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Inno Partigiano

anonyme
Il testo è riportato nel libretto "Canta Partigiano", 1947, pag.22, Panfilo editore in Cuneo, (vedi la pagina "La Veglia del Partigiano")
Parte il fiero partigiano
(continuer)
envoyé par gianfranco 25/8/2019 - 12:44

Brigata "Valpesio"

anonyme
Il testo è riportato nel libretto "Canta Partigiano", 1947, pag.16, Panfilo editore in Cuneo, (vedi la pagina La Veglia del Partigiano)col seguente commento : Si canta sull'aria dell'inno del 62° Batt. Istruzione All.Uff. Alpini."
Sorgemmo al grido di riscossa
(continuer)
envoyé par gianfranco 25/8/2019 - 08:54

Partigian dei monti

anonyme
Il testo è riportato nel libretto "Canta Partigiano", 1947, pag.15, Panfilo editore in Cuneo, (vedi la pagina "La Veglia del Partigiano" col seguente commento :
Sul motivo di " Chitarra spagnola".
Quando sull'alpe nostra
(continuer)
envoyé par gianfranco 25/8/2019 - 08:38

Ignoti eroi

anonyme
Il testo è riportato nel libretto "Canta Partigiano", 1947, pag.14, Panfilo editore in Cuneo, (vedi la pagina La Veglia del Partigiano) col seguente commento : Sul motivo " Va l'alpin sull'alte cime".
Partigian delle montagne
(continuer)
envoyé par gianfranco 25/8/2019 - 08:35
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Someday

Someday
(1987)

Scritta da Marshal Jefferson e cantata da CeCe Rogers, la canzone è uno dei primi esempi di house music, con il suo martellante ritmo in 4/4. Tuttavia a differenza di tanti pezzi house è caratterizzata dalla bella voce soul di CeCe Rogers e da un testo impegnato.
Someday, we'll all be free
(continuer)
25/8/2019 - 00:15

Veglia il Partigian

anonyme
Testo riportato nel libretto "Canta Partigiano", 1947, pag.12, Panfilo editore in Cuneo, (vedi la pagina "La Veglia del Partigiano") col seguente commento :
Si canta sull'aria di "Dai fidi tetti del villaggio"
VEGLIA IL PARTIGIAN
(continuer)
envoyé par gianfranco 24/8/2019 - 19:55
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A Chance for Peace

A Chance for Peace
(1975)

Album: Visions Of A New World
Give peace a chance and see what happens
(continuer)
24/8/2019 - 16:12

Partigiani di Val Grana

anonyme
Testo riportato nel libretto "Canta Partigiano", 1947, pag.11, Panfilo editore in Cuneo, (vedi la pagina "La Veglia del Partigiano") col seguente commento :
È una canzone della Brigata Valle Grana "P. Braccini". Va cantata sull'aria di "Primavera baciata dal sole".
Partigiani noi siam di Val Grana
(continuer)
envoyé par gianfranco 24/8/2019 - 14:11

Garibaldini delle Langhe

anonyme
Testo riportato nel libretto "Canta Partigiano", 1947, pag.10, Panfilo editore in Cuneo, (vedi la pagina "La Veglia del Partigiano") col seguente commento :
Sull'aria di "Frontiera di Dalmazia".
Noi siamo gli eroici Garibaldini
(continuer)
envoyé par gianfranco 24/8/2019 - 09:08

Penser ou ne pas penser ?

Penser ou ne pas penser ?
Penser ou ne pas penser ?

Lettre de prison 41
19 juillet 1935


Dialogue Maïeutique

Tout compte fait, Lucien l’âne mon ami, Descartes avait raison : l’être humain pense, l’homme est un être pensant. Enfin, la plupart du temps ; certes, il y a des exceptions ; je ne citerai pas de nom, mais on en connaît tous. Tout ça pour dire que le prisonnier Carlo Levi pense et d’ailleurs, il n’a pas grand-chose d’autre à faire.

Je me demande, réplique Lucien Lane, ce qui est le pire pour celui qui est ainsi enfermé en isolement pour une durée indéterminée ; Penser ou ne pas penser ? Telle est la question.

Face au temps qui passe ou qui parfois, donne l’impression de s’arrêter, de plus vouloir passer, il y a – quand on est seul dans une cellule – deux grandes manières d’affronter l’épreuve du temps vide, de traverser ce désert. La première consiste à entrer dans une sorte de léthargie, y compris... (continuer)
Voir les personnes en personne,
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 23/8/2019 - 21:10
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The Killing Season

The Killing Season
Album: We got it from Here... Thank You 4 Your service (2016)
Featuring Talib Kweli, Consequence & Kanye West

The song’s lyrics use repeated mentions of soldiers, veterans, war and the military as a means of describing injustices faced by blacks in America. Specific references are made to killings of black political leaders, police brutality and the mistreatment of army veterans.
[Verse 1: Talib Kweli]
(continuer)
23/8/2019 - 14:36
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British Bombs

British Bombs
(2019)
singolo estratto dall'album di prossima pubblicazione DM2*


The spiky and energetic "British Bombs," produced by Arctic Monkeys and Florence + The Machine producer James Ford, is a takedown of the U.K. government's foreign policy, in particularly in relation to arms trading. It is accompanied by an animated video that juxtaposes classicly British images of polite behavior with the harsh realities of war. It's a heady mix as smiling cups of tea dance the the punky-pop melodies one moment, before news footage of tanks and military helicopters are shown the next. McKenna returns to the phrase "Great Britain won't stand for felons, Great British bombs in the Yemen," throughout.

FADER


*

’British Bombs’ is a tune I wrote about the hypocrisy of the British arms trade and the weapons convention in London. I think too often it’s implied that matters in the world are too complex to not... (continuer)
Great snakes, are we moving already?
(continuer)
23/8/2019 - 10:08
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Rum and Coca Cola

Rum and Coca Cola
Musica di Lionel Belasco (sulla base di una musica popolare), parole di Ruper Grant (Lord Invader), 1943.

Durante da seconda guerra mondiale, le isole della Martinica (inclusa Trinidad, in cui è ambientata la canzone) furono occupate da truppe americane, per difenderle da eventuali incursioni tedesche.

