Boys of Mullaghbawn
anonyme
On a Monday morning early my wandering steps they'd lead me
(continuer)
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envoyé par Cattia Salto 26/3/2018 - 10:59
Bound for Botany Bay
anonyme
Ballata popolare sul trasporto dei detenuti “Bound for Botany Bay”, conosciuta semplicemente come “Botany Bay” è entrata nella tradizione popolare australiana pur essendo stata scritta nel 1885 a Londra come parte di una commedia musicale dal titolo ‘Little Jack Shepherd’, rappresentata l’anno successivo anche a Melbourne. In realtà i trasporti dei detenuti nelle colonie penali del Nuovo Galles del Sud erano stati interrotti nel 1820 e quelli per la Tasmania nel 1856, ma la ballata riprende la letteratura inglese dei broadsides precedenti in cui la vaga destinazione era conosciuta come Botany Bay.
Più in generale si rileva una inversione di tendenza culturale a partire dal 1840 che riflette una visione più aderente al nuovo clima dell’illuminismo: le punizioni sommarie e brutali vengono considerate incivili e inumane, mentre prima per reati di entità minore, come piccoli furti, spergiuro,... (continuer)
Più in generale si rileva una inversione di tendenza culturale a partire dal 1840 che riflette una visione più aderente al nuovo clima dell’illuminismo: le punizioni sommarie e brutali vengono considerate incivili e inumane, mentre prima per reati di entità minore, come piccoli furti, spergiuro,... (continuer)
Farewell to old England for ever,
(continuer)
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envoyé par Cattia Salto 26/3/2018 - 10:46
The Shore of Botany Bay
anonyme
La produzione di ballate ottocentesche che hanno come tema la deportazione in Australia è ricorrente per tutto il secolo.
Botany Bay, Moreton Bay, Van Diemen’s Land, Port Phillis, Port Arthur, Macquarie Harbour, e Norfolk Island sono tristi nomi che ricorrono nelle ballate sulle deportazioni in cui si mescolarono realtà a fantasia tese a formare l’opinione e le aspettative dell’uomo comune su quelle terre.
E' il canto di un irlandese emigrato in Australia come cercatore d'oro. Della canzone esistono molte varianti testuali ma tutte ci dicono che Paddy è un muratore irlandese stanco del suo lavoro ai Docks, che trova un passaggio su di una nave diretta verso l'Australia per andare a cercare l'oro.
Questa versione testuale è stata raccolta dal poeta e cantore australiano Harold Percival Croydon "Duke" Tritton (1886-1965) che ha sentito la ballata cantata per le strade di Sydney all'inizio del 900, il IV verso è aggiunto di suo pugno
tratto da Terre celtiche
Botany Bay, Moreton Bay, Van Diemen’s Land, Port Phillis, Port Arthur, Macquarie Harbour, e Norfolk Island sono tristi nomi che ricorrono nelle ballate sulle deportazioni in cui si mescolarono realtà a fantasia tese a formare l’opinione e le aspettative dell’uomo comune su quelle terre.
E' il canto di un irlandese emigrato in Australia come cercatore d'oro. Della canzone esistono molte varianti testuali ma tutte ci dicono che Paddy è un muratore irlandese stanco del suo lavoro ai Docks, che trova un passaggio su di una nave diretta verso l'Australia per andare a cercare l'oro.
Questa versione testuale è stata raccolta dal poeta e cantore australiano Harold Percival Croydon "Duke" Tritton (1886-1965) che ha sentito la ballata cantata per le strade di Sydney all'inizio del 900, il IV verso è aggiunto di suo pugno
tratto da Terre celtiche
I'm on my way down to the quay where the good ship Nell doth lay
(continuer)
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envoyé par Cattia Salto 26/3/2018 - 10:22
Scots callan’ o’ bonnie Dundee
TESTO “Scots callan’ o’ bonnie Dundee”
MELODIA “Adew Dundee” (in Skene MS 1620 circa)
La ballata “Scots callan’ o’ bonnie Dundee” è passata per la penna di Robert Burns, ma gli studiosi non sono concordi nell’attribuzione dei versi. Probabilmente deriva da “Jockey’s Escape from Bonnie Dundee” ed è stata pubblicata nello “Scots Musical Museum”, N° 99, Vol 1, 1787.
“Callant” è una vecchia parola scozzese per ragazzo, la versione popolare della ballata raccontava delle prodezze amorose di un ragazzo – soldatino pronto a darsela a gambe piuttosto che sposare la ragazza ingravidata.
La ragazza però è innamorata del suo bel soldatino e cantando la nanna al loro bambino ne attende il ritorno. E tuttavia è anche un anti-war song con l’andamento di un lamento.
Terre celtiche
MELODIA “Adew Dundee” (in Skene MS 1620 circa)
La ballata “Scots callan’ o’ bonnie Dundee” è passata per la penna di Robert Burns, ma gli studiosi non sono concordi nell’attribuzione dei versi. Probabilmente deriva da “Jockey’s Escape from Bonnie Dundee” ed è stata pubblicata nello “Scots Musical Museum”, N° 99, Vol 1, 1787.
“Callant” è una vecchia parola scozzese per ragazzo, la versione popolare della ballata raccontava delle prodezze amorose di un ragazzo – soldatino pronto a darsela a gambe piuttosto che sposare la ragazza ingravidata.
La ragazza però è innamorata del suo bel soldatino e cantando la nanna al loro bambino ne attende il ritorno. E tuttavia è anche un anti-war song con l’andamento di un lamento.
Terre celtiche
O, whaur gat ye that hauver-meal bannock (1)?
(continuer)
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envoyé par Cattia Salto 26/3/2018 - 10:05
Una giornata particolare
In "Una giornata particolare", brano interpretato in coppia da Federico Marchioro e Luca Bassanese, il cantato scarno, asciutto, rigoroso, povero di virtuosismi, ma estremamente diretto di Marchioro, unito alla forza, alla presenza scenica e alla teatralità innata di Bassanese, conferiscono al pezzo il carattere di una “narrazione civile”, del racconto di una sconfitta collettiva. di un profondo senso d'appartenenza, di un sogno comune spezzato.
In un’Italia, dalla coscienza civile “lobotomizzata” dai grandi mezzi di comunicazione, divenuti strumento di controllo e di elaborazione di una verità ad uso e consumo di un’onnipotente oligarchia, di un “Grande Fratello”, di orwelliana memoria, è giunto il momento di celebrare in questa “giornata particolare”, data che entrerà nei libri di storia, a memoria per le generazioni a venire, la “morte della sinistra” e la vittoria di un “Nuovo Ordine”... (continuer)
In un’Italia, dalla coscienza civile “lobotomizzata” dai grandi mezzi di comunicazione, divenuti strumento di controllo e di elaborazione di una verità ad uso e consumo di un’onnipotente oligarchia, di un “Grande Fratello”, di orwelliana memoria, è giunto il momento di celebrare in questa “giornata particolare”, data che entrerà nei libri di storia, a memoria per le generazioni a venire, la “morte della sinistra” e la vittoria di un “Nuovo Ordine”... (continuer)
L’Italia ha deciso
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envoyé par Federico Marchioro 26/3/2018 - 00:23
Espressionismo
“Espressionismo”, rabbioso ed eversivo pamphlet parigino di fine ‘800 nei suoi versi iniziali così evocativi “E’ tempo di stringersi attorno ad un fuoco, di promettersi sangue, sudore, lacrime.”, è un appello alla mobilitazione rivolto a tutti i “partigiani del mondo” per rimanere sé stessi in un istinto di sopravvivenza, contro qualsiasi forma di controllo, di manipolazione delle coscienze, di annullamento delle identità, esercitati da una sorta di “dittatura del pensiero unico”.
La storia è, è stata e per sempre sarà violenza, scontro ed eterna lotta tra opposte fazioni, restarne fuori, non prenderne parte, significa “soccombere”, travolti dalla battaglia che in questo nuovo millennio ha assunto i contorni e i lineamenti di una “guerra mondiale”, ad alto tasso ideologico, tra ribelli sognatori e “poteri forti”, minoranze di privilegiati e potentati economici.
Al ritmo di un trascinante... (continuer)
La storia è, è stata e per sempre sarà violenza, scontro ed eterna lotta tra opposte fazioni, restarne fuori, non prenderne parte, significa “soccombere”, travolti dalla battaglia che in questo nuovo millennio ha assunto i contorni e i lineamenti di una “guerra mondiale”, ad alto tasso ideologico, tra ribelli sognatori e “poteri forti”, minoranze di privilegiati e potentati economici.
Al ritmo di un trascinante... (continuer)
E’ tempo di stringersi attorno a un fuoco
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envoyé par Federico Marchioro 25/3/2018 - 23:51
The Battle of Otterburn
anonyme
Child ballad # 161
Una battaglia nel Border in un oscuro medioevo teatro di continue scorrerie tra Scozia e Inghilterra (siamo nel 1388) in cui Sir James Douglas, secondo conte di Douglas condusse diversi clan scozzesi alla vittoria contro le truppe inglesi comandate da Henry ""Hotspur" Percy figlio del conte di Northumberland.
Il resoconto della battaglia narrato come ballata, si ritrova su manoscritto solo a partire dal 1550, riportato poi più volte nei broadsides e stampato nelle maggiori raccolte settecentesche, fino a essere ripreso da sir Walter Scott nel suo Minstrelsy of the Scottish Border (1833).
Il conte Douglas era un personaggio influente nel Border, sposato niente meno che con la Principessa Isabella Bruce una delle figlie di Re Roberto II di Scozia.
Una teoria ipotizza che nella ballata si narri di una ripresa delle ostilità contro l'Inghilterra con due eserciti scozzesi... (continuer)
Una battaglia nel Border in un oscuro medioevo teatro di continue scorrerie tra Scozia e Inghilterra (siamo nel 1388) in cui Sir James Douglas, secondo conte di Douglas condusse diversi clan scozzesi alla vittoria contro le truppe inglesi comandate da Henry ""Hotspur" Percy figlio del conte di Northumberland.
Il resoconto della battaglia narrato come ballata, si ritrova su manoscritto solo a partire dal 1550, riportato poi più volte nei broadsides e stampato nelle maggiori raccolte settecentesche, fino a essere ripreso da sir Walter Scott nel suo Minstrelsy of the Scottish Border (1833).
Il conte Douglas era un personaggio influente nel Border, sposato niente meno che con la Principessa Isabella Bruce una delle figlie di Re Roberto II di Scozia.
