Tratto dalla registrazione dal vivo dello prima rappresentazione dello spettacolo di Dario Fo "Ci ragiono e canto n.2", andato in scena alla Camera del Lavoro di Milano l'8 aprile 1969
Il testo che scorre nel video è quello pubblicato nel libretto edito da Giorgio Bertani Editore nel novembre 1972 e che è leggermente diverso da quello cantato da Caterina Bueno, che riporto di seguito:
Il testo che scorre nel video è quello pubblicato nel libretto edito da Giorgio Bertani Editore nel novembre 1972 e che è leggermente diverso da quello cantato da Caterina Bueno, che riporto di seguito:
UGUAGLIANZA
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 9/11/2011 - 15:44
Contessa
Credo che una canzone storica come questa non abbia bisogno di rivisitazioni, sono pienamente d'accordo con Pietrangeli, il prezzo da pagare allora era alto, quindi le frasi erano esattamente adatte al periodo ! se oggi vuoi dare un altro segnale ti scrivi una canzone e te la canti, ma non cambi un testo come questo !!
Enrico 15/6/2007 - 02:45
La "contessina" sarà pure bruttina, però è una vera canzone di pace, quella di pietrangeli no, o meglio, oggi non lo è più. nel '68 non c'ero, ma sono convinto che oggi con la violenza non si ottiene niente! Quale rivoluzione si può fare in un paese spaccato tra Berlusconi e Prodi, tra destra e centro? I Modena hanno spiegato bene il loro pensiero con la nuova canzone che dice "l'utopia è rimasta ma la gente è cambiata, la risposta ora è più complicata".
ciao a tutti
(matteo88)
ciao a tutti
(matteo88)
Ma allora perché prendere una canzone già esistente e legata a doppio filo con un dato momento storico? Se ne fossero fatta una nuova di pacca, di canzone, in cui dare voce a tutti gli aneliti di legalitarismo a oltranza della new generation. Saluti. [RV]
Credo che l'interpretazione guerrafondaia data a questa canzone sia completamente errata. Perché si continua a leggere Contessa come un inno alla guerra? Il testo recita chiaramente:
Voi gente per bene che pace cercate
la pace per far quello che voi volete
ma se questo è il prezzo vogliamo la guerra
vogliamo vedervi finir sotto terra
Non credo ci sia possibilità di fraintendere. Siamo alla fine degi anni sessanta, la pace di cui si parla - ed è una pace di cui spesso si sente parlare anche oggi - non è la pace del silenzio delle armi, è la pace sociale del silenzio delle persone sfruttate.
È a quella pace che si oppone la guerra sociale, il contrasto ad un appiattimento, ad un buonismo diffuso. Certo, il tono è forte, violento, ma come violento e forte era il tono dello scontro sociale di quegli anni.
Just my two cents.
Fabio
Voi gente per bene che pace cercate
la pace per far quello che voi volete
ma se questo è il prezzo vogliamo la guerra
vogliamo vedervi finir sotto terra
Non credo ci sia possibilità di fraintendere. Siamo alla fine degi anni sessanta, la pace di cui si parla - ed è una pace di cui spesso si sente parlare anche oggi - non è la pace del silenzio delle armi, è la pace sociale del silenzio delle persone sfruttate.
È a quella pace che si oppone la guerra sociale, il contrasto ad un appiattimento, ad un buonismo diffuso. Certo, il tono è forte, violento, ma come violento e forte era il tono dello scontro sociale di quegli anni.
Just my two cents.
Fabio
Fabio 7/8/2007 - 11:20
contessa nn è una canzone di guerra.è una canzone stupenda e nn dev'essere cambiata perchè è perfetta cosi.avete mai sentito la versione cantata da edmonda aldini??vi assicuro che è stupenda!!!!!!!!peccato che nn riesco a trovarla da nessuna parte...ho un vecchio disco di canti rivoluzionari e ogni tanto vado ad ascoltarla...stupenda
Mary 23/9/2007 - 16:11
ehehe.-...lo sapevo che non l'avreste pubblicato :o)
Complimenti..:))))
Nelle foto: dopo lunghe ricerche siamo riusciti a individuare i veri attrezzi del mestiere della nostra amichetta Rosa (o chi per lei/lui), di cui si serve prima e dopo la stesura dei suoi commenti non approvati. [CCG/AWS Staff]
Complimenti..:))))
Nelle foto: dopo lunghe ricerche siamo riusciti a individuare i veri attrezzi del mestiere della nostra amichetta Rosa (o chi per lei/lui), di cui si serve prima e dopo la stesura dei suoi commenti non approvati. [CCG/AWS Staff]
Rosa 19/12/2007 - 20:04
Vedi, cara Rosa (o chiunque si firmi con questo nome), non abbiamo pubblicato il tuo "commento" per un paio di motivi. Diciamo pure che questi motivi sono, per così dire, "alternativi". Non si escludono a vicenda ma, volendo, puoi scegliere quel che più ti si attaglia.
Motivo numero 1. Non abbiamo pubblicato il tuo commento perché, tutto sommato, teniamo molto alla qualità degli interventi di questo sito. Orbene, il tuo è terribilmente stupido e banale. Una serie impressionante di luoghi comuni, ma non sarebbe neppure questo il punto. E' esattamente l'enunciazione di quello che non siamo qui dentro, e che non vogliamo essere. Magari, però, hai sbagliato sito: credevi di essere su quello di Libero. Guarda, vogliamo -seppure tappandoci gli occhi- fornire un servizio: clicca qui e avrai quello che desideri, senza neppure la fatica di cercarlo. E' quella la tua gente, qui non c'è nessuno né... (continuer)
Motivo numero 1. Non abbiamo pubblicato il tuo commento perché, tutto sommato, teniamo molto alla qualità degli interventi di questo sito. Orbene, il tuo è terribilmente stupido e banale. Una serie impressionante di luoghi comuni, ma non sarebbe neppure questo il punto. E' esattamente l'enunciazione di quello che non siamo qui dentro, e che non vogliamo essere. Magari, però, hai sbagliato sito: credevi di essere su quello di Libero. Guarda, vogliamo -seppure tappandoci gli occhi- fornire un servizio: clicca qui e avrai quello che desideri, senza neppure la fatica di cercarlo. E' quella la tua gente, qui non c'è nessuno né... (continuer)
CCG/AWS Staff 19/12/2007 - 20:45
Paolo la tua Contessa è e rimane unica anche dopo 40 anni, mi ha fatto tornare indietro nel tempo quando nel 74/75 ancora si cantava la tua canzone nei cortei studenteschi e noi, giovani pieni di entusiasmo, cantandola avevamo, ancora li abbiamo, i brividi addosso.
Per me sei stato e sempre sarai un grande e la tua CONTESSA è inattaccabile e deve rimanere così nel tempo.
Ciao un abbraccio
Per me sei stato e sempre sarai un grande e la tua CONTESSA è inattaccabile e deve rimanere così nel tempo.
