La Ruée vers l’Or
La Ruée vers l’Or
Chanson française – La Ruée vers l’Or – Marco Valdo M.I. - 2025
LA ZINOVIE
est le voyage d’exploration en Zinovie, entrepris par Marco Valdo M. I. et Lucien l’âne, à l’imitation de Carl von Linné en Laponie et de Charles Darwin autour de notre Terre et en parallèle à l’exploration du Disque Monde longuement menée par Terry Pratchett.
La Zinovie, selon Lucien l’âne, est ce territoire mental où se réfléchit d’une certaine manière le monde. La Zinovie renvoie à l’écrivain, logicien, peintre, dessinateur, caricaturiste et philosophe Alexandre Zinoviev et à son abondante littérature.
Épisode 257
Dialogue Maïeutique
Bien sûr, dit Marco Valdo M.I., cette ruée vers l’or dont parle le titre de la canzone, n’a rien à voir avec celle qui entraîna des millions de personne vers l’ouest de l’Amérique du Nord et qui si elle en enrichit certains, mena tant d’autres à la misère.... (continuer)
Chanson française – La Ruée vers l’Or – Marco Valdo M.I. - 2025
LA ZINOVIE
est le voyage d’exploration en Zinovie, entrepris par Marco Valdo M. I. et Lucien l’âne, à l’imitation de Carl von Linné en Laponie et de Charles Darwin autour de notre Terre et en parallèle à l’exploration du Disque Monde longuement menée par Terry Pratchett.
La Zinovie, selon Lucien l’âne, est ce territoire mental où se réfléchit d’une certaine manière le monde. La Zinovie renvoie à l’écrivain, logicien, peintre, dessinateur, caricaturiste et philosophe Alexandre Zinoviev et à son abondante littérature.
Épisode 257
Dialogue Maïeutique
Bien sûr, dit Marco Valdo M.I., cette ruée vers l’or dont parle le titre de la canzone, n’a rien à voir avec celle qui entraîna des millions de personne vers l’ouest de l’Amérique du Nord et qui si elle en enrichit certains, mena tant d’autres à la misère.... (continuer)
Par ailleurs, dit le Veilleur,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 23/6/2025 - 17:15
This Is the World Calling
Mi limito ad evidenziare il finale della canzone..."Che Dio ci aiuti"
I hear a heart beat (continuer)
envoyé par Carlo Paredi 23/6/2025 - 08:28
Giochi di bambine
2025
Il senso della misura
In "Giochi di bambine" tre bambine giocano tra le macerie: può essere la guerra mondiale, l'Ucraina, Gaza... Non importa dove. Sono immagini dell'innocenza che sopravvive alla distruzione.
Il senso della misura
In "Giochi di bambine" tre bambine giocano tra le macerie: può essere la guerra mondiale, l'Ucraina, Gaza... Non importa dove. Sono immagini dell'innocenza che sopravvive alla distruzione.
Lucia giocava sempre a nascondino,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 23/6/2025 - 08:10
Cesarino
2025
Il senso della misura
Il disco verte su tre grandi temi: l'amore, la guerra e la terra. Come si intrecciano?
Sono tre tronconi che si incrociano continuamente. Penso a "Cesarino", storia vera di un bambino morto a Recco subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, annegato in un cratere riempito d'acqua. Era sopravvissuto alla guerra, ma è morto per una delle sue conseguenze.
blogfoolk
Il senso della misura
Il disco verte su tre grandi temi: l'amore, la guerra e la terra. Come si intrecciano?
Sono tre tronconi che si incrociano continuamente. Penso a "Cesarino", storia vera di un bambino morto a Recco subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, annegato in un cratere riempito d'acqua. Era sopravvissuto alla guerra, ma è morto per una delle sue conseguenze.
blogfoolk
Era una sera scura e senza luna,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 22/6/2025 - 21:23
Washington D.C. Hospital Center Blues
Note.
Nel 1965 Nehemiah Curtis James presenta una ripresa della sua malattia gastrica neoplastica e viene ricoverato per un altro intervento chirurgico al Washington D.C. Hospital Center.
Ma la sua creativita’ non sembra esaurita in quanto Skip decide di raccontare l’evento in questo Blues in cui sottolinea desolato,iterativo,inquitante nel suo tipico falsetto, la sua poverta’ nonostante tutti sapessero che era una brava persona.
L’istituzione, lo staff medico ed infermieristico , lo trattano bene per tutta la degenza fino alla dimissione.
Ma il decorso infausto della malattia lo portera’ qualche anno piu’ tardi alla morte nel 1969.
Tematiche di questo Blues,analoghe al suo precedente “ Sickbed Blues “ del 1964 ( v.pagina di CCG ), sono il senso di solitudine , di abbandono,di rassegnazione, aggravato dalla consapevolezza di essere povero. Perfino un possibile amore lo lascia quando... (continuer)
Nel 1965 Nehemiah Curtis James presenta una ripresa della sua malattia gastrica neoplastica e viene ricoverato per un altro intervento chirurgico al Washington D.C. Hospital Center.
