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Prima del 2007-9-9

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Mel Gibson's Iraq

Mel Gibson's Iraq
Le parole complete della canzone ci sono state inviate da Jari
They fastened Blair to the leather-bound chair
(continua)
inviata da Alessandro 8/9/2007 - 22:29
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Dante Di Nanni

Dante Di Nanni
[1975]
Testo e musica degli Stormy Six
Lyrics and music by Stormy Six
Ora e sempre: Resistenza!
Now and Always: Resistance!
Maintenant et Toujours: Résistance!
Τώρα και πάντα: Αντίσταση!

Interpretata anche dai Gang
In La rossa primavera, 2009.

Anni caldi questi. Siamo a metà degli anni settanta ed esattamente nel ’75 esce questo disco che è il più bell’esempio di “musica politica” mai prodotto in Italia. L'album “Un biglietto del tram” è il primo vero album decisamente originale e con forti contenuti politici degli Stormy Six. Forse è storia o forse è leggenda che a Milano alcune frange del “movimento” abbiano accusato gli Stormy Six di deviazionismo, la colpa: incidere dischi e, soprattutto, venderli! Questo è stato lo scotto di una notorietà costruita concerto dopo concerto, piazza dopo piazza. La grandezza di questo “progetto” è stata nella capacità di saper raccontare attraverso... (continua)
Nel traffico del centro pedala sopra il suo triciclo
(continua)
inviata da Alessandro 8/9/2007 - 20:58
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The Holidays Are Here (And We're Still At War)

The Holidays Are Here (And We're Still At War)
Single [2005]
Lyrics and Music by Brett Dennen
Testo e musica di Brett Dennen

Letteralmente senza parole per questa canzone. [RV]
I was left speechless by this song. [RV]
Pilgrims in the parking lot
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 8/9/2007 - 19:28

Graziano Limortacci

Graziano Limortacci
Quant'era che il "nostro" amico R.S. non si faceva sentire? Certo che conduce proprio una strana vita. Ultimamente, dicono le leggende metropolitane, aveva messo la testa a partito e s'era trovato un onesto lavoro a Firenze, come lavavetri all'incrocio tra via Maragliano e viale Redi. Insomma, già un bel salto in avanti per un noto cialtrone infingardo del caz bravo ragazzo, ma senz'altro un po' sudicio, straccione & negro sfortunato. Senonché, a un certo punto, qualche giorno fa, ecco che, zàc, un assessore del comune di Firenze, di cui non ci è noto il vero nome, emana un'ordinanza che fa il giro del mondo: per salvaguardare la brava donna di sua zia la sicurezza e il decoro della città, vieta ai lavavetri la loro attività, fa sequestrare loro gli attrezzi del mestiere e arriva persino a prevedere l'arresto per tre mesi per chi si fa cogliere in flagrante. Apriti cielo! Mentre la brava... (continua)
Questa è la storia di Graziano Limortacci
(continua)
7/9/2007 - 17:47
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Bologna

Bologna
2007
Da "Puntamaistra "

Hanno partecipato: Claudio Lolli: voce, Roberto Spremulli: voce antica, Walter Sigolo: fisarmonica
C’è chi ha perso la luna a Bologna
(continua)
inviata da adriana 7/9/2007 - 12:06
Le news, ogni tanto, ci servono per ringraziare dei nostri preziosi collaboratori e traduttori che, in silenzio, sono delle vere e proprie colonne di questo sito. Quindi, un très grand merci agli amici e compagni Jacky Fluttaz e Daniel Bellucci. Davvero non abbiamo le parole giuste.
Riccardo Venturi 7/9/2007 - 00:48
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Er soudarded zo gùisket é ru [Ar soudarded zo gwisket e ruz]

Max Ar Fur
Er soudarded zo gùisket é ru [Ar soudarded zo gwisket e ruz]
[ca. 1880]
Scritta da Max Ar Fur
Skrevet gant Max Ar Fur
Written by Max Ar Fur
Musica / Sonerezh / Music: Tradizionale / Hengounel / Traditional
Poi divenuta canzone popolare bretone
Goude deuet da vezañ ur c'hanaouenn poblel
Then turned into a Breton folksong
Interpreti moderni / Jubennourien modern / Modern performers :
1. Gweltaz Ar Fur (Gildas Le Fur)
2. Soazig Kermabon ("Chant et Harpe Celtique", 1980; "Horizons Celtiques", 1997)
3. Gilles Servat (Album: Comme je voudrai!, 2000)

