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Pray

Pray
Questa canzone è stata rilasciata nel 2012 ed è nata dopo gli eventi avvenuti l' 11 Marzo 2011, il devastante terremoto/tsunami che ha colpito il Giappone, causando in seguito il grave incidente della centrale nucleare di Fukushima.
La canzone servi anche come raccolta di fondi per la popolazione colpita.

La canzone è stata rilasciata in due versioni in lingua inglese e giapponese e il testo incita la gente a restare uniti, in modo da essere una cosa sola contro l'avversità.

Ho notato che nel sito c’è anche una sezione dedicata all’argomento del Terremoto e ho pensato a questa canzone, che è stata creata in risposta al terremoto che si è abbattuto in Giappone nel 2011.

Nata da un gesto di solidarietà, trovo che sia una canzone che, strutturata come una preghiera, si presta al richiamo della unità, della fratellanza e dell’aiuto tra popoli.
涙流す日々心の奥に
(continuer)
envoyé par Samantha Carradori 18/1/2018 - 20:45
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Benedicta 1944

Benedicta 1944
2017
Short stories

Sull'Appennino Ligure, tra Genova e Alessandria, nella primavera del 1944 operavano due brigate partigiane, la Brigata Autonoma Alessandria e la 3ª Brigata Liguria. Tra il 3 e 6 aprile reparti tedeschi appoggiati da quattro compagnie della Guardia Nazionale Repubblicana (due provenienti da Alessandria e due da Genova) e da un reparto del reggimento di Granatieri di stanza a Bolzaneto, accerchiarono la zona del Tobbio. Il 6 aprile iniziarono gli scontri armati e mentre la 3ª Brigata Garibaldi Liguria cercò di rompere l'assedio dividendo i propri uomini in piccoli gruppi, la Brigata Autonoma Alessandria cercò una disperata difesa alla Benedicta e a Pian degli Eremiti. Il 6 aprile le truppe italo-tedesche fanno saltare la cascina della Benedicta dove i partigiani della 3a Brigata Liguria hanno insediato il loro comando, catturano molti uomini e incendiano numerose cascine.... (continuer)
Strumentale
envoyé par Dq82 18/1/2018 - 14:01

Restons éveillés

Restons éveillés
Versi di Missak Manouchian (1906-1944, in armeno, Միսաք Մանուշյան), immigrato in Francia dalla Turchia, di famiglia armena sterminata durante il genocidio del 1915/16, comunista, partigiano, leader di un’importante gruppo della resistenza a Parigi, arrestato dalla polizia collaborazionista e fucilato insieme ad una ventina di compagni il 21 febbraio 1944 nella fortezza di Mont-Valérien, nei dintorni di Parigi
Trovo la poesia nella raccolta “Poésie de la Résistance et de la Déportation” curata da Jean-Pierre Rosnay, come interpretata da Arlette Sellati su musica di Hervé Bourde (1951-), compositore e musicista jazz.
Testo trovato sul sito dell’Association pour la recherche et l’archivage de la mémoire arménienne (ARAM)

Per la storia esemplare di Missak Manouchian non posso che rinviare a L'affiche rouge di Louis Aragon e Léo Ferré.

Aggiungo solo che ignoravo che Missak Manouchian fosse stato anche un poeta e che questa poesia, in particolare, è di un’attualità sconvolgente…
Aux Travailleurs Immigrés
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 18/1/2018 - 13:58
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E garnison [E garnizon Lannuon]

E garnison [E garnizon Lannuon]
Kan ha diskañ [XVIII secolo?]
Questa versione:
Denez Prigent / Louise Ebrel
Album: Sarac'h (2003)

Strane cose succedono verso il 1790 alla guarnigione di Lannion, in Bretagna, a un anno dallo scoppio della Rivoluzione. La guarnigione locale, in quell'anno, era composta da due distaccamenti dei reggimenti di Beauce e di Normandia, e i rapporti con la popolazione non erano troppo buoni. Reclutamenti, addestramenti, soldati in giro per le campagne...e anche, magari, qualche ufficialetto forestiero che sposava la ragazza del posto. Nel 1792, la guarnigione di Lannion fu totalmente rinnovata negli effettivi: arrivarono i volontari repubblicani del distretto di Rostrenen, in numero di 500, e per acquartierarli tutti si dovette ricorrere al convento delle Orsoline. I cinquecento giovinotti si segnalarono per ogni sorta di indisciplina, zozzeria, vessazione e quant'altro, dando peraltro origine... (continuer)
Ur plac’h yaouank diwar ar maez
(continuer)
envoyé par Richard Gwenndour 18/1/2018 - 10:14

La Grande Misère de la France

La Grande Misère de la France
[1945]
Versi di Isaac Lang, in arte Yvan Goll (1891-1950), poeta alsaziano, ebreo, che scrisse sia in tedesco che in francese e poi dopo il 1939 anche in inglese, quando dovette fuggire negli USA per scampare alle persecuzioni naziste.

Trovo la poesia nella raccolta “Poésie de la Résistance et de la Déportation” curata da Jean-Pierre Rosnay, come interpretata da Marcelle Rosnay su musica di Hervé Bourde (1951-), compositore e musicista jazz.
Il testo l’ho trovato qui

La strofa con cui la poesia si apre e si chiude fa riferimento alla filastrocca Nous n'irons plus au bois scritta da Madame de Pompadour nel 1753. Curiosamente il tema originario non è per nulla infantile, ma fa riferimento ad un periodo storico del regno di Luigi XIV durante il quale, per fronteggiare il grave diffondersi di malattie veneree, i bordelli vennero chiusi d’autorità. Il ramo d’alloro era il simbolo distintivo... (continuer)
Nous n'irons plus au bois ma belle
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 18/1/2018 - 09:00
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Socialisternes March [Snart dages det, Brødre]

Socialisternes March [Snart dages det, Brødre]
[1871]
Testo di Ulrich Peter Overby (1819-1879)
Musica di Christian Joseph Rasmussen (1845-1908)
Lyrics by Ulrich Peter Overby (1819-1879)
Music by Christian Joseph Rasmussen (1845-1879)

L'anno è il 1871, lo stesso in cui Eugène Pottier, nel sangue del crollo della Comune di Parigi, scrive l'Internazionale. Nulla di più probabile che gli echi della Comune si spingano fino alla Danimarca, perché nella stessa primavera del '71, il poeta e giornalista danese Ulrich Peter Overby (1819-1879, che scriveva con gli pseudonimi di “Overbye” e “Johannes Barner”) scrive la “Marcia dei Socialisti” che, in modo ovviamente indipendente, ha degli impressionanti punti di contatto con l'Internazionale di Pottier. Si tratta, evidentemente, di sentimenti e di esigenze comuni. La Marcia di Overby viene immediatamente adattata ad una melodia del musicista e maestro di cappella Christian Joseph Rasmussen (1845-1908),... (continuer)
Snart dages det, Brødre, det lysner i Øst,
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 18/1/2018 - 05:56

Le Veilleur du Pont-Au-Change

Le Veilleur du Pont-Au-Change
[1944]
Versi di Robert Desnos, poeta surrealista, giornalista, membro della Resistenza francese, morto a 45 ‎anni di tifo e privazioni l’8 giugno del 1945 a Theresienstadt – ironia della sorte: un mese dopo la ‎liberazione del campo! – ultimo dei vari campi di prigionia nazisti dove era transitato.‎

La poesia fu scritta e pubblicata nel 1944, nel secondo volume de “L'Honneur des poètes”, raccolta di poesie curata da Pierre Seghers, Paul Éluard e Jean Lescure.

