
68'linin Türküsü
English translation / Ingilizce çeviri / Wergera ingilîzî / Traduzione inglese :

BALLAD OF 68'ERS (continua)
inviata da Riccardo Gullotta 30/3/2025 - 13:49

68'linin Türküsü
[1990]
Söz ve müzik / Gotin û muzîk / Testo e musica / Lyrics and music :
Cem Karaca
Album: Yiyin Efendiler
There have only been two world revolutions. One took place in 1848. The second took place in 1968. Both were historic failures. Both transformed the world [Arrighi, Hopkins, Wallerstein - Antisystemic Movements, ed. Verso 1989]
Söz ve müzik / Gotin û muzîk / Testo e musica / Lyrics and music :
Cem Karaca
Album: Yiyin Efendiler
There have only been two world revolutions. One took place in 1848. The second took place in 1968. Both were historic failures. Both transformed the world [Arrighi, Hopkins, Wallerstein - Antisystemic Movements, ed. Verso 1989]
Su baÅında durmuÅsun, su akar, sen bakarsın (continua)
inviata da Riccardo Gullotta 30/3/2025 - 13:48
Percorsi:
1968 e dintorni


If I Must Die
Versione "sufi" arrangiata e cantata di koskur Karameni
https://youtu.be/2bNI6eB7WMM?si=Ea1obr...
https://youtu.be/2bNI6eB7WMM?si=Ea1obr...
Ok 29/3/2025 - 16:57


If I Must Die
English live Song of the poem : If I must die
https://youtube.com/watch?v=btH_bs9IvB8&feature=shared
https://youtube.com/watch?v=btH_bs9IvB8&feature=shared
P.r 29/3/2025 - 16:47

Non Si Può Fermare

2025
Canzoni per anni spietati
L’album si chiude con Non si può fermare, che canta Drigo. È una canzone nata durante il lockdown, periodo in cui Drigo sentiva chiaramente che non era il caso di scrivere nulla, avvertendo fortemente il peso del dramma che stavamo vivendo. Una volta finito, se fosse mai finito, avremmo voluto rimuoverlo e non pensarci mai più. Ma qualcosa scavava dentro e questa sensazione arrivava soprattutto quando si avvicinava la bella stagione e sapevamo tutti che, arrivato il bel tempo, saremmo potuti uscire. Si viveva l’attesa dell’estate come qualcosa di enormemente prezioso, una cosa che fino a qualche mese prima davamo semplicemente per scontato. Questa ineluttabilità delle stagioni che cambiano, della Terra che continua la propria esistenza, al di là degli errori, delle cose che l’umanità riesce a fare, ci mette a contatto con la sensazione di grandezza che... (continua)
Canzoni per anni spietati
L’album si chiude con Non si può fermare, che canta Drigo. È una canzone nata durante il lockdown, periodo in cui Drigo sentiva chiaramente che non era il caso di scrivere nulla, avvertendo fortemente il peso del dramma che stavamo vivendo. Una volta finito, se fosse mai finito, avremmo voluto rimuoverlo e non pensarci mai più. Ma qualcosa scavava dentro e questa sensazione arrivava soprattutto quando si avvicinava la bella stagione e sapevamo tutti che, arrivato il bel tempo, saremmo potuti uscire. Si viveva l’attesa dell’estate come qualcosa di enormemente prezioso, una cosa che fino a qualche mese prima davamo semplicemente per scontato. Questa ineluttabilità delle stagioni che cambiano, della Terra che continua la propria esistenza, al di là degli errori, delle cose che l’umanità riesce a fare, ci mette a contatto con la sensazione di grandezza che... (continua)
E ritorna l'estate
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 29/3/2025 - 15:18
Percorsi:
2020-2023: Canzoniere del COVID-19

Dov’è che abbiamo sbagliato

2025
Canzoni per anni spietati

Uno dei pezzi più rock che ci sono nell’album. In questo brano cerchiamo di fare un’analisi di pregi e difetti della nostra generazione. Vedendo i risultati nella realtà di oggi, viene da pensare che da qualche parte abbiamo sbagliato. La nostra generazione fondamentalmente ha prodotto ben poche cose rilevanti per l’andamento del mondo e ce ne vogliamo prendere la responsabilità.
newsic.it
Canzoni per anni spietati

