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Auteur Marilyn Eisenberg

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Freedom Freedom Rider

Freedom Freedom Rider
[1961]
Parole di Marilyn Eisenberg, una “freedom rider” californiana, all’epoca appena diciottenne studentessa (bianca ed ebrea) a Berkeley. Arrestata, come quasi tutti gli altri, fu condannata a 4 mesi di prigione per aver “turbato la pace pubblica” (!)
Sull’aria di “Hully Gully”, brano interpretatato da The Olympics nel 1959 e in seguito ripreso dai Beach Boys

Pubblicata su Broadside #3, aprile 1962, dove il testo di questa canzone oggi assai poco nota precedeva “I Will Not Go Down Under The Ground”, ossia Let Me Die In My Footsteps di Bob Dylan.

Una delle tante canzone intonate dai Freedom Riders, questo il nome del convoglio del CORE (Congress of Racial Equality) che nel 1961 attraversò Virginia, Carolinas, Georgia, Alabama, Mississippi e Louisiana per denunciare che la segregazione razziale, bandita dalla Corte Suprema degli USA, continuava a persistere. Nonostante i continui, violentissimi attacchi armati da parte di segregazionisti e membri del KKK, i Freedom Riders portarono a termine con successo il loro viaggio a New Orleans.
Went to Mississippi on a Greyhound bus line
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 14/8/2015 - 10:50




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