L'orologio
La fabbrica l'hanno chiusa, non si può più lavorare
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 14/11/2019 - 19:38
In mezzo ai soldati
2001
Non so più che cosa scrivo
Non so più che cosa scrivo
Ti cerco la sera nei vicoli scuri
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 14/11/2019 - 19:25
Deutschland 1945
[11-11-2019]
Ucronia / Uchronie
Ucronia / Uchronie
Buongiorno. Vi parlo
(continua)
(continua)
12/11/2019 - 00:01
Percorsi:
Il Muro di Berlino, 1961-1989
Il bambino di Aleppo
Musica di Angelo Iannelli
Testo di Angelo Iannelli, Annalisa Parente
Brano prodotto da Alessandro Canini
Video illustrato, animato e diretto da Michele Bernardi
“Il bambino di Aleppo” (2019, Paflaggero Dischi) è il nuovo singolo del cantautore romano Angelo Iannelli, una forte denuncia senza sconti verso tutto ciò che non vogliamo guardare e cerchiamo di evitare.
«In una mia vecchia canzone scrissi che siamo soltanto dei puntini in volo… – commenta Angelo Iannelli – Anche questo brano parla dell'eccessiva importanza che a volte ci diamo: immersi e persi nelle nostre piccole e insignificanti attività quotidiane, spesso preferiamo non guardare ciò che accade realmente attorno a noi, forse perché non guardare è anche non sapere. E crediamo che sia meglio così. Questa riflessione e il fatto di aver vissuto in Siria per diversi mesi tra il 2008 e il 2011, fino a qualche settimana prima dell'inizio... (continua)
Testo di Angelo Iannelli, Annalisa Parente
Brano prodotto da Alessandro Canini
Video illustrato, animato e diretto da Michele Bernardi
“Il bambino di Aleppo” (2019, Paflaggero Dischi) è il nuovo singolo del cantautore romano Angelo Iannelli, una forte denuncia senza sconti verso tutto ciò che non vogliamo guardare e cerchiamo di evitare.
«In una mia vecchia canzone scrissi che siamo soltanto dei puntini in volo… – commenta Angelo Iannelli – Anche questo brano parla dell'eccessiva importanza che a volte ci diamo: immersi e persi nelle nostre piccole e insignificanti attività quotidiane, spesso preferiamo non guardare ciò che accade realmente attorno a noi, forse perché non guardare è anche non sapere. E crediamo che sia meglio così. Questa riflessione e il fatto di aver vissuto in Siria per diversi mesi tra il 2008 e il 2011, fino a qualche settimana prima dell'inizio... (continua)
Ora non posso guardarti
(continua)
(continua)
inviata da Angelo Iannelli 11/11/2019 - 19:26
Percorsi:
Canzoni d'amore contro la guerra
Il muro di Berlino c’è
1993
In te
Testo di Antonello De Sanctis
Musica di Giuseppe Isgrò e di Nek
Una canzone di 25 anni fa, ma più che mai attuale
In te
Testo di Antonello De Sanctis
Musica di Giuseppe Isgrò e di Nek
Una canzone di 25 anni fa, ma più che mai attuale
Quelle croci uncinate su un foglio
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 10/11/2019 - 12:24
Percorsi:
Il Muro di Berlino, 1961-1989
Pride
sono indeciso se you sia "tu" o "voi"... potrebbe essere entrambi
ORGOGLIO
(continua)
(continua)
9/11/2019 - 22:23
Michail, Michail (Gorbachev Rap)
MICHAEL, MICHAEL (IL RAP DI GORBACIOV)
(continua)
(continua)
inviata da Monia 9/11/2019 - 13:19
Speranza di Pace
«Speranza di Pace»
testo di Dante Alighieri
musica di Alessandro Colpani, Francesco Brianzi
arrangiamento Francesco Brianzi
registrazione, mix, master, Andrea Speroni
prodotto da Alessandro Colpani, Francesco Brianzi, Andrea Speroni