Una teoria ipotizza che nella ballata si narri di una ripresa delle ostilità contro l'Inghilterra con due eserciti scozzesi... (continuer)
It fell aboot the Lammas-tide
(continuer)
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envoyé par Cattia Salto 25/3/2018 - 22:36
Bard of Armagh
anonyme
"The Bard of Armagh" è il titolo di una canzone tradizionale irlandese (Irlanda del Nord) di cui non si conosce ancora l'origine. Di padri ne ha ben quattro: due irlandesi e due scozzesi.
Incominciamo con Patrick Donnelly (1649–1716), la storia, diffusa nella contea di Armagh, più sicuramente a livello aneddotico, è curiosa: nel 1697 l'appena nominato vescovo di Dromore viene subito deposto con il promulgamento del "Bishops Banishment Act"; si dice così che Patrick nei panni di arpista itinerante con il nome di Phelim Brady girasse per la contea di Armagh continuando a offrire i suoi servizi di sacerdote cattolico.
Alcuni citano come autore l'irlandese Thomas Campbell (1733-1795) più per omonimia con il poeta scozzese che per altro, essendo questi un predicatore protestante filo-inglese; lo scozzese Thomas Campbell (1777–1844) invece era un poeta e drammaturgo che scrisse alcune canzoni... (continuer)
Incominciamo con Patrick Donnelly (1649–1716), la storia, diffusa nella contea di Armagh, più sicuramente a livello aneddotico, è curiosa: nel 1697 l'appena nominato vescovo di Dromore viene subito deposto con il promulgamento del "Bishops Banishment Act"; si dice così che Patrick nei panni di arpista itinerante con il nome di Phelim Brady girasse per la contea di Armagh continuando a offrire i suoi servizi di sacerdote cattolico.
Alcuni citano come autore l'irlandese Thomas Campbell (1733-1795) più per omonimia con il poeta scozzese che per altro, essendo questi un predicatore protestante filo-inglese; lo scozzese Thomas Campbell (1777–1844) invece era un poeta e drammaturgo che scrisse alcune canzoni... (continuer)
Oh list to the lay of a poor Irish harper
(continuer)
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envoyé par Cattia Salto 25/3/2018 - 22:16
Parcours:
Les conflits irlandais
Georges Brassens: Le Testament
Le Testament
Chanson française – Le Testament – Georges Brassens – 1956
Dialogue maïeutique
Lucien l’âne mon ami, il arrive un moment dans la vie où certains ont l’idée de se faire un testament ou de se le faire faire par un notaire.
Certes, comme je nous connais, cela ne nous arrivera pas, Marco Valdo M.I. mon ami, ni à moi, ni à toi. Ce n’est pas qu’on ait peur de le faire, mais à la vérité, que pourrait-on bien y indiquer ? Rien, rien qui ne soit dit ici dans nos dialogues et dans nos chansons. Ce sont les seuls choses que nous léguerons à la postérité. Sans doute, du point de vue commun, cela ne vaudra pas assez pour y prélever une taxe, ni même pour en faire commerce. Et c’est bien ainsi. Mais dis-moi, Marco Valdo M.I. mon ami, aurais-tu l’intention de mourir bientôt que tu évoques cette idée de testament ?
Pas vraiment, Lucien l’âne mon ami, pas vraiment, mourir bientôt, non,... (continuer)
Chanson française – Le Testament – Georges Brassens – 1956
Dialogue maïeutique
Lucien l’âne mon ami, il arrive un moment dans la vie où certains ont l’idée de se faire un testament ou de se le faire faire par un notaire.
Certes, comme je nous connais, cela ne nous arrivera pas, Marco Valdo M.I. mon ami, ni à moi, ni à toi. Ce n’est pas qu’on ait peur de le faire, mais à la vérité, que pourrait-on bien y indiquer ? Rien, rien qui ne soit dit ici dans nos dialogues et dans nos chansons. Ce sont les seuls choses que nous léguerons à la postérité. Sans doute, du point de vue commun, cela ne vaudra pas assez pour y prélever une taxe, ni même pour en faire commerce. Et c’est bien ainsi. Mais dis-moi, Marco Valdo M.I. mon ami, aurais-tu l’intention de mourir bientôt que tu évoques cette idée de testament ?
Pas vraiment, Lucien l’âne mon ami, pas vraiment, mourir bientôt, non,... (continuer)
Je serai triste comme un saule,
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envoyé par Marco Valdo M.I. 25/3/2018 - 21:29
Parcours:
Chats divers
Alan Stivell: Kan an alarc'h
Alan Stivell
Il testo e la melodia di "Kan An Alarc'h" sono stati raccolti da Hersart de la Villemarqué e pubblicati nel 1839 nella sua collezione "Barzaz Breiz": "Il cigno" è una canzone tradizionale bretone in cui si racconta del ritorno dall'esilio in Inghilterra del duca Jean de Montfort (1339-1399) per riconquistare il trono di Bretagna.
Figlio di Giovanna la Pazza e di Giovanni IV il Conquistatore, nacque durante la guerra di secessione bretone e visse alla corte del re d'Inghilterra Edoardo III per tutta la sua fanciullezza. Ritornò in Bretagna nel 1364 per riprendersi il trono, ma la sua alleanza con gli Inglesi non era ben vista dai nobili bretoni e invece di combattere contro il re francese Carlo V andò nuovamente in esilio in Inghilterra (1373).
Pochi anni dopo quando la Francia sottomise la Bretagna, furono gli stessi nobili bretoni a chiedere il ritorno del Duca. Tutta la... (continuer)
Il testo e la melodia di "Kan An Alarc'h" sono stati raccolti da Hersart de la Villemarqué e pubblicati nel 1839 nella sua collezione "Barzaz Breiz": "Il cigno" è una canzone tradizionale bretone in cui si racconta del ritorno dall'esilio in Inghilterra del duca Jean de Montfort (1339-1399) per riconquistare il trono di Bretagna.
Figlio di Giovanna la Pazza e di Giovanni IV il Conquistatore, nacque durante la guerra di secessione bretone e visse alla corte del re d'Inghilterra Edoardo III per tutta la sua fanciullezza. Ritornò in Bretagna nel 1364 per riprendersi il trono, ma la sua alleanza con gli Inglesi non era ben vista dai nobili bretoni e invece di combattere contro il re francese Carlo V andò nuovamente in esilio in Inghilterra (1373).
Pochi anni dopo quando la Francia sottomise la Bretagna, furono gli stessi nobili bretoni a chiedere il ritorno del Duca. Tutta la... (continuer)
Eun alarc'h [1], eun alarc'h tramor,
(continuer)
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envoyé par Cattia Salto 25/3/2018 - 21:17
Basique
(2017)
Album: La fête est finie
Degli enunciati semplici semplici, in forma ridotta per venire incontro alle vostre capacità mentali - come diceva Luttazzi - eppure veri. Sta in questo sito almeno per due di questi trucs simples: quello sui militanti del Front National che hanno la stessa faccia dei cattivi nei film, e il fatto che all'estero sei straniero, quindi non serve a niente essere razzisti. Senza dimenticare che cento persone possiedono la metà delle ricchezze del globo.
Album: La fête est finie
Degli enunciati semplici semplici, in forma ridotta per venire incontro alle vostre capacità mentali - come diceva Luttazzi - eppure veri. Sta in questo sito almeno per due di questi trucs simples: quello sui militanti del Front National che hanno la stessa faccia dei cattivi nei film, e il fatto che all'estero sei straniero, quindi non serve a niente essere razzisti. Senza dimenticare che cento persone possiedono la metà delle ricchezze del globo.
[Intro version clip]
(continuer)
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25/3/2018 - 16:32
Normal
(2018)
Album Cure
La risposta di Eddy de Pretto, giovane rapper francese, all'omofobia ancora così diffusa. Il video vede Eddy salire su un ring di box per cantare la sua canzone. "Sono completamente normale, completamente banale".
Album Cure
La risposta di Eddy de Pretto, giovane rapper francese, all'omofobia ancora così diffusa. Il video vede Eddy salire su un ring di box per cantare la sua canzone. "Sono completamente normale, completamente banale".
Penses-tu qu'j'suis responsable
(continuer)
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25/3/2018 - 16:17
Tout va bien
Album La fête est finie (2017)
Prodotto da Stromae & Skread
Un adulto racconta a un bambino i rischi della vita. Per non scioccarlo svelandogli il lato oscuro della vita adulta, trova delle scuse inventate sui senza-tetto, le donne picchiate o la guerra.
Il testo può essere anche interpretato come una critica a un mondo che chiude gli occhi sui veri problemi e che si ripete che tutto va bene, come la marchesa di Keny Arkana.
Prodotto da Stromae & Skread
Un adulto racconta a un bambino i rischi della vita. Per non scioccarlo svelandogli il lato oscuro della vita adulta, trova delle scuse inventate sui senza-tetto, le donne picchiate o la guerra.
Il testo può essere anche interpretato come una critica a un mondo che chiude gli occhi sui veri problemi e che si ripete che tutto va bene, come la marchesa di Keny Arkana.
Dors
(continuer)
(continuer)
envoyé par Lorenzo 25/3/2018 - 13:46
Arrivano dal mare
2018
Storie vere di una nave fantasma
Storie vere di una nave fantasma
In fondo al tramonto
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 25/3/2018 - 10:21
Pagliaccio
2018
Storie vere di una nave fantasma
Questa canzone è dedicata ad Anas Al-Bash, "il pagliaccio di Aleppo" un ragazzo di 24 anni che avrebbe lavorato per la Space of Hope, facendo il pagliaccio per gli orfani di Aleppo. Uso il condizionale perché, come già successo per i White helmets, spesso non è chiaro dove sia la verità e dove la propaganda.
La notizia della morte è girata sui principali media internazionali, ma Si trovano sempre e solo 4 foto. Non c'era notizia di Anas Al-Bash sul sito dell'associazione per cui lavorava fino alla sua morte. Insomma siamo consapevoli del rischio bufala. Ma l'idea che ci sia qualcuno che continui a voler far ridere i bambini sotto le bombe ci piace, e crediamo anche nell'assoluta buonafede dei Nuju che hanno proposto questa canzone, quindi, almeno per l'idea, il Pagliaccio entra tra le CCG.
Storie vere di una nave fantasma
Questa canzone è dedicata ad Anas Al-Bash, "il pagliaccio di Aleppo" un ragazzo di 24 anni che avrebbe lavorato per la Space of Hope, facendo il pagliaccio per gli orfani di Aleppo. Uso il condizionale perché, come già successo per i White helmets, spesso non è chiaro dove sia la verità e dove la propaganda.