Ma la sua creativita’ non sembra esaurita in quanto Skip decide di raccontare l’evento in questo Blues in cui sottolinea desolato,iterativo,inquitante nel suo tipico falsetto, la sua poverta’ nonostante tutti sapessero che era una brava persona.
L’istituzione, lo staff medico ed infermieristico , lo trattano bene per tutta la degenza fino alla dimissione.
Ma il decorso infausto della malattia lo portera’ qualche anno piu’ tardi alla morte nel 1969.
Tematiche di questo Blues,analoghe al suo precedente “ Sickbed Blues “ del 1964 ( v.pagina di CCG ), sono il senso di solitudine , di abbandono,di rassegnazione, aggravato dalla consapevolezza di essere povero. Perfino un possibile amore lo lascia quando... (continuer)
Yes, I was a good man, but I was a poor man, you understand.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Pluck 22/6/2025 - 11:52
Gaza,vite sfollate
Medici Senza Frontiere ha pubblicato online tre episodi in video dal titolo Vite sfollate, Gaza poi raccolti in un unico video di 8 minuti.
Ispirato dalle storie di queste 5 donne, ne ho fatto un racconto in musica in cui sotto il nome di Hanan sono rappresentate tutte nella loro resilienza (SUMUD) quotidiana a Gaza. Il documentario era stato ripreso durante la breve tregua a cui ora sta seguendo un genocidio sempre più acclamato. Il cibo e la militarizzazione della distribuzione aggiunge orrore all’orrore e crea precedenti per attaccare ulteriormente il diritto internazionale.
Nella seconda parte sono le immagini di Al Jazeera a commentare il racconto in musica.
Questa nuova canzone entrerà a far parte del “concerto civile” Canto per la Palestina che troverà la sua 3 trappa di esecuzione a Briga Novarese il prossimo 4 luglio 2025 . Anche questa serata sarà l’occasione per raccogliere... (continuer)
Ispirato dalle storie di queste 5 donne, ne ho fatto un racconto in musica in cui sotto il nome di Hanan sono rappresentate tutte nella loro resilienza (SUMUD) quotidiana a Gaza. Il documentario era stato ripreso durante la breve tregua a cui ora sta seguendo un genocidio sempre più acclamato. Il cibo e la militarizzazione della distribuzione aggiunge orrore all’orrore e crea precedenti per attaccare ulteriormente il diritto internazionale.
Nella seconda parte sono le immagini di Al Jazeera a commentare il racconto in musica.
Questa nuova canzone entrerà a far parte del “concerto civile” Canto per la Palestina che troverà la sua 3 trappa di esecuzione a Briga Novarese il prossimo 4 luglio 2025 . Anche questa serata sarà l’occasione per raccogliere... (continuer)
Che le tue mani siano benedette
(continuer)
(continuer)
envoyé par Paolo Rizzi 21/6/2025 - 16:02
Parcours:
L'Holocauste palestinien
La cantata di Pian d'Albero e dei partigiani senza nome
La Cantata, composta da Angela Batoni nel 2001 sull’aria di un antico cantico toscano è il frutto di una ricerca sulla Resistenza iniziata anni prima insieme al suo Trio con La Cantata della Liberazione di Firenze.
La Cantata di Pian d'Albero e dei partigiani senza nome è dedicata alle donne e ai contadini della campagna toscana che, pur non appartenendo ad alcuna brigata di partigiani o partito politico, furono protagonisti accanto ai partigiani della lotta di Liberazione.
In particolare, con la Cantata si ricordano i tragici fatti del 20 giugno ’44 a Pian d'Albero, il grande supporto e costante aiuto offerto alla Brigata Sinigaglia dalla famiglia Cavicchi e dagli altri contadini della zona, come partecipazione collettiva al "nuovo Risorgimento".
(Da "Storia di un ragazzo al bosco" di Marcello "Sugo" Citano. ANPI Oltrarno, 2025.)
La Cantata di Pian d'Albero e dei partigiani senza nome è dedicata alle donne e ai contadini della campagna toscana che, pur non appartenendo ad alcuna brigata di partigiani o partito politico, furono protagonisti accanto ai partigiani della lotta di Liberazione.
In particolare, con la Cantata si ricordano i tragici fatti del 20 giugno ’44 a Pian d'Albero, il grande supporto e costante aiuto offerto alla Brigata Sinigaglia dalla famiglia Cavicchi e dagli altri contadini della zona, come partecipazione collettiva al "nuovo Risorgimento".
(Da "Storia di un ragazzo al bosco" di Marcello "Sugo" Citano. ANPI Oltrarno, 2025.)
Se la terra si spalanca
(continuer)
(continuer)
envoyé par Io non sto con Oriana 21/6/2025 - 10:00
No Kings in the USA
(2025)
feat. Allison Russell, Demeanor, R-SON The Voice Of Reason, Dolio The Sleuth & Ole! No Kings
The rap lyrics were transcribed using TurboScribe and may contain some errors.
