Il Premio Tenco Internazionale 2022, Jurij Ševčuk, non potrà essere presente al Teatro Ariston di Sanremo per ritirare il riconoscimento a causa del conflitto tra Russia e Ucraina e alla conseguente chiusura delle frontiere russe.
Due parole del traduttore. Vedendo questa recente (e suggestiva) canzone nel sito mi sono chiesto se ne esistesse già una traduzione da qualche parte, in una qualsiasi lingua. Ho dovuto constatare di no, e quando mi sono messo all'opera ne ho capito anche il perché. Nella consolidata tradizione del rock russo (si veda Boris Grebenšćikov...) anche i testi di Jurij Ševčuk sono decisamente oscuri, e necessitano di un'estrema attenzione. Ecco quindi questa traduzione pionieristica, con qualche nota esplicativa. Nonostante ciò, e nonostante le attuali vicende che impediscono a Jurij Ševčuk di venire ritirare il Premio Tenco Internazionale 2022, va detto che questa canzone (uscita non il 1°, ma il 13 marzo 2022, ovvero nemmeno un mese dopo l'attacco di Putin all'Ucraina il 24 febbraio) non ha assolutamente nulla a che vedere con il conflitto, e nemmeno con la... (continuer)
@ RV
Primo. Se nel termine guerra rientrano anche i conflitti con esito cruento, ancorché non armati, ebbene la canzone merita adeguata considerazione.
Secondo: quanto all’aggettivo armato è bene andare oltre la classificazione che si dà di arma come mezzo materiale di offesa. Ci sono armi che non hanno una massa eppure hanno il potenziale distruttivo di una guerra: come valutiamo le migrazioni coatte o agevolate? E i sistemi atti a fare crepare di fame senza sparare un colpo? Cose note anche prima dell'avvento delle guerre asimmetriche e che CCG ha ben recepito da tempo.
Terzo, anche senza capire il russo, una cosa balza evidente: l'estrema difficoltà a rendere il brano da parte di un traduttore anche esperto ma senza un livello culturale e cognizioni adeguate.
Ergo: mettere tra gli extra sarebbe un segno di modesta considerazione per i cristi di Ševčuk, per lo stesso Ševčuk , e per il filologo, nella fattispecie slavista, che ha superato se stesso.
Effettivamente le tue considerazioni danno da pensare; forse avresti dovuto farle in un'apposita introduzione. Ho visto la breve introduzione in inglese apposta alla canzone, e considerando anche che l'invio era anonimo ho optato per la mia scelta. Magari, alla luce di dette tue considerazioni, ritiro l'idea di mettere la canzone tra gli “Extra” (ricordando comunque che gli “Extra” non sono certo un'ignominia; tutt'altro, direi anzi che buona parte dei tesori di questo sito si trovano proprio tra gli “Extra”...); però va detto anche che, in questo sito, i “percorsi” obbediscono a un argomento specifico, che siano le guerre in Ucraina, i ponti o la liberazione di Julian Assange. Altrimenti qualsiasi canzone potrebbe essere messa in qualsiasi percorso (in effetti, ce ne sono moltissime che stanno in più di uno). Accetto quindi le tue considerazioni, ma non metto la canzone... (continuer)
La canzone credo di averla inserita io, insieme ad altre trovate su quella lista pubblicata dal Moscow Times (vedi gli altri inserimenti di quel giorno). Il fatto che fosse pubblicata in quella lista mi aveva fatto supporre che si riferisse alla guerra in Ucraina.
Una pagina completamente rifatta. Antichissima (probabilmente del 2003, tra le prime inserite nel sito; ancora non compare neppure l'indicazione dell'anno di inserimento), e in condizioni miserevoli, sicuramente immeritate per una canzone del genere. Addirittura c'erano errori persino nel testo principale della canzone; da qui il suo rifacimento totale, pur mantenendo (e, nei limiti del possibile, ampliando) il materiale che comunque vi era contenuto. A tale riguardo, una specificazione. Contrariamente a molte altre pagine, per questa pagina è stato deciso di limitare le versioni in altre lingue (a parte quelle “di servizio” in italiano) a quelle autoriali, vale a dire preparate e interpretate da cantanti e gruppi, e pubblicate come singoli o in album. Non verranno quindi accettate altre versioni più o meno letterali, come ad esempio quelle provenienti da Lyricstranslate. Rimandiamo per questo alla relativa pagina, che contiene traduzioni del testo in 21 lingue.
In caso possa interessare invio la traduzione, tratta da Maggie's Farm, della penultima strofa della versione originale di Dylan e che non compare in quella di Joan Baez.
"Il pappagallo mascherato
batte le ali per la paura
Quando qualcosa che non conosce
appare improvvisamente
Quello che non si può imitare alla perfezione deve morire
Addio Angelina
Il cielo sta straripando
ed io devo andare dove è asciutto ".
Rielaborazione degli Yo Yo Mundi
I dischi del Club Tenco: Omaggio a Pablo Milanés (2004)
Questa versione degli Yo Yo Mundi, per un disco omaggio a Pablo Milanes è in realtà una canzone a se stante, una rielaborazione, a parte l'ultima strofa non ne é una traduzione bensì una vera e propria rielaborazione.
Aggiungo che l'album è trovabile interamente su YT, ma i titoli e gli autori sono completamente mescolati.
Per ascoltare il disco completo con i titoli giusti vi rimando al blog VERSO LA STRATOSFERA
Liberate Mandela c'è scritto sopra un muro (continuer)
Torna anche quest'anno la serata di Canzoni contro la guerra al Teatro l'Afratellamento a Firenze. Ci troverete sicuramente, con la possibilità di comprare le esclusive magliette del sito in edizione limitata.
Mi fa un enorme piacere leggere commenti come quello di Marco Grassano; senza contare che ancora restano parecchie cose da "esplorare" tra quelle fatte da Gian Piero Testa. Resteremo sempre onorati di averlo avuto assieme a noi.
Il Premio Tenco Internazionale 2022, Jurij Ševčuk, non potrà essere presente al Teatro Ariston di Sanremo per ritirare il riconoscimento a causa del conflitto tra Russia e Ucraina e alla conseguente chiusura delle frontiere russe.