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Padroni di niente

Padroni di niente
2020
Padroni di niente

“Padroni di niente è stato concepito in un momento in cui i nostri pensieri volavano alti, ci interrogavamo sul senso della nostra vita e su dove stavamo andando. E’ così venuta fuori tutta la nostra fragilità, è bastata una minuscola entità per metterci in ginocchio tutti e capire che non siamo padroni di niente, in fondo una visione romantica che mi ha poi suggerito l’immagine di copertina ispirata al quadro di Friedrich”.
repubblica.it
Passa certo che passa
(continuer)
envoyé par Dq82 7/11/2020 - 16:31
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The Distance

The Distance
2019
They have put something in the water
(continuer)
7/11/2020 - 02:05
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21

21
(2018)
dall'album "Nua"


La música de sonoridad marina de la joven artista se abre por primera vez al mundo y tras sus dos discos anteriores, "Tot el que he vist" (2014) y "Un segon" (2016), centrados en sus vivencias personales, aborda ahora temas como la "violencia policial" o la destrucción del medio ambiente, consciente de la "responsabilidad" que acompaña al "altavoz" del reconocimiento público.

En este sentido, la cantante imagina un "mundo libre de nuestra acción violenta" en la canción "21", cuyo título hace referencia al calendario cósmico del astrónomo Carl Sagan, que traduce la historia del universo a escala de un año, situando el surgimiento del ser humano solo 21 segundos antes del final.

"A veces, nos damos un foco como especie que me parece peligroso porque nos hace olvidar quiénes somos y lo que hacemos aquí", lamenta, aunque se muestra esperanzada y pone en valor la... (continuer)
Moriran tots els records,
(continuer)
envoyé par Lorenzo 6/11/2020 - 18:06
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Protect the Land

Protect the Land
(Novembre 2020)

A 15 anni di distanza da Mezmerize e Hypnotize, i System of a Down hanno pubblicato a sorpresa due nuove canzoni. Si tratta di Protect the Land e Genocidal Humanoidz, due inediti scritti per attirare l’attenzione «sulla guerra perpetrata nella nostra patria culturale, in Artsakh e Armenia»
The big gun tells you what your life is worth
(continuer)
6/11/2020 - 10:20
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Genocidal Humanoidz

Genocidal Humanoidz
(Novembre 2020)

A 15 anni di distanza da Mezmerize e Hypnotize, i System of a Down hanno pubblicato a sorpresa due nuove canzoni. Si tratta di Protect the Land e Genocidal Humanoidz, due inediti scritti per attirare l’attenzione «sulla guerra perpetrata nella nostra patria culturale, in Artsakh e Armenia»

«È la prima volta che pubblichiamo nuova musica in 15 anni. Il momento giusto per farlo è ora, perché abbiamo qualcosa di estremamente importante da dire». Sono due brani potenti, basati sulla chitarra e sugli intrecci di voce tra Daron Malakian e Serj Tankian.

«I regimi corrotti di Aliyev in Azerbaijan ed Erdogan in Turchia non vogliono solo prendersi quelle terre, ma stanno commettendo atti di genocidio con impunità», continua il gruppo. «Scommettono su un mondo troppo distratto da Covid, elezioni e proteste per accorgersi delle loro atrocità. […] Non tutti possono godere della libertà... (continuer)
Can you see us?
(continuer)
6/11/2020 - 10:16
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Vitrines

Vitrines
Vitrines

Chanson française – Vitrines – Léo Ferré – 1953


Dialogue Maïeutique

L’autre jour, Lucien l’âne, si tu t’en souviens, on avait interrompu le dialogue que nous tenions à propos de la version française VITRINES d’une chanson de Maria Monti, intitulée Vetrine. Au moment de l’interruption, je parlais d’une chanson de Léo Ferré au titre parfaitement similaire – c’est-à-dire celle-ci : Vitrines. J’indiquais que, en quelque sorte, cette chanson complétait celle de Maria Monti ; sauf que, à y réfléchir, la chanson de Léo Ferré – de 1953 – est antérieure à celle de Maria Monti – de 1961. Je concluais en disant qu’on y reviendrait ; eh bien, nous y sommes.

Ah, dit Lucien l’âne, je me demandais d’ailleurs quand elle reviendrait au premier plan cette chanson de Léo Ferré, dont je me souviens assez vaguement. J’étais impatient de la voir et de savoir ce qu’elle pouvait avoir de particulier.

Ce... (continuer)
Des Cadillacs et des ombrelles,
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 5/11/2020 - 10:37
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Full Metal Jacket OST

Full Metal Jacket OST
Full Metal Jacket OST
[ 1987 ]

Lyrics / Testo / Paroles / Sanat:
Abigail Mead

Movie / Film / Elokuva:
Stanley Kubrick
Full Metal Jacket

I brani

I testi sono gli originali della sceneggiatura del film. Sono riportati di seguito i titoli con il numero di sequenza ed il tempo iniziale di registrazione del videoclip:
3. Ext. Parris Island- Day , 0:00
4. Ext. Practice Field-Sunset , 0:30
29. Int. Barracks-Night , 0:46
28. Ext. Parris Island Street-Day , 0:56
14. Ext. "Dirty Name" Obstacle-Day , 1:50
41. Ext. Parris Island Street-Day , 2:24

Vietnam

Militari
Statunitensi : morti 58.000, feriti: 303.000
Sudvietnamiti: morti 266.000, feriti: 1.170.000
Nordvietnamiti e Vietcong: morti 1.100.000
Civili (danni collaterali)
Vietnamiti e Cambogiani : morti 2.700.000
Vietnamiti feriti: 5,3 milioni
Vietnamiti sfollati: 11 milioni
…Kill anything that moves
…If it's dead... (continuer)
3. EXT. PARRIS ISLAND

(continuer)
envoyé par Riccardo Gullotta 5/11/2020 - 09:39
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Via Medina

Via Medina
(2001)
Scritta e cantata con Loṭfi Bošnāq / لطفي بوشناق


Volevo dire due parole sul prossimo brano che è un brano un po' particolare. Io sono un po' confuso politicamente, sono un po' incasinato, non riesco a capire tante cose però... no no non ne faccio un discorso politico per carità però una cosa so per certo: io non voglio la guerra, non voglio la violenza. Non è un fatto di essere di quel partito o di un altro partito. Io non la voglio la guerra, non sono tollerante con gli arroganti, con quelli che vogliono sottomettere le altre persone. E questo pezzo vuole dire proprio questo. Come per tanti anni e tanti secoli siamo stati sottomessi noi ora stiamo sottomettendo gli altri. Il pezzo si chiama Medina ed è contro la guerra.

