Riccardo Venturi 9/5/2018 - 11:24
Le site “Chansons Contre la Guerre” a fêté le 20 mars son 15ème ANNIVERSAIRE.
Riccardo Venturi 20/3/2018 - 09:39
40 ans? Il semble que les 40èmes anniversaires ne sont que pour les “hommes d'état”, en ces jours-ci. Le 18 mars 1978, il y a quarante ans, Fausto et Iaio ont été assassinés. Personne n'a des nouvelles depuis. Quarante ans, et à jamais entre et avec nous. Ils auront 18 ans jusqu'à la fin des jours. Quarante ans sous les tambours du pouvoir et de ses serfs.
Riccardo Venturi 18/3/2018 - 09:18
Il est parti dans la Journée du Pi Grec, Stephen. À la recherche de l'infini. Une chanson pour lui, et un verre de N'Importe Quoi!
Riccardo Venturi 14/3/2018 - 10:04
Voici finalement l'HYMNE NATUREL des Extras des CCG! Avec un Appendice spécial.
Riccardo Venturi 9/2/2018 - 02:41
L'histoire d'Árpád Weisz, juif hongrois, joueur et entraîneur de succès dans l'Italie des années '30, puis réfugié aux Pays Bas après les “lois raciales” de Mussolini (celui qui “a fait si tant de bonnes choses” selon certains politicards italiens d'aujourd'hui), et enfin déporté à Auschwitz où il mourut le 31 janvier 1944. Dans cette Journée de la Mémoire, l'histoire d'Árpád Weisz nous est racontée par un très jeune rappeur de Novare, Andrea Licata ”Red Riot”, 18 ans et une très grande envie de rappeler ce que trop de personnes ont oublié. Son rap s'appelle L'allenatore in campo (“L'entraîneur en champ”).
Riccardo Venturi 27/1/2018 - 11:03
Il disait qu'il avait toujours vécu dans l'équilibre, et qu'il y mourrait: il ne l'a perdu qu'une fois avec une chanson, qu'il voyait comme “la plus belle de toutes”: son 'Αρνηση. Puis le silence est tombé, le silence d'une Μπαλάντα της σιωπής dans la même langue, et encore une fois il y a un refus dedans, un άρνηση. C'est pour ça que nous avons décidé de lui dédier les deux chansons en ce jour-ci, εἰς μνήμην, et par la même voix de Maria Farandouri. Il y a quelques années, le 28 novembre, Gian Piero Testa prenait son vol pour l'αθανασία.
Riccardo Venturi 27/11/2017 - 13:49
Ça fait aujourd'hui exactement 30 ans depuis la mort de Cornelis Vreeswijk, le 12 novembre 1987. Ce site possède déja une dizaine de ses chansons, peut-être un peu oubliées: il est temps de les connaître mieux, à partir de son Blues för Victor Jara
Riccardo Venturi 11/11/2017 - 10:01
My Mind Is for Sale
(2017)
Album: All the Light Above It Too
"I'm not trying to write an anti-Trump song," Johnson said. "I've heard people call it that. Maybe it's anti-some of his ideas. If anything, it's a pro-love song. I try to look at something and instead of only tearing the thing down, you want to replace it with something positive. So to me, walls that divide us aren't a good thing. So it's more about being proactive and how to include people."
Album: All the Light Above It Too
"I'm not trying to write an anti-Trump song," Johnson said. "I've heard people call it that. Maybe it's anti-some of his ideas. If anything, it's a pro-love song. I try to look at something and instead of only tearing the thing down, you want to replace it with something positive. So to me, walls that divide us aren't a good thing. So it's more about being proactive and how to include people."
Well, I heard the blinker's on
(continuer)
(continuer)
22/9/2017 - 22:08
Parcours:
Donald Trump
Banco del Mutuo Soccorso: 750.000 anni fa...l'amore
[1972]
Testo di Francesco Di Giacomo e Vittorio Nocenzi
Musica di Vittorio Nocenzi
Album: Darwin!
Millenovecentosettantadue, era quaternaria, periodo Olocene. Testi di Vittorio Nocenzi e Francesco Di Giacomo, musiche di Vittorio Nocenzi. Canto di Francesco Di Giacomo, da Siniscola, Thiniscòle in sardo nuorese, nome di origine probabilmente nuragica. Album: Darwin!, col punto esclamativo. Un album interamente dedicato all'evoluzione umana, all'evoluzione fisica e psichica in una lontanissima preistoria che, lo si avverte da tutti i brani, preannuncia l'oggi senza soluzione di continuità. Darwin! è un album che, nel quasi neonato progressive italiano, lo mise di colpo in cima al mondo, e non è un'esagerazione: il Banco Del Mutuo Soccorso è stata una band progressive tra le maggiori di tutto il pianeta, e non lo dico certamente io e basta. La traccia n° 3 del lato B dell'album è questa... (continuer)
Testo di Francesco Di Giacomo e Vittorio Nocenzi
Musica di Vittorio Nocenzi
Album: Darwin!
Millenovecentosettantadue, era quaternaria, periodo Olocene. Testi di Vittorio Nocenzi e Francesco Di Giacomo, musiche di Vittorio Nocenzi. Canto di Francesco Di Giacomo, da Siniscola, Thiniscòle in sardo nuorese, nome di origine probabilmente nuragica. Album: Darwin!, col punto esclamativo. Un album interamente dedicato all'evoluzione umana, all'evoluzione fisica e psichica in una lontanissima preistoria che, lo si avverte da tutti i brani, preannuncia l'oggi senza soluzione di continuità. Darwin! è un album che, nel quasi neonato progressive italiano, lo mise di colpo in cima al mondo, e non è un'esagerazione: il Banco Del Mutuo Soccorso è stata una band progressive tra le maggiori di tutto il pianeta, e non lo dico certamente io e basta. La traccia n° 3 del lato B dell'album è questa... (continuer)
Già l’acqua inghiotte il sole,
(continuer)
(continuer)
envoyé par L'Anonimo Toscano del XXI secolo [Olocene] 22/9/2017 - 21:52
Parcours:
Chansons d'amour contre la guerre
Mi general
[1994]
Parole e musica di Carlos Cano
Nel suo album intitolato “Forma de ser”
Testo trovato su Cancioneros.com
Quella che qui Carlos Cano ci canta è una storia curiosa, a suo modo contro la guerra, a suo modo contro la violenza sulle donne.
