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Mediterráneo

Mediterráneo
[1971]
Letra y música / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Joan Manuel Serrat
Album / Albumi: Mediterráneo

Nell'introduzione a En Méditerranée di Georges Moustaki ci eravamo ripromessi di inserire questa celeberrima canzone di Joan Manuel Serrat. Lo facciamo senz'altro, anche sulla scorta di un episodio personale.



Esistono le canzoni contro la guerra, ed esistono canzoni di altra natura che, in un qualsiasi momento, possono essere scritte cantate contro la guerra, contro l'imperialismo e il colonialismo politico e culturale, contro una qualsiasi ingiustizia. Di esempi non ne mancano certamente. Così, nel 1971, Joan Manuel Serrat scrisse (in castigliano, anche se molti credono che si tratti di una canzone originariamente composta in lingua catalana) questa famosissima canzone, da molti considerata in Spagna come "la canzone del secolo". È una canzone... (continua)
Quizá porque mi niñez
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 14/1/2007 - 22:46
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Requiem pour n'importe qui

Requiem pour n'importe qui
Paroles et musique de Georges Moustaki
Parole e musica di Georges Moustaki

Album: Bobino 70

Proprio lui, lo "Straniero" di quell'unica canzone in lingua italiana che lo rese famoso anche da noi (ma si tratta della traduzione di una sua celeberrima canzone in francese, "Le Méthèque", una parola derivata –naturalmente- dal greco che significa alla lettera "Colui che cambia continuamente casa", o più semplicemente il "Senza patria"). Di Moustaki avevamo già alcune canzoni, tutte e tre inserite tra le "CCG Primitive" (le prime 600 della raccolta originaria); ne inseriamo quindi alcune altre, forse meno famose, ma che ci mostrano Moustaki in un suo aspetto che, del resto, traspare anche da canzoni che parlano di tutt'altri argomenti, anche dalle canzoni d'amore. La sua voglia di libertà, il suo sentirsi "cittadino del Mediterraneo" (cosa, questa, del tutto ovvia per un uomo della sua origine),... (continua)
Il est mort connue du bois sec.
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 14/1/2007 - 18:13
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Portugal

Portugal
[1974]
Paroles de Georges Moustaki
Parole di Georges Moustaki

Musique de Chico Barque (Fado tropical)
Musica di Chico Barque

Georges Moustaki, proprio lui, lo "Straniero" di quell'unica canzone in lingua italiana che lo rese famoso anche da noi (ma si tratta della traduzione di una sua celeberrima canzone in francese, "Le Méthèque", una parola derivata –naturalmente- dal greco che significa alla lettera "Colui che cambia continuamente casa", o più semplicemente il "Senza patria"). Di Moustaki avevamo già alcune canzoni, tutte e tre inserite tra le "CCG Primitive" (le prime 600 della raccolta originaria); ne inseriamo quindi alcune altre, forse meno famose, ma che ci mostrano Moustaki in un suo aspetto che, del resto, traspare anche da canzoni che parlano di tutt'altri argomenti, anche dalle canzoni d'amore. La sua voglia di libertà, il suo sentirsi "cittadino del Mediterraneo" (cosa,... (continua)
Oh muse ma complice
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 14/1/2007 - 18:10
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En Méditerranée

En Méditerranée
(1971)
Paroles et Musique de Georges Moustaki
Parole e musica di Georges Moustaki



Georges Moustaki. Proprio lui, lo "Straniero" di quell'unica canzone in lingua italiana che lo rese famoso anche da noi (ma si tratta della traduzione di una sua celeberrima canzone in francese, "Le Méthèque", una parola derivata –naturalmente- dal greco che significa alla lettera "Colui che cambia continuamente casa", o più semplicemente il "Senza patria").

Di Moustaki avevamo già alcune canzoni, tutte e tre inserite tra le "CCG Primitive" (le prime 600 della raccolta originaria); ne inseriamo quindi alcune altre, forse meno famose, ma che ci mostrano Moustaki in un suo aspetto che, del resto, traspare anche da canzoni che parlano di tutt'altri argomenti, anche dalle canzoni d'amore. La sua voglia di libertà, il suo sentirsi "cittadino del Mediterraneo" (cosa, questa, del tutto ovvia per un uomo della... (continua)
Dans ce bassin où jouent
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 14/1/2007 - 18:06
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Sans la nommer

Sans la nommer
Paroles et musique de Georges Moustaki
Parole e musica di Georges Moustaki