Si è visto finora, nel rifacimento della Sezione Bretone del sito, come le canzoni di coscritti occupino la place d'honneur tra quelle tradizionali. Questa, invece, è la canzone di un soldato, il soldato Ar Fur. «Ar Fur» significa «Il saggio» in bretone, ma non è una qualche sorta di soprannome: è un cognome assai diffuso (francesizzato in «Le Fur»). Non è un caso che il primo ad averla cantata... (continua)
Er soudarded zo gùisket é ru,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 7/9/2007 - 00:17
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113ème cigarette sans dormir

113ème cigarette sans dormir
[1981]
Paroles et musique: Hubert-Félix Thiéfaine
Testo e musica: Hubert-Félix Thiéfaine
Album: Dernières balises (avant mutation)

Non è mai stato semplice interpretare le canzoni di Thiéfaine; ha appreso alla perfezione la tecnica poetica del suo riconosciuto maestro, Léo Ferré (da alcuni è stato definito il “Ferré del rock”, scordando magari che lo stesso Léo Ferré aveva praticato il rock come ogni altro tipo di musica, nel suo eclettismo senza pari).

Il procedimento è basato su immagini, folgorazioni, metafore e allusioni che, a volte, non sono semplici da cogliere. Il tema-base della canzone sembra comunque essere una critica alla società del tempo, che si estende dalla società francese a quella planetaria in senso lato. Nel tempo necessario per fumare centotredici sigarette senza dormire (un paio di giorni per Thiéfaine, fumatore accanito) un po' tutto attinente ai primi anni '80... (continua)
Les enfants de Napoléon,
(continua)
inviata da Jacky Fluttaz 6/9/2007 - 23:33

La veuve du soldat inconnu

La veuve du soldat inconnu
Paroles: Allain Leprest
Musique: Dominique Bouchery
Testo di Allain Leprest
Musica di Dominique Bouchery

Interpretata anche da Entre 2 Caisses

Può una canzone contro la guerra essere divertentemente perfida? Beh, questa lo è...
Selon son voeu pardonnez-moi
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 6/9/2007 - 23:20
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Penso positivo

Penso positivo
Album: Lorenzo 1994

E' una delle dimenticanze, oppure non la volete inserire?
L'ho appena ascoltata e ve la mando così come l'ho trovata in qualche sito (non ho controllato se il testo è preciso).

A dire il vero, Renato, diciamo che è una dimenticanza. Nel senso che non ci avevamo mai pensato a inserirla, anche se è vero che "ci può stare"; ed infatti l'ho appena approvata. Certo che, come dire...mah, lasciamo stare, va. Siamo il sito delle Canzoni Contro la Guerra e tutto vi ha diritto di cittadinanza se tocca certi temi. Ma la "performance" cherubiniana della "grande chiesa" con Madre Teresa e il lager di San Patrignano, fosse per me, andrebbe diritta diritta in un certo percorso. Naturalmente la cosa non è rivolta a te, che sei uno dei nostri più preziosi collaboratori; è rivolta all'autore di questa canzone. Ma c'è a chi piace, e noi procediamo. Saluti cari! [RV]
Io penso positivo perché son vivo perché son vivo,
(continua)
inviata da Renato Stecca 6/9/2007 - 23:10
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Tristeza Maleza

Tristeza Maleza
Dall'album "La Radiolina" (2007)
El nada en el mar
(continua)
inviata da Alessandro 5/9/2007 - 23:41
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Otro Mundo

Otro Mundo
Dall'ultimo album, "La Radiolina" (2007)
Calavera no llora
(continua)
inviata da Alessandro 5/9/2007 - 23:22
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Le bruit des bottes

Le bruit des bottes
[1975]
Paroles de Guy Thomas
Musique de Jean Ferrat
Testo di Guy Thomas
Musica di Jean Ferrat
Album: La femme est l'avenir de l'homme

Una canzone del 1975 che si riallaccia direttamente al colpo di stato in Cile dell'11 settembre 1973 e alla lotta antifranchista. In particolare, ricordiamo che Francisco Franco morì proprio nell'anno di composizione della canzone, non senza aver messo per un'ultima volta in funzione la garrota. Ma non soltanto questo. Una canzone contro ogni tipo di tortura, di discriminazione sessuale, di "ordine morale" imposto con la violenza dai militari, in tutto il mondo. Davvero una dimenticanza imperdonabile nelle CCG, alla quale ha rimediato assai opportunamente l'amico e collaboratore Jacky Fluttaz.