Pino Daniele, concerto in Piazza Plebiscito a Napoli, 18 luglio 2004


Non abbiamo trovato una corretta trascrizione e traduzione della parte in arabo. Qualcuno ci può aiutare?
Haman haman
(continuer)
4/11/2020 - 21:41
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't Smidje

't Smidje
[1998]
Testo medievale (?) tradizionale
Musica di Laïs (o tradizionale?)
Dal singolo "'t Smidje", ALEA, 1998, presente anche nell'album dello stesso anno "Laïs".
Il testo da Google.

Un testo che parla della guerra assai più antica della "Guerra di 100 000 anni". Una guerra fra le due essenze che insieme creano l'essere. Una guerra secolare fra uomo e donna.
Come nell'incipit di una delle canzoni del maestro Leonard:

"There is a war between the rich and poor,
a war between the man and the woman.
There is a war between the ones who say there is a war
and the ones who say there isn't."

La scopro molto popolare in Polonia degli ultimi anni. Da festa di matrimonio all'Azione Cattolica polacca. Sbocciano pure non poche traduzioni in ligua di Mickiewicz, e va bene, finché qualcuno cerca di tradurre qualcosa, c'é la vita ;-)

Un semplice "ballo dell'integrazione" che sta facendo una carriera... (continuer)
Wie wil horen een historie
(continuer)
envoyé par k 4/11/2020 - 20:27
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Ara

Ara
(2020)
Parole di Gemma Humet su una melodia di un canto popolare cantato dagli ebrei deportati nella Seconda Guerra Mondiale
dal nuovo album "Màtria"


—‘Ara‘ potser és la cançó més política, deixant de banda el gènere. Expliqueu que utilitza la melodia d’un cant popular que cantaven els jueus deportats als camps d’extermini nazis durant la Segona Guerra Mundial. Però també hi ha frases com ‘Ara / que l’alegria està prohibida / que només els terrats són lliures / de poder parlar de llibertat’, on sembla que parleu del confinament.

—Sí, però durant el confinament el disc era tot gravat. I és molt fort perquè realment si volgués dir ‘mira, la vaig fer durant el confinament’ s’ho creuria tothom. Realment, vaig agafar aquesta melodia popular, vaig fer una base, vaig anar construint i vaig pensar que volia fer-hi una lletra. I arran de tota la violència que vam tenir l’octubre del 2019, quan... (continuer)
És la memòria qui ens abriga,
(continuer)
3/11/2020 - 22:32
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Λαθραία ελπίδα

Λαθραία ελπίδα
Lathraía elpída
[ 2010 ]

Στίχοι και μουσική / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel :
Dimitris Mitsotakis [ Δημήτρης Μητσοτάκης ]

Ερμηνεία / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Dimítris Mitsotákis e gli Evdaímones [ Δημήτρης Μητσοτάκης & οι Ευδαίμονες ]

'Αλμπουμ / Album:
Ο Δημήτρης Μητσοτάκης Και Οι Ευδαίμονες

È una canzone che da sola basterebbe a qualificare l’opera musicale di Dimitris Mitsotakis, un autore relativamente poco noto, i cui album meriterebbero un ascolto più ampio per i temi affrontati e per la musica. In una ventina di versi Mitsotakis esprime con semplicità e rara efficacia la condizione dei disperati che cercano un approdo e una speranza di vita. Il titolo è Speranza clandestina , ogni riga concorre a figurare la precarietà anzi la non-esistenza di esseri che sembrano venire dal nulla e svanire nel... (continuer)
Αρμυρό νερό - λαθραία ελπίδα
(continuer)
envoyé par Riccardo Gullotta 3/11/2020 - 21:53
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A Working Man Can’t Get Nowhere Today

A Working Man Can’t Get Nowhere Today
[1975-76]
Il brano che dà il titolo all'album del 1977, con The Strangers
Testo trovato su Genius
For years, I've been busting my rear to make a living
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 3/11/2020 - 18:22
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Le Virus et le Coca

Le Virus et le Coca
Le Virus et le Coca

Parodie française – Le Virus et le Coca – Marco Valdo M.I. – 2020
inspirée de la chanson de Claude Nougaro – Le Jazz et la Java – 1962

Pour ceux que ça intéresse, je joins le texte complet de la chanson de Nougaro.


Le Jazz et la Java
Chanson française – Le Jazz et la Java – Claude Nougaro – 1962

Quand le jazz est,
Quand le jazz est là ;
La java s’en,
La java s’en va.
Il y a de l’orage dans l’air,
Il y a de l’eau dans le gaz
Entre le jazz et la java.

Chaque jour un peu plus,
Il y a le jazz qui s’installe,
Alors la rage au cœur,
La java se fait la malle.
Ses petites fesses en bataille
Sous sa jupe fendue,
Elle écrase sa gauloise
Et s’en va dans la rue.

Quand le jazz est,
Quand le jazz est là ;
La java s’en,
La java s’en va.
Il y a de l’orage dans l’air,
Il y a de l’eau dans le gaz
Entre le jazz et la java.

Quand j’écoute béat,
Un solo de batterie,
Voilà... (continuer)
Quand le coco,
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 3/11/2020 - 18:06
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Po' Folks

Po' Folks
[1961]
Una delle prime hit di questo importante cantautore country.
Una country song che credo possa stare a buon diritto sulle CCG/AWS, anche se proviene dal sud profondo, rurale e bianco degli USA, tradizionalmente conservatore, repubblicano, trumpiano.
E di quel Deep South questa canzone ha una parte del sentimento, la parte buona.