L'arrivo di giovani con belle divise, automobili, sigarette, valuta americana mise in crisi i giovani locali, messi assai peggio quanto a vestiti, aspetto, soldi e glamour, che si videro di colpo snobbati dalle ragazze locali. La canzone parla appunto degli effetti disgregatori sulla comunità locale questa concorrenza (fra cui il dilagare della prostituzione), simile a quella che portò alla ribellione dei giovani australiani nella celebre Battaglia di Brisbane (Oltretutto senza la componente razziale presente in quel caso, visto che in questo caso i giovani locali erano neri come gran parte... (continuer)
And when de Yankeys first went to Trinidad,
(continuer)
envoyé par Piersante Sestini 23/8/2019 - 01:48
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La donnina che semina il grano [No alla guerra]

La donnina che semina il grano [No alla guerra]
dal concerto col Coro degli Etruschi, Firenze 1975
bellissima nella prima parte la sequenza guerra/soldati/malati/dottore/morte

e nella seconda parte, il contrasto fra la guerra (si mangia male si dorme per terra) e la pace (in un bel letto per riposà con la bella mora, il campo di fiori)

Cconfesso una certa incertezza sulla strofa del campo di fiori (pur essendo nativo toscano, faccio fatica a capire le parole, anche perché la registrazione non è di grande qualità - correzioni sono benvenute). In ogni caso, il senso mi pare quello, e la condanna per la guerra non potrebbe essere pià netta
La donnina che semina il grano
(continuer)
envoyé par Piersante Sestini 22/8/2019 - 23:48
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Columbus Stockade

Columbus Stockade
[2005]
Columbus Stockade
Remix /الريمكس : No Blues
Album / الألبوم: Farewell Shalabiye

I gruppi musicali attivi nelle fusioni di stili e generi non si contano, ma di band affermate capaci di inventare una fusione di blues e folk americano con la musica tradizionale araba ce n’è una sola : l’olandese No Blues. Il genere non si sostanzia soltanto con il mix di motivi musicali di diversa provenienza ma anche con la rielaborazione di struttura e ritmi. Inoltre si basa sull’esecuzione strumentale mista di strumenti impiegati in Occidente e strumenti della musica araba, chitarra e basso insieme al liuto arabo, ’ūd.
Il risultato, oltre a riuscire gradevole per un vasto pubblico, si segnala per la proposta di avvicinare culture e sensibilità, di per sé lontane, con un genere di contaminazione, l’Arabicana, dall’esito assai felice sotto diversi punti di vista. Quella di No Blues fu un’esperienza... (continuer)
Way down in Columbus, Georgia
(continuer)
envoyé par Riccardo Gullotta 21/8/2019 - 23:50
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I pappagalli verdi

I pappagalli verdi
2010
Un altro giorno live

I Pappagalli Verdi sono delle mine antiuomo, pensate per sembrare dei giocattoli, tanto che le principali vittime sono i bambini.
"Pappagalli verdi" è il titolo di un libro di Gino Strada.
Sto arrivando su aerei scintillanti
(continuer)
envoyé par Dq82 21/8/2019 - 15:00
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Chanson pour Anna

Chanson pour Anna
1974

Chanson pour Anne Franck
Elle s'appelait Anna rappelle-toi
(continuer)
envoyé par Jacky Fluttaz 21/8/2019 - 00:17
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Que pare el son

Que pare el son
Te habran matado la carne
(continuer)
envoyé par Alice Bellesi 20/8/2019 - 19:57
Parcours: Che Guevara
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Lo grande que es perdonar

Lo grande que es perdonar
Por: DIEGO GUERRERO REDACTOR DE EL TIEMPO 08 de junio 2007

"Hay que hacer un esfuerzo para entender que se está en la exposición de Adriana Arenas Lo grande que es perdonar, en la galería Casas Riegner, del norte de Bogotá, y no en un barcito al frente de la Universidad Nacional.

Eso, aunque en una pared hay fotos de camisetas con el rostro del Che Guevara. Incluso tres cuadros con dibujos de un manual que escribió el guerrillero para enseñar a construir trampas antitanques, refugios contra morteros y un lugar para dormir en la selva, pero que tienen aves de un clásico de los ornitólogos: Pájaros de Colombia. Eso sí, todo en tiernos colores pastel.

Entonces, uno no se siente en el lugar equivocado sino en Colombia. “También está la silla Rimax de plástico –dice la artista de Pereira–. Siempre están en las negociaciones con la guerrilla, en los lugares donde se reúnen los paramilitares,... (continuer)
Sé que te hice mil heridas
(continuer)
20/8/2019 - 14:56
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Sol en el andén

Sol en el andén
"Anunció su última canción: “El sol en el andén”. La voz empezó a salir rota, quebrada, sin aliento, con una mágica y desolada soledad, como del fondo de un zapato roto. Tristísima, feliz, salvada de un naufragio. Seducía su calma, sus tormentas. Era una voz pura, torpe, carnal, se tropezaba con el alma antes de existir. ¡Me fascinó!

Tenía razón: no era un cantante de emisoras ni de cabaret. Era nada más, pero maravillosamente, un poeta que cantaba. Su voz hacía el efecto de un cuchillo oxidado abriéndose camino por la sangre hacia las regiones más lejanas y más secretas de la emoción. Embarazada de intimidad y júbilo. La letra se dirigía a la juventud con una enloquecedora poesía. Un deslumbramiento. Ese muchacho, quien fuera, y nadie de los que escuchaban lo sabía, era un gran poeta de mi generación.
(Cromos Nº2549. Bogotá 6 de agosto de 1966, pp.69-71)

Sol en el andén es la canción... (continuer)
Mi ciudad está triste, triste está la estación, ahí juega una niña con los rayos del sol. Cuando el tren se detuvo esta mañana en la estación y bajaron Speek, Pickwell, Caldwel, el sargento, Norman, John y el muchacho que nos recomendaron en el frente mi amor, tú estabas esperando con los rayos del sol. He debido venir yo lo sé. Yo sé que te quedaste mirando al hombre de la banda que debía recibirnos con los rayos del sol. He debido venir, yo lo sé, he debido volver de la guerra en Oriente mi amor, pero yo no llegué. Te había prometido la medalla de honor, el hombre de la banda guardó en su maletita su trombón, y el último de todos el de la caja grande, el tambor. Después quedaste sola con los rayos del sol. Pienso que te arreglaste para verme después cuando tu madre se durmiera frente al televisor.... (continuer)
20/8/2019 - 14:42
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Élégie pour Martin Luther King

