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Ballade n° 1 en Sol Mineur, opus 23

Ballade n° 1 en Sol Mineur, opus 23
[1835/36]

Composta nel 1835/36 da Fryderyk Chopin a Parigi, la Ballata n° 1 in Sol Minore opus 23 è la prima delle sue quattro ballate per pianoforte solo. Dedicata à monsieur le baron de Stockhausen, la ballata -secondo quanto dichiarato dallo stesso Chopin- gli fu ispirata, come le altre tre, dall'opera del poeta Adam Mickiewicz, su particolare suggestione del Konrad Wallenrod. Il pezzo (considerato tra i più difficili come esecuzione dell'intera opera chopiniana) è costruito da due temi centrali, il primo introdotto nella settima battuta dopo la breve introduzione, e il secondo nella battuta 69. Entrambi i temi si ripresentano in diverse forme. La ballata è nel tempo composto di 6/4 ad eccezione dell'introduzione (in 4/4) e della coda (in 2/2). Sezioni del brano sono tecnicamente impegnative, e la sua complessa struttura combina idee dalla forme della sonata e della variazione.

La... (continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 21/4/2015 - 23:07
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Μαδάρα [Κρητικό κανάλι]

Μαδάρα [Κρητικό κανάλι]
Madára [Kritikó kanáli]
Κρητικό παραδοσιακό
Tradizionale cretese
Προσαρμογή και ενορχέστρωση του Γιάννη Μαρκόπουλου
Στη κρητική λύρα: Νίκος Ξυλούρης
'Αλμπουμ: Ριζίτικα [1971]
Arrangiamento e orchestrazione di Yannis Markopoulos
Esecuzione alla lira cretese: Nikos Xylouris
Album: Rizitika [1971]


PIZITIKA [1971]
Yannis Markopoulos
Nikos Xylouris



Nel 1971 il genio di Yannis Markopoulos incontrò Nikos Xylouris, che del rizitiko, il canto tradizionale cretese delle “pendici” (ρίζες) delle alte montagne, era il massimo interprete vivente con la sua lira. Ne nacque un album storico, e non solo a Creta o in Grecia.


L'intero album

01. Πότε θα κάνει ξαστεριά
02. Ίντα ’χετε γύρου γύρου
03. Αγρίμια κι αγριμάκια μου
04. Μάνα κι αν έρθουν οι φίλοι μου
05. Ο χορός του Σήφακα
06. Από την άκρη των ακριώ
07. Κόσμε χρυσέ
08. Σε ψηλό βουνό (O αητός)
09. Ο Διγενής
10. Τον πλούσιο... (continuer)
envoyé par Riccardo Venturi - Ελληνικó Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 19/4/2015 - 00:04
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Ο χορός του Σήφακα

anonyme
Ο χορός του Σήφακα
O horós tou Sífaka
Κρητικό παραδοσιακό
Tradizionale cretese
Προσαρμογή και ενορχέστρωση του Γιάννη Μαρκόπουλου
Στη κρητική λύρα: Νίκος Ξυλούρης
'Αλμπουμ: Ριζίτικα [1971]
Arrangiamento e orchestrazione di Yannis Markopoulos
Esecuzione alla lira cretese: Nikos Xylouris
Album: Rizitika [1971]

E' il secondo Sifis che incontriamo in questo sito: il primo è stato un indimenticabile ragazzino dodicenne, forse il più giovane autore presente in questo sito. Il secondo è un grande eroe dell'indipendenza cretese e greca: Sifis Konstandoudakis, detto “Sifakas”, nato a Melidoni nel 1770 e morto nel 1823. La sua danza è qui suonata alla lira da Nikos Xylouris; uno Xylouris che forse per la prima volta in questo sito incontriamo nella sua versione originale, quella di massimo interprete e virtuoso dello strumento tradizionale cretese. Una danza per un combattente per la libertà, che -naturalmente-... (continuer)
envoyé par Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμἠμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 16/4/2015 - 01:55
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Casualties of War / Vittime di guerra

Casualties of War / Vittime di guerra
[1989]
Composta da Ennio Morricone
Composed by Ennio Morricone
Colonna originale del film
Vittime di Guerra
Regia di Brian De Palma
Original soundtrack of the motion picture
Casualties of War
Directed by Brian De Palma




Vittime di guerra (Casualties of War) è un film del 1989 diretto da Brian De Palma, con Michael J. Fox, Sean Penn e Ving Rhames. La pellicola si basa su di un fatto realmente accaduto durante la guerra del Vietnam nel 1966, nominato "l'incidente della collina 192". Il film fu un cambio di registro sia per il regista che per l'attore protagonista, Michael J. Fox, che sino a quel momento aveva recitato in svariate commedie e nel primo film della trilogia di Ritorno al futuro; nel film, egli mostrò di essere adatto anche a ruoli drammatici. Venne affiancato da John C. Reilly e John Leguizamo. Il film uscì il 18 agosto 1989.

Una squadra di soldati statunitensi dell'LRRP... (continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 13/4/2015 - 02:35
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27 marzo (Mai più/Ventisette marzo/Alla riscossa)

27 marzo (Mai più/Ventisette marzo/Alla riscossa)
(G. Di Folco; G. Spirito)

Alessandro Mazziotti: flauti dritti soprano, contralto, tenore e basso, cornamusa in Do, piva in Sol, tin whistle in re, gaita in Re;
Giovanni Di Folco: fisarmonica;
Gianluca Spirito: banjo, mandola, bandurria, bouzouki, mandolino, ukulele;
Mauro Munzi: rullanti
Registrato e mixato da Mauro Munzi @ 24 gradi recording studio, Roma, gennaio 2012
Produzione artistica Ned Ludd e Mauro Munzi
Prodottoda Ned Ludd

(Modena City Ramblers)

Il giorno della battaglia, musicato in un set di strumentali originali composti per commemorare quei momenti di ardore ed eroismo, ma anche di morte e distruzione
Strumentale
envoyé par dq82 12/4/2015 - 16:55
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22 ore

