So This Is What It's Like
[2019]
Parole e musica di David Rovics
Album: Strangers & Friends
"To live in a country with concentration camps." - David Rovics
Parole e musica di David Rovics
Album: Strangers & Friends
"To live in a country with concentration camps." - David Rovics
So this is what it's like to live in such a place
(continuer)
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envoyé par hmmwv 16/4/2021 - 20:18
Helin
2020
Helin Bölek (1992– 3 aprile 2020) cantante turca morta a 28 anni per uno sciopero della fame durato 228 giorni per la libertà e i nostri diritti.
"Avete ucciso una donna di 28 anni", ha detto Ibrahim Gokcek, anche lui morto il 7 maggio 2020 per sciopero della fame, come il suo compagno Mustafa Kocak, di 28 anni.
Tutti erano componenti della band "Grup Yorum" con 25 album e oltre due milioni di copie vendute. Avevano cominciato lo sciopero nel maggio 2019 perché incarcerati ingiustamente e per il divieto di suonare e cantare in pubblico.
Sono simboli della resistenza non violenta alle dittature che opprimono e reprimono i diritti alla libertà, alla cultura, all'arte e alla musica.
Sultan, compagna di Ibrahim Gokcek, è ancora rinchiusa nel famigerato carcere di Silivri, a Istanbul.
Helin Bölek (1992– 3 aprile 2020) cantante turca morta a 28 anni per uno sciopero della fame durato 228 giorni per la libertà e i nostri diritti.
"Avete ucciso una donna di 28 anni", ha detto Ibrahim Gokcek, anche lui morto il 7 maggio 2020 per sciopero della fame, come il suo compagno Mustafa Kocak, di 28 anni.
Tutti erano componenti della band "Grup Yorum" con 25 album e oltre due milioni di copie vendute. Avevano cominciato lo sciopero nel maggio 2019 perché incarcerati ingiustamente e per il divieto di suonare e cantare in pubblico.
Sono simboli della resistenza non violenta alle dittature che opprimono e reprimono i diritti alla libertà, alla cultura, all'arte e alla musica.
Sultan, compagna di Ibrahim Gokcek, è ancora rinchiusa nel famigerato carcere di Silivri, a Istanbul.
Helin che sei partita in un giorno d'aprile
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envoyé par Dq82 16/4/2021 - 20:10
عاشق من فلسطين
@ Riccardo Gullotta
Ti ringraziamo infinitamente del tuo lavoro. Abbiamo inserito le traduzioni sulle rispettive pagine, così come spostato la traduzione inglese (e anche il testo arabo se riuscirai a reperirlo) direttamente in Morto n°18, in modo da rendere questa pagina, e le singole pagine delle canzoni più fruibili
Ti ringraziamo infinitamente del tuo lavoro. Abbiamo inserito le traduzioni sulle rispettive pagine, così come spostato la traduzione inglese (e anche il testo arabo se riuscirai a reperirlo) direttamente in Morto n°18, in modo da rendere questa pagina, e le singole pagine delle canzoni più fruibili
CCG/AWS Staff 16/4/2021 - 18:46
Morto n°18
Translated by Denys Johnson-Davies
Il testo in arabo della poesia originale è scaricabile da questo sito. Sono presenti due traduzioni in inglese. La prima in ordine temporale e di autorevolezza è quella storica di Abdel Wahab El Messiri. Della seconda non è noto l’autore; la testata che l’ha pubblicata, The Nation Press Arab American News Network, è reputata. E’ a quest’ultima che fa riferimento la traduzione italiana pubblicata in vari siti in rete. Anche di questa non è dato sapere chi è il traduttore.
C’è un’altra traduzione in italiano del 1971 , che predilegiamo non soltanto perché a suo modo è un tassello di storia e di memorie di una stagione, ma per la sua freschezza. E’ una poesia sulla poesia. Il traduttore è Wasim Dahmash , siriano, studente all’epoca dei fatti. Oggi è ricercatore di Lingua e Letteratura araba presso la facoltà di Lingue e Letterature straniere dell’Università... (continuer)
Il testo in arabo della poesia originale è scaricabile da questo sito. Sono presenti due traduzioni in inglese. La prima in ordine temporale e di autorevolezza è quella storica di Abdel Wahab El Messiri. Della seconda non è noto l’autore; la testata che l’ha pubblicata, The Nation Press Arab American News Network, è reputata. E’ a quest’ultima che fa riferimento la traduzione italiana pubblicata in vari siti in rete. Anche di questa non è dato sapere chi è il traduttore.
