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Avant le 2023-3-3

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Burn the Empire

Burn the Empire
(2021)
title track dall'album del 2022

I wanted the word ‘empire’ to feel open, almost rhetorical to what constitutes or qualifies as an oppressive factor in your life, because it certainly exists for 99% of people.

We were driven to standup against the negative effects of big corporations on the everyday person. We all understand that these companies act ruthlessly and unethically in the name of profit.

I think young people have always wanted a fairer and more equal society and it’s the voices of the old, the discontent and the ignorant that try and squash that. We believe in 2022 there is no place for fascism or oppression of any kind and we must burn the empire that represents it.

Jack Cochrane via Radio X
[Spoken Intro]
(continuer)
3/3/2023 - 23:52

Les Ratures

Les Ratures
Les Ratures

Chanson française — Les Ratures — Marco Valdo M.I. — 2023

LA ZINOVIE
est le voyage d’exploration en Zinovie, entrepris par Marco Valdo M. I. et Lucien l’âne, à l’imitation de Carl von Linné en Laponie et de Charles Darwin autour de notre Terre et en parallèle à l’exploration du Disque Monde longuement menée par Terry Pratchett.
La Zinovie, selon Lucien l’âne, est ce territoire mental où se réfléchit d’une certaine manière le monde. La Zinovie renvoie à l’écrivain, logicien, peintre, dessinateur, caricaturiste et philosophe Alexandre Zinoviev et à son abondante littérature.



Épisode 107


Dialogue Maïeutique

Les ratures, dit Lucien l’âne, c’est un mot dont je me rappelle l’avoir entendu dans une chanson. Mais diantre, j’ai bien du mal dire laquelle. Il y était question de rature, de littérature et peut-être bien, de dictature.

Pas mal, répond Marco Valdo M.I., car, en effet,... (continuer)
Le Guide veut marquer l’histoire.
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 3/3/2023 - 20:08
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Hypersonic Missiles

Hypersonic Missiles
Hypersonic Missiles (2019)

In many ways, an unorthodox love song. Its main focus is on the world around the narrator, who is a complete tin foil hatter. They are convinced the world is on its last legs; they know that it is rife with injustice but feel completely helpless and lacking the necessary intelligence to change it while remaining hopelessly addicted to the fruits of consumerism.

"Amongst all the chaos is love and celebration, there is this glimmer of hope that runs through the song, a little notion that no matter what happens, these two people are gonna have a good time regardless of the tyrants that run their world, and regardless of the imminent doom from these 'Hypersonic Missiles'."

15 of Sam Fender's biggest songs and the meanings behind them
Dutch kids huff balloons in the parking lot
(continuer)
envoyé par Dq82 3/3/2023 - 16:42
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Canzone d’autunno (1943)

Canzone d’autunno (1943)
1977
Luigi Grechi
Lascia la tua casa
(continuer)
envoyé par Dq82 3/3/2023 - 13:34
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Μισιρλού

Μισιρλού
Misirlou
[1920]

Testo / Στίχοι / Lyrics / Paroles / Sanat:
Nikos Roubanis

Musica / Μουσική / Music / Musique / Sävel:
anonimo

Interpreti / Ερμηνεία / Performed by / Interprétée par / Laulavat:

1. Manolis Angelopoulos [Μανώλης Αγγελόπουλος]
2. Michalis Patrinos [Μιχάλης Πατρινός]
3. Tetos Demetriades [Θεόδοτος Δημητριάδης]
4. Glykeria [Γλυκερία]
5. Vinicio Capossela [versione Roubanis]
6. Dick Dale & The Del Tones
7. The Yugoslavian Gipsy Brass Band [instrumental]
8. MagicaBoola[instrumental]

Origini e storia di Misirlou

Mısır in turco indica l’Egitto. L’aggettivo corrispondente ad un toponimo turco si determina applicando il suffisso “li”. In effetti Mısırlı in turco sta per egiziano/a. Nel greco parlato in Anatolia sino aii primi decenni del Novecento Misirlis [Μισιρλής] denotava un egiziano musulmano. Per la forma patronimica femminile corrispondente... (continuer)
Μισιρλού μου, η γλυκιά σου η ματιά
(continuer)
envoyé par Riccardo Gullotta 3/3/2023 - 00:21
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Am I Not a Man and a Brother?

