Warszawianka 1905 roku [Варшавянка; La Varsovienne; ¡A las barricadas!]
1ה. Versione in lingua Buriata [1955]
1ה. A version in the Buryat language [1955]
Another rare Warszawianka we've encountered, yes, we've finally identified the existence of Buryat lyrics.
Buryat is a Mongolian language spoken in the Republic of Buryat and other countries. Although it is often considered an independent language, some recognize it as one of the Mongolian dialects, along with the Khalkha dialect (Standard Mongolian) spoken in Mongolia, the Chakhar dialect spoken in China's Inner Mongolia Autonomous Region, and the Oirat dialect (Oirat language) spoken in China's Xinjiang Uygur Autonomous Region.
The lyrics appeared in Vol.299 of the Buryat proletarian newspaper 'Буряад-Монголой үнэн' (Buryat version of "Правда").
Apart from the Kalmyk version of "Өндр улан" (a derivative song Warszawianka), the discovery of this Buryat canonical lyrics is probably the first in the world... (continuer)
1ה. A version in the Buryat language [1955]
Another rare Warszawianka we've encountered, yes, we've finally identified the existence of Buryat lyrics.
Buryat is a Mongolian language spoken in the Republic of Buryat and other countries. Although it is often considered an independent language, some recognize it as one of the Mongolian dialects, along with the Khalkha dialect (Standard Mongolian) spoken in Mongolia, the Chakhar dialect spoken in China's Inner Mongolia Autonomous Region, and the Oirat dialect (Oirat language) spoken in China's Xinjiang Uygur Autonomous Region.
The lyrics appeared in Vol.299 of the Buryat proletarian newspaper 'Буряад-Монголой үнэн' (Buryat version of "Правда").
Apart from the Kalmyk version of "Өндр улан" (a derivative song Warszawianka), the discovery of this Buryat canonical lyrics is probably the first in the world... (continuer)
Варшавянка [1]
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envoyé par Boreč 14/7/2023 - 17:39
Welcome to Hell
"Welcome to Hell" conveys an anti-war perspective through its cynical portrayal of the horrors of war and its critique of the justifications given for sending young men off to battle.
The song opens by seeming to promote the carefree entertainments soldiers can enjoy during "shore leave," but then twists this by referring to the "red rooms" and "green tables," implying the brothels and gambling that serve as distractions from the grim reality of war.
The lyrics mock the idea that soldiers are gallant heroes, suggesting they are just naively following orders and propaganda about "securing a place among the saints." The line "To die for your country does not win a war / To kill for your country is what wins a war" criticizes the rhetoric used to convince young men to sacrifice themselves.
There are vivid descriptions of the gruesome casualties of war - "Limbs rendered birds, by the speed... (continuer)
The song opens by seeming to promote the carefree entertainments soldiers can enjoy during "shore leave," but then twists this by referring to the "red rooms" and "green tables," implying the brothels and gambling that serve as distractions from the grim reality of war.
The lyrics mock the idea that soldiers are gallant heroes, suggesting they are just naively following orders and propaganda about "securing a place among the saints." The line "To die for your country does not win a war / To kill for your country is what wins a war" criticizes the rhetoric used to convince young men to sacrifice themselves.
There are vivid descriptions of the gruesome casualties of war - "Limbs rendered birds, by the speed... (continuer)
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envoyé par Daniel Fuller 14/7/2023 - 15:39
La libertà
Se la mattina ti svegli ed hai voglia di cantare
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envoyé par Alberto Scotti 14/7/2023 - 12:35
In memoria di Gérard Lutte
Commento musicale / Background music / Musique de fond / Taustamusiikki:
Il viaggio di un amico di Enzo Gragnaniello
È morto un uomo.
Si chiamava Gérard Lutte.
Prete di frontiera espulso dalla Congregazione salesiana perché aveva scelto di schierarsi accanto agli ultimi, professore di psicologia, animatore delle lotte sociali nel quartiere della Magliana a Roma, compagno di viaggio dei giovani di strada del Guatemala.
Questo e molto altro è stato Gerard Lutte, morto a Roma il 10 luglio, a 94 anni. Ieri mattina compagni e amici vecchi e nuovi, ex studenti, attivisti del Mojoca e di Amistrada lo hanno salutato per l’ultima volta in una sala del Comitato di quartiere della Magliana, fra ricordi e canti – da Bella ciao a El pueblo unido, unendo così i suoi due mondi -, prima di accompagnarlo nel piccolo cimitero di Caprarola, nel viterbese, dove verrà sepolto.
Nato a Genappe (Belgio)... (continuer)
Il viaggio di un amico di Enzo Gragnaniello
È morto un uomo.
Si chiamava Gérard Lutte.
Prete di frontiera espulso dalla Congregazione salesiana perché aveva scelto di schierarsi accanto agli ultimi, professore di psicologia, animatore delle lotte sociali nel quartiere della Magliana a Roma, compagno di viaggio dei giovani di strada del Guatemala.
Questo e molto altro è stato Gerard Lutte, morto a Roma il 10 luglio, a 94 anni. Ieri mattina compagni e amici vecchi e nuovi, ex studenti, attivisti del Mojoca e di Amistrada lo hanno salutato per l’ultima volta in una sala del Comitato di quartiere della Magliana, fra ricordi e canti – da Bella ciao a El pueblo unido, unendo così i suoi due mondi -, prima di accompagnarlo nel piccolo cimitero di Caprarola, nel viterbese, dove verrà sepolto.