Ciao un abbraccio
massimo 5/1/2008 - 16:27
Se Paolo Pietrangeli avesse ascoltato anche mezza volta la Contessa di Corrado Guzzanti, spietata satira della sinistra antagonista, che una delle rare teste fine in circolazione canta soltanto ad una ristretta cerchia di amici,credo capirebbe anche lui che la demenza della borghesia è un dato talmente scontato che per riproporlo in fotocopia per 40 anni, senza saper andare oltre, bisogna essere proprio de' coccio.Ma ,vivendo in una società in cui essere de' coccio comunque paga, darwinianamente Amen
Paolo Coppini 10/2/2008 - 09:35
Matteo88 ha scritto:
I Modena hanno spiegato bene il loro pensiero con la nuova canzone che dice "l'utopia è rimasta ma la gente è cambiata, la risposta ora è più complicata".
ciao a tutti
(matteo88)
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Sostanzialmente concordo. Non so dire se dal punto di vista artistico e culturale sia stata una scelta felice. Ma d'altra parte già la musica era completamente diversa.
Chi è della mia generazione ha conosciuto Contessa grazie a loro.
Il fatto è che i Modena hanno avuto coraggio, quindi non condivido le critiche di buonismo.
Questo non posso che apprezzarlo. Le loro canzoni vogliono essere anche educative, perchè no? E' anche questo uno degli scopi dell'arte migliore. Cambiare la società. Se no tanto vale la satira di Zelig, che colpisce un po' di qua un po' di là.
E se vogliono avere un qualche effetto su questa società devono parlare... (continuer)
I Modena hanno spiegato bene il loro pensiero con la nuova canzone che dice "l'utopia è rimasta ma la gente è cambiata, la risposta ora è più complicata".
ciao a tutti
(matteo88)
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Sostanzialmente concordo. Non so dire se dal punto di vista artistico e culturale sia stata una scelta felice. Ma d'altra parte già la musica era completamente diversa.
Chi è della mia generazione ha conosciuto Contessa grazie a loro.
Il fatto è che i Modena hanno avuto coraggio, quindi non condivido le critiche di buonismo.
Questo non posso che apprezzarlo. Le loro canzoni vogliono essere anche educative, perchè no? E' anche questo uno degli scopi dell'arte migliore. Cambiare la società. Se no tanto vale la satira di Zelig, che colpisce un po' di qua un po' di là.
E se vogliono avere un qualche effetto su questa società devono parlare... (continuer)
gvngvn 10/2/2008 - 12:09
Leggo che nella ricorrenza della Battaglia di Valle Giulia,celebrata alla facoltà di Architettura Paolo Pietrangeli non se l'è sentita di cantare Contessa: incredibile,ma allora la parodia di Corrado Guzzanti esiste veramente!
Coppini di Romanina Blues
Coppini di Romanina Blues
Paolo Coppini 1/3/2008 - 19:47
Sinceramente non credo che si possa difendere i Modena (gruppo che fino all' addio di cisco è stato tra i miei preferiti) ma è come se in "Fischia il vento" si cambiasse 'dura vendetta verrà dal partigian' con 'gli sbirri andrà a chiamare il partigian'....dai non scherziamo..allo stesso tempo è un dare dello scemo ai tanti ragazzi che ascoltano le loro canzoni....quindi cantiamo Contessa nella sua versione originale a testa alta perchè oggi più di ieri dobbiamo ritrovare certi valori.
Un saluto a tutti
Un saluto a tutti
Zingo 1/5/2008 - 22:11
Non riesco a capire perchè la scelta dei Modena debba far sorgere un "caso".
Perchè non si fa lo stesso discorso con chi ha trasformato un canto di mondine in un canto partigiano? Perchè non avrebbe senso, come non ne ha fare il processo ai Modena per Contessa.
La musica popolare è così, non è statica, è dinamica, cambia nel tempo e nello spazio. La musica popolare è di chi la canta, la suona e la balla, non di chi la scrive, e questo Pietrangeli l'ha capito da subito, come egli stesso testimonia.
I Modena sono espressione di questa realtà, di questo dinamismo, di queste continue contaminazioni.
E non vedo perchè avrebbero dovuto scrivere una canzone *diversa* (eppure ne hanno scritte tante): Contessa è nella storia della lotta comunista, tentare di abbandonarla sarebbe come disconoscere le proprie radici... ma i tempi cambiano, cambiano i contesti, le necessità personali e sociali...... (continuer)
Perchè non si fa lo stesso discorso con chi ha trasformato un canto di mondine in un canto partigiano? Perchè non avrebbe senso, come non ne ha fare il processo ai Modena per Contessa.
La musica popolare è così, non è statica, è dinamica, cambia nel tempo e nello spazio. La musica popolare è di chi la canta, la suona e la balla, non di chi la scrive, e questo Pietrangeli l'ha capito da subito, come egli stesso testimonia.
I Modena sono espressione di questa realtà, di questo dinamismo, di queste continue contaminazioni.
E non vedo perchè avrebbero dovuto scrivere una canzone *diversa* (eppure ne hanno scritte tante): Contessa è nella storia della lotta comunista, tentare di abbandonarla sarebbe come disconoscere le proprie radici... ma i tempi cambiano, cambiano i contesti, le necessità personali e sociali...... (continuer)
Omar 24/7/2008 - 18:46
Mi sembra, caro Omar, che forse tu non abbia ben presente una cosa fondamentale.
Non si possono minimamente paragonare delle canzoni d'autore a dei canti popolari, che si trasformano e si evolvono in mezzo alla gente e, almeno fino a qualche tempo fa (e comunque nel caso di "Bella Ciao", che citi precisamente), grazie alla tradizione orale ed alla coscienza collettiva.
La modifica di "Contessa" da parte dei MCR non ha assolutamente nulla di questo tipo di sviluppo, né può averlo. Si tratta originariamente di una canzone con un autore ben preciso che ha espresso delle sue idee. Quel che hanno fatto i MCR è modificare arbitrariamente quella canzone per farle rispecchiare delle loro idee, con un'operazione cosciente e, sospetto, soprattutto con il proposito di farle dire delle cose più "accettabili" in questo periodo.
Si tratta quindi di un intervento assolutamente arbitrario e che non può... (continuer)
Non si possono minimamente paragonare delle canzoni d'autore a dei canti popolari, che si trasformano e si evolvono in mezzo alla gente e, almeno fino a qualche tempo fa (e comunque nel caso di "Bella Ciao", che citi precisamente), grazie alla tradizione orale ed alla coscienza collettiva.
La modifica di "Contessa" da parte dei MCR non ha assolutamente nulla di questo tipo di sviluppo, né può averlo. Si tratta originariamente di una canzone con un autore ben preciso che ha espresso delle sue idee. Quel che hanno fatto i MCR è modificare arbitrariamente quella canzone per farle rispecchiare delle loro idee, con un'operazione cosciente e, sospetto, soprattutto con il proposito di farle dire delle cose più "accettabili" in questo periodo.
Si tratta quindi di un intervento assolutamente arbitrario e che non può... (continuer)
Riccardo Venturi 25/7/2008 - 01:49
Volevo solo far notare, ma mi sembrava chiaro, che quella sul nuovo testo de "La locomotiva" era una battuta e non un paragone serio... :)
Lorenzo Masetti 25/7/2008 - 12:31
Mi sembra, caro Omar, che forse tu non abbia ben presente una cosa fondamentale.
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No, credo di averla ben presente, ed era su questo che basavo il mio commento... semplicemente ho un'opinione diversa.