Uno dei pezzi più rock che ci sono nell’album. In questo brano cerchiamo di fare un’analisi di pregi e difetti della nostra generazione. Vedendo i risultati nella realtà di oggi, viene da pensare che da qualche parte abbiamo sbagliato. La nostra generazione fondamentalmente ha prodotto ben poche cose rilevanti per l’andamento del mondo e ce ne vogliamo prendere la responsabilità.
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Il trucco delle canzoni, in fondo è tutto qua (continua)
inviata da Dq82 29/3/2025 - 11:24


Viva l'Italia

Negrita
2025
Canzoni per anni spietati

C’è una tradizione stupenda di cantautori in Italia. Sarebbe sbagliato credere che, siccome facciamo rock, non ascoltiamo questo genere musicale, anzi, siamo cresciuti ascoltandolo e apprezzandolo. Uno dei nostri preferiti è Francesco De Gregori che ha scritto tantissime canzoni importanti, ogni riga che scrive è un diamante. Abbiamo voluto mostrare la nostra stima nei confronti di De Gregori attraverso questa nostra versione di Viva l’Italia, canzone che ha un contenuto calzante per questo momento storico e che si inserisce bene in questo concept.
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2025
Canzoni per anni spietati

C’è una tradizione stupenda di cantautori in Italia. Sarebbe sbagliato credere che, siccome facciamo rock, non ascoltiamo questo genere musicale, anzi, siamo cresciuti ascoltandolo e apprezzandolo. Uno dei nostri preferiti è Francesco De Gregori che ha scritto tantissime canzoni importanti, ogni riga che scrive è un diamante. Abbiamo voluto mostrare la nostra stima nei confronti di De Gregori attraverso questa nostra versione di Viva l’Italia, canzone che ha un contenuto calzante per questo momento storico e che si inserisce bene in questo concept.
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Dq82 28/3/2025 - 21:46

Ama o lascia stare

2025
Canzoni per anni spietati

Un brano che a livello di groove ci ha dato subito grandi soddisfazioni. Tra l’altro c’è anche uno special che è molto funky e quindi abbiamo goduto nell’arrangiarlo perché ha un sound molto Negrita di un certo periodo. In questo brano diciamo che, se l’alternativa ad amare è odiare, non ce n’è bisogno.
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Canzoni per anni spietati

Un brano che a livello di groove ci ha dato subito grandi soddisfazioni. Tra l’altro c’è anche uno special che è molto funky e quindi abbiamo goduto nell’arrangiarlo perché ha un sound molto Negrita di un certo periodo. In questo brano diciamo che, se l’alternativa ad amare è odiare, non ce n’è bisogno.
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Non serve più a niente alzarsi ogni mattina,
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 28/3/2025 - 21:38

L'apparenza inganna

2007
Album: Coniglio Nazionale
Album: Coniglio Nazionale
Per consumare spettacoli
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 28/3/2025 - 15:30

Coniglio nazionale

2007
Coniglio nazionale
Coniglio nazionale
"Salve ragazzi
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 28/3/2025 - 14:38

Squadroni della gioia

2007
Album: Coniglio Nazionale
Album: Coniglio Nazionale
Se non vuoi
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 28/3/2025 - 14:30

Niente di nuovo

2025
Fandango
Fandango
Bom, yapapapom, yapapapom.
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 28/3/2025 - 10:06