C’è un’altra traduzione in italiano del 1971 , che predilegiamo non soltanto perché a suo modo è un tassello di storia e di memorie di una stagione, ma per la sua freschezza. E’ una poesia sulla poesia. Il traduttore è Wasim Dahmash , siriano, studente all’epoca dei fatti. Oggi è ricercatore di Lingua e Letteratura araba presso la facoltà di Lingue e Letterature straniere dell’Università... (continuer)
VICTIM NO 18
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envoyé par Riccardo Gullotta 16/4/2021 - 18:41
Andalusia
Il testo originale di Mahmud Darwish / محمود درويش e la traduzione letterale di quella che Beppe Chierici ha titolato Andalusia. Si tratta di una poesia della raccolta Undici Pianeti del 1992, titolata I violini
Al Kamanjanatan
[ 1992 ]
P.S.: in questi contributi la mia attenzione non può non essere estesa a Vittorio Arrigoni
[ 1992 ]
P.S.: in questi contributi la mia attenzione non può non essere estesa a Vittorio Arrigoni
الكَمَنْجًاتً
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envoyé par Riccardo Gullotta 16/4/2021 - 18:25
Al Sud
2016
Nuovo contrordine Mondiale
La canzone contiene tutta una serie di imprecisioni, il brano è scritto con l'aiuto/appoggio dei neoborbonici. Che la Questione Meridionale nasca dall'unità d'Italia è indiscutibile, che la monarchia Borbonica fosse il governo ideale, che "la gente si amasse", che "non ci fosse emigrazione", c'era, indubbiamente è aumentata dopo l'unità d'Italia, insomma se pretende di "raccontarvi le cose che gli altri non vi dicono" (formula utilizzata da tutti i complottisti del mondo), beh di cavolate ne spara un bel po'.
Nuovo contrordine Mondiale
La canzone contiene tutta una serie di imprecisioni, il brano è scritto con l'aiuto/appoggio dei neoborbonici. Che la Questione Meridionale nasca dall'unità d'Italia è indiscutibile, che la monarchia Borbonica fosse il governo ideale, che "la gente si amasse", che "non ci fosse emigrazione", c'era, indubbiamente è aumentata dopo l'unità d'Italia, insomma se pretende di "raccontarvi le cose che gli altri non vi dicono" (formula utilizzata da tutti i complottisti del mondo), beh di cavolate ne spara un bel po'.
C'era una volta il Regno delle Due Sicilie,
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envoyé par Dq82 16/4/2021 - 18:20
Francesco Guccini: Canzone di notte n.4
Chanson italienne – Canzone di notte n.4 – Francesco Guccini – 2012
Dialogue maïeutique
Ah, dit Lucien l’âne, encore une chanson nocturne. Moi, j’aime bien ces chansons-là, je les trouve suffisamment poétiques.
C’est curieux, Lucien l’âne mon ami, que tu dises ça.
Quoi ?, demande Lucien l’âne.
Eh bien, reprend Marco Valdo M.I., que tu trouves ces chansons nocturnes « suffisamment poétiques ».
Oh, répond Lucien l’âne, c’est façon de parler, manière de souligner qu’elles ont le don de créer une certaine ambiance ; celle de la nuit, précisément. Et même, de ces nuits où on se retrouve face au noir de la nuit et à l’obscur de soi-même. On dirait qu’elles servent d’escales à la vie.
C’est en tout cas, le ton de cette chanson, dit Marco Valdo M.I. ; elle chante des nuits dont on a besoin pour faire face à la dureté des temps. De ces nuits où on sombre sans trop savoir pourquoi dans une... (continuer)
Dialogue maïeutique
Ah, dit Lucien l’âne, encore une chanson nocturne. Moi, j’aime bien ces chansons-là, je les trouve suffisamment poétiques.
C’est curieux, Lucien l’âne mon ami, que tu dises ça.
Quoi ?, demande Lucien l’âne.
Eh bien, reprend Marco Valdo M.I., que tu trouves ces chansons nocturnes « suffisamment poétiques ».
Oh, répond Lucien l’âne, c’est façon de parler, manière de souligner qu’elles ont le don de créer une certaine ambiance ; celle de la nuit, précisément. Et même, de ces nuits où on se retrouve face au noir de la nuit et à l’obscur de soi-même. On dirait qu’elles servent d’escales à la vie.
C’est en tout cas, le ton de cette chanson, dit Marco Valdo M.I. ; elle chante des nuits dont on a besoin pour faire face à la dureté des temps. De ces nuits où on sombre sans trop savoir pourquoi dans une... (continuer)
CHANSON NOCTURNE N°4 HÉ NUIT !