E' vero che quando sono nato Contessa era già un brano "storico", come lo erano tanti altri splendidi brani cantautorali.
Ma è anche vero che solo pochissimi brani di questo tipo diventano poi "popolari" (mi vengono in mente solo "Contessa" e "Brigante se more" di Bennato/D'Angiò).
De Andrè, Guccini e Gaber per esempio, hanno scritto brani straordinari, anche molto impegnati, che però non hanno assunto connotati così particolari come Contessa.
La differenza a mio avviso sta nel fatto che il processo di trasformazione e veicolazione di un "canto popolare" oggi avviene alla luce del sole, con la mediazione di un tessuto comunicativo invasivo che non lascia nulla... (continuer)
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No, credo di averla ben presente, ed era su questo che basavo il mio commento... semplicemente ho un'opinione diversa.
E' vero che quando sono nato Contessa era già un brano "storico", come lo erano tanti altri splendidi brani cantautorali.
Ma è anche vero che solo pochissimi brani di questo tipo diventano poi "popolari" (mi vengono in mente solo "Contessa" e "Brigante se more" di Bennato/D'Angiò).
De Andrè, Guccini e Gaber per esempio, hanno scritto brani straordinari, anche molto impegnati, che però non hanno assunto connotati così particolari come Contessa.
La differenza a mio avviso sta nel fatto che il processo di trasformazione e veicolazione di un "canto popolare" oggi avviene alla luce del sole, con la mediazione di un tessuto comunicativo invasivo che non lascia nulla... (continuer)
Omar 25/7/2008 - 15:02
questa canzone immortale vivrà x sempre nel cuore di chi ha ancora il coraggio di avere speranza
federica 24/8/2008 - 16:35
Sinceramente la versione dei MCR personalmente mi piace, è tutto soggettivo ; gusti e pensieri, così soggettivo e in funzione alle condizioni della vita personale di tutti i giorni se no come potrei capire che chi scrive una canzone tale si arrabbia perchè magari si modifica qualche verso troppo forte ma poi nella propria vita lavora per i padroni contro i quali ha scritto.
Questo, caro autore ti dovrebbe rendere più flessibile, se tu per te stesso lo hai fatto, per motivi che non mi interessano, ti sei adattato ai tempi che viviamo, perchè gli altri non potrebbero?
Adoro la contessa e l'autore dei 40 anni fa ma adoro le canzoni di MCR di oggi, non certo i prodotti di oggi di Pietrangeli, non potrei mai, avendo già scelto la mia strada.
anna
Questo, caro autore ti dovrebbe rendere più flessibile, se tu per te stesso lo hai fatto, per motivi che non mi interessano, ti sei adattato ai tempi che viviamo, perchè gli altri non potrebbero?
Adoro la contessa e l'autore dei 40 anni fa ma adoro le canzoni di MCR di oggi, non certo i prodotti di oggi di Pietrangeli, non potrei mai, avendo già scelto la mia strada.
anna
anna 30/12/2008 - 11:52
Carissima Anna,
Va da sé che tutto è soggettivo, così come la versione "modificata" può piacere o non piacere; del resto, di "versioni modificate" di altre canzoni se ne contano a decine. Credo che a Pietrangeli sia stata rivolta spesso l'obiezione di "lavorare per i padroni", ma uno potrebbe obiettare che tutti quanti lavoriamo per dei padroni; per farti il primo esempio che mi viene a mente, il cantautore anarchico Alessio Lega almeno fino a qualche tempo fa lavorava per Sky TV. Certo, come impiegato e non certo come regista dello "show" di un piduista piazzamogli come Costanzo. In definitiva è un discorso ampio: si può (almeno desiderare di) lottare contro il padrone e poi lavorare per lui? Credo che sia, purtroppo, giocoforza almeno fin quando esisterà il lavoro. Pietrangeli ha un mestiere, così come lo hai tu, così come lo ho -più o meno- anche io; mestiere che esercita, peraltro, con... (continuer)
Va da sé che tutto è soggettivo, così come la versione "modificata" può piacere o non piacere; del resto, di "versioni modificate" di altre canzoni se ne contano a decine. Credo che a Pietrangeli sia stata rivolta spesso l'obiezione di "lavorare per i padroni", ma uno potrebbe obiettare che tutti quanti lavoriamo per dei padroni; per farti il primo esempio che mi viene a mente, il cantautore anarchico Alessio Lega almeno fino a qualche tempo fa lavorava per Sky TV. Certo, come impiegato e non certo come regista dello "show" di un piduista piazzamogli come Costanzo. In definitiva è un discorso ampio: si può (almeno desiderare di) lottare contro il padrone e poi lavorare per lui? Credo che sia, purtroppo, giocoforza almeno fin quando esisterà il lavoro. Pietrangeli ha un mestiere, così come lo hai tu, così come lo ho -più o meno- anche io; mestiere che esercita, peraltro, con... (continuer)
Riccardo Venturi 30/12/2008 - 12:14
Non vi è passato e niente d'archiviato. Mi sembra di passeggiare nel cimitero de: "è stato bello essere così".
Io lo sono ancora, forse unica in Italia, per questo censurata da tutti.
Unica donna con megafono a ripercorrere in piena autonomia il diritto di contestare lo strapotere, la cattiva politica.
Unica donna a piazzarsi davanti Palazzo Chigi, Roma; (sono stata ricevuta, probabilmente per farmi tacere). Palazzo delle Aquile, Prefettura, Ars, Regione Siciliana; Palermo.
Un sit-in di 30 giorni.
Mi ribello sì, contro lo Stato (che ho denunciato), contro l'impossibilità d'ascolto, di fronte a situazioni gravissime (sono stata picchiata da 4 persone, un anno fa, CRIMINALITA' DI PALERMO e MINACCIATA DI MORTE INSIEME AI MIEI FIGLI e distrutta fino all'inverosimile) e tutto perchè vivo in assenza di Stato.
Cercavo i Politici chiedevo aiuto, la terra del sud è in mano ai lupi. Ma nessuno... (continuer)
Io lo sono ancora, forse unica in Italia, per questo censurata da tutti.
Unica donna con megafono a ripercorrere in piena autonomia il diritto di contestare lo strapotere, la cattiva politica.
Unica donna a piazzarsi davanti Palazzo Chigi, Roma; (sono stata ricevuta, probabilmente per farmi tacere). Palazzo delle Aquile, Prefettura, Ars, Regione Siciliana; Palermo.
Un sit-in di 30 giorni.
Mi ribello sì, contro lo Stato (che ho denunciato), contro l'impossibilità d'ascolto, di fronte a situazioni gravissime (sono stata picchiata da 4 persone, un anno fa, CRIMINALITA' DI PALERMO e MINACCIATA DI MORTE INSIEME AI MIEI FIGLI e distrutta fino all'inverosimile) e tutto perchè vivo in assenza di Stato.
Cercavo i Politici chiedevo aiuto, la terra del sud è in mano ai lupi. Ma nessuno... (continuer)
Pia Migliorino 28/6/2009 - 11:17
Per completezza d'informazione vi allego anche la risposta dei ramblers a Pietrangeli sempre sulle pagine di Liberazione, il giorno dopo. Qui www.lagrandefamiglia.it il testo di mia dolce rivoluzionaria, che risponde ampiamente a Pietrangeli.