La trovo letta da Eric Aubrane su musica di Hervé Bourdes nel disco “Poésie de le Résistance et de la Déportation” curato da Jean-Pierre Rosnay. Poi anche nell’album “Terrains Vagues” (1983) del gruppo jazz François Jeanneau Pandemonium.
Je suis le veilleur de la rue de Flandre,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/1/2018 - 15:51
Parcours: Ponts

Chanson

Chanson
[1944]
Versi di Madeleine Riffaud, che a 19 anni entrò nella Resistenza. Poi giornalista e corrispondente di guerra per L'Humanité da Algeria e Vietnam.
Nella raccolta “Cheval rouge: anthologie poétique, 1939-1972”, pubblicata nel 1973
Testo trovato qui

Giovanissima resistente, nell’agosto del 1944 Madeleine Riffaud uccise un ufficiale nazista sulla passerelle Solférino (oggi passerelle Léopold-Sédar-Senghor) a Parigi, sulla Senna. Fu poi arrestata, torturata, condannata a morte, ma riuscì a scappare durante un trasferimento e partecipò alla Liberazione di Parigi.
Dopo la guerra divenne corrispondente dall'Algeria – dove scampò miracolosamente ad un attentato dell'OAS – e poi in Indocina, dove scriveva i suoi rapporti dal fronte della resistenza vietcong.
Ils me band'ront les yeux
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/1/2018 - 15:04

Soldatenlied Im Osten

Soldatenlied Im Osten
[1944]
Versi di Erich Fried (1921-1988), in “Deutschland”, raccolta di poesie scritte tra il 1943 ed il 1944, quando già il poeta austriaco, ebreo, si trovava esule a Londra da alcuni anni.
Es dunkelt schon in der Heide,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/1/2018 - 14:44
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Wannamarkilibera

Wannamarkilibera
[2010]
Parole e musica di Edoardo Bennato
Nell’album “Le vie del rock sono infinite”
Testo trovato sul sito ufficiale dell’autore

Ve lo ricordate il suo urlo ossessivo “D’ACCORDO?!” con cui concludeva ogni offerta in televendita di prodotti “sciogliciccia” e creme antirughe? Negli anni 80 il “Wanna Marchi Show” su Rete A era seguito almeno quanto “Colpo grosso” di Umberto Smaila (e poi Maurizia Paradiso) su Italia 7.

Poi la Wanna si lasciò travolgere dall’ingordigia e, insieme alla figlia e ad un falso mago brasiliano, truffò un mucchio di gente spacciando bustine di sale e rametti d’edera in kit per combattere il malocchio.

La sua vicenda giudiziaria si è trascinata per un decennio e si è conclusa solo qualche anno fa, dopo diverse condanne, arresti, detenzioni, domiciliari, pene accessorie...
Una crema per la bellezza un amuleto per la salute
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/1/2018 - 11:46
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Ο καημός

Ο καημός
O kaimós
[1961]
Στίχοι: Δημήτρης Χριστοδούλου
Μουσική: Μίκης Θεοδωράκης
Πρώτη εκτέλεση: Στέλιος Καζαντζίδης
Φωνητικά: Μαρινέλλα

Testo: Dimitris Christodoulou
Μusica: Mikis Theodorakis
Prima esecuzione: Stelios Kazantzidis / Στέλιος Καζαντζίδης
Solo recitata: Marinella

Il brano è greco e si intitola « O kaimòs » che tradotto significa: L’anelito – Il desiderio – La tristezza, ovvero L’Amarezza e proprio con il titolo - Un Fiume Amaro - l’abbiamo conosciuta, negli anni ’70, tradotta da Sandro Tuminelli.
Cantata da Iva Zanicchi, sebbene con una buona traduzione dall’originale, ci è sempre sembrata una canzone in cui la protagonista si duole in segreto del tradimento consumato dall’amato. In definitiva, una bella canzone d’amore. Nella realtà si tratta di un famosissimo brano che Mikis Teodorakis, il più celebre compositore ellenico di ogni tempo, più volte imprigionato e torturato... (continuer)
Είναι μεγάλος ο γιαλός
(continuer)
envoyé par Dq82 - Ελληνικó Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 17/1/2018 - 10:11
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Depressiva tankar kan ibland kompenseras med kaffe och bullar

Depressiva tankar kan ibland kompenseras med kaffe och bullar
[1966]
Testo di / Lyrics by / Text av Tage Danielsson (1928-1985)
Dalla rivista / From the variety show / Från revyn Lådan
Musica / Music / Musik: Irving Berlin ("Let's Have Another Cup of Coffee")

Può una canzonetta far salire automaticamente la glicemia? Me lo chiedevo, con la bava alla bocca (perché sono un goloso inveterato), mentre traducevo questa cosa qua dallo svedese, col dizionario in mano che mi sembrava diventato un profitérole, un bigné gigantesco, un croissant bello caldo. Poi, però, mi sono ricordato che il dizionario svedese-italiano in questione è stato redatto da Silvia Tomba e mi sono calmato. Tradurre una cosa del genere a un quarto alle sette di mattina può essere pericolosissimo, e il bar è a cinquanta metri. Così mi sono fatto un deprimente thè senza zucchero, manco il caffè, ho lasciato perdere persino cinque o sei savoiardi che mi erano rimasti in casa.

Però... (continuer)
Jämt det står i pressen, krig och nöd på varje rad
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 17/1/2018 - 06:14
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Ethika fon ethica

Ethika fon ethica
[1974]
"Collage radiofonico" di Franco Battiato
Album: "Clic"

In questa strana serata di gennaio in compagnia del “Battiato dei primordi”, ho deciso di proporre un autentico azzardo. Quel che segue è, forzatamente, un'interpretazione tutta personale di un brano tra i più bizzarri e sconcertanti del catanese (o meglio, del ripostese): Ethika fon ethica. Del 1974, dall'album "Clic". L'interpretazione tutta personale sarà accompagnata anche da qualche ricordo, personale anch'esso.

1974, appunto. Il ventinovenne Battiato, magro scheletrito, in canottiera e di una bruttezza cosmica tanto da sembrare sublime, si mette davanti a una radio e comincia a girare a casaccio la manopola della sintonia. Si immagina una vecchia Radiomarelli a cassone, di quelle che troneggiavano nei salotti delle famiglie, adagiata su un centrino e coperta da un panno perché non pigliasse la polvere. Comincia così... (continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 16/1/2018 - 21:41
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Magellans de l'Univers

Magellans de l'Univers
[1978]
Parole e musica di Jacques Yvart
Nel doppio album “Yvart on Campus”
L'Univers est infini, comment l'imaginer
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 16/1/2018 - 16:36

Ma Terre

Ma Terre
[1978]
Parole e musica di Jacques Yvart
Nel doppio album “Yvart on Campus”
Ma Terre, ma Terre
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 16/1/2018 - 15:25

Georges Chennevière: Ravitaillement

Georges Chennevière: Ravitaillement
Versi di Georges Chennevière (1884-1927), poeta e drammaturgo francese, nella raccolta “Poèmes, 1911-1918”, pubblicata nel 1920.
Trovo la poesia recitata su base musicale nel CD “Maudite soit la guerre!” (2016), edito dall’associazione Sous La Lime di Parigi

Propongo questo bel testo come Extra soltanto perché ignoro se sia mai stato musicato e cantato, cosa comunque abbastanza probabile, visto che Georges Chennevière è stato anche librettista, paroliere ed arrangiatore. Inoltre alcune sue poesie sono state certamente messe in musica da compositori della sua epoca, come Ludovic Bouserez.
Sur la route, qui s'élargit de jour en jour,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 16/1/2018 - 11:36

Arlette Humbert-Laroche: On tue

Arlette Humbert-Laroche: On tue
[1944]
Versi di Arlette Humbert-Laroche (1915-1945), poetessa, militante sindacale e membro della Resistenza francese, arrestata dalla Gestapo nel 1943 e assassinata a Bergen-Belsen nel 1945

Nella raccolta “Poèmes” pubblicata dalle Éditions Réalité di Parigi nel 1946
Trovo la poesia recitata su base musicale nei CD “C'étaient des femmes. 31 poèmes de femmes emprisonnées ou déportées” (2003) e “Maudite soit la guerre!” (2016), entrambi editi dall’associazione Sous La Lime di Parigi

Forse la più famosa poesia di Arlette Humbert-Laroche, datata 1 luglio 1944, quando la poetessa e resistente si trovava ormai da tempo in mani naziste, qui nella prigione di Jawor (Jauer) in Slesia. Nel 1945 transitò per i campi di Ravensbrück, Mauthausen e Bergen-Belsen, dove venne uccisa.