Quello della donna che, per difendere sé stessa dal mondo violento dei maschi o per cercare il suo amore partito per qualche guerra, si traveste da soldato è un tema molto percorso nella canzone popolare di tutte le epoche. Si pensi a canzoni, anche antiche, come La guerriera, La ragazza all'armata, La Lionetta, Pretty Young Soldier, Mary Read, La fille soldat, I Wish That The Wars Were All Over, A Maid That's Deep In Love, Banks of the Nile e Jackaroe, solo per citarne alcune, quasi tutte già presenti sulle CCG/AWS.
Ma questa raccontata da Carlos Cano è una storia davvero vera e anche piuttosto recente.
Maria Teresinha Gomes era nata nel... (continuer)
Parole e musica di Carlos Cano
Nel suo album intitolato “Forma de ser”
Testo trovato su Cancioneros.com
Quella che qui Carlos Cano ci canta è una storia curiosa, a suo modo contro la guerra, a suo modo contro la violenza sulle donne.
Quello della donna che, per difendere sé stessa dal mondo violento dei maschi o per cercare il suo amore partito per qualche guerra, si traveste da soldato è un tema molto percorso nella canzone popolare di tutte le epoche. Si pensi a canzoni, anche antiche, come La guerriera, La ragazza all'armata, La Lionetta, Pretty Young Soldier, Mary Read, La fille soldat, I Wish That The Wars Were All Over, A Maid That's Deep In Love, Banks of the Nile e Jackaroe, solo per citarne alcune, quasi tutte già presenti sulle CCG/AWS.
Ma questa raccontata da Carlos Cano è una storia davvero vera e anche piuttosto recente.
Maria Teresinha Gomes era nata nel... (continuer)
¡Ep, ep, aro!
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 22/9/2017 - 21:08
Preguntas
[prima del 1976]
Parole e musica di Carlos Cano
Non è inclusa in nessun suo disco dell’epoca ma si trova in una sua raccolta abbastanza recente (2004) dedicata al movimento musicale granadino cui anche Carlos Cano partecipava in quegli anni, il cosiddetto “Manifiesto Canción del Sur”
Testo trovato su Cancioneros.com
Parole e musica di Carlos Cano
Non è inclusa in nessun suo disco dell’epoca ma si trova in una sua raccolta abbastanza recente (2004) dedicata al movimento musicale granadino cui anche Carlos Cano partecipava in quegli anni, il cosiddetto “Manifiesto Canción del Sur”
Testo trovato su Cancioneros.com
A veces yo pregunto
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 22/9/2017 - 08:36
La muchacha
[1975?]
Parole e musica di Carlos Cano
Non è inclusa in nessun suo disco dell’epoca ma si trova in una sua raccolta abbastanza recente (2004) dedicata al movimento musicale granadino al quale anche Carlos Cano partecipava in quegli anni, il cosiddetto “Manifiesto Canción del Sur”
Testo trovato su Cancioneros.com
Parole e musica di Carlos Cano
Non è inclusa in nessun suo disco dell’epoca ma si trova in una sua raccolta abbastanza recente (2004) dedicata al movimento musicale granadino al quale anche Carlos Cano partecipava in quegli anni, il cosiddetto “Manifiesto Canción del Sur”
Testo trovato su Cancioneros.com
Y así la encontré una mañana de marzo.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 22/9/2017 - 08:26
El buitre
[1975?]
Parole e musica di Carlos Cano
Non è inclusa in nessun suo disco dell’epoca ma si trova in una sua raccolta abbastanza recente (2004) dedicata al movimento musicale granadino al quale anche Carlos Cano partecipava in quegli anni, il cosiddetto “Manifiesto Canción del Sur”
Testo trovato su Cancioneros.com
Parole e musica di Carlos Cano
Non è inclusa in nessun suo disco dell’epoca ma si trova in una sua raccolta abbastanza recente (2004) dedicata al movimento musicale granadino al quale anche Carlos Cano partecipava in quegli anni, il cosiddetto “Manifiesto Canción del Sur”
Testo trovato su Cancioneros.com
En mitad del campo hay un muchacho tenaz
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 22/9/2017 - 08:19
Wiradjuri Country
Wiradjuri Country
© Tony Smith 2013
I live on land in the Central Tablelands of New South Wales. The land was taken by force from the Wiradjuri people.
The song is my attempt to acknowledge the history of dispossession.
I used the tune to 'Joe Hill' after hearing Paul Robeson sing this union song.
© Tony Smith 2013
I live on land in the Central Tablelands of New South Wales. The land was taken by force from the Wiradjuri people.
The song is my attempt to acknowledge the history of dispossession.
I used the tune to 'Joe Hill' after hearing Paul Robeson sing this union song.
The place I live in has a past
(continuer)
(continuer)
envoyé par Tony Smith 22/9/2017 - 02:48
Cristo nel cemento
[2013]
Parole di Umberto Palazzo
Musica di Umberto Palazzo e Santo Niente
Nell'album “Mare Tranquillitatis”
Parole di Umberto Palazzo
Musica di Umberto Palazzo e Santo Niente
Nell'album “Mare Tranquillitatis”
America, bella America
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 21/9/2017 - 22:26
No hay tanto pan
(2016)
Album; Domus
"È indecente, è indecente, gente senza casa e case senza gente". Una canzone con parole essenziali, che riprende Gallo rojo, gallo negro per parlare del dramma degli sfratti e in generale della situazione economica in Spagna.
Album; Domus
"È indecente, è indecente, gente senza casa e case senza gente". Una canzone con parole essenziali, che riprende Gallo rojo, gallo negro per parlare del dramma degli sfratti e in generale della situazione economica in Spagna.