Am I Not a Man and a Brother?
Testo e traccia musicale disponibile su : Gingerjamesfair - Am I Not a Man and a Brother?
Why do we have to keep another man down when we always talk of progress?
(continuer)
envoyé par Pluck 27/2/2023 - 17:51
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Green Line

Green Line
2021
Green Line

Ora questa cantante e compositrice nata in Libano pubblica (dopo il precedente Manifesto Anti-War del 2015 per Rosa Selvaggia (Obscure Label) il suo secondo disco intitolato Green Line. La Tekeyan in realtà è di origini armene e ha sempre avuto particolare attenzione al tema del genocidio armeno. Non a caso l’album è uscito il 24 aprile in occasione dell’anniversario dei 106 anni di questo tragico massacro. Il titolo “Green Line” si riferisce invece alla “linea verde” che divideva cristiani e musulmani nel corso della guerra civile in Libano. C’è un aspetto biografico nel suo insistere sull’argomento della guerra in quanto ha coinvolto lei e la sua famiglia. Si può dire che quello di Rita Tekeyan sia un tributo alle vittime di qualsiasi genocidio ed orrore perpetrato dalla guerra. Così la musica contenuta in Green Line cerca di dar voce alla memoria di eventi drammatici... (continuer)
She works in the West Beirut
(continuer)
envoyé par Dq82 27/2/2023 - 17:38
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White Angel

White Angel
2021
Green Line

Ora questa cantante e compositrice nata in Libano pubblica (dopo il precedente Manifesto Anti-War del 2015 per Rosa Selvaggia (Obscure Label) il suo secondo disco intitolato Green Line. La Tekeyan in realtà è di origini armene e ha sempre avuto particolare attenzione al tema del genocidio armeno. Non a caso l’album è uscito il 24 aprile in occasione dell’anniversario dei 106 anni di questo tragico massacro. Il titolo “Green Line” si riferisce invece alla “linea verde” che divideva cristiani e musulmani nel corso della guerra civile in Libano. C’è un aspetto biografico nel suo insistere sull’argomento della guerra in quanto ha coinvolto lei e la sua famiglia. Si può dire che quello di Rita Tekeyan sia un tributo alle vittime di qualsiasi genocidio ed orrore perpetrato dalla guerra. Così la musica contenuta in Green Line cerca di dar voce alla memoria di eventi drammatici... (continuer)
You stole away her smile
(continuer)
envoyé par Dq82 27/2/2023 - 17:36
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Y

Y
2021
Green Line

Ora questa cantante e compositrice nata in Libano pubblica (dopo il precedente Manifesto Anti-War del 2015 per Rosa Selvaggia (Obscure Label) il suo secondo disco intitolato Green Line. La Tekeyan in realtà è di origini armene e ha sempre avuto particolare attenzione al tema del genocidio armeno. Non a caso l’album è uscito il 24 aprile in occasione dell’anniversario dei 106 anni di questo tragico massacro. Il titolo “Green Line” si riferisce invece alla “linea verde” che divideva cristiani e musulmani nel corso della guerra civile in Libano. C’è un aspetto biografico nel suo insistere sull’argomento della guerra in quanto ha coinvolto lei e la sua famiglia. Si può dire che quello di Rita Tekeyan sia un tributo alle vittime di qualsiasi genocidio ed orrore perpetrato dalla guerra. Così la musica contenuta in Green Line cerca di dar voce alla memoria di eventi drammatici... (continuer)
Bare foot, walking in the desert naked
(continuer)
envoyé par Dq82 27/2/2023 - 17:34
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Nora's Tree