A dire il vero, Bill Anderson non era nato affatto nelle campagne del South Carolina, ma nella capitale Columbia, in una famiglia piccolo borghese. Cantautore di chiaro talento, ha saputo amministrarsi molto bene, ed è ancora attivo oggi, ad oltre sessantanni dai suoi esordi.
Bill Anderson non ha mai disdegnato una foto e una stratta di mano con qualche esponente repubblicano, e la sua "Po' Folks" è diventato il nome di una catena di fast food...

E' vero, anche Johnny Cash era un patriota, e si esibiva mica solo nei penitenziari, anche alla Casa Bianca... (continuer)
There's a whole lotta people lookin' down their noses at me
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 3/11/2020 - 16:28

The Middle Passage Blues

The Middle Passage Blues
[1995]
Versi che James A. Emanuel (1921–2013), grande poeta afroamericano, scrisse durante il convegno “Transatlantic Passages,” organizzato dal Collegium for African American Research (CAAR) a Tenerife (Spagna), 15-19 febbraio 1995.
Trovo il testo e la sua traduzione italiana su Ácoma - Rivista internazionale di Studi Nordamericani, in "Immigrati e deportati", Numero 11 Estate/Autunno 1997 - Anno IV, nell'articolo "Due poesie sulla traversata atlantica" a cura di Riccardo Duranti.

Nel sistema commerciale triangolare tra potenze coloniali europee, Africa e Americhe, attivo tra XVI e XIX secolo, tre erano anche i passaggi fondamentali che riguardavano la carne umana fresca, catturata viva in Africa: il Primo Passaggio era il trasporto dei prigionieri ai porti africani, il Passaggio di Mezzo era la terribile traversata atlantica delle navi negriere, il Passaggio Finale era il trasporto dei prigionieri, divenuti schiavi, verso le piantagioni o altre destinazioni produttive...
“Middle Passage”: the WORD means blues to me.
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 2/11/2020 - 20:18
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The Day They Hung Saddam

The Day They Hung Saddam
2006
The Verbal Hand Grenade EP
Well, I woke up to the BBC this morning
(continuer)
envoyé par Dq82 2/11/2020 - 11:19
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Michael McIlveen

Michael McIlveen
2018
Once Upon A Time In Ireland

This song recounts the tragedy of 15-year-old Catholic Michael McIlveen, known as ‘Mickey 'Bo’, who was cornered and beaten to death by a gang of loyalist youths in Ballymena, County Antrim in Northern Ireland on the 8th of May, 2006.

The killing revealed a divided Northern Ireland, with rampant violence between protestants and Catholics. His last killer was not apprehended until 2018.
Standing in remembrance, they won't forget the slaughter
(continuer)
envoyé par Dq82 2/11/2020 - 11:14
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For God and Ulster

For God and Ulster
2006
When We Take Control
Well, there's a man
(continuer)
envoyé par Dq82 2/11/2020 - 11:09
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A Word to the New Irish Racist

A Word to the New Irish Racist
2018
Once Upon A Time In Ireland

Armed only with an acoustic guitar, Ciarán comes across sometimes as a one-man punk army. His songs cover a multitude of topics relating to life in modern day Ireland (and to that north-eastern bit in particular). ‘A Word to the New Irish Racist’ damns those Irish people who suffered racist attitudes from British imperialists for decades, and who themselves now target new arrivals into Ireland
londoncelticpunks
Where were you when Ireland made its call?
(continuer)
envoyé par Dq82 2/11/2020 - 11:02
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America del $

America del $
1979
Amici, vi piace questo swing o no?
(continuer)
envoyé par Alberto Scotti 2/11/2020 - 03:50
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All'uscita della galera

All'uscita della galera
Questa, insieme ad altre Canzoni di malavita, era già stata cantata, con l'accompagnamento della chitarra di Salvatore Benossa, da Efisio Podda, leggendario personaggio della vecchia Cagliari, oggi scomparso. Ignoro se ne fosse egli l'autore. Il testo presenta caratteristiche che lo fanno sembrare piuttosto antico. Eventuali precisazioni sono le benvenute.

Dall'album Canzoni di malavita (K-Factor, 2010); poi nell'album Canzoni di malavita 2 – Rinchiuso innocente (Andromeda, 2014).
All'uscita della galera
(continuer)
envoyé par L.L. 1/11/2020 - 23:55
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Trump vuole armare i professori...

Trump vuole armare i professori...
DADO canta la notizia

Sulla musica di "Furia cavallo del West"
A furia de fa' il Far West
(continuer)
1/11/2020 - 22:48
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We Need to Be Governed by McGovern

We Need to Be Governed by McGovern
1972

Singolo promozionale per la campagna del candidato democratico George McGovern che aveva promesso di mettere fine alla guerra in Vietnam. McGovern fu platealmente sconfitto da Nixon. Nixon fu però costretto alle dimissioni due anni dopo dallo scandalo Watergate.
We need to be governed by McGovern!
(continuer)
1/11/2020 - 18:52
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Running (Refugee Song)

Running (Refugee Song)
Can you see strength in my eyes?
(continuer)
1/11/2020 - 13:34
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Αντίσταση

Αντίσταση
Antístasi
[ 1945 ]

Ποίημα / Poesia / A Poem by / Poème / Runo :
Níkos Kavvadías

Μουσική / Musica / Music / Musique / Sävel:
Dionisis Tsaknis [Διονύσης Τσακνής]

'Αλμπουμ / Album:
Bandiera Rossa - Ψηλά Μέσα Στη Βροχή [ 2018 ]



Anche questa composizione è poco nota , ancora meno della precedente Αθήνα 1943, centrate entrambe sullo stesso tema: la Resistenza. Kavvadias dedicò la composizione a Melpo Axiotis [Μέλπω Αξιώτη], scrittrice greca e militante dell’EAM, poi docente di letteratura greca alla Humboldt di Berlino, figura luminosa di intellettuale e militante nel panorama della Grecia del Novecento.
Antistasi fu pubblicata per la prima volta sulla rivista Ελευθερα Γράμματα [Elefthera Grammata] nell’ agosto 1945. Successivamente fu inclusa nell'antologia Τραγούδια της Αντίστασης / Canzoni della Resistenza, pubblicata nell'ottobre 1951.

