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PEPPINO IMPASTATO
9 mai 1978 - 9 mai 2018
Riccardo Venturi 9/5/2018 - 11:24
Le site “Chansons Contre la Guerre” a fêté le 20 mars son 15ème ANNIVERSAIRE.
Riccardo Venturi 20/3/2018 - 09:39
40 ans? Il semble que les 40èmes anniversaires ne sont que pour les “hommes d'état”, en ces jours-ci. Le 18 mars 1978, il y a quarante ans, Fausto et Iaio ont été assassinés. Personne n'a des nouvelles depuis. Quarante ans, et à jamais entre et avec nous. Ils auront 18 ans jusqu'à la fin des jours. Quarante ans sous les tambours du pouvoir et de ses serfs.
Riccardo Venturi 18/3/2018 - 09:18
Il est parti dans la Journée du Pi Grec, Stephen. À la recherche de l'infini. Une chanson pour lui, et un verre de N'Importe Quoi!
Riccardo Venturi 14/3/2018 - 10:04
Voici finalement l'HYMNE NATUREL des Extras des CCG! Avec un Appendice spécial.
Riccardo Venturi 9/2/2018 - 02:41
L'histoire d'Árpád Weisz, juif hongrois, joueur et entraîneur de succès dans l'Italie des années '30, puis réfugié aux Pays Bas après les “lois raciales” de Mussolini (celui qui “a fait si tant de bonnes choses” selon certains politicards italiens d'aujourd'hui), et enfin déporté à Auschwitz où il mourut le 31 janvier 1944. Dans cette Journée de la Mémoire, l'histoire d'Árpád Weisz nous est racontée par un très jeune rappeur de Novare, Andrea Licata ”Red Riot”, 18 ans et une très grande envie de rappeler ce que trop de personnes ont oublié. Son rap s'appelle L'allenatore in campo (“L'entraîneur en champ”).
Riccardo Venturi 27/1/2018 - 11:03
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The Ghost of You

The Ghost of You
2004
Three Cheers for Sweet Revenge

La canzone è una canzone sulla fine di un amore, il video che l'accompagna, diretto da Marc Webb, è ambientato durante lo sbarco di Normandia ad Omaha Beach, richiamando abbastanza esplicitamente le scene di "Salvate il soldato Ryan". L'abbandono prende quindi un nuovo significato ben più esplicito e che quindi giustifica ampiamente la canzone tra le CCG/AWS.
Il ritornello "never coming home, never coming home!" accompagnato dalle immagini dello sbarco è piuttosto evocativo
I never said I'd lie and wait forever
(continuer)
envoyé par Dq82 13/12/2017 - 17:09
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Mozambico

Mozambico
[2017]
All'Italia

Un album che parla di emigrazione, un vero e proprio concept-album che omaggia storie di vita degli Italiani di ieri e di oggi, parlando di rinascita, di rinnovamento, di forza.

Un medico volontario. Partito quasi per caso verso un’esperienza che, specie negli ultimi decenni, ha caratterizzato molti italiani impegnati profondamente in associazioni di volontariato che sono spesso tra le migliori del mondo. Immagina di comunicare con un amico che conduce la propria esistenza in modo diciamo più “normale” rispetto a lui. La sua scelta, all’inizio assai complicata, si è viceversa rapidamente rivelata irrinunciabile. Soprattutto, al di là di luoghi comuni e di difficoltà immaginabili, essa è assolutamente felice nella scoperta di quanto valore può esserci dentro l’acquisizione degli essenziali valori umani.

Quand’ero ragazzo, alla fine del mio liceo, mi iscrissi ad una facoltà... (continuer)
Ti penso amico mio chissà tu come stai
(continuer)
envoyé par Dq82 13/12/2017 - 12:53
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Berlino

Berlino
[2017]
All'Italia

Un album che parla di emigrazione, un vero e proprio concept-album che omaggia storie di vita degli Italiani di ieri e di oggi, parlando di rinascita, di rinnovamento, di forza.