La risposta dei MCR
Liberazione, 7 maggio 2006
Riteniamo del tutto rispettabili le ragioni e le considerazioni espresse da Paolo Pietrangeli - a proposito della nostra riscrittura della sua canzone “Contessa” - nell’articolo pubblicato sabato su “Liberazione”, in quanto autore della canzone e in quanto testimone diretto di quegli anni in cui la canzone venne composta. Naturalmente noi non siamo d’accordo e brevemente esporremo il nostro pensiero.
Vorremmo però specificare, per chi non ci conosce bene, che nel nostro primo disco datato 1994, Riportando tutto a casa (che oggi veleggia verso le duecentomila copie vendute) compare proprio “Contessa”,... (continuer)
La risposta dei MCR
Liberazione, 7 maggio 2006
Riteniamo del tutto rispettabili le ragioni e le considerazioni espresse da Paolo Pietrangeli - a proposito della nostra riscrittura della sua canzone “Contessa” - nell’articolo pubblicato sabato su “Liberazione”, in quanto autore della canzone e in quanto testimone diretto di quegli anni in cui la canzone venne composta. Naturalmente noi non siamo d’accordo e brevemente esporremo il nostro pensiero.
Vorremmo però specificare, per chi non ci conosce bene, che nel nostro primo disco datato 1994, Riportando tutto a casa (che oggi veleggia verso le duecentomila copie vendute) compare proprio “Contessa”,... (continuer)
DonQuijote82 29/6/2009 - 15:24
mi va bene tutto: che nel '68 era un'altra cosa, che (per alcuni) il fine giustifica i mezzi, che la lotta (sempre per alcuni) può essere giustificata... PERO? scusrae, questo è un sito CONTRO la guerra e la violenza!!! A questo punto cambiate il nome del sito in "canzoni di protesta/comuniste/quellochevipare..." ma no "contro la guerra" perché questa canzone non lo è, punto. Anche perché poi noi pacifisti veri non veniamo presi sul serio...
(Azzurra)
Carissima Azzurra, che tu lo voglia o meno questo sito ha dei criteri (espressi peraltro in decine di commenti, introduzioni, addirittura pagine apposite...), ai quali ci atteniamo dandone sempre accurate spiegazioni. Deve avere un titolo e lo ha (peraltro rispettatissimo in migliaia di canzoni); ma qualora introduciamo altre tematiche (te ne vogliamo far vedere una a caso: la canzone Perché mai parlarvi di pace? di Ivan Della Mea, ci sentiamo... (continuer)
(Azzurra)
Carissima Azzurra, che tu lo voglia o meno questo sito ha dei criteri (espressi peraltro in decine di commenti, introduzioni, addirittura pagine apposite...), ai quali ci atteniamo dandone sempre accurate spiegazioni. Deve avere un titolo e lo ha (peraltro rispettatissimo in migliaia di canzoni); ma qualora introduciamo altre tematiche (te ne vogliamo far vedere una a caso: la canzone Perché mai parlarvi di pace? di Ivan Della Mea, ci sentiamo... (continuer)
Mi viene in mente che anch'io cominciai a collaborare con CCG, ora AWS, con uno scazzo di questo tenore con il Riccardo (meno male c'è che anche lui...e non solo Quellolà). Azzurra cara, è la contraddizione eterna del pacifista, quello che non rinuncia - pro bono pacis - a incazzarsi per le ingiustizie. Poco fa sentivo un tale, dicono che sia importante, un presidente della provincia di Treviso, che vorrebbe mettere al muro, sul posto, tre carogne di Serbi che hanno spogliato delle case abbandonate dagli alluvionati. A me, pacifista, gente così viene voglia d'accopparla. Non parlo di quei Serbi, naturalmente, ma dell'uomo del Far Est. Ma poi dico; "mi viene d'accopparlo...o forse no", come si dice in Messico e nuvole a proposito della provvisorietà dell'amore. Oscilliamo, non c'è niente da fare; e anche AWS oscilla, ed è il suo buono. Non solo Gandhi. Anche un po' di Che Guevara...
Gian Piero Testa 18/11/2010 - 20:46
Beh, senza contare, caro Gian Piero, che del Mahatma Gandhi hanno fatto bandiera (e persino simbolo preciso del loro "partito transnazionale") i radicali "pacifisti" ma strenui sostenitori dei bombardamenti NATO sulla ex Jugoslavia, dell'invasione dell'Iraq da parte di Bush e di tutte le porcate israeliane a Gaza e in Libano. Spero che non siano questi i "pacifisti" di cui fa parte la nostra Azzurra. Poi, chiaramente, sugli inserimenti e sulle canzoni presenti in questo sito si può sempre discutere. Ma, personalmente, penso con autentico orrore a un sito dedicato esclusivamente alle canzoni "peace & love"...
Riccardo Venturi 19/11/2010 - 01:57
È proprio così, caro Riccardo. Quando si ha poco gusto, o addirittura quando sia ha fastidio della storia (il passato è passato: il presente e il futuro hanno importanza...), non ci si vuole rendere conto di quante lacrime e di quanto sangue siano intrisi i concetti e i cosiddetti valori - anche i più nobili e i più condivisi - sui quali allunghiamo, banalizzandoli, le nostre zampine come fossero il pane quotidiano: che ci sembra esistere di per sé, per partenogenesi, solo perché lo troviamo sul bancone del negozio o sullo scaffale del supermercato. Libertà, democrazia, sovranità popolare, uguaglianza, pace ed amore e, per chi vuole, legge e ordine: li trattiamo, io per primo, ma anche Calderoli e Pannella e non escludo neppure il Papa, come fossero i prodotti puri e genuini dell'innocenza, che ce li scodella tutte le mattine per infarcire i nostri discorsi: quelli che facciamo al bar, a... (continuer)
Gian Piero Testa 19/11/2010 - 10:15
Chanson italienne – Contessa – Paolo Pietrangeli – 1966
COMTESSE avait été insérée dans le volume 2 des CCG primitives au numéro 157.
[…] Même si des chansons comme Nina (1966) de Gualtiero Bertelli ou comme Cara moglie di Ivan Della Mea furent pas mal chantées, le véritable hymne de 1968 (en Italie) fut COMTESSE de Paolo Pietrangeli, un étudiant communiste, lecteur de "Classe Operaia" (« Classe Ouvrière ») et de "Operai e capitale" (« Ouvriers et capital »), qui l'écrivit en mai 1966 durant l'occupation de l'Université de Rome qui faisait suite à l'assassinat de l'étudiant Paolo Rossi par les fascistes, survenue le 27 avril de cette année-là. Il l'écrivit en une nuit, partant de conversations qu'une certaine vieille bourgeoisie tenait à propos de cette occupation et de prétendues orgies sexuelles et de la chronique d'une petite grève survenue dans une petite usine de Rome, où le patron,... (continuer)
COMTESSE avait été insérée dans le volume 2 des CCG primitives au numéro 157.