22 ore
(A. Mazziotti)
Giovanni Di Folco: fisarmonica;
Gianluca Spirito: banjo, mandola, chitarra acustica, bouzuki, mandolino;
Alessandro Mazziotti: cornamusa in Do, piva in Sol, zampogna a chiave in Sol
Registrato e mixato da Mauro Munzi @ 24 gradi recording studio, roma, gennaio 2012
Produzione artistica Ned Ludd e Mauro Munzi
Prodotto da Ned Ludd

(Modena City Ramblers)

Dopo l'assalto al comando tedesco gli uomini di Tombola sfuggirono al contrattacco camminando per 22 ore verso l'Appennino. Meno di un mese dopo, il 23 aprile, i SAS di farran entreranno da liberatori a Modena e il giorno seguente i "gufi" e i "garibaldini" li seguiranno a Reggio
strumentale
envoyé par Donquijote82 11/4/2015 - 20:43
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L'exécution du général

L'exécution du général
[1914]
Da/From/D'après "Chants de la mi-mort"
Per pianoforte solo
Musica di Alberto Savinio (Andrea Francesco Alberto De Chirico)
Basata in parte sulla musica del "Canto degli Italiani"
di Michele Novaro
Carlo Perrucchetti - Commento, ricerche
Lorenzo Fornaciari - Pianoforte
Modena, 5 agosto 2014

Si crede generalmente che la distorsione dell'inno nazionale in chiave antimilitarista sia nata con Jimi Hendrix e il suo Star-Spangled Banner eseguito a Woodstock nel 1969. Sbagliato. È nata nel 1914, poco prima dello scoppio della I guerra mondiale, quando Alberto Savinio, pittore, scrittore e compositore fratello del grande Giorgio De Chirico, compose L'exécution du général per pianoforte solo, distorcendo e frammentando “Fratelli d'Italia”. E chissà che Jimi Hendrix, che era un musicista di prim'ordine, non abbia avuto presente questa cosa che il nostro sito è lieto di riproporre tra... (continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 31/1/2015 - 22:36
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Peace Mound Center Statement

Peace Mound Center Statement
Musica di Leopold Kozłowski

https://www.youtube.com/watch?v=arCaFQ6FaLY
instrumental
envoyé par k 30/12/2014 - 22:42
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Ciaccona dei tempi di guerra

Ciaccona dei tempi di guerra
[1943]
Erich Itor Kahn era nato a Rimbach, nell’Odenwald tedesco, in una famiglia di fede ebraica. Il padre era un matematico ed era anche cantore nella locale sinagoga. Kahn studiò pianoforte e composizione a Francoforte e lì divenne pianista, compositore ed arrangiatore alla Südwestdeutsche Rundfunkdienst AG, una delle più importanti stazioni radiofoniche tedesche. A Francoforte Kahn ebbe modo di conoscere alcuni tra i maggiori compositori contemporanei e fu proprio lui il 29 gennaio del 1930 ad interpretare in prima assoluta la “Pièce per pianoforte Op. 33” di Arnold Schönberg.

All’avvento del nazismo Erich Itor Kahn fu sollevato da ogni incarico e fu costretto a fuggire a Parigi con sua moglie, Frida Rabinowitch. Nel 1939, all’inizio del conflitto mondiale, Kahn fu internato come “straniero nemico”. L’occupazione tedesca lo colse quindi già prigioniero. Fu nei campi di Blois e di Milles... (continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 23/9/2014 - 09:12
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Nenia judaeis qui hac aetate perierunt

Nenia judaeis qui hac aetate perierunt
[1940-41]
Erich Itor Kahn era nato a Rimbach, nell’Odenwald tedesco, in una famiglia di fede ebraica. Il padre era un matematico ed era anche cantore nella locale sinagoga. Kahn studiò pianoforte e composizione a Francoforte e lì divenne pianista, compositore ed arrangiatore alla Südwestdeutsche Rundfunkdienst AG, una delle più importanti stazioni radiofoniche tedesche. A Francoforte Kahn ebbe modo di conoscere alcuni tra i maggiori compositori contemporanei e fu proprio lui il 29 gennaio del 1930 ad interpretare in prima assoluta la “Pièce per pianoforte Op. 33” di Arnold Schönberg.

All’avvento del nazismo Erich Itor Kahn fu sollevato da ogni incarico e fu costretto a fuggire a Parigi con sua moglie, Frida Rabinowitch. Nel 1939, all’inizio del conflitto mondiale, Kahn fu internato come “straniero nemico”. L’occupazione tedesca lo colse quindi già prigioniero. Fu nei campi di Blois e di... (continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 23/9/2014 - 09:04
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Etiuda rewolucyjna (op.10 nr 12)

Etiuda rewolucyjna (op.10 nr 12)
Lo Studio op. 10 n. 12 (Étude op. 10 n. 12), conosciuto anche con i titoli apocrifi "La caduta di Varsavia" e "Rivoluzionario", è una composizione musicale per pianoforte scritta da Fryderyk Chopin nel 1831. Pare che Fryderyk Chopin l'abbia composto di getto a Stoccarda quando seppe del fallimento dell'insurrezione polacca.

envoyé par Krzysiek Wrona 18/8/2014 - 02:12
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Pace Verde

Pace Verde
instrumental

Singolo del 1982 dedicato a Greenpeace
instrumental
13/6/2014 - 19:29
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Sinfonia n. 10 in mi minore (Op. 93)

Sinfonia n. 10 in mi minore (Op. 93)
[1953]
L’ “omaggio” del grande compositore a Iosif Vissarionovič Džugašvili, in arte Stalin, il dittatore sovietico appena scomparso che aveva censurato, vessato, spaventato e torturato psicologicamente Šostakovič per due decenni, dalla “Lady Macbeth del distretto di Mcensk” del 1934 (subito censurata e bandita nonostante il grande apprezzamento internazionale), passando per la “Quarta Sinfonia” del 1936 (ritirata prima ancora dell’esordio e rappresentata solo 25 anni dopo), fino al Primo Concerto per Violino del 1947-48 (anch’esso accantonato dopo la nuova caccia alle streghe scatenata contro di lui e molti altri artisti da Andrej Aleksandrovič Ždanov, braccio destro di Stalin).