Negli anni ottanta tanti giovani dirigevano il loro destino verso altre città europee soprattutto per cercar lavoro nei ristoranti italiani. Così questo ragazzo negli anni che precedevano la caduta del muro. Berlino all’epoca è città meravigliosa ma assai difficile da sopportare per chi a malincuore ha lasciato l’orizzonte sicuro della propria famiglia, dei propri amici e del proprio bar. Apparentemente disincantato rispetto a quanto sta per accadere, disilluso sulla bellezza del proprio destino, deciso a tornare nel piccolo paese da dove qualche anno prima è partito.

Andai a Berlino per la prima volta intorno alla metà degli anni ottanta e lo feci poi un paio di volte ulteriori per una vicenda... (continuer)
E’ notte qui a Berlino inverno dell’86
(continuer)
envoyé par Dq82 13/12/2017 - 12:41
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Mad as Hell

Mad as Hell
[2017]
Parole e musica di Meghan Remy, musicista statunitense-canadese nota con il nome d’arte di U.S. Girls
Nell’album intitolato “In a Poem Unlimited”, in uscita nel febbraio del 2018
Testo trovato su Genius

Qui sulle CCG/AWS abbiamo un percorso dedicato a The Donald, di certo un buffone pericoloso per gli USA ed il mondo intero. Ma questa canzone è invece dedicata al suo predecessore, Barack Obama, che destò al suo arrivo grandi aspettative e che se n’è andato dopo 8 anni ingrigito e senza aver combinato una beata mazza, tanto meno fermare una guerra qualsiasi...
Started out as a local love
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 13/12/2017 - 12:11
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Damn That Valley

Damn That Valley
[2015]
Parole e musica di Meghan Remy, musicista statunitense-canadese nota con il nome d’arte di U.S. Girls
Nell’album intitolato “Half Free”
Damn that Valley
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 13/12/2017 - 11:55
Parcours: Héros
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El tiempo está a favor de los pequeños

El tiempo está a favor de los pequeños
[1982]
Parole e musica di Silvio Rodríguez
Un brano del 1982 che l’anno seguente fu poi incluso e intitolò un disco collettivo dedicato alla lotta del popolo salvadoreño contro la dittatura militare.
Testo trovato su Cancioneros.com.

Nel brano vengono citati il poeta e rivoluzionario Roque Dalton (1935-1975) e Agustín Farabundo Martí Rodríguez (1893-1932). Il secondo, leader della rivolta contadina e comunista contro il solito regime militare golpista, fu fucilato dai suoi nemici, ma il primo fu assassinato dai suoi stessi compagni, che lo accusarono falsamente di collaborazionismo.
El tiempo está a favor de los pequeños
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 13/12/2017 - 11:42
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La bénédiction

La bénédiction
Le poème de François Coppée évoque un épisode de l'invasion de l'Espagne par les troupes de Napoléon 1er en 1809.
Recueil "Poèmes modernes" 1869

Poème récité par Yvon Jean
Or, en mil huit cent neuf, nous prîmes Saragosse.
(continuer)
envoyé par JJ 13/12/2017 - 11:20
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Para irle cantando a El Salvador

Para irle cantando a El Salvador
[1983]
Parole e musica di Vicente Feliú
Nel disco collettivo “El tiempo está a favor de los pequeños”, dedicato alla lotta del popolo salvadoreño contro la dittatura militare.

Ho trovato questa canzone sul fondamentale Cancioneros.com. Gli amministratori del sito l’hanno proposta in prima pagina, come brano del giorno, lo scorso 11 dicembre, commemorando un episodio terribile avvenuto durante la lunga e sanguinosa guerra civile in Salvador (1979-1992), che vide opporsi il governo militare golpista (sostenuto da USA, Cile, Argentina e Israele) alla resistenza raccolta sotto la sigla del FMLN (Frente Farabundo Martí para la Liberación Nacional, sostenuto da Cuba e Nicaragua).