«Speranza di Pace» è un brano su testo di Dante Alighieri, musicato da Alessandro Colpani e Francesco Brianzi. Tratto dal Canto VIII del Purgatorio della Commedia, il brano risulta vincitore al Premio Lunezia 2019, sezione «Musicare i poeti». Si riporta qui il commento al brano premiato, realizzato dal Centro Lunigianese di Studi Danteschi:
«Ambo vegnon del grembo di Maria…»: i due Angeli Guardiani della Valletta dei Nobili (non dei “Principi”, come volgarmente si tramanda) sono figli anch’essi della Santissima Vergine. Un concetto arditissimo, sfuggito alla critica secolare, che fa degli «astor celestiali» due autentici “fratelli di Cristo”. Ebbene,... (continua)
testo di Dante Alighieri
musica di Alessandro Colpani, Francesco Brianzi
arrangiamento Francesco Brianzi
registrazione, mix, master, Andrea Speroni
prodotto da Alessandro Colpani, Francesco Brianzi, Andrea Speroni
«Speranza di Pace» è un brano su testo di Dante Alighieri, musicato da Alessandro Colpani e Francesco Brianzi. Tratto dal Canto VIII del Purgatorio della Commedia, il brano risulta vincitore al Premio Lunezia 2019, sezione «Musicare i poeti». Si riporta qui il commento al brano premiato, realizzato dal Centro Lunigianese di Studi Danteschi:
«Ambo vegnon del grembo di Maria…»: i due Angeli Guardiani della Valletta dei Nobili (non dei “Principi”, come volgarmente si tramanda) sono figli anch’essi della Santissima Vergine. Un concetto arditissimo, sfuggito alla critica secolare, che fa degli «astor celestiali» due autentici “fratelli di Cristo”. Ebbene,... (continua)
E vidi uscir de l’alto
(continua)
(continua)
inviata da muffinthebest 8/11/2019 - 13:05
ههر کورد ئهبین
Riccardo Gullotta
CURDI RESTEREMO
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 8/11/2019 - 00:16
Canción al Partido Comunista
Anthar López
CANZONE AL PARTITO COMUNISTA
(continua)
(continua)
inviata da Salvo Lo Galbo 6/11/2019 - 16:47
Non più si balla non più si canta
Recito a memoria alcune strofe cantate da Mimmo e Sandra Boninelli.
L'è prigioniero
(continua)
(continua)
inviata da Gustavo Previtali 6/11/2019 - 12:16
Nostos
[2011]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Vinicio Capossela
Album: Marinai, profeti e balene
Nostos / Νόστος [ritorno] fa riferimento all’epica dei poemi Nostoi che narravano il ritorno dei guerrieri greci in patria dopo la fine della guerra di Troia. Sono evidenti le citazioni dell’ Ulisse dantesco (Canto XXVI dell’Inferno) . Il brano è inoltre ispirato alla poesia Ítaca di Kavafis.
Il peso più grande è viaggiare con sè stessi, spesso è un peso “insostenibile”. Bisogna ricordare che se il viaggiatore solo è quello che arriva più lontano, è anche quello che ha più strada da fare per tornare indietro. Per questo bisogna affidarsi alla strada, al cammino. Il vero viaggio è quello che ti viene regalato dalla vita, l’imprevisto, che ti permette di conoscere qualcosa di te. Il vero regalo del viaggio sono le persone che decidono di regalarci quello che sono. [Vinicio Capossela]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Vinicio Capossela
Album: Marinai, profeti e balene
Nostos / Νόστος [ritorno] fa riferimento all’epica dei poemi Nostoi che narravano il ritorno dei guerrieri greci in patria dopo la fine della guerra di Troia. Sono evidenti le citazioni dell’ Ulisse dantesco (Canto XXVI dell’Inferno) . Il brano è inoltre ispirato alla poesia Ítaca di Kavafis.