Élégie pour Martin Luther King
1969
Élégies Majeures

Léopold Sédar Senghor è stato il primo presidente del Senegal, poeta e teorico della "Negritude".
Questa elegia per Martin Luther King scritta dopo la sua morte è accompagnata dalla nota "per un'orchestra jazz", non so se effettivamente sia mai stata messa in musica.
(pour un orchestre de jazz)
(continuer)
envoyé par Dq82 19/8/2019 - 17:04
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L'uomo migliore

L'uomo migliore
2013
Tutto torna com'è

(testo: C.Cempella,S.Possieri musica:S.Belardi,C.Giuliani)
La vita l'ho vissuta vivendo,
(continuer)
envoyé par Dq82 19/8/2019 - 12:42
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Pazzia da lavoro

Pazzia da lavoro
[1971]
Composto da / Composed by / Composé par / Säveltäjä: Ennio Morricone
Dalla colonna sonora original del film / From the original soundtrack of the motion picture / Tiré de la bande originale du film / Elokuvan alkuperäisestä ääniraidasta :
La classe operaia va in paradiso
(The Working Class Goes to Heaven, Elio Petri, 1971)
(La classe ouvrière va au paradis, Elio Petri, 1971
(Työväenluokka nousee taivaaseen, Elio Petri, 1971)

«Lavoratori, buongiorno. La direzione aziendale vi augura buon lavoro. Nel vostro interesse, trattate la macchina che vi è stata affidata con amore. Badate alla sua manutenzione. Le misure di sicurezza suggerite dall'azienda garantiscono la vostra incolumità. La vostra salute dipende dal vostro rapporto con la macchina. Rispettate le sue esigenze, e non dimenticate che macchina più attenzione uguale produzione. Buon lavoro.»
Questo è l'annuncio che, ogni... (continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 19/8/2019 - 06:10
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Gwiazda Zaranna

Gwiazda Zaranna
inedito

Krzysztof Rodak vel Ludwig van Goth
il video autoprodotto
il testo trascritto all'orecchio
Mroczne południe, nie od zaćmienia
(continuer)
envoyé par Krzysiek 18/8/2019 - 23:44
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Remember Woodstock

Remember Woodstock
[1994]

Album: Internal Combustion
Remember Woodstock, it was not so long ago
(continuer)
envoyé par adriana 18/8/2019 - 11:56
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En spännande dag för Josefine

En spännande dag för Josefine
[1973]
Autore / Author / Auteur / Säveltäjä: Benny Borg
Single: "Hasta la Vista" (B-side) [1974]
Album / Albumi: Hålligång II [1974]
Altri interpreti / Also performed by / Autres interprètes / Muut tulkit:
Curt Haagers [1985, Curt Haagers]
Göran Lindbergs Orkester [1993, Den röda stugan]

Gli Schytts sono una dansband svedese (di Göteborg) attiva da quasi sessant'anni: si formarono infatti nel lontanissimo 1962, chiamandosi in un primo momento Public Killers. Già l'anno dopo, però, giudicando forse che chiamarsi "Pubblici Killer" non era così conveniente, cambiarono nome in "Schytts" dal nome di uno dei loro membri, il trombettista Yngve Schytt. Una dansband, dicevamo; vale a dire, alla lettera, quel che noi chiameremmo un'orchestrina da balera. Il fatto è però che le dansband svedesi dell'epoca avevano spesso testi tutt'altro che banali. Ne fa fede questo sommarsuccé ("successo... (continuer)
Det var en spännande dag för Josefine
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 18/8/2019 - 04:24
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The Joke

The Joke
(2018)
Album: By the Way, I Forgive You


The song is just for people that feel under-represented, unloved or illegal.

Brandi Carlile


Un ragazzo che non rientra negli stereotipi maschilisti e per questo viene preso di mira, una donna emigrante (dalla Siria, dal Messico?) con un bambino in braccio sono i primi protagonisti di questa canzone.

Ma più in generale è una canzone per tutti coloro che non rientrano nella rappresentazione standard e omologata dei nostri tempi, che sono derisi, dichiarati illegali, emarginati. Ma persone uniche, con la loro storia e capaci di andare avanti, di ignorare quelli che ridono di loro... una canzone bellissima.
You're feeling nervous, aren't you, boy?
(continuer)
envoyé par Lorenzo 18/8/2019 - 00:19
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La rue de Lilas

La rue de Lilas
(2015)
Parole e musica di Sylvain Girault

Canzone del gruppo Katé-Mé che parla che della guerra in generale, ma si comprende il contesto siriano attraverso poche parole, darbeh (danza popolare tradizionale di Siria, Libano, Palestina e Giordania) e arak (liquore di vino, prodotto tradizionalmente e consumato in Libano, Siria, Giordania, Palestina). Gli ultimi versi sono di Paul Valéry: "Perché la guerra è un massacro di persone che non si conoscono, a beneficio di persone che si conoscono sempre ma che non si uccidono tra loro".
Questa canzone è stata accolta con entusiasmo nel repertorio di numerosi cori sociali francesi e di altri paesi europei e viene cantata per il suo contenuto di dolente e rabbioso antimilitarismo.

Abbiamo ascoltato questo canto in diverse occasioni di incontro di cori europei e lo abbiamo raccolto (e cantato!) al Rencontre de Chorale Revolutionaire nel luglio 2019, a Royere de Vassivier.

commento tratto da Il Deposito
Ce soir je meurs à la guerre
(continuer)
17/8/2019 - 22:34
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Columbus Stockade Blues

Columbus Stockade Blues
Testo, Musica e Interpretazione: Tom Darby & Jimmie Tarlton

E’ una canzone popolare negli Stati Uniti , scritta nei Roaring Twenties, più noti come gli anni del proibizionismo. L’America era avviata ad un periodo di prosperità che sarebbe durato sino al crollo di Wall street del ’29. Il settore industriale tirava forte ma l’agricoltura soffriva anche per lo spostamento delle masse rurali verso le città, circa 4 milioni su una popolazione totale di 105 milioni.

Il sistema penitenziario spostò gradualmente la sua funzione da servizio con funzione correttiva a quella di organo deputato al mantenimento dell’ordine sociale e alla segregazione degli elementi indesiderabili. Nel 1920 la popolazione carceraria negli Usa era di 103.000 unità, nel 1930 era salita a 146.000.