Il 10 dicembre del 1981 il battaglione “Atlacatl” dell’esercito salvadoregno (un’unità di élite, specificamente formata alla controinsurrezione, con ufficiali e sottoufficiali addestrati direttamente dagli USA) piombò... (continuer)
Que no nos venza la muerte,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 13/12/2017 - 08:46
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Ich saz ûf eime steine

Ich saz ûf eime steine
[XII/XIII sec.]
Codex Manesse, XIV sec., f. 123 v.
Musica / Music / Musik:
a) Hans Hegner
Album: Die Liebligsgedichte der Deutschen
b) Hatz von Hatzenstein
Liederbuch "Minne, Wein und Weltenschmerz", Hrsg. Dr. Benno Bulitta / Hatz von Hatzenstein

Scrive l'Anonimo Toscano del XXI Secolo: Uno dei miei fratelli nel Tempo, l'Anonimo Toscano del XIII Secolo, mi spedisce e mi raccomanda di pubblicare questa leggiadra e profonda composizione d'un suo contemporaneo, il tirolese Walther von der Vogelweide, che si potrebbe tradurre come Gualtiero del Prato degli Uccelli. Dice ancora il mio remoto fratello, che l'ebbe appunto a incocciare seduto su di un nudo sasso, mentre pareva assorto a blaterare qualcosa in un barbaro idioma ch'egli non comprendeva; dopo avergli praticato, colori alla mano, un celebre ritratto (che poi, senza che lo si informasse, fu infilato in un famoso codice sguizzero... (continuer)
Ich saz ûf eime steine,
(continuer)
envoyé par L'Anonimo Toscano del XXI secolo 12/12/2017 - 14:48
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Rojava

Rojava
[2017]

Album: Ballad of a Wobbly
Listen to me, friends, from New York to California
(continuer)
envoyé par adriana 12/12/2017 - 14:37
Parcours: Du Kurdistan
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Leila and Majnun

Leila and Majnun
[2017]

Album: Ballad of a Wobbly
When Leila met Majnun it was at a traffic light
(continuer)
12/12/2017 - 14:32
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Ballad of a Wobbly

Ballad of a Wobbly
[2017]

Album: Ballad of a Wobbly
When I came to this country, left Scotland far behind
(continuer)
envoyé par adriana 12/12/2017 - 14:20

I Should Like to Be a Policeman

anonyme
I Should Like to Be a Policeman
[1855-58?]
Anonima ballata di strada risalente a metà 800, proveniente con tutta probabilità da Manchester o Leeds.
Tra le Bodleian Library Broadside Ballads

La versione che contribuisco è quella pubblicata nella raccolta “Modern Street Ballads” a cura di John Ashton, pubblicata nel 1888.
Some folks may talk about a trade,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 12/12/2017 - 14:10
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Thomas MacDonagh

Thomas MacDonagh
[1916]
Versi del poeta irlandese Frances Ledwidge (1887-1917), nella raccolta “Songs of Peace” pubblicata nel 1917, appena dopo la sua morte, avvenuta nel primo giorno della battaglia di Passchendaele (Terza battaglia di Ypres, 31 luglio – 10 novembre 1917)
Musica del compositore inglese John Jeffreys (1927-2010)
Testo trovato su The LiederNet Archive

In questa poesia Frances Ledwidge non parla della Grande Guerra ma di un’altra guerra, quella combattuta nella sua natale Irlanda contro i britannici, gli stessi che paradossalmente l’autore stava servendo nelle trincee sul fronte francese.

Sopravvissuto a diverse battaglie a Gallipoli, in Grecia e in Serbia, assai provato nel fisico, Frances Ledwidge fece brevemente ritorno in patria proprio allo scoppio della grande ribellione irlandese nota come “Easter Rising” (Éirí Amach na Cásca).