Une chanson de 1975 liée directement au coup d'état au Chili du 11 septembre 1973 et à la lutte anti-franquiste. Plus en particulier, on rappelle que Francisco... (continua)
C'est partout le bruit des bottes
(continua)
inviata da Jacky Fluttaz 5/9/2007 - 23:19
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Un air de liberté

Un air de liberté
[1975]
Paroles et musique de Jean Ferrat
Album: Jean Ferrat 1972-1975 - Vol. 6

Cette chanson, à sa sortie, a été censurée par les chaines de télévision françaises.
Jean D'Ormesson -dont il est question dans la chanson et qui fut à l'origine de cette censure, était à l'époque directeur du Figaro, journal de droite français.

Questa canzone, alla sua uscita, fu censurata dalle reti televisive francesi.
Jean D'Ormesson, di cui si parla nella canzone e che fu all'origine di tale censura, era all'epoca direttore del Figaro, giornale di destra francese.

Un des textes les plus violents - mais aussi un des plus jubilatoires - chantés par Jean Ferrat. Un réquisitoire ad hominem contre « monsieur d'Ormesson », « Patron du Figaro »…

La raison d'une telle "sortie" musicale ? D'Ormesson avait osé déclarer qu'un « air de liberté flottait sur Saïgon » avant la chute de la ville et son changement... (continua)
Les guerres du mensonge les guerres coloniales
(continua)
inviata da Jacky Fluttaz 5/9/2007 - 23:15
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La socialdemocrazia

La socialdemocrazia
[1977]
Testo e musica di Claudio Lolli
Album: Disoccupate le strade dai sogni

"La socialdemocrazia" reca una data che ora viene detta fatidica. Il 1977, già. Quello che serve a "Repubblica" per fare le gallerie fotografiche. Come dire: ma sì, facciamoci pure l'album dei ricordi, il "come eravamo". Banalizziamo, storicizziamo fintamente, chi ha dato ha dato, chi è morto è morto, chi è stato incarcerato e represso è stato incarcerato e represso, e dimentichiamo. Immagini. Sequenze di immagini. Aux images nous sommes condamnés, come scrisse Raoul Vaneigem in La vie s'écoule, la vie s'enfuit. E così noi, sebbene in maniera imperfetta, preferiamo sempre andarci a situare direttamente in quel 1977. Nei limiti di quel che possiamo fare, ovviamente, e senza nessuna pretesa di "contribuì' ar dibbàttito". Siamo, del resto, un sito di canzoni. Null'altro. "Contro la guerra", certo, ma anche (e forse... (continua)
Il nemico, marcia, sempre, alla tua testa.
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/9/2007 - 22:28
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Civilize

Civilize
Words, Lyrics and Arrangement by Luna Sea

Il testo originale in caratteri giapponesi è ripreso da questa pagina. [CCG Staff]

The lyrics in Japanese characters are reproduced from this page.
罪人達の詩さ 流行もの 道化師達の詩は
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/9/2007 - 15:26
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Promontory [Theme From the Motion Picture The Last Of The Mohicans]

Promontory [Theme From the Motion Picture <i>The Last Of The Mohicans</i>]
[1992]
From the Soundtrack of the Motion Picture "The Last of the Mohicans"
Dalla colonna sonora del film "L'ultimo dei Mohicani"


Directed by Michael Mann
Produced by Michael Mann - Hunt Lowry
Written by Michael Mann
Christopher Crowe
Starring: Daniel Day-Lewis
Madeleine Stowe
Wes Studi
Russell Means
Eric Schweig
Jodhi May
Steven Waddington
Patrice Cheréau
Maurice Roëves
Music by Randy Edelman - Trevor Jones - Daniel Lanois
Cinematography by Dante Spinotti
Editing by Dov Hoenig - Arthur Schmidt
Distributed by 20th Century Fox (USA)
Warner Bros. (UK, Germany, France, Brazil, Argentina)
Release date(s): September 25, 1992
Running time: 112 min