(continuer)
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envoyé par Marco Valdo M.I. 16/4/2021 - 17:29
John Condon
La sua tomba nel cimitero di Poelcapelle fuori Ypres in Belgio è una delle più famose del fronte occidentale. Che in seguito siano stati trovati dei documenti attestanti la sua maggiore età (dal suo certificato di nascita ritrovato è nato il 16 ottobre 1896 e quindi al momento della morte il 24 maggio 1915 aveva compiuto 18 anni) poco importa ormai essendo il suo nome diventato un simbolo del Soldier Boys. Resta il fatto, assurdo nella sua tragicità, che anche molti altri giovani in quei tempi mentivano sulla loro età pur di essere arruolati (l'età minima richiesta erano i 18 anni compiuti).
stralciato da Terre celtiche
stralciato da Terre celtiche
JOHN CONDON
(continuer)
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envoyé par Cattia Salto 16/4/2021 - 16:36
Angeli clandestini
2010
De Cantare
De Cantare
Angeli clandestini
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alberto Scotti 16/4/2021 - 15:44
Un giorno di digiuno
2010
De Cantare
De Cantare
Eccomi qua
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alberto Scotti 16/4/2021 - 15:30
Us emene lääre Gygechaschte
All'inizio del video della versione ceca, Jan Řepka intona il motivo più celebre della Vltava (Moldava) di Bedřich Smetana. Anche al principio della canzone originale di Mani Matter pare evidente l'ispirazione a questo componimento, ma non ne trovo conferma scritta da nessuna parte. Tornerebbe però con il discorso scritto nell'introduzione a questa pagina, cioè come richiamo del repertorio dei vari suonatori di strada, di provenienza centro-europea e non solo...
O PRÁZDNÉM HOUSLOVÉM FUTRÁLU
(continuer)
(continuer)
envoyé par Stanislava 16/4/2021 - 10:43
Gallipoli
Gallipoli è una canzone irlandese scritta da Mike Swan e Daire Doyle ( The Memories), negli anni 1970 resa famosa dai The Fureys. Una canzone sulla campagna di Gallipoli nella I Guerra Mondiale vista dalla prospettiva irlandese. Il prozio del cantautore Mike Swan fu tra i soldati irlandesi uccisi a Gallipoli, il che ha dato a lui e al suo co-autore Daire Doyle l’idea della canzone.
Non è proprio una anti-war song perchè il padre del giovanissimo figlio morto a Gallipoli si rammarica che egli sia morto nel combattere per gli inglesi e non contro. Questa e molte altre canzoni irlandesi sulle guerre volevano far capire agli irlandesi che l’unica battaglia da combattere era quella per l’indipendenza del proprio paese.
In Gallipoli 1915 | Terre Celtiche Blog Gallipoli è una canzone irlandese scritta da Mike Swan e Daire Doyle ( The Memories), negli anni 1970 resa famosa dai The Fureys.... (continuer)
Non è proprio una anti-war song perchè il padre del giovanissimo figlio morto a Gallipoli si rammarica che egli sia morto nel combattere per gli inglesi e non contro. Questa e molte altre canzoni irlandesi sulle guerre volevano far capire agli irlandesi che l’unica battaglia da combattere era quella per l’indipendenza del proprio paese.
In Gallipoli 1915 | Terre Celtiche Blog Gallipoli è una canzone irlandese scritta da Mike Swan e Daire Doyle ( The Memories), negli anni 1970 resa famosa dai The Fureys.... (continuer)
Cattia Salto 15/4/2021 - 17:06
Sentymentalna Panna S.
Écrite en 1982, la chanson est un commentaire clair de l'histoire de la "Solidarité", de sa formation sur la base des comités de grève d'août 1980 à sa délégalisation avec l'imposition de la loi martiale du 13 décembre 1981.
Oczom zdumionej publiczności
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envoyé par Ed 15/4/2021 - 14:45
L'importanza
[2015]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Piergiorgio Faraglia
Album / Albumi: L'uomo nero
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Piergiorgio Faraglia
Album / Albumi: L'uomo nero
Ho trovato una situazione
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alberto Scotti 15/4/2021 - 01:45
Avete visto mio fratello
[2015]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Piergiorgio Faraglia
Album / Albumi: L'uomo nero
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Piergiorgio Faraglia
Album / Albumi: L'uomo nero
Avete visto mio fratello?
