Beh, per puro caso spippolatorio mi sono accorto dell'articolo di Gaetano Manfredonia che ha...rimesso le cose a posto su questa canzone (ma perlomeno il cognome "Brunel" era già saltato fuori). Però, a questo punto, mi chiedo quanti doppioni nasconda ancora l'oceano che è diventato questo sito... questo resisteva da 7 anni. Intanto, grazie a BB e a Gaetano Manfredonia, si scopre che il "tale" François Brunel, come lo avevo chiamato, ha scritto una marea di canzoni...
Versione italiana di Federico Mastellari
Version française – LA FÉE – Marco Valdo M.I. – 2017
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Alcune altre canzoni su testo e/o musica di François Brunel...
Trovo qui una possibile biografia dell'autore, François Brunel.
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L'autore della canzone è stato individuato da Gaetano Manfredonia in tale François Brunel (non "Charles"), nell'articolo De l'usage de la chanson politique: la production anarchiste d'avant 1914, pubblicato sulla rivista Cités, 2004/3 (n° 19) - Éditeur PUF [Presses Universitaires de France]. La presente pagina aveva un doppione sin dal 2010 (originato dal fatto che il titolo era stato variato in [...faut plus de gouvernement], che è stato eliminato con inserimento nella presente pagina di un commento... (continua)
Canzone composta da tal Charles Brunel (?)
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Anche le note al testo sono di di Barbara Ronchetti da Limes).
Una riflessione di Gaetano Salvemini sulla violenza fascista del 1921-22, quando lo storico socialista fu docente ad Harvard tra gli anni 30 e i 40, da “Le origini del fascismo in Italia, lezioni di Harvard”, a cura di Roberto Vivarelli, Feltrinelli 1966:
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Traduzione italiana di Barbara Ronchetti, dal suo articolo su Limes citato nell'introduzione.
Dal blog di Claudio Canal, una piccola e drammatica biografia di Francesco Prato, il tranviere antifascista che rimase ferito nello scontro con alcuni fascisti – due di loro ebbero la peggio - a Torino la notte tra il 17 e 18 dicembre 1922. Il giorno seguente si scatenò la vendetta delle squadracce di Piero Brandimarte, gerarca romano, torinese d'adozione. Almeno 11 i morti ammazzati fra esponenti e militanti socialisti ed anarchici e anche gente comune.
Contribuisco questa pagina – ringrazia... (continua)
Branduardi? mah......
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Schiarazula marazula:
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Maledizione, che tristezza! Il figlio di Violeta!
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Ho sentito questa mattina dai Mattanza la ballata popolare "vitti ha crozza" ...semplicemente da brividi, chiunque l'abbia scritta...cantata intensamente e senza fronzoli
Scusate ma "le vent nous porterà" non credo proprio significhi essere spazzati via dal vento ma piuttosto essere portati, condotti in qualche direzione dal vento
La traduzione svedese di Lennart Kerbel (1999)
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Traduzione svedese di Lennart Kerbel (1999)
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La versione svedese di Lennart Kerbel (1999)
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Karolina Cicha & Jorgos Skolias
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Smutno tu :)
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Versione in Neonorvegese (Nynorsk) di Olve Utne (1998)
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Il testo in alemannico (o Schwyzertüütsch, svizzero tedesco) riprodotto da als.wikipedia
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Traduzione polacca di Miriam Gold, interpretata, tra gli altri, da Michał Hochman.
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Come dire: mi fanno piacere, senz'altro, le "opérations" tipo Hiks, ma devo confessare onestamente che, in certe cose, sono decisamente un reazionario, e un reazionario molto cosciente. Sarà l'età, sarà chissà cosa, ma sono inguaribilmente rivolto al passato. Pazienza, si vede che ho un grande futuro dietro alle spalle...
Interessante notare che in coda a "Pierre de Grenoble" i Malicorne inseriscono la melodia di Schiarazula marazula, un antico canto friulano risalente a prima del 1500, che in origine sembra fosse una danza della pioggia. Questa melodia ci è pervenuta nella trascrizione di Giorgio Mainerio nel volume Il primo libro dei balli accomodati per cantar et sonar d'ogni sorte de instromenti del 1578.
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Traduzione polacca (in versi e cantabile) di Mateusz Trzeciak (2016)
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È morto il cantante e musicista cileno Ángel Parra. Figura simbolo della diaspora cilena, Parra è morto l’11 marzo a Parigi. Aveva settantatré anni ed era malato di tumore. Ne ha dato l’annuncio l’ambasciatrice del Cile in Francia.
Questa pagina nella monografia di Roberto Romano Riccardo Cuor di Leone: La maschera e il volto (2016)
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Il a circule plusieurs histoires a propos de cette chanson. J'ai entendu par exemple Jean-Jacques Debout dans une emission Tv, dire que jamais il n'avait vu de militaires s'entrainer dans le parc du Luxembours ou prendre les piafs pour cibles. Je ne sais pas d'ou il tenait ca...
SPIEGARE IL CONTENUTO DELLA CANZONE (MA PROPRIO TUTTA) PAROLA PER PAROLA NON SI PUò?
GRAZIE
La traduzione francese di Charles Dobzynski (1987)
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La versione inglese di Paul Robeson (1949).
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Infine, una versione inglese sempre in versi e cantabile, ma assai più fedele all'originale.
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Ulteriore versione poetica e cantabile in inglese, ripresa da questo documento .pdf.
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La versione ebraica di Avraham Shlonsky traslitterata e tradotta in italiano
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Nota per Alessandro Murtas.
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Se devo essere sincero ho fatto una cagata col copia-incolla nel file di testo in cui ho tradotto, direi che la versione che ho postato è da modificare radicalmente. Chiedo scusa!
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Versione in sardo di Alessandro Murtas
Versione in sardo di Alessandro Murtas
Versione in sardo di Alessandro Murtas
Versione in sardo di Alessandro Murtas
Versione in sardo di Alessandro Murtas
Versione in sardo di Alessandro Murtas
Versione italiana di Alessandro Murtas
Versione italiana e sarda di Alessandro Murtas
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Versione italiana di Alessandro Murtas
Versione inglese di Alessandro Murtas
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Il signor Masula ha usato un'espressione filologicamente esatta, cosa per la quale non lo ringrazieremo mai abbastanza perché questo è, notoriamente, un sito di storia e di memoria attraverso lo strumento della canzone e della musica in genere, e non una collezione di politically correct. Altrimenti, che so io, si dovrebbe estendere tutto questo a tutte le canzoni in cui l'anarchico Georges Brassens, fautore del libero amore, anticlericale e quant'altro, fa il machista omofobo (si veda ad esempio... (continua)