Nato a Genappe (Belgio)... (continuer)
envoyé par Riccardo Gullotta 14/7/2023 - 12:23
Kalò taxidi Buon viaggio
Grazie Marco Valdo della traduzione del testo in francese. Hai fatto un bellissimo lavoro con la metrica e come si dice mi sento onorato. È la prima volta che leggo un mio testo tradotto.
Grazie anche di aver tradotto la presentazione. Un abbraccio paolo
Grazie anche di aver tradotto la presentazione. Un abbraccio paolo
14/7/2023 - 10:36
Up Around the Bend
Credo che il verso "Where the neons turn to wood" sia da intendere più come: "dove il neon lascia il posto al legno", mostrandoci quel luogo al termine della highway, dove la città si perde nelle campagne.
Cuchu 14/7/2023 - 09:29
Irene Grandi: Prima di partire per un lungo viaggio
Scritta da Vasco Rossi, Gaetano Curreri e Roberto Drovandi
Interpretata da Irene Grandi
dall'album "Prima di partire" (2003)
Una canzone che mi è sempre piaciuta, e che Irene Grandi nel suo tour Io in blues ha reinterpretato in un medley con Roadhouse Blues dei Doors.
Il concerto ieri sera all'Anfiteatro Romano di Fiesole è stato veramente bello e coinvolgente, interamente dedicato al blues che Irene Grandi ha dimostrato di sapere maneggiare sia per i classici americani (apertura con Why Can't We Live Together? per proseguire con For What It's Worth) che per gli italiani, da Battisti a Mina a Ivan Graziani e naturalmente Pino Daniele. Anche le canzoni originali, rivisitate in veste blues rock, guadagnano molto spessore.
Il lungo viaggio può essere naturalmente il viaggio della vita verso la nostra Itaca. “Prima di pretendere qualcosa / prova a pensare a quello che dai tu”: usciamo... (continuer)
Interpretata da Irene Grandi
dall'album "Prima di partire" (2003)
Una canzone che mi è sempre piaciuta, e che Irene Grandi nel suo tour Io in blues ha reinterpretato in un medley con Roadhouse Blues dei Doors.
Il concerto ieri sera all'Anfiteatro Romano di Fiesole è stato veramente bello e coinvolgente, interamente dedicato al blues che Irene Grandi ha dimostrato di sapere maneggiare sia per i classici americani (apertura con Why Can't We Live Together? per proseguire con For What It's Worth) che per gli italiani, da Battisti a Mina a Ivan Graziani e naturalmente Pino Daniele. Anche le canzoni originali, rivisitate in veste blues rock, guadagnano molto spessore.
Il lungo viaggio può essere naturalmente il viaggio della vita verso la nostra Itaca. “Prima di pretendere qualcosa / prova a pensare a quello che dai tu”: usciamo... (continuer)
Prima di partire per un lungo viaggio
(continuer)
(continuer)
envoyé par Lorenzo Masetti 13/7/2023 - 22:53
Jin Jiyanê
Nûarîn
Jin jiyan ava kiriye
(continuer)
(continuer)
envoyé par Lucone 13/7/2023 - 22:04
Parcours:
Du Kurdistan
Quant'
[2007]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Enzo Avitabile
Album: Festa Farina e Forca
Lunghe: le strade sono lunghe, intrecci di storia, di storie, di affanni, di conflitti. Tante quante le tempeste, gli urli, gli orizzonti, le nuvole. Dissolvenze in cerca d’autore, conflitti asimmetrici per viandanti asimmetrici.
[Riccardo Gullotta]
Caminante, son tus huellas
el camino, y nada mas;
caminante, no hay camino,
se hace camino al andar.
Al andar se hace camino,
y al volver la vista atrás
se ve la senda que nunca
se ha de volver a pisar.
Caminante, no hay camino,
sino estelas en la mar.
Viandante, sono le tue impronte
il cammino, e niente più,
viandante, non c’è cammino,
il cammino si fa andando.
Andando si fa il cammino,
e nel rivolger lo sguardo
ecco il sentiero che mai
si tornerà a rifare.
Viandante, non c’è cammino,
soltanto scie sul mare.
[ Antonio Machado Campos de Castilla, 1912]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Enzo Avitabile
Album: Festa Farina e Forca
Lunghe: le strade sono lunghe, intrecci di storia, di storie, di affanni, di conflitti. Tante quante le tempeste, gli urli, gli orizzonti, le nuvole. Dissolvenze in cerca d’autore, conflitti asimmetrici per viandanti asimmetrici.
[Riccardo Gullotta]
Caminante, son tus huellas
el camino, y nada mas;
caminante, no hay camino,
se hace camino al andar.
Al andar se hace camino,
y al volver la vista atrás
se ve la senda que nunca
se ha de volver a pisar.
Caminante, no hay camino,
sino estelas en la mar.
Viandante, sono le tue impronte
il cammino, e niente più,
viandante, non c’è cammino,
il cammino si fa andando.
Andando si fa il cammino,
e nel rivolger lo sguardo
ecco il sentiero che mai
si tornerà a rifare.
Viandante, non c’è cammino,
soltanto scie sul mare.
[ Antonio Machado Campos de Castilla, 1912]
Si parlann' cu na muntagna dicissem' chell' ca nun dicimm'
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envoyé par Riccardo Gullotta 13/7/2023 - 18:18
Danny Deever
Italian cover by Andrea Buriani
Version italienne: Andrea Buriani
Version italienne: Andrea Buriani
DANNY DEEVER - cantata in italiano
Danny Deever (Andrea Buriani), da una poesia di Rudyard Kipling. "Perché suonan le trombe?" furono le mie parole. "Per farti sobbalzar": mi fa il sergente...