Ambientato nel 1757 durante la guerra franco-indiana, è un film basato (seppure non con assoluta fedeltà) sul famoso romanzo di James Fenimore Cooper. Una terribile vicenda di guerre coloniali, un film "contro la guerra" di... (continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/9/2007 - 01:39
LE CCG IN CORSO DI EMBEDDING. Qualcuno se ne sarà già accorto: diversi video disponibili sono in corso di inserimento diretto nelle relative pagine (embedding). Un nuovo servizio per rendere le nostre pagine ancora più fruibili. Un esempio fra i tanti è Zombie.
Riccardo Venturi 3/9/2007 - 00:36
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Danos un corazón

Danos un corazón
Danos un corazón
(continua)
inviata da Gabriele Guccione 2/9/2007 - 16:12

La mano più forte

La mano più forte
A Carlo Giuliani, ragazzo
Da quando l'Inferno bussò alle tue porte
(continua)
inviata da adriana 2/9/2007 - 14:32
Percorsi: Genova - G8
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È arrivata la bufera

È arrivata la bufera
[1939]
Testo e musica di Renato Rascel

«"La Bufera" nacque in Africa Orientale quando Rascel conobbe Italo Balbo che era allora Governatore della Libia. Renato gli pose la domanda che tutti gli italiani avevano sulla bocca: "L'Italia entrerà in guerra al fianco dell'alleato tedesco?". Balbo rispose con perfetto accento emiliano: "Mo senta mo bene, signor Rascel, se l'Italia fa la guerra con Hitler io mi taglio i cosiddetti...". Rascel tornò in Italia e disse a tutti di stare tranquilli, ma quando la guerra arrivò non gli rimase che cantare "È arrivata la bufera / è arrivato il temporale / chi sta bene e chi sta male / e chi sta come gli par!"» (Giancarlo Governi in "TuttoRascel", Roma, Gremese, 1993)
Nel 1939, durante una pausa in camerino, Renato Rascel scrive di getto le prime strofe di quella che suona come un'altra delle sue surreali filastrocche: "È arrivata la bufera / è arrivato... (continua)
Quando scende in ciel la sera
(continua)
inviata da Archimede Pitagorico 1/9/2007 - 18:55
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Zombie di tutto il mondo unitevi

Zombie di tutto il mondo unitevi
[1977]
Dall'album omonimo
Scritta assieme a Ricky Gianco
E attraverso i muri
(continua)
inviata da Mohamed il Lavavetri 1/9/2007 - 15:10
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L'orologio del dottor Guida

L'orologio del dottor Guida
[1969]
L’orologio del dottor Guida
(continua)
inviata da Mohamed il Lavavetri 1/9/2007 - 14:58
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Lijepa Alma

Lijepa Alma
[2001]
Album: Bog vozi Mercedes ("Dio guida una Mercedes")

Ecco un'altra canzone degli Zabranjeno Pušenje, questa volta del 2001. Il tema è un'altra delle amare eredità che la guerra di Bosnia si è lasciata dietro, quella delle vedove di guerra.

Coll'aiuto di un dizionario e una grammatica di serbo-croato-bosniaco, sto imparando piano piano a districarmi tra le declinazioni e i verbi irregolari del bosniaco ... e il video su YouTube dovrebbe essere una conferma che gli svarioni non sono troppi (i pretendenti con i fiori in mano ci sono!) [Marco Ferrero]
Evo ima godinama
(continua)
inviata da Marco Ferrero 1/9/2007 - 13:03
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Amore vittorioso

Amore vittorioso
Anno della prima pubblicazione: 1591 in Balletti a cinque voci (No.10)

Cari amici del sito, dopo tanto tempo che manco al vostro cospetto, torno a segnalare una canzone che non conoscevo, ma che ha tovato credo nel deposito una ragazza che ha bisogno di documentarsi per preparare un esame di ammissione a una scuola teatrale. Ha trovato una canzone del periodo napoleonico di un certo Giocanni Gastoldi "Amor vittorioso" Possibile che non ci sia nel vostro archivio? Provo a inviarla così confronterete, Ciao e spero a presto Gildo. Salutoni a Riccaro Venturi
Tutti venite armati
(continua)
inviata da Luciano Filippi alias Gildo dei Fantardi 1/9/2007 - 12:18
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Zvijezda na Balkanu

Zvijezda na Balkanu
Anche Adriano Sofri ci ha vissuto dentro, per la precisione tra le macerie di Sarajevo ... forse da lì era difficile avere una prospettiva diversa dal "non fecero abbastanza" e non invocare i bombardieri americani.