La notizia della morte è girata sui principali media internazionali, ma Si trovano sempre e solo 4 foto. Non c'era notizia di Anas Al-Bash sul sito dell'associazione per cui lavorava fino alla sua morte. Insomma siamo consapevoli del rischio bufala. Ma l'idea che ci sia qualcuno che continui a voler far ridere i bambini sotto le bombe ci piace, e crediamo anche nell'assoluta buonafede dei Nuju che hanno proposto questa canzone, quindi, almeno per l'idea, il Pagliaccio entra tra le CCG.
Erano gli anni dei bombardamenti
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 25/3/2018 - 10:03
Ultra Pharum
(2018)
Testo: Alessandro Mannarino e Samuel Umberto Romano
Musiche: Samuel Umberto Romano, Alessandro Mannarino, Ale Bavo
Produzione artistica: Samuel Umberto Romano, Alessandro Mannarino, Ale Bavo
Mix: Ale Bavo
Mastering: Antonio Baglio (presso Miami Mastering)
Ale Bavo: synth
Christian Montanarella: batteria
Alessandro Chimienti: corde
Renato Vecchio: fiati
Benedetta Di Pasquale: voce francese
Collettivo "La mano di Francesco”: coro
Fonici Red Bull Studio Mobile: Andrea Sologni, Simone Sproccati
Ultra Pharum racconta della diversità, di come spesso ci facciamo intimorire dal diverso, quando invece le altre culture sono una ricchezza. Mi piace raccontare l’esempio del sindaco di una cittadina calabrese: vedendo la sua città prosciugarsi, i giovani andavano al nord o all’estero, decise di accogliere tutti i migranti che poteva e affiancarli ai lavoratori locali, assistente... (continuer)
Testo: Alessandro Mannarino e Samuel Umberto Romano
Musiche: Samuel Umberto Romano, Alessandro Mannarino, Ale Bavo
Produzione artistica: Samuel Umberto Romano, Alessandro Mannarino, Ale Bavo
Mix: Ale Bavo
Mastering: Antonio Baglio (presso Miami Mastering)
Ale Bavo: synth
Christian Montanarella: batteria
Alessandro Chimienti: corde
Renato Vecchio: fiati
Benedetta Di Pasquale: voce francese
Collettivo "La mano di Francesco”: coro
Fonici Red Bull Studio Mobile: Andrea Sologni, Simone Sproccati
Ultra Pharum racconta della diversità, di come spesso ci facciamo intimorire dal diverso, quando invece le altre culture sono una ricchezza. Mi piace raccontare l’esempio del sindaco di una cittadina calabrese: vedendo la sua città prosciugarsi, i giovani andavano al nord o all’estero, decise di accogliere tutti i migranti che poteva e affiancarli ai lavoratori locali, assistente... (continuer)
Oro, oro nero
(continuer)
(continuer)
24/3/2018 - 15:54
Kumbaya, my love
2018
Ti distrai scrivendo canzoni e ti risvegli in un paese razzista.
Aldilà del disco che arriverà, oggi esce un singolo a cui ho lavorato velocemente nei ritagli di tempo: un'istantanea.
Celebrare la memoria di alcuni avvenimenti non è roba da paleontologi ma un modo per ricordare che certe conquiste di civiltà non andrebbero date per scontate.
Anche essere liberi di amare chi vogliamo è un privilegio da non sottovalutare.
"Finché distanza non vi separi..." sanciva la formula di matrimonio fra schiavi, perché l'uno o l'altra avrebbero potuto essere venduti a un diverso padrone in qualsiasi momento e interrompere, costretti, il loro amore a tempo determinato. Terribile.
In un clima tanto teso per il nostro paese, spero che questa canzone, che guarda alle sterminate piantagioni di cotone americane e alla culla dell'umanità, mamma Africa, aiuti nel suo piccolo ad alleggerire un'aria... (continuer)
Ti distrai scrivendo canzoni e ti risvegli in un paese razzista.
Aldilà del disco che arriverà, oggi esce un singolo a cui ho lavorato velocemente nei ritagli di tempo: un'istantanea.
Celebrare la memoria di alcuni avvenimenti non è roba da paleontologi ma un modo per ricordare che certe conquiste di civiltà non andrebbero date per scontate.
Anche essere liberi di amare chi vogliamo è un privilegio da non sottovalutare.
"Finché distanza non vi separi..." sanciva la formula di matrimonio fra schiavi, perché l'uno o l'altra avrebbero potuto essere venduti a un diverso padrone in qualsiasi momento e interrompere, costretti, il loro amore a tempo determinato. Terribile.
In un clima tanto teso per il nostro paese, spero che questa canzone, che guarda alle sterminate piantagioni di cotone americane e alla culla dell'umanità, mamma Africa, aiuti nel suo piccolo ad alleggerire un'aria... (continuer)
I campi di cotone
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 23/3/2018 - 23:10
Viaggia sona e canta
2015
Tra le pieghe di un cielo stellato
Testo, musica di Bruno Mauro- Flavio Giordano
2017
Di Terra, di mare e di stelle
Feat. Vincenzo Romano
"Chitarra e tamburello non conoscono frontiere" e "nessuno deve perdere la dignità" una musica popolare, una tammurriata che diventa un canto di integrazione. Mi vengono in mente, ascoltando questa canzone la frase: “Là dove senti cantare, fermati. Gli uomini malvagi non hanno canzoni…” di Léopold Sédar Senghor (1906-2001), poeta senegalese, presidente del Senegal tra il 1960 ed il 1980. E la canzone Le radici ca tieni dei Sud Sound System
Tra le pieghe di un cielo stellato
Testo, musica di Bruno Mauro- Flavio Giordano
2017
Di Terra, di mare e di stelle
Feat. Vincenzo Romano
"Chitarra e tamburello non conoscono frontiere" e "nessuno deve perdere la dignità" una musica popolare, una tammurriata che diventa un canto di integrazione. Mi vengono in mente, ascoltando questa canzone la frase: “Là dove senti cantare, fermati. Gli uomini malvagi non hanno canzoni…” di Léopold Sédar Senghor (1906-2001), poeta senegalese, presidente del Senegal tra il 1960 ed il 1980. E la canzone Le radici ca tieni dei Sud Sound System
E nuie campamm 'e musica
(continuer)
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envoyé par Dq82 23/3/2018 - 22:55
Víctor Jara: El árbol del olvido
Testo del poeta uruguaiano FERNÁN SILVA VALDÉS, musica di ALBERTO GINASTERA
La canzone si trova in: "Canto Libre" del 1970.
In occasione della recente pubblicazione del mio ricordo di Lhasa de Sela su Blogfoolk Magazine
ho notato l'assenza di “El árbol del olvido” nella pagina dedicata a Victor Jara, che propongo di inserire.
La canzone è del 1938. Lhasa, nel 1997, a conclusione del suo primo disco “La Llorona” interpreta la medesima versione cantata da Victor Jara.
La canzone si trova in: "Canto Libre" del 1970.
In occasione della recente pubblicazione del mio ricordo di Lhasa de Sela su Blogfoolk Magazine
ho notato l'assenza di “El árbol del olvido” nella pagina dedicata a Victor Jara, che propongo di inserire.
La canzone è del 1938. Lhasa, nel 1997, a conclusione del suo primo disco “La Llorona” interpreta la medesima versione cantata da Victor Jara.
En mis pagos hay un árbol,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Flavio Poltronieri 23/3/2018 - 18:38
Stelle marine
2017
Album: Terra
Dentro ci sono gli insulti e le preghiere, dei canti allegri e struggenti, gli interessi dell’Eni, il cielo dipinto di blu metallizzato, chi si salva camminando sulle acque del Mediterraneo, la sabbia del Sahara che a volte ritroviamo sul parabrezza della macchina dopo che ha piovuto. La 90 che è la circolare esterna, l’autobus che prendevo appena arrivato a Milano sette otto anni fa sentendomi molto solo e molto contento di essere lì.
Vasco Brondi
Album: Terra
Dentro ci sono gli insulti e le preghiere, dei canti allegri e struggenti, gli interessi dell’Eni, il cielo dipinto di blu metallizzato, chi si salva camminando sulle acque del Mediterraneo, la sabbia del Sahara che a volte ritroviamo sul parabrezza della macchina dopo che ha piovuto. La 90 che è la circolare esterna, l’autobus che prendevo appena arrivato a Milano sette otto anni fa sentendomi molto solo e molto contento di essere lì.
Vasco Brondi
In questa notte
(continuer)
(continuer)
22/3/2018 - 23:35
Hughie Grame
anonyme
(Child #191)
[XVI° secolo?]
Una ballata tradizionale di origine scozzese che Francis James Child riporta in sei o sette versioni (quella che propongo è la prima) nella sua raccolta “The English and Scottish Popular Ballads” (1882-1898), ma che si trova già nel “Minstrelsy of the Scottish Border” di Sir Walter Scott (1802-1803)
Ripresa da Ewan MacColl, senza e con Peggy Seeger, negli anni 50, per esempio in “The English and Scottish Popular Ballads, Volume III” del 1956 e “Classic Scots Ballads” del 1959.
Interpretata poi da molti altri artisti, una su tutti June Tabor
Sir Walter Scott descriveva così le "Border Ballads" di cui "Hughie Graham" è una delle più famose:
"Il tratto di terra nuda e ondulata, a nord del Tyne e delle Cheviot Hills fino agli altipiani scozzesi meridionali, fu per lungo tempo il territorio di uomini che parlavano inglese, ma avevano la visione degli appartenenti... (continuer)
[XVI° secolo?]
Una ballata tradizionale di origine scozzese che Francis James Child riporta in sei o sette versioni (quella che propongo è la prima) nella sua raccolta “The English and Scottish Popular Ballads” (1882-1898), ma che si trova già nel “Minstrelsy of the Scottish Border” di Sir Walter Scott (1802-1803)
Ripresa da Ewan MacColl, senza e con Peggy Seeger, negli anni 50, per esempio in “The English and Scottish Popular Ballads, Volume III” del 1956 e “Classic Scots Ballads” del 1959.
Interpretata poi da molti altri artisti, una su tutti June Tabor
Sir Walter Scott descriveva così le "Border Ballads" di cui "Hughie Graham" è una delle più famose:
"Il tratto di terra nuda e ondulata, a nord del Tyne e delle Cheviot Hills fino agli altipiani scozzesi meridionali, fu per lungo tempo il territorio di uomini che parlavano inglese, ma avevano la visione degli appartenenti... (continuer)
As it befell upon one time,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 22/3/2018 - 22:45
Inno a Nikkal [h.6 Zaluzi di Nikkal] dalle Canzoni Hurritiche / Hymn to Nikkal [h.6 Zaluzi to Nikkal] from the Hurrian Songs
[XV Secolo a.C.