In centinaia di città degli Stati Uniti si sono tenute manifestazioni contro l'amministrazione del Presidente Donald Trump lo scorso 14 giugno, tutte riunite sotto il motto No Kings ("No ai re"). Il riferimento è alle politiche con tendenze autoritarie dell'attuale amministrazione statunitense, in particolare alle politiche anti-immigrazione. La data del 14 giugno non è casuale, dato che nelle stesse ore a Washington si è svolta una parata militare che ufficialmente ha celebrato i 250 anni di storia dell'Esercito statunitense, ma che casualmente è caduta anche nel giorno del compleanno di Donald Trump.
Geopop
feat. Allison Russell, Demeanor, R-SON The Voice Of Reason, Dolio The Sleuth & Ole! No Kings
The rap lyrics were transcribed using TurboScribe and may contain some errors.
In centinaia di città degli Stati Uniti si sono tenute manifestazioni contro l'amministrazione del Presidente Donald Trump lo scorso 14 giugno, tutte riunite sotto il motto No Kings ("No ai re"). Il riferimento è alle politiche con tendenze autoritarie dell'attuale amministrazione statunitense, in particolare alle politiche anti-immigrazione. La data del 14 giugno non è casuale, dato che nelle stesse ore a Washington si è svolta una parata militare che ufficialmente ha celebrato i 250 anni di storia dell'Esercito statunitense, ma che casualmente è caduta anche nel giorno del compleanno di Donald Trump.
Geopop
There ain't no kings
(continuer)
(continuer)
20/6/2025 - 16:37
Parcours:
Donald Trump
Katyń
[2007]
Film / Movie / Elokuva:
Andrzej Wajda
Katyń
Muzyka / Musica /Music / Musique / Sävel:
Krzysztof Penderecki
Dopo la spartizione della Polonia tra tedeschi e sovietici nel Settembre 1939, la popolazione polacca subì uno sterminio. Le cifre approssimate sono le seguenti: 1.860.000 ebrei polacchi furono uccisi nei lager di
Treblinka, Belzec, Auschwitz, Chełmno, Sobibor, Majdanek. Degli 800.000 polacchi non ebrei la metà furono giustiziati nei lager, gli altri morirono in prigione e di stenti. Non possiamo addentrarci su una vasta serie di crimini collaterali, si cita soltanto la deportazione di 200mila bambini in Germania per essere indottrinati e germanizzati dal terzo Reich.
Nella lettera il governatore SS Arthur Greiser scrive a Himmler facendo espresso riferimento al "Sonderbehandlung"/ Trattamento speciale, cioè lo sterminio degli ebrei e dei polacchi con il pretesto... (continuer)
Film / Movie / Elokuva:
Andrzej Wajda
Katyń
Muzyka / Musica /Music / Musique / Sävel:
Krzysztof Penderecki
Dopo la spartizione della Polonia tra tedeschi e sovietici nel Settembre 1939, la popolazione polacca subì uno sterminio. Le cifre approssimate sono le seguenti: 1.860.000 ebrei polacchi furono uccisi nei lager di
Treblinka, Belzec, Auschwitz, Chełmno, Sobibor, Majdanek. Degli 800.000 polacchi non ebrei la metà furono giustiziati nei lager, gli altri morirono in prigione e di stenti. Non possiamo addentrarci su una vasta serie di crimini collaterali, si cita soltanto la deportazione di 200mila bambini in Germania per essere indottrinati e germanizzati dal terzo Reich.
Nella lettera il governatore SS Arthur Greiser scrive a Himmler facendo espresso riferimento al "Sonderbehandlung"/ Trattamento speciale, cioè lo sterminio degli ebrei e dei polacchi con il pretesto... (continuer)
instr
envoyé par Riccardo Gullotta 19/6/2025 - 23:32
Parcours:
Camps d'extermination
أناديكم (Unadikum)
Viaggio a Itaca - Canzoni per la Palestina
Parole e musica per una terra ferita
Ultima puntata di questa stagione di Viaggio a Itaca.
Ascolta:
Playlist
Parole e musica per una terra ferita
Ultima puntata di questa stagione di Viaggio a Itaca.
Ascolta:
Playlist
18/6/2025 - 18:04
Que la tortilla se vuelva
Non sono molto sicura di quel "más rico", e nemmeno riesco a capire con cosa sostituiscono "la mina" nella terza strofa, primo verso: qualcuno riesce a decifrarlo meglio?
la mina è sostituito da la Creole (petroleum corporation), società petrolifera.
Los Guaraguao non dicono "más rico" bensì "marico", diminutivo di "maricon" forma popolare o volgare di omosessuale.
la mina è sostituito da la Creole (petroleum corporation), società petrolifera.
Los Guaraguao non dicono "más rico" bensì "marico", diminutivo di "maricon" forma popolare o volgare di omosessuale.
giancarlo 17/6/2025 - 22:44
I Got Shoes
anonyme
I GOT SHOES - from Orbits by Keith Kitchen – released November 18, 2016
SONG STORY: “I GOT SHOES”
Posted by KEITH on
FRIDAY, JANUARY 20TH, 2017
in UNCATEGORIZED
....