Nora's Tree
2021
Green Line

Ora questa cantante e compositrice nata in Libano pubblica (dopo il precedente Manifesto Anti-War del 2015 per Rosa Selvaggia (Obscure Label) il suo secondo disco intitolato Green Line. La Tekeyan in realtà è di origini armene e ha sempre avuto particolare attenzione al tema del genocidio armeno. Non a caso l’album è uscito il 24 aprile in occasione dell’anniversario dei 106 anni di questo tragico massacro. Il titolo “Green Line” si riferisce invece alla “linea verde” che divideva cristiani e musulmani nel corso della guerra civile in Libano. C’è un aspetto biografico nel suo insistere sull’argomento della guerra in quanto ha coinvolto lei e la sua famiglia. Si può dire che quello di Rita Tekeyan sia un tributo alle vittime di qualsiasi genocidio ed orrore perpetrato dalla guerra. Così la musica contenuta in Green Line cerca di dar voce alla memoria di eventi drammatici... (continuer)
The electricity is gone
(continuer)
envoyé par Dq82 27/2/2023 - 17:31
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Abri

Abri
2021
Green Line

Ora questa cantante e compositrice nata in Libano pubblica (dopo il precedente Manifesto Anti-War del 2015 per Rosa Selvaggia (Obscure Label) il suo secondo disco intitolato Green Line. La Tekeyan in realtà è di origini armene e ha sempre avuto particolare attenzione al tema del genocidio armeno. Non a caso l’album è uscito il 24 aprile in occasione dell’anniversario dei 106 anni di questo tragico massacro. Il titolo “Green Line” si riferisce invece alla “linea verde” che divideva cristiani e musulmani nel corso della guerra civile in Libano. C’è un aspetto biografico nel suo insistere sull’argomento della guerra in quanto ha coinvolto lei e la sua famiglia. Si può dire che quello di Rita Tekeyan sia un tributo alle vittime di qualsiasi genocidio ed orrore perpetrato dalla guerra. Così la musica contenuta in Green Line cerca di dar voce alla memoria di eventi drammatici... (continuer)
Same scenes, same fears
(continuer)
envoyé par Dq82 27/2/2023 - 17:30
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Forêt Noire

Forêt Noire
2021
Green Line

Ora questa cantante e compositrice nata in Libano pubblica (dopo il precedente Manifesto Anti-War del 2015 per Rosa Selvaggia (Obscure Label) il suo secondo disco intitolato Green Line. La Tekeyan in realtà è di origini armene e ha sempre avuto particolare attenzione al tema del genocidio armeno. Non a caso l’album è uscito il 24 aprile in occasione dell’anniversario dei 106 anni di questo tragico massacro. Il titolo “Green Line” si riferisce invece alla “linea verde” che divideva cristiani e musulmani nel corso della guerra civile in Libano. C’è un aspetto biografico nel suo insistere sull’argomento della guerra in quanto ha coinvolto lei e la sua famiglia. Si può dire che quello di Rita Tekeyan sia un tributo alle vittime di qualsiasi genocidio ed orrore perpetrato dalla guerra. Così la musica contenuta in Green Line cerca di dar voce alla memoria di eventi drammatici... (continuer)
Concrete blocks to build a wall
(continuer)
envoyé par Dq82 27/2/2023 - 17:28
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B.L. Express