Kavvadias avverte che la Resistenza... (continuer)
Στο παιδικό μας βλέμμα πνίγονται οι στεριές.
(continuer)
envoyé par Riccardo Gullotta 1/11/2020 - 09:56
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Venessia in afito

Venessia in afito
[1993]
Scritta da Francesco Duse, Marco Forieri e Gaetano Scardicchio (AKA Sir Oliver Skardy)
Nell'album "Duri i banchi"
Testo trovato sul sito di Marco Forieri
Go’ pensà massa, go’ fato notolada
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 31/10/2020 - 21:33
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Afro-American Symphony

Afro-American Symphony
[1930]
Composta da William Grant Still nel 1930, è stata – credo - la prima sinfonia scritta da un afroamericano ad essere eseguita in pubblico, nel 1931, da una grande orchestra filarmonica.

Il testo è costituito da estratti (in grassetto) da quattro poesie di Paul Laurence Dunbar (1872-1906), uno fra i più importanti poeti afroamericani, che utilizzò prevalentemente, come carattere distintivo, il "Black English", ovvero, per i detrattori bianchi, il "negro dialect", restituendogli la dignità che il razzismo negava ad esso come a chi lo parlava.
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 31/10/2020 - 20:01
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L'egiziano

L'egiziano
1983
Ho remato in catene cento giorni e cento lune
(continuer)
envoyé par Alberto Scotti 31/10/2020 - 05:13
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Oh, Had I a Golden Thread

Oh, Had I a Golden Thread
Ripresa da tantissimi interpreti tra cui Joan Baez, Judy Collins, Nana Mouskouri, Eva Cassidy, Peter, Paul and Mary

Una bellissima canzone di pace su un mondo migliore da lasciare a chi verrà dopo di noi.
Oh had I a golden thread and needle oh so fine
(continuer)
30/10/2020 - 23:00
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My People

My People
2011

Originariamente scritta per il popolo egiziano e le proteste della Primavera Egiziana del 2011, può essere dedicata ad ogni popolo oppresso nel mondo.
My People
(continuer)
30/10/2020 - 22:42
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O welche Lust

O welche Lust
dall'opera "Fidelio"
Libretto di Joseph Sonnleithner, Stephan von Breuning e Georg Friedrich Treitschke
Musica di Ludwig van Beethoven
Prima rappresentazione: 20 novembre 1805

Il Coro dei Prigionieri dal Fidelio, l'unica opera scritta da Beethoven, è uno straordinario inno alla libertà cantato da un coro di prigionieri politici.
CHOR DER GEFANGENEN
(continuer)
envoyé par Lorenzo Masetti 30/10/2020 - 18:23
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Dzieci wybiegły

Dzieci wybiegły
[1993]
Parole di Kuba Sienkiewicz
Musica di Elektryczne Gitary
Dal secondo album di studio del gruppo Elektryczne Gitary
Il testo da Google (corretto)
Dzieci wesoło wybiegły ze szkoły
(continuer)
envoyé par Kris Bran 29/10/2020 - 23:07
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Peace Agreement

Peace Agreement
I CAN Children are South Sudan unaccompanied Refugee children in Bidibidi Refugee camp in Uganda who would like to raise up their voice through their music as victims of South Sudan war. I CAN South Sudan an organization formed by South Sudan singer Stephen Wandu (Ambassadeur Koko), Seme Ludanga and Kyobutungi Angela a Ugandan born have come forward to engage these children in social activities such as music to heal their trauma and allow them express themselves to the world

Peace Agreement • Peace Songbook • Songs for Children
Oh oh oh oh oh oh
(continuer)
29/10/2020 - 22:10
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E volerà la pace

E volerà la pace
2002
dal disco "Il giro della pace"
Sopra, sopra un palloncino rosso
(continuer)
29/10/2020 - 21:53
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Tripoli

Tripoli
Tripoli

Chanson française – Tripoli – Marco Valdo M.I. – 2020


Dialogue Maïeutique

Tripoli, Lucien l’âne mon ami, est le nom d’une ville au Liban et aussi, le nom d’une ville en Libye. Ces deux villes sont des ports des bords de la Méditerranée et de ces ports partent – sur des barques de fortune – des gens désespérés qui cherchent à gagner un monde moins absurdement destructeur, qui cherchent à gagner un territoire où la vie peut reprendre d’autres couleurs.

Ah, dit Lucien l’âne, ça, je le savais qu’il y a deux Tripoli, moi qui ai depuis tant de temps fait sur mes petits pieds d’âne le tour de la grande mer. J’ai même rencontré deux Alexandrie. Ce n’est quand même pas toute la chanson. Que raconte-t-elle d’autre ?

Cette chanson, Lucien l’âne mon ami, est une complainte et comme toutes les complaintes, c’est une chanson triste. Elle parle de mort, elle baigne dans une atmosphère morbide,... (continuer)
Il y a deux Tripoli
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 29/10/2020 - 20:09
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Kocham wolność

Kocham wolność
[1990]
Testo di Bogdan Łyszkiewicz
Musica di Chłopcy z Placu Broni (https://it.wikipedia.org/wiki/I_ragazz...ál)
Dall'album di debutto "O! Ela"
Testo da Teksciory
Tak niewiele żądam
(continuer)
envoyé par k 29/10/2020 - 20:04
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Lontano

Lontano
1991
Partirono nell’incubo di una notte scura
(continuer)
envoyé par Alberto Scotti 28/10/2020 - 21:26
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Αθήνα 1943

Αθήνα 1943
Athína 1943
[ 1943 ]

Ποίημα / Poesia / A Poem by / Poème / Runo :
Níkos Kavvadías

Μουσική / Musica / Music / Musique / Sävel:
Vangélis Magnísalis [ Βαγγέλης Μαγνήσαλης ] [ 2019 ]

* Válias Semertzídis (1911-1983) fu un pittore e scultore greco, militante nell’EAM durante l’occupazione della Grecia. Trasse spunto dall’esperienza in tale periodo per la sua arte volta a raffigurare operai, contadini, pescatori.