سرزمین من

TRA REPRESSIONE E TERRORISMO, SEMPRE DRAMMATICA LA SITUAZIONE NEL PAKISTAN
Gianni Sartori
Pakistan. “Terzo Polo” per ora più economico del Nepal, frequentato da vacanzieri d’alta quota che talvolta mascherandosi con paternalistiche iniziative umanitarie - due-tre scatole di medicinali tra un’ascensione e un trekking non si negano a nessuno - alimentano una sorta di neocolonialismo. Ma anche terra tormentata da conflitti etnici e sociali. Con drammatiche derive sia repressive che terroristiche.
Tra le minoranze costantemente sotto tiro (in realtà si dovrebbe parlare di “popoli minorizzati”, come per i curdi), vi sono sicuramente i Beluci.
Infatti - anche se gli scanzonati turisti occidentali sembrano ignorarlo - in Pakistan (e nella regione sottosviluppata del Belucistan in particolare) da decenni è in atto una rivolta con istanze indipendentiste. Contro quello che viene considerato lo... (continua)
Gianni Sartori
Pakistan. “Terzo Polo” per ora più economico del Nepal, frequentato da vacanzieri d’alta quota che talvolta mascherandosi con paternalistiche iniziative umanitarie - due-tre scatole di medicinali tra un’ascensione e un trekking non si negano a nessuno - alimentano una sorta di neocolonialismo. Ma anche terra tormentata da conflitti etnici e sociali. Con drammatiche derive sia repressive che terroristiche.
Tra le minoranze costantemente sotto tiro (in realtà si dovrebbe parlare di “popoli minorizzati”, come per i curdi), vi sono sicuramente i Beluci.
Infatti - anche se gli scanzonati turisti occidentali sembrano ignorarlo - in Pakistan (e nella regione sottosviluppata del Belucistan in particolare) da decenni è in atto una rivolta con istanze indipendentiste. Contro quello che viene considerato lo... (continua)
Gianni Sartori 28/3/2025 - 09:57

Sud chiama sud

(1993)
Album: Teknopunkabaret
Album: Teknopunkabaret
E così dall'acqua all'aria
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 28/3/2025 - 03:59

Prigioniero politico

(1987)
Gronge & Move
Gronge & Move
Sono felice
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 27/3/2025 - 19:51


Come a Kobane

SIRIA DEL NORD-EST: PARE PROPRIO CHE LA TURCHIA INTENDA RESTARCI A LUNGO
Gianni Sartori
Stando a quanto si sa, finora le forze turche acquartierate nel nord-est della Siria per lo più eviterebbero di ostentare bandiere, insegne o altri simboli turchi. Mantenendo per così dire un “profilo basso”.
Tuttavia, non sembranoinvece voler rinunciare a bombardare obiettivi d’ogni genere, spesso civili. Nonostante da più parti si stia operando per un “cessate-il-fuoco” stabile.
Ma soprattutto - denunciano le FDS - starebbero lavorando alacremente per rafforzare l’occupazione, espandendo le basi militari già presenti e costruendone di nuove.
Approfittando della debolezza (o della complicità ?) del nuovo regime insediatosi a Damasco. Lavorando di nascosto soprattutto nelle ore notturne (così come per i trasferimenti di truppe) e puntando in particolare sulle zone a sud e a est di Manbij e sui dintorni... (continua)
Gianni Sartori
Stando a quanto si sa, finora le forze turche acquartierate nel nord-est della Siria per lo più eviterebbero di ostentare bandiere, insegne o altri simboli turchi. Mantenendo per così dire un “profilo basso”.
Tuttavia, non sembranoinvece voler rinunciare a bombardare obiettivi d’ogni genere, spesso civili. Nonostante da più parti si stia operando per un “cessate-il-fuoco” stabile.
Ma soprattutto - denunciano le FDS - starebbero lavorando alacremente per rafforzare l’occupazione, espandendo le basi militari già presenti e costruendone di nuove.
Approfittando della debolezza (o della complicità ?) del nuovo regime insediatosi a Damasco. Lavorando di nascosto soprattutto nelle ore notturne (così come per i trasferimenti di truppe) e puntando in particolare sulle zone a sud e a est di Manbij e sui dintorni... (continua)
Gianni Sartori 27/3/2025 - 19:46
A Child Can See
Antiwar Songs Blog

by Tony Smith
Ahmed is an eleven year old Iraqi boy. Don’t ask how he comes to be visiting the Australian Parliament in Canberra in early 2003. A Coalition that spends $75 billion on a military campaign must have overcome problems of time and space by now. Ahmed is in conversation with several MPs
Ahmed is an eleven year old Iraqi boy. Don’t ask how he comes to be visiting the Australian Parliament in Canberra in early 2003. A Coalition that spends $75 billion on a military campaign must have overcome problems of time and space by now. Ahmed is in conversation with several MPs
Antiwar Songs Staff 2025-03-27 18:34:13