“I Got Shoes” is a prayer I can’t imagine praying. It’s meant as a reminder that there are people in this world, even today, for whom a pair of shoes would be an answer to prayer. “When I get to Heaven, gonna put on my shoes.” When most upper middle class folks dream of heaven, they dream of streets of gold, Mansions, & slurpee machines. This song reminds me that there are still people world who, when they dream of Heaven, they dream of shoes.
This song has been covered a lot, and in listening to various artists performing the song I realized that often white artists sing the line “everybody’s talkin’ ’bout heaven and going there….” while the original is “everybody talkin’ ’bout heaven ain’t goin’ there.” The slaves who... (continuer)
SONG STORY: “I GOT SHOES”
Posted by KEITH on
FRIDAY, JANUARY 20TH, 2017
in UNCATEGORIZED
....
“I Got Shoes” is a prayer I can’t imagine praying. It’s meant as a reminder that there are people in this world, even today, for whom a pair of shoes would be an answer to prayer. “When I get to Heaven, gonna put on my shoes.” When most upper middle class folks dream of heaven, they dream of streets of gold, Mansions, & slurpee machines. This song reminds me that there are still people world who, when they dream of Heaven, they dream of shoes.
This song has been covered a lot, and in listening to various artists performing the song I realized that often white artists sing the line “everybody’s talkin’ ’bout heaven and going there….” while the original is “everybody talkin’ ’bout heaven ain’t goin’ there.” The slaves who... (continuer)
I GOT SHOES -
(continuer)
(continuer)
envoyé par Pluck 17/6/2025 - 06:50
Gli amici dell’odio
2025
Non ci troverete mai
Per dimostrare un concetto non sempre serve narrare, a volte è sufficiente elencare.
Negli ultimi anni, dalla pandemia in poi per intenderci, sembra che nel nostro paese sia in atto una sorta di gara per vedere chi riesce dimostrarsi più cattivo e rancoroso. Chi non partecipa alla competizione viene immediatamente bollato come buonista e consegnato al pubblico ludibrio.
Quella che raccontiamo è una sfilata, un corteo traboccante di astio, perché noi siamo noi e voi invece no.
Non ci troverete mai
Per dimostrare un concetto non sempre serve narrare, a volte è sufficiente elencare.
Negli ultimi anni, dalla pandemia in poi per intenderci, sembra che nel nostro paese sia in atto una sorta di gara per vedere chi riesce dimostrarsi più cattivo e rancoroso. Chi non partecipa alla competizione viene immediatamente bollato come buonista e consegnato al pubblico ludibrio.
Quella che raccontiamo è una sfilata, un corteo traboccante di astio, perché noi siamo noi e voi invece no.
Gli amici dell'odio mi vogliono bene,
(continuer)
(continuer)
16/6/2025 - 14:24
Il topo
2025
Non ci troverete mai
Semplicemente una canzone per la pace.
Tema banale fino a qualche tempo fa, oggi non più.
Non ci troverete mai
Semplicemente una canzone per la pace.
Tema banale fino a qualche tempo fa, oggi non più.
Fuori dalla porta cosa c'è?
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 16/6/2025 - 14:07
Where Does the Night Go
(2025)
Album: The Vigil
performed by Hugo Race and Gianni Maroccolo Recorded at Pfma (Torre del Lago Puccini) by Nicola Baronti music by Antonio Aiazzi, Hugo Race, Gianni Maroccolo lyrics by Hugo Race
Antonio Aiazzi plays piano
Hugo Race sings, plays guitars and electronics
Gianni Maroccolo plays bass and electronics
Album: The Vigil
performed by Hugo Race and Gianni Maroccolo Recorded at Pfma (Torre del Lago Puccini) by Nicola Baronti music by Antonio Aiazzi, Hugo Race, Gianni Maroccolo lyrics by Hugo Race
Antonio Aiazzi plays piano
Hugo Race sings, plays guitars and electronics
Gianni Maroccolo plays bass and electronics
Where did the night go
(continuer)
(continuer)
15/6/2025 - 17:28
Mama, I Fell in Love with a Jew
(2012)
In an interview with Haaretz after the release of the music video, Mahmood said:
“We as Palestinians who are living inside of Israel we live with the Jewish people. We always address politics, but this time we do it with a bit of humor.”
Tamer also remarked “Sarcasm. Yeah, and that’s he target of the song. For me it’s just making fun of people who say "come on, can’t you just be together and just solve the problems?”. We refuse to talk about co-existence when we don’t exist. Yes, we are in the same elevator, in the same situation and the same country but it doesn’t mean that we are equal."
In an interview with Haaretz after the release of the music video, Mahmood said:
“We as Palestinians who are living inside of Israel we live with the Jewish people. We always address politics, but this time we do it with a bit of humor.”
Tamer also remarked “Sarcasm. Yeah, and that’s he target of the song. For me it’s just making fun of people who say "come on, can’t you just be together and just solve the problems?”. We refuse to talk about co-existence when we don’t exist. Yes, we are in the same elevator, in the same situation and the same country but it doesn’t mean that we are equal."