La Columbus Stockade è un edificio in mattoni rossi ubicata a Columbus, Georgia, al 622 della 10th Street. Fu costruito... (continuer)
Way down in Columbus, Georgia,
(continuer)
envoyé par Riccardo Gullotta 17/8/2019 - 19:13

Servi della Lega

Servi della Lega
(2019)

ovviamente sull'aria della storica "Servi della gleba" di Elio e le Storie Tese. Vorrei che si riunissero per cantarla.

tratta da Satira decorosa e morigerata
Allora come è andata con la Lega?
(continuer)
17/8/2019 - 18:36

Il feroce leghista Salvini

Il feroce leghista Salvini
[17/08/2019]
Musica / Music / Musique / Sävel: Il feroce monarchico Bava o Inno del sangue
Alle grida strazianti e dolenti
(continuer)
17/8/2019 - 17:50
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Un monito ai tiranni e agli oppressori [Inno popolare dedicato all'Eroe Gaetano Bresci]

anonyme
Un monito ai tiranni e agli oppressori [Inno popolare dedicato all'Eroe Gaetano Bresci]
[post 1900]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat:
Autore sconosciuto / Unknown Author / Auteur inconnu / Tuntematon
Musica / Music / Musique / Sävel: In questa oscura cella

L'impareggiabile Pardo Fornaciari, born in Leghorn (hangman, dé), reca in questo sito il numero 152; poiché gli artisti (autori, interpreti, musicisti ecc.) registrati sono oramai quasi diecimila, significa che appartiene veramente agli inizi delle “CCG”, ed è tutt'altro che un caso. Con Pardo, oltre a un'oramai àvita conoscenza personale e a varie scorribande non di rado annaffiate da boccioni di vino bòno (oltre che, ovviamente, da canzoni della tradizione livornese, toscana, birmana antica, groenlandese, dell'antico regno del Benin e di Fauglia), condivido la passione di andare a scovare qua e là testi autenticamente dimenticati da Iddìo, dal Grande Manitù e da altre più peregrine deità; attività, va senz'altro detto,... (continuer)
1 Vedevi il bel giardino
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 17/8/2019 - 16:08
Parcours: Gaetano Bresci
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Cover Stories. An Album to Benefit War Child

Cover Stories. An Album to Benefit War Child
https://www.coverstoriesalbum.com/
https://www.warchild.org.uk/

Si tratta di un album, pubblicato nel 2017 per celebrare i 10 anni dall'uscita del suo primo grande successo, "The story". E' composto da 14 sue canzoni di successo interpretate da altri artisti (covers), fra cui Dolly Parton, Old Crow Medicine Show, Kris Kristofferson, Pearl Jam, Margo Price ed altri. Nessuna delle canzoni, in realtà, mi pare affronti direttamente il tema della guerra. Quello che però, a mio giudizio, giustifica la sua presenza qui è il fatto che il disco è stato dedicato (e tutti i proventi devoluti) alla associazione War Child UK, che si occupa della protezione dei bambini colpiti dalle guerre.

Così Brandi Carlile ha parlato del progetto: "Questa è una storia di Davide contro Golia. Da quando sono diventata madre, la realtà della bellissima vita di bambini rovinata dalla guerra è diventato per me un problema... (continuer)
Late Morning Lullaby
(continuer)
envoyé par Piersante Sestini 17/8/2019 - 02:02
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آه يا زين

آه يا زين
Ah ya zain
مترجمين / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulaa : صباح Ṣabāḥ

La canzone folk Ah ya zain è molto popolare nel Medioriente. Compositore e origine non sono noti. E’ un pezzo antecedente gli anni ’50, di quanto non è dato sapere. E’ una melodia orecchiabile anche per un occidentale, con dei versi che sembrano riecheggiare atmosfere da Mille e una Notte. Proprio qui sta il nocciolo che spiega la sua diffusione. Divenne infatti popolare dopo l’uscita del film egiziano Raqsat al-wadah (رقصة الوضاح), in italiano “La danza dell’addio”, nel 1954. Nel film la canzone fa da colonna sonora nella scena in cui l’attrice e ballerina Samia Gamal, idolo delle masse locali, esegue la danza del ventre. Il film, diretto da Ezzel Dine Zulficar, regista e sceneggiatore celebre nel mondo arabo negli anni ’50, fu per qualche tempo un “cult movie”.

Il punto più importante , che giustifica... (continuer)
آه يا زين [1]
(continuer)
envoyé par Riccardo Gullotta 16/8/2019 - 11:12
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Bloody Flamenco

Bloody Flamenco
[1979]
Scritta da Nino Ferrer con il chitarrista Mickey Finn (nome d'arte di Mickey Waller)
Nel disco "Blanat"

Il testo che segue occupa il primo minuto circa della canzone. Nel prosieguo Ferrer urla in modo straziante altre frasi in inglese, che però non sono comprensibili e che non ho trovato in nessuna trascrizione...
Nella seconda strofa, Dingley Dell fa forse riferimento ad un sistema naturale protetto nel sud dell'Australia...
I've come from Spain
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 15/8/2019 - 18:28
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Cochi e Renato: Italiani

Cochi e Renato: Italiani
[fine anni 90]
Scritta da Renato Pozzetto
Nell'album di Cochi e Renato intitolato "Finchè c'è la salute", pubblicato del 2007
C’è una finestra sul mondo
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 15/8/2019 - 16:33
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Eravamo Cinque stelle al bar

Eravamo Cinque stelle al bar
[2019]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Pardo Fornaciari / Massimo Emanuelli
Musica / Music / Musique / Sävel: Quattro amici (Gino Paoli, 1991, Matto come un gatto)

Eravamo Cinque stelle al bar
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 15/8/2019 - 11:09
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El padre de un soldado

El padre de un soldado
Non molti sanno che i giovani messicani hanno contribuito in modo massiccio all'esercito americano nella seconda guerra mondiale, in Corea e in Vietnam. L'arruolamento nell'esercito era infatti sia un modo di sfuggire dalla miseria, sia di affrancarsi dalla segregazione, poiché nell'esercito venivano inseriti nelle stesse unità degli americani anglofoni. Come conseguenza, la gioventù messicana ha sofferto la più alta percentuale di morti e feriti (e ricevuto il più alto numero di onorificenze al valore) di tutti i gruppi etnici.