Con la Decima Sinfonia - composta tra il luglio e l’ottobre del 1953 ed eseguita per la prima volta dall'Orchestra Filarmonica di Leningrado, diretta da Evgenij Mravinskij, il 17 dicembre dello stesso anno - Dmitrij... (continuer)
[Strumentale]
envoyé par Bernart Bartleby 12/6/2014 - 15:51
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Le tombeau de Couperin

Le tombeau de Couperin
[1914-17]
Una suite per pianoforte che Ravel cominciò a scrivere prima della Grande Guerra per dedicarla al compositore, clavicembalista e organista parigino François Couperin (1668-1733), da lui profondamente ammirato. Ma lo scoppio della guerra – che Ravel fortunatamente visse solo di striscio – indusse il grande compositore a dedicare ognuno dei sei movimenti di cui si compone la suonata ada alcuni degli amici più cari scomparsi nel conflitto: Jacques Charlot (compositore), Jean Cruppi, Gabriel Deluc (pittore basco), Pierre e Pascal Gaudin (fratelli uccisi insime dalla stessa granata), Jean Dreyfus e Joseph de Marliave (musicologo). La prima della suite fu eseguita a Parigi, l'11 aprile 1919, per volere di Marguerite Long, pianista ed insegnante, vedova di de Marliave.
In seguito Ravel ne scrisse anche una versione orchestrata (1920).

"All'inizio del 1915 mi arruolai nell'esercito;... (continuer)
[strumentale]
envoyé par Bernart Bartleby 12/6/2014 - 13:53
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El pueblo unido jamás será vencido

El pueblo unido jamás será vencido
La variazione per piano di Frederic Rzewski (1975)
Piano Variations by Frederic Rzewski (1975)

The People United Will Never Be Defeated! (1975) is a piano composition by American composer Frederic Rzewski.

The People United is a set of 36 variations on the Chilean song "¡El pueblo unido jamás será vencido!" by Sergio Ortega and Quilapayún, and received its world premiere on February 7, 1976, played by Ursula Oppens as part of the Bi-Centennial Piano Series at the John F. Kennedy Center for the Performing Arts Concert Hall. Rzewski dedicated the composition to Oppens, who had commissioned it as a companion piece to Beethoven's Diabelli Variations, and who recorded it in 1979; her recording was named "Record of the Year" in that year by Record World, and received a Grammy nomination.

The song on which the variations is based is one of many that emerged from the Unidad Popular coalition in... (continuer)
The score essentially breaks down into 39 parts, one of which is an optional improvisation. The sections are labeled in the score as follows:
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 2/6/2014 - 10:18
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Tall el Zataar

Tall el Zataar
[1976]
Atlantic Records, T 50324.
Ristampato in CD nel 2003
e nuovamente in vinile nel 2012 da BTF.

Si tratta di un brano strumentale jazz rock progressive che gli Agorà, storica band marchigiana ancora in attività (fondata nell'estate del 1974) dedicò al Massacro di Tell al-Zataar, avvenuto durante la guerra civile libanese il 12 agosto 1976. Tell al-Zaatar (in arabo تل الزعتر) era un campo di rifugiati palestinesi gestito dall'UNRWA, e ospitava circa 50000-60000 rifugiati nella zona nordorientale di Beirut; il suo nome significa "La collina del timo", ed è traslitterato in vari modi. Gli Agorà, scossi dal terribile massacro di profughi inermi perpetrato dalle milizie "cristiane" libanesi con il coinvolgimento diretto della Siria di Hafez al-Assad (il padre dell'attuale presidente siriano), provocò migliaia di vittime.
envoyé par Riccardo Venturi 29/5/2014 - 12:42
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Christmas Eve (Sarajevo 12/24)

Christmas Eve (Sarajevo 12/24)
1995
Dead Winter Dead



... We heard about this cello player born in Sarajevo many years ago who left when he was fairly young to go on to become a well-respected musician, playing with various symphonies throughout Europe. Many decades later, he returned to Sarajevo as an elderly man—at the height of the Bosnian War, only to find his city in complete ruins.

I think what most broke this man's heart was that the destruction was not done by some outside invader or natural disaster—it was done by his own people. At that time, Serbs were shelling Sarajevo every night. Rather than head for the bomb shelters like his family and neighbors, this man went to the town square, climbed onto a pile of rubble that had once been the fountain, took out his cello, and played Mozart and Beethoven as the city was bombed.

He came every night and began playing Christmas carols from that same... (continuer)
Instrumental
envoyé par DoNQuijote82 29/3/2014 - 16:52
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Alessandro Ignazio Marcello: Concerto in Re minore per oboe, archi e basso continuo

Alessandro Ignazio Marcello: Concerto in Re minore per oboe, archi e basso continuo
[1716 o 1717]
Il “Concerto in Re minore per oboe, archi e basso continuo” - ed in particolare l’ “Adagio”, secondo dei tre movimenti di cui è composto - è l’opera più famosa di Alessandro Ignazio Marcello (1673-1747), intellettuale e compositore appartenente alla nobiltà veneziana dell’epoca.
Questo Concerto acquistò da subito una tale fama che Johann Sebastian Bach, solo una decina di anni dopo, ne fece una trascrizione per clavicembalo, il “Concerto n° 3 in re minore BWV 974”.

Propongo questo brano di musica classica non perchè sia di per sè contro la guerra, ovvio, ma perchè è stato utilizzato nella colonna sonora di parecchi film (compreso “Anonimo veneziano” di Enrico Maria Salerno), un paio dei quali sono ascrivibili al nostro specifico.