Mama, I have bad news
(continuer)
(continuer)
15/6/2025 - 16:37
Parcours:
L'Holocauste palestinien
Red Beans and Rice
Genius
La figura protagonista di “Red Beans and Rice” è verosimilmente autobiografica.
Kokomo Arnold è nato infatti in Georgia e si è trasferito, in età giovanile, al Nord in cerca di migliori condizioni di vita, dal momento che il lavoro di bluesman non gli consentiva di sopravvivere.
Ma la traccia di questo significativo blues può essere considerata anche il racconto di uno dei numerosissimi migranti (siamo nell’ordine di milioni) che negli anni ’30, a causa della Grande Depressione che aveva colpito gli Stati Uniti, si trasferirono in una delle grandi città del Nord, quale appunto la citata Chicago, per fuggire dalla povertà.
Al Nord però dovettero affrontare molteplici difficoltà per reperire un lavoro dignitoso e remunerativo, a causa dei diffusi pregiudizi razziali e sociali e della concorrenza degli altri emigranti, sia afroamericani che bianchi, causa di conflittualità e tensioni.
Delusione, frustrazione, solitudine e povertà: le parole chiave del testo, associate a un’intensa nostalgia delle proprie origini e abitudini di vita.
Pluck
La figura protagonista di “Red Beans and Rice” è verosimilmente autobiografica.
Kokomo Arnold è nato infatti in Georgia e si è trasferito, in età giovanile, al Nord in cerca di migliori condizioni di vita, dal momento che il lavoro di bluesman non gli consentiva di sopravvivere.
Ma la traccia di questo significativo blues può essere considerata anche il racconto di uno dei numerosissimi migranti (siamo nell’ordine di milioni) che negli anni ’30, a causa della Grande Depressione che aveva colpito gli Stati Uniti, si trasferirono in una delle grandi città del Nord, quale appunto la citata Chicago, per fuggire dalla povertà.
Al Nord però dovettero affrontare molteplici difficoltà per reperire un lavoro dignitoso e remunerativo, a causa dei diffusi pregiudizi razziali e sociali e della concorrenza degli altri emigranti, sia afroamericani che bianchi, causa di conflittualità e tensioni.
Delusione, frustrazione, solitudine e povertà: le parole chiave del testo, associate a un’intensa nostalgia delle proprie origini e abitudini di vita.
Pluck
When I was down in Georgia, I was doing mighty well
(continuer)
(continuer)
envoyé par Pluck 15/6/2025 - 13:49
L'Histoire du Soldat
Roger Waters interpreta in lingua inglese Histoire di Soldat.
L'ho sentita stamattina a Radio popolare
L'ho sentita stamattina a Radio popolare
Paolo Rizzi 15/6/2025 - 07:38
Nie brookliński most
[1985]
Parole e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Edward Stachura
1. Dal primo dei due dischi registrati dal poeta polacco "Piosenki" (Canzoni)
2. Musica / Music / Musique / Sävel: SDM (Stare Dobre Małżeństwo)
Album / Albumi: Stachura (2024)
Parole e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Edward Stachura
1. Dal primo dei due dischi registrati dal poeta polacco "Piosenki" (Canzoni)
2. Musica / Music / Musique / Sävel: SDM (Stare Dobre Małżeństwo)
Album / Albumi: Stachura (2024)
Rozdzierający
(continuer)
(continuer)
14/6/2025 - 16:42
Le Rêve du Trouvère
Le Rêve du Trouvère
Chanson française – Le Rêve du Trouvère – Marco Valdo M.I. - 2025
LA ZINOVIE
est le voyage d’exploration en Zinovie, entrepris par Marco Valdo M. I. et Lucien l’âne, à l’imitation de Carl von Linné en Laponie et de Charles Darwin autour de notre Terre et en parallèle à l’exploration du Disque Monde longuement menée par Terry Pratchett.
La Zinovie, selon Lucien l’âne, est ce territoire mental où se réfléchit d’une certaine manière le monde. La Zinovie renvoie à l’écrivain, logicien, peintre, dessinateur, caricaturiste et philosophe Alexandre Zinoviev et à son abondante littérature.
Épisode 256
Dialogue Maïeutique
Alors, dit Marco Valdo M.I., le Trouvère soudain s’exclame : « J’ai rêvé »
« J’ai rêvé !
Dans la nuit, le vent s’est levé,
Il soufflait un air de liberté. »
et à partir de là, il va dévider toute la chanson avec une antienne qu’il rappelle en fin de... (continuer)
Chanson française – Le Rêve du Trouvère – Marco Valdo M.I. - 2025
LA ZINOVIE
est le voyage d’exploration en Zinovie, entrepris par Marco Valdo M. I. et Lucien l’âne, à l’imitation de Carl von Linné en Laponie et de Charles Darwin autour de notre Terre et en parallèle à l’exploration du Disque Monde longuement menée par Terry Pratchett.