Proprio lui, Georges Moustaki, lo "Straniero" di quell'unica canzone in lingua italiana che lo rese famoso anche da noi (ma si tratta della traduzione di una sua celeberrima canzone in francese, "Le Méthèque", una parola derivata –naturalmente- dal greco che significa alla lettera "Colui che cambia continuamente casa", o più semplicemente il "Senza patria"). Di Moustaki avevamo già alcune canzoni, tutte e tre inserite tra le "CCG Primitive" (le prime 600 della raccolta originaria); ne inseriamo quindi alcune altre, forse meno famose, ma che ci mostrano Moustaki in un suo aspetto che, del resto, traspare anche da canzoni che parlano di tutt'altri argomenti, anche dalle canzoni d'amore. La sua voglia di libertà, il suo sentirsi "cittadino del Mediterraneo" (cosa, questa, del tutto ovvia per un uomo della sua origine),... (continua)
Je voudrais, sans la nommer,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 14/1/2007 - 17:57
Percorsi: 1968 e dintorni
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Olive Trees

Olive Trees
[2003]
Lyrics and Music by Iron Sheik
Testo e musica di Iron Sheik
Album: "Camel Clutch 2003"

New Pro-Palestinian Rap Music
"Music is an integral part of culture and it is often used to express ourselves, either by creating it or listening to it. In the context of the Israeli-Palestinian conflict there has been little in the way of music that describes the history of the Palestinian plight, until now. One of the most brilliant new artist/activist to take his message to the microphone is the Iron Sheik.

His bold and insightful rap-style challenges traditional views on Palestinians. The following song entitled, "Olive Trees" describes the uprooting of the Palestinians from their land, much in the same way Israeli settlers are uprooting olive trees today. Ironically, olive trees are traditional symbols of peace, i.e. the olive branch."
Trouble began before 1948
(continua)
inviata da Adriana e Riccardo 14/1/2007 - 17:25
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Marching To The Killing Rhythm

Marching To The Killing Rhythm
A grand deception
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 14/1/2007 - 14:04
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You Can't Kill Terror

You Can't Kill Terror
Non avete mai avuto a che fare coi GWAR? Beh, eccoveli. Sicuramente, come dire, sono dei bei tipini, da prendere sicuramente con le dovute molle. Lo stesso vale ovviamente per i loro testi (alcuni dei quali già presenti in raccolta), e massimamente per questo. Ma credo che, fatta la dovuta premessa, questa canzone vada situata nell'ottica giusta, vale a dire quella di una delle più tremende e sincere canzoni contro la guerra presenti in questa raccolta. Una critica feroce (e assai "gwariana") alla "guerra contro il terrorismo" di Bush, che spesso proprio l'assassino texano ha definito "guerra contro il terrore". Dietro tutta la consueta, barocca violenza di immagini tipica dei testi dei GWAR (in alcune cose ricordano decisamente testi classici come la "Farsalia" di Lucano!) ci sono le torture di Abu Ghraib, ci sono il terrore e il terrorismo di chi conduce guerre "per la civiltà e per la... (continua)
You can destroy an army
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 14/1/2007 - 12:23
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Bambino soldato

Bambino soldato
Testo e musica di Paolo Farace
Dall'album "Cultura popolare"
T’hanno pigliato di notte
(continua)
inviata da adriana 13/1/2007 - 10:22
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Non nel mio nome

Non nel mio nome
Sono sempre tutti pronti
(continua)
inviata da Robi 12/1/2007 - 22:05
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The Ghost Of Tom Joad

The Ghost Of Tom Joad
(1995)

Il brano dà il titolo al quindicesimo album di Springsteen, il secondo acustico dopo "Nebraska"

È stato anche riproposto in una versione elettrica e quasi rappata dai Rage Against The Machine.
Reinterpretata da Springsteen in versione elettrica nell'album "High Hopes" (2014) in duetto con Tom Morello.
Interpretata anche in duetto con Pete Seeger nel disco Sowing the Seeds (2006).

Tom Joad è il protagonista del romanzo più famoso di John Steinbeck, "The Grapes of Wrath", uscito negli Stati Uniti nel 1939 e conosciuto in Italia come Furore. Dal libro John Ford ha tratto uno storico film (con Henry Fonda nel ruolo di Tom Joad). Woody Guthrie scrisse la sua ballata Tom Joad quasi dieci anni prima che il boss venisse al mondo, ma anche altri folksinger prima di Springsteen si erano ispirati al personaggio.