Il testo fu pubblicato nella rivista clandestina Πρωτοποροι [ Protoporoi ] / Pionieri nel Dicembre 1943 con lo pseudonimo di A. Tapinos.
Dopo avere combattuto sul fronte albanese ed essersi sottratto alla cattura da parte delle truppe italiane di occupazione, militò nel KKE. Fu assegnato all’ELAN [ Εθνικών Λαϊκών Απελευθερωτικών Ναυτικών ] / Marina di Liberazione Nazionale Popolare per la sua esperienza marinara. Poi fu segretario degli scrittori dell’ EAM [ Εθνικό Απελευθερωτικό... (continuer)
Οι δρόμοι κόκκινες γιομάτοι επιγραφές
(continuer)
envoyé par Riccardo Gullotta 28/10/2020 - 19:58
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John Cotton

John Cotton

Hervé Guillemer: Il mio paese è il mare

Articolo a cura di Flavio Poltronieri, pubblicato nella sezione bretone di Terre Celtiche.

Hervé Guillemer è stato autore di raffinate canzoni marinare originali assolutamente di prim’ordine.

“Se mi sposerò al mar d’Armorica faremo dei bambini
saranno figli dei venti noroit e suroît
soffieranno dall’Irlanda sui paesi bretoni
vi porteranno le pasque irlandesi e i vespri spagnoli”

Canzoni le cui frasi scivolano e fuggono proprio come fanno le onde del “grand torrent” nel
Passaggio di Fromveur, tanto mirabilmente descritto da Manu Lannhuel nella canzone omonima.
Il mare non si racconta, bisogna cantarlo e le onde servono a trasportare le parole. E’ l’onda della
musica che dona al testo il suo flusso e il suo riflusso. Il canto rauco di Hervé Guillemer, suonatore di
accordéon e mélodéon, ha rinnovato il canto dei marinai incrociando i porti... (continuer)
Ecoutez, braves gens, l’histoire de John Cotton
(continuer)
envoyé par Flavio Poltronieri 28/10/2020 - 18:09
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Anche gli alberi un tempo erano croci

Anche gli alberi un tempo erano croci
2020
"Musica e Poesia" è il nuovo progetto musicale di Joe Natta dedicato alla riscoperta dei Poeti, di ieri e di oggi, che più lo hanno emozionato.
Anche gli alberi un tempo erano croci.
(continuer)
envoyé par Dq82 28/10/2020 - 15:05
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Vicenza 1915

Vicenza 1915
2019
"Musica e Poesia" è il nuovo progetto musicale di Joe Natta dedicato alla riscoperta dei Poeti, di ieri e di oggi, che più lo hanno emozionato.
Grigiori d'alba. Nella muta via
(continuer)
envoyé par Dq82 28/10/2020 - 14:56
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Voci di vedetta morta

Voci di vedetta morta
1917
pubblicata sul numero 1 di «La Riviera Ligure» il primo gennaio 1917

2020
"Musica e Poesia" è il nuovo progetto musicale di Joe Natta dedicato alla riscoperta dei Poeti, di ieri e di oggi, che più lo hanno emozionato.
C’è un corpo in poltiglia
(continuer)
envoyé par Dq82 28/10/2020 - 14:53

Soldato

Soldato
Vita d’un uomo – Tutte le poesie, I Meridiani Mondadori, 1969

Questa poco nota poesia di Giuseppe Ungaretti (1888-1970) fa parte delle poesie ritrovate: l’Autore - che, come è noto, durante la Prima Guerra Mondiale scriveva i suoi versi su foglietti di fortuna, cartoline in franchigia, margini di giornali, vecchie lettere e li infilava nel suo tascapane - la inviò come ricordo dal San Michele a Giuseppe Prezzolini “per gratitudine a te e alla tua famiglia” con un biglietto datato 14 agosto 1916. Testimonia ancora una volta l’orrore della guerra, riproducendo l’atmosfera di tante pagine del Porto sepolto e confermando la durezza di quella vita transitoria e sempre in bilico sull’abisso nella quale, per dirla con le parole stesse di Ungaretti “Egli si è maturato uomo in mezzo ad avvenimenti straordinari ai quali non è mai stato estraneo. Senza mai negare la necessità universale della poesia,... (continuer)
Sono impoverito
(continuer)
envoyé par Dq82 28/10/2020 - 14:40
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Anche la tua morte (a un morto per la libertà)

Anche la tua morte (a un morto per la libertà)
2020
"Musica e Poesia" è il nuovo progetto musicale di Joe Natta dedicato alla riscoperta dei Poeti, di ieri e di oggi, che più lo hanno emozionato.
Anche la tua morte rimarrà soltanto un triste anniversario.
(continuer)
envoyé par Dq82 28/10/2020 - 14:36
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Canzone del partigiano Giovanni (Uomini contro, pt. 1)

Canzone del partigiano Giovanni (Uomini contro, pt. 1)
2017
Una valle che brucia

Mi capita spesso di chiedermi se potendo vedere il futuro i giovani che tra il '43 e il '45 diedero la vita per liberare l'Italia dal fascismo rifarebbero le stesse scelte.
E mi rispondo che sì, nonostante tutto non potrebbero che rifarle: e non per cieca abnegazione alla causa, ché quei giovani non erano intimamente differenti da quelli degli anni seguenti, né mediamente più intelligenti o più buoni o tantomeno più colti - per quanto certamente vent'anni di regime e tre di guerra li avessero resi molto più consapevoli rispetto alle generazioni venute dopo di loro; ma semplicemente perché in certe situazioni non si ha che una scelta, che è quella di ribellarsi e lottare, indipendentemente dalle conseguenze e dalle reali possibilità di successo, per morire con la dignità di chi si oppone a ciò che è ingiusto, per il fatto stesso di farlo. E penso che per certi... (continuer)
Non andare Giovanni, non salire in montagna
(continuer)
envoyé par Dq82 28/10/2020 - 13:31
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Canzone del partigiano