La Zinovie, selon Lucien l’âne, est ce territoire mental où se réfléchit d’une certaine manière le monde. La Zinovie renvoie à l’écrivain, logicien, peintre, dessinateur, caricaturiste et philosophe Alexandre Zinoviev et à son abondante littérature.
Épisode 256
Dialogue Maïeutique
Alors, dit Marco Valdo M.I., le Trouvère soudain s’exclame : « J’ai rêvé »
« J’ai rêvé !
Dans la nuit, le vent s’est levé,
Il soufflait un air de liberté. »
et à partir de là, il va dévider toute la chanson avec une antienne qu’il rappelle en fin de... (continuer)
Le Trouvère dit : J’ai rêvé !
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 12/6/2025 - 18:58
Cappuccio rosso
ANCHE CON L’AVVENUTO SCIOGLIMENTO DEL PKK, LA FINE DEL CONFLITTO CURDO-TURCO APPARE LONTANA
Gianni Sartori
Nonostante il PKK si sia auto-dissolto con il XII Congresso, da parte di Ankara non si assistea comportamenti speculari. La repressione anti-curda prosegue infatti sia in Bashur (Nord dell’Iraq) che in Rojava
Con la partecipazione di 232 delegati, tra il 5 e il 7 maggio nelle Zone di Difesa di Medya (Kurdistan del Sud, Nord dell’Iraq) si era svolto XII Congresso del Partito dei Lavoratori del Kurdistan. Prendendo all’unanimità la storica decisione di porre fine alle attività del PKK (così come richiedeva da Imrali il leader curdo e prigioniero politico Abdullah Öcalan).
Ma - nonostante l’auto-dissoluzione del movimento di guerriglia -pare che qualcosa non abbia funzionato. Chi si aspettava almeno il minimo sindacale da parte di Ankara (un cessate il fuoco dell’esercito turco nel... (continuer)
Gianni Sartori
Nonostante il PKK si sia auto-dissolto con il XII Congresso, da parte di Ankara non si assistea comportamenti speculari. La repressione anti-curda prosegue infatti sia in Bashur (Nord dell’Iraq) che in Rojava
Con la partecipazione di 232 delegati, tra il 5 e il 7 maggio nelle Zone di Difesa di Medya (Kurdistan del Sud, Nord dell’Iraq) si era svolto XII Congresso del Partito dei Lavoratori del Kurdistan. Prendendo all’unanimità la storica decisione di porre fine alle attività del PKK (così come richiedeva da Imrali il leader curdo e prigioniero politico Abdullah Öcalan).
Ma - nonostante l’auto-dissoluzione del movimento di guerriglia -pare che qualcosa non abbia funzionato. Chi si aspettava almeno il minimo sindacale da parte di Ankara (un cessate il fuoco dell’esercito turco nel... (continuer)
Gianni Sartori 12/6/2025 - 09:56
Luglio, agosto, settembre (nero)
Sembra che in realtà la musica di Luglio, agosto settembre (nero) sia ispirata, più che alla canzone popolare greca, a Bulgarian Bulge di Don Ellis, brano uscito nel 1971 nell'album Tears of Joy.
11/6/2025 - 21:45
Til ungdommen [Kringsatt av fiender]
@ Roland von Malmborg
Thank you for direct contribution of your song: you can see it here. Slight editing has proven necessary. Please check for total correctness. We have added a video.
Thank you for direct contribution of your song: you can see it here. Slight editing has proven necessary. Please check for total correctness. We have added a video.
CCG/AWS Staff 11/6/2025 - 16:22
Dedicata a Rossella Casini
[2025]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Joe Natta
"Dedicata a Rossella Casini, uccisa dalla ‘ndrangheta nel 1981. [...] Dopo aver letto il libro di Roberto Saviano "L'amore mio non muore" ho scritto questa canzone per Rossella Casini, uccisa dalla 'ndrangheta nel 1981. Rossella Casini (Firenze, 29 maggio 1956 – Palmi, 22 febbraio 1981) è stata una giovane studentessa universitaria e vittima della ’ndrangheta, ricordata per il coraggio con cui sfidò la mafia per amore e giustizia. - Joe Natta
Rossella Casini non era calabrese, viveva in Borgo La Croce a Firenze con i suoi genitori, il papà operaio Fiat in pensione e la mamma casalinga. Figlia unica e studentessa di psicologia all’università, aveva poco più di vent’anni quando nel 1977 conobbe Francesco Frisina, studente di economia a Siena ma originario di Palmi, in provincia di Reggio Calabria. Era... (continuer)
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Joe Natta
"Dedicata a Rossella Casini, uccisa dalla ‘ndrangheta nel 1981. [...] Dopo aver letto il libro di Roberto Saviano "L'amore mio non muore" ho scritto questa canzone per Rossella Casini, uccisa dalla 'ndrangheta nel 1981. Rossella Casini (Firenze, 29 maggio 1956 – Palmi, 22 febbraio 1981) è stata una giovane studentessa universitaria e vittima della ’ndrangheta, ricordata per il coraggio con cui sfidò la mafia per amore e giustizia. - Joe Natta
Rossella Casini non era calabrese, viveva in Borgo La Croce a Firenze con i suoi genitori, il papà operaio Fiat in pensione e la mamma casalinga. Figlia unica e studentessa di psicologia all’università, aveva poco più di vent’anni quando nel 1977 conobbe Francesco Frisina, studente di economia a Siena ma originario di Palmi, in provincia di Reggio Calabria. Era... (continuer)
Parlami, Rossella, da quel cielo lontano,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Joe 11/6/2025 - 14:27
Corso Regina Coeli
anonyme
Il coro delle donne è certamente estratto da "Corso Regina Coeli", traccia 15 di "Povero Matteotti", Dischi del Sole 1975.