B.L. Express
2021
Green Line

Ora questa cantante e compositrice nata in Libano pubblica (dopo il precedente Manifesto Anti-War del 2015 per Rosa Selvaggia (Obscure Label) il suo secondo disco intitolato Green Line. La Tekeyan in realtà è di origini armene e ha sempre avuto particolare attenzione al tema del genocidio armeno. Non a caso l’album è uscito il 24 aprile in occasione dell’anniversario dei 106 anni di questo tragico massacro. Il titolo “Green Line” si riferisce invece alla “linea verde” che divideva cristiani e musulmani nel corso della guerra civile in Libano. C’è un aspetto biografico nel suo insistere sull’argomento della guerra in quanto ha coinvolto lei e la sua famiglia. Si può dire che quello di Rita Tekeyan sia un tributo alle vittime di qualsiasi genocidio ed orrore perpetrato dalla guerra. Così la musica contenuta in Green Line cerca di dar voce alla memoria di eventi drammatici... (continuer)
All passengers are invited to prepare their boarding pass boarding pass, boarding pass… TO HELL
(continuer)
envoyé par Dq82 27/2/2023 - 17:24
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Am I not a Man and Brother?

anonyme
The Anti-Slavery Harp
Compiled by William W. Brown
Boston: Bela Marsh, 1848

pagine: 5,6

AM I NOT A MAN AND BROTHER?
AIR — Bride's Farewell.
Am I not a man and brother?
(continuer)
envoyé par Pluck 27/2/2023 - 17:18
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Longitudini di Pace

Longitudini di Pace
omaggio alle ONG che operano in mare e lungo le rotte balcaniche

Continuano i naufragi ed i morti nel Mediterraneo, ieri Lampedusa oggi Crotone. Le migrazioni non possono essere fermate finché non cesseranno guerre e violazioni dei diritti umani. Oggi è necessario soccorrere e fare progetti di accoglienza non di respingimento. L'Europa è assente, l'Italia è governata da demagogia e razzismo.
Uomini di mare
(continuer)
envoyé par paolo Rizzi 27/2/2023 - 10:57
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Toro Seduto

Toro Seduto
Testo e musica: Joe Natta

Una canzone dedicata a Toro Seduto, il grande capo tribù dei Sioux Hunkpapa
I suoi sogni si accampavano all’apertura di un cerchio
(continuer)
envoyé par Joe 27/2/2023 - 10:36
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Il cinghiale portapace (invocazione per la fine d'ogni guerra)

Il cinghiale portapace (invocazione per la fine d'ogni guerra)
Versi e musica di Mauro Geraci
dal sito di Mauro Geraci: Il cinghiale portapace (invocazione per la fine d'ogni guerra)

Il 24 febbraio 2023, a un anno dalla terribile guerra scoppiata in Ucraina e che seriamente rischia di trasformarsi nell’ennesimo conflitto mondiale, ho scritto questa ballata pensando che, ormai, solo i cinghiali, con la loro eccezionale voracità, potranno salvare il mondo liberandolo da ogni arma e mafia militare.

La ballata ha quindi due scopi: auspicare la scomparsa dell’uomo che, per la sua brutalità e ottusità, non merita più di vivere sulla Terra; quello di difendere, non canuzzi e gattini che appestano coi loro escrementi i nostri paesi e città, bensì i cinghiali, gli unici animali che, scavalcando ogni frontiera, potranno davvero liberarci dai rifiuti umani come i capi di stato, i generali, i militari, gli armatori, gli operatori dei servizi segreti, i capi delle... (continuer)
Un cinghiale i cassonetti
(continuer)
26/2/2023 - 23:10
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Uomini

Uomini
2020
L'amore non ha ragione
C'é una distanza fra le parole e le onde che passano
(continuer)
envoyé par Dq82 26/2/2023 - 19:58
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Da che parte stai

Da che parte stai
2015
A un passo da te
Abbiamo morso una mela (continuer)
envoyé par Dq82 26/2/2023 - 19:48

Les Fuites

Les Fuites
Les Fuites

Chanson française — Les Fuites — Marco Valdo M.I. — 2023

LA ZINOVIE
est le voyage d’exploration en Zinovie, entrepris par Marco Valdo M. I. et Lucien l’âne, à l’imitation de Carl von Linné en Laponie et de Charles Darwin autour de notre Terre et en parallèle à l’exploration du Disque Monde longuement menée par Terry Pratchett.
La Zinovie, selon Lucien l’âne, est ce territoire mental où se réfléchit d’une certaine manière le monde. La Zinovie renvoie à l’écrivain, logicien, peintre, dessinateur, caricaturiste et philosophe Alexandre Zinoviev et à son abondante littérature.