[…] Même si des chansons comme Nina (1966) de Gualtiero Bertelli ou comme Cara moglie di Ivan Della Mea furent pas mal chantées, le véritable hymne de 1968 (en Italie) fut COMTESSE de Paolo Pietrangeli, un étudiant communiste, lecteur de "Classe Operaia" (« Classe Ouvrière ») et de "Operai e capitale" (« Ouvriers et capital »), qui l'écrivit en mai 1966 durant l'occupation de l'Université de Rome qui faisait suite à l'assassinat de l'étudiant Paolo Rossi par les fascistes, survenue le 27 avril de cette année-là. Il l'écrivit en une nuit, partant de conversations qu'une certaine vieille bourgeoisie tenait à propos de cette occupation et de prétendues orgies sexuelles et de la chronique d'une petite grève survenue dans une petite usine de Rome, où le patron,... (continuer)
COMTESSE
(continuer)
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envoyé par Marco Valdo M.I. 19/11/2010 - 16:32
A proposito del signor Pannella Giacinto, detto Marco: ieri sembra che sia stato cacciato via a pedate dal corteo all'Aquila, dopo che aveva tentato di esibirsi nei consueti sproloqui. Non sono d'accordo con questo atto. Uno come Pannella non lo si caccia a pedate; lo si dovrebbe, casomai, cacciare a risate. Oppure a silenzio: farlo sproloquiare quanto vuole senza degnarlo nemmeno di un voltar di sguardo.
Riccardo Venturi 21/11/2010 - 01:51
Vediamo se riesco a rispondere a tutto! Inanzitutto voglio rassicurare che no, non sono una di quei "pacifisti" a favore delle bombe NATO o dell'invasione dell'Iraq (anzi, la mia prima manifestazione è stata proprio contro quella guerra) è solo che credo che la violenza non sia MAI la soluzione. Possiamo non essere d'accordo, però per me "la pace ok, ma se non ci riusciamo facciamo la guerra" fa tanto "bombardiamo l'Iraq per portargli la democrazia" e sappiamo tutti come sta andando... L'esempio di Che Guevara e Gandhi mi è è piaciuto moltissimo perché è proprio così che la vedo; per me il fine non giustifica i mezzi, il Che per quanto nobile possa essere stato d'animo per me è un militare e quindi non potrà mai il mio "idolo" Lo rispetto e rispetto soprattutto i valori che difendeva, ma io sono il "tipo Gandhi". Poi certo, anche io ho i miei scatti "adesso lo faccio fuori" (sono un essere... (continuer)
Azzurra 2/12/2010 - 21:18
Stavamo ascoltando la canzone degli MCR in macchina con persone che non conoscevano la versione di Pietrangeli. Quando siamo arrivati a casa abbiamo fatto delle ricerche sul web e siamo arrivati qui. Bel posto.
Mi piace il fatto che Pietrangeli parli di assenza del copyright, mi piacciono le due versioni.
Se qualcuno ne facesse una terza mi piacerebbe anche quella.
La varietà non fa mai male, la sterile contrapposizione sì.
Molte cose sembrano un controsenso:
a me piace la pace e mi piace la rivoluzione e se proprio devo esagerare mi piace una rivoluzione pacifica.
La guerra mai. Le guerre le fanno i potenti.
Ho 52 anni e mi piace ascoltare la versione di Pietrangeli, le mie amiche 26 e gradiscono ascoltare quella dei Modena.
Che male c'è?
Sergio Fabio Massimo
Mi piace il fatto che Pietrangeli parli di assenza del copyright, mi piacciono le due versioni.
Se qualcuno ne facesse una terza mi piacerebbe anche quella.
La varietà non fa mai male, la sterile contrapposizione sì.
Molte cose sembrano un controsenso:
a me piace la pace e mi piace la rivoluzione e se proprio devo esagerare mi piace una rivoluzione pacifica.
La guerra mai. Le guerre le fanno i potenti.
Ho 52 anni e mi piace ascoltare la versione di Pietrangeli, le mie amiche 26 e gradiscono ascoltare quella dei Modena.
Che male c'è?
Sergio Fabio Massimo
Sergio 10/12/2010 - 03:22
L'artista che senta la responsabilità di quello che canta, visto che ormai appartiene ad alcune generazioni dopo, non ha niente di così atroce o così "revisionista".
Ancora a (quasi) 30 anni vado ai concerti dei MCR e un po' mi infastidisce vedere i 14enni che pogano su Ebano... insomma anche essere di "sinistra" o addirittura "comunisti" può essere un modo come un altro per appartenere ad un branco e non accendere il cervello. Qualcuno dei membri dei MCR, mi pare Francesco Moneti, il violinista/chitarrista raccontava che più di qualcuno avvicinatosi a fine concerto abbia chiesto "bella Bella Ciao, quando l'avete composta?" Se la consapevolezza del pubblico con cui hai a che fare è questa, ben venga la "Contessina". Ed ecco la loro risposta a Pietrangeli (che sia proprio lui la "dolce rivoluzionaria" della canzone, e "la sua arma più forte è comprarti" proprio lui che è autore per Amici... (continuer)
Ancora a (quasi) 30 anni vado ai concerti dei MCR e un po' mi infastidisce vedere i 14enni che pogano su Ebano... insomma anche essere di "sinistra" o addirittura "comunisti" può essere un modo come un altro per appartenere ad un branco e non accendere il cervello. Qualcuno dei membri dei MCR, mi pare Francesco Moneti, il violinista/chitarrista raccontava che più di qualcuno avvicinatosi a fine concerto abbia chiesto "bella Bella Ciao, quando l'avete composta?" Se la consapevolezza del pubblico con cui hai a che fare è questa, ben venga la "Contessina". Ed ecco la loro risposta a Pietrangeli (che sia proprio lui la "dolce rivoluzionaria" della canzone, e "la sua arma più forte è comprarti" proprio lui che è autore per Amici... (continuer)
MIA DOLCE RIVOLUZIONARIA
(continuer)
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envoyé par DonQuijote82 26/8/2011 - 19:33
Caro DonQuijote, su alcune cose sono pienamente d'accordo (anche essere "di sinistra" può voler dire appartenere ad un branco e non accendere il cervello) però via non mi dire che "pochi violenti e infiltrati" cancellarono quello di positivo e propositivo che c'era nel movimento. Il movimento fu semmai spazzato via, o per lo meno provato, diviso e ferito dalle violenze della polizia.
Lorenzo 26/8/2011 - 23:05
Senza nessuna intenzione polemica, confrontarsi per iscritto non è semplice ed è facile fraintendersi, quello che intendevo era che le violenze di pochi sono state un buon pretesto per i media, che si sono occupati solo di quello, e per la polizia, che ha potuto rispondere con una violenza inaudita, da regime sudamericano.
DonQuijote82 27/8/2011 - 09:20
Ieri sera i Modena hanno cantato Contessa. Versione vecchia e lo fanno da tempo. Avranno cambiato idea o semplicemente constatato che l'originale ha un impatto molto più forte e risce a coinvolgere specialmente visti gli accadimenti degli ultimi tempi.
Non capisco perché "Contessa" sia finita fra gli extra. Non è parte anch'essa, a pieno titolo, della "Guerre de Cent Mille Ans des riches contre les pauvres" ??
Rodolfo 5/9/2011 - 20:38
Ciao Rodolfo, è finita fra gli Extra per ragioni "storiche" quando i criteri per inserire le canzoni erano un po' più stretti. Ma naturalmente si tratta di criteri ampiamente arbitrari e discutibili.