Propongo questo bellissimo testo come Extra soltanto perché ignoro se sia mai stato musicato e cantato, cosa comunque abbastanza probabile, visto che Arlette Humbert-Laroche era una grande appassionata di musica oltre che di poesia.
On tue,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 16/1/2018 - 10:46
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Freedom Cadence

Freedom Cadence
2017
colonna sonora del film Thank You For Your Service
Regia di Jason Hall. Un film con Haley Bennett, Miles Teller, Amy Schumer, Joe Cole, Erin Darke, Keisha Castle-Hughes.
Tratto dall'omonimo libro di David Finkel

Il brano fa parte della colonna sonora del film "Thank You For Your Service" in cui si può ascoltare durante i titoli di coda. Il brano, però, non fa parte dell'album della colonna sonora.

La canzone non è originale, ma è una marcetta militare intitolata “Freedom” o anche “Some Say Freedom is Free” e attribuita a PFC Roger L. Southard, tra le varie versioni che se ne trovano in rete, ce ne sono alcune piuttosto patriottarde legate alla logica dell'esportare democrazia (e quindi libertà) tipiche degli Stati Uniti. La versione di Springsteen, associata ad un film che parla di reduci e del relativo Disturbo Post Traumatico da Stress, gronda letteralmente sangue e ne fa, a mio... (continuer)
Some say freedom is free,
(continuer)
envoyé par Dq82 15/1/2018 - 23:27
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Io sono fatto di neve

Io sono fatto di neve
(2015)
dall'album "Cultura generale"

Una canzone che si discosta dalle classiche sonorità dei Ministri e che è accompagnata da un video davvero bello e toccante sulle condizioni di vita degli occupanti dell'Ex Moi, il villaggio olimpico costruito a Torino per le Olimpiadi del 2006 e poi abbandonato. Un luogo dove vivono circa 1100 persone, la maggior parte scappata dalla guerra in Libia nel 2011, e gestito con l'aiuto di un comitato solidale che cerca di promuovere l'integrazione.
soundsblog


Io sono fatto di neve è una canzone che parla di fragilità e nessuno più di chi vive all'Ex Moi può sapere che cosa significhi. Vivono lì da tre anni, imparando la convivenza tra di loro e con il quartiere, resistendo alle provocazioni e alle bugie messe in giro sulla loro occupazione, resistendo al freddo d'inverno e al caldo d'estate in palazzi nuovissimi che cadono a pezzi. Dopo anni di promesse,... (continuer)
Volevi un mondo più bianco e adesso è in mano ai conigli
(continuer)
15/1/2018 - 22:42
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Arka Noego

Arka Noego
[1980]
Parole di Jacek Kaczmarski
Musica di Przemysław Gintrowski
Dalla cassetta "Muzeum 2" anni ottanta (1981~83~83?)
Da kaczmarski.art.pl
Ispirata dagli arazzi di Wawel
W pełnym słońcu w środku lata
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 15/1/2018 - 20:50
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Baäl

Baäl
[1970]
Parole e musica di Exuma
Dall'album "Exuma II"
Il testo trovato su YT.
Baäl, Baäl, Baäl oh Baäl
(continuer)
envoyé par Krzysiek 14/1/2018 - 23:02
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Dambala

Dambala
[1970]
Parole e musica di Exuma
Dall'album di esordio "Exuma"
Il testo trovato su YT.
Sing of the wings of a three toad frog
(continuer)
envoyé par Krzysiek 14/1/2018 - 21:02
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Die weiße und die rote Rose

Die weiße und die rote Rose
[1915]
Versi di Klabund, nella raccolta "Dumpfe Trommel und berauschtes Gong. Nachdichtungen chinesischer Kriegslyrik". Si tratta della traduzione (o della libera interpretazione) di versi di Li Bai, o Li Po (白 李), poeta cinese vissuto all'epoca della dinastia T'ang (618-907)
Musica di Hanns Eisler, che egli compose, insieme ad altre melodie su versi di Klabund (per esempio, Der müde Soldat), nel 1917, mentre si trovava in prima linea.
Anche il compositore ungherese Béla Reinitz mise in musica questa ed altre poesie di Klabund.
Testo trovato nella raccolta “Maudite guerre (Les musiciens et la Grande Guerre, Vol. 22)” (“Ihr verfluchten Kriege! Liederabend zum Ersten Weltkrieg”)
Während ich mich über meine Stickerei am Fenster bückte,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 13/1/2018 - 22:01
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Notturno dall'Italia

Notturno dall'Italia
dall'album "Demo de midi" (2003)

Una partenza per il fronte in piena notte. L'atmosfera rarefatta, una canzone famosissima, i timori e le illusioni di chi guarda.
Già le luci sono spente
(continuer)
envoyé par Io non sto con Oriana 13/1/2018 - 19:18
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Gli Alberi

Gli Alberi
dall'album Fuori (2010)
Testo e musica di Davide Autelitano, detto "Divi"

Un bel testo dei Ministri dichiaratamente ispirato a "Il Barone Rampante" di Calvino. Fuggire da questa civiltà, salire sugli alberi, gettare a terra la divisa e bruciare tutte le bandiere, compresa la bandiera bianca. Mai arrendersi.
Anche questa volta mi dovrei difendere
(continuer)
envoyé par Lorenzo 13/1/2018 - 16:01
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För ingenting - för kärleks skull

För ingenting - för kärleks skull
[1979]
Testo e musica: Allan Edwall
Lyrics and music: Allan Edwall
Text och musik: Allan Edwall
Album: Grovdoppa
Det finnes folk på vår himlakropp
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 13/1/2018 - 08:23

Bella Matribus Detestata (Guerres maudites par les mères)

Bella Matribus Detestata (Guerres maudites par les mères)
[1914-15]
Versi di Emmanuel Ducros (18??-19??), oggi sconosciuto poeta e drammaturgo francese, attivo tra il 1878 ed il 1918, autore di "Flammes de guerre: de l'invasion vers la victoire, 1914-1915", una raccolta di poesie pubblicata nel 1916. Alle pp. 32 e 33 si trova questa poesia che s'intitola con la famosa locuzione latina dalle "Odi" di Quinto Orazio Flacco.
Musica di Jean de Lize, pseudonimo artistico di un compositore francese la cui identità non è nota e che è stato recentemente riscoperto in Germania da Tina Vogel e Stefan Hanheide, curatori del volume "Jean de Lize: Chants de Guerre. Elf Lieder aus dem Ersten Weltkrieg", 2016.
Brano compreso nella raccolta “Maudite guerre (Les musiciens et la Grande Guerre, Vol. 22)” (“Ihr verfluchten Kriege! Liederabend zum Ersten Weltkrieg”), nell’interpretazione di Karola Theill (pianoforte), Fionnuala McCarthy (soprano) e Klaus Häger (baritono)... (continuer)
Guerres maudites par les mères,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 12/1/2018 - 23:51

Fieber

Fieber
[1915]
Versi di Erwin Weill (1885-1942), poeta austriaco, ebreo.
Musica di Lehár Ferenc, meglio conosciuto con il nome tedesco di Franz Lehár (1870-1948), compositore austriaco di origine ungherese. Tondichtung für Tenor und grosses Orchester nel suo ciclo intitolato "Aus eiserner Zeit", 1915.
Brano compreso nella raccolta “Maudite guerre (Les musiciens et la Grande Guerre, Vol. 22)” (“Ihr verfluchten Kriege! Liederabend zum Ersten Weltkrieg”), nell’interpretazione di Karola Theill (pianoforte), Fionnuala McCarthy (soprano) e Klaus Häger (baritono)

In "Febbre" Erwin Weill descriveva le allucinazioni di un soldato morente. Il compositore Lehár sapeva bene di cosa Weill parlasse, perchè suo fratello, gravemente ferito al fronte, si trovava all'epoca ricoverato in un ospedale di Vienna. Questa circostanza personale gli suggerì la scelta del testo per la sua composizione.