Épisode 106


Dialogue Maïeutique

Vois-tu, Lucien l’âne mon ami, les fuites dont parle la chanson n’ont que peu à voir, hors métaphore, avec les canalisations de gaz, d’huile lourde, de pétrole, d’eau ou de tout autre liquide ou gaz. Ce sont des fuites de mots, des exhalaisons d’informations, des dénonciations,... (continuer)
Bientôt sur Terre, on sera dix milliards.
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 26/2/2023 - 18:07
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A Song for Freedom

anonyme
A Song for Freedom
The Anti-Slavery Harp
Compiled by William W. Brown
Boston: Bela Marsh, 1848

A SONG FOR FREEDOM
AIR — Dandy Jim

Testo da :
The Anti-Slavery Harp
Compiled by William W. Brown
Boston: Bela Marsh, 1848
Page 37

Interpretazione musicale :
Traccia n.18 del doppio CD "Songs of Slavery and Emancipation" by Mat Callahan / Various Artists
Jalopy Records
Brooklyn, New York

The Songs of Slavery and Emancipation project presents recently discovered songs composed by enslaved people and explicitly calling for resistance to slavery. Some originate as early as 1800 and others as late as the outbreak of the Civil War. The project also includes long-lost songs of the abolitionist movement, some of which were written by fugitive slaves as well as free black people, challenging common misconceptions of abolitionism.
Come all ye bondmen far and near,
(continuer)
envoyé par Pluck 26/2/2023 - 17:19
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Martire Partigiano

Martire Partigiano
[1944]

Testo / Lyrics / Paroles / Sanat:
Fausto Simonetti

Musica / Music / Musique / Sävel:
Mario Ruccione

Il partigiano Fausto Simonetti

Le parole della canzone sono di Fausto Simonetti, splendida figura di partigiano , catturato in un’imboscata ordita a seguito di una delazione , trucidato il 6 Giugno 1944 dai nazifascisti a Marino del Tronto insieme a Ottavio Baccari e al medico polacco Jacob Eliczer. La biografia proviene dal sito dell’ Anpi.

Storia di un inno fascista e parodie

La musica della canzone proposta è sull’aria de “La canzone dei sommergibili”, anno 1941, di Mario Ruccione, compositore di parecchie canzoni fasciste. Questa divenne nota come “Inno dei sommergibilisti”. Dopo l’armistizio circolarono parecchie versioni e parodie della canzone tra cui “È così che vive l'italian”/ “Passano i commestibili”, “E’ così che vive il podestà…”, “Andar di qua e di là, chiedendo... (continuer)
Vedo nei tuoi begli occhi
(continuer)
envoyé par Riccardo Gullotta 26/2/2023 - 00:05
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Everyone Sang

Everyone Sang
(1919)
Poesia di Siegfried Sassoon
Musica (I) di David Conte dal ciclo Everyone Sang, per baritono e piano - 2008
Musica (II) di Ko Matsushita - Chorus: Voces Veritas
Musica (III) - Tim Dalling interpretata da The Unthanks nel disco Lines Part Two: World War One I interamente dedicato alla Grande Guerra. (2019)

Scritta proprio alla fine della Prima Guerra Mondiale, parla della gioia incontenibile e improvvisa nel sapere che gli orrori del periodo bellico erano finalmente passati.
Everyone suddenly burst out singing;
(continuer)
25/2/2023 - 23:48
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La tomba di Bakunin

La tomba di Bakunin
SEMPRE IN TEMA COLONIZZAZIONE DELL’ESISTENTE, QUASI UNA RECENSIONE (anche se qui si parla di Kropotkin e di Reclus, non di Bakunin...)
Gianni Sartori

Confesso in anticipo. Non ho ancora letto “Landness. Una storia geoanarchica”. Solo una recensione apparsa su “la lettura”.
Quindi questa non è altro che la “recensione di una recensione”. Quando – e se – avrò analizzato anche il testo vero e proprio ne riparleremo. Eventualmente.