Il peso più grande è viaggiare con sè stessi, spesso è un peso “insostenibile”. Bisogna ricordare che se il viaggiatore solo è quello che arriva più lontano, è anche quello che ha più strada da fare per tornare indietro. Per questo bisogna affidarsi alla strada, al cammino. Il vero viaggio è quello che ti viene regalato dalla vita, l’imprevisto, che ti permette di conoscere qualcosa di te. Il vero regalo del viaggio sono le persone che decidono di regalarci quello che sono. [Vinicio Capossela]
Né pietà di padre, né tenerezza di figlio, né amore di moglie
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 5/11/2019 - 23:26
Percorsi:
Esili e esiliati
Paisi di libertà
Cyprien Di Meglio
Versi di Cyprien Di Meglio, poeta di Bonifacio
Su di una melodia tradizionale (nizzarda?)
Arrangiamento di Jacques Luciani
Interpretata dal gruppo corso I Gargarozzi, nel loro album "Bunifazziu in cantu"
Testo trovato su YouTube
Su di una melodia tradizionale (nizzarda?)
Arrangiamento di Jacques Luciani
Interpretata dal gruppo corso I Gargarozzi, nel loro album "Bunifazziu in cantu"
Testo trovato su YouTube
Se andè in cuntinenti stè à senti a verità
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/11/2019 - 23:09
البحر
Traduzione italiana/ الترجمة الإيطالية / Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös :
Riccardo Gullotta
Riccardo Gullotta
IL MARE
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 5/11/2019 - 20:07
Yankee Go Home
[1979]
Scritta da Antonio e Francesco Salis
Nell'album "Dopo il buio la luce"
Chissà perchè, ma questa credevo che già ci fosse... e di averla pure contribuita io! Boh?... Comunque, eccola qua... imprescindibile!
Scritta da Antonio e Francesco Salis
Nell'album "Dopo il buio la luce"
Chissà perchè, ma questa credevo che già ci fosse... e di averla pure contribuita io! Boh?... Comunque, eccola qua... imprescindibile!
Lo splendore del tempo passato
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/11/2019 - 21:27
Progresso
[1974]
Scritta da Antonio e Lucio Salis
Arrangiamento musicale dei Salis e di Dario Baldan Bembo
Nell'album "Seduto sull'alba a guardare"
Scritta da Antonio e Lucio Salis
Arrangiamento musicale dei Salis e di Dario Baldan Bembo
Nell'album "Seduto sull'alba a guardare"
Pagine di storia in più
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/11/2019 - 21:03
Viva lei
[1974]
Scritta da Antonio e Lucio Salis
Arrangiamento musicale dei Salis e di Dario Baldan Bembo
Nell'album "Seduto sull'alba a guardare"
Scritta da Antonio e Lucio Salis
Arrangiamento musicale dei Salis e di Dario Baldan Bembo
Nell'album "Seduto sull'alba a guardare"
Passo su passo va per la strada
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/11/2019 - 20:44
Auschwitz, o Canzone del bambino nel vento
PIEMONTESE TORINESE / TURIN PIEDMONTESE /
PIÉMONTAIS DE TURIN / TORINON PIEMONTE
Traduzione in piemontese torinese di Gio Ferrara
Translation into Turin Piedmontese by Gio Ferrara
Traduction en piémontais de Turin par Gio Ferrara
Gio Ferraran käännös Torinon piemonteseen
[2019]
Vincenzo Guerrazzi (2016)
PIÉMONTAIS DE TURIN / TORINON PIEMONTE
Traduzione in piemontese torinese di Gio Ferrara
Translation into Turin Piedmontese by Gio Ferrara
Traduction en piémontais de Turin par Gio Ferrara
Gio Ferraran käännös Torinon piemonteseen
[2019]
Vincenzo Guerrazzi (2016)
AUSCHWITZ
(continua)
(continua)
inviata da gio ferrara 3/11/2019 - 19:47
Wahdi
Traduzione italiana/ الترجمة الإيطالية / Italian translation / Traduction italienne / תרגום לאיטלקית / Italiankielinen käännös :
Riccardo Gullotta
Riccardo Gullotta
SOLA [1]
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 2/11/2019 - 21:32
Aldo Palazzeschi: La fiera dei morti
[1910]
Poesia di Aldo Palazzeschi / A poem by Aldo Palazzeschi / Poème d'Aldo Palazzeschi / Aldo Palazzeschin runo
"L'incendiario", 1910.