Per quanto mi riguarda, concordo con tutto il resto ... ancora una volta inquieta come a essere dotati di un minimo di lucidità il film era già chiaro dal 1989.

Mario

PS: quest'estate attraversando il Kosovo, il mio pullman montenegrino si è fermato in un posto tappa di fianco a tre pullman carichi di albanesi (facevano la tratta Skopje-Pristina-Tirana). Abbiamo mangiato vicini, fumato insieme, pagato in Euro. Con mia sorpresa, a Belgrado ho trovato in vendita per strada il documentario della BBC che racconta come si arrivò a quel macello. Come nel 1945, quando non restano che macerie è possibile ripartire da zero e ricostruire ...
Mario Ferrero 1/9/2007 - 00:59
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Targato Na

Targato Na
Magari non è una poesia..ma valeva la pena citarla...no?
Daniela 31/8/2007 - 11:20
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Solstizio di Nassirya

Solstizio di Nassirya
Testo e musica di Salvatore Azzaro.

Canzone stupenda per la pace a Nassirya.
Una canzone che contiene quattro canzoni: "Solstizio di Nassirya", "Quel mazzolin di fiori", "Sciuri, sciuri", "Bella ciao".
Fantastica!!!
Buon giorno o mia dolce amata
(continua)
inviata da Salvo 31/8/2007 - 02:23
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Non c'è il mare

Non c'è il mare
Da "Çiùscia -Il Satiro Danzante"
(Testo e Musica: Salvatore Azzaro)


Vi proponiamo l’album di un cantautore siciliano, Salvatore Azzaro, “Ciùscia-Il Satiro danzante”, un insieme di sonorità e contenuti culturali e sociali, che ha per sfondo la Sicilia e le sue vicende di vita e di morte.

MUSICA E IMMAGINI TRA STORIA E LEGALITA’
Salvatore Azzaro è un cantautore pop-folk siciliano che ama la cultura della sua terra e i buoni esempi, soprattutto quando sono rappresentati da coloro che combattono o che hanno combattuto contro la mafia. Il suo ultimo lavoro, autoprodotto, “Ciùscia- Il satiro danzante”, è un insieme di sonorità diverse, che accompagnano i differenti scenari descritti dalle canzoni. E’ possibile rinvenirvi le melodie tipicamente pop di “Mia principessa”, più vicine allo stile del suo primo album, “Io non sono Adriano”; le atmosfere caratteristiche della musica folk siciliana,... (continua)
“…ho molte perplessità
(continua)
inviata da salvo 31/8/2007 - 01:57
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Figlio ImPastato d'amore

Figlio ImPastato d'amore
Figlio impastato d’amore
-Testo e Musica: Salvatore Azzaro-
versione: 7 dicembre 2004 - a donna Felicia.


Vi proponiamo l’album di un cantautore siciliano, Salvatore Azzaro, “Ciùscia-Il Satiro danzante”, un insieme di sonorità e contenuti culturali e sociali, che ha per sfondo la Sicilia e le sue vicende di vita e di morte.

MUSICA E IMMAGINI TRA STORIA E LEGALITA’
Salvatore Azzaro è un cantautore pop-folk siciliano che ama la cultura della sua terra e i buoni esempi, soprattutto quando sono rappresentati da coloro che combattono o che hanno combattuto contro la mafia. Il suo ultimo lavoro, autoprodotto, “Ciùscia- Il satiro danzante”, è un insieme di sonorità diverse, che accompagnano i differenti scenari descritti dalle canzoni. E’ possibile rinvenirvi le melodie tipicamente pop di “Mia principessa”, più vicine allo stile del suo primo album, “Io non sono Adriano”; le atmosfere caratteristiche... (continua)
Oh Dio che è stato quel tuono
(continua)
inviata da Salvo 31/8/2007 - 01:50
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Çiùscia

Çiùscia
Çiùscia
-Il Satiro Danzante-
(Testo e Musica: Salvatore Azzaro)


Vi proponiamo l’album di un cantautore siciliano, Salvatore Azzaro, “Ciùscia-Il Satiro danzante”, un insieme di sonorità e contenuti culturali e sociali, che ha per sfondo la Sicilia e le sue vicende di vita e di morte.