"La storia di Furore, per chi non l´abbia mai letta o l´abbia dimenticata,... (continua)
Men walkin' 'long the railroad tracks
(continua)
inviata da Alessandro 12/1/2007 - 21:43
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C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones

C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones
grazie,sei un amico

Ma che ti pare, è un piacere poter aiutare chi chiede le cose con gentilezza! :-) Saluti cari! [RV]
riky 12/1/2007 - 21:12
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La guerra di Piero

La guerra di Piero
L'equivoco di sempre:uccidere per non essere uccisi.Come se fosse una maledizione! Dino
disan2002@libero.it 12/1/2007 - 19:22
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Johnny I Hardly Knew Ye

anonimo
Johnny I Hardly Knew Ye
mi fa venire i brividi questa canzone..
ilaria 12/1/2007 - 17:34
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Casualties Of War

Casualties Of War
Il racconto di un soldato, durante la prima guerra del Golfo
Casualties of war; as I approach the barricade
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 11/1/2007 - 15:02
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Black Gold

Black Gold
Two boys on a playground
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 11/1/2007 - 14:51
Oggi, 11 gennaio, sono otto anni che Fabrizio de André è evaporato in una nuvola rossa. Le CCG/AWS lo ricordano con un testo poco noto, una "versione modificata" di Via della Povertà.
Riccardo Venturi 11/1/2007 - 10:51
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L'anno che verrà

L'anno che verrà
[Deutsche Fassung von, oder gesendet von, Srdjan Vukovic]

Dies ist die deutsche Lyrics von "L'anno che verrà", ich wünsche euch viel Spass damit! ;-)
DAS NEUE JAHR
(continua)
inviata da Srdjan Vukovic 10/1/2007 - 23:35

Ustica

Ustica
USTICA, FINE.

La notizia, per chi non la sapesse, è di poche ore fa: una qualche cazzo di sezione della corte di cassazione ha mandato definitivamente assolti i generali dell'aeronautica Ferri e Bartolucci dall'accusa di avere depistato le indagini sulla strage di Ustica, per coprire i reali eventi che avevano portato all'abbattimento del DC9 dell'Itavia il 27 giugno 1980. Con l'assoluzione definitiva dei due generali cade anche ogni ipotesi di risarcimento per le vittime; è già forse qualcosa che non debbano pagare le spese processuali, come accadde per i familiari della strage di stato di Piazza Fontana. Esultano i generaloni per il "restaurato onore dell'aeronautica italiana". Stop. Cancellato tutto. Anche qui, nessun colpevole. Anzi sì, a bordo dell'aereo si deve essere verificata una serie impressionante di malori attivi. C'è chi vola da un quarto piano in una questura, e chi da 10.000... (continua)
Riccardo Venturi 10/1/2007 - 20:37

Bagdad Chaos

Jean-Pierre Manel
Voila enfin un texte qui dit les choses avec force, lucidité et beaucoup de talent. Pourquoi ne l'entend-t-on pas chanter en rap par exemple?
Merci de transmettre.
Fabienne
10/1/2007 - 20:16
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Bandiere di Pace

Bandiere di Pace
La storica Canzone/Inno alle 'Bandiere di PACE', composta da Agnese Ginocchio, cantautrice per la Pace (www.agneseginocchio.it ), che ha fatto da sfondo a molte iniziative e marce pacifiste in Italia. Scritta l' 8/01/2003, la canzone-inno è stata citata nel libro omonimo
(Ritornello)
(continua)
10/1/2007 - 19:22
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Traffic In The Sky

Traffic In The Sky
La canzone parla dell'11 settembre. Jack si immagina di essere ancora un bambino mentre gioca per strada con i suoi amici, quando a un tratto vedono le ombre degli aerei passare sull'asfalto. E' estratta dal secondo album, On and on.
There's traffic in the sky
(continua)
inviata da Riccardo 10/1/2007 - 17:13
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Addio mia bella addio

Addio mia bella addio
Veramente disgustoso.
(Carlotta)

A cosa ti riferisci, Carlotta? Cerca di spiegarcelo, per favore. [RV]
10/1/2007 - 14:29
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Via della Povertà [versioni modificate e versione da album], incl. Desolation Row by Bob Dylan

Via della Povertà [versioni modificate e versione da album], <i>incl.</i> Desolation Row <i>by</i> Bob Dylan
[1974 / 1982]
Testi di Fabrizio de André
Lyrics by Fabrizio de André
Musica di Bob Dylan ("Desolation Row")
Music by Bob Dylan ("Desolation Row")
Arrangiamento/Arrangement: De André/De Gregori



Il manoscritto della "seconda versione modificata" di Via della Povertà (riprodotto da Stella Nera).