Il primo è “The Strawberry Statement” (“Fragole e Sangue”), film del 1970 che guadagnò il premio della giuria a Cannes e che è l’unico film significativo... (continuer)
[Strumentale]
envoyé par Bernart Bartleby 7/2/2014 - 19:33
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Suoni

Suoni
1971
Suoni/vola

Poi in Mille e una sera

La musica di Suoni riprende/copia il brano Waterlow dei Mott the Hoople di Ian Hunter, seppure non accreditato sui dischi

Come ha funzionato e funziona tutt’ora la censura musicale in Italia? Chi censurava e censura? Quali canzoni famose sono state oggetto di tagli più o meno importanti? Cosa si censurava e perché? Negli anni Cinquanta e Sessanta l’Italia era (lo è ancora?) un paese estremamente bigotto e per rendersene conto basta dare un’occhiata al bellissimo documentario di Pasolini, Comizi d’amore, del 1963. Quando le canzoni si spingevano troppo nell’ambito del sesso, della religione e della politica le forbici intervenivano per la salvaguardia delle orecchie degli italiani.
In Taboo Italia, postfazione di Marco Masoni a Taboo Tunes di Blecha Peter, (Arcana, 2005) si legge di come negli anni Cinquanta, presso la RAI, una speciale Commissione... (continuer)
Na na na na na na na
envoyé par donquijote82 25/12/2013 - 16:54
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09-15-00

09-15-00
[2002]
Nell’album intitolato “Yanqui U.X.O.”, che significa “Yanqui Unexploded ordnance”, ossia “Bomba americana inesplosa”.

La nota che accompagna questa canzone:

"Ariel Sharon surrounded by 1,000 Israeli soldiers marching on al-Haram Ash-Sharif and provoking another Intifada"
“L’allora primo ministro israeliano Ariel Sharon, circondato da 1000 soldati, passeggia sulla spianata delle moschee (Al-Aqsa) provocando così un’altra Intifada”

Anche se la data non è corretta – era il 28 e non il 15 settembre del 2000 – la provocatoria passeggiata (ma meglio sarebbe dire marcia in armi) di “Arik il Sanguinario” su uno dei luoghi più sacri ai musulmani a Gerusalemme ebbe lo stesso effetto di una bomba, anzi, di un bombardamento a tappeto… A partire dal giorno successivo si contarono i primi quattro morti palestinesi nel corso della violenta repressione delle manifestazioni di protesta… L’ “Intifada... (continuer)
[strumentale]
envoyé par Bernart Bartleby 16/12/2013 - 09:08
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Mandela

Mandela
[1988]

Album : Freedom

Musica di Carlos Santana
Music by Carlos Santana
instrumental
envoyé par adriana 6/12/2013 - 14:29
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Mandela

Mandela
[2012]
Musica di Giovanni Allevi
Music by Giovanni Allevi
Album: Sunrise



Nelson Rolihlahla Mandela


18.7.1918 - 5.12.2013

envoyé par CCG/AWS Staff 6/12/2013 - 02:16
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La voce dei sommersi

La voce dei sommersi
(2013)

Cinque minuti di musica e voci. Le grida dei disperati trascinati via dalle onde, a poche centinaia di metri da terra. Sono l'omaggio di Ennio Morricone alle vittime del 3 ottobre, i migranti morti nella tragedia di Lampedusa.
(strumentale)
27/10/2013 - 22:20
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Die Sonate vom Guten Menschen

Die Sonate vom Guten Menschen
‎[2006]‎
Scritta da Gabriel Yared e Stéphane Moucha.‎
Dalla colonna sonora del film “Das Leben der Anderen” (“Le vite degli altri”), diretto nel 2006 dal ‎regista tedesco Florian Henckel von Donnersmarck, vincitore del Premio Oscar per il miglior film ‎straniero.‎
Nel film viene eseguita direttamente dall’attore Sebastian Koch, interprete del personaggio dello ‎scrittore teatrale ed intellettuale Georg Dreyman.‎



Non credo di dovervi raccontare la trama de “Le vite degli altri”.‎
Per motivare questa mia proposta, devo solo qui ricordare che nel film Albert Jerska (interpretato da ‎Volkmar Kleinert), un attore perseguitato dalle autorità della Germania Est e costretto all’inattività, ‎poco prima di suicidarsi regala all’amico Georg Dreyman (Sebastian Koch) lo spartito di questa ‎‎“Sonate vom Guten Menschen”. Nei dialoghi viene associata a l’“Appassionata”, la sonata per ‎pianoforte... (continuer)
[strumentale]
envoyé par Bernart 2/10/2013 - 14:24
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Particles in Peace

Particles in Peace
Il pianista israeliano Yaron Herman e il percussionista franco-iraniano Bijan Chemirani hanno improvvisato (era la prima volta che suonavano insieme) questa "Particles in Peace" durante l'evento TEDx CERN tenutosi al CERN il 25 maggio 2013.
(instrumental)
envoyé par Lorenzo Masetti 12/6/2013 - 22:25
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Ciudad Ho-chi-minh

Ciudad Ho-chi-minh
[1975]
Musica / Música / Music:
José Seves Sepúlveda
Album: Hacia la libertad


Ciudad Ho-chi-minh non ha parole; è un brano interamente musicale. Tanti anni fa godette di un po' di fama; stenterei adesso a trovare qualcuno che se ne ricordasse almeno un po', e sapesse accennare alle sue prime note. Risale a un aprile di trentasette anni fa, quando finì, finalmente, una guerra tra le più lunghe e sanguinose del ventesimo secolo. Finì con un elicottero che scappava ignominiosamente dall'ambasciata della più grande "potenza" mondiale, che non aveva saputo piegare un popolo intero; sotto gli occhi di un solo giornalista che testimoniò quegli storici avvenimenti. Si chiamava Tiziano Terzani ed era nato a cinquecento metri da dove abito, in via Pisana al numero 147, rione di Monticelli, Firenze.