Hay un gallo que llora y que grita,
(continuer)
(continuer)
21/9/2017 - 22:18
En Granada
[1978]
Parole e musica di Carlos Cano
Nel suo album intitolato “Crónicas granadinas”
Testo trovato su Cancioneros.com
Sulla fine, la cacciata e le persecuzioni subite dai musulmani di Spagna si veda anche El bando
Parole e musica di Carlos Cano
Nel suo album intitolato “Crónicas granadinas”
Testo trovato su Cancioneros.com
Sulla fine, la cacciata e le persecuzioni subite dai musulmani di Spagna si veda anche El bando
En Granada el agua
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 21/9/2017 - 21:48
Parcours:
Exil et exiliés
Quanta terra nelle mani
(2005)
Amore e Odio
(Musica: Angelo "Sigaro" Conti - Testo: Angelo "Sigaro" Conti e Valerio Mastandrea)
Amore e Odio
(Musica: Angelo "Sigaro" Conti - Testo: Angelo "Sigaro" Conti e Valerio Mastandrea)
La città è una miniera.. pala e picco
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 21/9/2017 - 15:30
Juste un Homme
Juste un homme
Chanson française – Juste un Homme – Marco Valdo M.I. – 2017
Petite notice récapitulative : il y a un certain temps, en deux temps en 2005 et en 2009, j’avais écrit, puis publié une chanson intitulée « Sto benissimo ! Je vais très bien ! ».Sto benissimo - Je vais très bienJe l’ai parcourue récemment et il m’est apparu qu’elle ne disait qu’une partie des choses ; je l’ai donc revue, j’y ai ajouté une dernière tranche et j’en ai fait une chanson nouvelle avec un titre nouveau « Juste un homme », qui n’est pas sans donner une réponse contemporaine à la question de Primo Levi : « Se questo è un uomo » Se questo è un uomo – « Si c’est un homme », car c’est la même question qui se pose ici ; et aussi, à son autre question « Si non ora, quando ? »Se non ora quando? – « Si pas maintenant, quand ? », qui doivent être réinsérée dans le courant du temps et être posées à tous les niveaux... (continuer)
Chanson française – Juste un Homme – Marco Valdo M.I. – 2017
Petite notice récapitulative : il y a un certain temps, en deux temps en 2005 et en 2009, j’avais écrit, puis publié une chanson intitulée « Sto benissimo ! Je vais très bien ! ».Sto benissimo - Je vais très bienJe l’ai parcourue récemment et il m’est apparu qu’elle ne disait qu’une partie des choses ; je l’ai donc revue, j’y ai ajouté une dernière tranche et j’en ai fait une chanson nouvelle avec un titre nouveau « Juste un homme », qui n’est pas sans donner une réponse contemporaine à la question de Primo Levi : « Se questo è un uomo » Se questo è un uomo – « Si c’est un homme », car c’est la même question qui se pose ici ; et aussi, à son autre question « Si non ora, quando ? »Se non ora quando? – « Si pas maintenant, quand ? », qui doivent être réinsérée dans le courant du temps et être posées à tous les niveaux... (continuer)
Très bien ! Très bien !
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 21/9/2017 - 14:12
El bando
[1978]
Parole e musica di Carlos Cano
Nel suo album intitolato “Crónicas granadinas”
Testo trovato su Cancioneros.com
Una canzone dedicata alla fine del “al-Ándalus”, della Spagna musulmana, con la caduta nel 1492 dell’ultimo emirato, quello di Granada, e la cacciata di tutti i moriscos per mano dei re cattolici Fernando II di Aragona e Isabella I di Castiglia. In realtà molti musulmani rimasero in Andalusia, nella regione storica della Alpujarra, fino alla definitiva cacciata nel 1570-72 quando, dopo una grande rivolta, il re Filippo II decise che la forte comunità musulmana andalusa era un pericolo e andava quindi “sfoltita” a fil di spada e ridislocata in gruppi più piccoli. La repressione della rivolta del 1568 e le seguenti deportazioni provocarono decine di migliaia di morti.
Parole e musica di Carlos Cano
Nel suo album intitolato “Crónicas granadinas”
Testo trovato su Cancioneros.com
Una canzone dedicata alla fine del “al-Ándalus”, della Spagna musulmana, con la caduta nel 1492 dell’ultimo emirato, quello di Granada, e la cacciata di tutti i moriscos per mano dei re cattolici Fernando II di Aragona e Isabella I di Castiglia. In realtà molti musulmani rimasero in Andalusia, nella regione storica della Alpujarra, fino alla definitiva cacciata nel 1570-72 quando, dopo una grande rivolta, il re Filippo II decise che la forte comunità musulmana andalusa era un pericolo e andava quindi “sfoltita” a fil di spada e ridislocata in gruppi più piccoli. La repressione della rivolta del 1568 e le seguenti deportazioni provocarono decine di migliaia di morti.
Por orden real,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 21/9/2017 - 13:32
Parcours:
Exil et exiliés
Bataclan
[2017]
All'Italia
Un album che parla di emigrazione, un vero e proprio concept-album che omaggia storie di vita degli Italiani di ieri e di oggi, parlando di rinascita, di rinnovamento, di forza.
E’ una ipotetica mail che Valeria Solesin, giovane vittima innocente al Bataclan, scrive alla madre. Nulla della canzone è triste. Viceversa, c’è l’infinita tenerezza tra una madre e una figlia che fa un rapido quadro della propria giornata a Parigi. Nessun attentato è ancora compiuto, nessuna tragedia che il destino può far trovare dietro ad un angolo nel tempo che viviamo oggi, è ancora accaduta. Solo la dolcezza di chi si rivolge verso la propria mamma sorridendo ed evocando la propria infanzia ed il proprio legame. Infanzia di ieri che è diventata la vita adulta di una giovane donna italiana in una grande città europea.
Accadde una sera di metà novembre. E avevo un concerto giusto il giorno... (continuer)
All'Italia
Un album che parla di emigrazione, un vero e proprio concept-album che omaggia storie di vita degli Italiani di ieri e di oggi, parlando di rinascita, di rinnovamento, di forza.
E’ una ipotetica mail che Valeria Solesin, giovane vittima innocente al Bataclan, scrive alla madre. Nulla della canzone è triste. Viceversa, c’è l’infinita tenerezza tra una madre e una figlia che fa un rapido quadro della propria giornata a Parigi. Nessun attentato è ancora compiuto, nessuna tragedia che il destino può far trovare dietro ad un angolo nel tempo che viviamo oggi, è ancora accaduta. Solo la dolcezza di chi si rivolge verso la propria mamma sorridendo ed evocando la propria infanzia ed il proprio legame. Infanzia di ieri che è diventata la vita adulta di una giovane donna italiana in una grande città europea.
Accadde una sera di metà novembre. E avevo un concerto giusto il giorno... (continuer)
Ciao mamma cara ti scrivo due righe
(continuer)
(continuer)
envoyé par dq82 21/9/2017 - 12:16
E Roma è il mare
2015
La prima volta
feat. Sigaro
In E Roma è il mare (ospite Sigaro della Banda Bassotti) troviamo l’anima combat rock di Andreani in una canzone dedicata ad una Roma particolare, quella della Banda Bassotti, di Valerio Verbano, la Roma proletaria e di sinistra, la Roma che combatte e non si arrende.
(Giorgio Zito in storiadellamusica.it)
La prima volta
feat. Sigaro
In E Roma è il mare (ospite Sigaro della Banda Bassotti) troviamo l’anima combat rock di Andreani in una canzone dedicata ad una Roma particolare, quella della Banda Bassotti, di Valerio Verbano, la Roma proletaria e di sinistra, la Roma che combatte e non si arrende.