15th Century b.C.]
Dalle "Canzoni Hurritiche"
From the "Hurrian Songs"
Comincerei questa pagina “speciale” accozzando tre affermazioni: ha a che fare con la Siria, con l'antichità più remota e con i 15 anni di questo sito.
Come (magari non) tutti sanno, la canzone contro la guerra più antica di questo sito è una canzone cinese dell'epoca della dinastia Han: Jiārù dào yuǎnzhēng jūn (in trascrizione). Risale a circa il 220 a.C., ed ha quindi circa duemiladuecento anni. A tanta distanza nel tempo si è spinto questo sito “quindicenne” nella sua ricerca e interpretazione: quando diciamo che le “CCG” contengono “canzoni di tutti i paesi e di tutte le epoche”, non sono parole campate in aria o vuoti slogan.
Intorno a questi giorni, invece, mi è venuto di spingermi ancora più indietro nel tempo, e di andare proprio agli inizi non tanto delle canzoni (e dei componimenti poetici,... (continuer)
15th Century b.C.]
Dalle "Canzoni Hurritiche"
From the "Hurrian Songs"
Comincerei questa pagina “speciale” accozzando tre affermazioni: ha a che fare con la Siria, con l'antichità più remota e con i 15 anni di questo sito.
Come (magari non) tutti sanno, la canzone contro la guerra più antica di questo sito è una canzone cinese dell'epoca della dinastia Han: Jiārù dào yuǎnzhēng jūn (in trascrizione). Risale a circa il 220 a.C., ed ha quindi circa duemiladuecento anni. A tanta distanza nel tempo si è spinto questo sito “quindicenne” nella sua ricerca e interpretazione: quando diciamo che le “CCG” contengono “canzoni di tutti i paesi e di tutte le epoche”, non sono parole campate in aria o vuoti slogan.
Intorno a questi giorni, invece, mi è venuto di spingermi ancora più indietro nel tempo, e di andare proprio agli inizi non tanto delle canzoni (e dei componimenti poetici,... (continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 22/3/2018 - 22:15
Canzone per Giulio
2018
Una delle storie più assurde degli ultimi anni per me è senz'altro quella di Giulio Regeni.
Ho ammirato da subito il suo percorso e in confronto mi sono sentito molto piccolo, anche perché il mio habitat naturale
è il confortante bozzolo di uno studio di registrazione.
L'idea di trovarsi a combattere una guerra a propria insaputa
è qualcosa che fa spavento: non ci si può difendere.
Capita a tutti noi in diverso grado, ma quasi mai fino al punto di rimetterci la vita.
Tutto questo mi ha dato molto da riflettere sul peso e le posizioni di artisti e intellettuali.
Abbracciare l'attualità, provare a filtrarla in maniera adulta, è un gioco insidioso ma è bene provarci.
Aldilà di ciò ho pensato che questo ragazzo meritasse una canzone e nel mio piccolo gliel'ho scritta senza starci troppo a pensare, come se stessi parlando a un amico davanti a un caffè al bar.
Semplicemente.
Gerardo Attanasio
Una delle storie più assurde degli ultimi anni per me è senz'altro quella di Giulio Regeni.
Ho ammirato da subito il suo percorso e in confronto mi sono sentito molto piccolo, anche perché il mio habitat naturale
è il confortante bozzolo di uno studio di registrazione.
L'idea di trovarsi a combattere una guerra a propria insaputa
è qualcosa che fa spavento: non ci si può difendere.
Capita a tutti noi in diverso grado, ma quasi mai fino al punto di rimetterci la vita.
Tutto questo mi ha dato molto da riflettere sul peso e le posizioni di artisti e intellettuali.
Abbracciare l'attualità, provare a filtrarla in maniera adulta, è un gioco insidioso ma è bene provarci.
Aldilà di ciò ho pensato che questo ragazzo meritasse una canzone e nel mio piccolo gliel'ho scritta senza starci troppo a pensare, come se stessi parlando a un amico davanti a un caffè al bar.
Semplicemente.
Gerardo Attanasio
Partisti per passione
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 22/3/2018 - 20:18
Parcours:
Vérité pour Giulio Regeni
Resistensa
2013
Eppur bisogna andare
Eppur bisogna andare
E la dorma 'n de la sera
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 22/3/2018 - 11:49
Cresceremo anche noi
2015
Eresie
“Il privato è politico” recitava un vecchio slogan femminista, volendo sottolineare come lo spazio domestico fosse il più brutale ed occulto terreno del dominio maschile sulla donna.Il brano è allo stesso tempo una carezza, una lettera di scuse ed un accorato tentativo di restituzione del maltolto all’universo femminile.
Eresie
“Il privato è politico” recitava un vecchio slogan femminista, volendo sottolineare come lo spazio domestico fosse il più brutale ed occulto terreno del dominio maschile sulla donna.Il brano è allo stesso tempo una carezza, una lettera di scuse ed un accorato tentativo di restituzione del maltolto all’universo femminile.
E abbasseremo gli occhi
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 22/3/2018 - 11:43
Migranti
2013
Eppur bisogna andare
(talk) Arequipa, Perù. a pochi minuti dal centro elegante e fastoso, sorgono le baraccopoli dei tanti migranti peruviani venuti dalle regioni del nord per cercare opportunità nella benestante "Ciudad Blanca" e spesso costretti ad una vita di stenti.
Viaggio d'emigrazione. Speranze e necessità di sopravvivenza. Migrazione come rottura di confini: tra stati nazionali, tra "barbari" e "civilizzati", tra la dignità lavorativa e le nuove forme di schiavitù.
Eppur bisogna andare
(talk) Arequipa, Perù. a pochi minuti dal centro elegante e fastoso, sorgono le baraccopoli dei tanti migranti peruviani venuti dalle regioni del nord per cercare opportunità nella benestante "Ciudad Blanca" e spesso costretti ad una vita di stenti.
Viaggio d'emigrazione. Speranze e necessità di sopravvivenza. Migrazione come rottura di confini: tra stati nazionali, tra "barbari" e "civilizzati", tra la dignità lavorativa e le nuove forme di schiavitù.
Ma è proprio la sera che se alzi lo sguardo intravedi lontano l'altra Arequipa. Quella della polvere. Sconfinata e imprecisa quanto definita e raccolta è quella del sillar.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 22/3/2018 - 11:39
Nel nome di un uomo
2017
Nel nome di un uomo
"Uno che a 28 anni perde la vita per studiare e informare, per capire i nuovi orizzonti del sindacato, per rischiare al fianco degli oppressi di un paese straniero, non è solo un ricercatore. E' un partigiano." Alessandro Sipolo
Nel nome di un uomo
"Uno che a 28 anni perde la vita per studiare e informare, per capire i nuovi orizzonti del sindacato, per rischiare al fianco degli oppressi di un paese straniero, non è solo un ricercatore. E' un partigiano." Alessandro Sipolo
Ogni terra nasconde un dettaglio
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 22/3/2018 - 11:18
Giulio Regeni
2016
È costellata di silenzi, depistaggi e verità nascoste, la ricerca della verità sull’omicidio di Giulio Regeni, il ricercatore italiano sequestrato e ucciso in Egitto tra gennaio e febbraio 2016. La collaborazione giudiziaria tra la procura egiziana e i pm di Roma, è caratterizzata da un andamento incerto fin dal ritrovamento del corpo, il tardo pomeriggio del 3 febbraio, in un fosso che costeggia l’autostrada Cairo – Alessandria. Per l’Italia è un brusco risveglio. Il giovane ricercatore di Fiumicello, 28 anni appena compiuti, era scomparso la sera del 25 gennaio mentre si recava ad un appuntamento con un amico, il professore Gennaro Gervasio, dell’Università britannica del Cairo. Insieme avrebbero dovuto andare ad una festa a casa di amici. Ma Giulio non si presenterà mai all’appuntamento. Da quella sera del 25 gennaio, quinto anniversario della rivoluzione in Egitto, di lui si perde... (continuer)
È costellata di silenzi, depistaggi e verità nascoste, la ricerca della verità sull’omicidio di Giulio Regeni, il ricercatore italiano sequestrato e ucciso in Egitto tra gennaio e febbraio 2016. La collaborazione giudiziaria tra la procura egiziana e i pm di Roma, è caratterizzata da un andamento incerto fin dal ritrovamento del corpo, il tardo pomeriggio del 3 febbraio, in un fosso che costeggia l’autostrada Cairo – Alessandria. Per l’Italia è un brusco risveglio. Il giovane ricercatore di Fiumicello, 28 anni appena compiuti, era scomparso la sera del 25 gennaio mentre si recava ad un appuntamento con un amico, il professore Gennaro Gervasio, dell’Università britannica del Cairo. Insieme avrebbero dovuto andare ad una festa a casa di amici. Ma Giulio non si presenterà mai all’appuntamento. Da quella sera del 25 gennaio, quinto anniversario della rivoluzione in Egitto, di lui si perde... (continuer)
Giulio Regeni
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 22/3/2018 - 10:26
Hands
2018
Il 25 gennaio è una data che non dovremmo mai dimenticare. Il giorno in cui la scomparsa di Giulio ha colpito la famiglia e gli amici più stretti, i compagni di collegio e di università, i colleghi e tutti noi, italiani e non, che anche solo per poco abbiamo sfiorato la sua vita e ne abbiamo condiviso i valori. Ed è su quei valori di unione e di convivenza che si fondano i Collegi del Mondo Unito (UWC), in cui Giulio aveva studiato per due anni, collegi con diverse sedi nel mondo che fanno dell’istruzione una forza per unire i popoli, le nazioni e le culture, perseguendo la pace e un futuro sostenibile.
Dall’idea di March. (all’anagrafe Marcello Mereu), anche lui ex-studente dei Collegi del Mondo Unito, nasce “Hands”, un inno alla pace dedicato a Giulio.
La canzone, scritta e prodotta insieme ai musicisti Alessandro Cirone e Mikki, è cantata dal coro degli studenti del Collegio del... (continuer)
Il 25 gennaio è una data che non dovremmo mai dimenticare. Il giorno in cui la scomparsa di Giulio ha colpito la famiglia e gli amici più stretti, i compagni di collegio e di università, i colleghi e tutti noi, italiani e non, che anche solo per poco abbiamo sfiorato la sua vita e ne abbiamo condiviso i valori. Ed è su quei valori di unione e di convivenza che si fondano i Collegi del Mondo Unito (UWC), in cui Giulio aveva studiato per due anni, collegi con diverse sedi nel mondo che fanno dell’istruzione una forza per unire i popoli, le nazioni e le culture, perseguendo la pace e un futuro sostenibile.
