Si scrive Siset e si pronuncia Sisèt, con l'accento tonico sulla "e". In catalano sono diffusissimi questi diminutivi/vezzeggiativi; tutte parole tronche: Cintet (Jacint, Giacinto), Quimet (Joaquim, Gioacchino), etc.
L.L. 12/3/2014 - 12:58
Secondo le regole fonetiche catalane, si dice Sisèt (con la "t" finale abbastanza evanescente); e la cosa ha un preciso riscontro nell'italiano. Essendo il diminutivo di "Narcís", corrisponderebbe infatti a un nostro "Cisétto" (se esistesse). Quanto alla questione dei video: non è nemmeno che mi "piaccia" più di tanto inserirli direttamente, ma nelle pagine che presentano versioni cantabili e cantate in molte lingue rende l'ascolto più diretto. Magari si potrebbe ovviare, che so io, con un box video per ogni sezione; ma chiaramente non so se sia possibile...
Per Gian Piero: Vado subito a fare la correzione che hai richiesto nella tua traduzione greca (capolavoro come sempre).
Per Gian Piero: Vado subito a fare la correzione che hai richiesto nella tua traduzione greca (capolavoro come sempre).
Riccardo Venturi 12/3/2014 - 13:00
GRECO 3 [Gian Piero Testa - Versione ritmica]
GREEK 3 [Gian Piero Testa - Rhyhthmic Version]
La versione greca ritmica (cantabile) di Gian Piero Testa
Greek rhythmic (singable) version by Gian Piero Testa
GREEK 3 [Gian Piero Testa - Rhyhthmic Version]
La versione greca ritmica (cantabile) di Gian Piero Testa
Greek rhythmic (singable) version by Gian Piero Testa
Per Riccardo. Secondo tentativo, con le correzioni dei difetti più macroscopici. Ma ci sono ancora alcuni ipermetri che non so, non essendo del mestiere,se siano compensabili attraverso il canto. ( Mettiamola solo quando ti capitasse di canticchiarla soprappensiero: quando scorre naturale, insomma). (gpt)
Ο ΠΑΣΣΑΛΟΣ
(continua)
(continua)
inviata da Gian Piero Testa 13/3/2014 - 08:31
Nel disco "Vassilis Papakonstandinou" nel quale è apparsa per la prima volta (1978) la versione greca dell' Estaca, se ne trova un'altra di Lluis Lach con il titolo di Όλα τα´χει ο μπαξές" (Questo giardino ha proprio tutto"). Sospetto che il testo di Falaras sia un completo rifacimento, ma non lo posso affermare. Sulla scorta di questo link, qualcuno saprebbe dirmi se la canzone originale si trova tra le molte di Llach ospitate da questo sito?
Gian Piero Testa 13/3/2014 - 12:15
Ciao Gian Piero si tratta di Damunt d'una terra. Abbiamo anche la versione greca
CCG Staff 13/3/2014 - 12:29
Il piano de L'estaca
Questo è il pianoforte verticale sul quale, nel 1968, il ventenne Lluís Llach ha composto L'estaca, pare in pochi minuti. Si trova nella casa dove abitava a Verges, presso Girona; la casa è detta il Mas Pi ("fattoria del pino"). Il Mas Pi è diventato adesso uno spazio culturale e musicale dove si tengono spettacoli e concerti, e ospita un piccolo museo dedicato alla canzone d'autore catalana.
Questo è il pianoforte verticale sul quale, nel 1968, il ventenne Lluís Llach ha composto L'estaca, pare in pochi minuti. Si trova nella casa dove abitava a Verges, presso Girona; la casa è detta il Mas Pi ("fattoria del pino"). Il Mas Pi è diventato adesso uno spazio culturale e musicale dove si tengono spettacoli e concerti, e ospita un piccolo museo dedicato alla canzone d'autore catalana.
Riccardo Venturi 15/3/2014 - 10:50
L'estaca inno dell'USAP Rugby di Perpignano
L' Union Sportive des Arlequins Perpignanais (in catalano: Unió Esportiva Arlequins de Perpinyà) è una delle più importanti squadre di rugby francesi: ha il sesto palmarès in Francia, avendo vinto per sette volte il campionato nazionale (l'ultima nel 2009). Squadra fierissima della propria identità catalana, ha come colori sociali il giallo e il rosso della "Senyera", la bandiera catalana.
Non di rado, in occasione di match particolarmente importanti, sceglie di disputarli non nel proprio stadio perpignanese, l' "Aimé Giral" capace di 15.000 spettatori, ma allo Stadio Olimpico della vicina Barcellona. E nel video, infatti, vediamo tutto lo stadio barcellonese (in occasione del match col Tolone) intonare l'inno dell'USAP: L'Estaca. Nella sua versione originale catalana, naturalmente.
L' Union Sportive des Arlequins Perpignanais (in catalano: Unió Esportiva Arlequins de Perpinyà) è una delle più importanti squadre di rugby francesi: ha il sesto palmarès in Francia, avendo vinto per sette volte il campionato nazionale (l'ultima nel 2009). Squadra fierissima della propria identità catalana, ha come colori sociali il giallo e il rosso della "Senyera", la bandiera catalana.
Non di rado, in occasione di match particolarmente importanti, sceglie di disputarli non nel proprio stadio perpignanese, l' "Aimé Giral" capace di 15.000 spettatori, ma allo Stadio Olimpico della vicina Barcellona. E nel video, infatti, vediamo tutto lo stadio barcellonese (in occasione del match col Tolone) intonare l'inno dell'USAP: L'Estaca. Nella sua versione originale catalana, naturalmente.
Riccardo Venturi 17/3/2014 - 22:47
CROATO [Prijevodi Pjesama]
CROAT [Prijevodi Pjesama]
CROAT [Prijevodi Pjesama]
Traduzione croata dal sito Prijevodi Pjesama ("Traduzioni di canzoni")
Croat translation from the site Prijevodi Pjesama ("Song Traslations")
Croat translation from the site Prijevodi Pjesama ("Song Traslations")
ULOG
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 17/3/2014 - 23:08
Una precisazione necessaria: nel testo originale catalano, ultimo verso della prima quartina, il termine carro deve essere inteso "automobili, macchine" e non "carri"; così è correttamente tradotto nella maggior parte delle versioni, e così ho modificato anche la traduzione italiana letterale di Lorenzo Masetti ed anche la mia in livornese. Mi rivolgo qui a Gian Piero Testa per le sue traduzioni greche contenenti κάρα e αμάξια: sono αυτοκίνητα, invece, o termini equivalenti. Ho lasciato invece stare il mio ungherese: kocsi (il termine alla base di "coche" in spagnolo, "coach" in inglese e altre parole in mezz'Europa) indicava in origine "carro, carrozza", ma è adesso usato comunemente per "automezzo, automobile". Ad ogni modo anche l'inglese "car" e il catalano "carro" hanno subito lo stesso passaggio semantico.
Riccardo Venturi 18/3/2014 - 07:26
Sei sicuro? Io su wikipedia catalana leggo: "Un carro és un vehicle destinat a dur càrregues o persones amb un o més eixos i que pot ser de tracció humana o animal.". Pensavo che macchina si dicesse "cotxe". Poi anche in castigliano è tradotto "carro" e in francese "charette"... Io mi sono sempre immaginato che fossero in campagna e vedessero passare proprio i carri... in un paesino di provincia in Catalogna negli anni '60 non credo che ci fosse tutto quel traffico di automobili.