Il resto dovrebbe essere creazione originale di Lega
Il resto dovrebbe essere creazione originale di Lega
tonino 10/6/2025 - 21:49
Milionari di lacrime
2023
Zero moltiplica tutto
Canzone per Pablo Neruda, viaggiatore senza sosta di una nave immemoriale. Dove ogni nuovo luogo doveva alimentare nuove radici, senza essere un semplice passaggio. La guerra di Spagna, i genocidi, le lotte antifasciste: avvenimenti cruciali che muteranno radicalmente il registro della sua poetica. La tensione verso il mondo, il bisogno di sporcarsi le mani, il legame naturale fra opera ed esistenza. La poesia che entra in contatto con la dura materialità del reale, che si trasfigura nelle pieghe del sociale, e può diventare un’arma.
radicimusic.it
“Milioni di lacrime” poggia su un vorticoso strumming acustico, colorato dalle visioni riverberate della chitarra, dall’incedere polveroso della sezione ritmica e dal tappeto di Hammond, e prontamente squarciato dai fraseggi della fisarmonica.
blogfoolk.com
Zero moltiplica tutto
Canzone per Pablo Neruda, viaggiatore senza sosta di una nave immemoriale. Dove ogni nuovo luogo doveva alimentare nuove radici, senza essere un semplice passaggio. La guerra di Spagna, i genocidi, le lotte antifasciste: avvenimenti cruciali che muteranno radicalmente il registro della sua poetica. La tensione verso il mondo, il bisogno di sporcarsi le mani, il legame naturale fra opera ed esistenza. La poesia che entra in contatto con la dura materialità del reale, che si trasfigura nelle pieghe del sociale, e può diventare un’arma.
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“Milioni di lacrime” poggia su un vorticoso strumming acustico, colorato dalle visioni riverberate della chitarra, dall’incedere polveroso della sezione ritmica e dal tappeto di Hammond, e prontamente squarciato dai fraseggi della fisarmonica.
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La trascrizione di una vita consacrata (continuer)
envoyé par Dq82 10/6/2025 - 19:33
Flora Tristan
2023
Zero moltiplica tutto
L’odissea personale della scrittrice Flora Tristan (nonna di Paul Gauguin), autrice di “Memorie e peregrinazioni di una paria”, uscito nel 1838. La sua breve vita fu dedita al tentativo di riorganizzazione pacifica della società, su linee di cooperazione che prevedessero l’emancipazione della donna e la parità tra i sessi, considerandoli prerequisiti essenziali per la liberazione della classe lavoratrice e per il raggiungimento di una società armoniosa.
radicimusic.it
“Flora Tristan” sgocciola dall’arpeggiare del pianoforte, ingrossato dalle linee della chitarra acustica e dai cortocircuiti elettrici intessuti dall’altra.
blogfoolk.com
Zero moltiplica tutto
L’odissea personale della scrittrice Flora Tristan (nonna di Paul Gauguin), autrice di “Memorie e peregrinazioni di una paria”, uscito nel 1838. La sua breve vita fu dedita al tentativo di riorganizzazione pacifica della società, su linee di cooperazione che prevedessero l’emancipazione della donna e la parità tra i sessi, considerandoli prerequisiti essenziali per la liberazione della classe lavoratrice e per il raggiungimento di una società armoniosa.
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“Flora Tristan” sgocciola dall’arpeggiare del pianoforte, ingrossato dalle linee della chitarra acustica e dai cortocircuiti elettrici intessuti dall’altra.
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Ho lasciato Lima alle nove di un mattino,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 10/6/2025 - 19:17
Parcours:
L'Holocauste palestinien
Free Palestine! (Ceasefire Now!)
2024
Free Palestine! (Ceasefire Now!)
Free Palestine! (Ceasefire Now!)
Free Palestine!
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 10/6/2025 - 17:33
Parcours:
L'Holocauste palestinien
Canto dei confinati di Ustica 1927
anonyme
[1927]
Testo: Il Deposito - Canti di Lotta
Musica: Canto dei malfattori
Nel disco “Canti dei Lager” di Sergio Liberovici si trova una registrazione eseguita da Silverio Pisu nel 1966. Nel testo compare un’ altra canzone nota come “Al libro, all’aratro ed al martello” pubblicata da Catanuto e Schirone nel volume “Il canto anarchico in Italia la cui melodia è ripresa da una canzonetta del 1920 cantata dal tenore Cav. Elpidio Gaiotto dal titolo “Mamma non l’amo più”.