La repressione della rivolta vide tra le vittime... (continuer)
He shall not hear the bittern cry
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 12/12/2017 - 13:05
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'O sanghe

'O sanghe
2016
'O Sanghe
Pregò o' signorè
(continuer)
envoyé par Dq82 12/12/2017 - 12:47
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To One Dead

To One Dead
[1915 o 1916]
Versi del poeta irlandese Frances Ledwidge (1887-1917), nella raccolta “Songs of Peace” pubblicata nel 1917, appena dopo la sua morte, avvenuta nel primo giorno della battaglia di Passchendaele (Terza battaglia di Ypres, 31 luglio – 10 novembre 1917)
Musica del compositore inglese Michael Head (1900-1976)
Testo trovato su The LiederNet Archive
A blackbird singing
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 12/12/2017 - 11:52
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The Song of the Mud

The Song of the Mud
[1917]
Versi di Mary Borden (1886-1968), poetessa anglo-americana.
Si tratta di una “song”, e quindi la contribuisco come CCG/AWS vera e propria.
Testo trovato su Behind Their Lines

Mary Borden era nata nel 1886 in una ricca famiglia conservatrice di Chicago. Durante un viaggio in estremo oriente conobbe e sposò un missionario scozzese, da cui ebbe tre figlie, e nel 1913 la famiglia si trasferì in Inghilterra. Là Mary Borden si coinvolse nel movimento femminista delle Suffragettes e venne più volte arrestata per la sua partecipazione a manifestazioni in favore del riconoscimento del diritto di voto alle donne. Nel 1914, alla partenza del marito per la guerra, Mary Borden utilizzò parte del cospicuo patrimonio di famiglia per costruire ed allestire un ospedale da campo in Francia, dove lei stessa si adoperò come infermiera per tutto il corso della Grande Guerra.

Il suo osservatorio privilegiato... (continuer)
This is the song of the mud,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 12/12/2017 - 10:47
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Who Will Protect Us From the Police?

Who Will Protect Us From the Police?
[2017]
Parole e musica di Steven Patrick Morrissey
Nell’album intitolato “Low in High School” (significativamente sottotitolato “Axe the Monarchy”)
Say Daddy, who will
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 12/12/2017 - 09:04
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All the Young People Must Fall in Love

All the Young People Must Fall in Love
[2017]
Parole e musica di Steven Patrick Morrissey
Nell’album intitolato “Low in High School” (significativamente sottotitolato “Axe the Monarchy”)
Spend more on nuclear war
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 12/12/2017 - 08:55
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The Girl From Tel-Aviv Who Wouldn't Kneel

The Girl From Tel-Aviv Who Wouldn't Kneel
[2017]
Parole e musica di Steven Patrick Morrissey
Nell’album intitolato “Low in High School” (significativamente sottotitolato “Axe the Monarchy”)
The girl from Tel-Aviv who wouldn't kneel
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 12/12/2017 - 08:51
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In Your Lap

In Your Lap
[2017]
Parole e musica di Steven Patrick Morrissey
Nell’album intitolato “Low in High School” (significativamente sottotitolato “Axe the Monarchy”)
The Arab spring called us all
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 12/12/2017 - 08:46
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I Wish You Lonely

I Wish You Lonely
[2017]
Parole e musica di Steven Patrick Morrissey
Nell’album intitolato “Low in High School” (significativamente sottotitolato “Axe the Monarchy”)
I wish you lonely
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 12/12/2017 - 08:27
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Come diruto Mediolano

anonyme
Come diruto Mediolano
[XII secolo]
Dal chiostro dello scomparso Convento degli Umiliati alla Brera del Guercio
Riportata da Cesare Cantù (1804-1895)
(nel romanzo storico Margherita Pusterla [1838])
Nanni Svampa : Milanese – Antologia della canzone lombarda (1970-1977)
Album 1: Antiche ballate e storie d'amore

La più antica canzone milanese pervenuta alla posterità ha la sua origine in una Milano distrutta dalla guerra. Come diruto Mediolano stava, secondo la testimonianza di Cesare Cantù, insigne letterato, storico e politico (che la riportò anche nel suo romanzo Margherita Pusterla), dipinta su una parete del chiosto del Convento degli Umiliati alla Brera del Guercio, oggi scomparso, “a commento degli affreschi che illustravano il voto dei cavalieri di fondare una congregazione di umiltà e penitenza a riparazione dei disastri del Barbarossa, qualora la città fosse risorta da tante rovine”. Così scrive brevemente... (continuer)
Come diruto Mediolano
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 11/12/2017 - 23:12
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Adieu, Farewell Earth's Bliss