Lorenzo 18/3/2014 - 09:42
Io mi baso, sicuramente, sulle numerose traduzioni in altre lingue, almeno quelle che hanno deciso di aderire maggiormente al testo. Altre sono decisamente e volutamente ambigue: in quella tedesca, ad esempio, c'è "Wagen" che può essere agevolmente sia "carro" che "automezzo" (come l'ungherese "kocsi"). In inglese c'è "cars". Marc Robine nella sua (bella) versione francese ha deciso che Siset e Lluís Llach stavano a guardare "passare il vento". Forse la cosa è volutamente ambigua, perché credo che pure nel paesino catalano degli anni '60 esistessero le automobili e non m'immagino tutto 'sto gran traffico di carretti (che pure ci saranno ancora stati)...
Riccardo Venturi 18/3/2014 - 10:02
Secondo me invece e' proprio quello il punto: il vecchio Siset in pratica gli dice "guarda qui come siamo ridotti sotto la dittatura mentre nel resto d'Europa vedono passare le automobili qui siamo ancora a trasportare la roba con i carretti".
Non me lo sono inventato io, lo scrivono anche per esempio in questo commento (se ho capito bene il catalano).
El poema està escrit de forma lineal, i hi abunden les metàfores i els dobles sentits a tot el poema: a la primera estrofa, per a mi, Llach és un xiquet al qual el seu avi, el Siset, tracta d'explicar què ocorre al seu país, tots dos envoltats de carros, en compte de cotxes com a la resta d' Europa.
Non me lo sono inventato io, lo scrivono anche per esempio in questo commento (se ho capito bene il catalano).
El poema està escrit de forma lineal, i hi abunden les metàfores i els dobles sentits a tot el poema: a la primera estrofa, per a mi, Llach és un xiquet al qual el seu avi, el Siset, tracta d'explicar què ocorre al seu país, tots dos envoltats de carros, en compte de cotxes com a la resta d' Europa.
Boh, a questo punto vengon dei dubbi anche a me, effettivamente...facciamo così, rimetto i carretti nella tua traduzione e nelle mie, e quelle con le automobili le lasciamo così come le hanno fatte. E poi si chiede urgentemente l'intervento di Lluís Llach :-) Per curiosità ho preso prima il mio dizionario "Català-Castellà/Castellà-Català" (ce l'ho, ce l'ho...) per scoprire che "carro" in catalano si dice "carro", e che "carro" in castigliano si dice "carro"...
Riccardo Venturi 18/3/2014 - 10:25
I termini greci κάρο e αμάξι, di cui mi sono servito nelle due traduzioni, corrispondono alla scena che mi è sembrato di "vedere" attraverso la traduzione di Lorenzo: un passaggio di carretti a trazione animale (non di automobili) al di là del portone. Avevo, anzi, qualche dubbio rispetto ad αμάξι (che ho scelto al posto di άμαξα solo perché l'accento mi tornava più...comodo) perché è ancora nell'uso familiare per indicare l'automobile. Άμαξα e αμάξι sono due delle tante parole di origine turca rimaste nel lessico greco. Άμαξα presuppone la trazione animale (v. la piacevole, famosa canzone Μην άμαξα μεσ´τη βροχή), mentre αμάξι si estende oggi anche al veicolo a motore. Per cui, stando alle precisazioni di Lorenzo, la seconda traduzione mia, quella ritmica, è corretta. Il mio vecchio amico Barbayannis infatti chiamava l'automobile sia "amaxi" sia "balilla (sineddoche che aveva imparato dai militari italiani durante l'occupazione).
Gian Piero Testa 18/3/2014 - 10:35
Soluzione perfetta!
Ηο citato con un errore il titolo della famosa canzone rebetica che ci mostra una "àmaxa" sotto la pioggia. Il titolo esatto è H άμαξα μεσ´στην βροχή, versi di Haràlambos Vassiliàdis "Tsandas", musica (e prima interpretazione) di Apostolos Hatzichristos "Smirniotaki", e fu incisa nel 1946. La situazione autorizza a immaginare che la àmaxa sia un carretto o anche un calessino.
Con questo pretesto la riporto qui, anche se non c'entra per nulla né con la pagina né con il sito, solo perché è patrimonio comune dei Greci, e non si può perciò ignorarla.
Mi viene in mente di aver letto in un luogo, che non ora so citare, un ricordo di Lefteris Papadopoulos, dei tempi in cui gli autori di canzonette si incontravano inevitabilmente in un determinato giorno del mese davanti allo sportello della SIAE greca per ritirare i soldini dei diritti d'autore. Lì una volta incontrò... (continua)
Ηο citato con un errore il titolo della famosa canzone rebetica che ci mostra una "àmaxa" sotto la pioggia. Il titolo esatto è H άμαξα μεσ´στην βροχή, versi di Haràlambos Vassiliàdis "Tsandas", musica (e prima interpretazione) di Apostolos Hatzichristos "Smirniotaki", e fu incisa nel 1946. La situazione autorizza a immaginare che la àmaxa sia un carretto o anche un calessino.
Con questo pretesto la riporto qui, anche se non c'entra per nulla né con la pagina né con il sito, solo perché è patrimonio comune dei Greci, e non si può perciò ignorarla.
Mi viene in mente di aver letto in un luogo, che non ora so citare, un ricordo di Lefteris Papadopoulos, dei tempi in cui gli autori di canzonette si incontravano inevitabilmente in un determinato giorno del mese davanti allo sportello della SIAE greca per ritirare i soldini dei diritti d'autore. Lì una volta incontrò... (continua)
Gian Piero Testa 18/3/2014 - 12:14
Il carretto passava e quell'uomo gridava: "Gelati!"...
http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Ca...
http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Ca...
krzyś 19/3/2014 - 17:42
Grazie a Don Quijote 82 siamo riusciti a reperire il testo (quasi) completo di Dima, dima, la versione araba (tunisina) di Yasser Jradi, dalle informazioni annesse a un video YouTube. La corretta resa del testo riportato, come si può leggere nella relativa sezione, ha comportato dei problemi risolti un po' empiricamente, ma speriamo in modo soddisfacente. Dal testo riportato manca un solo verso.
Riccardo Venturi 23/3/2014 - 14:06
ARABO [Yasser Jradi, 2003] - La traduzione italiana dal blog Fusaifusa'
ARABIC [Yasser Jradi, 2003] - Italian translation from the blog Fusaifusa'
" Sempre sempre.
Adesso che torno in Italia, è giusto che si concluda questo blog. Non posso che chiudere con questo valzer, che sembra si rivolga a una donna, ma solo a un orecchio disattento, perché in realtà è chiaro, specie dalle strofe, che parli alla Tunisia stessa.
L'autore è Yasser Jradi, musicista e calligrafo. La melodia in realtà non è originale, bensì ispirata a una canzone catalana dei tempi della resistenza contro Franco (questa). Le parole, invece, sono tunisine al 100%: vi metto sotto al video testo arabo e traduzione italiana (mia - anche se ringrazio amici sparsi per l'aiuto).
Un bacio a chi mi ha letto - spero che le cose che ho raccontato in questi mesi vi siano risultate in qualche modo interessanti, e vi mando un ultimo saluto dall'altra sponda del Mediterraneo." [Fusaifusa', 17 giugno 2013]
ARABIC [Yasser Jradi, 2003] - Italian translation from the blog Fusaifusa'
" Sempre sempre.
Adesso che torno in Italia, è giusto che si concluda questo blog. Non posso che chiudere con questo valzer, che sembra si rivolga a una donna, ma solo a un orecchio disattento, perché in realtà è chiaro, specie dalle strofe, che parli alla Tunisia stessa.