Nel 1915 sia Weill... (continuer)
Licht! Schwester, Licht!
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 12/1/2018 - 22:22

Nacht im Felde

Nacht im Felde
[1915]
Versi di Ernst Lothar (1890-1974), scrittore moravo, ebreo, che nel 1938 fuggì negli USA per scampare alla persecuzione nazista
Musica di Josef Bohuslav Foerster (1859-1951), compositore cecoslovacco, nella sua “Drei Lieder aus der Kriegszeit, Op. 97”
Trovo il brano nella raccolta “Maudite guerre (Les musiciens et la Grande Guerre, Vol. 22)” (“Ihr verfluchten Kriege! Liederabend zum Ersten Weltkrieg”), nell’interpretazione di Karola Theill (pianoforte), Fionnuala McCarthy (soprano) e Klaus Häger (baritono)
Stern über mir, grüß Weib und Kind.
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 12/1/2018 - 14:12
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In lode de l'asino

In lode de l'asino
[1585]
Sonetto premesso ai dialoghi della Cabala del Cavallo Pegaseo
Londra, 1585
Con l'aggiunta dell'Asino Cillenico
[Falsa indicazione: Parigi, appresso Antonio Baio, 1585]
Musica e testo modernizzato (con il titolo In lode all'asino)
Hautville, 2011
Album : Numen Lumen

"Ripropongo di seguito il celebre sonetto che Giordano Bruno premette ai dialoghi contenuti in Cabala del cavallo pegaseo. Un “elogio dell’ignoranza”, espresso in forma di poesia e con insuperabile ironia. Non serve solo a ricordare il rogo del grande filosofo italiano, avvenuto in Campo de’ Fiori il 17 Febbraio del 1600, ma testimonia quanto sia lungo e faticoso il cammino verso la conoscenza e la verità, alla quale ultima peraltro, come diceva il nolano, possiamo solo “tendere ad avvicinarci”. Dogmatismo, scetticismo e verità rivelate sono infatti sempre in agguato per impedire agli esseri umani di uscire dal sonno... (continuer)
O sant'asinità, sant'ignoranza,
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 12/1/2018 - 12:48
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The President Sang Amazing Grace

The President Sang Amazing Grace
(2016)
dall'album Small Brown Birds (2017)
Interpretata da Joan Baez nel suo album Whistle Down the Wind in uscita nel 2018.

Il 17 giugno 2015, alle 21:05 circa, Dylann Roof, suprematista bianco di 21 anni, si introdusse all'interno della Emanuel African Methodist Episcopal Church, una chiesa gospel di Charleston, nella Carolina del Sud,e si sedette vicino al reverendo Clementa Pinckney. Pickney, senatore democratico in South Carolina, era considerato uno dei simboli della cosiddetta veglia per Walter Scott, un ragazzo afroamericano disarmato ucciso da un poliziotto bianco il 4 aprile dello stesso anno, suscitando dure proteste contro la polizia.

Ad un certo punto, Roof si alzò ed estrasse una pistola dal suo marsupio per poi iniziare a sparare. Stando a quanto riferito dai sopravvissuti al massacro, il killer, durante la sparatoria, si rivolse alle vittime con queste parole:

"Devo... (continuer)
A young man came to a house of prayer
(continuer)
11/1/2018 - 23:42

Un autre Pauvre

Un autre Pauvre
Un autre Pauvre

Chanson léviane – Un autre Pauvre – Marco Valdo M.I. – 2018



Tu verras, Lucien l’âne mon ami, que cette chanson commence par un distique qu’il faudra interpréter poétiquement. Il y faut de la pensée et pas seulement de la réflexion.

D’abord, Marco Valdo M.I. mon ami, avant d’aller plus loin, que veux-tu dire par cette dichotomie entre pensée et réflexion ? Quand tu auras répondu à ma question, tu pourras reprendre le fil de ton propos.

De fait, Lucien l’âne mon ami, cela mérite le détour d’une explication. Je distingue en effet la pensée de la réflexion, car, à mon sens, la réflexion s’attelle à se développer dans la précision méticuleuse : elle raisonne ; la pensée, elle, a tendance à opter pour le vague. La réflexion tend à construire de façon ordonnée en vue d’une fin ; la pensée tend à vagabonder sans fin. Par sa nature et par nécessité, la pensée est vagabonde ;... (continuer)
Tout autour de la grande ville
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 11/1/2018 - 22:10

Is My Team Ploughing

Is My Team Ploughing
[1896]
Versi del poeta inglese A. E. Housman, nella sua raccolta “A Shropshire Lad” pubblicata nel 1896
Musica di George Butterworth (1885-1916), compositore inglese, nel suo ciclo per baritono e pianoforte intitolato “Bredon Hill and Other Songs”, 1912. In seguito questa famosa poesia è stata musicata anche da altri compositori, tra cui Ivor Gurney e Ralph Vaughan Williams.

Shropshire, Herefordshire, Worcestershire, West Midlands, il cuore dell’Inghilterra rurale, la “terra della perduta felicità”, dove così tante giovani e forti braccia furono strappate agli aratri e agli affetti e costrette ad imbracciare spade e fucili per andare a morire per il mondo nelle guerre di Sua Maestà. Nello specifico, tra i versi de “A Shropshire Lad” sono sempre chiaramente visibili i fantasmi della seconda guerra boera…

Surreale conversazione tra due amici, uno vivo e l’altro morto in guerra. Ma la vita... (continuer)
XXVII
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 11/1/2018 - 16:27
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Das Knie

Das Knie
[1905]
Versi del poeta tedesco Christian Morgenstern (1871-1914), nella raccolta intitolata “Galgenlieder” (“Le Canzoni della Forca”), pubblicata nel 1905 (con le illustrazioni di Bruno Cassirer).
Musica di Paul Graener (1872-1944), compositore e direttore d'orchestra tedesco.

La solitudine di un ginocchio, unico pezzo sopravvissuto del corpo di un malcapitato, dilaniato in guerra dalla mitraglia…

Negli anni 30 il compositore Paul Graener condivise il nazismo, tanto da venir nominato successore di Wilhelm Furtwängler alla vice presidenza della Reichsmusikkammer. Ma nel 1941 si dimise da ogni incarico pubblico senza dare spiegazione alcuna. Certamente la sua amicizia con molti compositori ed editori ebrei l’aveva posto in grande difficoltà e contraddizione...
Ein Knie geht einsam durch die Welt.
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 11/1/2018 - 15:19
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Das feurige Männlein

Das feurige Männlein
[1915]
Versi di Alfons Petzold (1882-1923), poeta austriaco, nella raccolta “Gesang von Morgen bis Mittag”, pubblicata nel 1922.
Musica di Franz Schreker (1878-1934), compositore e direttore d’orchestra austriaco, nel ciclo “Lieder aus der Reifezeit”, 1916

1915. La guerra infuoca l’Europa. Terrore e pianto sono ovunque. Solo lo spirito della guerra ghigna in modo orribile…

Il compositore Franz Schreker era ebreo. Nel 1932 fu costretto a dimettersi dalla carica di direttore del Conservatorio di Berlino. L’anno seguente perse pure l’incarico come professore all’Accademia d’Arte. Il suo cuore non resse e morì il 31 marzo 1934, risparmiandosi molti altri dolori. La famiglia fuggì subito in Argentina.
Ein feuriges Männlein reitet über die Welt,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 11/1/2018 - 11:35
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Tra l'altro