Giovanni Menozzi
La Canzone del partigiano è una di quelle eseguite in pubblico al concorso musicale indetto dall’ANPI nell’immediato dopoguerra a Reggio Emilia nel 1947.
Autore del testo: Giovanni Menozzi,
tema musicale di Livio Gambetti.
[Cfr. Savona A. V., Straniero M. L., anti della Resistenza italiana, Milano, Rizzoli, 1985, p. 105]:
Ricordi mamma quando ti lasciai,
(continuer)
envoyé par Dq82 28/10/2020 - 13:19
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Marola

Marola
2017
Nuovo Canzoniere Partigiano
Il 26 di agosto, nessuno se l’aspettava
(continuer)
envoyé par Dq82 28/10/2020 - 12:52
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Ballata del Partigiano

Ballata del Partigiano
1945
Testo poetico musicato da Giada Salerno detta "Ciatuzza, che precisa: "Questa canzone è stata scritta dal partigiano e poeta marchigiano Franco Matacotta, nome di battaglia Francesco Monterosso. Il brano è uscito in due successive raccolte: Fisarmonica rossa (1945) e Canzoniere di libertà (1953) con significative varianti. Mi sono rifatta alla seconda stesura recuperando però una strofa (l'ultima da me cantata) della prima redazione"
ildeposito.org
Non riconosco mio padre e mia madre
(continuer)
envoyé par Dq82 28/10/2020 - 12:30
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Coro di Partigiani sotto la Luna

2020
"Musica e Poesia" è il nuovo progetto musicale di Joe Natta dedicato alla riscoperta dei Poeti, di ieri e di oggi, che più lo hanno emozionato.
Dorme il cipresso, dorme il sasso bianco,
(continuer)
envoyé par Dq82 28/10/2020 - 12:25
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Servo

Servo
2020
"Musica e Poesia" è il nuovo progetto musicale di Joe Natta dedicato alla riscoperta dei Poeti, di ieri e di oggi, che più lo hanno emozionato.
Da solo non sai più esistere,
(continuer)
envoyé par Dq82 28/10/2020 - 12:02
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Amico comandante

Amico comandante
2020
Parole e musica in divenire
Parole Zairo Ferrante
Musica Joe Natta
parole

”Parole e musica in divenire": un progetto... anzi una sfida che mi entusiasma. Costruire "versi" sapendo che incontreranno una musica che sta nascendo da tutt'altra parte - in un'altra terra e tra pareti a me sconosciute - mi riempie l'anima. Un incontro tra due sconosciuti. Io e Joe Natta, uniti dal divertimento e dalla curiosità nel creare. Una passeggiata fatta per il puro piacere del camminare, senza una meta o un fine ultimo. Un'avventura che non deve per forza finire e che potrebbe anche non finire mai. (Zairo Ferrante)

Sono contentissimo di iniziare questa collaborazione col Poeta Zairo Ferrante che stimo tantissimo e che reputo uno dei migliori fra i contemporanei.
Con Zairo, dopo aver musicato una sua poesia all’interno del mio progetto “Musica e Poesia”, abbiamo deciso di scrivere delle canzoni... (continuer)
E soffia ancora un vento folle
(continuer)
envoyé par Dq82 28/10/2020 - 11:55
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Dopo la pioggia

Dopo la pioggia
Tratta da "Filastrocche in cielo e in terra"
Musicata da Anton Virgilio Savona
Interpretata da Lucia Mannucci
Filastrocche in cielo e in terra

musicata anche da Roberto Fasciano, da Joe Natta, reinterpretata (nella versione di Anton Virgilio Savona) da Cristallo.
Ispirazione per la canzone Dopo la pioggia dei Ratti della Sabina

La poesia era posta a commento della canzone dei Ratti che ne è però una reinterpretazione. Visto che nella sua forma originale è stata musicata più volte la reinserisco come brano a se stante
Dopo la pioggia viene il sereno
(continuer)
envoyé par Dq82 28/10/2020 - 11:38
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Saggio breve di straordinaria sagacia sul rapporto tra la "sinistra" italiana e i suoi elettori tra il 1994 e il 2013

Saggio breve di straordinaria sagacia sul rapporto tra la
2018
Maledette Rockstar
SE NON CI VOTATE TORNA SILVIO!
(continuer)
envoyé par Dq82 28/10/2020 - 10:58
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Lo scriverò nel vento

Lo scriverò nel vento
2006
49° zecchino d'oro

Interprete / Deniz Ünel
Testo / Ömer Zülfü Livaneli
Traduzione / Giovanni Gotti
Musica / Ömer Zülfü Livaneli

Ma, a sorpresa, c'è un'altra manifestazione canora italiana che lo ha considerato e si tratta de…….lo Zecchino d'Oro! Infatti nella 49° edizione, nel 2006, lo zecchino d'Argento è stato vinto dalla canzone “Lo scriverò nel vento” che è una versione italiana di “Ey Özgürlük” di Zülfü Livaneli. Bisogna precisare che il testo non è la traduzione dell'originale turco, che a sua volta è un adattamento di “Liberté” di Paul Éluard. Livaneli ha selezionato 12 delle 21 quartine della poesia originale (la prima, la seconda, la terza, la quinta, la settima, la undicesima, la dodicesima, la diciassettesima, la diciottesima, la diciannovesima, la ventesima e la ventunesima). E' inoltre intervenuto sul testo, aggiustando le frasi nella traduzione dal francese al turco,... (continuer)
Lo scriverò nel vento
(continuer)
envoyé par Dq82 27/10/2020 - 22:51
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Rainmaker

Rainmaker
[2020 rel.]
Lyrics and music / Testo e musica / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Bruce Springsteen
Album / Albumi: Letter to You



Svenska
Italiano

”Parched crops dying 'neath a dead sun, we've been praying but no good comes. The dog's howling, home's stripped bare. We've been worried but now we're scared.”

Uppgivenheten i låten ”Rainmaker” känns som ett alarmerande aktuellt soundtrack till klimatdebatten, Black Lives Matter-frustrationen och oredan inför det annalkande presidentvalet i USA. Trots att inga uppenbart politiska budskap finns inbäddade så sätter texten fingret på en orolig, ja närmast fördystopisk stämning.