Dovevo andarci oggi, giorno dei morti; invece ci andrò domani (anzi, stamani visto che siamo già trapassati al Due). Non ce la facevo, oggi; è stato un primo di novembre in preda ai crampi muscolari e tendinei, terribili, luridi, che peraltro mi pigliano fin da quando avevo vent'anni. E allora sì, ci andrò domani al cimitero di Soffiano, dove sta mio padre. Ci sarà da fare, da ripulire un po' la tomba, da dare una spazzata, da mettere dei fiori (che, per me, sono sempre gerbere da quando ne portai un mazzo al ponte trasteverino di Giorgiana Masi). Mio padre, inoltre, è scomparso proprio nel mese di novembre, un novembre di ventidue anni fa. Il sedici di novembre del 1997, per essere precisi. Abitavo a Livorno, allora. Quella sera, mi ricordo, ero andato... (continua)
Poesia di Aldo Palazzeschi / A poem by Aldo Palazzeschi / Poème d'Aldo Palazzeschi / Aldo Palazzeschin runo
"L'incendiario", 1910.
Dovevo andarci oggi, giorno dei morti; invece ci andrò domani (anzi, stamani visto che siamo già trapassati al Due). Non ce la facevo, oggi; è stato un primo di novembre in preda ai crampi muscolari e tendinei, terribili, luridi, che peraltro mi pigliano fin da quando avevo vent'anni. E allora sì, ci andrò domani al cimitero di Soffiano, dove sta mio padre. Ci sarà da fare, da ripulire un po' la tomba, da dare una spazzata, da mettere dei fiori (che, per me, sono sempre gerbere da quando ne portai un mazzo al ponte trasteverino di Giorgiana Masi). Mio padre, inoltre, è scomparso proprio nel mese di novembre, un novembre di ventidue anni fa. Il sedici di novembre del 1997, per essere precisi. Abitavo a Livorno, allora. Quella sera, mi ricordo, ero andato... (continua)
I poeti cantano
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/11/2019 - 00:54
Noi e il mattino
(2016)
Canzoni per metà
Canzoni per metà
La mia generazione non esiste
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 1/11/2019 - 15:29
Gwiazda Zaranna
La stella del mattino, o la stella della sera, ovvero Venere, conosciuta anche come Φωσφόρος (Phosphoros) o Lucifero ("portatore di luce"), in polacco Wenus, e secondo la Wiki italiana, un pianeta che tra l'altro:
"Ha un ruolo significativo nelle culture degli australiani aborigeni, come gli Yolngu nell'Australia del Nord. Gli Yolngu si radunavano per aspettare la comparsa di Venere, che chiamavano Barnumbirr, e che, secondo la tradizione, permetteva di comunicare con i propri cari morti."
Salutiamo i Yolngu e gli auguriamo un bel primavera australe :-)
Foto a colori della superficie di Venere inviate dalla sonda sovietica Venera 13 (1981)
"Ha un ruolo significativo nelle culture degli australiani aborigeni, come gli Yolngu nell'Australia del Nord. Gli Yolngu si radunavano per aspettare la comparsa di Venere, che chiamavano Barnumbirr, e che, secondo la tradizione, permetteva di comunicare con i propri cari morti."