Tra l'altro
2017
Tra l'altro

Questo brano nasce dall’urgenza di raccontare la triste vicenda di Federico Aldrovandi, morto a seguito dei colpi ricevuti durante un controllo di polizia il 25 settembre del 2005 a Ferrara. È proprio Federico a raccontare il dramma della sua morte, ma lo fa con un senso di pietà e profonda tristezza per chi ha compiuto quei gesti insensati ed estremi di violenza; tende una mano ai suoi aguzzini rivolgendogli un sorriso. “Quando tornerete a casa ed armerete di nuovo le vostre tristezze sappiate dire almeno ai vostri figli che si può morire di ben altre carezze”. In questo modo il circolo della violenza viene idealmente spezzato proprio da chi, per colpa di quella stessa violenza, non c’è più.
Tra l’altro sono stanco, non sento neanche più il dolore,
(continuer)
envoyé par Dq82 11/1/2018 - 11:04

Bredon Hill

Bredon Hill
[1896]
Versi del poeta inglese A. E. Housman, nella sua raccolta “A Shropshire Lad” pubblicata nel 1896
Musica di George Butterworth (1885-1916), compositore inglese, nel suo ciclo per baritono e pianoforte intitolato “Bredon Hill and Other Songs”, 1912.

Shropshire, Herefordshire, Worcestershire, West Midlands, il cuore dell’Inghilterra rurale, la “terra della perduta felicità”, dove così tante giovani e forti braccia furono strappate agli aratri e agli affetti e costrette ad imbracciare spade e fucili per andare a morire per il mondo nelle guerre di Sua Maestà. Nello specifico, tra i versi de “A Shropshire Lad” sono sempre chiaramente visibili i fantasmi della seconda guerra boera…

Una triste canzone d’amore contro la guerra, sottolineata dall’incessante suono delle campane…

Aggiungo che il compositore, George Butterworth, morì il 5 agosto del 1916 a Pozières, durante la battaglia della Somme, freddato da un cecchino tedesco. Il suo corpo non fu nemmeno mai ritrovato...
XXI
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 11/1/2018 - 10:00

Marco et les Escrocs

Marco et les Escrocs
Marco et les Escrocs

Canzone léviane – Marco et les Escrocs – Marco Valdo M.I. – 2018 



Ainsi, aujourd’hui, Lucien l’âne mon ami, je recommence à écrire de nouvelles chansons lévianes. Il y en aura sans doute plusieurs, mais je ne sais vraiment pas te dire combien. Celle-ci est tirée d’un récit de Carlo Levi intitulé « Briganti e contadini » (1958), ce qu’on peut traduire en français par « Brigands et paysans ». Le personnage principal dénommé ici Marco est un lointain cousin de ce Marcovaldo auquel Italo Calvino avait consacré tout un roman. C’est d’ailleurs en référence à Marcovaldo qu’il porte ici ce prénom. Quant aux escrocs, ils n’ont pas de nom ; ce sont des escrocs ; deux escrocs déguisés en policiers. Ou l’inverse. Cependant, pour l’honorabilité de la profession, on n’en dira rien.

C’est mieux, dit Lucien l’âne. Imagine un peu que ce soit le cas ; des policiers véreux, corrompus,... (continuer)
Au village, Marco est un arbre
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 10/1/2018 - 18:27

Soldaten

Soldaten
[1830]
Versi del famoso scrittore danese, nella sua raccolta intitolata “Digte”, pubblicata nel 1830
Musica del compositore norvegese Edvard Grieg (1843-1907), risalente al 1865
Anche le versioni tedesca e francese sono state musicate da altri noti compositori, tra cui Robert Schumann, Wilhelm Furtwängler e Pierre Mathé.
Testo tovato su Lieder.net
Med dæmpede Hvirvler Trommerne gaae,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 10/1/2018 - 15:52

5. Klaviersonate (Op. 45, Meiner liebern Frau Elisabeth / In memoriam Theresienstadt)

5. Klaviersonate (Op. 45, <em>Meiner liebern Frau Elisabeth / In memoriam Theresienstadt</em>)
[1943]
Una Sonata che Viktor Ullmann compose a Theresienstadt e che rielaborò in cinque versioni successive, mentre contemporaneamente scriveva la sua opera più famosa, “Der Kaiser von Atlantis”, nella quale alla fine confluirono parecchie delle intuizioni per la Sonata.
Nella prima versione, in sei movimenti, il quinto, intitolato “Notturno” è incentrato sulla prima strofa di “Vor dem Schlaf”, poesia scritta nel 1919 da Karl Kraus (nella raccolta “Ausgewählte Gedichte” pubblicata nel 1920), importantissimo scrittore satirico austriaco, ebreo anche lui, che dopo aver previsto lucidamente la mortifera parabola del nazismo si era spento nella sua Vienna nel 1936, evitandosi così anche di assistere all’Anschluss avvenuto due anni più tardi.

Ullmann non ha incluso le due strofe successive, forse perché esse non introducono elementi di contraddizione o alterazione rispetto alla prima, ma si... (continuer)
So spät ist es, so späte,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 10/1/2018 - 08:40
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Ani DiFranco: What If No One's Watching

Ani DiFranco: What If No One's Watching
[1992]
Lyrics and music: Ani DiFranco
Testo e musica: Ani DiFranco
Paroles et musique: Ani DiFranco
Album: Imperfectly

“E’ Natale da fine ottobre. Le lucette si accendono sempre prima, mentre le persone sono sempre più intermittenti. Io vorrei un dicembre a luci spente e con le persone accese.” (Charles Bukowski).

Dicono che dicembre è passato, siamo al nove di gennaio e le lucette si sono spente, così come le persone sono rimaste generalmente spente anche con le lucette accese. Mai come quest'anno ho sentito l'assoluta inconsistenza del divino. Il divino è la più atroce fregatura che ci siamo fabbricati, è l'ignobile carogneria della bontà e l'inqualificabile cattiveria dell'indifferenza biascicata in consumi, in Black Fridays, in indici economici.

Questa cosa mi ha mandato in un assoluto, impenetrabile silenzio.

Gli auguri? Se ce ne fossero veramente da fare, di auguri, dovrebbero... (continuer)
If my life were a movie
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 9/1/2018 - 21:51

Facciam la pace, caro bene mio

anonyme
Facciam la pace, caro bene mio
[XIX° secolo]
La prima di nove strofette popolari toscane su La Pace, in "Canti popolari toscani, corsi, illirici, greci, raccolti ed illustrati da Niccolò Tommaseo", Venezia, 1841.

Di anonimo toscano del XIX° secolo, come il nostro del XX° potrà confermare...
Facciam la pace, caro bene mio,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 9/1/2018 - 20:06
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Song (XXXI. Soldier, Rest! Thy Warfare O'er)

Song (XXXI. Soldier, Rest! Thy Warfare O'er)
[1810]
Versi del poeta e scrittore scozzese Walter Scott (1771-1832), dal Canto I del poema narrativo “The Lady of the Lake”
Musicata dal compositore scozzese Hamish MacCunn (22 March 1868 – 2 August 1916).
Se ne trova una versione del The Queens College Vocal Ensemble in "Selected partsongs of Hamish MacCunn" (2010)

La versione tedesca del canto, nella traduzione di Adam Storck, è stata messa in musica più o meno negli stessi anni da Felix Mendelssohn (“Raste, Krieger! Krieg ist aus”, 1820, per voce e pianoforte) e da Franz Schubert (“Ellens Gesang I”, op. 52, 1826)
Soldier, rest! thy warfare o'er,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 9/1/2018 - 08:22
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E lucevan le stelle

E lucevan le stelle
[1899/1900]
Dall'opera Tosca, Atto III
Libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa
Musica di Giacomo Puccini
Dal dramma Tosca [1887] di Victorien Sardou
Prima esecuzione: Teatro Costanzi, Roma, 14 gennaio 1900
Tenore: Emilio De Marchi

Le opere liriche, non di rado, si basano su vicende nelle quali tragiche storie d'amore si intrecciano ad avvenimenti storici; tra di esse, probabilmente, la Tosca di Giacomo Puccini è tra quelle più note e pertinenti.