L'autore è Yasser Jradi, musicista e calligrafo. La melodia in realtà non è originale, bensì ispirata a una canzone catalana dei tempi della resistenza contro Franco (questa). Le parole, invece, sono tunisine al 100%: vi metto sotto al video testo arabo e traduzione italiana (mia - anche se ringrazio amici sparsi per l'aiuto).
Un bacio a chi mi ha letto - spero che le cose che ho raccontato in questi mesi vi siano risultate in qualche modo interessanti, e vi mando un ultimo saluto dall'altra sponda del Mediterraneo." [Fusaifusa', 17 giugno 2013]
SEMPRE, SEMPRE
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/3/2014 - 14:39
Aggiornamento. Trovata la versione araba completa di Yasser Jradi assieme alla traduzione italiana dal blog Fusaifusa'. Questo non sarebbe ovviamente stato possibile senza il reperimento del testo quasi completo da parte di DonQuijote 82.
Riccardo Venturi 23/3/2014 - 14:56
PORTOGHESE [ Coro da Achada - Lisbona ]
PORTUGUESE [ Coro da Achada - Lisbon ]
Mi sembrava strano che de L'Estaca non si trovasse una traduzione portoghese. Eccola infatti dal repertorio del Coro da Achada. Anche e soprattutto per gli anni in cui è stata composta (e per il fatto che proprio Lluís Llach ha scritto quella che, forse, è la più bella canzone non portoghese sulla rivoluzione dei Garofani, Abril '74. Il Coro da Achada del Centro Mário Dionísio di Lisbona è una “corale aperta” nel cui repertorio rientrano canti di lotta e sociali portoghesi e di altri paesi, canti di momenti rivoluzionari e canti di lavoro. L'autore esatto della versione portoghese non è indicato; questo riflette senz'altro lo spirito della Corale, alla quale senz'altro si attribuisce la versione. [RV]
PORTUGUESE [ Coro da Achada - Lisbon ]
Mi sembrava strano che de L'Estaca non si trovasse una traduzione portoghese. Eccola infatti dal repertorio del Coro da Achada. Anche e soprattutto per gli anni in cui è stata composta (e per il fatto che proprio Lluís Llach ha scritto quella che, forse, è la più bella canzone non portoghese sulla rivoluzione dei Garofani, Abril '74. Il Coro da Achada del Centro Mário Dionísio di Lisbona è una “corale aperta” nel cui repertorio rientrano canti di lotta e sociali portoghesi e di altri paesi, canti di momenti rivoluzionari e canti di lavoro. L'autore esatto della versione portoghese non è indicato; questo riflette senz'altro lo spirito della Corale, alla quale senz'altro si attribuisce la versione. [RV]
A ESTACA
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/3/2014 - 18:06
Affabulando di άμαξα e di αμάξι, mi accorgo solo adesso e per caso di essere finito in un fosso etimologico con tutti questi carri e carretti: altro che parola turca, è greca che di più non si può! Su di una ἄμαξα per es. andò Nausicaa al fiume (Od. VII, 37). Era il carro a quattro ruote. Mi consolo vedendo che il Babiniotis lo descrive con un solo asse, forse confondendo ἄμαξα (o anche ἀμᾶξα) con ἅρμα, il carro da guerra (e ancora oggi il carro armato viene così chiamato ufficialmente, al posto del più familiare τανκ). Ho fatto confusione con αραμπάς (dal turco "araba", a sua volta dal persiano): ma la Repubblica avrebbe il diritto di farsi restituire la mia maturità classica, che mi riconobbe nel lontano 1960.
Gian Piero Testa 10/6/2014 - 09:21
SPAGNOLO 2 [ Abel García, 1986 ]
SPANISH 2 [ Abel García, 1986 ]
Non c'è minimamente da stupirsi se, tra le primissime versioni de L'estaca in lingue diverse dal catalano, ve ne siano in basco e in occitano (oltre che in francese e svedese); e, ugualmente, non ci si deve stupire se, per avere una versione cantata in castigliano, si sia dovuto attendere il 1986 e non in Spagna, bensì in Uruguay. Anche l'Uruguay, del resto, come molti altri paesi latinoamericani, ha dovuto a lungo tirare di qua e di là per liberarsi da dittature varie, più o meno militari e regolarmente sostenute dallo Zio Sam. Il cantautore uruguagio Abel García, nato nel 1953, inserì la sua versione nell'album eponimo (Orfeo LP). Ebbe a dichiarare: “La composizione originale era molto bella, e ho provato a mantenerne l'essenza. Quando la canto nel mio paese, l'Uruguay, piace molto a chi la ascolta”. [RV]
SPANISH 2 [ Abel García, 1986 ]
Non c'è minimamente da stupirsi se, tra le primissime versioni de L'estaca in lingue diverse dal catalano, ve ne siano in basco e in occitano (oltre che in francese e svedese); e, ugualmente, non ci si deve stupire se, per avere una versione cantata in castigliano, si sia dovuto attendere il 1986 e non in Spagna, bensì in Uruguay. Anche l'Uruguay, del resto, come molti altri paesi latinoamericani, ha dovuto a lungo tirare di qua e di là per liberarsi da dittature varie, più o meno militari e regolarmente sostenute dallo Zio Sam. Il cantautore uruguagio Abel García, nato nel 1953, inserì la sua versione nell'album eponimo (Orfeo LP). Ebbe a dichiarare: “La composizione originale era molto bella, e ho provato a mantenerne l'essenza. Quando la canto nel mio paese, l'Uruguay, piace molto a chi la ascolta”. [RV]
LA ESTACA
(continua)
(continua)
inviata da Andrea 20/7/2014 - 12:59
CREOLO PORTORICANO [CRIOLLO/BORICUA] - [BorikuaTainoGuerrero, 2014]
PUERTORICAN CREOLE [CRIOLLO/BORICUA] - [BorikuaTainoGuerrero, 2014]
PUERTORICAN CREOLE [CRIOLLO/BORICUA] - [BorikuaTainoGuerrero, 2014]
Versione in Criollo portoricano di BorikuaTainoGuerrero. Il nostro contributore, che ringraziamo, è un guerriero (guerrero) Boricua (= portoricano) e Taíno.
A translation into in Puertorican Criollo by BorikuaTainoGuerrero. Our contributor, whom we thank heartily, is a Boricua (= Puertorican) and Taíno warrior (= guerrero).
A translation into in Puertorican Criollo by BorikuaTainoGuerrero. Our contributor, whom we thank heartily, is a Boricua (= Puertorican) and Taíno warrior (= guerrero).
L'ESTACA
(continua)
(continua)
inviata da BorikuaTainoGuerrero 11/9/2014 - 11:31
Grazie a tutti! Ho fatto la versione Creole nel nome di tutti quei patrioti a Puerto Rico! Felice Diada ai catalani e forza fratelli!