Salutiamo i Yolngu e gli auguriamo un bel primavera australe :-)
Foto a colori della superficie di Venere inviate dalla sonda sovietica Venera 13 (1981)
STELLA DEL MATTINO (STELLA MATUTINA)
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek 31/10/2019 - 21:22
Numeri
2011
feat. Nathalie e Frankie HI-NRG MC
feat. Nathalie e Frankie HI-NRG MC
Primi, perfetti, reali, razionali
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 31/10/2019 - 16:06
L'era del gigante
2008
Album: Metamorfosi
Album: Metamorfosi
Luca, solo con blue jeans, rock’n'roll
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 31/10/2019 - 15:53
Manifesto
1995
Mi hanno insegnato: stai riparato che non sbagli mai
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 31/10/2019 - 04:59
La prova
1998
Ho quello che basta per sopravvivere
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 31/10/2019 - 04:32
Assolti
2001
Iperbole
Iperbole
Guarda Mario, pensa quante cose l'acqua di un ruscello può costantemente trascinare
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 31/10/2019 - 03:35
Che giorno è
Era il tempo che quelli come me
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 31/10/2019 - 03:29
Jamás
1996
Comandante dai duri respiri
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 31/10/2019 - 03:28
Percorsi:
Che Guevara
Le loup garou
[2019]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Vinicio Capossela
Album: Ballate per Uomini e Bestie
Carta d’identità del lupo mannaro / licantropo / werewolf / loup garou / ihmissusi
Il lupo mannaro ha molti nomi , tra i quali : nemico pazzo omosessuale ribelle carcerato apostata eretico strega apolide untore indio aborigeno anarchico disfattista comunista ebreo zingaro sovversivo pacifista clandestino migrante.
L’elenco estemporaneo è necessariamente incompleto e provvisorio, stante la inderogabile e intuibile necessità del Pensiero Unico di aggiungere al repertorio dei mezzi di sostentamento ulteriori categorie inedite elaborando quadri concettuali sempre più duttili e sofisticati al passo con i tempi.
Per i lupi mannari Galeno nel II sec. d.C. prescriveva nel suo trattato sulla medicina: «Coloro che vengono colti dal morbo chiamato lupino... (continua)
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Vinicio Capossela
Album: Ballate per Uomini e Bestie
Carta d’identità del lupo mannaro / licantropo / werewolf / loup garou / ihmissusi
Il lupo mannaro ha molti nomi , tra i quali : nemico pazzo omosessuale ribelle carcerato apostata eretico strega apolide untore indio aborigeno anarchico disfattista comunista ebreo zingaro sovversivo pacifista clandestino migrante.
L’elenco estemporaneo è necessariamente incompleto e provvisorio, stante la inderogabile e intuibile necessità del Pensiero Unico di aggiungere al repertorio dei mezzi di sostentamento ulteriori categorie inedite elaborando quadri concettuali sempre più duttili e sofisticati al passo con i tempi.
Per i lupi mannari Galeno nel II sec. d.C. prescriveva nel suo trattato sulla medicina: «Coloro che vengono colti dal morbo chiamato lupino... (continua)
Auuu... Sono un mannaro dentro
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 31/10/2019 - 00:21
Erdiocàn
[2019]
Sull'aria di / To the tune of / Sur l'air de / Kappaleen virra mukaan:
Sandokan
(by Guido De Angelis / Maurizio De Angelis ["Oliver Onions"], 1976).
Sull'aria di / To the tune of / Sur l'air de / Kappaleen virra mukaan:
Sandokan
(by Guido De Angelis / Maurizio De Angelis ["Oliver Onions"], 1976).
Sì, crudele è la guerra
(continua)
(continua)
inviata da L'Anonimo Toscano del XXI secolo 30/10/2019 - 13:12
Atto Terzo
(2011)
title track del secondo album di Valentina Lupi
title track del secondo album di Valentina Lupi
Prospettive troppo grandi per piccoli sogni
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 30/10/2019 - 02:42
Sirena
2016
Greetings from Fireland
In “Sirena” (ci sono la voce di Loredanna Carannante, il canto e i tamburi di Bifalo Kouyaté) Rossi immagina la traversata per mare di una giovane donna africana che affida alle acque una lettera di preghiera e di speranza.