La Tosca pucciniana, su libretto di Giuseppe Giacosa e di Luigi Illica (piacentino di Castell'Arquato, a poca distanza da dove sto scrivendo adesso), fu rappresentata per la prima volta al Teatro Costanzi di Roma il 14 gennaio 1900. Inizialmente non fu accolta in modo troppo favorevole, ma nel giro di due o tre anni faceva già parte in pianta stabile del più importante repertorio lirico internazionale. Alla prima, si narra, accaddero... (continuer)
E lucevan le stelle,
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 8/1/2018 - 19:56
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C'est à coups de canon qu'on rend le peuple heureux

C'est à coups de canon qu'on rend le peuple heureux
Poème de Victor Hugo du recueil : Les quatre vents de l'esprit

Musique et interprétation : L'invité de trop
C'est à coups de canon qu'on rend le peuple heureux.
(continuer)
envoyé par JJ 8/1/2018 - 15:40
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¡Unidad!

¡Unidad!
2017
Hueso y Madera
Se escuchó anoche alarma en un lugar cercano 
(continuer)
envoyé par Dq82 8/1/2018 - 10:03

The Hungry Army

anonyme
The Hungry Army
[metà 800?]
Nella seconda strofa di questa curiosa “Barrack Song” c’è un riferimento geografico preciso, quello a Ballarat, località nello Stato australiano di Victoria. Per il resto, la canzone potrebbe avere anche un’altra origine (e infatti con lo stesso titolo esiste almeno un’altra ballata, questa volta irlandese, ambientata durante la guerra di Crimea) ed essere stata adattata in Australia quando a metà 800, durante la grande corsa all’oro, le truppe coloniali furono frequentemente impegnate per reprimere i disordini causati dai cercatori che rifiutavano il pagamento delle tasse governative. Celebre la “Eureka Stockade” (decine di morti) che ebbe luogo proprio a Ballarat nel 1854.
When I was young and in me prime
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 8/1/2018 - 08:53
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Red Sky, Blue Mountain

Red Sky, Blue Mountain
2017
You Had Me At Goodbye

i've had many conversations with fellow native american artists and musicians about their worries of not being traditional enough or attached to their heritage enough to seem legitimate. i've also had these fears and worries. but i think, at this point in history, we have to look at where we are. many native american tribes have been stripped of their original songs, their original languages, their original traditions, and those left have little resources to recover these and bring them back to life. so, i think it is important, along with trying to preserve as much tradition as possible-when possible, to start creating new traditions and new art and new standards for our indigenous people. as a choctaw, i've tried over the years to find out as much about our tribes traditional music as possible but because of the white-washing and christianization of our people... (continuer)
Shutik homma, nanih okchakko, shutik homma
(continuer)
envoyé par Dq82 8/1/2018 - 08:36

The Menin Road

anonyme
The Menin Road
[1917]
Una poesia-canzone attribuita ad un anonimo ufficiale medico inglese di stanza al pronto soccorso da campo sulla strada tra Menen (Menin, in francese) e Ypres, nelle Fiandre occidentali.
Pubblicata sul "Wipers Times" (poi "B.E.F. Times"), giornale di trincea del British Expeditionary Force edito tra il 1916 e la fine della guerra tra le fila del 12° battaglione di fanteria The Sherwood Foresters.
Wipers era ovviamente la significativa storpiatura inglese per Ypres...

Quello combattuto sulla strada di Menin tra il 20 ed il 25 settembre 1917 fu solo uno dei tanti scontri avvenuti durante la cosiddetta battaglia di Passchendaele (o terza battaglia di Ypres), nel corso della quale, tra il 31 luglio ed il 6 novembre 1917, persero la vita non meno di mezzo milione di soldati, 500.000 uomini.
There are many roads in Flanders, where the horses slide and fall,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 7/1/2018 - 22:31
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September Song

September Song
Versi del poeta ed accademico inglese Geoffrey William Hill (1932-2016)
Nella raccolta "King Log" pubblicata nel 1968

Una strana poesia. Vi è descritta la fine di un bambino deportato (e terminato) in un campo nazista ma la descrizione è come se venisse fatta da un testimone consapevole ma freddo, indifferente all'orrore che ha ben conosciuto. Forse lo stesso carnefice?
Born 19.6.32 - Deported 24.9.42
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 6/1/2018 - 22:43
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The Beautiful People

The Beautiful People
[1994]
Scritta da Jeordie Osborne White, in arte Twiggy Ramirez, e Brian Hugh Warner, in arte Marilyn Manson
Nell'album "Antichrist Superstar" del 1996

Ora che il povero Marilyn Manson è rimasto pure orfano di padre, giacchè quel mostro di Charles Manson se n'è andato all'inferno nel novembre scorso, mi spiaceva non ci fosse una sua canzone sulle CCG/AWS. Scelgo questa, tratta dall'album che ha consacrato l'inquietante cantautore statunitense (e forse anche l'unico suo davvero degno di nota), non perchè sia un amante del genere ma perchè mi pare pertinente questa violentissima invettiva contro la "bella gente" e l'orribile società che ha creato, feroce e ingiusta, fatta di padroni e di schiavi che sembrano incapaci di ribellarsi costruttivamente e che, semmai, nella loro cieca rabbia non sanno far altro che invocare l'"uomo forte", l'ordine, e scagliarsi contro quelli ancor più disperati... (continuer)
And I don't want you and I don't need you
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 6/1/2018 - 21:08
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The Death of the Ball Turret Gunner

The Death of the Ball Turret Gunner
[1945]
Versi di Randall Jarrell (1914-1965), importante poeta e scrittore statunitense, nella raccolta "Little Friend, Little Friend" pubblicata nel 1945

Stavo quasi per rinunciare o proporre questa terribile poesia come Extra, quando scopro che è stata messa in musica sia in ambito rock che classico. Se ne sono infatti occupati sia i Metal Force, band heavy metal tedesca attiva negli anni 80, sia Anthony Joseph Rombola, compositore americano di musica "aleatoria", dove cioè alcuni elementi vengono lasciati al caso. Per "The Death of the Ball Turret Gunner" Rombolo ha scelto un voce maschile d'impostazione classica accompagnata dal suono (aleatorio) di una grossa catena di ferro trascinata sul pavimento... Invenzione suggestiva ed appropriata.

Jarrell aveva servito nell'Air Forces dal 1942 alla fine della guerra e sapeva bene cosa significava fare il mitragliere in una "Sperry ball turret",... (continuer)
From my mother's sleep I fell into the State,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 5/1/2018 - 22:49
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Yurdunu sevmeliymiş insan (Η δίκη μου η Πατρίδα)

Yurdunu sevmeliymiş insan (Η δίκη μου η Πατρίδα)
Στίχοι: Νεσιέ Γιασίν
Μουσική: Μάριος Τόκας
Πρώτη εκτέλεση: Γιώργος Νταλάρας

Parole di Neşe Yaşın
Musica di Marios Tokas
Prima esecuzione: Yorgos Dalaras

Song created from the piece of poetry written by Nese Yasin. Lovers separated by the 1974 Cyprus collisions meet for the first time.