Mentre i vietnamiti si riappropriavano del proprio paese, i cileni avevano da poco iniziato il... (continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 12/11/2012 - 23:15
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Cello Concerto in E Minor Op. 85

Cello Concerto in E Minor Op. 85
(1919)
Cello Concerto in E minor Op. 85
Concerto per violoncello in mi minore, Op. 85



Il Concerto per violoncello in mi minore op. 85 di Edward Elgar (1857 - 1934) venne eseguito per la prima volta a Londra nel 1919. Profondamente colpito dalle sofferenze provocate dalla Prima guerra mondiale, il musicista britannico rimase per parecchi mesi privo di stimoli compositivi. Per questo motivo, Elgar e la moglie Caroline decisero di trasferirsi, nel maggio 1918, nel ridente cottage di Brinkwells presso Fittleworth, un delizioso villaggio del West Sussex. In un contesto agreste più distensivo, Elgar iniziò a dedicarsi ad alcuni lavori cameristici, oltre a quello che sarebbe diventato il concerto per violoncello. Quest’ultimo lavoro progredì rapidamente e venne sottoposto anche all’attenzione dell’amico direttore Landon Ronald, in visita del compositore nel mese di giugno. Successivamente... (continuer)
(instrumental)
17/10/2012 - 23:27
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Dies Irae, Auschwitz Oratorium

Dies Irae, Auschwitz Oratorium
A memorial to the victims at Auschwitz, Dies Irae allows the singers and players to improvise according to their talents and abilities. The chorus recites words, rather than singing them, and the instruments are the framework for the rhythm and pitch. It was first performed on the grounds of Auschwitz in 1967.

Penderecki composed Dies Irae (also known as Auschwitz Oratorio) after the successful performances of his St. Luke Passion. It has much in common with that work, though it is on the whole a less impressive achievement. The text draws on various literary sources: Psalm 116, the Apocalypse, Aeschylus’s Eumenides as well as poems by Broniewski, Aragon, Rózewicz and Valéry. (All the contemporary texts are translated into Latin while the Aeschylus fragments are sung in Greek.) The scoring is for very substantial orchestra with a large percussion section, though without violins, violas and... (continuer)
-strumentale-
envoyé par DoNQuijote82 3/8/2012 - 12:07
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Peace

Peace
‎[1959]‎

Album “Blowin' the Blues Away”‎

Horace Silver - piano
Blue Mitchell - trumpet
Junior Cook - tenor saxophone
Gene Taylor - bass
Louis Hayes – drums‎
‎[strumentale]‎
envoyé par Bartleby 24/5/2012 - 13:15
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Dimenticati eroi (Forgotten Heroes)

Dimenticati eroi (Forgotten Heroes)
[2008]
Musica di Silvio Villa
Album: Eros, Filos, Agapos

Una canzone ispirata all'imponente storia dei prigionieri di guerra italiani nella seconda guerra mondiale, dimenticati eroi di una lotta difficile come quella che i partigiani intrapresero in quegli anni terribili..

"Mio nonno fu prigioniero di guerra in Germania dall'8 settembre 1943 al 12 aprile 1945. Ho raccolto alcune informazioni e foto per raccontare la sua storia, ma mi ha impressionato tanto da scrivere una composizione su di lui e tutti coloro che hanno sofferto a causa della guerra. I tre movimenti raccontano "La memoria di loro", "La guerra di Resistenza", "Tornando a casa"".
{~Strumentale~}
envoyé par giorgio 25/4/2012 - 16:49
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No Tav

No Tav
Tributo musicale alla Lotta Valsusina
Special dedication to all No Tav Movement
Strumentale
envoyé par adriana 8/4/2012 - 09:18
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We Are Worry About The World

We Are Worry About The World
[2009]
Musica di Tobias

WE ARE WORRY ABOUT THE WORLD ! SU QUESTO MONDO SI STA VERAMENTE MALE. LA DISUGUAGLIANZA SOCIALE, SIAMO SICURI (SE NON SI INTERVERRÀ), LA FARÀ DA PADRONA. VOGLIONO MITIGARE MOLTE COSE! MENTRE SI SOTTOVALUTA DI AUMENTARE I REDDITI DELLE PERSONE POVERE. È COME DIRE AD UN ALTRO ESSERE UMANO: TU NON PUOI VIVERE..
Strumentale.
envoyé par giorgio 4/3/2012 - 09:10
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Mioritza - Requiem for Rachel Corrie

Mioritza - Requiem for Rachel Corrie
envoyé par DonQuijote82 25/1/2012 - 12:06
Parcours: Rachel Corrie
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Song of the Underground Railroad

Song of the Underground Railroad
‎[1961]‎
Con la formazione The John Coltrane Quartet.‎
Nell’album “The Africa/Brass Sessions, Vol. 2” edito dalla Impulse! nel 1974.‎
Nel 1995 la casa discografica pubblicò le due parti di “Africa/Brass” riunite in un solo album.‎

Con John Coltrane (sassofono tenore), McCoy Tyner (piano), Reggie Workman (basso) ed Elvin ‎Jones (batteria). Direzione a cura di Eric Dolphy.‎





Il tributo del grande “Trane” alla storia della liberazione degli schiavi afroamericani.‎
‎[Strumentale]‎
envoyé par Bartleby 12/1/2012 - 16:38
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Remember Rockefeller at Attica

Remember Rockefeller at Attica
‎[1974]‎
Brano strumentale da “Changes One”‎

Come Attica Blues, Attica State e The Hostage, un brano scritto dopo il tragico epilogo di una rivolta nel ‎‎penitenziario di Attica, New York, avvenuta nel settembre del 1971.

L'effetto più immediato dell'omicidio di George Jackson fu la rivolta della prigione di Attica, nel settembre 1971: la ribellione nasceva da una lunga storia di torti profondi, ma la situazione era giunta al punto di rottura quando giunse la notizia della morte di Jackson.