CCG/AWS Staff 5/9/2011 - 21:38
OK, Staff. Ora mi è tutto più chiaro. Colgo l'occasione per invitare Azzurra a non tracciare rigide linee di demarcazione fra pacifismo "puro" e quello "impuro". Se, come credo, sono le frasi come: "Che pace cercate? La pace per far quello che voi volete? Ma SE è questo il prezzo vogliamo la guerra etc." che le sembrano un incitamento alla violenza, la invito a riflettere che sono frasi condizionali, che vogliono rispondere a una violenza a monte già esistente. Né più né meno come la Resistenza ("se il vento fischiava..") ha fatto guerra al fascismo, affossatore di libertà e responsabile di una guerra mondiale. Purtroppo solo per dire NO alla tirannide bisogna alle volte opporsi con tutte le possibili e praticabili conseguenze, se non te ne lasciano altre. Ciao!
Rodolfo 8/9/2011 - 13:31
Paolo Pietrangeli: Mio caro padrone domani ti sparo
[1966]
Testo e musica di Paolo Pietrangeli
Testo e musica di Paolo Pietrangeli
Circolare a tutte
(continuer)
(continuer)
envoyé par Daniel Bellucci 23 luglio 2011 - La malta ammazza ! 23/7/2011 - 22:48
esangue il mio corpo, fuori la mia mente
MON CHER PATRON DEMAIN JE TE DESCENDS
(continuer)
(continuer)
envoyé par Daniel Bellucci 23 luglio 2011 - esangue il mio corpo, fuori la mia mente 23/7/2011 - 22:50
Era sui quarant'anni
[1969]
Album “Mio caro padrone domani ti sparo”
Non so a chi si riferisca Pietrangeli, forse a nessuno in particolare e a tutti coloro, persone normali, persino ordinarie, che allora pensarono che ne valesse la pena e ci morirono, mentre tanti veri "compagni", gente decisa e preparata, i "duri & puri", siedono oggi su di uno scranno parlamentare o sulla poltrona in pelle di qualche CdA...
Album “Mio caro padrone domani ti sparo”
Non so a chi si riferisca Pietrangeli, forse a nessuno in particolare e a tutti coloro, persone normali, persino ordinarie, che allora pensarono che ne valesse la pena e ci morirono, mentre tanti veri "compagni", gente decisa e preparata, i "duri & puri", siedono oggi su di uno scranno parlamentare o sulla poltrona in pelle di qualche CdA...
Era sui quarant'anni
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 6/7/2011 - 10:59
IO STO CON LE MONTAGNE
Da Carmilla
di Luigi Franchi
Se dev'esserci violenza che violenza sia / ma che sia contro la polizia
“Cazzo, non riesco a respirare” urla Massimo.
La nube dei lacrimogeni è diventata una cortina talmente spessa da rendere impossibile la comprensione di quanto sta accadendo.
Il fiume di persone che aveva costituito il troncone principale del corteo mattutino è ormai scomparso, lasciando la scena ai manifestanti pronti alla resistenza a oltranza.
Massimo non riesce a sfuggire ai gas che arroventano i bronchi e incendiano le mucose, ha perso di vista Vichi, sua moglie, ed è sempre più preoccupato per l'esito della giornata.
Le forze della polizia stanno accerchiando la zona e a breve non ci sarà tempo per distinguere tra pacifici e violenti.
Lacrimogeni, idranti e manganelli inizieranno a colpire indiscriminatamente qualsiasi cosa abbia la parvenza di... (continuer)
Da Carmilla
di Luigi Franchi
Se dev'esserci violenza che violenza sia / ma che sia contro la polizia
“Cazzo, non riesco a respirare” urla Massimo.
La nube dei lacrimogeni è diventata una cortina talmente spessa da rendere impossibile la comprensione di quanto sta accadendo.
Il fiume di persone che aveva costituito il troncone principale del corteo mattutino è ormai scomparso, lasciando la scena ai manifestanti pronti alla resistenza a oltranza.
Massimo non riesce a sfuggire ai gas che arroventano i bronchi e incendiano le mucose, ha perso di vista Vichi, sua moglie, ed è sempre più preoccupato per l'esito della giornata.
Le forze della polizia stanno accerchiando la zona e a breve non ci sarà tempo per distinguere tra pacifici e violenti.
Lacrimogeni, idranti e manganelli inizieranno a colpire indiscriminatamente qualsiasi cosa abbia la parvenza di... (continuer)
adriana 6/7/2011 - 11:17
Posso dire una cosa?
Bello e intenso questo pezzetto di cronaca No TAV raccontato da Luigi Franchi, però...
Però - a mio parere - Vichi e Massimo sono due irresponsabili, perchè non vai incinta, non accompagni la tua compagna incinta ad appuntamenti come quello, dove il rischio di violenze è annunciato e gravissimo...
E ho usato il termine "irresponsabili" in segno di rispetto, sennò ne avrei usati altri che avrebbero potuto suonare offensivi...
Bello e intenso questo pezzetto di cronaca No TAV raccontato da Luigi Franchi, però...
Però - a mio parere - Vichi e Massimo sono due irresponsabili, perchè non vai incinta, non accompagni la tua compagna incinta ad appuntamenti come quello, dove il rischio di violenze è annunciato e gravissimo...
E ho usato il termine "irresponsabili" in segno di rispetto, sennò ne avrei usati altri che avrebbero potuto suonare offensivi...
Bartleby 7/7/2011 - 13:33
E mi permetto anche di aggiungere - questa volta diretto all'autore dell'articolo, che ho forse troppo frettolosamente definito bello e intenso - che suggerire velatamente un paragone tra la lotta anti TAV e l'assedio di Stalingrado (quasi un milione di morti) mi pare una cazzata davvero enorme...
Quanto al figlio di Massimo (e Vichi) da adulto - e sempre che ci arrivi ai ventanni, visto che i suoi genitori amano metterne a repentaglio la vita prima ancora della nascita - può anche darsi che divenga un cazzaro come tanti e magari, stanco delle continue manifestazioni e barricate in cui lo trascineranno i suoi genitori, pure un bel neofascista per reazione...
Quanto al figlio di Massimo (e Vichi) da adulto - e sempre che ci arrivi ai ventanni, visto che i suoi genitori amano metterne a repentaglio la vita prima ancora della nascita - può anche darsi che divenga un cazzaro come tanti e magari, stanco delle continue manifestazioni e barricate in cui lo trascineranno i suoi genitori, pure un bel neofascista per reazione...
Bartleby 7/7/2011 - 14:49
Petrolio tu
[1975]
Album: I cavalli di Troia
La "gran forza" di uomini come Bush, Blair o .. Berluscone..
Album: I cavalli di Troia
La "gran forza" di uomini come Bush, Blair o .. Berluscone..
Petrolio tu
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 27/2/2011 - 08:48
Berluscone (sei un cazzone) come farai ora senza il petrolio del tuo amico Gheddafi?
Manu' 6/3/2011 - 12:07
Ma ve lo ricordate che fico che è stato il periodo dell'austerity?
Andavo in pattini in terza corsia, quella di sorpasso!