Il canto dei confinati di Ustica 1927 eseguito dal Coro Ingrato si rifà all’aria del “Canto dei malfattori” in quanto nel materiale cartaceo sequestrato in quel tempo all’anarchico Boldrini e poi finito nell’archvio Centrale di Stato, l’autore aveva chiaramente indicato che la melodia che accompagnava il testo era proprio il Canto dei Malfattori. Antonio Gramsci fu esiliato a Ustica nel 1926 ma vi rimase solo per 44 giorni. Copia di quel documento è conservato nell’archivio della FAI a Milano, viale Monza. - commento video YouTube
Testo: Il Deposito - Canti di Lotta
Musica: Canto dei malfattori
Nel disco “Canti dei Lager” di Sergio Liberovici si trova una registrazione eseguita da Silverio Pisu nel 1966. Nel testo compare un’ altra canzone nota come “Al libro, all’aratro ed al martello” pubblicata da Catanuto e Schirone nel volume “Il canto anarchico in Italia la cui melodia è ripresa da una canzonetta del 1920 cantata dal tenore Cav. Elpidio Gaiotto dal titolo “Mamma non l’amo più”.
Il canto dei confinati di Ustica 1927 eseguito dal Coro Ingrato si rifà all’aria del “Canto dei malfattori” in quanto nel materiale cartaceo sequestrato in quel tempo all’anarchico Boldrini e poi finito nell’archvio Centrale di Stato, l’autore aveva chiaramente indicato che la melodia che accompagnava il testo era proprio il Canto dei Malfattori. Antonio Gramsci fu esiliato a Ustica nel 1926 ma vi rimase solo per 44 giorni. Copia di quel documento è conservato nell’archivio della FAI a Milano, viale Monza. - commento video YouTube
Dagli affetti e dal lavoro ci han banditi i prepotenti,
(continuer)
(continuer)
envoyé par L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 10/6/2025 - 09:35
Everyday People
È morto a 82 anni Sly Stone.
È morto a 82 anni il musicista statunitense Sly Stone, a capo degli Sly and the Family Stone - Il Post
9/6/2025 - 23:34
אוי, איר נארישע ציוניסטן
T. S. Lakhman
Multilingual version (Yiddish, English, Russian) sung by Daniel Kahn and Psoy Korolenko
Poiché, notoriamente, tutti sanno l’inglese, mi ritengo dispensato dal fornire una traduzione italiana del testo cantato da Daniel Kahn; il quale, però, si è preso qualche “libertà di adattamento” piuttosto interessante. In primis i “little Zionists” dei quali non v’è traccia nell’originale (dove ci sono soltanto gli tsionistn). Qui, Daniel Kahn, sembra aver trasfuso lo Sprachgeist dello yiddish in inglese: ha fatto un diminutivo, in questo caso di valore spregiativo (come il nostro “fascistelli”): “sionistelli”, tsionistlekh. Un colpo di genio da parte di chi ha evidentemente lo yiddish come lingua materna. Nel testo originale, come già accennato, si invita a starsene “in Russia”, ovvero nella Russia del 1931, faro della Rivoluzione mondiale e dell’emancipazione dei lavoratori; ce n’era ben donde, nonostante... (continuer)
Poiché, notoriamente, tutti sanno l’inglese, mi ritengo dispensato dal fornire una traduzione italiana del testo cantato da Daniel Kahn; il quale, però, si è preso qualche “libertà di adattamento” piuttosto interessante. In primis i “little Zionists” dei quali non v’è traccia nell’originale (dove ci sono soltanto gli tsionistn). Qui, Daniel Kahn, sembra aver trasfuso lo Sprachgeist dello yiddish in inglese: ha fatto un diminutivo, in questo caso di valore spregiativo (come il nostro “fascistelli”): “sionistelli”, tsionistlekh. Un colpo di genio da parte di chi ha evidentemente lo yiddish come lingua materna. Nel testo originale, come già accennato, si invita a starsene “in Russia”, ovvero nella Russia del 1931, faro della Rivoluzione mondiale e dell’emancipazione dei lavoratori; ce n’era ben donde, nonostante... (continuer)
Oy, ihr narishe tsionistn
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 9/6/2025 - 09:37
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Rammstein
Album: Adieu
Parafrasando Nietzsche si potrebbe dire: Ein Videoaufnahme für Alle und Keine / Un video per tutti e per nessuno. Rammstein e l’Art Director Specter Berlin in collaborazione sono due leggende complementari. Musica, testo e grafica si compenetrano lasciando il segno. Indimenticabile la melodia nell’epilogo.
I Rammstein in questa canzone riprendono il genere epico popolandolo di atrocità. Però si sfiorerebbe la superficialità se si riducesse il pezzo ad una espressione di compiacimento per la violenza. Al contrario la band intende suscitare la repulsione, come in altre loro produzioni. D’altronde i protagonisti non sono soltanto rapinatori, la fortezza che assaltano non è una banca né un quartier generale militare. Assaltano un museo con le più sofisticate tecniche da commando,... (continuer)