Dall’idea di March. (all’anagrafe Marcello Mereu), anche lui ex-studente dei Collegi del Mondo Unito, nasce “Hands”, un inno alla pace dedicato a Giulio.
La canzone, scritta e prodotta insieme ai musicisti Alessandro Cirone e Mikki, è cantata dal coro degli studenti del Collegio del... (continuer)
Put your hands in our hands
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 22/3/2018 - 10:04
Parcours:
Vérité pour Giulio Regeni
L'Orage e Naif Herin: Skyline
L'Orage e Naif Herin
2016
La macchina del tempo
Una canzone, splendida, dedicata a Walter Bonatti. Inserisco questa canzone, seppure tra gli Extra, intanto perchè nella sua grandezza può essere considerato uno sconfitto, visto che il suo ruolo nella conquista del K2 è sempre stato negato.
E poi per dedicarla a Benoit Ducos, la guida alpina francese indagata per aver salvato una famiglia di migranti sulle Alpi al confine italo-francese. Perchè le rotte dei migranti non attraversano solo il Mar Mediterraneo, ma anche le montagne, ora innevate, e spesso senza la minima attrezzatura e conoscenza del pericolo.
L’alpinismo stimola, come scriveva Walter Bonatti, la fantasia, l’idealità, il bisogno di conoscenza, ma non l’immaginazione degli autori di canzoni.
Al di fuori dei canti alpini e di pezzi strumentali, la montagna è stata, infatti, niente più che un pretesto per parlare d’amore (l’esempio... (continuer)
2016
La macchina del tempo
Una canzone, splendida, dedicata a Walter Bonatti. Inserisco questa canzone, seppure tra gli Extra, intanto perchè nella sua grandezza può essere considerato uno sconfitto, visto che il suo ruolo nella conquista del K2 è sempre stato negato.
E poi per dedicarla a Benoit Ducos, la guida alpina francese indagata per aver salvato una famiglia di migranti sulle Alpi al confine italo-francese. Perchè le rotte dei migranti non attraversano solo il Mar Mediterraneo, ma anche le montagne, ora innevate, e spesso senza la minima attrezzatura e conoscenza del pericolo.
L’alpinismo stimola, come scriveva Walter Bonatti, la fantasia, l’idealità, il bisogno di conoscenza, ma non l’immaginazione degli autori di canzoni.
Al di fuori dei canti alpini e di pezzi strumentali, la montagna è stata, infatti, niente più che un pretesto per parlare d’amore (l’esempio... (continuer)
Sì che lo sa come stare nel tempo
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 21/3/2018 - 12:23
Fil rouge
2017
Il pezzo parla di attentati terroristi. Ogni strofa rappresenta una persona.
I STROFA: GIULIO REGENI (MORTO IN EGITTO)
II STROFA: VALERIA SOLESIN (MORTA A PARIGI - BATACLAN)
III STROFA: FABRIZIA DI LORENZO (MORTA A BERLINO - MERCATI NATALIZI
Il pezzo parla di attentati terroristi. Ogni strofa rappresenta una persona.
I STROFA: GIULIO REGENI (MORTO IN EGITTO)
II STROFA: VALERIA SOLESIN (MORTA A PARIGI - BATACLAN)
III STROFA: FABRIZIA DI LORENZO (MORTA A BERLINO - MERCATI NATALIZI
Amo la libertà, massima forma di espressione
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 21/3/2018 - 11:11
Parcours:
Vérité pour Giulio Regeni
Concrete Malformation
[1989]
Writer / Scritta da: Janne Joutsenniemi
Album: No Anaesthesia!
Writer / Scritta da: Janne Joutsenniemi
Album: No Anaesthesia!
If the tough guys call you chicken shit
(continuer)
(continuer)
21/3/2018 - 02:28
Canzone per Giulio Regeni
2018
È costellata di silenzi, depistaggi e verità nascoste, la ricerca della verità sull’omicidio di Giulio Regeni, il ricercatore italiano sequestrato e ucciso in Egitto tra gennaio e febbraio 2016. La collaborazione giudiziaria tra la procura egiziana e i pm di Roma, è caratterizzata da un andamento incerto fin dal ritrovamento del corpo, il tardo pomeriggio del 3 febbraio, in un fosso che costeggia l’autostrada Cairo – Alessandria. Per l’Italia è un brusco risveglio. Il giovane ricercatore di Fiumicello, 28 anni appena compiuti, era scomparso la sera del 25 gennaio mentre si recava ad un appuntamento con un amico, il professore Gennaro Gervasio, dell’Università britannica del Cairo. Insieme avrebbero dovuto andare ad una festa a casa di amici. Ma Giulio non si presenterà mai all’appuntamento. Da quella sera del 25 gennaio, quinto anniversario della rivoluzione in Egitto, di lui si perde... (continuer)
È costellata di silenzi, depistaggi e verità nascoste, la ricerca della verità sull’omicidio di Giulio Regeni, il ricercatore italiano sequestrato e ucciso in Egitto tra gennaio e febbraio 2016. La collaborazione giudiziaria tra la procura egiziana e i pm di Roma, è caratterizzata da un andamento incerto fin dal ritrovamento del corpo, il tardo pomeriggio del 3 febbraio, in un fosso che costeggia l’autostrada Cairo – Alessandria. Per l’Italia è un brusco risveglio. Il giovane ricercatore di Fiumicello, 28 anni appena compiuti, era scomparso la sera del 25 gennaio mentre si recava ad un appuntamento con un amico, il professore Gennaro Gervasio, dell’Università britannica del Cairo. Insieme avrebbero dovuto andare ad una festa a casa di amici. Ma Giulio non si presenterà mai all’appuntamento. Da quella sera del 25 gennaio, quinto anniversario della rivoluzione in Egitto, di lui si perde... (continuer)
Qua soffia un vento, come d'uragano,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 20/3/2018 - 23:21
Land of the Living
Album: The Red Thread (2004)
Late afternoon back in New York town
(continuer)
(continuer)
20/3/2018 - 22:54
Parcours:
11 septembre: terrorisme à New York
Madre
2009
Taraneh Mousavi era una ragazza iraniana di 28 anni con capelli neri e occhi verdi.
Le sue tracce si perdono il 28 giugno quando viene arrestata insieme ai manifestanti vicino alla moschea di Ghoba. Taraneh non stava partecipando alla vicina manifestazione di protesta, si stava recando al centro di formazione e bellezza (BTE) dove segue dei corsi. Probabilmente la sua avvenenza ha attirato i poliziotti in borghese che l’hanno caricata insieme ad altri studenti manifestanti su una camionetta e portata al centro di detenzione. Tutti i detenuti sono stati smistati per il carcere di Evin o per la centrale di polizia di Nobonyad, mentre Taraneh è rimasta la sola nel centro di detenzione. Qui è stata stuprata ripetutamente e brutalmente dai poliziotti per diverse settimane.
Alcuni giorni fa la madre di Taraneh riceve una telefonata anonima da un agente governativo che le comunica che la... (continuer)
Taraneh Mousavi era una ragazza iraniana di 28 anni con capelli neri e occhi verdi.
Le sue tracce si perdono il 28 giugno quando viene arrestata insieme ai manifestanti vicino alla moschea di Ghoba. Taraneh non stava partecipando alla vicina manifestazione di protesta, si stava recando al centro di formazione e bellezza (BTE) dove segue dei corsi. Probabilmente la sua avvenenza ha attirato i poliziotti in borghese che l’hanno caricata insieme ad altri studenti manifestanti su una camionetta e portata al centro di detenzione. Tutti i detenuti sono stati smistati per il carcere di Evin o per la centrale di polizia di Nobonyad, mentre Taraneh è rimasta la sola nel centro di detenzione. Qui è stata stuprata ripetutamente e brutalmente dai poliziotti per diverse settimane.
Alcuni giorni fa la madre di Taraneh riceve una telefonata anonima da un agente governativo che le comunica che la... (continuer)
Madre, di ogni bene madre
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 20/3/2018 - 22:50
The Bush Boys
Album - Rock That Babe. (2003)
Questa ironica canzone sulla dinastia Bush risale proprio a 15 anni fa, l'anno dell'invasione dell'Iraq, la guerra di cui ancora paghiamo le consguenze.
Questa ironica canzone sulla dinastia Bush risale proprio a 15 anni fa, l'anno dell'invasione dell'Iraq, la guerra di cui ancora paghiamo le consguenze.
Listen up folks the votes are in
(continuer)
(continuer)
20/3/2018 - 22:41
Parcours:
George Walker Bush II
Black Velvet Band
[19° secolo]
Una ballata irlandese ottocentesca che Ewan MacColl imparò da Harry Cox negli anni 50
Poi nei suoi album "Bad Lads and Hard Cases - British Ballads of Crime and Criminals" (1957) e "Chorus From the Gallows" (1960), con Peggy Seeger
Una canzone tradizionale esistente in molteplici versioni, di cui la più famosa è forse quella dei Dubliners, risalente al 1967.
Il testo della versione di MacColl – insieme a molte altre – l'ho trovato sull'incommensurabile Mudcat Café
Una canzone che mi ha fatto venire subito in mente la scena dell'incontro tra Amsterdam (Leonardo DiCaprio) e la borseggiatrice Jenny (Cameron Diaz) in "Gangs of New York" di Martin Scorsese (2002), un film in cui, non a caso, la nascita di New York – e dell'America moderna - è descritta come una guerra feroce fra i Nativi, protestanti, e i Conigli Morti, cattolici, immigrati irlandesi.
Una ballata irlandese ottocentesca che Ewan MacColl imparò da Harry Cox negli anni 50
Poi nei suoi album "Bad Lads and Hard Cases - British Ballads of Crime and Criminals" (1957) e "Chorus From the Gallows" (1960), con Peggy Seeger
Una canzone tradizionale esistente in molteplici versioni, di cui la più famosa è forse quella dei Dubliners, risalente al 1967.
Il testo della versione di MacColl – insieme a molte altre – l'ho trovato sull'incommensurabile Mudcat Café
Una canzone che mi ha fatto venire subito in mente la scena dell'incontro tra Amsterdam (Leonardo DiCaprio) e la borseggiatrice Jenny (Cameron Diaz) in "Gangs of New York" di Martin Scorsese (2002), un film in cui, non a caso, la nascita di New York – e dell'America moderna - è descritta come una guerra feroce fra i Nativi, protestanti, e i Conigli Morti, cattolici, immigrati irlandesi.
