Non penso proprio che Luigi Totaro si riferisca specificamente ai Måneskin, quanto all'insieme del giornalismo "mainstream" italiano (e non solo italiano), totalmente appiattito sulla propaganda più becera non meno di quello russo putiniano. Se si vuole, una differenza può essere che in Russia la stampa contraria alla guerra e al dittatore viene messa semplicemente a tacere con la forza. L'emblema di tale stato di cose, direi, è "Repubblica" -che del resto adempie al suo attuale ruolo di principale organo della Confindustria, c'est l'argent qui fait la guerre (ed anche l'inverso: c'est la guerre qui fait l'argent). Non vedo proprio che cosa c'entrino i Måneskin, nonostante la loro "Instant Song" che, tra le altre cose, credo sia uscita dopo l'articolo di Luigi Totaro.
Ci sarebbe comunque qualcosa da dire su tutte queste canzoni e canzonette di vari artisti “in solidarietà con l'Ucraina”;... (continuer)
Infatti quella dei Pink Floyd è proprio una operazione che lascia il tempo che trova e non è degna di una band con un passato glorioso. Idea di Gilmour, comunque. Sono convinto che se Roger Waters fosse ancora nel gruppo non avrebbe mai approvato una cosa del genere, basta leggere la sua lettera aperta sulla guerra in Ucraina, molto lucida, per rendersene conto.
TURCHIA E IRAN SEMPRE CONTRO I CURDI
Gianni Sartori
Se non fosse solo tragico sarebbe comunque tragicomico. Mentre si candidano al ruolo di mediatori e “pacificatori” nel conflitto russo-ucraino, la Turchia e il presidente Erdogan non hanno certo smesso di opprimere i dissidenti, i prigionieri politici e le minoranze (nel caso dei curdi parlerei piuttosto di “popolo minorizzato” dagli artificiosi confini statali che frantumano la Nazione curda). E ovviamente Teheran non è da meno in questo tentativo di estromettere dalla Storia un popolo coraggioso (che poi ci riescano è un altro paio di maniche).
Andiamo con ordine partendo dall'Iran.
E' di questi giorni la conferma della condanna a morte per il guerrigliero curdo Hatem Ozdemir, militante delle Forze di Difesa del popolo (HPG) considerato il braccio armato del Partito dei lavoratori del Kurdistan (PKK). Catturato in un'imboscata dei... (continuer)
(Comunque, l'aforisma dei polli, come si sa, è di Charles De Gaulle. Diceva invece un altro Charles, Charles Bukowski: "Non mi fido molto delle statistiche, perché un uomo con la testa nel forno acceso e i piedi nel congelatore statisticamente ha una temperatura media." Lo scrittore di fantascienza Theodore Sturgeon affermò invece lapidario, a proposito della statistica: "Il novanta per cento sono tutte cazzate".)