Danny Deever
(continuer)
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13/7/2023 - 18:14
White Man
White Man – Langston Hughes ( 1901 – 1967 )
(continuer)
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envoyé par Pluck 13/7/2023 - 12:09
Warszawianka 1905 roku [Варшавянка; La Varsovienne; ¡A las barricadas!]
3ζ. La Varzaviànca livornese: Inno distopico e ucronico come se fosse per l’Assedio di Livorno del 1849. Scritto dall'Anonimo Toscano del XXI Secolo nel mese di luglio dell'anno 2023.
3ζ. Varzaviànca Livornese: A dystopic and uchronic hymn as if it were written for Livorno siege of 1849. Composed by the 21th Century Tuscan Anonymous in the mont of July of the year 2023.
3ζ. Varzaviànca Livornese: A dystopic and uchronic hymn as if it were written for Livorno siege of 1849. Composed by the 21th Century Tuscan Anonymous in the mont of July of the year 2023.
La Varzaviànca Livornese
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12/7/2023 - 16:39
Conquistador
Album: Carajo (2002)
Trajo su sangre asesina el conquistador,
(continuer)
(continuer)
11/7/2023 - 23:13
Mercado indio
1987
En albores de otra era,
(continuer)
(continuer)
11/7/2023 - 23:08
Parcours:
Génocide des Amérindiens
Pittore libertario
Omaggio a Pietro Spica
Omaggio al caro amico pittore anarchico che ci ha lasciato 1 anno fa
Pietro Spica ci ha lasciato nel 2022 aveva un anno in più di me. Io l’ho conosciuto quando mi sono trasferito ad Oleggio ed ho aperto la libreria “il naso d’argento” nel 1994. Lui abitava ad Agrate Conturbia sulle colline moreniche a 10 km, frequentava il nostro cineforum “Il posto delle fragole” dove oltre al cinema facevamo corsi di educazione all’immagine cinematografica e fotografica. Con lui decidemmo che anche un corso di acquarello sarebbe stato un altro contributo alle nostre proposte. La sua bravura, la sua simpatia e la sua cultura furono una bella calamita che attirò numerosi soci a divertirsi con i colori e la fantasia.
Un giorno venne a casa mia e gli mostrai una preziosa cartella dedicata alla Guerra e rivoluzione in Spagna dal 1936 al 1939. Nelle stampe contenute ci sono delle “Gravure... (continuer)
Omaggio al caro amico pittore anarchico che ci ha lasciato 1 anno fa
Pietro Spica ci ha lasciato nel 2022 aveva un anno in più di me. Io l’ho conosciuto quando mi sono trasferito ad Oleggio ed ho aperto la libreria “il naso d’argento” nel 1994. Lui abitava ad Agrate Conturbia sulle colline moreniche a 10 km, frequentava il nostro cineforum “Il posto delle fragole” dove oltre al cinema facevamo corsi di educazione all’immagine cinematografica e fotografica. Con lui decidemmo che anche un corso di acquarello sarebbe stato un altro contributo alle nostre proposte. La sua bravura, la sua simpatia e la sua cultura furono una bella calamita che attirò numerosi soci a divertirsi con i colori e la fantasia.
Un giorno venne a casa mia e gli mostrai una preziosa cartella dedicata alla Guerra e rivoluzione in Spagna dal 1936 al 1939. Nelle stampe contenute ci sono delle “Gravure... (continuer)
Cari amici pittori realisti ed astratti
(continuer)
(continuer)
envoyé par Paolo Rizzi 11/7/2023 - 14:44
Roberta Giallo: Il Natale ci fa male
Grande Roberta! Ti ho conosciuta all'OM collettivo di Rimini.. sei davvero una bellissima 'persona'. Abbracci.
Maura Salvi 11/7/2023 - 05:36
Warszawianka 1905 roku [Варшавянка; La Varsovienne; ¡A las barricadas!]
1ד. Варшавянка (Versione in lingua Caraciai-Balcara, o Circassa di Montagna, di Bayramuqlanı Halimat)
1ד. Варшавянка (Version in the Karachay-Balkar, or Mountain Cherkess language, by Bayramuqlanı Halimat)
Sento che gli articoli sull’Internazionale, Bella Ciao e questa canzone hanno raggiunto il livello di preziosi archivi storici oltre al loro ruolo di introduzioni alle canzoni contro la guerra. Ora, ecco una preziosa traduzione della Warszawianka in una lingua davvero unica, che onestamente non mi sarei mai aspettato fosse così diffusa. Il Caraciai-Balcaro è una delle lingue turche del Caucaso settentrionale, parlata dai Caraciai e Balcari che vivono nella Repubblica di Karačaj-Circassia e nella Repubblica di Cabardino-Balcaria. Una parente stretta è la lingua kumuk in Daghestan. Il caraciai-balcaro (detto къарачай-малкъар тил /qaraçay-malqar til/ o таулу тил /tawlu til/ “lingua di montagna”)... (continuer)
1ד. Варшавянка (Version in the Karachay-Balkar, or Mountain Cherkess language, by Bayramuqlanı Halimat)
Sento che gli articoli sull’Internazionale, Bella Ciao e questa canzone hanno raggiunto il livello di preziosi archivi storici oltre al loro ruolo di introduzioni alle canzoni contro la guerra. Ora, ecco una preziosa traduzione della Warszawianka in una lingua davvero unica, che onestamente non mi sarei mai aspettato fosse così diffusa. Il Caraciai-Balcaro è una delle lingue turche del Caucaso settentrionale, parlata dai Caraciai e Balcari che vivono nella Repubblica di Karačaj-Circassia e nella Repubblica di Cabardino-Balcaria. Una parente stretta è la lingua kumuk in Daghestan. Il caraciai-balcaro (detto къарачай-малкъар тил /qaraçay-malqar til/ o таулу тил /tawlu til/ “lingua di montagna”)... (continuer)
Варшавянка [1]
(continuer)
(continuer)
envoyé par Boreč 11/7/2023 - 04:17
Mediterráneo
Versione italiana di Sergio Secondiano Sacchi interpretata dai Musici di Francesco Guccini
Voce: Juan Carlos "Flaco" Biondini
Voce: Juan Carlos "Flaco" Biondini
Sono del Mediterraneo
(continuer)
(continuer)
10/7/2023 - 21:43
La vita xe tuto un bidon
Noi semo IN ZENOCION (= in ginocchio)
(Elisa)
(Elisa)
Grazie Elisa. Finalmente completato il testo!