In a neat little town they call Belfast
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 20/3/2018 - 21:45
Il canto della marcia (Amore e libertà)
2018
Il canto nella marcia è l'omaggio che gli AK47 hanno voluto dedicare al Kurdistan attraverso le parole del poeta Sherko Bekas e quelle del cantautore armeno Aram Tigram. Dal Rojava alla Turchia, la libertà del popolo kurdo è la nostra libertà.
Abbiamo scritto, suonato e cantato il “Canto nella marcia (Amore e Libertà)”, una canzone sul Kurdistan, che catalizza i nostri cuori su una lotta giusta, senza se e senza ma. Il Kurdistan, è una regione vastissima abitata da circa 50 milioni di curdi, cui non viene riconosciuta la propria identità linguistica, culturale e di stato indipendente. L’Iraq, l’Iran, la Siria e la Turchia, occupano e si dividono la regione dei Curdi, esercitando un potere discriminatorio, che la Turchia in particolare – attualmente – sta imponendo con la forza della violenza cieca, bombardando le città che maggiormente alimentano la resistenza. E la Turchia, la dittatura... (continuer)
Il canto nella marcia è l'omaggio che gli AK47 hanno voluto dedicare al Kurdistan attraverso le parole del poeta Sherko Bekas e quelle del cantautore armeno Aram Tigram. Dal Rojava alla Turchia, la libertà del popolo kurdo è la nostra libertà.
Abbiamo scritto, suonato e cantato il “Canto nella marcia (Amore e Libertà)”, una canzone sul Kurdistan, che catalizza i nostri cuori su una lotta giusta, senza se e senza ma. Il Kurdistan, è una regione vastissima abitata da circa 50 milioni di curdi, cui non viene riconosciuta la propria identità linguistica, culturale e di stato indipendente. L’Iraq, l’Iran, la Siria e la Turchia, occupano e si dividono la regione dei Curdi, esercitando un potere discriminatorio, che la Turchia in particolare – attualmente – sta imponendo con la forza della violenza cieca, bombardando le città che maggiormente alimentano la resistenza. E la Turchia, la dittatura... (continuer)
L'amore chiama l'amore
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 20/3/2018 - 21:11
Parcours:
Du Kurdistan
Livččen riidalit hearráiguin
[1976]
Musica / Music / Musique / Musihkka / Musik / Musikka: Åsa Blind
Testo / Lyrics / Paroles / Sánit / Text / Sanat: Mikkel Utsi
From the 1976 album De čábba niegut runiidit by Åsa Blind, Jaakko Gauriloff and Nils-Aslak Valkeapää
Sincere thanks to Åsa Blind for her help with the Sami lyrics and for her Swedish translation of them / Ett varmt tack till Åsa Blind för hennes hjälp med den samiska sångtexten och för hennes svenska översättning av den.
Heartiest congratulations to the Antiwarsongs staff for 15 years of great work. [JR]
Un ringraziamento sincero a Åsa Blind per il suo aiuto con il testo Sami e per la sua traduzione svedese. Congratulazioni di cuore allo staff di Canzoni Contro la Guerra per il 15 anni di grande lavoro.[JR]
Drowning Reindeer, Drowning Homes – Indigenous Sámi and Hydroelectricity
"This is a book regarding violence that was done against land, nature... (continuer)
Musica / Music / Musique / Musihkka / Musik / Musikka: Åsa Blind
Testo / Lyrics / Paroles / Sánit / Text / Sanat: Mikkel Utsi
From the 1976 album De čábba niegut runiidit by Åsa Blind, Jaakko Gauriloff and Nils-Aslak Valkeapää
Sincere thanks to Åsa Blind for her help with the Sami lyrics and for her Swedish translation of them / Ett varmt tack till Åsa Blind för hennes hjälp med den samiska sångtexten och för hennes svenska översättning av den.
Heartiest congratulations to the Antiwarsongs staff for 15 years of great work. [JR]
Un ringraziamento sincero a Åsa Blind per il suo aiuto con il testo Sami e per la sua traduzione svedese. Congratulazioni di cuore allo staff di Canzoni Contro la Guerra per il 15 anni di grande lavoro.[JR]
Drowning Reindeer, Drowning Homes – Indigenous Sámi and Hydroelectricity
"This is a book regarding violence that was done against land, nature... (continuer)
Livččen riidalit hearráiguin
(continuer)
(continuer)
envoyé par Juha Rämö 20/3/2018 - 13:44
Parcours:
Guerre à la Terre
La complainte de Manda
[1964]
Scritta da Jean Arnulf e Alain Goraguer
Nel secondo album di Jean Arnulf
Scritta da Jean Arnulf e Alain Goraguer
Nel secondo album di Jean Arnulf
Ma mère me l'avait dit souvent
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 20/3/2018 - 13:00
Parcours:
Peine de mort : homicide du pouvoir
Le bonheur
[1948]
Parole e musica di Jean Villard, detto Gilles, e Albert Urfer.
Interpretata dal duo Gilles & Urfer in un loro récital realizzato probabilmente nel 1965
Testo trovato su J'ai la mémoire qui chante
Parole e musica di Jean Villard, detto Gilles, e Albert Urfer.
Interpretata dal duo Gilles & Urfer in un loro récital realizzato probabilmente nel 1965
Testo trovato su J'ai la mémoire qui chante
Quand l’aurore aux accents
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 20/3/2018 - 10:18
Parcours:
Chansons d'amour contre la guerre
La mienne à moi
[1966]
Parole di Martine Merri, compagna di Arnulf
Musica di Jean Arnulf
Parole di Martine Merri, compagna di Arnulf
Musica di Jean Arnulf
La mienne à moi, tous mes amours
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 20/3/2018 - 09:53
Parcours:
Chansons d'amour contre la guerre, Déserteurs
Kłótnia druidów
Una poesiola a là Pasquino in attesa di musicare :)
Breslavia, 18 marzo 2018
Breslavia, 18 marzo 2018
Anonim polski z XXI w.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Krzysiek 20/3/2018 - 02:29
Quella sera al Leoncavallo...
Cristina "piccola" e Salvino "LiberaMente" Sagone
[20 marzo 1978]
Scritta da Cristina "piccola", 16 anni
Amica di Fausto e Iaio
Musica di Salvino Sagone
Interpretazione di Salvino Sagone con il Coro del Dopolavoro Stadera
Milano, 18 marzo 2018, auditorium “Cerri” in via Valvassori Peroni 56, quartiere Lambrate. Una via lunghissima, coi suoi palazzoni di prammatica ma anche bizzarre palazzine in stile finto liberty. All'auditorium, stracolmo, è stata spostata la....no, non voglio chiamarla “commemorazione” o roba del genere; non c'è nulla da “commemorare”, se non l'assassinio di due ragazzi di 18 anni avvenuto quarant'anni fa. Si doveva tenere tutto in via Mancinelli, dietro il vecchio Leoncavallo; ma piove a dirotto e fa freddo. Proprio come quarant'anni prima, sembra. Pioveva e faceva freddo in una primavera lontana ancora da arrivare nonostante il calendario.
E così, tutti all'auditorium, infagottati e, in massima parte, invecchiati... (continuer)
Scritta da Cristina "piccola", 16 anni
Amica di Fausto e Iaio
Musica di Salvino Sagone
Interpretazione di Salvino Sagone con il Coro del Dopolavoro Stadera
Milano, 18 marzo 2018, auditorium “Cerri” in via Valvassori Peroni 56, quartiere Lambrate. Una via lunghissima, coi suoi palazzoni di prammatica ma anche bizzarre palazzine in stile finto liberty. All'auditorium, stracolmo, è stata spostata la....no, non voglio chiamarla “commemorazione” o roba del genere; non c'è nulla da “commemorare”, se non l'assassinio di due ragazzi di 18 anni avvenuto quarant'anni fa. Si doveva tenere tutto in via Mancinelli, dietro il vecchio Leoncavallo; ma piove a dirotto e fa freddo. Proprio come quarant'anni prima, sembra. Pioveva e faceva freddo in una primavera lontana ancora da arrivare nonostante il calendario.
E così, tutti all'auditorium, infagottati e, in massima parte, invecchiati... (continuer)
Quella sera al Leoncavallo
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi e Daniela -k.d.- 19/3/2018 - 11:04
Immigrants (We Get the Job Done)
2016
The Hamilton Mixtape
(K'naan, Snow Tha Product, Riz MC & Residente)
The Hamilton Mixtape
(K'naan, Snow Tha Product, Riz MC & Residente)
You know, and it gets into this whole issue of border security
(continuer)
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envoyé par Dq82 19/3/2018 - 10:44
Paziente 37
2018
La canzone Paziente 37 è strutturata su due piani: il prima e il dopo rispetto al momento dell'esplosione..
Bologna città operosa corre alla luce del sole: "il sorriso dell'estate bacia la terra." Mentre c'è chi in preda a "deliranti ideologie" "s'erge ad assoluto e pensa ad ammazzare"
L'esplosione non interrompe il ritmo della canzone
La città è colpita dall'"orrore" ma corre accorre soccorre va a proteggere l'intimità profanata. "Bologna corri dai tuoi figli gigli rossi sulla strada" Il sorriso s'è spento, "Bologna corre tra le macerie buie". Una bomba non ha futuro, Bologna corre tra"i sogni rubati" Una bomba non ragiona non distingue "la morte vola su un gilet." Una bomba così potente cancella persino il corpo di una mamma Davanti a una tragedia così inconcepibile i mezzi sono scarsi
"Bologna scava a mani nude". Si portano scale come barelle, lenzuoli per coprire le vite straziate... (continuer)
La canzone Paziente 37 è strutturata su due piani: il prima e il dopo rispetto al momento dell'esplosione..
Bologna città operosa corre alla luce del sole: "il sorriso dell'estate bacia la terra." Mentre c'è chi in preda a "deliranti ideologie" "s'erge ad assoluto e pensa ad ammazzare"
L'esplosione non interrompe il ritmo della canzone
La città è colpita dall'"orrore" ma corre accorre soccorre va a proteggere l'intimità profanata. "Bologna corri dai tuoi figli gigli rossi sulla strada" Il sorriso s'è spento, "Bologna corre tra le macerie buie". Una bomba non ha futuro, Bologna corre tra"i sogni rubati" Una bomba non ragiona non distingue "la morte vola su un gilet." Una bomba così potente cancella persino il corpo di una mamma Davanti a una tragedia così inconcepibile i mezzi sono scarsi
"Bologna scava a mani nude". Si portano scale come barelle, lenzuoli per coprire le vite straziate... (continuer)
Corri, Bologna corri
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envoyé par Dq82 19/3/2018 - 09:13
Parcours:
Piazza Fontana et autres massacres d'État, Trains
Sandino
Koot vüür Massaya steht links ’ne Birch röm, (1)
(continuer)
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envoyé par Bernart Bartleby 18/3/2018 - 22:13
Le mauvais soldat
Album: Chaque jour naissant (1973)
André Dupuis è oggi un signore sulla soglia degli 80 anni e ci ha scritto perché ha trovato una sua canzone nel nosto sito ed è stato commosso dalla nostra iniziativa. Dopo aver registrato qualche disco negli anni 70 ed aver suonato nei locali parigini, in Provenza e anche fuori dai confini francesi, si è ritirato dalle scene continuando però a esibirsi per gli amici e in occasioni private. Ci racconta che questa canzone è stata scritta al ritorno di un servizio militare durato ben 28 mesi (!). Secondo noi è una canzone molto significativa e siamo ben contenti di aggiungerla alla nostra raccolta. Merci Monsieur Dupuis.