(Giorgio Zito in storiadellamusica.it)
envoyé par dq82 21/9/2017 - 11:40
11.12.15
Testo e musica di Mattia Bonetti
Paroles et musique de Mattia Bonetti
Lyrics and music by Mattia Bonetti
Album: Canzoni in libertà [2017]
Paroles et musique de Mattia Bonetti
Lyrics and music by Mattia Bonetti
Album: Canzoni in libertà [2017]
"Data di un genocidio realmente accaduto in Burundi ad opera di un manipolo di paramilitari ubriachi. Da tempo immemore vi è uno scontro tra le due etnie dominanti (Hutu e Tutsi). Quando l’uomo bianco arrivò, insegnò loro il “gioco di potere” così che da più di vent’anni se salgono al potere i Tutsi massacrano gli Hutu e vice versa. In questo caso, più di 1500 Tutsi fra donne e bambini sono stati messi in un recinto di filo spinato e uccisi solo a colpi di machete. La storia, per la sua natura così disumana, è narrata da un albero."
Nella regione dei Grandi Laghi
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 21/9/2017 - 10:56
A Santiago
[2017]
La tormenta se acerca y los truenos resuenan sobre este cielo sin luna.
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 21/9/2017 - 08:37
Il Francese e il Siriano
Testo e musica di Mattia Bonetti
Paroles et musique de Mattia Bonetti
Lyrics and music by Mattia Bonetti
Album: Canzoni in libertà [2017]
MATTIA BONETTI: CANZONI IN LIBERTA'
4. Il Francese e il Siriano
8. 11.12.15
"Canzone scritta due giorni dopo l’attentato al Bataclan. Le prime due strofe sono il punto di vista di un francese, le seconde due quello di un siriano e le ultime due sono un punto di vista esterno. Il brano ha vinto il premio Baccanali". Così Mattia Bonetti, giovane cantautore e musicista per il quale l'appellativo di “multietnico” è assolutamente naturale (è nato a Bugendana, in Burundi, nel 1994, per crescere poi “a pane e musica” a Milano e spostarsi infine a Fosdinovo [MS] – ma si veda meglio la Biografia Artistica da lui stesso redatta), introduce brevemente la sua canzone che, nel 2017, assieme a 11.12.15 ha vinto il “Premio Baccanali” del Museo della Resistenza... (continuer)
Paroles et musique de Mattia Bonetti
Lyrics and music by Mattia Bonetti
Album: Canzoni in libertà [2017]
MATTIA BONETTI: CANZONI IN LIBERTA'
4. Il Francese e il Siriano
8. 11.12.15
"Canzone scritta due giorni dopo l’attentato al Bataclan. Le prime due strofe sono il punto di vista di un francese, le seconde due quello di un siriano e le ultime due sono un punto di vista esterno. Il brano ha vinto il premio Baccanali". Così Mattia Bonetti, giovane cantautore e musicista per il quale l'appellativo di “multietnico” è assolutamente naturale (è nato a Bugendana, in Burundi, nel 1994, per crescere poi “a pane e musica” a Milano e spostarsi infine a Fosdinovo [MS] – ma si veda meglio la Biografia Artistica da lui stesso redatta), introduce brevemente la sua canzone che, nel 2017, assieme a 11.12.15 ha vinto il “Premio Baccanali” del Museo della Resistenza... (continuer)
Lasciatemi guardare con l’anima di vetro
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 21/9/2017 - 08:29
Sierra Blanca Massacre
La canzone è ispirata ad una poesia, scritto in spagnolo, ritrovato nel quaderno di un giovane messicano, Rosario Caldera Salazar, uno di 18 giovani messicani trovati morti di calore ed asfissia il 2 Luglio 1987 in un vagone merci sul quale tentavano di passare illegalmente il confine e che era rimasto parcheggiato nella stazione di Sierra Blanca, in Texas. Era intitolato ``El Ilegal,`` o ``The Illegal.``
``With pain I left my country,`` diceva la poesia. ``Today there is talk of the Rio Bravo which I`ll cross. . . . How beautiful is the United States. Illinois, California and Tennessee. But over in my country, a piece of the sky belongs to me. Goodbye Laredo, Welsaco and San Antonio.
Houston and Dallas are in my song.
Goodbye, El Paso.
Your friend, the illegal, has returned.``
La mattina del 2 Luglio 1987, 18 giovani messicani furono trovati morti di caldo e asfissia dentro un carro... (continuer)
``With pain I left my country,`` diceva la poesia. ``Today there is talk of the Rio Bravo which I`ll cross. . . . How beautiful is the United States. Illinois, California and Tennessee. But over in my country, a piece of the sky belongs to me. Goodbye Laredo, Welsaco and San Antonio.
Houston and Dallas are in my song.
Goodbye, El Paso.
Your friend, the illegal, has returned.``
La mattina del 2 Luglio 1987, 18 giovani messicani furono trovati morti di caldo e asfissia dentro un carro... (continuer)
Fleeing my country for a better life
(continuer)
(continuer)
envoyé par Piersante Sestini 21/9/2017 - 00:17
Incident, Wallis Plains, 1826
Incident, Wallis Plains, 1826
© Tony Smith 2017
John Eckford, brother of my 3 x great grandmother Jane, had an eventful life. Born in 1801, he was involved in the mistake which led to his father William being condemned to death for sheep stealing. He was appointed Constable at Wallis Plains (Maitland) in 1825.
Following violence between settlers and Aboriginal people, Governor Darling despatched Lt Lowe to the ‘frontier’. Colonial Secretary Bathurst issued orders that the raids of the locals should be repelled just as would raids by any other ‘state’. Aboriginal people were to be considered invaders in their own land.
Lowe was committed for trial following the summary execution of a prisoner ‘Jacky Jacky’. He was quickly found not guilty by the jury which consisted mainly of army officers. During the trial, the question arose of whether Aboriginal people were subjects of the crown and... (continuer)
© Tony Smith 2017
John Eckford, brother of my 3 x great grandmother Jane, had an eventful life. Born in 1801, he was involved in the mistake which led to his father William being condemned to death for sheep stealing. He was appointed Constable at Wallis Plains (Maitland) in 1825.
Following violence between settlers and Aboriginal people, Governor Darling despatched Lt Lowe to the ‘frontier’. Colonial Secretary Bathurst issued orders that the raids of the locals should be repelled just as would raids by any other ‘state’. Aboriginal people were to be considered invaders in their own land.