La canzone fu probabilmente scritta da Francisco Montalvo Olbera nel 1968 e incisa in quegli anni da diversi gruppi locali (Shorty Martinez, Los Dinos,Los Ideales del Norte, Henry Zimmerle, Flaco Jimenez & Toby Torres), nell'ambito di un filone di musica sulla guerra molto popolare nella comunità ispanica texana (si veda qui).

La versione qui riportata è quella... (continuer)
Soy un padre como hay muchos,
(continuer)
envoyé par Piersante Sestini 15/8/2019 - 01:50
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جواز السفر

جواز السفر
jawāz assafr
[2009]
شعر / Poesia / A Poem by / Poésie / Runo / שירה / محمود درويش ‎ - Maḥmūd Darwīsh
موسيقى / Musica / Music / Musique / Sävel / מוזיקה / مرسيل خليفة‎ - Marcel Khalife
مترجمين / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulaa / מתורגמן / مرسيل خليفة‎ - Marcel Khalife
الألبوم / Album / Albumi / אלבום / بيروت بيروت بيروت / Beirut Beirut Beirut / בביירות בביירות בביירות

12 Agosto 1976: Tel al-Zaatar (مذبحة تل الزعتر)
Alle vittime Palestinesi
Oggi, 12 Agosto, questa musica di Marcel Khalife sui versi di Maḥmūd Darwīsh mi sembra possa contribuire, insieme a tante altre sulle pagine di AWS, a non dimenticare. [Riccardo Gullotta]

Gli arabi palestinesi espulsi o fuggiti dal Mandatory Palestine dopo la guerra arabo israeliana del 1948 furono 711.000 con la qualifica di rifugiato, secondo i criteri stabiliti dall’UNRWA. Il 15% circa, cioè 110.000 Palestinesi... (continuer)
[1] جواز السفر
(continuer)
envoyé par Riccardo Gullotta 12/8/2019 - 17:20

Les Rameaux de Cerisier

Les Rameaux de Cerisier
Les Rameaux de Cerisier

Lettre de prison 40
19 juillet 1935


Dialogue Maïeutique


Avec cette quarantième lettre, comme il en a en tout, ainsi que je l’ai signalé dès le début, dit Marco Valdo M.I., on approche du dénouement. Évidemment, le prisonnier politique Levi sait déjà qu’il va être confiné – mais pas demande-t-il, dans une Colonie (Érythrée, Libye, Somalie) ; pour le principe, en quelque sorte, il va introduire un dernier recours – sans trop d’espoir d’échapper à la condamnation.

Pour le principe, ça veut tout dire, dit Lucien l’âne. Enfin, ça veut sans doute dire qu’il sait que sa condamnation sera confirmée et sans doute également, ce dernier recours, cette ultime démarche est-elle la cause du fait qu’on postpose son confinement ; à moins que les Autorités n’aient pas encore trouvé le lieu adéquat.

Va-t’en savoir, répond Marco Valdo M.I. ; la réponse doit se trouver dans... (continuer)
Reçu vos cartes aujourd’hui,
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 12/8/2019 - 17:20
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Οι Ηπειρώτισσες

Οι Ηπειρώτισσες
Oi Ipeirótisses
[1973]
Testo / Στίχοι / Lyrics / Paroles / Sanat:
Pithagoras – Πυθαγόρας
Musica / Μουσική / Music / Musique / Sävel:
Giorgos Katsaros - Γιώργος Κατσαρός
Interpreti / Ερμηνεία / Performed by / Interprétée par / Laulavat: Marinella-Μαρινέλλα
Album / 'Αλμπουμ: Αλβανία [Alvanía]

Le donne d’Epiro nella Resistenza greca 1940-1944
Da: “Η γυναίκα της Ηπεἰρου και η κοινωνική της θέση από την αρχαιότητα έως τη νεοτέρη εποχή”

“Le madri salivano le scarpate come la Vergine Maria. Trasportando la loro benedizione sulle spalle, si dirigevano verso i figli. Il vento le scuoteva su e giù e, cariche com'erano, scioglieva i loro fazzoletti soffiando sui capelli, colpiva i loro vestiti come colpi di frusta. Ma esse camminavano come uomini in alta montagna, passo dopo passo da una pietra all'altra, salendo in fila, finché non le perdevi di vista, nascoste tra le nuvole, sempre a... (continuer)
Γυναίκες Ηπειρώτισσες
(continuer)
envoyé par Riccardo Gullotta 9/8/2019 - 19:18
Parcours: Héros
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Voglio occupare il sistema solare (Viva Nettuno)

Voglio occupare il sistema solare (Viva Nettuno)
[1991]
Nella mitica compilation "Benvenuti a FIATlandia", con i gruppi torinesi Disforia Psichica, Cracsi Acidi, Fucktotum e Oppe e i Lupi.

Nei Disforia Psichica ci suonava anche un mio vicino di casa... Le loro esibizioni erano imbarazzanti, soprattutto per via del leader e cantante Giovanni Spada, poi curatore del famigerato Festival Cinema Trash, un libero pensatore – come si autodefiniva – che arrivò anche a candidarsi come consigliere circoscrizionale nell'UDC di Pierferdy Casini. Il suo slogan elettorale era "Meno cemento, più sentimento"... Un situazionista, un vero cultore del trash... Aveva una clamorosa erre moscia, che quando cantava non pronunciava proprio: "Voglio occupae il sistema solae, e su Venee mi pota la Celeeeee!!!"

La formazione dei torinesi Disforia Psichica, a cavallo tra 80 e 90, si presentava come segue: Giovanni Spada (voce, anarco-comunista), Paolo Aceto (basso,... (continuer)
Eins zwei drei vier...
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 9/8/2019 - 16:14
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Viaggiate

Viaggiate
[2019?]
Poesia di Gio Evan / A poem by Gio Evan / Poème de Gio Evan / Gio Evanin runo

Gio Evan, al secolo Giovanni Giancaspro, nato il 21 aprile 1988, si definisce “scrittore, poeta, cantautore e performer” sul suo profilo Instagram (notizia ripresa da questo articolo del Corriere della Sera). Ha pubblicato il suo primo libro di poesie nel 2008, all'età di vent'anni (a vent'anni, chi non scrive poesie?), poi per i successivi quattro anni ha solo viaggiato per il mondo. “Il nome Gio Evan arriva proprio dall’incontro con un membro della popolazione indigena Hopi in Argentina: è lui a dargli questo soprannome che ricorda l’omonimo evangelista e che, al suo ritorno, diventerà il suo nome d’arte”, c'è ulteriormente scritto nell'articolo, autentico e interessante sunto di gioevannologia. Va detto, naturalmente, che l'interesse nei confronti di questo giovane poeta e artista si è svegliato qualche... (continuer)
Viaggiate
(continuer)
envoyé par Fabio Bello 7/8/2019 - 23:21
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Non ci vuol niente