"le mauvais soldat" a été écrite dans les années 60 au retour d'un service militaire de 28 mois...
André Dupuis è oggi un signore sulla soglia degli 80 anni e ci ha scritto perché ha trovato una sua canzone nel nosto sito ed è stato commosso dalla nostra iniziativa. Dopo aver registrato qualche disco negli anni 70 ed aver suonato nei locali parigini, in Provenza e anche fuori dai confini francesi, si è ritirato dalle scene continuando però a esibirsi per gli amici e in occasioni private. Ci racconta che questa canzone è stata scritta al ritorno di un servizio militare durato ben 28 mesi (!). Secondo noi è una canzone molto significativa e siamo ben contenti di aggiungerla alla nostra raccolta. Merci Monsieur Dupuis.
"le mauvais soldat" a été écrite dans les années 60 au retour d'un service militaire de 28 mois...
Vous auriez préféré peut-être
(continuer)
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envoyé par segnalataci dall'autore, André Dupuis 18/3/2018 - 21:06
Brescia
[1974]
Parole e musica del collettivo Canzoniere della Magliana di Roma
Nel disco intitolato "Dal quartiere cantiamo la lotta"
Il Canzoniere della Magliana era composto dal tedesco Volker Klein e da sua moglie, la lucana Mimma Santarsiero, e non so da chi altri... Oggi il loro percorso musicale continua nel gruppo Auriko.
Parole e musica del collettivo Canzoniere della Magliana di Roma
Nel disco intitolato "Dal quartiere cantiamo la lotta"
Il Canzoniere della Magliana era composto dal tedesco Volker Klein e da sua moglie, la lucana Mimma Santarsiero, e non so da chi altri... Oggi il loro percorso musicale continua nel gruppo Auriko.
Prima a Milano
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 18/3/2018 - 14:50
Horea
Horea è uno dei tre brani scritti e musicati dai ragazzi dell'Istituto Penale Minorile di Bologna.
Horea, horea, wra le bhar
(continuer)
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envoyé par adriana 18/3/2018 - 11:45
Parcours:
Des prisons du monde
Andiamo Avanti
[2018]
Andiamo Avanti è uno dei tre brani scritti e musicati dai ragazzi dell'Istituto Penale Minorile di Bologna.
Andiamo Avanti è uno dei tre brani scritti e musicati dai ragazzi dell'Istituto Penale Minorile di Bologna.
Sono poche le cose davvero importanti,
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 18/3/2018 - 11:39
Parcours:
Des prisons du monde
Diamanti
[2018]
Diamanti è uno dei tre brani scritti e musicati dai ragazzi dell'Istituto Penale Minorile di Bologna.
Diamanti è uno dei tre brani scritti e musicati dai ragazzi dell'Istituto Penale Minorile di Bologna.
Non pensate che siamo differenti,
(continuer)
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18/3/2018 - 11:28
Parcours:
Des prisons du monde
Fermati e respira
[2018]
Album :Inequilibrio
Rinaldo ha 70 anni e da 60 trascorre le sue giornate in compagnia del suo gregge. Una vita scandita dalle esigenze dei suoi animali. Nonostante i molti km macinati di giorno in giorno nel suo sguardo non si avverte fatica, i suoi occhi trasmettono pace. Quella pace che solo la natura nella sua inarrivabile bellezza sa donare. Oggi Rinaldo è uno dei pochi a proseguire questo mestiere alla maniera di un tempo, lui stesso afferma che "la globalizzazione ci sta uccidendo, fra qualche anno i pastori non si troveranno più neanche nel presepe". Nonostante tutto continua imperterrito la sua avventura con dignitosa semplicità. Ad attenderlo a casa ogni sera c'è la sua famiglia, il focolare domestico ed un bicchiere di vino. In un mondo che corre sempre più veloce uomini come Rinaldo potrebbero insegnare molto, a partire dal concetto di attesa, di rispetto del tempo... (continuer)
Album :Inequilibrio
Rinaldo ha 70 anni e da 60 trascorre le sue giornate in compagnia del suo gregge. Una vita scandita dalle esigenze dei suoi animali. Nonostante i molti km macinati di giorno in giorno nel suo sguardo non si avverte fatica, i suoi occhi trasmettono pace. Quella pace che solo la natura nella sua inarrivabile bellezza sa donare. Oggi Rinaldo è uno dei pochi a proseguire questo mestiere alla maniera di un tempo, lui stesso afferma che "la globalizzazione ci sta uccidendo, fra qualche anno i pastori non si troveranno più neanche nel presepe". Nonostante tutto continua imperterrito la sua avventura con dignitosa semplicità. Ad attenderlo a casa ogni sera c'è la sua famiglia, il focolare domestico ed un bicchiere di vino. In un mondo che corre sempre più veloce uomini come Rinaldo potrebbero insegnare molto, a partire dal concetto di attesa, di rispetto del tempo... (continuer)
La notizia si è già sparsa chi si attarda è fuori corsa
(continuer)
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envoyé par adriana 18/3/2018 - 10:40
U - Soli
[2018]
Album :Inequilibrio
"U-Soli" tratta di un tema quanto mai attuale, e nasce da una riflessione semplice, istintiva, forse banale, fatta dai Punkreas "genitori" che portano a scuola i loro figli tutti i giorno. Vivono nella provincia milanese e i migliori amici dei loro bambini sono di tutte le nazionalità: bambini e ragazzi che frequentano le stesse scuole, fanno gli stessi sport, guardano gli stessi programmi, leggono gli stessi fumetti e fanno la stessa raccolta di figurine.
L'idea del video, è semplicemente quella di mostrare i volti di questi bambini a chi non ha la fortuna di poterli osservare da vicino, ogni giorno, tutti insieme. Alcuni dei protagonisti del video sono, infatti, proprio i figli dei membri della band, i loro amici, i loro compagni di classe. Gli altri sono ragazzi cresciuti all'interno di realtà splendide e meravigliose, dove le parole d'ordine sono accoglienza... (continuer)
Album :Inequilibrio
"U-Soli" tratta di un tema quanto mai attuale, e nasce da una riflessione semplice, istintiva, forse banale, fatta dai Punkreas "genitori" che portano a scuola i loro figli tutti i giorno. Vivono nella provincia milanese e i migliori amici dei loro bambini sono di tutte le nazionalità: bambini e ragazzi che frequentano le stesse scuole, fanno gli stessi sport, guardano gli stessi programmi, leggono gli stessi fumetti e fanno la stessa raccolta di figurine.
L'idea del video, è semplicemente quella di mostrare i volti di questi bambini a chi non ha la fortuna di poterli osservare da vicino, ogni giorno, tutti insieme. Alcuni dei protagonisti del video sono, infatti, proprio i figli dei membri della band, i loro amici, i loro compagni di classe. Gli altri sono ragazzi cresciuti all'interno di realtà splendide e meravigliose, dove le parole d'ordine sono accoglienza... (continuer)
Io sono pakistano ma son nato qui a Milano
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 18/3/2018 - 10:06
Podres poderes
[1984]
Parole e musica / Palavras e música
Lyrics and music / Paroles et musique
Sanat ja sävel: Caetano Veloso
Album: Velô
Italiano
English
Caratteristiche profetiche doveva avere Adriana, una delle nostre “Admin”, quando ha inserito, nel marzo scorso, questa vecchia canzone di Caetano Veloso (del 1984) che, quanto a profezie, non scherza mica. Profezie? In realtà, il sistema capitalista, da lungo tempo sottoposto a interminabili e gravi crisi, non riesce ad offrire nient'altro se non quella che è la sua funzione elementare: garantire l'ordine attraverso la violenza. Non si tratta quindi tanto di profezie, quanto di analisi offerte mediante lo strumento della canzone, nei vari “cicli” che sembrano ripetersi: nel 1984 il Brasile stava per uscire da una dittatura, nell'autunno del 2018 sembra ritornarvi a pie' pari “eleggendo” l'ex militare fascista Jair Bolsonaro alla presidenza.... (continuer)
Parole e musica / Palavras e música
Lyrics and music / Paroles et musique
Sanat ja sävel: Caetano Veloso
Album: Velô
Italiano
English
Caratteristiche profetiche doveva avere Adriana, una delle nostre “Admin”, quando ha inserito, nel marzo scorso, questa vecchia canzone di Caetano Veloso (del 1984) che, quanto a profezie, non scherza mica. Profezie? In realtà, il sistema capitalista, da lungo tempo sottoposto a interminabili e gravi crisi, non riesce ad offrire nient'altro se non quella che è la sua funzione elementare: garantire l'ordine attraverso la violenza. Non si tratta quindi tanto di profezie, quanto di analisi offerte mediante lo strumento della canzone, nei vari “cicli” che sembrano ripetersi: nel 1984 il Brasile stava per uscire da una dittatura, nell'autunno del 2018 sembra ritornarvi a pie' pari “eleggendo” l'ex militare fascista Jair Bolsonaro alla presidenza.... (continuer)
Enquanto os homens exercem seus podres poderes
(continuer)
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envoyé par adriana 18/3/2018 - 09:06
Estou Triste
O cantor e compositor baiano Caetano Veloso postou na sua página no Facebook um vídeo em que canta a música "Estou triste" em homenagem à vereadora Marielle Franco, assassinada a tiros no centro do Rio de Janeiro, na quarta-feira. Na postagem, Caetano colocou a letra da música e hashtags como #LutoporMarielle
Estou triste, tão triste
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 18/3/2018 - 07:21
MSI fuorilegge
[1976]
Parole e musica del collettivo Canzoniere della Magliana di Roma
Nel disco intitolato "Dal quartiere cantiamo la lotta"
Il Canzoniere della Magliana era composto dal tedesco Volker Klein e da sua moglie, la lucana Mimma Santarsiero, e non so da chi altri... Oggi il loro percorso musicale continua nel gruppo Auriko.