Adieu, Farewell Earth's Bliss
[1592-93]
Versi del poeta elisabettiano Thomas Nashe (1567–1601), nella sua opera teatrale “Summer's Last Will and Testament”, pubblicata nel 1600.
Con il titolo “In Time of Pestilence” nell’antologia “The Oxford Book of English Verse: 1250–1900”, a cura di Arthur Quiller-Couch, 1919.
Nel 14° volume della raccolta di AA.VV. intitolata “Poetry and Song”, pubblicata nel 1967 da
James Gibson con la MacMillan and Co. Ltd. I curatori erano Ewan MacColl e Peggy Seeger.

A proposito de 'A livella

William 'Will' Sommers (o Somers, morto nel 1560), protagonista dell’opera di Nashe da cui sono tratti questi famosi versi, era il giullare del re Enrico VIII.
Diversi studiosi sostengono che buona parte della trilogia di William Shakespeare dedicata ad Enrico VI potrebbe essere stata scritta in realtà da Thomas Nashe.
Nell’iconografia dell’epoca, Thomas Nashe viene spesso rappresentato in catene perché la sua attitudine alla satira verso i potenti gli causò alcuni imprigionamenti.
Adieu, farewell earth's bliss!
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 11/12/2017 - 15:58
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American Soul

American Soul
[2017]
Scritta da Paul David Hewson, in arte Bono
Musica degli U2
Nell’album “Songs of Experience”, il 14° album della band di Dublino, uscito lo scorso 1 dicembre
Blessed are the bullies
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 11/12/2017 - 08:17
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Lords of War

Lords of War
2017
Featuring Kaia

Un pilota di droni che uccide da lontano come se fosse un lavoro qualunque, i guerrafondai pronti a fare soldi con la guerra e la vita delle vittime in questa nuova importante canzone del rapper inglese di origine irachena.
Intestines, shattered hopes and dreams adorn the floor
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 10/12/2017 - 16:09
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The Children of '16

The Children of '16
2016

from the album "In Full Colour"

In April 2014 a commemorative service, was held in city quay church, to officially acknowledge 40 civilian children who were killed in and around Dublin during Easter week, of 1916.
These children were mostly killed in crossfire, by bullets from both sides.
The rebel side took a very harsh view of looters, as part of the ethos of a new republic. Anyone seen on the streets could be seen as potentially taking part, and often were.
The Brittish were no less than militant in their duty to enforce a curfew on the streets at the same time, so it was left for these children to run the gauntlet in going about their regular day to day activities, which saw them escape the cramped and impoverished tenement buildings to find mischief and scavenge around the streets for a lump of coal, or a chunk of bread.
With a curfew in effect all week, those killed where... (continuer)
In Dublin town one Easter morn a hundred years ago
(continuer)
envoyé par Dq82 10/12/2017 - 12:07
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Kelly's Blues

Kelly's Blues
[2003]
Parole di Pete Brown
Musica di Jack Bruce
Nell’album intitolato “More Jack than God”

Canzone dedicata a Kelly Yeomans, una bambina inglese che nel 1997 si suicidò a soli 13 anni dopo aver subìto feroci atti di bullismo da parte dei suoi compagni di scuola.

Kelly era sovrappeso e alcuni ragazzini l’avevano presa di mira, arrivando ad attaccare a più riprese l’abitazione della bambina, bombardandola con lanci di cibo e di fango. I genitori di Kelly avevano denunciato più volte alle autorità scolastiche i soprusi inferti alla figlia, ma i responsabili non fecero mai nulla.
Where is the way out of the night
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 7/12/2017 - 11:47
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Khawuleza

Una versione "recitata" con spiegazioni inglese, da Africappella. Riporta probabilmente alcuni versi originali in Ndebele settentrionale.
Khawuleza
KHAWULEZA (Africappella)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 7/12/2017 - 09:44
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Income Tax Blues