10/7/2023 - 20:24
L'Ultimo Natale a Galway
2013
Verso la metà dell'Ottocento, l'Irlanda venne colpita da una grande carestia che provocò la morte di quasi un milione di persone. Altrettanti furono coloro costretti ad emigrare in posti lontani per sfuggire alla fame e alla miseria.
Galway, piccolo porto della costa occidentale, fu una delle città più colpite dalla crisi e moltissimi dei suoi cittadini partirono per gli Stati Uniti o per l'Australia, affrontando un viaggio interminabile e pieno di pericoli attraverso l'Oceano Atlantico.
Questa canzone narra di un triste Natale di quel tempo ed è un pensiero per tutti coloro che, anche ai giorni nostri, sono costretti a fuggire lontano per cercare fortuna e non hanno regali da scoprire, un posto caldo dove riposare o una tavola imbandita dove poter festeggiare.
Verso la metà dell'Ottocento, l'Irlanda venne colpita da una grande carestia che provocò la morte di quasi un milione di persone. Altrettanti furono coloro costretti ad emigrare in posti lontani per sfuggire alla fame e alla miseria.
Galway, piccolo porto della costa occidentale, fu una delle città più colpite dalla crisi e moltissimi dei suoi cittadini partirono per gli Stati Uniti o per l'Australia, affrontando un viaggio interminabile e pieno di pericoli attraverso l'Oceano Atlantico.
Questa canzone narra di un triste Natale di quel tempo ed è un pensiero per tutti coloro che, anche ai giorni nostri, sono costretti a fuggire lontano per cercare fortuna e non hanno regali da scoprire, un posto caldo dove riposare o una tavola imbandita dove poter festeggiare.
Scorre l'acqua del Corrib giù al mare (continuer)
envoyé par Dq82 10/7/2023 - 12:02
Il nemico
Versione di Massimo Zamboni
dall'album collettivo Nella notte ci guidano le stelle. (Canti per la Resistenza), vincitore della targa Tenco 2023 come "miglior opera collettiva"
dall'album collettivo Nella notte ci guidano le stelle. (Canti per la Resistenza), vincitore della targa Tenco 2023 come "miglior opera collettiva"
Dq82 10/7/2023 - 10:59
Sbandati (Fuochi sulla montagna)
Versione con Teho Teardo
dall'album collettivo Nella notte ci guidano le stelle. (Canti per la Resistenza), vincitore della targa Tenco 2023 come "miglior opera collettiva"
dall'album collettivo Nella notte ci guidano le stelle. (Canti per la Resistenza), vincitore della targa Tenco 2023 come "miglior opera collettiva"
Dq82 10/7/2023 - 10:56
Napule nun t’ ‘o scurdà’
Versione degli 'A67
Napule nun te scordà, dall'album collettivo Nella notte ci guidano le stelle. (Canti per la Resistenza), vincitore della targa Tenco 2023 come "miglior opera collettiva"
Napule nun te scordà, dall'album collettivo Nella notte ci guidano le stelle. (Canti per la Resistenza), vincitore della targa Tenco 2023 come "miglior opera collettiva"
Dq82 10/7/2023 - 10:54
Les Écrevisses
Les Écrevisses
Chanson française — Les Écrevisses — Marco Valdo M.I. — 2023
LA ZINOVIE
est le voyage d’exploration en Zinovie, entrepris par Marco Valdo M. I. et Lucien l’âne, à l’imitation de Carl von Linné en Laponie et de Charles Darwin autour de notre Terre et en parallèle à l’exploration du Disque Monde longuement menée par Terry Pratchett.
La Zinovie, selon Lucien l’âne, est ce territoire mental où se réfléchit d’une certaine manière le monde. La Zinovie renvoie à l’écrivain, logicien, peintre, dessinateur, caricaturiste et philosophe Alexandre Zinoviev et à son abondante littérature.
Épisode 142
Dialogue Maïeutique
Tiens donc, dit Lucien l’âne, les écrevisses, ça me dit quelque chose. N’était-ce pas un poème d’Apollinaire ?
Exactement, dit Marco Valdo M.I., quoique le titre du poème d’Apollinaire — un poème de 1911 — est un peu différent. Il l’avait intitulé : « L’écrevisse »... (continuer)
Chanson française — Les Écrevisses — Marco Valdo M.I. — 2023
LA ZINOVIE
est le voyage d’exploration en Zinovie, entrepris par Marco Valdo M. I. et Lucien l’âne, à l’imitation de Carl von Linné en Laponie et de Charles Darwin autour de notre Terre et en parallèle à l’exploration du Disque Monde longuement menée par Terry Pratchett.