L'Italia è sempre il solito Belpaese, e non nel senso del formaggio Galbani ma del solito putrido posto culla e covo di fascisti... Ieri Giorgio Almirante e l'MSI, oggi Gianluca Iannone e Casapound, Roberto Fiore e Forza Nuova... E mai che nessuno provi a mettere fuorilegge 'sti topi neri...
Parole e musica del collettivo Canzoniere della Magliana di Roma
Nel disco intitolato "Dal quartiere cantiamo la lotta"
Il Canzoniere della Magliana era composto dal tedesco Volker Klein e da sua moglie, la lucana Mimma Santarsiero, e non so da chi altri... Oggi il loro percorso musicale continua nel gruppo Auriko.
L'Italia è sempre il solito Belpaese, e non nel senso del formaggio Galbani ma del solito putrido posto culla e covo di fascisti... Ieri Giorgio Almirante e l'MSI, oggi Gianluca Iannone e Casapound, Roberto Fiore e Forza Nuova... E mai che nessuno provi a mettere fuorilegge 'sti topi neri...
Armati di pistole
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 18/3/2018 - 00:11
Parcours:
CCG Antifà: Antifascisme militant
Down for Some Ignorance
Album: MartyrLoserKing (2016)
Una ninna nanna da incubo che elenca tutti i mali del mondo.
Una ninna nanna da incubo che elenca tutti i mali del mondo.
Yeah, I know we down for the ignorance
(continuer)
(continuer)
17/3/2018 - 23:29
It’s 12:01
2016
This song was written for the victims of the SFPD in particular, and for victims of police violence nationwide.
This song was written for the victims of the SFPD in particular, and for victims of police violence nationwide.
Those who hunger for justice are now starving at the station door
(continuer)
(continuer)
17/3/2018 - 23:21
Kult
Parole e musica di Grzegorz Dr Grzechu Dąbrowski
inedito
inedito
Kult Bentleya, kult kościoła
(continuer)
(continuer)
envoyé par Krzysiek 17/3/2018 - 23:17
Kasandra
[1978]
Parole e musica di Jacek Kaczmarski
Piano di Zbigniew Łapiński
Dall'album "Krzyk"del 1981 di cui tutte le coppie sono state distrutte dopo la proclamazione di stato marziale dal generale Jaruzelski (il 13.12.1981).Neanche una foto della copertina si è salvata.
Il testo dal sito ufficiale
Parole e musica di Jacek Kaczmarski
Piano di Zbigniew Łapiński
Dall'album "Krzyk"del 1981 di cui tutte le coppie sono state distrutte dopo la proclamazione di stato marziale dal generale Jaruzelski (il 13.12.1981).Neanche una foto della copertina si è salvata.
Il testo dal sito ufficiale
Nic się nie kończy prostym tak lub nie
(continuer)
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 17/3/2018 - 22:20
1260
[2017]
Parole e musica di Francesco Pelosi
Lyrics and music by Francesco Pelosi
Paroles et musique de Francesco Pelosi
Sanat ja musiikki: Francesco Pelosi
Album : Il rito della città
IL RITO DELLA CITTA'
- O Morte
- 1260
- Nordest
- Il rito della città
Il rito della città, album d’esordio di Francesco Pelosi uscito il 6 ottobre 2017 e anticipato dal singolo O Morte, ha come protagonista la città, luogo di partenza di un’indagine sentimentale e sonora che, più che suggerita, gli è stata costretta per diritto di nascita. Leonard Cohen cantava di non avere scelta, poiché nato con una “golden voice”. Più o meno allo stesso modo, nascere in una città di provincia, stretto fra due fabbriche e inondato di mitologie a basso prezzo (ma costosissime per l’anima), dall’osteria alla resistenza e dal cattolicesimo al mercato globale, non lascia scampo. Bisogna darsi da fare per raccogliere... (continuer)
Parole e musica di Francesco Pelosi
Lyrics and music by Francesco Pelosi
Paroles et musique de Francesco Pelosi
Sanat ja musiikki: Francesco Pelosi
Album : Il rito della città
IL RITO DELLA CITTA'
- O Morte
- 1260
- Nordest
- Il rito della città
Il rito della città, album d’esordio di Francesco Pelosi uscito il 6 ottobre 2017 e anticipato dal singolo O Morte, ha come protagonista la città, luogo di partenza di un’indagine sentimentale e sonora che, più che suggerita, gli è stata costretta per diritto di nascita. Leonard Cohen cantava di non avere scelta, poiché nato con una “golden voice”. Più o meno allo stesso modo, nascere in una città di provincia, stretto fra due fabbriche e inondato di mitologie a basso prezzo (ma costosissime per l’anima), dall’osteria alla resistenza e dal cattolicesimo al mercato globale, non lascia scampo. Bisogna darsi da fare per raccogliere... (continuer)
Tra le fiamme che bruciarono Gherardo Segalello
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 17/3/2018 - 17:14
Muerte de Emiliano Zapata
Versi comunemente attribuiti a tal Armando Liszt Arzubide, ma credo si tratti invece di Germán List Arzubide (1898-1998), poeta "estridentista" che prese parte come combattente alla Rivoluzione messicana.
Musica di Ignacio López Tarso (1925-), attore, una delle ultime figure ancora viventi dell'epoca d'oro del cinema messicano (1936-1959).
Negli anni 60 e 70 Ignacio López Tarso realizzò alcuni dischi dedicati alla Rivoluzione messicana, tra cui "Corridos de la Revolución" del 1964, da cui è tratta questa ballata dedicata al "Caudillo del Sur"
La versione più nota di questo corrido è quella (ridotta nel numero delle strofe) interpretata da Amparo Ochoa, con il titolo de "Bola suriana de la muerte de Emiliano Zapata", per esempio nel suo disco del 1975 "El cancionero popular".
Testo trovato su Bibliotecas Virtuales de México, dove sono raccolti non meno di 150 corridos dedicati al solo Zapata...
Musica di Ignacio López Tarso (1925-), attore, una delle ultime figure ancora viventi dell'epoca d'oro del cinema messicano (1936-1959).
Negli anni 60 e 70 Ignacio López Tarso realizzò alcuni dischi dedicati alla Rivoluzione messicana, tra cui "Corridos de la Revolución" del 1964, da cui è tratta questa ballata dedicata al "Caudillo del Sur"
La versione più nota di questo corrido è quella (ridotta nel numero delle strofe) interpretata da Amparo Ochoa, con il titolo de "Bola suriana de la muerte de Emiliano Zapata", per esempio nel suo disco del 1975 "El cancionero popular".
Testo trovato su Bibliotecas Virtuales de México, dove sono raccolti non meno di 150 corridos dedicati al solo Zapata...
Escuchen señores,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/3/2018 - 16:47
Sant Trofima
[2012]
Testo / Lyrics / Paroles
Poesia di / A Poem by / Poème de Michel Capoduro [1880]
Album: Marcha!
Se la Comune di Parigi è un avvenimento capitale nella storia moderna, e che quindi ha giustamente molto rilievo in questo sito (si pensi solo all'Internazionale...), non sembra essere altrettanto noto che, a partire dal 18 marzo 1871, il giorno dell'instaurazione della Comune parigina, varie altre città francesi si sollevarono e proclamarono le loro Comuni. Tra di esse, Marsiglia: la Comune di Marsiglia fu proclamata pochi giorni quella parigina, il 23 marzo 1871. Tutte le Comuni al di fuori di quella di Parigi ebbero vita più breve; quella marsigliese ebbe fine con le tre giornate di lotta e con le barricate del 4, 5 e 6 aprile. La sera stessa del 3 aprile, il generale Espivent (descritto dallo storico della Comune Marsigliese, Prosper-Olivier Lissagaray, come “un legittimista ottuso,... (continuer)
Testo / Lyrics / Paroles
Poesia di / A Poem by / Poème de Michel Capoduro [1880]
Album: Marcha!
Se la Comune di Parigi è un avvenimento capitale nella storia moderna, e che quindi ha giustamente molto rilievo in questo sito (si pensi solo all'Internazionale...), non sembra essere altrettanto noto che, a partire dal 18 marzo 1871, il giorno dell'instaurazione della Comune parigina, varie altre città francesi si sollevarono e proclamarono le loro Comuni. Tra di esse, Marsiglia: la Comune di Marsiglia fu proclamata pochi giorni quella parigina, il 23 marzo 1871. Tutte le Comuni al di fuori di quella di Parigi ebbero vita più breve; quella marsigliese ebbe fine con le tre giornate di lotta e con le barricate del 4, 5 e 6 aprile. La sera stessa del 3 aprile, il generale Espivent (descritto dallo storico della Comune Marsigliese, Prosper-Olivier Lissagaray, come “un legittimista ottuso,... (continuer)
Messièrs ai l’arma desvirada
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 17/3/2018 - 10:57
Parcours:
Antiwar Anticléricale, La Commune de Paris, 1871
Come Back Stronger
[2017]
Album : Thin Blue Border - Vol. 1
"The album is our attempt to honor the hopes of the Arab Spring and the period of global rebellion that followed in its wake, and to chronicle its tragic aftermath. From Tahrir Square and Gezi to the shores of Lesvos and Calais, these songs paint a sincere, heartfelt, and urgent picture of the world since 2011."Fonte
Album : Thin Blue Border - Vol. 1
"The album is our attempt to honor the hopes of the Arab Spring and the period of global rebellion that followed in its wake, and to chronicle its tragic aftermath. From Tahrir Square and Gezi to the shores of Lesvos and Calais, these songs paint a sincere, heartfelt, and urgent picture of the world since 2011."Fonte
With your dreams, you move the world
(continuer)
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envoyé par adriana 17/3/2018 - 09:02
See It Through
[2017]
Album : Thin Blue Border - Vol. 1
"The album is our attempt to honor the hopes of the Arab Spring and the period of global rebellion that followed in its wake, and to chronicle its tragic aftermath. From Tahrir Square and Gezi to the shores of Lesvos and Calais, these songs paint a sincere, heartfelt, and urgent picture of the world since 2011."Fonte
Album : Thin Blue Border - Vol. 1
"The album is our attempt to honor the hopes of the Arab Spring and the period of global rebellion that followed in its wake, and to chronicle its tragic aftermath. From Tahrir Square and Gezi to the shores of Lesvos and Calais, these songs paint a sincere, heartfelt, and urgent picture of the world since 2011."Fonte
They got cops on the streets, walking in lines
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 17/3/2018 - 08:59
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Terre celtiche