Income Tax Blues
[1951]
Parole e musica di Ralph Willis (1910-1957), bluesman noto anche con gli pseudonimi di Alabama Slim, Washboard Pete e Sleepy Joe
Esiste una canzone dallo stesso titolo attribuita a Champion Jack Dupree, ma è di parecchi anni successiva.
Nel disco di Ralph Willis con Brownie McGhee e Sonny Terry ‎intitolato “Carolina Blues” (196?)
Testo trovato su Lyrics Playground

A proposito della riforma fiscale “meno tasse per tutti per i ricchi” che Donald Trump sta introducendo in questi giorni negli USA…
I got my income tax this mornin'
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 7/12/2017 - 09:08
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Al carcere

Al carcere
Chanson italienne – Al carcere – Joe Fallisi – 2007
Texte de Tommaso Campanella (1568-1639), philosophe, théologien, poète et moine dominicain italien.



Un poème que Tommaso Campanella écrivit à l’époque de son troisième, et pas ultime, procès pour hérésie, alors qu’il se trouvait dans la prison de l’Inquisition à Rome.
La première arrestation de Campanella remonte à 1591. Beaucoup d’autres suivirent, et des détentions, et de terribles tortures, jusqu’à sa condamnation définitive, en 1599, à la prison à vie (Il échappa à la mort seule en se faisant passer pour fou). Suivent 27 ans de captivité à Naples, au début desquels, en 1602, il écrivit son œuvre la plus célèbre, « La Cité du Soleil ». En 1626, à sa libération, suivie de sa fuite en France en 1634 et sa mort quelques années après.

Comme quoi, il est quasi-inévitable que celui qui ne se contente pas des opinions communes, qui aime... (continuer)
EN PRISON
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 6/12/2017 - 21:28
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Meat and Bread Blues (or Relief Blues)

Meat and Bread Blues (<Em>or</Em> Relief Blues)
[1935]
Parole e musica di Blind Teddy Darby (1906-1975), chitarrista blues reso cieco a 20 anni per un glaucoma. Attivo a St. Louis tra la fine degli anni 20 ed il 1937, quando lasciò il Blues per Dio, essendo ordinato diacono di non so quale chiesa.
Nella raccolta “Blind Teddy Darby, 1929-1937 (St. Louis Country Blues)”, pubblicata nel 1984 dall’austriaca Earl Archives / Document Records
Testo trovato su Weeniepedia, il bel sito di Weenie Campbell dedicato al blues

Blues della miseria disperata. “Se il Soccorso non mi aiuta con qualcosa da mettere sotto ai denti, perderò anche la mia donna… Possibile che lo Zio Sam vada per il mondo ad aiutare un sacco di gente e non aiuti un poveraccio come me?… E se non mi aiuteranno loro, allora mi aiuterò da solo con le mie .32-20 e .41 ma, se mi spingeranno a tanto, allora sarà troppo tardi per chiamare la polizia...”
Now, my meat is gone, no more flour in my barrels
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 6/12/2017 - 14:52
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Khawuleza

Khawuleza
6 dicembre 2017 12:49
SBRIGATI, MAMMA!
(continuer)
envoyé par L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 6/12/2017 - 12:49
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Senzeni na?

anonyme
Senzeni na?
6 dicembre 2017 11:12

Dice l'AT-XXI: La prima strofa è in lingua Zulu, la seconda in lingua Xhosa; ma le due lingue sono molto simili e mutualmente intelligibili (anche lo Zulu ha i click, ma sono molto meno presenti che nello Xhosa; in questa canzone, comunque, non ce n'è nemmeno uno). La traduzione è letterale per quanto riguarda la parte in Xhosa, con un paio di note.
CHE ABBIAMO FATTO?
(continuer)
envoyé par L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 6/12/2017 - 11:13
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Welfare Blues