La Zinovie, selon Lucien l’âne, est ce territoire mental où se réfléchit d’une certaine manière le monde. La Zinovie renvoie à l’écrivain, logicien, peintre, dessinateur, caricaturiste et philosophe Alexandre Zinoviev et à son abondante littérature.
Épisode 142
Dialogue Maïeutique
Tiens donc, dit Lucien l’âne, les écrevisses, ça me dit quelque chose. N’était-ce pas un poème d’Apollinaire ?
Exactement, dit Marco Valdo M.I., quoique le titre du poème d’Apollinaire — un poème de 1911 — est un peu différent. Il l’avait intitulé : « L’écrevisse »... (continuer)
Ma fille, dit le trouvère, à deux ans
(continuer)
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envoyé par Marco Valdo M.I. 9/7/2023 - 20:19
Warszawianka 1905 roku [Варшавянка; La Varsovienne; ¡A las barricadas!]
1γ2. La Varsoviana: Versione spagnola alternativa dal Cancionero Revolucionario de las Comisiones Obreras de Andalucía
1γ2. La Varsoviana: Alternative Spanish version from Cancionero Revolucionario de las Comisiones Obreras de Andalucía
“La maggior parte delle persone probabilmente immagina A las barricadas come la versione spagnola del testo della 'Varshavyanka', ma esisteva un altro testo nascosto in spagnolo: "La Varsoviana". Questo testo proviene dal "Cancionero revolucionario", una raccolta di canzoni provenienti dagli archivi del CCOO (Comitato operaio spagnolo, Andalusia). Questa raccolta conteneva un'ampia gamma di canzoni rivoluzionarie e di resistenza in lingua spagnola, dalla Spagna al Sud America. Mentre "A las barricadas" è un inno fondamentalmente anarchico, questo può essere descritto come un inno per comunisti e socialisti.” [Boreč]
Poco è dato sapere di questa versione... (continuer)
1γ2. La Varsoviana: Alternative Spanish version from Cancionero Revolucionario de las Comisiones Obreras de Andalucía
“La maggior parte delle persone probabilmente immagina A las barricadas come la versione spagnola del testo della 'Varshavyanka', ma esisteva un altro testo nascosto in spagnolo: "La Varsoviana". Questo testo proviene dal "Cancionero revolucionario", una raccolta di canzoni provenienti dagli archivi del CCOO (Comitato operaio spagnolo, Andalusia). Questa raccolta conteneva un'ampia gamma di canzoni rivoluzionarie e di resistenza in lingua spagnola, dalla Spagna al Sud America. Mentre "A las barricadas" è un inno fondamentalmente anarchico, questo può essere descritto come un inno per comunisti e socialisti.” [Boreč]
Poco è dato sapere di questa versione... (continuer)
La Varsoviana [1]
(continuer)
(continuer)
envoyé par Boreč 9/7/2023 - 10:11
Ankündigung der Kapitulation [Der Untergang]
[2004]
Film / Movie / Elokuva :
Oliver Hirschbiegel
Der Untergang / La caduta - Gli ultimi giorni di Hitler / Downfall / La Chute / Perikato
Il 2 maggio 1945 il LVI. Panzerkorps della Wehrmacht, parte della guarnigione a difesa di Berlino, chiese un armistizio via radio al 28° Corpo fucilieri [28-й гвардейский стрелковый корпус] delle guardie dell'8^ Armata [8-я гвардейская общевойсковая армия] sovietica. Erano le 00:40. In quella mattina il comandante del 56° Corpo, generale Helmuth Weidling, firmò l’ordine di resa, diramato a tutti i soldati della guarnigione di Berlino. L’8 maggio 1945 la resa incondizionata di tutte le forze tedesche fu firmata nel quartiere di Karlshorst.
Nella battaglia di Berlino i tedeschi soffrirono oltre 90mila morti e 220mila feriti, i sovietici oltre 81mila morti e 280mila feriti.
Segue il testo dell’ordine di resa che si può ascoltare dal clip.
Il... (continuer)
Film / Movie / Elokuva :
Oliver Hirschbiegel
Der Untergang / La caduta - Gli ultimi giorni di Hitler / Downfall / La Chute / Perikato
Il 2 maggio 1945 il LVI. Panzerkorps della Wehrmacht, parte della guarnigione a difesa di Berlino, chiese un armistizio via radio al 28° Corpo fucilieri [28-й гвардейский стрелковый корпус] delle guardie dell'8^ Armata [8-я гвардейская общевойсковая армия] sovietica. Erano le 00:40. In quella mattina il comandante del 56° Corpo, generale Helmuth Weidling, firmò l’ordine di resa, diramato a tutti i soldati della guarnigione di Berlino. L’8 maggio 1945 la resa incondizionata di tutte le forze tedesche fu firmata nel quartiere di Karlshorst.
Nella battaglia di Berlino i tedeschi soffrirono oltre 90mila morti e 220mila feriti, i sovietici oltre 81mila morti e 280mila feriti.
Segue il testo dell’ordine di resa che si può ascoltare dal clip.
Il... (continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Gullotta 9/7/2023 - 09:09
Parcours:
FCG: Film contre la Guerre
Bella Ciao
anonyme
98. Bella ciao (Versione in Interlingue / Occidental di Joe Peña)
98. Bella ciao (Interlingue / Occidental version by Joe Peña)
98. Bella ciao (Interlingue / Occidental version by Joe Peña)
"Hello, this is my version in Interlingue/Occidental of the song called "Bella Ciao" that I wanted to make for all of those out there who can speak this international auxiliary language. I dedicate this song to all of the nations out there that are suffering and that are also struggling to become better nations. Let all of the nations become free and together prosper! Goodbye!