Andavo in pattini in terza corsia, quella di sorpasso!
Bartleby 6/7/2011 - 13:29
Ricordi bellissimi ! Per andare al cinema si percorrevano a piedi quattro chilometri di litoranea lacustre!
adriana 6/7/2011 - 13:43
Valle Giulia
[1968]
In un 7” con Giovanna Marini e poi nell’LP “Mio caro padrone domani ti sparo” del 1969.
Il 1 marzo del 1968 gli studenti romani della Sapienza cercarono di riprendersi la Facoltà di Architettura sgomberata e occupata dalla polizia qualche giorno prima. Gli scontri furono prolungati e durissimi ed i manifestanti dimostrarono per la prima volta di essere in grado di fronteggiare le cariche delle forze dell’ordine…
Quel giorno a tirare i sassi alla polizia c’era pure gente che oggi non diresti, come il teocon Giuliano Ferrara, l’amico di Dell’Utri Paolo Liguori, il “Mr. CorSera” Galli Della Loggia, l’ex maoista oggi pidiellino Aldo Brandirali e financo Stefano “Er Caccola” Delle Chiaie alla testa di uno sparuto gruppo di neofascisti, gli stessi che quindici giorni più tardi, guidati da Almirante, nello stesso luogo aggrediranno con violenza gli studenti del movimento, ferendone alcuni,... (continuer)
In un 7” con Giovanna Marini e poi nell’LP “Mio caro padrone domani ti sparo” del 1969.
Il 1 marzo del 1968 gli studenti romani della Sapienza cercarono di riprendersi la Facoltà di Architettura sgomberata e occupata dalla polizia qualche giorno prima. Gli scontri furono prolungati e durissimi ed i manifestanti dimostrarono per la prima volta di essere in grado di fronteggiare le cariche delle forze dell’ordine…
Quel giorno a tirare i sassi alla polizia c’era pure gente che oggi non diresti, come il teocon Giuliano Ferrara, l’amico di Dell’Utri Paolo Liguori, il “Mr. CorSera” Galli Della Loggia, l’ex maoista oggi pidiellino Aldo Brandirali e financo Stefano “Er Caccola” Delle Chiaie alla testa di uno sparuto gruppo di neofascisti, gli stessi che quindici giorni più tardi, guidati da Almirante, nello stesso luogo aggrediranno con violenza gli studenti del movimento, ferendone alcuni,... (continuer)
Piazza di Spagna, splendida giornata,
(continuer)
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envoyé par Bartleby 6/7/2011 - 12:07
Parcours:
1968 et environs
Alle cinque prendo il tè
[1979]
Album “Cascami”
Canzone con cui Pietrangeli registrava l’inizio di una nuova era, quella del “riflusso”, del trionfo del privato, in contrapposizione agli anni in cui anche farsi una pippa era un atto politico… ma sarà stato davvero così? Beh, chiedetelo a chi c’era…
Album “Cascami”
Canzone con cui Pietrangeli registrava l’inizio di una nuova era, quella del “riflusso”, del trionfo del privato, in contrapposizione agli anni in cui anche farsi una pippa era un atto politico… ma sarà stato davvero così? Beh, chiedetelo a chi c’era…
Alle cinque prendo il tè
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 6/7/2011 - 10:31
Il vestito di Rossini
L'HABIT DE ROSSINI
(continuer)
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envoyé par Daniel Bellucci 17.08.2008 Nizza 01.39 17/8/2008 - 01:43
Pensa un po'
[1969]
Album: “Mio caro padrone… / Contessa”
I sogni indotti (anche quelli!), più o meno 'spontaneamente', di benessere e ricchezza da un lato.. e la realtà quotidiana (amara) dall'altro..
Album: “Mio caro padrone… / Contessa”
I sogni indotti (anche quelli!), più o meno 'spontaneamente', di benessere e ricchezza da un lato.. e la realtà quotidiana (amara) dall'altro..
Pensa un po',
(continuer)
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envoyé par giorgio 3/3/2011 - 08:22
Fan fan
[1975]
Album “I cavalli di Troia”
Storia del fallito golpe del 7/8 dicembre 1970 (noto anche come “golpe dei forestali”, perché vi prese parte anche un drappello della guardia forestale) ordito dall’estrema destra e dal suo “principe nero”, il già comandante della X Mas nazifascista durante la seconda guerra mondiale, principe Junio Valerio Borghese.
Il tentativo di colpo di Stato fu appoggiato dai vertici militari, dalla P2 di Licio Gelli, dalla mafia, dai servizi segreti italiani e, almeno all’inizio, dalla CIA. Poi gli americani, che volevano un uomo di garanzia a capo del governo golpista, ritirarono l’appoggio perché – pare – non riuscirono ad ottenere la disponibilità di Andreotti.
E’ senz’altro una delle pagine più oscure e misteriose della storia d’Italia. Basti pensare che nel golpe fu coinvolta la più alta carica dei nostri servizi segreti, il generale Vito Miceli, ma su... (continuer)
Album “I cavalli di Troia”
Storia del fallito golpe del 7/8 dicembre 1970 (noto anche come “golpe dei forestali”, perché vi prese parte anche un drappello della guardia forestale) ordito dall’estrema destra e dal suo “principe nero”, il già comandante della X Mas nazifascista durante la seconda guerra mondiale, principe Junio Valerio Borghese.
Il tentativo di colpo di Stato fu appoggiato dai vertici militari, dalla P2 di Licio Gelli, dalla mafia, dai servizi segreti italiani e, almeno all’inizio, dalla CIA. Poi gli americani, che volevano un uomo di garanzia a capo del governo golpista, ritirarono l’appoggio perché – pare – non riuscirono ad ottenere la disponibilità di Andreotti.
E’ senz’altro una delle pagine più oscure e misteriose della storia d’Italia. Basti pensare che nel golpe fu coinvolta la più alta carica dei nostri servizi segreti, il generale Vito Miceli, ma su... (continuer)
Amo le piante la natura
(continuer)
(continuer)
envoyé par The Lone Ranger 2/8/2010 - 09:19
Questa canzone la sto cercando inutilmente da tempi immemori da poter scaricare in formato mp3.
Se qualcuno l'avesse disponibile prego me la invii all'indirizzo gerry999@hotmail.it
Se qualcuno l'avesse disponibile prego me la invii all'indirizzo gerry999@hotmail.it
Alessandro 5/8/2010 - 17:12
E come no!?! Anche meglio! Tanto poi, se uno volesse masterizzarsela, ci sono i plugin apposta.
Ciao Giorgio. Buona giornata.
Ciao Giorgio. Buona giornata.
Bartolomeo Pestalozzi, aka The Lone Ranger, aka Alessandro 10/8/2010 - 11:31
Scusa Giorgio, l'Alessandro in questione è un altro...
Comunque, un saluto a te.
Comunque, un saluto a te.
Bartolomeo Pestalozzi, aka The Lone Ranger, aka Alessandro 10/8/2010 - 11:33
Permettimi un consiglio: torna a essere semplicemente Alessandro (anzi, l'Alessandro par excellence! :))
giorgio 10/8/2010 - 12:26
O perchè? Per semplicità? Magari fosse così semplice... è che ormai mi si agitano dentro varie identità... Finirò col fare la fine di Nietzsche, che proprio qui a Torino un bel giorno abbracciò piangendo un cavallo frustato a sangue da un cocchiere e poi stramazzò al suolo in preda al delirio... Lo portarono via che canticchiava canzoni napoletane credendo di essere un qualche sovrano di allora...