MUSICA E IMMAGINI TRA STORIA E LEGALITA’
Salvatore Azzaro è un cantautore pop-folk siciliano che ama la cultura della sua terra e i buoni esempi, soprattutto quando sono rappresentati da coloro che combattono o che hanno combattuto contro la mafia. Il suo ultimo lavoro, autoprodotto, “Ciùscia- Il satiro danzante”, è un insieme di sonorità diverse, che accompagnano i differenti scenari descritti dalle canzoni. E’ possibile rinvenirvi le melodie tipicamente pop di “Mia principessa”, più vicine allo stile del suo primo album, “Io non sono Adriano”; le atmosfere caratteristiche della musica folk siciliana,... (continua)
Ddassutta, intra ô mari scuru, çiùscia lu ventu,
(continua)
inviata da salvo 31/8/2007 - 01:43
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This Is War

This Is War
questa canzone è bellissima! e il testo tradotto è pieno di significato! grazie...
crespo 30/8/2007 - 23:41
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Louisiana

Louisiana
da "Litfiba 3" (1988)
Testo e musica di Antonio Aiazzi, Ringo De Palma, Gianni Maroccolo, Piero Pelù e Ghigo Renzulli.
Arrangiamento dei Litfiba e di Francesco Magnelli

L'album "Litfiba 3" chiude la cosiddetta "trilogia del potere" di cui fanno parte anche Desaparecido e 17 Re.
Si tratta dell'album più politico del gruppo fiorentino. Politico già dalla copertina in cui è ritratto Willy Nelson Darden, un nero giustiziato sulla sedia elettrica in Florida il 15 marzo 1988, nonostante i forti dubbi sulla sua colpevolezza, espressi anche da alcuni membri della giuria. Ed al tema della pena di morte è dedicata anche la terza traccia dell'album (la splendida Louisiana).

da Wikipedia
Oh, Louisiana
(continua)
30/8/2007 - 16:33
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Auschwitz

Auschwitz
Una spoken song dove l'incubo è racchiuso nella snow-ball di una bambina.
When I was a little girl
(continua)
inviata da Alessandro 30/8/2007 - 16:00
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L'homme fossile

L'homme fossile
[1968]
Parole e musica di Pierre Tisserand
Nell'album “Serge Reggiani” pubblicato nel 1968

(B.B.)
V'là trois millions d'années que j'dormais dans la tourbe
(continua)
inviata da Jacky Fluttaz 30/8/2007 - 15:02
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Boy Soldier

Boy Soldier
Lyrics and music by Johnny Clegg
Testo e musica di Johnny Clegg
Album: One Life

"My continent as well as part of South America and Asia have seen a dramatic rise in the use of children as soldiers in civil wars, private milicias, run by warlords and drug cartels." -Johnny Clegg.

Il mio continente, così come parte del Sud America e dell'Asia, hanno visto un drammatico aumento dell'utilizzo dei bambini soldato nelle guerre civili, nelle milizie private, finanziate dai signori della guerra e dai cartelli della droga." - Johnny Clegg.
I am a boy soldier
(continua)
inviata da CCG staff 30/8/2007 - 13:17

Waayaha Cusub

Waayaha Cusub
hey waayaha cusub you are beast in the work you are like song waayaha cusub

(adria )

Presumendo che si tratti di un'espressione di giubilo verso i Waayaha Cusub, forse quel "beast" sarà da interpretare come "best" (almeno speriamo) [RV]
30/8/2007 - 12:28
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Chacun de vous est concerné [incl. Canzone del maggio di Fabrizio De André]

Chacun de vous est concerné [incl. <em>Canzone del maggio</em> di Fabrizio De André]
--> bonalingvo.it. Esperantigis Renato Corsetti de tiu ĉi paĝo. La traduko baziĝas sur la versio itallingva de Fabrizio De André.