“People come for comfort or just to come, taste the dark sticky potion or hear the drums. Hands raised to Yahweh to bring the rain down, he comes crawlin' 'cross the dry fields like a dark shroud.”

Springsteens egen avsikt är att förmedla en bild och förnimmelse... (continuer)
Parched crops dying 'neath a dead sun
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi e Daniela -k.d.- 27/10/2020 - 17:18
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L'angelo postino

L'angelo postino
Pupo ‎– 1996
Questa, caro papà, è una lettera a Gesù bambino
(continuer)
envoyé par Alberto Scotti 27/10/2020 - 12:49
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Cornucopia

Cornucopia
(1972)
Album: Vol. 4

This song is about how people are easily deceived by wealth and materialistic desires. These people will eventually go insane because of prosperity. The cornucopia (horn of plenty) is a symbol of abundance from Greek mythology. Geezer Butler reportedly wrote it when he heard on the radio that “only” 25 men had been killed in Vietnam that week.

In order to maintain an economy of unfettered growth and comfort, capitalist societies have to continue to expand infinitely. This eventually results in invasive warfare in which other states are invaded for their resources. Capitalist societies have to create a normative culture of life being cheap and ready for the taking in order to sustain these values.

Genius
Too much near the truth they say
(continuer)
26/10/2020 - 22:01
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Allegro Tonada El Congo a voz y bajo para baylar cantando

anonyme
Allegro Tonada El Congo a voz y bajo para baylar cantando
[XVIII o anche XVII sec.]
Antico canto da ballo degli schiavi africani della provincia peruviana di Trujillo, raccolto sul campo tra il 1782 ed 1785 dal vescovo Baltasar Jaime Martínez Compañón.
La trascrizione musicale è probabilmente opera dell'allora maestro di cappella della cattedrale di Trujillo, Pedro José Solís.
Trovo il canto nel repertorio di Susana Baca ("Del fuego y del agua", 1997) e in diverse raccolte di musica classica, come quella di Jordi Savall "Les Routes de l'esclavage"

La “tonada” è un genere musicale folklorico risalente al dominio spagnolo e ancora oggi molto presente in paesi come Argentina, Cile, Perù e Venezuela.
Questa "El Congo" – la cui trascrizione riprendo da Un manuscrito colonial del siglo XVIII, su interés etnográfico, di Manuel Ballesteros Gaibrois, 1935 – potrebbe facilmente essere una delle più antiche canzoni contro il commercio di carne umana,... (continuer)
A la mar me llevan sin tener razon
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 26/10/2020 - 21:17

The Ballad of Nat Turner

The Ballad of Nat Turner
[1962]
Versi di Robert Hayden (1913-1980), poeta e saggista afroamericano.
Nella raccolta "Selected Poems", pubblicata nel 1966
Tra il 1976 ed il 1978 Robert Hayden è stato il primo "negro" ad essere insignito del prestigioso riconoscimento nazionale di "Poeta Laureato".

Una poesia che non racconta della ribellione degli schiavi neri avvenuta nell'agosto del 1831 nella contea di Southampton, Virginia, ma dell'ardore visionario del suo "messia", lo schiavo letterato e predicatore Nat Turner (1800-1831), che tutti i neri chiamavano – non a caso – "Profeta". Nat Turner riteneva di aver ricevuto da Dio l'incarico di sradicare il male dal mondo, e il male era l'uomo bianco oppressore. Solo così avrebbe potuto avverarsi la Parola, che i primi sarebbero stati gli ultimi e gli ultimi i primi...

Nat Turner non finì crocifisso, ma impiccato. Non risorse, anche perchè il suo corpo fu smembrato... (continuer)
Then fled, O brethren, the wicked juba
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 26/10/2020 - 18:10
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Σταυρός του Νότου

Σταυρός του Νότου
Stavrós tou Nótou
[ 1947 ]

Ποίημα / Poesia / A Poem by / Poème / Runo :
Níkos Kavvadías

Μουσική / Musica / Music / Musique / Sävel:
Thanos Mikroutsikos

Ερμηνεία / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
1. Emilía Sarri [ Αιμιλία Σαρρή ]
'Αλμπουμ / Album:
Σταυρός του Νότου [Stavrós tou Nótou] [1979]

2. Yorgos Dalaras
'Αλμπουμ / Album:
Γραμμές Των Οριζόντων [Grammés Ton Orizónton] [1991]

La canzone è stata citata in CCG in più occasioni, tra queste Οι γάτες των φορτηγών e la scheda biografica Vasilis Papakonstandinou.
La poesia fa parte della raccolta Pousi [ Πουσι ] / Nebbia , pubblicata nel 1947. Kavvadias la dedicò George Theotokas, scrittore ed intellettuale di spicco, all’epoca direttore del Teatro Nazionale, che aveva valutato positivamente Marabù. Si notano i riferimenti a due poesie, parte di tale raccolta: William George Allum e Un coltello / Ἕνα... (continuer)
Έβραζε το κύμα του γαρμπή [1]
(continuer)
envoyé par Riccardo Gullotta 26/10/2020 - 12:28
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Pohod na Sybir

Pohod na Sybir
[1877]
Poesia di Vasile Alecsandri
A poem by Vasile Alecsandri
Poème de Vasile Alecsandri
Vasile Alecsandrin runo
Sub cer de plumb întunecos,
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 26/10/2020 - 08:28
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Vietato

Vietato
1977
Il re di niente

Eppure, ascoltare per credere, Francesco Arminio non dispiace, collocandosi in una via di mezzo tra la prima Assemblea Musicale Teatrale e Franco Fanigliulo, a cui lo avvicina una certa impostazione ironica. In comune con il gruppo di Gian Piero Alloisio ha, a nostro avviso, la posizione da cui viene letta e interpretata la società e la politica italiana di quei nervosi e controversi secondi anni ’70: la sua è una voce critica in presa diretta, e dall’interno, del Movimento, una voce che non risparmia staffilate a una certa sinistra, che solo qualche anno prima Tom Wolfe aveva definito radical-chic. Ai suoi strali non sfugge la buona borghesia benpensante, ma neanche i mostri sacri della canzone d’autore impegnata (Francesco I e Francesco II), o meglio, quel pubblico che li usa come pretesti per sentirsi a posto con la coscienza (come si può evincere dall’iniziale “La... (continuer)
Vietato entrare
(continuer)
envoyé par Alberto Scotti 25/10/2020 - 21:56
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Favola

Favola
C'era una volta un paese
(continuer)
envoyé par Alberto Scotti 25/10/2020 - 21:52
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Domenico Modugno: L'anniversario

Domenico Modugno: L'anniversario
Testo di Iaia Fiastri, musica di Domenico Modugno.