L'11 gennaio [2007] Fabrizio ci ha lasciati da otto anni. Da otto anni non possiamo più ascoltare la sua voce, e senza tanti giri di parole diciamo che ci manca sempre di più. Questo e basta. Vogliamo ricordarlo con queste particolari versioni di "Via della povertà" che pensiamo possano avere il suo preciso posto nella nostra raccolta, particolarmente per quanto riguarda la memoria di certi anni.[RV]

Alla fine del 1974, in preparazione della sua primissima tournée di concerti (che lo avrebbe poi visto esordire alla "Bussola" di Viareggio), Fabrizio de André si divertì, ad Asti, a cantare... (continua)
Il salone di bellezza in fondo al vicolo
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 10/1/2007 - 11:15
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The Big Parade

The Big Parade
1999
Detroit to d.C., night train, capitol, parts east
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 10/1/2007 - 10:45
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Save The Day

Save The Day
Album: The Living End - 1998
So here I come to save the day
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 10/1/2007 - 10:36
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Bitter Peace

Bitter Peace
Initiate blood purge
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 10/1/2007 - 10:32
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A Contratiempo (Carabelas de Colón)

A Contratiempo (Carabelas de Colón)
9 gennaio 2007
LE CARAVELLE DI COLOMBO
(continua)
9/1/2007 - 23:55
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Radio Manisco/0516490872

Radio Manisco/0516490872
1993
0516490872

Ora che Abu Ghraib, Guantánamo e detenzioni arbitrarie “giustificate” dalla guerra al terrorismo (vedi il caso nostrano del sequestro Abu Omar) sono diventate la normalità nella coscienza collettiva, ho ripescato questa che è una delle più belle canzoni della stagione italiana delle Posse... Figli dell'Onda Rossa Posse e fratelli degli Assalti Frontali, gli AK47 scrissero questo brano dedicato a Silvia Baraldini nel 1994, facendolo precedere da un'introduzione del giornalista RAI, corrispondente dagli USA, Lucio Manisco (poi eletto come parlamentare per Rifondazione Comunista e per il Partito dei Comunisti Italiani). Il testo della canzone era ispirato non solo alla vicenda della Baraldini (condannata ad una pena sproporzionata rispetto ai capi di imputazione, solo perchè “irredenta”, e liberata poi nel settembre del 2006 dopo essere stata trasferita, non senza polemiche, nelle patrie galere), ma anche al racconto “Gli invisibili” di Nanni Balestrini.
Silvia Baraldini, detenuta n.0516490872, carcere femminile di massima sicurezza, Marianna, Florida, Stati Uniti d'America...
(continua)
inviata da Alessandro 9/1/2007 - 23:00
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El pianista del gueto de Varsovia

El pianista del gueto de Varsovia
Letra y música: Jorge Drexler
Testo e musica: Jorge Drexler


Basado en el relato autobiográfico "El Pianista del Gueto de Varsovia" de Władysław Szpilman

Basato sul racconto autobiografico "Il pianista del ghetto di Varsavia" di Władysław Szpilman. Dal libro è stato, come noto, tratto un pluripremiato film di Roman Polański.

Il pianista
di Roman Polański

Durata: 148'
Wladyslaw Szpilman: Adrien Brody
Capitano Wilm Hosenfeld: Thomas Kretschman
Padre: Frank Finlay
Madre: Maureen Lipman
Dorota: Emilia Fox

E’ facile capire cosa deve aver convinto Polański, nell’opera autobiografica di Szpilman (1911-2000), ad affrontare il lutto inevitabile per ogni ebreo polacco, l’olocausto nella Varsavia bellica. Sicuramente la lettura ha conquistato il regista mostrandogli la possibilità di raccontare la tragedia personale di un artista ebreo (il più grande pianista polacco dell’epoca), inserendola... (continua)
Dos generaciones menos
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 9/1/2007 - 21:46
Percorsi: Ghetti

Tror du den gamle jord kan holde

Tror du den gamle jord kan holde
9 gennaio 2007

Per la traduzione dal danese (estremamente popolaresco) mi sono servito dello English-Danish-English Dictionary Online Fake/Pope.
PENSI CHE LA VECCHIA TERRA POSSA RESISTERE?
(continua)
9/1/2007 - 17:22
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Bombs

Bombs
2006
feat. Harry Collier
If I don't get out of this I I wish, I just want you to know that I really really love you.
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 9/1/2007 - 16:40
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War Party

War Party
I hear your piteous shrieking
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 9/1/2007 - 15:52
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Movil Oil Special

Movil Oil Special
Canzone che chiude l'album del 1968 intitolato "Te Recuerdo Amanda"
Testo tratto da cancioneros.com
Los estudiantes chilenos
(continua)
inviata da Alessandro 9/1/2007 - 13:01




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