Lowe was committed for trial following the summary execution of a prisoner ‘Jacky Jacky’. He was quickly found not guilty by the jury which consisted mainly of army officers. During the trial, the question arose of whether Aboriginal people were subjects of the crown and... (continuer)
Come hearken to my story, the saddest of tales
(continuer)
(continuer)
envoyé par Tony Smith 20/9/2017 - 23:30
Alacant 1938
(2017)
Album: Proposta
Una canzone in bilico tra passato e presente, sull'importanza della memoria. Tutti conoscono il bombardamento di Guernica, grazie soprattutto al quadro di Picasso. Praticamente dimenticato è invece il bombardamento di Alicante del 1938, quando aerei italiani Savoia S-79 decollano da Maiorca in appoggio alle forze franchiste per bombardare il mercato centrale di Alicante, facendo oltre 300 morti.
Album: Proposta
Una canzone in bilico tra passato e presente, sull'importanza della memoria. Tutti conoscono il bombardamento di Guernica, grazie soprattutto al quadro di Picasso. Praticamente dimenticato è invece il bombardamento di Alicante del 1938, quando aerei italiani Savoia S-79 decollano da Maiorca in appoggio alle forze franchiste per bombardare il mercato centrale di Alicante, facendo oltre 300 morti.
Sèiem damunt dels arbres de l'Esplanada,
(continuer)
(continuer)
20/9/2017 - 23:12
Agafant l'horitzó
(2017)
'Agafant l'horitzó' és un tema que Txarango hem composat pel sí al referèndum de Catalunya, per un sí transformador. La cançó ha comptat amb la col·laboració de Gemma Humet, Aspencat, Cesk Freixas, Les Kol·lontai (Montse Castellà, Sílvia Comes, Meritxell Gené i Ivette Nadal) i Ascensa Furore.
El tema ha estat inspirat en la tornada final del tema 'Article 1.1' de Cesk Freixas i en els versos d'Ovidi Montllor. Des del món de la música no ens quedem amb els braços plegats. Perquè començar de nou és una oportunitat per reconstruir tots els aspectes de la nostra societat. Perquè aquells que somiem en un altre món possible, sabem que cal canviar-ho tot.
*
'Agafant l'horitzó' (Afferrando l'orizzionte) è un pezzo che i Txarango hanno composto in appoggio al sì al referendum in Catalogna, per un sì di cambiamento. La canzone ha contato con la collaborazione di Gemma Humet, Aspencat, Cesk... (continuer)
'Agafant l'horitzó' és un tema que Txarango hem composat pel sí al referèndum de Catalunya, per un sí transformador. La cançó ha comptat amb la col·laboració de Gemma Humet, Aspencat, Cesk Freixas, Les Kol·lontai (Montse Castellà, Sílvia Comes, Meritxell Gené i Ivette Nadal) i Ascensa Furore.
El tema ha estat inspirat en la tornada final del tema 'Article 1.1' de Cesk Freixas i en els versos d'Ovidi Montllor. Des del món de la música no ens quedem amb els braços plegats. Perquè començar de nou és una oportunitat per reconstruir tots els aspectes de la nostra societat. Perquè aquells que somiem en un altre món possible, sabem que cal canviar-ho tot.
*
'Agafant l'horitzó' (Afferrando l'orizzionte) è un pezzo che i Txarango hanno composto in appoggio al sì al referendum in Catalogna, per un sì di cambiamento. La canzone ha contato con la collaborazione di Gemma Humet, Aspencat, Cesk... (continuer)
Tenim futur, tenim memòria.
(continuer)
(continuer)
20/9/2017 - 22:31
Doñana
[1980]
Scritta da Gloria van Aerssen (1932-2015) e Carmen Santonja (1934-2000), le Vainica Doble
Nel loro album intitolato “El eslabón perdido”
Testo trovato su questa pagina dedicata alle Vainica Doble
“Coto de Doñana” è il nome di una località andalusa dove c’è uno dei più importanti sistemi naturali palustri del mondo, situato proprio alla confluenza tra Mediterraneo ed Atlantico. Nel parco naturale di Doñana c’è un’incredibile biodiversità, soprattutto per quel che riguarda le specie di uccelli. E pensare che nei primi anni 50 il governo franchista aveva progettato di trasformare quell’area naturale in una sterminata piantagione di riso ed eucalipto. Ad opporsi all’annunciata devastazione fu un nobile illuminato, tal marchese Mauricio González-Gordon, il quale aveva molte proprietà nel Doñana e che mobilitò illustri naturalisti ed il WWF per la sua protezione e conservazione.
Nell’ultima... (continuer)
Scritta da Gloria van Aerssen (1932-2015) e Carmen Santonja (1934-2000), le Vainica Doble
Nel loro album intitolato “El eslabón perdido”
Testo trovato su questa pagina dedicata alle Vainica Doble
“Coto de Doñana” è il nome di una località andalusa dove c’è uno dei più importanti sistemi naturali palustri del mondo, situato proprio alla confluenza tra Mediterraneo ed Atlantico. Nel parco naturale di Doñana c’è un’incredibile biodiversità, soprattutto per quel che riguarda le specie di uccelli. E pensare che nei primi anni 50 il governo franchista aveva progettato di trasformare quell’area naturale in una sterminata piantagione di riso ed eucalipto. Ad opporsi all’annunciata devastazione fu un nobile illuminato, tal marchese Mauricio González-Gordon, il quale aveva molte proprietà nel Doñana e che mobilitò illustri naturalisti ed il WWF per la sua protezione e conservazione.
Nell’ultima... (continuer)
En el Coto de Doñana se ha envenenao un pajarito
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 20/9/2017 - 15:59
Parcours:
Guerre à la Terre
Agáchate, que te pierdes
[1973]
Scritta da Gloria van Aerssen (1932-2015) e Carmen Santonja (1934-2000), le Vainica Doble
Nel loro secondo album intitolato “Heliotropo”
Scritta da Gloria van Aerssen (1932-2015) e Carmen Santonja (1934-2000), le Vainica Doble
Nel loro secondo album intitolato “Heliotropo”
Árbol añoso y sufrido
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 20/9/2017 - 12:24
Parcours:
Guerre à la Terre
La cigarra y la hormiga
[1971]
Scritta da Gloria van Aerssen (1932-2015) e Carmen Santonja (1934-2000), le Vainica Doble
Nel loro album d’esordio eponimo
Rivisitazione in chiave anticapitalista di una celebre favola di Esopo, ripresa anche da La Fontaine.
Scritta da Gloria van Aerssen (1932-2015) e Carmen Santonja (1934-2000), le Vainica Doble
Nel loro album d’esordio eponimo
Rivisitazione in chiave anticapitalista di una celebre favola di Esopo, ripresa anche da La Fontaine.