FRANCA MAJO
(continua)
inviata da Nicola Ruggiero & Riccardo Venturi 30/8/2007 - 12:28
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Can't Take My Eyes Off You

Can't Take My Eyes Off You
BELLISSIMA!!!!!!!E LUI HA UNA VOCE STUPEFACENTE W I MUSEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE
sery da perugia 30/8/2007 - 11:50
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Zu Potsdam unter den Eichen

Zu Potsdam unter den Eichen
[1928]
Text: Bertolt Brecht. Musik: Kurt Weill
Lyrics: Bertolt Brecht. Music: Kurt Weill
Testo: Bertolt Brecht. Musica: Kurt Weill

Interpreti / Performers:

Lotte Lenya
Ute Lemper
Milva


Faceva originalmente parte del Berliner Requiem (Requiem Berlinese), "piccola cantata dopo le poesie di Brecht", commissionato dalla Reichs-Rundfunkgesellschaft per essere trasmesso dalla stazione radio di Francoforte. Fu eseguito per la prima volta nel maggio del 1929. La canzone fu scritta soltanto per voci maschili, con accompagnamento di orchestra a fiati; fu poi arrangiata come "coro operaio" per le corali amatoriali (ora come allora diffusissime in Germania). Dopo la morte di Weill, il direttore d'orchestra Walter Goehr eseguì un altro arrangiamento per voce solista, espressamente per Lotte Lenya.

This piece was part of the original Berliner Requiem, "a little cantata after poems by Brecht",... (continua)
Zu Potsdam unter den Eichen
(continua)
inviata da jacopo 29/8/2007 - 23:30
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Politik Kills

Politik Kills
Trascritta all'ascolto... dall'album di prossima uscita (4 settembre), "La Radiolina"...
Politik kills
(continua)
inviata da Alessandro 29/8/2007 - 22:39
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Buffalo Soldier

Buffalo Soldier
Questa canzone è bellassima come lo è anche il cantante che l'ha scritta...Bob Marley sei stato, sei e sarai per sempre un mito...
Yle 29/8/2007 - 16:23
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Cortez The Killer

Cortez The Killer
Uno splendido pezzo. È vero che il ritratto fatto della società atzeca è idealizzato, ma la potenza del messaggio resta intatta. Comunque, la canzone è un lungo brivido elettrico.
marco musicbox 28/8/2007 - 14:36
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Europamerica

Europamerica
Cantautore di grande sensibilità e umanità - interessantissimi i suoi testi e bellissime le musiche. purtroppo troppo spesso ignorato dai media
segio oneto 28/8/2007 - 12:49
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Il massacro dei trecentoventi (Le Fosse Ardeatine)

anonimo
Il massacro dei trecentoventi (Le Fosse Ardeatine)
Le 335 vittime delle Fosse Ardeatine

1. Agnini Ferdinando - Studente di medicina.
2. Ajroldi Antonio - Maggiore del Regio Esercito.
3. Albanese Teodato - Avvocato.
4. Albertelli Pilo - Professore di filosofia.
5. Amoretti Ivanoe - Sottotenente in servizio permanente effettivo.
6. Angelai Aldo - Macellaio.
7. Angeli Virgilio - Pittore.
8. Angelini Paolo - Autista.
9. Angelucci Giovanni - Macellaio.
10. Annarumi Bruno - Stagnino.
11. Anticoli Lazzaro - Venditore ambulante.
12. Artale Vito - Tenente Generale d'artiglieria.
13. Astrologo Cesare - Lucidatore.
14. Aversa Raffaele - Capitano dei Carabinieri Reali.
15. Avolio Carlo - Impiegato (S.A.L.B.)
16. Azzarita Manfredi - Capitano di cavalleria.
17. Baglivo Ugo - Avvocato.
18. Ballina Giovanni - Contadino.
19. Banzi Aldo - Impiegato.
20. Barbieri Silvio - Architetto.
21.... (continua)
Riccardo Venturi 28/8/2007 - 11:09
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So Many Tears, So Many Flowers

So Many Tears, So Many Flowers
COSI' TANTE LACRIME, COSI' TANTI FIORI
(continua)
inviata da Kiocciolina 28/8/2007 - 05:46
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Kanjon Drine