Interlingue/Occidental:
Iste es mi version in Occidental del canzon "Bella Ciao", es fatte in le version standardisate. Io dedica iste canzon a omne nationes del terra, specialmente a illes que suffre plus. Que omne lor nationes deveni libere e prospera insimul! [Joe Peña]
Interlingue/Occidental:
Iste es mi version in Occidental del canzon "Bella Ciao", es fatte in le version standardisate. Io dedica iste canzon a omne nationes del terra, specialmente a illes que suffre plus. Que omne lor nationes deveni libere e prospera insimul! [Joe Peña]
Oh partisan, porta me via, [1]
(continuer)
(continuer)
envoyé par Joe Peña 9/7/2023 - 03:00
Bella Ciao
anonyme
57a. Bella ciao (Versione alternativa in Interlingua IALA di Joe Peña)
57a. Bella ciao (Alternative IALA Interlingua version by Joe Peña)
Hello, this is my version in Interlingua of the song "Bella Ciao" that i wanted to make for all of those out there who can speak this international auxiliary language. I dedicate this song to all of the nations out there that are suffering and that are also struggling to become better nations. Let all of the nations become free and together prosper! Goodbye!
Interlingua introduction:
"Bella Ciao" es un cantica popular de protesta italiano. Illo esseva create pro protestar contra le dur conditiones de labor in le campos de arroz del Nord Italia. Postea, le cantica deveniva un anthem del resistencia antifasciste per le partisanos italian inter 1943 e 1945 durante le Resistencia Italian, contra le Germania naziste. Versiones de "Bella Ciao" es cantate... (continuer)
57a. Bella ciao (Alternative IALA Interlingua version by Joe Peña)
Hello, this is my version in Interlingua of the song "Bella Ciao" that i wanted to make for all of those out there who can speak this international auxiliary language. I dedicate this song to all of the nations out there that are suffering and that are also struggling to become better nations. Let all of the nations become free and together prosper! Goodbye!
Interlingua introduction:
"Bella Ciao" es un cantica popular de protesta italiano. Illo esseva create pro protestar contra le dur conditiones de labor in le campos de arroz del Nord Italia. Postea, le cantica deveniva un anthem del resistencia antifasciste per le partisanos italian inter 1943 e 1945 durante le Resistencia Italian, contra le Germania naziste. Versiones de "Bella Ciao" es cantate... (continuer)
Ci matina io me leva, [1]
(continuer)
(continuer)
envoyé par Joe Peña 9/7/2023 - 02:00
Bella Ciao
anonyme
14b. Bela Ĉaŭ (Versione alternativa in esperanto di Joe Peña)
14b. Bela Ĉaŭ (Alternative Esperanto version by Joe Peña)
14b. Bela Ĉaŭ (Alternative Esperanto version by Joe Peña)
Hello, this is my version in Esperanto of the song "Bella Ciao" that i wanted to make so it would sound closer to the original song in Italian. I dedicate this song to all of the nations out there that are suffering and that are also struggling to become better nations. Let all of the nations become free and together prosper! Goodbye!
Esperanto:
Jen mia Esperanta versio de la kanto "Bella Ciao", mi simple ŝatas la sonon de ĝi, farante ĝin pli proksima al l'originalo. Mi dediĉas ĉi tiun kanton al ĉiuj nacioj dela tero, speciale al tiuj kiuj suferas plej multe. Ke ĉiuj viaj nacioj fariĝu libere kaj prosperu kune! Ĝis! (Joe Peña)
Esperanto:
Jen mia Esperanta versio de la kanto "Bella Ciao", mi simple ŝatas la sonon de ĝi, farante ĝin pli proksima al l'originalo. Mi dediĉas ĉi tiun kanton al ĉiuj nacioj dela tero, speciale al tiuj kiuj suferas plej multe. Ke ĉiuj viaj nacioj fariĝu libere kaj prosperu kune! Ĝis! (Joe Peña)
Hodiaŭ matene mi leviĝis, [1]
(continuer)
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envoyé par Joe Peña 9/7/2023 - 01:31
Arrapaho
[1983]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Squallor
Album: Arrapaho
Le tribù dei nativi americani meritano il nostro rispetto ed attenzione. La più famosa è quella degli Apaches a cui ci ripromettiamo di dedicare prossimamente un’attenzione meno scomposta. Infatti nel testo della canzone proposta si confonde Apache e Arrapaho. Anche se l’immagine del primo ne soffre, rimane il fatto che se non é zuppa é pan bagnato.
Per questa volta gli incauti lettori si accontenteranno di un pellerossa non meglio identificato. La canzone non dice altro al riguardo se non che è figlio del capo Mazza Nera. Aggiunge un riferimento fuori Patria, a Oxford, nella perfida Albione, e persino a una radio, un'antenata del 2.0. E poi ci vengono a raccontare che la chiaroveggenza non esiste...
[Riccardo Gullotta]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Squallor
Album: Arrapaho
Le tribù dei nativi americani meritano il nostro rispetto ed attenzione. La più famosa è quella degli Apaches a cui ci ripromettiamo di dedicare prossimamente un’attenzione meno scomposta. Infatti nel testo della canzone proposta si confonde Apache e Arrapaho. Anche se l’immagine del primo ne soffre, rimane il fatto che se non é zuppa é pan bagnato.