Cantando la cigarra
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 20/9/2017 - 09:17
Parcours:
Mort au Travail
La Ruka sanglante
La Ruka sanglante
Chanson française – La Ruka sanglante – Marco Valdo M.I. – 2017
Canzone léviane tirée du récit de Carlo Levi : Una casa di legno sulla strada ( in Il pianeta senza confini, Donzelli, 2003).
Oh, Marco Valdo M.I. mon ami, il te faudra me dire d’abord et avant tout, ce que signifie ce titre ou plus exactement, me rappeler ce qu’est une « ruka ». J’ai comme dans le fond de ma mémoire l’idée qu’il devrait s’agir d’une maison indienne ou quelque comme ça.
Je m’attendais, Lucien l’âne mon ami, à ce que tu me fasses, d’entrée de jeu, une pareille demande. J’ai le plaisir de t’informer du fait qu’une ruka est bien, comme tu t’en souviens opportunément, une habitation, une maison dans la langue des Mapuches, lesquels sont des Amérindiens qui vivent essentiellement pour certains d’entre eux (environ 1,5 million) au Chili et pour d’autres (environ 300 000) en Argentine. L’histoire... (continuer)
Chanson française – La Ruka sanglante – Marco Valdo M.I. – 2017
Canzone léviane tirée du récit de Carlo Levi : Una casa di legno sulla strada ( in Il pianeta senza confini, Donzelli, 2003).
Oh, Marco Valdo M.I. mon ami, il te faudra me dire d’abord et avant tout, ce que signifie ce titre ou plus exactement, me rappeler ce qu’est une « ruka ». J’ai comme dans le fond de ma mémoire l’idée qu’il devrait s’agir d’une maison indienne ou quelque comme ça.
Je m’attendais, Lucien l’âne mon ami, à ce que tu me fasses, d’entrée de jeu, une pareille demande. J’ai le plaisir de t’informer du fait qu’une ruka est bien, comme tu t’en souviens opportunément, une habitation, une maison dans la langue des Mapuches, lesquels sont des Amérindiens qui vivent essentiellement pour certains d’entre eux (environ 1,5 million) au Chili et pour d’autres (environ 300 000) en Argentine. L’histoire... (continuer)
Au milieu de la place du village,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 19/9/2017 - 19:31
Canto, no me gusta señalar
[1975?]
Parole e musica di Carlos Cano
Non è inclusa in nessun suo disco dell’epoca ma si trova in una sua raccolta abbastanza recente (2004) dedicata al movimento musicale granadino cui anche Carlo Cano partecipava in quegli anni, il cosiddetto “Manifiesto Canción del Sur”
Parole e musica di Carlos Cano
Non è inclusa in nessun suo disco dell’epoca ma si trova in una sua raccolta abbastanza recente (2004) dedicata al movimento musicale granadino cui anche Carlo Cano partecipava in quegli anni, il cosiddetto “Manifiesto Canción del Sur”
Ey, ey, caminando,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 19/9/2017 - 11:57
La balorda
Tutti nomi di "santi" immacolati....Quando si spara c'è sempre il rischio di morire..
P.S. Franco Anselmi fu ucciso dal proprietario dell'armeria che aveva appena rapinato insieme ad altri componenti dei NAR.
P.S. Franco Anselmi fu ucciso dal proprietario dell'armeria che aveva appena rapinato insieme ad altri componenti dei NAR.
avvelenato1970@libero.it 18/9/2017 - 23:46
Francesco De Gregori: Festival
[1976]
Parole e musica di Francesco De Gregori
Nell'album “Bufalo Bill”
“Chi ha ucciso quel giovane angelo che girava senza spada?”, forse basterebbe questo verso per fare di questa canzone dedicata a Luigi Tenco una CCG...
Curioso poi che, proprio sulle Canzoni Contro la Guerra, De Gregori sia classificato al numero 20 e Tenco al 21...
Non so chi abbia ucciso quel giovane angelo... Certo Luigi Tenco mi è tornato in mente leggendo un bell'articolo intitolato “Cesare Pavese in musica”, quando il suo autore, Flavio Poltronieri, scrive: “Non era un ambizioso, desiderava solamente che il suo talento venisse riconosciuto, esattamente come Nick Drake tanti anni dopo e, curiosamente, beffardamente, entrambi hanno lasciato la loro vita terrena al sonno.”
Ecco. Non so chi abbia ucciso quel piccolo principe, forse mandanti ed esecutori sono stati in tanti, proprio come per Cesare Pavese e per Nick Drake.
Parole e musica di Francesco De Gregori
Nell'album “Bufalo Bill”
“Chi ha ucciso quel giovane angelo che girava senza spada?”, forse basterebbe questo verso per fare di questa canzone dedicata a Luigi Tenco una CCG...
Curioso poi che, proprio sulle Canzoni Contro la Guerra, De Gregori sia classificato al numero 20 e Tenco al 21...
Non so chi abbia ucciso quel giovane angelo... Certo Luigi Tenco mi è tornato in mente leggendo un bell'articolo intitolato “Cesare Pavese in musica”, quando il suo autore, Flavio Poltronieri, scrive: “Non era un ambizioso, desiderava solamente che il suo talento venisse riconosciuto, esattamente come Nick Drake tanti anni dopo e, curiosamente, beffardamente, entrambi hanno lasciato la loro vita terrena al sonno.”
Ecco. Non so chi abbia ucciso quel piccolo principe, forse mandanti ed esecutori sono stati in tanti, proprio come per Cesare Pavese e per Nick Drake.
Nella la città dei fiori
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/9/2017 - 11:41
E io ero Sandokan
E' però da sottolineare che musica e testo vennero scritti negli anni '70 proprio per la colonna sonora del film "C'eravamo tanto amati"; quindi seppur è una canzone ispirata ai canti della resistenza, non è un canzone scritta nel periodo della guerra.
Michele 17/9/2017 - 09:27
Old Man Trump
Tom Morello: Questa è una cosa fatta con Ryan Harvey del collettivo riot-folk Baltimore (ha una chitarra con la scritta 'This machine still kills fascists', che riecheggia il vecchio motto della famosa chitarra di Guthrie 'This machine kills fascists', ndr). Abbiamo preso queste parole di Woody Guthrie, che sono state ritrovate da Will Kaufman, un professore di Letteratura Americana dell’Università del Central Lancashire, e gli abbiamo dato una veste musicale. Sono importanti perché permettono di capire come già il padre di Trump fosse un vero e proprio segregazionista dal momento che esistono documenti in cui è provato di come avesse raddoppiato l’afffitto ai neri per mandarli via da una casa di cui era proprietario. Non a caso Woody scriveva: 'I suppose / Old Man Trump knows/ Just how much Racial Hate/ he stirred up/ In the bloodpot of human hearts/ When he drawed/ That color line/ Here... (continuer)
Dq82 16/9/2017 - 22:43
La pobrecita (Zamba del Tucumán)
[1946]
Parole e musica di Héctor Roberto Chavero, in arte Atahualpa Yupanqui (1908-1992)
Un brano inciso anche nella sua sola parte strumentale.