Kanjon Drine
Ciao! Mi chiamo Mario, vivo a Torino sono appassionato di ogni angolo della ex-Yugoslavia (dove sono già stato 4 volte dal 1996), e ho scoperto i Zabranjeno Pušenje grazie a un viaggio recente e alla vostra bellissima traduzione di Kanjon Drine

Mi sono imbattuto di recente in un altra canzone, Fildžan viška, che merita di essere segnalata perché piena di nostalgia per la Sarajevo prima degli eventi 1992 ... un posto in cui si lasciava sempre una tazzina di caffé in più per gli ospiti o gli sconosciuti. Appartiene al primo album che gli Z.P. (intendo la parte del gruppo che è rimasta a Sarajevo, non chi ha seguito Kusturica a Belgrado) hanno scritto dopo la fine della guerra nel 1997.

Mi aiutereste molto se mi aiutaste a "ripulire" la traduzione dal serbo-croato-bosniaco (lo mastico appena e ho usato in larga parte un traduttore online ... dati i numerosi giochi di parole e i riferimenti... (continua)
27/8/2007 - 22:47

Drive the Yankee from Your Door

Drive the Yankee from Your Door
CONDUCETE GLI YANKEE FUORI DALLA VOSTRA PORTA
(continua)
inviata da Kiocciolina 27/8/2007 - 20:26

Another War Out There

UN'ALTRA GUERRA LA' FUORI
(continua)
inviata da Kiocciolina 27/8/2007 - 17:44
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We Are The World

We Are The World
questa canzone è bellissima
francesca 27/8/2007 - 11:00
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Changes

Changes
Interpretazione di The Way It Is
Come on come on
(continua)
inviata da Campo Oro Regna 27/8/2007 - 01:24
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Ninna nanna delle dodici mamme

Ninna nanna delle dodici mamme
Grazie mille per questa magnifica canzone mia madre me la cantava quando ero piccina come ha fatto cn i miei 3 fratelli. e ora sono su questo sito per poter condividere anchio cn i miei bambini questa magnifica canzone...grazie
Chiara
Chiara 26/8/2007 - 21:41
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Le chat de la voisine

Le chat de la voisine
[1959]
Paroles: R. Lagary
Musique: Philippe-Gérard
© Emi Publishing France

C'è chi dice che, durante i brutti periodi -una guerra, una crisi, un frangente d'incertezza- bisognerebbe "divertirsi", magari con qualcosa di "leggero", di poco o pochissimo "impegnato". In effetti, proprio durante questi periodi è tutta una fioritura di motivetti allegri, di papaveri e papere, di margherite; cose fatte, si dice, per non pensare alle brutture che si hanno davanti agli occhi. Già ci sono, perché cantarle? Yves Montand non era uno che la pensava a questo modo. Meglio cantare la strofetta insulsa sul gatto della vicina che parlare del soldato che ha paura, dell'operaio sfruttato, della ragazza precocemente sfiorita da una vita dura? Non aveva dubbi, lui, il monsummanese di Francia. Ed ecco che ne venne fuori, con questa canzone "double face". [RV]
Le chat de la voisine
(continua)
inviata da Silva 26/8/2007 - 19:10
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Haiti

Haiti
Versione inglese dal libretto dell'album
HAITI
(continua)
26/8/2007 - 17:34
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Pra não dizer que não falei das flores

Pra não dizer que não falei das flores
sono brasiliano e vivo in italia da 20 anni, e posso dire che la traduzione fatta di "Pra nao dizer que nao falei das flores" di Geraldo Vandré e demenziale, lui ha cambiato tutta la musica a suo piacimento, non rispetta per niente l'originale, è un altra musica, la sua, e non una traduzione come dovrebe essere.

(fernando)

A quale traduzione ti stai riferendo? A quella di Sergio Endrigo? Dispiace sentire parole del genere, perché Sergio Endrigo è stato uno dei più grandi cantautori italiani (peraltro conosciutissimo anche in Brasile e in tutta l'America Latina). Non mi piace, te lo dico sinceramente, sentire rivolgere l'epiteto di "demenziale" ad una sua versione magari non troppo fedele all'originale, ma comunque bella. Non mi piace, non lo trovo giusto e, inoltre, non mi sembra, caro Fernando, che tu abbia ben presente una cosa fondamentale: quando un artista prende una canzone di un... (continua)
26/8/2007 - 14:12




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