The Creole Spanglish version is a very rare one done for all of those who speak Spanglish in the Caribbean, United States and Puerto Rico. This Spanglish or Espanglish, is not to be confused with code switching used by people in parts of the United States or in other parts of the world. It is not to be confused with Chicano, the Cholo speech or the Spanglish slang used by Mexican-Americans in California, Texas, New Mexico, or other parts of the United States. This one is a language Spoken by the English Speaking Caribbean peoples of Andalusian, Canarian and other Spanish descendants in the Caribbean West Indies, particularly Puerto Rico, Bahamas, Virgin Islands, Leeward Islands, and even some of north of South America (Colombia). It is a brew of Castilian,... (continua)
The Creole Spanglish version is a very rare one done for all of those who speak Spanglish in the Caribbean, United States and Puerto Rico. This Spanglish or Espanglish, is not to be confused with code switching used by people in parts of the United States or in other parts of the world. It is not to be confused with Chicano, the Cholo speech or the Spanglish slang used by Mexican-Americans in California, Texas, New Mexico, or other parts of the United States. This one is a language Spoken by the English Speaking Caribbean peoples of Andalusian, Canarian and other Spanish descendants in the Caribbean West Indies, particularly Puerto Rico, Bahamas, Virgin Islands, Leeward Islands, and even some of north of South America (Colombia). It is a brew of Castilian,... (continua)
BorikuaTainoGuerrero 17/9/2014 - 12:51
Primavera 1987
Zespół Reprezentacyjny
eseguzione bilingue polacco-spagnola
Zespół Reprezentacyjny
eseguzione bilingue polacco-spagnola
Krzysiek Wrona 5/11/2014 - 23:08
polacco-catalana, non polacco-spagnola krzys. Se ti sente Artur Mas indice subito un altro referendum, pardon... consultazione popolare!
Lorenzo 6/11/2014 - 00:24
FINLANDESE [Juha Rämö]
FINNISH [Juha Rämö]
FINNISH [Juha Rämö]
Traduzione / Translation / Traduction / Suomennos: Juha Rämö
Tämä Lluís Llachin laulu vuodelta 1968 tunnetaan paitsi Francon diktatuurin vastaisen taistelun myös Katalonian itsenäisyyden kannattajien tunnuslauluna.
Tämä Lluís Llachin laulu vuodelta 1968 tunnetaan paitsi Francon diktatuurin vastaisen taistelun myös Katalonian itsenäisyyden kannattajien tunnuslauluna.
PAALU
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 24/10/2016 - 14:21
SVEDESE [ Göteborgs Visgrupp, 1978]
SWEDISH [ Göteborgs Visgrupp, 1978]
Testo svedese / Swedish lyrics / Paroles suedoises / Svensk text: Björn Vickhoff & Britt Ling.
Tusen tack för sångtexten till Ferdinand von Malmborg. [JR]
In ordine cronologico, la versione svedese de L'estaca di Björn Vickhoff (n. 1946) e Britt Christina Ling (n. 1936) (notevolmente fedele all'originale catalano) è la terza in ordine di tempo. Risale al 1978 è fu eseguita dal Göteborgs Visgrupp (“Gruppo Canoro Gotemburghese”) di cui gli stessi Vickhoff e Ling facevano parte assieme a Malte Krook, Kicki Eldh e Liliane Håkansson. Pålen fa parte del primo album del gruppo (riedito nel 2011), Riv alla stängsel (qualcosa come: “Abbatti tutti i recinti”), album caratterizzato da ritmi latinoamericani (si ricordi la fattiva solidarietà di quegli anni della Svezia con il Cile dopo il golpe del 1973) ed al quale partecipò come ospite anche il percussionista cileno Pedro Van Der Lee. [RV]
SWEDISH [ Göteborgs Visgrupp, 1978]
Testo svedese / Swedish lyrics / Paroles suedoises / Svensk text: Björn Vickhoff & Britt Ling.
Tusen tack för sångtexten till Ferdinand von Malmborg. [JR]
In ordine cronologico, la versione svedese de L'estaca di Björn Vickhoff (n. 1946) e Britt Christina Ling (n. 1936) (notevolmente fedele all'originale catalano) è la terza in ordine di tempo. Risale al 1978 è fu eseguita dal Göteborgs Visgrupp (“Gruppo Canoro Gotemburghese”) di cui gli stessi Vickhoff e Ling facevano parte assieme a Malte Krook, Kicki Eldh e Liliane Håkansson. Pålen fa parte del primo album del gruppo (riedito nel 2011), Riv alla stängsel (qualcosa come: “Abbatti tutti i recinti”), album caratterizzato da ritmi latinoamericani (si ricordi la fattiva solidarietà di quegli anni della Svezia con il Cile dopo il golpe del 1973) ed al quale partecipò come ospite anche il percussionista cileno Pedro Van Der Lee. [RV]
PÅLEN
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 24/10/2016 - 14:25
LATINO [Anonimo Toscano del XXI secolo, 2017]
LATIN [Tuscus Anonymus XXI Saeculi, 2017]
LATIN [Tuscus Anonymus XXI Saeculi, 2017]
Hunc carmen valde adversum Hispanicae Lictoriae factioni, a cantore Ludovico Llach catalanice compositum a.D. MCMLXVIII ad Latinum sermonem adaptavit Tuscus Anonymus XXI Saeculi die VIII mensis Februarii a.D. MMXVII.
CARMEN DE PALO
(continua)
(continua)
inviata da L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 8/2/2017 - 04:11
YIDDISH [The Klezmatics, 2016]
"No Copyright © Courtesy of Label World Village. Support the artist. The Klezmatics - Apikorsim, 2016.
With their latest album, Apikorsim, The Klezmatics - world-renowned, GRAMMY-winning superstars of the klezmer universe - continue to redefine Yiddish music. Heretics, rebels and questioners, Apikorsim are people who challenge orthodox opinions. The Klezmatics are decidedly unorthodox. Their songs proclaim the rights of refugees and workers, sing ecstatically for a better world and mournfully for its losses. They alternately praise God and question the nature of his existence. Apikorsim is the first Klezmatics album with no special guests, session musicians or cross-genre collaborations. This is the sound of the band itself, a sound that has electrified audiences around the world for thirty years."
Nel video: Lorin Sklamberg dei Klezmatics mentre registra... (continua)
"No Copyright © Courtesy of Label World Village. Support the artist. The Klezmatics - Apikorsim, 2016.
With their latest album, Apikorsim, The Klezmatics - world-renowned, GRAMMY-winning superstars of the klezmer universe - continue to redefine Yiddish music. Heretics, rebels and questioners, Apikorsim are people who challenge orthodox opinions. The Klezmatics are decidedly unorthodox. Their songs proclaim the rights of refugees and workers, sing ecstatically for a better world and mournfully for its losses. They alternately praise God and question the nature of his existence. Apikorsim is the first Klezmatics album with no special guests, session musicians or cross-genre collaborations. This is the sound of the band itself, a sound that has electrified audiences around the world for thirty years."
Nel video: Lorin Sklamberg dei Klezmatics mentre registra... (continua)
דער יאָך [1]
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 8/2/2017 - 19:56
SARDO [Dr. Drer & Crc Posse, 2017]
SARDINIAN [Dr. Drer & Crc Posse, 2017]
SARDINIAN [Dr. Drer & Crc Posse, 2017]
Dal nuovo disco "Cabudanni" del 2017.
La versione sarda di L'estaca. Spero abbiamo reso bene lo spirito forte della canzone. Il testo tradotto è molto fedele, ho mantenuto tutte le parole di orgine catalana che ci sono in Sardo, oppure quelle simili magari derivanti da origine comune. Sesetu tra l'altro è un nome comune nel Sud Sardegna.
Spotify
La versione sarda di L'estaca. Spero abbiamo reso bene lo spirito forte della canzone. Il testo tradotto è molto fedele, ho mantenuto tutte le parole di orgine catalana che ci sono in Sardo, oppure quelle simili magari derivanti da origine comune. Sesetu tra l'altro è un nome comune nel Sud Sardegna.