Il primo album in cui è contenuto questo singolo è stato “Campo abierto”, 1969
Pure nel repertorio di Mercedes Sosa (in “Hasta la victoria”, 1972)
Testo trovato su Cancioneros.com
Una canzone recentemente riproposta dall'italiano Antonio Francesco Quarta nel suo album del 2015 interamente dedicato ad Atahualpa Yupanqui, intitolato “Amores de Tierra”, (per il quale rimando alla recensione di Flavio Poltronieri su Estatica)
Parole e musica di Héctor Roberto Chavero, in arte Atahualpa Yupanqui (1908-1992)
Un brano inciso anche nella sua sola parte strumentale.
Il primo album in cui è contenuto questo singolo è stato “Campo abierto”, 1969
Pure nel repertorio di Mercedes Sosa (in “Hasta la victoria”, 1972)
Testo trovato su Cancioneros.com
Una canzone recentemente riproposta dall'italiano Antonio Francesco Quarta nel suo album del 2015 interamente dedicato ad Atahualpa Yupanqui, intitolato “Amores de Tierra”, (per il quale rimando alla recensione di Flavio Poltronieri su Estatica)
Le llaman la pobrecita
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 16/9/2017 - 22:21
La Pizzeria lucana de New-York
La Pizzeria lucana de New-York
Chanson française – La Pizzeria lucana de New-York – Marco Valdo M.I. – 2017
Canzone léviane tirée du récit de Carlo Levi : La pizzeria lucana (in Il pianeta senza confini, Donzelli, 2003).
Souvent, Lucien l’âne mon ami, je me demande ce que deviennent les émigrés.
Les émigrés ?, répond Lucien l’âne. Quels émigrés ? Depuis le temps que je marche, j’en ai croisé des milliers et des milliers. De quels émigrés veux-tu me parler ?
Lucien l’âne mon ami, tu as raison de poser ainsi la question. On ne sait trop de qui ou de quoi on parle quand on parle d’émigration. Le colon est un émigré, l’envahisseur est un émigré, le cadre d’affaires est un émigré, le fonctionnaire lui-même est souvent un émigré. Il y a des émigrés riches et des émigrés misérables. Il y en a qui courent après la belle vie ; il en est qui fuient la mort. Enfin, je veux parler de ceux qui... (continuer)
Chanson française – La Pizzeria lucana de New-York – Marco Valdo M.I. – 2017
Canzone léviane tirée du récit de Carlo Levi : La pizzeria lucana (in Il pianeta senza confini, Donzelli, 2003).
Souvent, Lucien l’âne mon ami, je me demande ce que deviennent les émigrés.
Les émigrés ?, répond Lucien l’âne. Quels émigrés ? Depuis le temps que je marche, j’en ai croisé des milliers et des milliers. De quels émigrés veux-tu me parler ?
Lucien l’âne mon ami, tu as raison de poser ainsi la question. On ne sait trop de qui ou de quoi on parle quand on parle d’émigration. Le colon est un émigré, l’envahisseur est un émigré, le cadre d’affaires est un émigré, le fonctionnaire lui-même est souvent un émigré. Il y a des émigrés riches et des émigrés misérables. Il y en a qui courent après la belle vie ; il en est qui fuient la mort. Enfin, je veux parler de ceux qui... (continuer)
Dans la jungle très
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 16/9/2017 - 21:45
All’ombra
Pure nel repertorio di Lando Fiorini (in "Noantri - Sonetti di Trilussa e canzoni", 1980)
B.B. 16/9/2017 - 21:40
Seimila anni fa...
[1917]
Versi di Carlo Alberto Salustri, detto Trilussa, in “Tutte le poesie”, Mondadori, 1951.
Originariamente contenuti nella raccolta “Le cose” del 1922
Messi in musica da Giuseppe Micheli nel disco “Trilussa e il suo tempo (e la sua Roma)”
Interpretazione di Alba Bosi, Marcello Baldassarini e i solisti del gruppo Folkloristico Romano.
Versi di Carlo Alberto Salustri, detto Trilussa, in “Tutte le poesie”, Mondadori, 1951.
Originariamente contenuti nella raccolta “Le cose” del 1922
Messi in musica da Giuseppe Micheli nel disco “Trilussa e il suo tempo (e la sua Roma)”
Interpretazione di Alba Bosi, Marcello Baldassarini e i solisti del gruppo Folkloristico Romano.
… Iddio fece un'inchiesta er primo giorno
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 16/9/2017 - 21:19
L'omo e l'arbero
[1928-32]
Versi di Carlo Alberto Salustri, detto Trilussa, dalla raccolta “Giove e le bestie”, pubblicata nel 1932
Messi in musica da Giuseppe Micheli nel disco “Trilussa e il suo tempo (e la sua Roma)”
Interpretazione di Alba Bosi, Marcello Baldassarini e i solisti del gruppo Folkloristico Romano.
Versi di Carlo Alberto Salustri, detto Trilussa, dalla raccolta “Giove e le bestie”, pubblicata nel 1932
Messi in musica da Giuseppe Micheli nel disco “Trilussa e il suo tempo (e la sua Roma)”
Interpretazione di Alba Bosi, Marcello Baldassarini e i solisti del gruppo Folkloristico Romano.
Mentre segava un arbero d'olivo
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 16/9/2017 - 20:45
Parcours:
Antiwar Anticléricale, Guerre à la Terre
Who Owns Who
(2017)
Un inno alla rivolta alla rivolta e alla disobbedienza. Attraversa i loro confini, nuota nelle loro acque, rifiuta i loro ordini, ama le loro figlie, cambia le loro abitudini...
Un inno alla rivolta alla rivolta e alla disobbedienza. Attraversa i loro confini, nuota nelle loro acque, rifiuta i loro ordini, ama le loro figlie, cambia le loro abitudini...
The bridge, the call
(continuer)
(continuer)
16/9/2017 - 16:17
Radical Eyes
(2017)
Brano d'apertura dell'album d'esordio dei Prophets of Rage
Tom Morello - guitar
Timmy C - bass
Brad Wilk - beats
Chuck D - vocals
B-real - vocals
DJ Lord - turntables
"The Western world has created biased structures and stereotypes. Opposing viewpoints and movements are seen as radical rather than diversity. 'Radical Eyes' is the lens everything is viewed through, any life movement in opposition is considered radicalized."