blogfoolk
Greetings from Fireland
In “Sirena” (ci sono la voce di Loredanna Carannante, il canto e i tamburi di Bifalo Kouyaté) Rossi immagina la traversata per mare di una giovane donna africana che affida alle acque una lettera di preghiera e di speranza.
blogfoolk
Una giovane donna dell'Africa Orientale
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 29/10/2019 - 14:20
Le follie religiose
Follie religiose : poema in ottava rima scritto in lingua piemontese
Il poema Follie religiose fu pubblicatoda Edoardo Calvo per la prima volta nel 1801, nei primi mesi della "libertà" Piemontese e riflette il clima culturale dell'epoca, nel suo attacco al fanatismo e all'intolleranza religiosa in nome di una libertà di pensiero di ispirazione filosofica e lucreziana che si rifà alle contemporanee idee dei philosophes illuministi.
Messo in musica da Anton Virgilio Savona
Il poema Follie religiose fu pubblicatoda Edoardo Calvo per la prima volta nel 1801, nei primi mesi della "libertà" Piemontese e riflette il clima culturale dell'epoca, nel suo attacco al fanatismo e all'intolleranza religiosa in nome di una libertà di pensiero di ispirazione filosofica e lucreziana che si rifà alle contemporanee idee dei philosophes illuministi.
Messo in musica da Anton Virgilio Savona
Così chi adora Giove, e chi Latona,
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 29/10/2019 - 13:35
La ballata del soldato di pace
(2010)
Me li suono e me la canto
Me li suono e me la canto
(Caro La Russa, se proprio è una missione di pace... perché non ci mandi tuo figlio?)
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 29/10/2019 - 12:32
Il tempo in cui non c’è domanda
(2019)
dal disco "Arriverà l'estate?"
Testo di Lisa Santinelli, Ahmed Gronchi, Benedetta Pallesi, Veronica Bigontina
Musica di Lisa Santinelli
Dedicata a Ugo e Ughetta
dal disco "Arriverà l'estate?"
Testo di Lisa Santinelli, Ahmed Gronchi, Benedetta Pallesi, Veronica Bigontina
Musica di Lisa Santinelli
Dedicata a Ugo e Ughetta
“Ricordi quello che mi dicesti una volta, Lije? Che ogni tanto la gente confonde i propri problemi con quelli della società e pretende di risanare le Città perché non sa come sanare se stessa”
I. Asimov
I. Asimov
Sono passati i tempi in cui si pensava
(continua)
(continua)
inviata da grazie a Lisa delle Sisters che ci ha inviato il testo 28/10/2019 - 20:52
Campi di battaglia
2012
Album: Vox Creola
Album: Vox Creola
Campi di battaglia, campi minati
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 28/10/2019 - 19:06
Cicale in orbita
2012
Album: Vox Creola
Album: Vox Creola
Corre il grande fiume, non si lascia accarezzare
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 28/10/2019 - 18:01
Ballata per Mira
2012
Album: Vox Creola
Album: Vox Creola
Amore mio, ci fermeremo
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 28/10/2019 - 18:00
La giraffa di Imola
da "Ballate per uomini e bestie" (2019)
Un'altra corsa simile nell’esito, una corsa che reclama la bellezza, una bellezza impossibile e manifesta in questa creatura fonte di meraviglia. L’apparizione di una giraffa ancora a inizio '800 viene ricordata come l’evento più eclatante del Regno di Carlo X.
E un’altra volta la violenza del mondo antropizzato e organizzato nelle sue macchine e lamiere, nel suo asfalto e cemento. La corsa di questa giovane giraffa per le strade di Imola, esprime tutta la impossibilità della coesistenza, il patto rotto con la natura, l’infanzia del mondo che urta con gli oggetti del nostro vivere quotidiano associato. Che improvvisamente si mettono a nudo in tutta la loro durezza e esclusione (sempre questi stranieri senza permesso) e nemmeno la giraffa ce l’ha il permesso di circolare.