Per questa volta gli incauti lettori si accontenteranno di un pellerossa non meglio identificato. La canzone non dice altro al riguardo se non che è figlio del capo Mazza Nera. Aggiunge un riferimento fuori Patria, a Oxford, nella perfida Albione, e persino a una radio, un'antenata del 2.0. E poi ci vengono a raccontare che la chiaroveggenza non esiste...
[Riccardo Gullotta]
Scimelahammalasemelehemel... Ugh.
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envoyé par Riccardo Gullotta 8/7/2023 - 19:03
Piazza Barberina
anonyme
Quand'ero alle elementari, un mio compagno di classe ne cantava con voce stentorea un'ennesima versione, di cui ho un ricordo frammentario:
In piazza Barberini, più giù del Tiriton/
un giovane pisciava con gran soddisfazion
....
si mise un dito in culo, ne trasse un fischio acuto
segnale convenuto delle guardie di città
....
terminava così:
studenti e studentesse, non pisciate più nei cessi/
ma pisciate negli elmetti delle guardie di città
In piazza Barberini, più giù del Tiriton/
un giovane pisciava con gran soddisfazion
....
si mise un dito in culo, ne trasse un fischio acuto
segnale convenuto delle guardie di città
....
terminava così:
studenti e studentesse, non pisciate più nei cessi/
ma pisciate negli elmetti delle guardie di città
Serena 8/7/2023 - 07:57
Pocahontas
La canzone fa riferimento ad episodi di differenti periodi di tempo.
Non è una narrazione storica diretta e semplice ; presenta elementi di surrealismo con lampi di immagini in progressione ma anche retrospettive.
Young viaggia attraverso lo spazio e il tempo come se lui li possedesse entrambi .
E’ un accorato messaggio volto a denunciare nella prima parte l’annientamento dei nativi americani , della loro cultura e della integrita’ della natura delle loro terre da parte dei colonizzatori bianchi e del loro mercantilismo.
Protagonisti della seconda parte della traccia sono Pocahontas * , Marlon Brando ** e Young idealizzati, nei versi finali , in un incontro surreale e immaginario di pace , amore e vera amicizia , davanti a un falo’ sui prati verdi di una patria mai vista .
Nella prima strofa Young , grazie alla sua tecnica immaginativa per cui è tuttora famoso, descrive, immedesimandosi... (continuer)
Non è una narrazione storica diretta e semplice ; presenta elementi di surrealismo con lampi di immagini in progressione ma anche retrospettive.
Young viaggia attraverso lo spazio e il tempo come se lui li possedesse entrambi .
E’ un accorato messaggio volto a denunciare nella prima parte l’annientamento dei nativi americani , della loro cultura e della integrita’ della natura delle loro terre da parte dei colonizzatori bianchi e del loro mercantilismo.
Protagonisti della seconda parte della traccia sono Pocahontas * , Marlon Brando ** e Young idealizzati, nei versi finali , in un incontro surreale e immaginario di pace , amore e vera amicizia , davanti a un falo’ sui prati verdi di una patria mai vista .
Nella prima strofa Young , grazie alla sua tecnica immaginativa per cui è tuttora famoso, descrive, immedesimandosi... (continuer)
Pluck 7/7/2023 - 22:07
'A Flobert o Sant'Anastasia
Richard Gwenndour, 7-7-2023 20:43
Gwerz Flobert
(continuer)
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7/7/2023 - 20:50
Going Up The Country
Rispetto alla versione in studio sono presenti una strofa iniziale e una finale e gli assolo di flauto sono sostituiti da assoli di chitarra
Ogni alternativa di trascrizione sara' ben accetta .
Grazie
GOING UP THE COUNTRY
(continuer)
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envoyé par Pluck 7/7/2023 - 18:22
Le déserteur
GALLESE (CIMRICO) / WELSH (CYMRAEG) / GALLOIS (CYMRAEG) - Huw Jones [1969]
Huw Jones è nato il 5 maggio 1948 a Manchester (in gallese: Manceinion). E’ l’autore di Dŵr, una delle più famose canzoni di protesta in lingua gallese (cimrica). Di famiglia e lingua gallese, fu scoperto a Cardiff nel 1968 da Meic Stevens; nel 1969 fondarono la casa discografica Sain, che pubblicava esclusivamente in gallese. Huw Jones pubblicò soltanto sei brani tra il 1968 e il 1973, prima di dedicarsi alla gestione della casa discografica. Tra questi sei brani, la sua versione gallese del “Déserteur” di Boris Vian, intitolata Y ffoadur (Propriamente: “Il fuggitivo”).
Huw Jones was born on 5 May 1948 in Manchester (Manceinion in Welsh). He is the author of Dŵr, a most renowned protest song in Welsh. Huw Jones comes from a Welsh and Welsh-speaking family. He was discovered in Cardiff by Meic Stevens and in... (continuer)
Huw Jones è nato il 5 maggio 1948 a Manchester (in gallese: Manceinion). E’ l’autore di Dŵr, una delle più famose canzoni di protesta in lingua gallese (cimrica). Di famiglia e lingua gallese, fu scoperto a Cardiff nel 1968 da Meic Stevens; nel 1969 fondarono la casa discografica Sain, che pubblicava esclusivamente in gallese. Huw Jones pubblicò soltanto sei brani tra il 1968 e il 1973, prima di dedicarsi alla gestione della casa discografica. Tra questi sei brani, la sua versione gallese del “Déserteur” di Boris Vian, intitolata Y ffoadur (Propriamente: “Il fuggitivo”).