Non ci vuol niente
[1967]
In "Non so non ho visto se c'ero dormivo"
Non ci vuol niente a credere
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 7/8/2019 - 13:08
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Calatafimi

Calatafimi
[1961]
Canzone dalla commedia musicale di Garinei e Giovannini "Rinaldo in campo", con Domenico Modugno, Delia Scala, Paolo Panelli, Franco Franchi e Ciccio Ingrassia
La colonna sonora fu interamente composta dallo stesso Modugno
Testo trovato su LyricWiki

Il brano si riferisce alla battaglia di Calatafimi (oggi Calatafimi Segesta, in provincia di Trapani), combattuta il il 15 maggio 1860 tra truppe borboniche e garibaldini. Questi ultimi costrinsero i borbonici ad una ritirata disordinata, nel corso della quale i soldati provarono a saccheggiare la cittadina di Partinico, incendiando case e infierendo sui civili, ma gli abitanti opposero resistenza, catturando ed trucidando orrendamente alcune decine di militari.
Il senso dell'orrore di quella guerra - che fu non solo guerra d'invasione ma anche fratricida - traspare chiaramente dal testo di questa canzone.
A vint'anni
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 7/8/2019 - 10:48
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Apocalisse

Apocalisse
[1960]
Parole e musica di Domenico Modugno
L'arrangiamento originale di Ennio Morricone fu poi quasi del tutto abbandonato nell'incisione del brano.
Nell'album "Domenico Modugno" pubblicato nel 1960
Testo trovato su LyricWiki

"Conoscevo Domenico Modugno per averlo ascoltato alla radio. Le sue canzoni più famose erano Il pescespada, Io, mammeta e tu, La donna riccia e altre, tutte legate al folklore siciliano e alla sua chitarra. Quando mi chiamò per l'arrangiamento di un suo pezzo mi meravigliai molto. Tornai a casa mia e ascoltai la canzone: aveva ragione a chiamare me perché quel brano non aveva il profumo siciliano ma un richiamo completamente nuovo per lui. Il titolo era Apocalisse. Le parole della canzone erano terribili e richiamavano sugli uomini le maledizioni più sconvolgenti. Dopo qualche momento di perplessità gli chiesi: "Mimmo hai coraggio?", lui mi rispose in maniera perentoria... (continuer)
Rosso di fuoco
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 7/8/2019 - 08:45
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Mafia

Mafia
[1961]
Scritta da Domenico Modugno e Riccardo Pazzaglia (1926-2006), scrittore, giornalista, paroliere, attore e regista italiano
Nella colonna sonora del film "L'onorata società", diretto proprio da Pazzaglia, con Franco Franchi, Ciccio Ingrassia, Vittorio De Sica e lo stesso Modugno.
Poi in alcuni album di quegli anni, a cominciare da "Modugno", con l'orchestra di Nello Ciangherotti.

Esordio da protagonisti della coppia Franchi / Ingrassia, un film non di certo indimenticabile, ma che nel 1961 si prendeva beffe della Mafia, a cominciare dalla colonna sonora... Solo un paio di anni più tardi Francesco Rosi avrebbe diretto ben altro film sul tema, "Le mani sulla città"...
Su partuti cincu cavalli niuri
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 6/8/2019 - 22:01
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シンフォニーの5広島 - Symphony no 5 Hiroshima

シンフォニーの5広島  - Symphony no 5 Hiroshima
[1953]
Symphony no 5 Hiroshima

Musica /音楽/ Music / Musique / Musik / музыка /מוזיקה موسيقى/ מוזיקה / Μουσική / Sävel / Muziko:
大木正夫 - Masao Ohki

Oggi 74 anni fa

Introduzione alla Sinfonia n. 5 Hiroshima

Consiste di un Preludio e degli 8 movimenti seguenti:
I. Fantasmi - Era una processione di fantasmi. [幽霊, Yūrei]

II. Fuoco - Nel momento successivo il fuoco si propagò in fiamme. [火, Hi]

III. Acqua - La gente vagava in cerca d'acqua. [水, Mizu]

IV. Arcobaleno - Improvvisamente una pioggia nera si riversò su di loro e poi apparve un arcobaleno bellissimo. [虹, Niji]

V. Ragazzi e ragazze - I ragazzi e le ragazze sono morti senza potere conoscere la gioia della vita umana e chiamare i loro genitori. [少年少女, Shōnen shōjo]

VI. Deserto atomico [原子野, Genshi-no]

VII. Deserto sconfinato con teschi.

VIII. Elegy

I primi 6 movimenti corrispondono ai pannelli omologhi dipinti sino... (continuer)
brano strumentale
envoyé par Riccardo Gullotta 6/8/2019 - 19:31

Nothing

© David Jaye 2018
Nothing Song about the last person on earth after destruction
You, you tell me nothing,
(continuer)
envoyé par David Jaye 6/8/2019 - 12:28
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Remembrance - Who Did You Die For?

[2017]

Remembrance - Are you Ready to Fight - Who Did You die For ?
A song about what has become a series of " Wars to end all War " as opposed to " A war to end all Wars". For those who gave, remain, the displaced, the victims, the survivors, the lost, the found, those that fight, those that seek peace, those that have found peace and forgiven or been forgiven. May there be peace. May you be happy, may you be healthy, may you be peaceful and free from any harm. © David Jaye
Are you ready to fight
(continuer)
envoyé par David Jaye 6/8/2019 - 12:01
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רייזעלע

רייזעלע
[1938/40]
Reyzele
טעקסט / Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: מרדכי געבירטיג - Mordekhay Gebirtig
מוזיק / Musica / Music / Musique / Sävel: מרדכי געבירטיג - Mordekhay Gebirtig
יבערזעצן / Interprete / Performed by / Interprétée par / Laulaa : Chava Alberstein - חוה אלברשטיין

E’ una famosa canzone yiddish di Mordechai Gebirtig. Fu composta presumibilmente tra il 1938 e il 1940.
Come nelle altre sue canzoni, la vita ,i sentimenti e le usanze ebraiche nel periodo antecedente l’Olocausto sono tratteggiati con la semplicità e la tenerezza di un grande interprete della cultura yiddish .Si divise tra l’impegno politico nel Bund ed il teatro. Avrebbe potuto salvarsi lasciando il Ghetto di Cracovia ma rifiutò. Fu fucilato dai nazisti per strada nel 1942.