Il carcere di Attica era circondato da un muro alto una decina di metri con uno spessore di oltre mezzo metro e quattordici torrette. I detenuti erano per il 54 percento neri; tutti gli agenti di custodia erano bianchi. I prigionieri passavano da quattordici a sedici ore al giorno in cella, la loro corrispondenza veniva letta, erano imposte restrizioni alle loro letture, le visite dei parenti si svolgevano... (continuer)
‎[Strumentale]‎
envoyé par Bartleby 22/12/2011 - 14:36
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The Woe

The Woe
(1973)

STEVE LACY soprano saxophone
STEVE POTTS alto saxophone
IRENE AEBI cello, voice
KENT CARTER double bass
OLIVER JOHNSON drums & cymbals

9.1 - THE WOE - THE WAX - 1:22
9.2 - THE WOE - THE WAGE - 16:52
10 - THE WOE - THE WANE - 9:48
11 - THE WOE - THE WAKE - 2:23

Analogue studio recording
1973 JANUARY 26 - Zurich

THE WOE is another story. Conceived in the horrors of the Vietnam War, it is a melodrama in four parts for quintet, two cassettes of war noises (air & ground) and voice. (The cassettes were played in the studio.)

This piece was the principal music we performed during the last two years of the U,S,A.'s involvement in Vietnam. This was the last time we played it. Thanks to Heinz Wehrle and the Zurich Radio, it was recorded (the night before the peace treaty was signed) in its entirety, and broadcast in Switzerland.

emanem disc
(instrumental)
26/11/2011 - 23:51
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My Ladie Careys Dompe

My Ladie Careys Dompe
Tradizionale inglese
English traditional
Ca. XVI secolo
Ca. 16th Century

E' una bella (e gelida) domenica di novembre e avevo un po' bisogno di ulteriore riscaldamento; e quando si ha bisogno di calore supplementare, non so come mai ma viene sempre in testa una musica. Così, mentre ero in bagno a battagliare con la doccia e a cercarle di far sempre più vapore, mi sono messo a canticchiare una musica che conosco, e lo si può dire, fin dal secolo scorso. La conosco, a dire il vero, per tramite di alcune sue “variazioni” che il grande chitarrista e folklorista John Renbourn aveva eseguito nel suo album The Nine Maidens del 1985; da allora credo sia diventata una delle mie arie più canticchiate, fischiettate, frédonnées, schioccate con la lingua e quant'altro. Se per caso non la conoscete, eccovi dunque My Ladie Careys Dompe, ché una piccola incursione nella musica antiqua non fa male di... (continuer)
20/11/2011 - 10:59
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Memorial to Lidice, H. 296

Memorial to Lidice, H. 296
[1943]
Brano per orchestra scritto dal celebre compositore ceco dopo la fuga dal suo paese natale alla volta degli Stati Uniti.



Reinhard Heydrich era comandante di divisione delle SS e nel 1941 fu nominato da Hitler governatore del cosiddetto Protettorato di Boemia e Moravia. Heydrich era il prototipo del gerarca hitleriano, tanto feroce da guadagnarsi il soprannome di “boia di Praga”, acceso sostenitore della “Soluzione finale” tanto da coordinare personalmente la conferenza di Wannsee del gennaio 1942 dove lo sterminio del popolo ebraico fu dettagliatamente pianificato. Logico che il governo cecoslovacco in esilio a Londra avesse convinto gli inglesi a far fuori un simile mostro.
L’operazione – non a caso – venne battezzata “Anthropoid”, perché il disumano Heydrich dell’uomo aveva solo le sembianze.
Jan Kubiš e Jozef Gabčík, così si chiamavano i due paracadutisti cechi incaricati... (continuer)
[Strumentale]
envoyé par Bartleby 12/9/2011 - 08:55
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Concerto pour la main gauche en ré majeur

Concerto pour la main gauche en ré majeur
(1933)
Concerto per la mano sinistra in re maggiore

Cari amici, mi è venuto in mente che questo pezzo sinfonico per pianoforte e orchestra (tra l’altro molto bello e importante) può essere degno di far parte del sito, considerando che Ravel l’ha scritto tra il 1929 e il 1930 per il pianista Paul Wittgenstein, che aveva perso il braccio destro durante la Prima guerra mondiale.

Mi sembra che fare qualcosa di così concreto per chi (non so quanto volente) ha combattuto in una guerra, sia molto meglio che gridare tanti slogan antimilitaristi spesso ipocritamente, come vediamo fare ancor oggi.

Per saperne di più vi rimando a Wikipedia.
envoyé par Renato Stecca 23/7/2011 - 15:17
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Inhume Weapons of War

Inhume Weapons of War
[2011]
Music by Evan Herzoff

This is a minimalist composition made with MIDI and synth. To inhume weapons of war means to lay weapons of war to rest, to put them in the grave instead of people...
(Instrumental)
envoyé par giorgio 25/4/2011 - 20:27
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Abolisson

Abolisson
[1969]
Dalla colonna sonora di Queimada di Gillo Pontecorvo
From the movie soundtrack of Burn! by Gillo Pontecorvo


Se chiederete a qualcuno che s'interessi seppur minimamente di cinema di indicare la maggiore opera filmica contro il colonialismo, non avrebbe dubbi: Queimada di Gillo Pontecorvo. È un'opera militante, durissima e capitale, non soltanto del regista pisano, ma dell'intera cinematografia (oltre a rappresentare quella che lo stesso Marlon Brando, nella parte di William Walker, ebbe a definire "una delle sue migliori interpretazioni"). Per chi, disgraziatamente, non sapesse niente o poco di questo film, rimando alla pagina Wikipedia, assolutamente esauriente.

Per la colonna sonora di Queimada, Gillo Pontecorvo si avvalse dell'opera di Ennio Morricone: e già questi due nomi mettono i brividi al solo nominarli. Fu così che Morricone sfornò uno dei suoi capolavori, la stupenda... (continuer)
Versione orchestrale diretta dallo stesso Ennio Morricone. Peace Notes, Venezia 2007
envoyé par Riccardo Venturi 19/11/2010 - 04:20
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Symphony No. 1 (In Memoriam, Dresden, 1945)

Symphony No. 1 (In Memoriam, Dresden, 1945)
Symphony No. 1 is a very dark piece of music that depicts the allied firebombings over Dresden, Germany during World War II. The piece itself is four movements long.