Huw Jones was born on 5 May 1948 in Manchester (Manceinion in Welsh). He is the author of Dŵr, a most renowned protest song in Welsh. Huw Jones comes from a Welsh and Welsh-speaking family. He was discovered in Cardiff by Meic Stevens and in... (continuer)
Y Ffoadur
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envoyé par CCG/AWS Staff 7/7/2023 - 17:51
Warszawianka 1905 roku [Варшавянка; La Varsovienne; ¡A las barricadas!]
3ε versione rappata di Kento · Bestierare · Serhat Akbal · Francesco Carlo · Marco Rovelli
3ε Rap version by Kento · Bestierare · Serhat Akbal · Francesco Carlo · Marco Rovelli
A Las Barricadas 2023, dall'album collettivo Nella notte ci guidano le stelle. (Canti per la Resistenza), vincitore della targa Tenco 2023 come "miglior opera collettiva"
3ε Rap version by Kento · Bestierare · Serhat Akbal · Francesco Carlo · Marco Rovelli
A Las Barricadas 2023, dall'album collettivo Nella notte ci guidano le stelle. (Canti per la Resistenza), vincitore della targa Tenco 2023 come "miglior opera collettiva"
A LAS BARRICADAS 2023
(continuer)
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envoyé par dq82 7/7/2023 - 16:06
Le déserteur
RUSSO / RUSSIAN / RUSSE [5] - Benjamin Sire - Daria Nelson
2022
La chanson "Le Déserteur" traduite en russe en réponse à la mobilisation lancée par Poutine
Composé en Février 1954, Le Déserteur se voulait un hymne antimilitariste au moment où la Guerre d’Indochine entrait dans sa phase la plus tragique, et où la se profilait la Guerre d’Algérie, d’où un grand nombre de jeunes Français effectuant leur service militaire ne reviendraient jamais. Enjambant les pays et les époques, la chanson de Vian apparaît donc particulièrement adaptée alors que Vladimir Poutine engage sa jeunesse dans une guerre aussi injustifiée que cruelle contre le peuple ukrainien.
Написанная в феврале 1954 года Борисом Вианом, песня «Дезертир» стала негласным пацифистским гимном в момент, когда Индокитайская война вошла в самую трагическую фазу и война за независимость Алжира вот-вот начиналась. Множество французских... (continuer)
2022
La chanson "Le Déserteur" traduite en russe en réponse à la mobilisation lancée par Poutine
Composé en Février 1954, Le Déserteur se voulait un hymne antimilitariste au moment où la Guerre d’Indochine entrait dans sa phase la plus tragique, et où la se profilait la Guerre d’Algérie, d’où un grand nombre de jeunes Français effectuant leur service militaire ne reviendraient jamais. Enjambant les pays et les époques, la chanson de Vian apparaît donc particulièrement adaptée alors que Vladimir Poutine engage sa jeunesse dans une guerre aussi injustifiée que cruelle contre le peuple ukrainien.
Написанная в феврале 1954 года Борисом Вианом, песня «Дезертир» стала негласным пацифистским гимном в момент, когда Индокитайская война вошла в самую трагическую фазу и война за независимость Алжира вот-вот начиналась. Множество французских... (continuer)
ДЕЗЕРТИР
(continuer)
(continuer)
6/7/2023 - 22:04
Come il cobalto negli iPhone
2023
Cronache di un tempo storto
Cronache di un tempo storto
Quando ti avvisteranno senza le valigie (continuer)
envoyé par Dq82 6/7/2023 - 20:45
Sui piani alti di un palazzo
2023
Cronache di un tempo storto
Cronache di un tempo storto
Sui piani alti di un palazzo non si muore mai di noia (continuer)
envoyé par Dq82 6/7/2023 - 20:42
Parcours:
Ponts
King of a Land
2023
King of a Land
King of a Land
If I was a king of a land (continuer)
envoyé par Dq82 6/7/2023 - 20:32
Canterò pt.1
2023
Terra Seura
Terra Seura
Canterò no non me ne vergogno
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 6/7/2023 - 20:11
Politic crime
2023
Terra Seura
Terra Seura
Politic crime under the ground
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 6/7/2023 - 20:08
No cry
2023
Terra Seura
No Cry è un brano riflessivo, che parla di fratellanza tra i popoli, invitando l’ascoltatore ad avere sempre speranza e un forte senso di comunità. A inizio canzone c’è una visione mistica: le prime parole rimandano a una scalata di una montagna in notturna, facendo scorgere tra le note una forte componente nostalgica.
mescalina.it
Terra Seura
No Cry è un brano riflessivo, che parla di fratellanza tra i popoli, invitando l’ascoltatore ad avere sempre speranza e un forte senso di comunità. A inizio canzone c’è una visione mistica: le prime parole rimandano a una scalata di una montagna in notturna, facendo scorgere tra le note una forte componente nostalgica.
mescalina.it
Siendi stu friddo ri stanotte
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 6/7/2023 - 20:04
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Versione "makhnovista" in lingua Interslava [2023]
Interslavic "Makhnovist" version [2023]
"Interslavic (Medžuslovjansky / Меджусловјанскы) is a pan-Slavic auxiliary language. Its purpose is to facilitate communication between speakers of various Slavic languages, as well as to allow people who do not speak a Slavic language to communicate with Slavic speakers by being mutually intelligible with most, if not all, Slavic languages. For Slavs and non-Slavs, it can fulfill an educational role as well. This version is in praise for the Makhnovshchina and partisan fighters in Ukraine."