Welfare Blues
[1948-52]
Parole e musica di John Lee Hooker (ma credo che si basino su di uno standard precedente, risalente agli anni della Grande Depressione)
Nella raccolta “Coast to Coast Blues Band - Any Where, Any Time, Any Place – His Original Recordings 1948-52 ”, pubblicato nel 1971
You know I'm goin' to the welfare
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 6/12/2017 - 11:03
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Tina sizwe

anonyme
Tina sizwe
6 dicembre 2017 10:39

Dice l'AT-XXI Questa semplice traduzione fa parte, almeno per quanto mi riguarda, dell'acquisizione elementare in corso della lingua Xhosa col manualetto di 1° grado della Anne Munnik. Spero tuttavia di unire l'utile al dilettevole cercando di proporre quel che la canzone dice "davvero"; le traduzioni inglesi dalle lingue sudafricane sono spesso un po' libere. Ci sono anche un paio di piccole note.
NOI LA NAZIONE
(continuer)
envoyé par L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 6/12/2017 - 10:44
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R.F.C. Blues

R.F.C. Blues
[1933]
Scritta da Jack Kelly, oscuro bluesman degli anni 30, leader di una delle tante “jug band” di Memphis, Tennessee, composta anche da D.M. Higgs, Dan Sane e Will Batts
Nella raccolta “Complete Recorded Works In Chronological Order (1933-1939)” pubblicata nel 1990 dall’austriaca Rst Records
Testo trovato su Weeniepedia, il bel sito di Weenie Campbell dedicato al blues

L’acronimo R.F.C. sta per “Reconstruction Finance Corporation”, il nome di un’agenzia federale americana che contribuì al progressivo risanamento delle banche statali nella fase di risposta alla grande crisi del 1929. Istituita da Hoover nel 1932, con Roosevelt la RFC attuò grandi programmi di investimento e di occupazione. Moltissimi sottoproletari americani, bianchi e neri, per anni non ebbero altre occupazioni se non quelle offerte dai programmi federali come il RFC.

Le “jug band” erano blues band di strada che usavano spesso strumenti improvvisati, a percussione come a corda.
That R.F.C. sure is not envied to many men
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 6/12/2017 - 10:15
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Tadeusz Nalepa: Ale wstyd

Tadeusz Nalepa: Ale wstyd
Lìbbera interpretazzione in finto romanesco dell'Anonimo Toscano der XXI Secolo
6 dicembre 2017 09:40
E ME VERGOGNO
(continuer)
envoyé par L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 6/12/2017 - 09:41
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Senza perdere la tenerezza

Senza perdere la tenerezza


Testo trascritto all'ascolto, sperando in un contributo di qualcuno per le parti non comprese
SIN PERDER LA TERNURA
(continuer)
envoyé par Dq82 6/12/2017 - 09:22
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This Is My Song

This Is My Song
Tomorrow, my country where they speak this curious language of mine, will celebrate its 100 years of independence. This great song by Jean Sibelius has been and will always be an important part of that independence. Therefore, I would be glad and honored if you took some time to listen the following beautiful versions of the song.



Juha Rämö 5/12/2017 - 15:10
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Coal Miner's Blues

Coal Miner's Blues
[1938]
Raccolta da Alvin Pleasant Delaney Carter (1891-1960), membro fondatore della Carter Family, da un vecchio minatore del villaggio di St. Charles, Lee County, Virginia. Registrata da Alvin Pleasant con Sara e Maybelle Carter (voci e chitarra) nel 1938 a New York, disco Decca.
Testo trovato su Folkarchive
Some blues are just blues, mine are the miner's blues.
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 5/12/2017 - 13:58
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Coal Mountain Blues

Coal Mountain Blues
[1933]
Scritta da Sonny Scott, oscuro bluesman che – al pari di Fred McMullen – registrò solo un pugno di canzoni nel luglio del 1933, per poi scomparire nel nulla.
Questa si trova sul lato B di un 10” a 78 giri dell’etichetta Vocalion.