Ma mi basta e avanza per qualche osservazione. Intanto sul titolo, forse pretenzioso e fondato, credo, solo sul fatto che tratta di due insigni geografi anarchici, Eliseo Reclus e Petr Kropotkin.

Quest’ultimo arbitrariamente definito “inviso a zar e sovietici” (qui quasi equiparati, ma si può?). Caso mai si dovrebbe parlare di “bolscevichi” in quanto nessuno nella Russia rivoluzionaria era più “sovietico” (nel senso originario di consiliare) degli anarchici. Basta... (continuer)
Gianni Sartori 25/2/2023 - 19:24
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La crociata dei bambini

La crociata dei bambini
Chanson italienne — La crociata dei bambini — Vinicio Capossela — 2023
(2023)
Chanson tirée du poème de Bertolt Brecht DER KINDERKREUZZUG (LA CROISADE DES ENFANTS)(1942).

La vidéo de LA CROCIATA DEI BAMBINI réalisée par le dessinateur Stefano Ricci avec la collaboration d’Ahmed Ben Nessib est assez étonnante par sa technique : dessin à la craie blanche sur papier noir. 4705 images, photographiées une par une, sans l’aide d’aucune technique d’animation numérique.

Ceci est un tambour joué par un enfant, le bâton pour le frapper est lumineux comme une allumette enflammée et en fait cet enfant qui joue du tambour cherche la lumière dans un monde d’obscurité, l’obscurité la plus épaisse qui est celle de la guerre.

L’image a été dessinée par Stefano Ricci et, avec 4704 autres images photographiées une par une, des dessins et des mots animés lettre par lettre, il accompagne une chanson : « La... (continuer)
LA CROISADE DES ENFANTS
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 25/2/2023 - 18:20
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Le déserteur

Le déserteur
Giacomo Lariccia - Le déserteur (feat Erica Boschiero & Fry Moneti)

Una prima versione di Le déserteur venne registrata insieme ad Erica Boschiero e subito pubblicata su YouTube, pochi mesi dopo lo scoppio della guerra in Ucraina.

Erica ed io – racconta Lariccia - eravamo sconvolti dalla leggerezza con cui, nel dibattito pubblico, veniva affrontata la questione della guerra, del rifornimento di armi ad una delle fazioni (ad entrambe le fazioni se si considerano le armi vendute ai russi negli anni precedenti) e, in definitiva, del coinvolgimento attivo dell’Italia e dell’Europa stessa in un conflitto nel continente.

La registrazione del violino di Francesco Fry Moneti, violinista dei Modena City Ramblers, risale invece all’estate del 2022 quando, in tour in Italia, Lariccia ha avuto il piacere di ospitarlo in alcuni suoi concerti.
Il risultato è una ballata che, fra reminiscenze... (continuer)
25/2/2023 - 17:07
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With God On Our Side

With God On Our Side
live dal divano blu, 2023

CON DIO DALLA SUA
(continuer)
25/2/2023 - 14:57
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Paolo Pietrangeli: Mio caro padrone domani ti sparo

Paolo Pietrangeli: Mio caro padrone domani ti sparo
al tempo di questa canzone nei cortei studenteschi si gridava: "celerino, basco nero, il tuo posto è il cimitero". a me, che vi partecipavo sembravano rappresentazioni teatrali, un po' come le tragedie greche, e così le ho sempre considerate. e gridavo i miei slogan allegramente.
Anche i testi di Pietrangeli vanno presi allo stesso modo. Ma conoscevate Pietrangeli, c'era forse una persona più pacioccona e dolce?
se qualcuno giudica letteralmente quei testi si comporta come i terroristi di quel tempio che scambiarono quelle rappresentazioni teatrali per veri programmi politici. E fu un'autentica tragedia!
riccardo
25/2/2023 - 09:13
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Ambaradan