In Movement I, the mood of the piece is established with the impending disaster upon the small city.

Movement II is the seeding of the bomb targets. It depicts the fury of the bombing.

Movement III is a quiet mood depicting the religious and artistic heritage of Dresden. The movement is also looked ipon as a silent prayer by refugees within the city before the attack.

Movement IV, the final movement is a very unique movement as it is the recreation of the firebombing and the resulting firestorms of Dresden that were the death of nearly 50,000 people.

The piece ends climatically, then softens down as a very quiet flute solo ends the Symphony.
(No lyrics)
envoyé par SamuraiMaster 29/3/2010 - 19:49
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Good Bye, Lenin! (Summer 78)

Good Bye, Lenin! (Summer 78)
[2003]
Musica di Yann Tiersen
Music by Yann Tiersen
Musique de Yann Tiersen
Musik von Yann Tiersen
Музика: Ианн Тиерсен


Tutti a "celebrare" la caduta del muro, in questi giorni di ventennale. Il trionfo della libertà, la fine della guerra fredda, e tutto il resto. Festeggiano ex comunisti come Napolitano, il "presidente della repubblica", quello che nel '56 approvava l'aiuto fraterno per schiacciare la rivolta ungherese, e festeggiano i fascistoni e i fascistelli: a proposito, stasera "Good Bye Lenin!" sembra che sia persino in programmazione a "Casaggì", il "centro sociale di destra" in via Maruffi a Firenze. Ma che bravi. Noi, invece, che siamo meno bravi e meno proni a queste cucchiaiate di vomitevole retorica, "festeggiamo" a modo nostro. Proponendo sì la colonna sonora del bel film di Becker, ma contro tutti i muri. Non solo quelli che fanno comodo. E lo facciamo proponendo uno... (continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 9/11/2009 - 19:47
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Foglie di Beslan

Foglie di Beslan
Dall'album "Evolution" (2008).
Strumentale.
(continuer)
envoyé par Antonio Piccolo 20/7/2008 - 11:32
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The disintegration loops

The disintegration loops
"Texano, con alle spalle vent'anni di sperimentazione colta in ambito para-jazzistico, William Basinski è l'uomo che ha elevato il loop ad arte al passaggio tra due secoli, diventando un punto di riferimento nell’immenso panorama della musica ambient più sperimentale. Con i suoi 'Disintegration Loops', meglio di tutti ha saputo rappresentare il disfacimento della New York dell'11 settembre, in una sequenza di nastri che si accartocciano, maestosi flussi dronici e ripetizioni incessanti [...]"

"The Disintegration Loops I è una lunga litania in memoria della tragedia dell’11 settembre del 2001. In quei giorni Basinski stava riversando da vecchi nastri i suoni che sarebbero andati a finire in questo lavoro, e ha assistito da spettatore attonito al tragico evento. Non si tratta di un manifesto politico ma di un quadro impressionistico sul dolore, sull’angoscia della sparizione e del mancamento.... (continuer)
[strumentale]
envoyé par Alessandro 4/2/2008 - 08:23
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Peace On Earth

Peace On Earth
Brano composto da Coltrane nel 1966 dopo la sua visita al Sacrario di guerra a Nagasaki.


Si parla di quella visita e del brano in questa recensione al libro di Wu Ming 1 intitolato "New Thing"

"C’è una foto di John Coltrane scattata nel luglio del 1966 al Parco Memoriale di Guerra a Nagasaki. Il gigante del jazz è assorto, ritratto in preghiera sul luogo in cui, nel 1945, un bombardiere americano sganciò quell’ordigno di morte sinistramente battezzato ‘Fat Man’. Ho pensato a lungo a questa immagine (in realtà mai vista dai miei occhi, poi “ritrovata” nel capitolo 18: L’uomo dei fantasmi), fin da quando nell’ultimo scorcio del 2001 ebbi notizia dell’inizio dei lavori intorno al primo libro ‘solista’ di Wu Ming 1, aka Roberto Bui, membro fondatore del collettivo Wu Ming. Devo esserci arrivato collegando (più o meno) inconsciamente il crollo delle Twin Towers al suono di Peace on earth,... (continuer)
envoyé par Alessandro 21/1/2008 - 12:03
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Aung San Suu Kyi

Aung San Suu Kyi
Throughout the 2003 tour, Wayne Shorter had constantly played his tribute to the pro-democracy Burmese leader, Aung San Suu Kyi.
Bigozine

Wayne Shorter Quartet
Live at Usher Hall, Edinburgh, Scotland, March 8, 2003

Lineup:
Wayne Shorter (ts, ss)
Danilo Perez (p)
John Patitucci (b)
Brian Blade (d)

[no words]
envoyé par Alessandro 15/1/2008 - 17:25
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8-ий cтрунный квартет [Ottavo quartetto d'archi]

8-ий cтрунный квартет [Ottavo quartetto d'archi]
[1960]

Dmitri Schostakovich (1906-1975), dedicò alle ”vittime del fascismo e della guerra” il suo ottavo quartetto d’archi (1960) nei movimenti: largo, allegro molto, allegretto, largo e, se con il titolo programmatico si espone, criticando ogni forma di totalitarismo sociale, nella musica la critica diviene più sferzante e la si ascolta negli ossessivi ostinati, che rimandano alla stessa angoscia provata dall’artista quando, seduto di fianco alla porta di casa, aspettava inerme, i militari che lo avrebbero prelevato poiché tacciato dal regime di clandestinità artistica. Il suo pensiero puó essere espresso da queste parole:

Ero dovunque uno straniero - mi lanciavano lunghe occhiate.
Senza tregua fuggivo da dov’ero, - ma lá dov’ero fuggito
diventavo nuovamente straniero.
In nessun luogo del mondo - vi era requie per me.
E mi trascinava, dentro, - uno che m’era straniero.
(commento di... (continuer)
envoyé par CCG Staff 24/4/2007 - 18:21
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Tutu

Tutu
(1986)
Album: Tutu
Music by Marcus Miller

Be', perché non inserire un altro brano (oltre ai pochi già inseriti) solo strumentale del grande Davis? Tutu (del 1986) è dedicata a Desmond Tutu, nobel per la pace nel 1984: io direi che ne vale la pena!
(instrumental)
envoyé par Renato Stecca 6/2/2007 - 02:00
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Alabama

Alabama
[1963]
Music by John Coltrane
Musica di John Coltrane



Si tratta di un brano - ovviamente strumentale, perché credo che, a parte il mantra di "A Love Supreme" (che forse andrebbe anch'esso postato qui) non ci siano altre parole nella sterminata produzione del grande Trane - che Coltrane scrisse subito dopo la strage realizzata da membri del KKK nella chiesa Battista di Birmingham, Alabama, il 15 settembre 1963, nella quale morirono 4 ragazzine afroamericane. I responsabili furono condannati all'ergastolo soltanto nel 2000!



In questo blog maggiori info sul brano
envoyé par Alessandro 12/9/2006 - 17:59
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Not In Our Name

Not In Our Name
(Charlie Haden)
dall'album "Not In Our Name" di Charlie Haden Liberation Music Orchestra.
Arrangiamenti di Carla Bley
Registrato a Roma nel luglio 2004. Pubblicato nel 2005.

Charlie Haden – bass
Carla Bley – piano, arranger, conductor
Michael Rodriguez – trumpet
Seneca Black – trumpet
Curtis Fowlkes – trombone
Ahnee Sharon Freeman – French horn
Joe Daly – tuba
Miguel Zenón – alto saxophone
Chris Cheek – tenor saxophone
Tony Malaby – flute, tenor saxophone
Steve Cardenas – guitar
Matt Wilson – drums


Questo sito di canzoni contro la guerra deve fare i conti con due tipi di difficoltà intrinseche nel nostro lavoro di archivisti, catalogatori e commentatori di lavori di altri.
La prima difficoltà e contraddizione dovrebbe essere posta come avvertimento in cima ad ogni pagina dedicata ad ogni canzone e sottolineata cento volte... (continuer)
17/11/2005 - 00:55
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Holiday in Ramallah

Holiday in Ramallah
Da "Así es mi vida" [2002]
Si tratta di un pezzo strumentale dub sullo sfondo del rumore dei carriarmati israeliani a Ramallah.
28/5/2005 - 15:16
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The Battle of Brisbane

The Battle of Brisbane
di Shane MacGowan, Dall'album "Red roses for me", 1984

Beh, il testo non c'e' perche' e' un pezzo solo
strumentale :-)
Si tratta di una pseudo-marcetta militaresca nello stile folk irlandese.

Il motivo per cui figura bene fra le canzoni antimilitaresche sta nell' episodio cui si riferisce.

La battaglia di Brisbane e' infatti una delle battaglie piu' furibonde e meno conosciute della seconda guerra mondiale. Fu combattuta a Brisbane, in Australia, il 26-27 novembre 1942, in occasione della festa del thanksgiving, fra soldati australiani e americani, in gran parte ubriachi.

A Brisbane, sede del comando americano, erano presenti molti soldati americani, soprattutto neri, ed erano poco amati dai giovani locali perche' avevano una paga piu' alta, divise migliori, e successo con le ragazze.
La notte di tanksgiving, come moltissimi militari in libera uscita per la festa nel centro della... (continuer)
envoyé par Piersante Sestini
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Una poltrona, un bicchiere di cognac, un televisore, 35 morti al confine tra Israele e Giordania

Una poltrona, un bicchiere di cognac, un televisore, 35 morti al confine tra Israele e Giordania
(1971)

Il brano in oggetto non ha testo, in quanto è un brano strumentale, tratto dall' LP "Amore e non amore", uno dei dischi maggiormente sperimentali di Battisti, ma il titolo mi pare talmente geniale e, ahinoi, talmente attuale, che troverei assurdo non inserirlo nella raccolta.

[Archi dal NG it.fan.musica.de-andre]

Tra i musicisti che partecipano al disco, i componenti dei Quelli, già al seguito di Battisti da tempo, che l'anno successivo cambieranno il nome in Premiata Forneria Marconi.

Lucio Battisti: voce, chitarra, pianoforte, direzione d'orchestra
Franz Di Cioccio: batteria, percussioni
Giorgio Piazza: basso
Flavio Premoli: organo Hammond, pianoforte, tamburello
Dario Baldan Bembo: organo Hammond, pianoforte
Franco Mussida: chitarra
Alberto Radius: chitarra

Il titolo inventato da Mogol (Una poltrona, un bicchiere di cognac, un televisore,... (continuer)
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The Star Spangled Banner

The Star Spangled Banner
Woodstock 1969: l'inno americano eseguito distortissimo dalla chitarra elettrica di Jimi Hendrix diventava la più forte delle canzoni contro la guerra. Il pezzo non ha parole, almeno nella versione di Hendrix.

Woodstock 1969: the U.S. anthem played by the heavily distorted Jimi Hendrix Stratocaster became the strongest antiwar song ever. Hendrix's "Star Spangled Banner" has no words.

Not all songs need lyrics to make a statement about the Vietnam War. At Woodstock Jimi Hendrix played his own all guitar version of "The Star Spangled Banner." Hendrix used awesome distortion and unconventional guitar techniques to create powerful imagery through sound. Hendrix creates this imagery when he deviates from the actual song and uses high notes to symbolize a falling bomb and then distortion which sound like the explosion. He also manages to make the sound of gun fire by pounding quickly on his guitar.... (continuer)




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