"Il mondo occidentale ha creato strutture e stereotipi tendenziosi. I movimenti di opposizione e punti di vista diversi sono visti come estremisti invece che essere considerati pluralità. Gli occhi radicali sono la lente attraverso cui si guarda al mondo, per cui ogni movimento di opposizione è bollato come estremista."
(Chuck D.)
Brano d'apertura dell'album d'esordio dei Prophets of Rage
Tom Morello - guitar
Timmy C - bass
Brad Wilk - beats
Chuck D - vocals
B-real - vocals
DJ Lord - turntables
"The Western world has created biased structures and stereotypes. Opposing viewpoints and movements are seen as radical rather than diversity. 'Radical Eyes' is the lens everything is viewed through, any life movement in opposition is considered radicalized."
"Il mondo occidentale ha creato strutture e stereotipi tendenziosi. I movimenti di opposizione e punti di vista diversi sono visti come estremisti invece che essere considerati pluralità. Gli occhi radicali sono la lente attraverso cui si guarda al mondo, per cui ogni movimento di opposizione è bollato come estremista."
(Chuck D.)
If speed is what you need
(continuer)
(continuer)
16/9/2017 - 15:56
E allora noi vili
23 novembre 1945]
Versi di Cesare Pavese, nella raccolta “La terra e la morte” (1947), in seguito compresa, dopo la morte del poeta, in “Verrà la morte e avrà i tuoi occhi”.
Musica di Anna Jenček, compositrice, cantante, insegnante, autrice nel 2008 del progetto musicale “Terra rossa, terra nera”, nel centenario dalla nascita di Cesare Pavese.
Riprendo da “Cesare Pavese in musica”, un bell'articolo di Flavio Poltronieri di cui consiglio la lettura integrale:
Anna Jencek prende in ordine cronologico tutte le nove liriche racchiuse ne “La terra e la morte” titolando ciascuna canzone con le proprie prime parole e le veste con raffinatezza a tempo di jazz avvalendosi, tra gli altri, del contributo del fisarmonicista Danilo Boggini (che ricordiamo anni fa nella Svizzera italiana in un sentito omaggio a Jacques Brel con l'Accordion Project). Questi versi che sanno di mitologia mediterranea,... (continuer)
Versi di Cesare Pavese, nella raccolta “La terra e la morte” (1947), in seguito compresa, dopo la morte del poeta, in “Verrà la morte e avrà i tuoi occhi”.
Musica di Anna Jenček, compositrice, cantante, insegnante, autrice nel 2008 del progetto musicale “Terra rossa, terra nera”, nel centenario dalla nascita di Cesare Pavese.
Riprendo da “Cesare Pavese in musica”, un bell'articolo di Flavio Poltronieri di cui consiglio la lettura integrale:
Anna Jencek prende in ordine cronologico tutte le nove liriche racchiuse ne “La terra e la morte” titolando ciascuna canzone con le proprie prime parole e le veste con raffinatezza a tempo di jazz avvalendosi, tra gli altri, del contributo del fisarmonicista Danilo Boggini (che ricordiamo anni fa nella Svizzera italiana in un sentito omaggio a Jacques Brel con l'Accordion Project). Questi versi che sanno di mitologia mediterranea,... (continuer)
E allora noi vili
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 16/9/2017 - 14:07
A Fire Burns for Freedom
(2011)
An early version/acoustic version of “A Fire Burns For Freedom” is available on the Patagonia music sampler.
A revised version of this song appears as the title track on Ziggy’s album Wild and Free, and includes Woody Harrelson on vocals!
An early version/acoustic version of “A Fire Burns For Freedom” is available on the Patagonia music sampler.
A revised version of this song appears as the title track on Ziggy’s album Wild and Free, and includes Woody Harrelson on vocals!
A fire burns for freedom
(continuer)
(continuer)
16/9/2017 - 12:30
Vstala primorska [Vstajenje Primorske]
Mah, ho trovato sinceri è un po' astiosi tutti e due i litiganti.
Uomo Ragno molto ipocrita (dice sempre di non volere insultare e insulta continuamente). Un po' chiuso in sé stesso (anche se io sto più dalla sua parte che non dall'altra) Stark.
Uomo Ragno molto ipocrita (dice sempre di non volere insultare e insulta continuamente). Un po' chiuso in sé stesso (anche se io sto più dalla sua parte che non dall'altra) Stark.
Lorenzo.maina@gmail.com 16/9/2017 - 11:00
Sunshine
(1971)
"It was just at the time of the Vietnam War and Nixon. It was looking bad out there. That song meant a lot to a lot of people during that time--especially me."
(Jonathan Edwards)
I wrote ‘Sunshine’ in 1970 in probably less time than it takes to sing it. It was the height of the Vietnam-Cambodia adventure there in Southeast Asia. I was really saddened by that and really angry… It’s an angry young man’s complaint about what was going on politically and militarily in our name. I was knowing people that were coming back from the war and they were never the same – if they came back at all.
I had just undergone a really violent draft board pre-induction physical, where I ended up in an emergency room and ended up in a sanitarium I guess you’d call it. It was all in the interest of not going to Vietnam, but it left an indelible mark on me for life.
We were in Ohio and I moved my band... (continuer)
"It was just at the time of the Vietnam War and Nixon. It was looking bad out there. That song meant a lot to a lot of people during that time--especially me."
(Jonathan Edwards)
I wrote ‘Sunshine’ in 1970 in probably less time than it takes to sing it. It was the height of the Vietnam-Cambodia adventure there in Southeast Asia. I was really saddened by that and really angry… It’s an angry young man’s complaint about what was going on politically and militarily in our name. I was knowing people that were coming back from the war and they were never the same – if they came back at all.
I had just undergone a really violent draft board pre-induction physical, where I ended up in an emergency room and ended up in a sanitarium I guess you’d call it. It was all in the interest of not going to Vietnam, but it left an indelible mark on me for life.
We were in Ohio and I moved my band... (continuer)
Sunshine go away today, I don't feel much like dancing
(continuer)
(continuer)
16/9/2017 - 00:23
Parcours:
Guerre au Vietnam: vue des USA
L'autrer jost'una sebissa
Da Ragusa oggi
L'ALTRO GIORNO ACCANTO A UNA SIEPE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 15/9/2017 - 22:59
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9 mai 1978 - 9 mai 2018