Desidero segnalare la bella versione di Harry Belafonte dall'album " The Many Moods Of Belafonte " del 1962
notevole per l'intensita' emotiva e drammaticita'dell'interpretazione.
Oggi domenica 28 giugno 2023 spippolo dul telefono cercando notizie di Stefano e mi imbatto in questa meraviglia dei tempi andati del liceo grazie di esserci stati ragazzi non vi dimenticheremo mai.
Paolo Consani 18/6/2023 - 13:56
Paolino! Proprio tu!!!!! :-))
Stai sicuro che nemmeno io ti ho dimenticato. E son passati 45 anni.... Io spero che ci risentiamo....sempre che tu non sia 10 giorni già addentrato nel futuro (28 giugno 2023) :-PPP
Un abbraccio forte, ma forte...
Your link to youtube is incorrect. Under this link Maria Tănase sings another song entitled « Asta iarna era iarna ». So you need to replace this link with the following: https://youtu.be/Ur5AQDwi0iE
Je ne sais pas exactement combien de temps durait le service militaire en Roumanie à l’époque, mais on peut supposer que, comme un peu partout ailleurs, il durait des années. Comme on peut facilement l’imaginer, pour les familles paysannes, le départ d’un enfant masculin pour le service militaire était un gros problème, même en temps de paix : il s’agissait deux bras en moins pour les champs et le bétail. Le jeune homme devait quitter son immanquable fiancée (désignée ici par la très curieuse appellation « mândruţă », abréviation de mândru « fier, courageux »), qui se mariait tout aussi immanquablement avec quelqu’un d’autre, et pour beaucoup de jeunes gens, la séparation d’avec leur environnement représentait certainement une rupture très difficile. Beaucoup cherchaient donc de tout faire... (continuer)
Si temono fino a 600 morti. Seicento. Se ne parla poco, ci sono notizie più importanti. Si dichiara il lutto nazionale per un 86enne mafioso e corruttore. Seicento morti.
Marig ar Pollanton: La versione cantata da Alan Stivell in Reflets [1970]
Ferme restando tutte le considerazioni di Flavio Poltronieri, anche quelle sui misteri bretoni (ma la Bretagna, come è noto, è terra di per sé piena di misteri), ho ritenuto opportuno dare comunque la versione cantata da Alan Stivell in Reflets e consistente solo nelle tre strofe iniziali (qui diventate sei perché riporto il testo come effettivamente cantato, con tutte le ripetizioni -è del resto ben noto il mio profondo odio verso i testi presentati coi “x2”, “bis”, “chorus” e simili altri procedimenti barbarici). Il testo (completo) presentato da Flavio Poltronieri è scritto in una delle tante “grafie tradizionali” in uso fino a tempi abbastanza recenti: il bretone, anche tenendo conto delle sue differenziazioni dialettali, è vissuto per secoli in un autentico caos ortografico. La grafia peurunvanet è recentissima:... (continuer)