultima è di António Aleixo, dell'Algarve, un uomo dai diversi mestieri e poche lettere, generalmente riconosciuto come il più grande poeta popolare portoghese.... (continua)
Avendo militato da molto giovane (ora ho 68 anni) nella resistenza contro la dittatura, credo di aver imparato questa canzone in riunioni politiche, anteriormente alla pubblicazione del disco di Zeca Afonso nel 1969. Non ricordo avere mai alcuna conoscenza di informazioni diverse sulla provenienza di questi versi.
D'altra parte, occorre precisare che la canzone è composta soltanto dai primi quattro quartine. L'ultima è di António Aleixo, dell'Algarve, un uomo dai diversi mestieri e poche lettere, generalmente riconosciuto come il più grande poeta popolare portoghese.... (continua)
Paulo Rato 30/11/2014 - 06:07
Ítaca
Traduzione polacca di Zygmunt Kubiak della poesia di Costantino Kavafis
ITAKA
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 30/11/2014 - 00:52
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“VIDI QUEL VOLTO E MI PARVE FAMILIARE…” (in memoria di Nelson Mandela)
“Il giorno dopo, con la giacca a vento e il baschetto verde, stavo in piedi davanti a un muro. Papà mi scattava una foto e io feci un’espressione simile a quella di una tigre che ruggisce o a una foca che sbadiglia. Dietro di me, il vero soggetto della foto: due manifesti formato gigante. Nel primo si vedeva una donna con due grandi ali che diceva: “Diritti per tutti”. Il secondo mostrava una faccia nera che occupava tutto il manifesto. Stavamo camminando per quelle strade larghissime di Parigi fatte apposta per far passare i carri armati. Vidi quel volto e mi parve familiare. Sotto, c’era scritto: LIBERTE’ POUR NELSON MANDELA!”. Ecco chi era! Uno di quelli della mostra. Uno dei capi di tutta la faccenda. Uno del paese senza nome. Vederlo così, con la barba e gli occhi tristi, mi faceva dispiacere. Mio papà provò a staccare... (continua)