Ambaradan
Come nel 2019 e nel 2021, anche quest'anno un nuovo Stato federale viene istituito tramite referendum in Etiopia. Una garanzia di stabilità sociale oppure il preludio a ulteriori divisioni?
ETIOPIA: NASCE IL 12° STATO FEDERALE
Gianni Sartori

Risaliva al 2019 la dichiarazione ufficiale della nascita di un decimo stato federale (regionale autonomo), il Sidama.

Come conseguenza del referendum di autodeterminazione del gruppo etnico Sidama (2 novembre 2019). Un referendum a cui - stando ai dati ufficiali - aveva partecipato la quasi totalità degli aventi diritto (99,7%) con il 98,5% di voti a favore dell’autonomia. Nel novembre 2021, sempre tramite referendum, se ne era poi aggiunto un altro, lo Stato regionale delle nazioni, nazionalità e popoli del sud (SNNPR, in lingua amarica: የደቡብ ምዕራብ ኢትዮጵያ ህዝቦች ክልል).

All’epoca, della SNNPR facevano parte le zone amministrative di Keffa, Sheka, Bench... (continuer)
Gianni Sartori 24/2/2023 - 23:10
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El derecho de vivir en paz

El derecho de vivir en paz
Scrive Pippo Pollina:

Domani a Zurigo parteciperò alla marcia contro la guerra in Ucraina e canterò due canzoni : LE DESERTEUR di Boris Vian e EL DERECHO DE VIVIR EN PAZ di Victor Jara.
Nessun artista vi partecipa e me ne vergogno.

Hanno tutti paura di essere additati come filoputiniani soltanto perché in questa piazza si dirà chiaramente che da un anno a questa parte gli argomenti delle armi sono stati gli unici a parlare. Dove sono andate le diplomazie ? Dove sono i movimenti studenteschi ? Le proteste di massa per indurre i nostri paesi a muoversi in una direzione di pace ?
Se anche la metà degli argomenti che gli organizzatori hanno messo in lista sono buoni, allora, bisogna scendere in piazza.

Non voglio entrare nel merito approfondito della questione Russia-Ucraina perché so bene come questo presupponga un'analisi complessa delle ragioni e dei torti di entrambi paesi.

Essere... (continuer)
24/2/2023 - 22:22
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La croada dels nens

La croada dels nens
LA CROCIATA DEI BAMBINI
(continuer)
24/2/2023 - 22:17
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Ecce Homo

Ecce Homo
Merci beaucoup pour ce texte fabuleux. Corringe a accompagné toute mon adolescence... il y a 40 ans mais ses chansons laissent toujours en moi une grande émotion.
J'avais, à l'époque, retranscrit ses paroles mais il m'en manquait car je n'arrivais pas à les entendre clairement. Mais voilà qui est fait ! Merci encore.
Christine 24/2/2023 - 16:41
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ژماردن

ژماردن
CURDI: DOPO IL TERREMOTO, LA SOSTITUZIONE ETNICA?
Gianni Sartori

Tra gli effetti collaterali del terremoto del 6 febbraio esiste anche quello di un possibile “cambiamento demografico” (leggi: sostituzione etnica) nelle regioni maggiormente colpite. Fino al momento del sisma abitate prevalentemente da curdi alawiti (seguaci dell’alevismo, corrente islamica di derivazione sciita).

Preoccupanti le prospettive, per esempio, per le popolazioni curde alawite di Pazarcik e di Elbistan (provincia di Kahramanmaras/Gurgum). Già fortunosamente sopravvissute ai pogrom degli anni settanta, in particolare nel dicembre del 1978 (coincidenza: appena dopo la fondazione del PKK) quando oltre un migliaio di curdi-alawiti vennero brutalmente ammazzati e molti altri costretti alla fuga, disperdendosi sia in altre regioni della Turchia che in Europa.