Spotify
SU PALU
(continua)
(continua)
inviata da dr.drer 25/4/2017 - 23:52
VALLONE DI LIEGI [ Jacques Lefebvre, 1985]
WALLON DE LIÈGE [LIEGEOIS WALLON] [ Jacques Lefebvre, 1985]
Le poète, compositeur et chanteur liégeois Jacques Lefebvre a écrit l'adaptation de l'Estaca en wallon de Liège (Belgique). Ici chanté par Serge Utgé Royo et le groupe vocal C'est des Canailles ! invités par la Casa Nicaragua à la chapelle St Roch en Volière à Liège le vendredi 5 mai 2017
WALLON DE LIÈGE [LIEGEOIS WALLON] [ Jacques Lefebvre, 1985]
Le poète, compositeur et chanteur liégeois Jacques Lefebvre a écrit l'adaptation de l'Estaca en wallon de Liège (Belgique). Ici chanté par Serge Utgé Royo et le groupe vocal C'est des Canailles ! invités par la Casa Nicaragua à la chapelle St Roch en Volière à Liège le vendredi 5 mai 2017
LI PIQUÈT
(continua)
(continua)
inviata da Vanni Della Giustina 7/5/2017 - 23:21
VALLONE DI LIEGI - Traduzione francese della versione vallone
WALLON DE LIÈGE - Traduction française de la version wallonne
WALLON DE LIÈGE - Traduction française de la version wallonne
LE PIQUET
(continua)
(continua)
inviata da Vanni Della Giustina 8/5/2017 - 00:40
L'ha ricantata. Llach da dieci anni si è ritirato dalle scene, non ha pubblicato nuovi album e dopo l'ultimo concerto del 2007 si è esibito dal vivo solo in rare occasioni particolari.
Ma ieri sera Llach si è presentato alla chiusura della campagna elettorale per il sì al referendum e ha ricantato L'Estaca. "41 anni dopo non serve dire altro" ha detto, visiblmente emozionato, riferendosi allo storico concerto al Palau d’Esports di Barcellona solo due mesi dopo la morte di Franco.
Cosa aggiungere? In questi momenti di tensione in Catalogna, oltre a dare ovviamente la notizia che il suo autore è tornato a cantare questa canzone che abbiamo scelto tra le fondamentali, ripropongo il mio punto di vista sul referendum. Come ho scritto in Agafant l'horitzó non si tratta qui di prendere le parti del nazionalismo catalano contro il nazionalismo spagnolo.
Si dovrebbe piuttosto riflettere sul... (continua)
Ma ieri sera Llach si è presentato alla chiusura della campagna elettorale per il sì al referendum e ha ricantato L'Estaca. "41 anni dopo non serve dire altro" ha detto, visiblmente emozionato, riferendosi allo storico concerto al Palau d’Esports di Barcellona solo due mesi dopo la morte di Franco.
Cosa aggiungere? In questi momenti di tensione in Catalogna, oltre a dare ovviamente la notizia che il suo autore è tornato a cantare questa canzone che abbiamo scelto tra le fondamentali, ripropongo il mio punto di vista sul referendum. Come ho scritto in Agafant l'horitzó non si tratta qui di prendere le parti del nazionalismo catalano contro il nazionalismo spagnolo.
Si dovrebbe piuttosto riflettere sul... (continua)
Lorenzo 30/9/2017 - 20:31
IN SETTE LINGUE - Projecte Estaca
IN SEVEN LANGUAGES - Projecte Estaca
La versione in sette lingue (inglese, francese, catalano, spagnolo, basco, portoghese, italiano) - Projecte Estaca
IN SEVEN LANGUAGES - Projecte Estaca
La versione in sette lingue (inglese, francese, catalano, spagnolo, basco, portoghese, italiano) - Projecte Estaca
L'ESTACA
(continua)
(continua)
inviata da segnalata da Joaquim Vilarnau 11/12/2017 - 23:24
BRETONE [ Mona Ar Beg / Thierry Gahinet, 1979]
BRETON [ Mona Ar Beg / Thierry Gahinet, 1979]
"Je chante L'estaca depuis vingt cinq ans. C'est la chanson qui clôture sytématiquement le spectacle. J'ai connu Luis LLach par Mona et c'est elle qui a traduit le texte en breton. C'est une histoire très simple et poétique, avec une force considérable : celle du grand père Sizet qui dit à son petit fils : "Ne vois tu pas ce pieux (l'estaque) qui nous entrave .... Si tu tires fort par ici, si je tire fort par là, on l'arrachera". Magnifique chanson à la liberté traduite dans de nombreuses langues. Cette chanson qui a passé la censure franquiste est devenue l'hymne de la Catalogne. La mélodie emporte irrésistiblement l'adhésion du public. La version en langue française a été interprété par Marc Ogeret." - Thierry Gahinet
Thierry Gahinet ha raccontato quanto sopra nel 2006 (la canzone è peraltro... (continua)
BRETON [ Mona Ar Beg / Thierry Gahinet, 1979]
"Je chante L'estaca depuis vingt cinq ans. C'est la chanson qui clôture sytématiquement le spectacle. J'ai connu Luis LLach par Mona et c'est elle qui a traduit le texte en breton. C'est une histoire très simple et poétique, avec une force considérable : celle du grand père Sizet qui dit à son petit fils : "Ne vois tu pas ce pieux (l'estaque) qui nous entrave .... Si tu tires fort par ici, si je tire fort par là, on l'arrachera". Magnifique chanson à la liberté traduite dans de nombreuses langues. Cette chanson qui a passé la censure franquiste est devenue l'hymne de la Catalogne. La mélodie emporte irrésistiblement l'adhésion du public. La version en langue française a été interprété par Marc Ogeret." - Thierry Gahinet
Thierry Gahinet ha raccontato quanto sopra nel 2006 (la canzone è peraltro... (continua)
AR PEUL
(continua)
(continua)
inviata da Richard Gwenndour 18/7/2018 - 12:28
ARABO [Yasser Jradi] - La traduzione inglese di Amine H da Youtube
ARABIC [Yasser Jradi] - English translation by Amine H from Youtube
ARABIC [Yasser Jradi] - English translation by Amine H from Youtube
ALWAYS ALWAYS
(continua)
(continua)
INGLESE 2 [ Frankie Mary NicAonghais ]
ENGLISH 2 [ Frankie Mary NicAonghais ]
Versione inglese di Frankie Mary NicAonghais, trascritta all'ascolto da Youtube
English version by Frankie Mary NicAonghais, transcribed by direct listening from Youtube
"Finora mancava una versione cantabile in inglese, l'abbiamo finalmente reperita e trascritta. Frankie Mary NicAonghais è un cantautore e attore indipendentista scozzese." [Dq82]
Il video linkato è stato rimosso e non è più disponibile.
The linked video has been removed and is no longer available.
ENGLISH 2 [ Frankie Mary NicAonghais ]
Versione inglese di Frankie Mary NicAonghais, trascritta all'ascolto da Youtube
English version by Frankie Mary NicAonghais, transcribed by direct listening from Youtube
"Finora mancava una versione cantabile in inglese, l'abbiamo finalmente reperita e trascritta. Frankie Mary NicAonghais è un cantautore e attore indipendentista scozzese." [Dq82]
Il video linkato è stato rimosso e non è più disponibile.
The linked video has been removed and is no longer available.