Un blues veramente blue
Un uomo disoccupato, ridotto alla disperazione, chiede di essere assunto in una miniera di carbone ma non lo prendono perché è malato di tubercolosi. Allora lascia le montagne per la costa e s’imbarca come marinaio. Ma la malattia ormai l’ha sconfitto e l’uomo decide di suicidarsi gettandosi in mare. Unico testimone, un gabbiano...
Oh, I went on Coal Mountain, saw the men pullin' coals from the mine
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 5/12/2017 - 13:43
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DeKalb Chain Gang

DeKalb Chain Gang
[1933]
Scritta ed interpretata da Fred McMullen (1905-?), bluesman originario della Florida.
Dotato di una tecnica chitarristica (slide) spaventosa, scomparve nel nulla dopo aver registrato un pugno di canzoni tra il 16 ed il 19 gennaio 1933 a New York, insieme ai chitarristi Curley Weaver e Buddy Moss.
In alcune raccolte, a cominciare da “Georgia Blues Guitars (1928-1933)”, pubblicata dall’austriaca RST Records nel 1988.
Testo trovato su Weeniepedia, il bel sito di Weenie Campbell dedicato al blues

Poco si sa della vita di Fred McMullen. Questa canzone però è certamente autobiografica, perché l’autore trascorse un po’ di tempo ai lavori forzati nel penitenziario di DeKalb, Georgia.
Eh, liquor and a gun caused me to ache and pain
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 5/12/2017 - 13:18

Miss-Meal Cramp Blues

Miss-Meal Cramp Blues
[1928]
Scritta Spencer Williams (1889-1969), importante compositore, pianista e cantante jazz
Interpretata da tal Alec Johnson, oscuro bluesman, che nel 1928 incise un pugno di titoli per la Columbia Records
In varie raccolte, a partire da “Next Week Sometime (A Compilation Of 'Pre-War' Blues 1927-1940)”, pubblicata dall’australiana Nugrape Records nel 1977

Non era nemmeno ancora il 1929 ma la Grande Crisi, partita dagli USA e poi estesa al mondo, spiegava i suoi effetti nefasti. Qui il nostro protagonista è letteralmente divorato dalla fame, impazzirebbe per una braciola, si mangerebbe un canguro, si sgranocchierebbe anche soltanto zampe di gallina e così via, fino al furto ed addirittura al cannibalismo estremo (un’intera vagonata di barboni!).

Nella penultima strofa si fa riferimento alla National Biscuit Company (NBC Uneeda, oggi Nabisco), che con gli Uneeda (You Need A...) Biscuits, gli Uneeda Bakers, gli Uneeda Burgers, gli Uneeda Crackers, etc. etc. tappezzava di cartelli ed affreschi pubblicitari i muri delle città americane.
Lord, I'm broke and hungry, and my money's all gone
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 5/12/2017 - 11:33
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Bad Time Blues

Bad Time Blues
[1928]
Parole e musica di Robert “Barbecue Bob” Hicks
Nelle raccolte “Complete Recorded Works In Chronological Order: Volume 2 (21 April 1928 To 3 November 1929)” della Document Records (1991) e “Ain't Times Hard: Political & Social Comment In The Blues” della JSP Records (2008)

Ancora blues dalla Grande Depressione.
Come suggerisce il suo soprannome, Robert “Barbecue Bob” Hicks (1902-1931) lavorava come cuoco in un grill restaurant ad Atlanta, Georgia, e infatti nelle rare foto che lo ritraggono compare spesso in divisa da lavoro.
Il nostro Barbecue Bob doveva essere un profeta perché in “Bad Time Blues” descrisse il “Wall Street Panic” del 1929 un anno prima del suo verificarsi. Quello che invece il cuoco canterino non riuscì a prevedere è che la Grande Depressione l’avrebbe ammazzato: morì infatti nel 1931 a soli 29 anni di tubercolosi e polmonite.
Bad time are fallin' me, tell the world the panic is on
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 5/12/2017 - 10:47
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Le gorille

Le gorille
Merci infiniment. Je connaissais la version de Fabrizio de André en italien et celle de Nanni Svampa en milanais.

Tous deux, ainsi que Beppe Chierici, ont transmis, plus que traduit, les chansons de Brassens et c'est toujours un régal d'écouter leurs versions très réussies ainsi, grâce à vous, qu'un excellent moyen de s'initier à de nouvelles langues...
Philippe Blondeau 5/12/2017 - 00:10




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