I confinati nel Ghetto, tra cui la sua famiglia e i suoi compagni, finirono nei campi di sterminio in 11.000, vittime del piano delle... (continuer)
[1] שטייט זיך דאָרט אין געסעלע
(continuer)
envoyé par Riccardo Gullotta + CCG/AWS Staff 5/8/2019 - 13:10
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Mattanza

Dall'album Viaggio (2015).
Pi’ secula jittammu la tunnara
(continuer)
envoyé par Andrea 4/8/2019 - 19:48
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Σεβάχ O Θαλασσινός

Σεβάχ O Θαλασσινός
[1970]

Testo / Στίχοι / Lyrics / Paroles / Sanat:
Lefteris Papadopoulos - Λευτέρης Παπαδόπουλος

Musica / Μουσική / Music / Musique / Sävel:
Manos Loizos - Μάνος Λοΐζος

Interpreti / Ερμηνεία / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Manos Loizos - Μάνος Λοΐζος

Album / 'Αλμπουμ:
Thalassografies - Θαλασσογραφιες
Στο φιλντισένιο μου μαρκούτσι
(continuer)
envoyé par Riccardo Gullotta 1/8/2019 - 21:07

Le Cahier vert

Le Cahier vert
Le Cahier vert

Lettre de prison 39
19 juillet 1935


Dialogue Maïeutique

Le Cahier vert ?, s’étonne Lucien l’âne. Je me demande ce qu’il peut contenir.

Sans aucun doute, il peut contenir tout, absolument tout, tout un univers ou alors, répond Marco Valdo M.I., rien, au départ sûrement, rien du tout. En fait, je ne sais pas et je ne sais même pas si ce carnet vert a été conservé. Cependant, on peut être sûr qu’il a existé et ce que je peux en dire, c’est que c’est la première fois qu’il est mentionné.

Pour moi, dit Lucien l’âne, un carnet vert, bleu, rouge, jaune ou de n’importe quelle couleur, peu importe, mais un tel carnet s’impose. On devrait en remettre un à chaque prisonnier qui le demande, surtout à ceux qui sont mis en isolement. Un carnet et un miroir, ça briserait le cercle de la solitude. En quelque sorte, ce serait plus humain, comme vous dites.

Ce serait certainement une... (continuer)
Quand vous recevrez ce courrier,
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 1/8/2019 - 19:00

Lamento del Partigiano

anonyme
Lamento del Partigiano
E' ancora una canzone della Brigata Valle Gesso “I.Vivanti” e si canta sull'aria di “Va l'alpin sulle alte cime”. A detta del Comandante Aldo Quaranta questa poteva dirsi la canzone della Banda di Roccavione e doveva essere stata scritta da Enrico Giorgis (Ricu).

Testo originale pubblicato nel libretto clandestino del 1944 "Canta il Partigiano" e successiva ristampa del 1947 a cura di Panfilo Editore in Cuneo.
Riproposto (agosto 2019) nella bella rivista MARITTIME a firma di Mauro FANTINO: tutti i dettagli li trovate alla pagina La veglia del partigiano
Marcia ancora il partigiano
(continuer)
envoyé par gianfranco 1/8/2019 - 16:13

Viva la Valle Gesso

anonyme
Viva la Valle Gesso
E’ la canzone delle Brigata Valle Gesso “I.Vivanti”, già III Banda. Si canta sull'aria “Sul cappello che noi portiamo”. Quando le parole dicono “Il migliore dei partigian”, il riferimento è proprio ad Ildo Vivanti, l'eroe della Banda, che ferito e catturato dai tedeschi, venne condannato a morte e l'esecuzione avvenne in località San Rocco Castagneretta.

Testo originale pubblicato nel libretto clandestino del 1944 "Canta il Partigiano" e successiva ristampa del 1947 a cura di Panfilo Editore in Cuneo.
Riproposto (agosto 2019) nella bella rivista MARITTIME a firma di Mauro FANTINO: tutti i dettagli li trovate alla pagina La veglia del partigiano
Le montagne le montagne di Valle Gesso
(continuer)
envoyé par gianfranco 1/8/2019 - 16:08
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Garçonnière

Garçonnière
Garçonnière è tratta da Alla periferia dell'Impero, un album del 1983. E nel 1983 un deputato molto democratico poteva già esprimersi come un sovranista qualsiasi. I padri, allora come oggi, gli buttano le figlie tra le braccia: nulla di meglio, come sempre, per suggellare patti fra potenti maschi a tutela dei reciproci interessi.
"Ti spacco il culo, bimba",
(continuer)
envoyé par Io non sto con Oriana 1/8/2019 - 16:06
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Cavalry / معاليك

Cavalry /  معاليك
(2019)
dall'album di prossima uscita "The Beirut School"

I Mashrou' Leila sono un gruppo libanese, molto amato in tutto il medio oriente. Recentemente il festival di Jbeil, una cittadina sulla costa nord del Paese abitata da cristiani e musulmani sciiti, dove il quartetto avrebbe dovuto esibirsi il 9 agosto, ha cancellato il concerto dopo una polemica durata diverse settimane scatenata dagli estremisti cristiani.

I fondamentalisti cristiani libanesi con in testa l'ex arcivescovo maronita di Beirut, Boulos Matar, e il vescovo maronita di Jbeil, Michel Aoun, considerano offensivi e irrispettosi della religione cristiana i testi e le performance del gruppo, il cui cantante e frontman è dichiaratamente gay.

Già questo contribuisce a renderceli estremamente simpatici. Ma l'impegno del gruppo non si limita alla lotta contro l'omofobia e l'oscurantismo. In questa nuova canzone e nel bel video... (continuer)
إيّـــــاكَ التطوّسَ بـالعروش
(continuer)
31/7/2019 - 23:19

La Veglia del Partigiano

anonyme
La Veglia del Partigiano
Ritornando, come tutte le estati, a Demonte, Valle Stura (CN) ho trovato sulla bella rivista MARITTIME (quadrimestrale, si occupa di cultura, storia e attualità di quelle valli dimenticate) un interessante articolo dal titolo "Le canzoni partigiane" nel quale vengono riportati i testi di quattro canti "originali" ossia proprio quelli cantati dai partigiani combattenti, preceduti dalla introduzione che di seguito riporto.