THE STAKE [1]
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 1/12/2018 - 18:39
CORSO [2] [ Ghjacumu Biancarelli, 1985 ]
CORSICAN [2] [ Ghjacumu Biancarelli, 1985 ]
CORSICAN [2] [ Ghjacumu Biancarelli, 1985 ]
La versione corsa di Ghjacumu Biancarelli (1936-1999)
Versione in corsu d'Ajacciu di Ghjacumu Biancarelli (1936-1999)
Corsican version by Ghjacumu Biancarelli (1936-1999)
Version corse de Ghjacumu (Jacky) Biancarelli (1936-1999)
Ghjacumu Biancarellin korsikankielinen versio (1936-1999)
Interpretata da Arapà
Alla fine, dopo qualche ricerca un po' più approfondita, siamo riusciti a determinare che la versione còrsa di Ghjacumu (Jacky) Biancarelli risale al 1985 ed è quindi la prima in assoluto in quella lingua -oltre ad appartenere alle versioni “antiche” (prima del 1990). Non solo: a differenza della più nota ”Catena” dei Chjami Aghjalesi, che è in realtà una riscrittura, la Stanga di Ghjacumu Biancarelli è una versione discretamente fedele dell'originale catalano. Le differenze sono anche linguistiche: la versione di Biancarelli è, infatti, nel nativo còrso meridionale sartenese di Portovecchio. [RV]
Versione in corsu d'Ajacciu di Ghjacumu Biancarelli (1936-1999)
Corsican version by Ghjacumu Biancarelli (1936-1999)
Version corse de Ghjacumu (Jacky) Biancarelli (1936-1999)
Ghjacumu Biancarellin korsikankielinen versio (1936-1999)
Interpretata da Arapà
Alla fine, dopo qualche ricerca un po' più approfondita, siamo riusciti a determinare che la versione còrsa di Ghjacumu (Jacky) Biancarelli risale al 1985 ed è quindi la prima in assoluto in quella lingua -oltre ad appartenere alle versioni “antiche” (prima del 1990). Non solo: a differenza della più nota ”Catena” dei Chjami Aghjalesi, che è in realtà una riscrittura, la Stanga di Ghjacumu Biancarelli è una versione discretamente fedele dell'originale catalano. Le differenze sono anche linguistiche: la versione di Biancarelli è, infatti, nel nativo còrso meridionale sartenese di Portovecchio. [RV]
A STANGA
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 6/12/2018 - 11:15
OCCITANO 4 (PROVENZALE) [ André Chiron, 1996]
OCCITAN 4 (PROVENÇAL) [ André Chiron, 1996]
La versione occitana provenzale di André Chiron proviene dall'album del 1996 Canto e conto: La Provence chantée. La versione è redatta in grafia "mistraliana", diversa da quella classica e più vicina all'effettiva realtà fonetica della lingua. André Chiron è noto anche per alcuni album di versioni in provenzale da Georges Brassens (che era occitano di nascita). [RV]
OCCITAN 4 (PROVENÇAL) [ André Chiron, 1996]
La versione occitana provenzale di André Chiron proviene dall'album del 1996 Canto e conto: La Provence chantée. La versione è redatta in grafia "mistraliana", diversa da quella classica e più vicina all'effettiva realtà fonetica della lingua. André Chiron è noto anche per alcuni album di versioni in provenzale da Georges Brassens (che era occitano di nascita). [RV]
L'ESTACO
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 6/12/2018 - 18:52
FIORENTINO [Anonimo Toscano del XXI Secolo, 2018]
FLORENTINE [21th Century Tuscan Anonymous, 2018]
Dice l'Anonimo Toscano del XXI Secolo: “La seguente versione è in fiorentino estremamente popolaresco e la scena deve immaginarsi ambientata a San Bartolo a Cintoja, forse l'ultimo baluardo in tutta Firenze dei vecchini e delle vecchine che stanno sull'uscio a guardare e a chiacchierare. Il tono della canzone è, come dire, adattato un po' a questi tempi, specialmente nel finale."
FLORENTINE [21th Century Tuscan Anonymous, 2018]
Dice l'Anonimo Toscano del XXI Secolo: “La seguente versione è in fiorentino estremamente popolaresco e la scena deve immaginarsi ambientata a San Bartolo a Cintoja, forse l'ultimo baluardo in tutta Firenze dei vecchini e delle vecchine che stanno sull'uscio a guardare e a chiacchierare. Il tono della canzone è, come dire, adattato un po' a questi tempi, specialmente nel finale."
I' PALO (L'ESTÀHA)
(continua)
(continua)
Ítaca
(1975)
dall'album Viatge a Ítaca
Testo (I) tratto da Itaca (Ιθάκη), poesia di Konstandinos Kavafis / Κωνσταντίνος Καβάφης (1911)
traduzione catalana di Carles Riba (1893-1959), professore di greco all'Università Autonoma di Barcellona dal 1925 al 1939, traduttore in catalano dell'Odissea e dei poeti greci moderni
Adattamento di Lluís Llach
Testo (II - III) di Lluís Llach
Musica di Lluís Llach
Arrangiamenti del pianista Manel Camp leader del gruppo di rock progressive Fusioon
Per Gian Piero che oggi ha raggiunto la sua Itaca, dopo un cammino pieno di avventure, pieno di conoscenze
E' il 1975, l'ultimo terribile anno della dittatura franchista. Il dittatore morirà a novembre, a maggio Llach presenta al Palau de la Música di Barcellona il nuovo album. Il recital sarà seguito dall'immancabile ritorsione: per aver proferito parole considerate offensive verso le istituzioni e... (continua)
dall'album Viatge a Ítaca
Testo (I) tratto da Itaca (Ιθάκη), poesia di Konstandinos Kavafis / Κωνσταντίνος Καβάφης (1911)
traduzione catalana di Carles Riba (1893-1959), professore di greco all'Università Autonoma di Barcellona dal 1925 al 1939, traduttore in catalano dell'Odissea e dei poeti greci moderni
Adattamento di Lluís Llach
Testo (II - III) di Lluís Llach
Musica di Lluís Llach
Arrangiamenti del pianista Manel Camp leader del gruppo di rock progressive Fusioon
Per Gian Piero che oggi ha raggiunto la sua Itaca, dopo un cammino pieno di avventure, pieno di conoscenze
E' il 1975, l'ultimo terribile anno della dittatura franchista. Il dittatore morirà a novembre, a maggio Llach presenta al Palau de la Música di Barcellona il nuovo album. Il recital sarà seguito dall'immancabile ritorsione: per aver proferito parole considerate offensive verso le istituzioni e... (continua)
I
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 28/11/2014 - 22:59
In Costantino Kavafis, Poesie, Mondadori, 1961
ITACA
(continua)
(continua)
Colpito dalla poesia letta nella traduzione di Carles Riba, Lluis Llach comincia a lavorarci sopra "e viene fuori una musica che all'inizio andava bene con le parole (i primi tre versi della canzone sono identici alla traduzione della poesia - NdR) ma poi la musica manteneva la sua struttura e non si adattava per niente al testo. È allora che ho commesso - credo - un peccato mortale - ho osato modificare il testo di Carles Riba - che è un libro che porto sempre con me quando viaggio - e lo ho modificato perché rientrasse nella musica."
(Historia, p. 73)
(Historia, p. 73)
ITACA
(continua)
(continua)
per finire...
[...] La via del mare segna false rotte,
ingannevole in mare ogni tracciato,
solo leggende perse nella notte perenne di chi un giorno mi ha cantato
donandomi però un'eterna vita
racchiusa in versi, in ritmi, in una rima,
dandomi ancora la gioia infinita
di entrare in porti sconosciuti prima...
citazione diretta in Odysseus di Francesco Guccini
[...] La via del mare segna false rotte,
ingannevole in mare ogni tracciato,
solo leggende perse nella notte perenne di chi un giorno mi ha cantato
donandomi però un'eterna vita
racchiusa in versi, in ritmi, in una rima,
dandomi ancora la gioia infinita
di entrare in porti sconosciuti prima...
citazione diretta in Odysseus di Francesco Guccini
Dopo tanto vagare fra identità diverse, un giorno finalmente decisi di chiamarmi Bernart Bartleby, ma non tutti sanno che questo nome - che ritengo ormai definitivo, immutabile - più che sceglierlo, mi fu dato.