Ah, un'identità me la sono volata... è Alienandro, l'alieno che ogni tanto mi abita al solo scopo di postare canzoni di Maicol Gecson..
Ciao!
Ah, un'identità me la sono volata... è Alienandro, l'alieno che ogni tanto mi abita al solo scopo di postare canzoni di Maicol Gecson..
Ciao!
Alessandro, aka Alienandro, aka The Lone Ranger, aka Bartolomeo Pestalozzi 10/8/2010 - 13:19
Spero leggerai mai questo messaggio, pur se son passati mesi perché non avevo più guardato la pagina. Cmq si, va benissimo! Inviamelo pure a gerry999@hotmail.it
Alessandro 27/12/2010 - 16:13
Ti ho visto là sul tavolo
[1974]
Testo di Yuki Maraini
sulla base di Uguaglianza di Paolo Pietrangeli
Fonte: Maraini Y. (a cura di),
Siamo in tante...(la condizione della donna nelle canzoni popolari e femministe: libro + disco),
Savelli, Roma, 1975
Testo ripreso dal Deposito-Canti di Lotta
Le donne e il compagno Maschietto
di Riccardo Venturi
Negli anni '70, e particolarmente durante le mobilitazioni per il diritto al divorzio e all'aborto, nell'ambito del movimento femminista militante italiano nacquero numerose canzoni: non esiste lotta senza il suo accompagnamento in musica. In tale ambito, non poca importanza ebbero le parodie di canzoni note e meno note: questa è particolarmente significativa, in quanto non sfruttava una canzonetta più o meno commerciale, bensì la canzone notevolmente impegnata di un cantautore-simbolo come Paolo Pietrangeli, l'autore di Contessa nonché futuro regista del "Maurizio... (continuer)
Testo di Yuki Maraini
sulla base di Uguaglianza di Paolo Pietrangeli
Fonte: Maraini Y. (a cura di),
Siamo in tante...(la condizione della donna nelle canzoni popolari e femministe: libro + disco),
Savelli, Roma, 1975
Testo ripreso dal Deposito-Canti di Lotta
Le donne e il compagno Maschietto
di Riccardo Venturi
Negli anni '70, e particolarmente durante le mobilitazioni per il diritto al divorzio e all'aborto, nell'ambito del movimento femminista militante italiano nacquero numerose canzoni: non esiste lotta senza il suo accompagnamento in musica. In tale ambito, non poca importanza ebbero le parodie di canzoni note e meno note: questa è particolarmente significativa, in quanto non sfruttava una canzonetta più o meno commerciale, bensì la canzone notevolmente impegnata di un cantautore-simbolo come Paolo Pietrangeli, l'autore di Contessa nonché futuro regista del "Maurizio... (continuer)
Ti ho visto la sul tavolo
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 11/8/2010 - 21:38
La notte in cui mi tolsi l'armatura
La notte in cui mi tolsi l'armatura,
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 11/8/2010 - 08:20
Fiore di Gaza
inedito pubblicato in Antologia (2008)
poi in "Paolo e Rita" con la pianista jazz Rita Marcotulli.
interpretata anche da Alessio Lega
poi in "Paolo e Rita" con la pianista jazz Rita Marcotulli.
interpretata anche da Alessio Lega
Sud come sudore suddito in questo mondo di merda
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 30/5/2009 - 09:51
Parcours:
L'Holocauste palestinien
Ninna nanna
[2005]
Testo e musica di Paolo Pietrangeli
Album: "Ignazio"
Testo e musica di Paolo Pietrangeli
Album: "Ignazio"
Ninna nanna dormi poco
(continuer)
(continuer)
envoyé par Luigi Piccioni 4/1/2008 - 08:55
Racconto di guerra
[2001]
Testo e musica di Paolo Pietrangeli
Album: "C'è poco da ridere"
Testo e musica di Paolo Pietrangeli
Album: "C'è poco da ridere"
È strano che per tanti (sei) anni questo pezzo devastante e amaro di Paolo Pietrangeli non sia stato notato da chi contribuisce a costruire “Canzoni contro la guerra”.
Comunque si tratta ancora e forse anche più di ieri di un ritratto efficacissimo dei troppi (quasi tutti ormai, se guardiamo ai numeri parlamentari) signori della guerra nostrani.
Il riferimento è ovviamente all’aggressione alla Serbia del 1999, ma si adatta perfettamente a tutte le guerre Usa cui l’Italia si è servilmente accodata dal 1991 a oggi.
La canzone è contenuta nell’album “C’è poco da ridere” del 2001.
Comunque si tratta ancora e forse anche più di ieri di un ritratto efficacissimo dei troppi (quasi tutti ormai, se guardiamo ai numeri parlamentari) signori della guerra nostrani.
Il riferimento è ovviamente all’aggressione alla Serbia del 1999, ma si adatta perfettamente a tutte le guerre Usa cui l’Italia si è servilmente accodata dal 1991 a oggi.
La canzone è contenuta nell’album “C’è poco da ridere” del 2001.
Italia
(continuer)
(continuer)
envoyé par Luigi Piccioni 4/1/2008 - 08:48
Parcours:
Guerre des Balkans dans les années 90
Carissimo Luigi, nel ringraziarti per questo inserimento vorremmo specificarti che, purtroppo, e per tutti gli sforzi quotidiani che facciamo, non ci è possibile seguire come vorremmo tutti gli autori in tutta la loro produzione; qualcosa ci sfugge necessariamente, ed è proprio per questo motivo che questo sito è strutturato come database a libera contribuzione (in modo, cioè, da permettere a chiunque di inserire canzoni non ancora presenti nella raccolta). Grazie ancora e a risentirci presto!
CCG/AWS Staff 4/1/2008 - 08:51
Quelli che tricoloreggiano
nella quinta strofa mi pare che dica "per comprarci tutti interi" e non "per comprarci tutti i beni". Mi pare anche più sensata la frase...
Silva 19/10/2007 - 11:17
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- Chansons reliées
Album “Mio caro padrone… / Contessa”
Il testo è stato scritto da Pietro Bianconi nel 1968, partigiano anarchico e autore di alcuni libri sulle lotte operaie e sindacali degli anni '60/70
La musica è di Paolo Pietrangeli e Giovanna Marini
cantata anche in una versione abbreviata da Caterina Bueno nello spettacolo di Dario Fo "Ci ragiono e canto n.2".
Ripresa anche dai Gang in "Calibro 77" del 2016
Testo ripreso da Il Deposito ma rivisto e corretto.
Nel 1969 esce un rapporto della CGIL relativo agli infortuni sul lavoro, che denuncia l’aumento esponenziale sia degli incidenti che delle malattie provocate da ambienti lavorativi malsani e paragona il caso italiano a quello di altri paesi, mostrando come l’incidenza delle morti per lavoro in Italia sia superiore anche a quello degli USA. L’arrangiamento del brano in Calibro77 vira verso suoni mediterranei che ne arricchiscono le... (continuer)