Ora in qualche modo Ankara sembra volerci riprovare avendoli... (continuer)
Gianni Sartori 22/2/2023 - 16:05
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Canto per Lorenzo Orsetti

Canto per Lorenzo Orsetti
SE NON BASTA NEMMENO IL TERREMOTO…

Gianni Sartori

Niente da fare. La terra sconvolta dal sisma, i palazzoni-alveare (frutto della speculazione) in macerie, migliaia e migliaia di vittime, decine di migliaia di sfollati…ma il regime turco mantiene imperterrito l’abituale postura anti-curda.

Sia in Bakur che nel Kurdistan del Sud (Basur).

Stando a quanto denunciato il 21 febbraio dalla Commissione per le leggi e i diritti umani del Partito democratico dei Popoli (HDP), una decina di persone sarebbero state pesantemente maltrattate, picchiate e torturate (come sembrano confermare le immagini allegate alla denuncia, con vistosi ematomi e ferite in varie parti del corpo) dopo l’arresto nella zone sinistrate del Kurdistan sotto amministrazione-occupazione turca. Accuse rivolte al capo della polizia di Hatay, al capo della polizia del distretto di Iskenderun e ad alcuni agenti diretti responsabili... (continuer)
Gianni Sartori 21/2/2023 - 18:55
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Watcher of the Skies

Watcher of the Skies
Chanson — Watcher of the Skies — Genesis — 1972
Auteurs - Interprètes : Peter Gabriel — Tony Banks — Steve Hackett — Mike Rutherford — Phil Collins
Album : Foxtrot



En avril 1972, Genesis débarque pour la première fois en Italie avec son Nursery Cryme Tour. Ce n’est pas un hasard : Genesis est probablement apprécié plus tôt en Italie que dans son pays d’origine ou dans d’autres pays anglophones. La tournée commence le 6 avril à Adria, dans la province de Rovigo ; y assistent, selon les témoignages, une centaine de personnes. Genesis séjourne à l’hôtel Stella (ÉTOILE) à Adria.

Le nom de ce petit hôtel de la ville de Vénétie est peut-être une sorte de présage. Le 11 avril, ils sont à Pesaro, le lendemain à Reggio Emilia, puis à Cuorgnè (TO), Pavie, Lugo (RA), Travagliato (BS), Sienne et Rome. La tournée se termine le 19 avril à Naples ; à certaines dates, ils ont eu cinq mille, voire dix... (continuer)
VEILLEUR DES CIEUX
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 21/2/2023 - 18:24

The Slave Auction — A Fact

anonyme
THE SLAVE AUCTION - A FACT
(continuer)
envoyé par Pluck 21/2/2023 - 15:38
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Iqbal

Iqbal
“C’è chi in Montagna ci va per noia, chi se lo sceglie per professione…
Per tanti diseredati né l’uno né l’altro, loro lo fanno per disperazione…”


PER QUALCUN “ALTRO ALPINISMO” (DI LACRIME E SANGUE) E’ DRAMMATICAMENTE NECESSARIO, SENZA ALTERNATIVE….

Gianni Sartori

Anche recentemente percorrendo qualche “stroso” berico- euganeo o prealpino mi è capitato di incrociare persone che hanno partecipato in varia forma a progetti tra le montagne pakistane. Con lo scopo ufficialmente dichiarato di“aiutarli a casa loro”.

Sorvolo sul fatto che tra i miei pur numerosi allievi di origine pakistana (corsi di alfabetizzazione per adulti qualche non fa) non ho mai incontrato montanari hunza o balti. Provenivano invece da aree metropolitane veramente degradate, oppure da campagne devastate periodicamente da siccità e alluvioni, (stando ai loro racconti). Altre fonti mi riferivano di conflitti e persecuzioni... (continuer)
Gianni Sartori 20/2/2023 - 21:37




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