Mi fu dato da Riccardo Venturi, con la dedica di un sirventese del trovatore occitano Bernart de Ventadorn...
E mi fu dato da Gian Piero Testa, che nei commenti al rivoluzionario Ah ça ira! mi associò a “Bartleby lo scrivano” di Melville, perchè gli avevo detto che mi guadagno da vivere in un oscuro ufficio (dove sopravvivo solo grazie alle CCG/AWS, in mancanza delle quali sarei impazzito già da molto tempo).
Non ho mai conosciuto di persona nessuno dei miei genitori (succede a volte tra padri e figli), ma ne conosco l’amore, la passione che hanno sempre riversato su queste pagine.
Apprendere oggi che uno di loro non c’è più, rende perciò Bernart Bartleby molto triste.
Solo qualche... (continua)
Mi fu dato da Riccardo Venturi, con la dedica di un sirventese del trovatore occitano Bernart de Ventadorn...
E mi fu dato da Gian Piero Testa, che nei commenti al rivoluzionario Ah ça ira! mi associò a “Bartleby lo scrivano” di Melville, perchè gli avevo detto che mi guadagno da vivere in un oscuro ufficio (dove sopravvivo solo grazie alle CCG/AWS, in mancanza delle quali sarei impazzito già da molto tempo).
Non ho mai conosciuto di persona nessuno dei miei genitori (succede a volte tra padri e figli), ma ne conosco l’amore, la passione che hanno sempre riversato su queste pagine.
Apprendere oggi che uno di loro non c’è più, rende perciò Bernart Bartleby molto triste.
Solo qualche... (continua)
Bernart Bartleby 29/11/2014 - 12:39
d'après la version italienne de Lorenzo Masetti
d'une chanson catalane – Ítaca – Lluís Llach – 1975
Texte tiré d'Ithaque (Ιθάκη), poème de Konstandinos Kavafis/Κωνσταντίνος Καβάφης
traduction catalane de Carles Riba (1893-1959), professeur de grec à l'Université Autonome de Barcelone de 1925 à 1939, traducteur en catalan de l'Odyssée et de poètes grecs modernes
Adaptation de Lluís Llach
Musique de Lluís Llach
Arrangements du pianiste Manel Camp leader du groupe de rock progressif Fusioon
Pour Gian Piero qui aujourd'hui a rejoint son Ithaque, après un chemin plein d'aventures, plein de connaissances
On est 1975, la terrible dernière année de la dictature franquiste. Le dictateur mourra en novembre ; en mai, Llach présente au Palau de la Música de Barcelone son nouvel album. Le récital sera suivi de l'immanquable rétorsion : pour avoir proféré des paroles considérées comme offensantes... (continua)
d'une chanson catalane – Ítaca – Lluís Llach – 1975
Texte tiré d'Ithaque (Ιθάκη), poème de Konstandinos Kavafis/Κωνσταντίνος Καβάφης
traduction catalane de Carles Riba (1893-1959), professeur de grec à l'Université Autonome de Barcelone de 1925 à 1939, traducteur en catalan de l'Odyssée et de poètes grecs modernes
Adaptation de Lluís Llach
Musique de Lluís Llach
Arrangements du pianiste Manel Camp leader du groupe de rock progressif Fusioon
Pour Gian Piero qui aujourd'hui a rejoint son Ithaque, après un chemin plein d'aventures, plein de connaissances
On est 1975, la terrible dernière année de la dictature franquiste. Le dictateur mourra en novembre ; en mai, Llach présente au Palau de la Música de Barcelone son nouvel album. Le récital sera suivi de l'immanquable rétorsion : pour avoir proféré des paroles considérées comme offensantes... (continua)
ITHAQUE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 29/11/2014 - 21:45
Version française de François Sommaripas
Poème de Constantin Cavafis - 1911
Poème de Constantin Cavafis - 1911
ITHAQUE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 29/11/2014 - 21:47
Traduzione polacca di Zygmunt Kubiak della poesia di Costantino Kavafis
ITAKA
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 30/11/2014 - 00:52
Quando ho letto la notizia della scomparsa di Gian Piero Testa, mi è dispiaciuto molto anche se non lo conoscevo di persona. Questo è un piccolo “grazie“ per il suo grande lavoro che io da appassionata della lingua, cultura e musica greca continuerò spesso a consultare, e per le belle parole che mi ha rivolto su questo sito.
ITAKA
(continua)
(continua)
inviata da Stanislava 8/12/2014 - 23:22
Scrivo solo per esternare il mio sgomento alla notizia, appena appresa, della scomparsa di Gian Piero Testa.
L'ho conosciuto qui quando frequentavo il sito ed abbiamo proseguito i dialoghi (per me assai proficui) tramite email.
Pur non conoscendoci era diventato più di un parente per me.
Io gli scrivevo qualche commento di carattere musicale su laikò e dimotikò tragoudi e lui colmava le mie pesanti lacune di lingua greca, rispondendo con calda generosità, sollecitudine e somma precisione ai miei quesiti (l'ultimo fu il Peraste kosme e le mie lamentele su come trovare il verbo greco nel vocabolario, dato che la forma era aoristo) e consigliandomi grammatiche e lessici greci moderni.
Poi abbiamo interrotto in quanto egli doveva intraprendere un viaggio, io ero distolto da altri problemi. In sintesi sono venuto meno alla promessa che gli avevo fatto di "mettermi in carreggiata" col greco... (continua)
L'ho conosciuto qui quando frequentavo il sito ed abbiamo proseguito i dialoghi (per me assai proficui) tramite email.
Pur non conoscendoci era diventato più di un parente per me.
Io gli scrivevo qualche commento di carattere musicale su laikò e dimotikò tragoudi e lui colmava le mie pesanti lacune di lingua greca, rispondendo con calda generosità, sollecitudine e somma precisione ai miei quesiti (l'ultimo fu il Peraste kosme e le mie lamentele su come trovare il verbo greco nel vocabolario, dato che la forma era aoristo) e consigliandomi grammatiche e lessici greci moderni.
Poi abbiamo interrotto in quanto egli doveva intraprendere un viaggio, io ero distolto da altri problemi. In sintesi sono venuto meno alla promessa che gli avevo fatto di "mettermi in carreggiata" col greco... (continua)
Roberto Vecchioni e Francesco Guccini: Ti insegnerò a volare
Infinito (2018)
La canzone mette in musica i versi di un celebre poeta greco, Costantinos Kavafis "se partirai per Itaca..." e si tratta di un testo che racconta la storia di Alex Zanardi, un uomo che "se non può correre imparerà a volare". Con Ti insegnerò a volare i due padri della canzone d’autore si rivolgono alle nuove generazioni, invitandole a sfidare l’impossibile. La storia di Alex Zanardi evocata nel testo è la metafora della "passione per la vita che è più forte del destino". “Questo brano - racconta Vecchioni - si specchia direttamente in quella che è stata chiamata la 'canzone d’autore' e che non c’è, non esiste più dagli anni 70. In realtà l’intero disco è immerso in quell’atmosfera perché là è nato e successo tutto. Là tutto è stato come doveva essere, cioè immaginato, scritto e cantato alla luce della cultura, semplice... (continua)
Infinito (2018)
La canzone mette in musica i versi di un celebre poeta greco, Costantinos Kavafis "se partirai per Itaca..." e si tratta di un testo che racconta la storia di Alex Zanardi, un uomo che "se non può correre imparerà a volare". Con Ti insegnerò a volare i due padri della canzone d’autore si rivolgono alle nuove generazioni, invitandole a sfidare l’impossibile. La storia di Alex Zanardi evocata nel testo è la metafora della "passione per la vita che è più forte del destino". “Questo brano - racconta Vecchioni - si specchia direttamente in quella che è stata chiamata la 'canzone d’autore' e che non c’è, non esiste più dagli anni 70. In realtà l’intero disco è immerso in quell’atmosfera perché là è nato e successo tutto. Là tutto è stato come doveva essere, cioè immaginato, scritto e cantato alla luce della cultura, semplice... (continua)
TI INSEGNERÒ A VOLARE (ALEX)
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 7/11/2018 - 09:51
El meu país
Versi di Miquel Martí i Pol (1929-2003), poeta e scrittore catalano.