Children of Chernobyl

(2025)
Soundwalk Collective & Patti Smith
Accompanying the announcement of the new 2-track EP, out March 21 via Bella Union, is the first fifteen minute track, titled “Children Of Chernobyl”.
On the edge of the forest surrounding Chernobyl, a stone’s throw from the Pripyat River, stands the church of St. Elijah, the only house of worship still operational within the 1000 square-mile radioactive exclusion zone. There, in the courtyard, stands the Bell of Sorrow, which rings just once a year, at exactly 1:23am on April 26, the moment when human history was forever altered, 39 years ago, as Reactor Four of the Chernobyl nuclear power plant exploded, scattering its deadly, invisible poison throughout the land.
Ten miles northwest, at the centre of the zone, stands a much larger bell-shaped structure, a 31,000-tonne sarcophagus of concrete and steel, tall enough to entomb the Notre-Dame... (continua)
Soundwalk Collective & Patti Smith
Accompanying the announcement of the new 2-track EP, out March 21 via Bella Union, is the first fifteen minute track, titled “Children Of Chernobyl”.
On the edge of the forest surrounding Chernobyl, a stone’s throw from the Pripyat River, stands the church of St. Elijah, the only house of worship still operational within the 1000 square-mile radioactive exclusion zone. There, in the courtyard, stands the Bell of Sorrow, which rings just once a year, at exactly 1:23am on April 26, the moment when human history was forever altered, 39 years ago, as Reactor Four of the Chernobyl nuclear power plant exploded, scattering its deadly, invisible poison throughout the land.
Ten miles northwest, at the centre of the zone, stands a much larger bell-shaped structure, a 31,000-tonne sarcophagus of concrete and steel, tall enough to entomb the Notre-Dame... (continua)
We tramped in our black coats, sweeping time, sweeping time
(continua)
(continua)
26/3/2025 - 21:07
Percorsi:
Contro il Nucleare


Will the Wolf Survive?

26/3/2025 - 18:19


الوداع

SAHARA OCCIDENTALE IN AGITAZIONE
Gianni Sartori
Mentre si allunga la lista degli Stati che riconoscono l’annessione del Sahara Occidentale da parte di Rabat, il Fronte Polisario riprende le ostilità
Verso al fine dell’anno scorso veniva rinnovata per un altro anno (scadenza prevista il 31 ottobre 2025) dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite la MINURSO (missione dei caschi blu nel Sahara Occidentale).
Nel frattempo - il 30 settembre con una lettera inviata al re Mohammed VI e poi in ottobre con la visita ufficiale in Marocco - anche Emmanuel Macron aveva aderito al piano di autonomiaproposto da Rabat (quello risalente al 2007).
Definitiva pietra tombale, qualora venisse realizzato, per le legittime aspirazioni dei Saharaui all’indipendenza.
Anche perché del tanto strombazzato (all’epoca) referendum per l’autodeterminazione, stabilito dall’ONU ancora nel 1991, ormai si è persa... (continua)
Gianni Sartori
Mentre si allunga la lista degli Stati che riconoscono l’annessione del Sahara Occidentale da parte di Rabat, il Fronte Polisario riprende le ostilità
Verso al fine dell’anno scorso veniva rinnovata per un altro anno (scadenza prevista il 31 ottobre 2025) dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite la MINURSO (missione dei caschi blu nel Sahara Occidentale).
Nel frattempo - il 30 settembre con una lettera inviata al re Mohammed VI e poi in ottobre con la visita ufficiale in Marocco - anche Emmanuel Macron aveva aderito al piano di autonomiaproposto da Rabat (quello risalente al 2007).
Definitiva pietra tombale, qualora venisse realizzato, per le legittime aspirazioni dei Saharaui all’indipendenza.
Anche perché del tanto strombazzato (all’epoca) referendum per l’autodeterminazione, stabilito dall’ONU ancora nel 1991, ormai si è persa... (continua)
Gianni Sartori 26/3/2025 - 09:25
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