L'argomento a mio avviso meriterebbe un approfondimento, sia dal punto di vista della "origine" dei canti, sia del loro significato, in quanto si tratta delle radici della nostra cultura, troppo presto dimenticate, coi bei risultati che sono sotto gli occhi di tutti...

Per l'autorizzazione alla pubblicazione ringrazio anche il Direttore Mauro FANTINO della rivista MARITTIME, nella quale sia il direttore, i redattori e i collaboratori prestano la loro opera gratuitamente... (continuer)
Lassù sulle montagne
(continuer)
envoyé par gianfranco 31/7/2019 - 15:44
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Brothers and Sisters

Brothers and Sisters
(2019)
Parole e musica di Ben Harper
dall'album We Get By con canzoni scritte e prodotte da Ben Harper per Mavis Staples

Per una presentazione dell'album vedere Change.

Un accorato appello alla solidarietà tra esseri umani e a una rivoluzione pacifica contro i potenti.
Can't stay the same, think that everything
(continuer)
30/7/2019 - 20:22
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Change

Change
(2019)
Parole e musica di Ben Harper
dall'album We Get By con canzoni scritte e prodotte da Ben Harper per Mavis Staples


Nella foto del 1956 di Gordon Parks scelta per la copertina del nuovo album di Mavis Staples, cinque bambine e un bambino di Mobile, Alabama guardano da dietro una rete un parco giochi in cui, essendo afroamericani, non possono entrare. Non riusciamo a vedere le loro espressioni, ma possiamo immaginare i loro sentimenti. Se non si capiscono questa foto e le emozioni e la storia che essa mette in gioco, non si può comprendere l’importanza di Mavis Staples, monumento del gospel-soul e colonna sonora con gli Staples Singers del movimento per i diritti civili.

A Ben Harper è riuscita un’altra piccola magia: scrivere testi che riflettono quel che accade negli Stati Uniti senza evocare fatti contingenti e soprattutto facendoli suonare perfettamente integrati alla vita e... (continuer)
Gotta change around here
(continuer)
30/7/2019 - 20:17
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Capitana

Capitana
(2019)

"Capitana”
dedicato alla Capitana Carola Rackete – testo e musica di Francesco Camattini
E fischia forte il vento
(continuer)
envoyé par Francesco Camattini 29/7/2019 - 16:14
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All Some Kind of Dream

All Some Kind of Dream
2019
Fever Break
I saw my brother in a stranger's face
(continuer)
envoyé par Dq82 28/7/2019 - 22:18
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Die Eisenbahnballade

Die Eisenbahnballade
[1987]
Album: Balladen (1988)
Ein dichter Nebel senkte sich auf die große, fremde Stadt.
(continuer)
envoyé par hmmwv 28/7/2019 - 21:52
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Vernunft breitet sich aus über die Bundesrepublik Deutschland

Vernunft breitet sich aus über die Bundesrepublik Deutschland
[1993]
Album: Immer weiter (1994)
Es kommt durch die Dielenbretter, durch den Spalt unter der Tür,
(continuer)
envoyé par hmmwv 28/7/2019 - 21:42
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Alles ist gut

Alles ist gut
[1978]
Album: Unterwegs
Alles ist gut.
(continuer)
envoyé par hmmwv 28/7/2019 - 21:26
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Lied zur Nacht

Lied zur Nacht
[1967]
Album: Ankomme Freitag, den 13. (1969)
Rück' deinen Sessel zu mir her,
(continuer)
envoyé par hmmwv 28/7/2019 - 21:21
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Ballade des trois Rois

Ballade des trois Rois
dal disco "Le Printemps"
Nevenoe, Ottobre 1978

Purtroppo l'originale LP non conteneva i testi, quindi all'epoca (1984-1985) in cui scrissi il librone "Koroll Ar C'Hleze", di questo disco (come di altri) dovetti trascrivere all'ascolto i testi. Eccolo che ora è venuto buono per questa occasione.
Trois rois sont passés sur la route
(continuer)
envoyé par Flavio Poltronieri 28/7/2019 - 17:37
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Symphony No.9 "The Ardeatine Caves"

Symphony No.9
[1968]
Musica: William Shuman
Esecuzione: Philadelphia Orchestra diretta da Eugene Ormandy


Introduzione alla Sinfonia n.9 "Le fosse ardeatine" di William Schuman

“In nessuna delle mie sinfonie precedenti ho usato un elemento di programma estraneo o non musicale. Pertanto, in primo luogo, vorrei cercare di spiegare perché l'ho fatto nella Sinfonia n. 9. Precisamente qual è il nesso del sottotitolo "Le Fosse Ardeatine" con la musica, e perché anch’io aggiungo un'integrazione al titolo dell'opera.
Nella primavera del 1967, io e mia moglie eravamo a Roma e avevamo programmato di visitare Le Fosse Ardeatine perché ci era stato detto che il memoriale era una straordinaria opera di architettura. Quando accennammo al proposito di visitarla ai nostri amici, il compositore Hugo Weisgall e sua moglie Nathalie, che risiedevano in quell'anno all'American Academy, abbiamo appreso la storia degli... (continuer)
Brano strumentale
envoyé par Riccardo Gullotta 28/7/2019 - 16:30
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Купола

Купола
Questa strepitosa canzone fu scritta probabilmente a inizio 1975 e vanamente proposta per le riprese del film diretto da Aleksandr Mitta "L'arabo di Pietro il Grande" nel quale Vysotskij recitò il ruolo dell'etiope Ibrahim Hannibal (bisnonno per parte di madre del sommo poeta russo Aleksandr Puskin) diventato ingegnere e generale alla corte di Pietro I.

Secondo una leggenda popolare, il 19 agosto, la festa del Salvatore delle mele, (Yablochniy Spas) l'uccello fa cadere dalle sue ali della rugiada viva e i frutti si trasformano e nasce in loro una forza straordinaria: da questo momento tutti i frutti sui meli diventano curativi.
Как засмотрится мне нынче, как задышится?
(continuer)
envoyé par Flavio Poltronieri 28/7/2019 - 13:05




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