Come una grande gabbia da dove non è possibile uscire se non da morti. Una morte... (continua)
Un'altra corsa simile nell’esito, una corsa che reclama la bellezza, una bellezza impossibile e manifesta in questa creatura fonte di meraviglia. L’apparizione di una giraffa ancora a inizio '800 viene ricordata come l’evento più eclatante del Regno di Carlo X.
E un’altra volta la violenza del mondo antropizzato e organizzato nelle sue macchine e lamiere, nel suo asfalto e cemento. La corsa di questa giovane giraffa per le strade di Imola, esprime tutta la impossibilità della coesistenza, il patto rotto con la natura, l’infanzia del mondo che urta con gli oggetti del nostro vivere quotidiano associato. Che improvvisamente si mettono a nudo in tutta la loro durezza e esclusione (sempre questi stranieri senza permesso) e nemmeno la giraffa ce l’ha il permesso di circolare.
Come una grande gabbia da dove non è possibile uscire se non da morti. Una morte... (continua)
La vide prima il fachiro e poi il facchino
(continua)
(continua)
28/10/2019 - 09:22
Aizàmm' na mana
il testo della canzone nel video (Raiz con Avitabile) è più lungo di quello riportato sia su questa pagina che su tutti i siti di testi, né sono riuscita a comprendere tutte le ulteriori parole!
E' un vero peccato perché una parte è molto toccante con un cielo senza stelle per bandiera, una pugno con una rosa e per finire, la drammatica ripresa/inversione dei versi iniziali (tagliame 'a faccia e sanghe jesce / tagliame 'a faccia che jesce sanghe)...
E' un vero peccato perché una parte è molto toccante con un cielo senza stelle per bandiera, una pugno con una rosa e per finire, la drammatica ripresa/inversione dei versi iniziali (tagliame 'a faccia e sanghe jesce / tagliame 'a faccia che jesce sanghe)...
ALZIAMO UNA MANO
(continua)
(continua)
inviata da Serena Imperiale 26/10/2019 - 16:49
Il popolo è forte
Dalle mie parti se si ammazza un uomo
(continua)
(continua)
inviata da ZugNachPankow 25/10/2019 - 23:55
Amatrice "Matrix Pulcherrima"
Canto dedicato alla cittadina di Amatrice annientata dal sisma del Centro Italia
Canzune mie
(continua)
(continua)
inviata da Camillo Berardi 23/10/2019 - 13:06
Percorsi:
Terremoti
Nie patrz jak ja tańczę
Non so cosa ha fatto scaturire la disperata richiesta di B.B., un entusiasmo sfrenato per la cupa atmosfera di questo brano oppure il dubbio a riguardo la sua legittimità sulle pagine del sito CCG. Rispondo con una traduzione un po' sbrigativa, ma spero, sufficente.
È una canzone di addio, di rottura, una canzone di amore perduto, ma con tutto entourage di tenebrosi anni ottanta, della Polonia sotto il regime di Jaruzelski. Il testo parla di volantini, di polizia segreta, di desolazione e di sconforto.
È una canzone di addio, di rottura, una canzone di amore perduto, ma con tutto entourage di tenebrosi anni ottanta, della Polonia sotto il regime di Jaruzelski. Il testo parla di volantini, di polizia segreta, di desolazione e di sconforto.
NON GUARDARE COME BALLO
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek 23/10/2019 - 00:47
Go on Home British Soldiers
Tommy Skelly
ANDATE A CASA SOLDATI BRITANNICI
(continua)
(continua)
inviata da Lucone 23/10/2019 - 00:38
The Emperor in his War-Room
Taduzione italiana contribuita senza firma
L’IMPERATORE NELLA SUA SALA DI GUERRA
(continua)
(continua)
22/10/2019 - 15:15
Mitt var starfið
Riccardo Venturi (Rikarður V. Albertsson), 22-10-2019 12:10
LA MIA FATICA
(continua)
(continua)
22/10/2019 - 12:11
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Non so più che cosa scrivo