Originariamente lato A del 45 giri L'anniversario / Appendi un nastro giallo (RCA, 1973); poi nell'album L'anniversario (Carosello Records, 1976).

Questa versione, preceduta da un breve parlato di Modugno, fu incisa sul lato 1 di un 45 giri a cura della Sezione Stampa e Propaganda del PSI (SSP 5, 1974), pubblicato in occasione della campagna referendaria contro l'abolizione della legge sul divorzio [il lato 2 contiene un intervento di Arnoldo Foà].
Io sono sposato, ho tre figli, viviamo tutti insieme d'amore e d'accordo: sono un uomo fortunato. Ma chi non è fortunato come me, eh? Io credo nel matrimonio, ma in un matrimonio giusto, sano, sereno. Il matrimonio significa amore, libera scelta, non deve diventare un ergastolo. Dimostriamo di rispettare il matrimonio dicendo no all'abolizione del divorzio, questa conquista di ogni popolo libero e civile. Il no che diremo il 12 maggio è il no più giusto che possiamo dire. E allora dedico questa canzone a tutte le coppie che si vogliono bene senza ipocrisie, senza equivoci, senza compromessi, e sperando che il 12 maggio diventi il più bell'anniversario per noi tutti!
(continuer)
envoyé par L.L. 25/10/2020 - 19:35
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Unni si'

Unni si'
2014
Vurria Vulari

In questa canzone chi parla è Felicia Bartolotta Impastato, figura importantissima per la maturazione civile e politica di Peppino, modello di intransigenza e rigore morale. Dopo un primo momento di smarrimento in seguito all'omicidio del figlio, fatto saltare in aria il 9 maggio del 1978, questa donna non s'è persa d'animo: ha raccolto l'eredità di Peppino intraprendendo la sua personale lotta contro la mafia e battendosi affinché la matrice mafiosa dell'assassinio venisse alla luce.

Unni si', testo Francesco Giuffrida; musica, chitarra e voce Giada Salerno "Ciatuzza", arrangiamento e chitarra Denis Stern; registrazione e mix Max Ficara, SilverLining Milano
Unni si’ ca ti cercu a tutti banni,
(continuer)
envoyé par Dq82 25/10/2020 - 19:25
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Planet Caravan

Planet Caravan
(1970)
dal secondo album dei Black Sabbath, Paranoid
ripresa anche dai Pantera

Musicalmente, come spiega bene wikipedia, il brano è una sperimentazione piuttosto lontana dal canonico Heavy Rock dei Sabbath (e questa di proporre uno o due brani 'sperimentali' e di 'distacco' dal rock pesante per ogni album fu peculiarità fissa dei Sabbath per tutti gli anni '70). Questo brano infatti crea una sorta di atmosfera simile a quella di un sogno, effetto ottenuto principalmente dalla (in questo caso) insolita e calda voce di Ozzy Osbourne, filtrata con l'altoparlante rotante Leslie. L'accompagnamento è affidato a un vorticoso riff di basso di Geezer Butler su una sezione percussiva 'tribale' molto incisiva di Bill Ward. Particolarmente apprezzabile anche l'assolo di chitarra di sapore jazz eseguito da Tony Iommi verso il finale, con l'accompagnamento di una semplice sequenza di accordi di pianoforte... (continuer)
We sail through endless skies
(continuer)
25/10/2020 - 19:11
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Maria Moita

Maria Moita
[1963]
Letras e música de Carlos Lyra e Vinícius de Moraes
Álbum: Nara [1964]

Do primeiro álbum "Nara" uma poesia que revela bem o pensamento discriminatório em relação a mulher. Se comparado com tempos idos, grandes mudanças aconteceram. E a cada dia pode melhorar. Mas também pode retroceder. Essa é a disputa que está sempre em jogo em nossa sociedade..
Nasci lá na Bahia
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envoyé par giorgio 25/10/2020 - 18:20
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Dooo It!

Dooo It!
(2015)
Scritta da Wayne Coyne, Dennis Coyne, Miley Cyrus & Steven Drozd
dall'album Miley Cyrus & Her Dead Petz prodotto da Miley Cyrus con The Flaming Lips

Provocatoria e provocante, Miley Cyrus lancia in questa canzone un vero e proprio inno alla pace ma soprattutto all'erba... anche se nega di essere una hippy.
Yeah, I smoke pot
(continuer)
25/10/2020 - 17:52
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Dormi, bambino mio

Dormi, bambino mio
1974

L’album è caratterizzato dalla presenza del bassista Pat Donaldson (già nei Fotheringay nel 1970 con Sandy Denny, e nell'album di Richard Thompson, "Henry The Human Fly"), di Gianni Mazza (maestro orchestrante negli anni ’80 al fianco di Renzo Arbore), dello stesso Grossman (chitarre e pedal steel), di Roberto Satti (chitarra nei brani 7 e 9). L’album, comunque, non viene promosso in maniera particolare dalla RCA. Merita senz'altro un ascolto per l'intensità della scrittura, la capacità di coniugare brillantemente l'attenzione per le tematiche tipiche della canzone d'autore italiana, con atmosfere crude e allo stesso tempo intrise di romanticismo, con un suono essenziale immune da banalità e il cantato che attira l'attenzione su angosce e illusioni private, maturando legittime velleità autoriali. Gli arrangiamenti sono molto raffinati: sembrano soffiare nel cuore una irruenta vitalità.

dalla recensione di Gaetano Simarco
Dormi, bambino mio, nel tuo lettino
(continuer)
envoyé par Alberto Scotti 25/10/2020 - 17:39




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