Canzone di Marios Tokas tratta da una poesia turca della poetessa cipriota Neşe Yaşın sulla divisione del suo paese. La stessa autrice ha interpretato la canzone in greco e in turco insieme all'autore della musica.
Λένε πως ο άνθρωπος πρέπει την πατρίδα ν’ αγαπά
(continuer)
envoyé par Deniz 5/1/2018 - 13:34
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No More Boomerang

No More Boomerang
1968
Dark-eyed daughter
Pubblicato con il nome Phyl Vinnicombe (Lobl è il cognome da sposata)
Words: Walker (Noonuccal)
Tune: Lobl

'The 1967 referendum in which 90% of the Australian Community voted in favour of deleting sections of the Constitution discriminating against Aborigines showed goodwill. To enable Aborigines to become independent, self-reliant people this goodwill must be translated into active and positive attitudes. Together we must build a nation where dark and white live in harmony with growing understanding and respect for one another, mutually contributing to the enrichment of our Commonwealth. This is the challenge of these songs and of the present day Aboriginal advancement movement.'
 
This is still the challenge but now many aboriginal people show us the value of their culture, they show us the meaning of resilience, they show us the way ahead, they show us how... (continuer)
No more boomerang no more spear,
(continuer)
envoyé par Dq82 5/1/2018 - 13:28
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Dark-Eyed Daughter

Dark-Eyed Daughter
1968
Dark-eyed daughter
Pubblicato con il nome Phyl Vinnicombe (Lobl è il cognome da sposata)

'The 1967 referendum in which 90% of the Australian Community voted in favour of deleting sections of the Constitution discriminating against Aborigines showed goodwill. To enable Aborigines to become independent, self-reliant people this goodwill must be translated into active and positive attitudes. Together we must build a nation where dark and white live in harmony with growing understanding and respect for one another, mutually contributing to the enrichment of our Commonwealth. This is the challenge of these songs and of the present day Aboriginal advancement movement.'
 
This is still the challenge but now many aboriginal people show us the value of their culture, they show us the meaning of resilience, they show us the way ahead, they show us how to forgive, they show us their worth. 
However... (continuer)
Mother may I go out to swim?
(continuer)
envoyé par Dq82 5/1/2018 - 11:56
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The Batte of the Somme

The Batte of the Somme
Inedito

My father was a very young man when he was injured on the Somme. He joined up again for WW2 but was invalided home. 
I wrote this with help from a book about the Somme titled ‘Vain Glory’, by Guy 
 Chapman.
The tune is an adaptation of the Scottish Pipe Tune 'Battle of the Somme’. The track used here was from a long past Folk Festival performance.
Declan Affley is playing the Uilleann Pipes.
The lark in the evening she drops to the ground now
(continuer)
envoyé par Dq82 5/1/2018 - 11:44
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Alerta

Alerta
2011
Evelyn Cornejo
Alerta, alerta
(continuer)
envoyé par Dq82 4/1/2018 - 15:39
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The Green Fields of England

The Green Fields of England
1977
The Transports

This unique project relates the true story of Henry Cabell and Susannah Holmes, convicts transported to Australia on the “First Fleet” in 1787 and the trials and tribulations which culminated in that historic voyage. The tale is presented as a cycle of new compositions in the idiom of traditional English folk song, linked by narrative passages in the style and to the melodies of broadsheet ballads of the time. The orchestral passages and arrangements for the accompanied songs have been conveived in such a way as to underline the overall feeling of “period” and the instruments used are those likely to have been heard in the church bands or “quires” of East Anglian villages in those days. The singers have been chosen from the front rank of the English folk song revival, and the melodies composed to suit their individual style. A detailed account of the historical background... (continuer)
Farewell to our lovers and our kind relations,
(continuer)
envoyé par Dq82 4/1/2018 - 15:16
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The Humane Turnkey

The Humane Turnkey
1977
The Transports

This unique project relates the true story of Henry Cabell and Susannah Holmes, convicts transported to Australia on the “First Fleet” in 1787 and the trials and tribulations which culminated in that historic voyage. The tale is presented as a cycle of new compositions in the idiom of traditional English folk song, linked by narrative passages in the style and to the melodies of broadsheet ballads of the time. The orchestral passages and arrangements for the accompanied songs have been conveived in such a way as to underline the overall feeling of “period” and the instruments used are those likely to have been heard in the church bands or “quires” of East Anglian villages in those days. The singers have been chosen from the front rank of the English folk song revival, and the melodies composed to suit their individual style. A detailed account of the historical background... (continuer)
Part 1
(continuer)
envoyé par Dq82 4/1/2018 - 15:08
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The Ballad of Henry and Susannah

The Ballad of Henry and Susannah
1977
The Transports

This unique project relates the true story of Henry Cabell and Susannah Holmes, convicts transported to Australia on the “First Fleet” in 1787 and the trials and tribulations which culminated in that historic voyage. The tale is presented as a cycle of new compositions in the idiom of traditional English folk song, linked by narrative passages in the style and to the melodies of broadsheet ballads of the time. The orchestral passages and arrangements for the accompanied songs have been conveived in such a way as to underline the overall feeling of “period” and the instruments used are those likely to have been heard in the church bands or “quires” of East Anglian villages in those days. The singers have been chosen from the front rank of the English folk song revival, and the melodies composed to suit their individual style. A detailed account of the historical background... (continuer)
Part 1
(continuer)
envoyé par Dq82 4/1/2018 - 14:46
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Andreas Gryphius: Menschliches Elende

Andreas Gryphius: Menschliches Elende
[1637]
Versi di Andreas Gryphius, nella raccolta intitolata "Lissaer Sonette", pubblicata nel 1637.
Un brano caro a parecchi gruppi metal teutonici, ma interpretato in musica anche da Barbara Sukowa, attrice prediletta del regista tedesco "maledetto" Reiner Werner Fassbinder. Nell'album "Devouring Time" del 2010, con il gruppo jazz avantgarde The X-Patsys.

Il poeta e drammaturgo tedesco aveva nel 1637 solo 21 anni, eppure il suo sguardo era già quello di un vecchio al termine dell'esistenza... Ciò che può produrre sulla psiche umana l'attraversamento di un lungo periodo oscuro e feroce come fu quello della Guerra dei 30 anni, in cui Gryphius e i suoi contemporanei furono loro malgrado sprofondati per quasi tutta la vita...
Was sind wir Menschen doch! Ein Wohnhaus grimmer Schmerzen,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 4/1/2018 - 14:34
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Juarez, Mexico

Juarez, Mexico
2013
Thom Chacon

Ciudad Juarez è una città messicana, al confine con gli Stati Uniti, da cui è separata dal Rio Grande (dall'altra parte del fiume vi è El Paso, una volta erano un'unica città), una delle città più malfamate del mondo, per anni con il più alto tasso di omicidi procapite al mondo. I cartelli criminali contrabbandano droga e, ovviamente, clandestini, negli Stati Uniti. Negli ultimi 15 anni, la città ha perso quasi il 20% della popolazione, esasperata dalla violenza del luogo e allettata da un futuro migliore al di là del fiume.
Ciudad Juarez è tristemente nota anche per i numerosissimi femminicidi, particolarmente giovani ragazze, che lavorano nelle maquilladoras che producono beni per gli USA. Jennifer Lopez produsse anche un film, Bordertown (2007), in cui lei interpreta una giornalista che indaga su tutte queste morti.

Once I was driving east on Interstate 10 and I went... (continuer)
I can see across the border
(continuer)
envoyé par Dq82 4/1/2018 - 13:09
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Rezept

Rezept
[1966]
Versi di Mascha Kaléko (nata Golda Malka Aufen, 1907-1975), poetessa ebrea polacca, originaria della Galizia austro-ungarica.
Nella raccolta "Die paar leuchtenden Jahre", 2003
Una poesia molto nota della Kaléko, proposta in musica, per esempio, dal Metronome Quintett con Gert Westphal.