Musica di Teresa Soler i Pi, meglio conosciuta con il suo nome d’arte di Teresa Rebull (1919-2015), comunista, internazionalista, femminista e cantautrice catalana, esule in Francia dopo la Guerra Civile.
Nell’album della Rebull intitolato “També per tu”, pubblicato nel 1981.
Ignoro se la poesia sia tratta da qualche raccolta oppure scritta apposta dal poeta per il disco.
Interpretata anche da Lluís Llach
Musica di Teresa Soler i Pi, meglio conosciuta con il suo nome d’arte di Teresa Rebull (1919-2015), comunista, internazionalista, femminista e cantautrice catalana, esule in Francia dopo la Guerra Civile.
Nell’album della Rebull intitolato “També per tu”, pubblicato nel 1981.
Ignoro se la poesia sia tratta da qualche raccolta oppure scritta apposta dal poeta per il disco.
Interpretata anche da Lluís Llach
Tots els anys que he hagut de viure
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/9/2017 - 14:48
Vaixell de Grècia
La versione basca (euskara) di Xabier Lete Bergaretxe, eseguita da Pantxoa eta Peio nell'album Eguzkiaren musu del 1990.
GREZIAKO ITSASONTZIA
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/3/2016 - 13:04
Res no ha acabat
(1969)
Contrariamente a quanto si crede generalmente "Què volen aquesta gent?" non era dedicata a Enrique Ruano, essendo stata scritta prima della sua morte, ma a Rafael Guijarro, che fu ucciso in maniera simile. Sicuramente dedicata a Ruano, è invece questa canzone pressoché sconosciuta di Lluís Llach.
Contrario a la creencia popular, "Què volen aquesta gent" no estaba dedicada a Enrique Ruano, ya que fue anterior, sino a Rafael Guijarro, que fue asesinado de forma parecida. La que sí está dedicada a Ruano es esta casi desconocida canción de Lluís Llach
(Gustavo Sierra Fernandez)
Contrariamente a quanto si crede generalmente "Què volen aquesta gent?" non era dedicata a Enrique Ruano, essendo stata scritta prima della sua morte, ma a Rafael Guijarro, che fu ucciso in maniera simile. Sicuramente dedicata a Ruano, è invece questa canzone pressoché sconosciuta di Lluís Llach.
Contrario a la creencia popular, "Què volen aquesta gent" no estaba dedicada a Enrique Ruano, ya que fue anterior, sino a Rafael Guijarro, que fue asesinado de forma parecida. La que sí está dedicada a Ruano es esta casi desconocida canción de Lluís Llach
(Gustavo Sierra Fernandez)
No ploris més, noieta, noieta,
(continua)
(continua)
20/1/2016 - 22:35
Damunt d'una terra
La versione greca è quella che ho anch'io, dal disco "Βασίλης Παπακωνσταντίνου" del 1978. Il testo è di Panos Falaras - Πάνος (Παναγιώτης) Φαλάρας - fecondissimo autore di testi per la canzone greca. Come nel caso de L' estaca, anche in questo Falaras ha composto un testo del tutto autonomo rispetto a quello originale. Se qualcuno provvede a una versione italiana dal catalano, io ne potrei fare la versione greca e anche tradurre in italiano quella di Falaras (che non è per niente male).
Gian Piero Testa 13/3/2014 - 14:29
Hace algún tiempo, el artista Ángel Pascual Rodrigo nos revelaba que el famoso “Maurici” de la canción de Lluís Llach, “Damunt d’una terra”, no era ni un estudiante ni un obrero de los años 60, sino un miliciano anarquista llamado Joan Maurici, y nos contó la historia que sobre él contaba su suegro. Hoy desea aclararnos algo, ya que sus palabras, por lo visto –y siendo yo inconsciente de esto–, han trascendido bastante y han causado molestias a la familia de Maurici. Y, aunque me limité a repetir lo dicho por Ángel, también deseo pedir disculpas, al ser parte implicada, a la familia de Joan Maurici: ha estado siempre lejos de mi intención el manchar la memoria de alguien, al igual que Ángel Pascual. Por eso me sumo a las disculpas de Pascual Rodrigo, y quiero que conste que, en todo caso, sólo se trató de restituir su memoria. Así mismo, os invito a leer su comentario íntegro en la sección... (continua)
Gustavo 13/12/2014 - 15:44
I si canto trist
MARZO 1974-MARZO 2014: UN ANNIVERSARIO DA RICORDARE
A QUARANTA ANNI DALLA MORTE DI SALVADOR PUIG ANTICH “METGE” (Gianni Sartori)
Il garrote, lo strumento che la mattina del 2 marzo 1974 spezzò le vertebre cervicali di Salvador Puig Antich (“Metge”) ponendo fine in maniera ignobile alla sua breve vita di meccanico-studente-guerrigliero (o “rapinatore” secondo lo Stato) evocava sicuramente fosche atmosfere da Santa Inquisizione, ma in realtà era quasi contemporaneo della ghigliottina e ideato con i medesimi intenti : una morte rapida che evitasse al condannato sofferenze inutili. Da questo punto di vista, bisogna dire, si dimostrò molto al di sotto delle aspettative, diventando nell’immaginario collettivo un vero e proprio strumento di tortura.
Come Praga per Jan Palach nel 1968 e Belfast per Bobby Sands nel 1981, così tutta Barcellona reagì con rabbia a questa esecuzione, interpretata... (continua)
A QUARANTA ANNI DALLA MORTE DI SALVADOR PUIG ANTICH “METGE” (Gianni Sartori)
Il garrote, lo strumento che la mattina del 2 marzo 1974 spezzò le vertebre cervicali di Salvador Puig Antich (“Metge”) ponendo fine in maniera ignobile alla sua breve vita di meccanico-studente-guerrigliero (o “rapinatore” secondo lo Stato) evocava sicuramente fosche atmosfere da Santa Inquisizione, ma in realtà era quasi contemporaneo della ghigliottina e ideato con i medesimi intenti : una morte rapida che evitasse al condannato sofferenze inutili. Da questo punto di vista, bisogna dire, si dimostrò molto al di sotto delle aspettative, diventando nell’immaginario collettivo un vero e proprio strumento di tortura.
Come Praga per Jan Palach nel 1968 e Belfast per Bobby Sands nel 1981, così tutta Barcellona reagì con rabbia a questa esecuzione, interpretata... (continua)
Gianni Sartori 28/7/2014 - 15:27
Campanades a morts
Qualcuno ha gli accordi per chitarra di questo bellissimo canto?
Luciano 24/3/2014 - 22:44
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Comunque e' chiaro che sia Sisét, visto che si tratta di un vezzeggiativo. Sarebbe un po' come dire "Narcisetto" (adoncino d'amor...)...