Anche la famiglia di Golda Malka Aufen, come centinaia di migliaia di galiziani, abbandonò il paese negli anni a ridosso della Grande Guerra, all’epoca della grande crisi economica che attanagliò la regione. Si stabilirono a Berlino, dove nel 1928 la giovane Mascha sposò l’insegnante Saul Aaron Kaléko.
Mascha Kaléko cominciò a pubblicare poesie fin dal 1929 e venne subito apprezzata da poeti ed intellettuali come Erich Kästner e Kurt Tucholsky.
Le sue prime due raccolte, “Lyrisches Stenogrammheft” del 1933 e “Das kleine Lesebuch für Grosse” del 1935, incontrarono immediatamente la censura nazista.

Nel... (continuer)
Jage die Ängste fort
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 4/1/2018 - 10:53
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Kein Kinderlied

Kein Kinderlied
[1968]
Versi di Mascha Kaléko (nata Golda Malka Aufen, 1907-1975), poetessa ebrea polacca, originaria della Galizia austro-ungarica.
Una poesia musicata, per esempio, da Jörg Hofmann nel suo album "Mascha Kaléko - Den Herbst im Herzen, Winter im Gemüt"

Anche la famiglia di Golda Malka Aufen, come centinaia di migliaia di galiziani, abbandonò il paese negli anni a ridosso della Grande Guerra, all’epoca della grande crisi economica che attanagliò la regione. Si stabilirono a Berlino, dove nel 1928 la giovane Mascha sposò l’insegnante Saul Aaron Kaléko.
Mascha Kaléko cominciò a pubblicare poesie fin dal 1929 e venne subito apprezzata da poeti ed intellettuali come Erich Kästner e Kurt Tucholsky.
Le sue prime due raccolte, “Lyrisches Stenogrammheft” del 1933 e “Das kleine Lesebuch für Grosse” del 1935, incontrarono immediatamente la censura nazista.

Nel 1938 Mascha Kaléko fuggì negli USA... (continuer)
Wohin ich immer reise,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 4/1/2018 - 10:28
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Heimweh, wonach?

Heimweh, wonach?
Versi di Mascha Kaléko (nata Golda Malka Aufen, 1907-1975), poetessa ebrea polacca, originaria della Galizia austro-ungarica.
Trovo la poesia in "Mein Lied geht weiter. Hundert Gedichte" pubblicata nel 2007, ma certamente faceva parte di qualche raccolta precedente, pubblicata quando l'autrice era ancora in vita.
Interpretata, per esempio, da Judith C. Jakob su musica di Joachim M. Jezewski

Anche la famiglia di Golda Malka Aufen, come centinaia di migliaia di galiziani, abbandonò il paese negli anni a ridosso della Grande Guerra, all’epoca della grande crisi economica che attanagliò la regione. Si stabilirono a Berlino, dove nel 1928 la giovane Mascha sposò l’insegnante Saul Aaron Kaléko.
Mascha Kaléko cominciò a pubblicare poesie fin dal 1929 e venne subito apprezzata da poeti ed intellettuali come Erich Kästner e Kurt Tucholsky.
Le sue prime due raccolte, “Lyrisches Stenogrammheft”... (continuer)
Wenn ich "Heimweh" sage, sag ich "Traum".
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 4/1/2018 - 09:53

Chanson für Morgen

Chanson für Morgen
[1945]
Versi di Mascha Kaléko (nata Golda Malka Aufen, 1907-1975), poetessa ebrea polacca, originaria della Galizia austro-ungarica.
Una poesia che già di per sè è dichiaratamente una canzone. Comunque è stata anche messa in musica, per esempio dal compositore tedesco Hans-Dieter Kuhn
Nella raccolta "Verse für Zeitgenossen", pubblicata nel 1945
Testo trovato su qui

Anche la famiglia di Golda Malka Aufen, come centinaia di migliaia di galiziani, abbandonò il paese negli anni a ridosso della Grande Guerra, all’epoca della grande crisi economica che attanagliò la regione. Si stabilirono a Berlino, dove nel 1928 la giovane Mascha sposò l’insegnante Saul Aaron Kaléko.
Mascha Kaléko cominciò a pubblicare poesie fin dal 1929 e venne subito apprezzata da poeti ed intellettuali come Erich Kästner e Kurt Tucholsky.
Le sue prime due raccolte, “Lyrisches Stenogrammheft” del 1933 e “Das kleine... (continuer)
Wir wissen nicht, was morgen wird.
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 3/1/2018 - 21:11
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McCafferty

anonyme
McCafferty
[XIX° secolo]
Una canzone irlandese molto nota – con i titoli di McCafferty, o McCaffery o McKaffery - che trovo nel repertorio di artisti come Dominic Behan, The Spinners, Roy Harris, ma soprattutto Ewan MacColl e The Dubliners
Sulla melodia de The Croppy Boy

Il testo che propongo – quello della versione dei Dubliners – racconta la storia vera di Patrick McCaffery, nato nel 1842 nella contea irlandese di Kildare. Orfano di madre, abbandonato dal padre, Patrick ebbe un'infanzia difficilissima, con il corollario dell'allora inevitabile lavoro precoce in una fabbrica. A 18 anni si arruolò ma, forse per il suo carattere riottoso e insubordinato, forse soltanto perchè irlandese, fu subito accolto male dai suoi diretti superiori. La canzone racconta che gli bastò esitare a compiere l'ordine di identificare dei bambini, figli di militari, che facevano chiasso perchè Patrick McCaffery fosse condannato... (continuer)
When I was eighteen years of age
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 3/1/2018 - 13:41
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The Light Horse

anonyme
The Light Horse
[XIX° secolo, o anche prima]
Una ballata irlandese, un'anti-recruiting song, che sta al n. 3027 delle Bodleian Libraries e che è nota anche con il titolo alternativo de "The Black Horse"
L'interpretazione più nota è quella di Kevin Mitchell, musicista scozzese, nel suo "Free and Easy.
Irish Traditional Songs and Ballads", pubblicato nel 1977.
Testo trovato su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music

Il soprannome "Black Horse" era quello dato al 7th (The Princess Royal's) Dragoon Guards, reggimento di cavalleria della British Army, quando a metà 700 fu posto sotto conduzione irlandese, integrato nel 4th Regiment of Horse, prendendo parte alla Guerra dei 7 Anni (1756-1763). Per questo penso che la canzone possa essere anche più vecchia delle date riportate sui fogli volanti delle Bodleian Libraries...
Come all you airy bachelors and be advised by me:
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 3/1/2018 - 11:05
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When Cathy Runs

When Cathy Runs
[2000]
2016
Searching for Rewind

Cathy Freeman medaglia d'oro sui 400 metri alle Olimpiadi di Sidney. Nel giro d'onore sfilò anche con la bandiera aborigena, nonostante il divieto, così come aveva fatto già ai giochi del Commonwealth nel 1994.
Dopo il suo ritiro sportivo si è dedicata a svariate attività sociali ed educative per gli aborigeni.


I soprusi vendicati in pista dall'oro di Cathy Freeman

di Emanuela Audisio

Partì, arrivò, vinse. Era la sua corsa, il suo paese, il suo pubblico. Fece una cosa umile: stette lì inginocchiata sulla pista, davanti a 112.524 spettatori. Finalmente non era più prigioniera, ma simbolo di un paese, di una riconciliazione, di un futuro.

Aveva la bocca e la lingua secca, e un body integrale che la faceva sembrare una crociata fuori posto. Invece Cathy Freeman era al posto giusto: prima nei 400 metri, primo oro aborigeno e prima atleta, ultima tedofora,... (continuer)
Not the best of starts - Just five and a half - Family torn apart
(continuer)
envoyé par Dq82 2/1/2018 - 14:38
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The Flyting o' Life and Daith

The Flyting o' Life and Daith
L’originaria poesia tedesca, da Mudcat Café
STREITLIED ZWISCHEN LEBEN UND TOD
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 2/1/2018 - 13:07




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