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alberto Scotti 14/4/2021 - 23:33
Malicorne: L'écolier assassin
Kadmos (L. Trans.)
Ђак убица [1]
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 14/4/2021 - 21:28
Nazioni
Non è contro alla guerra, ma semplicemente sbeffeggia il nazionalismo europeo mettendo in risalto l'orgoglio di ogni nazione che rende utopica l'idea di Europa unita.
A cosa si riferisce comunque con "ducati socialisti"?
Pensavo si riferisse alle prime repubbliche indipendenti socialista o all'URSS, ma poi ho pensato che magari potesse riferirsi ai territori del feudo.
A cosa si riferisce comunque con "ducati socialisti"?
Pensavo si riferisse alle prime repubbliche indipendenti socialista o all'URSS, ma poi ho pensato che magari potesse riferirsi ai territori del feudo.
Renato Rizzi 14/4/2021 - 19:55
Carne tremula
[2020]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Andrea Fabiano
Album / Albumi: La timidezza delle chiome
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Andrea Fabiano
Album / Albumi: La timidezza delle chiome
Eccoti
(continuer)
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envoyé par Alberto Scotti 14/4/2021 - 17:43
Non c'è ragione
(2020)
dall'album "Qualcuno sulla Terra"
Un disco in cui Bennato alza vertiginosamente lo sguardo e porta avanti quell’idea di musica filosofica che già era in nuce nei suoi lavori precedenti. Musica filosofica perché difficilmente nella sua carriera Bennato è rimasto nel piccolo, nel dettaglio, trattando singoli episodi, ma ha sempre preferito parlare della Storia, della Musica, di Napoli, della Taranta, al limite affrontando questi temi come creature da corteggiare. Un modo di cantare “spiegando” che lo ha portato negli anni a trasformare la musica in arma, e in messaggio, sempre al servizio di qualcosa.
Eugenio Bennato - Qualcuno sulla terra :: Le Recensioni di OndaRock
dall'album "Qualcuno sulla Terra"
Un disco in cui Bennato alza vertiginosamente lo sguardo e porta avanti quell’idea di musica filosofica che già era in nuce nei suoi lavori precedenti. Musica filosofica perché difficilmente nella sua carriera Bennato è rimasto nel piccolo, nel dettaglio, trattando singoli episodi, ma ha sempre preferito parlare della Storia, della Musica, di Napoli, della Taranta, al limite affrontando questi temi come creature da corteggiare. Un modo di cantare “spiegando” che lo ha portato negli anni a trasformare la musica in arma, e in messaggio, sempre al servizio di qualcosa.
Eugenio Bennato - Qualcuno sulla terra :: Le Recensioni di OndaRock
È l'uomo che comanda il mondo
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alberto Scotti 13/4/2021 - 22:56
L'arca di Noè
(2020)
dall'album "Qualcuno sulla Terra"
dall'album "Qualcuno sulla Terra"
Il cane insegue il gatto, il gatto insegue il topo
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alberto Scotti 13/4/2021 - 22:10
Francesco Guccini: Canzone di notte n. 3
Chanson italienne – Canzone di notte n. 3 – Francesco Guccini – 1987
Paroles et musique : Francesco Guccini
Album : Signora Bovary
Dialogue maïeutique
Encore une fois, Lucien l’âne mon ami, je vais insister : ceci n’est pas une traduction.
Je sais, dit Lucien l’âne, c’est écrit dessus, c’est une version française et tu as l’habitude d’ajouter qu’on peut très bien la considérer comme une chanson « en soi », « in se », en quelque sorte détachée de son origine étrangère, prête à vivre sa vie.
C’est exactement ce à quoi je faisais allusion, répond Marco Valdo M.I. ; cependant, ce l’exclut en rien qu’elle ait aussi pour but et pour effet de faire connaître l’œuvre d’origine. Elle fait ce qu’on appelle d’une pierre deux coups. En fait, les choses ont tendance lorsqu’elles se répliquent ont tendance à être modifiées et même quand on passe d’une langue à l’autre, la modification est inévitable.... (continuer)
Paroles et musique : Francesco Guccini
Album : Signora Bovary
Dialogue maïeutique
Encore une fois, Lucien l’âne mon ami, je vais insister : ceci n’est pas une traduction.
Je sais, dit Lucien l’âne, c’est écrit dessus, c’est une version française et tu as l’habitude d’ajouter qu’on peut très bien la considérer comme une chanson « en soi », « in se », en quelque sorte détachée de son origine étrangère, prête à vivre sa vie.
C’est exactement ce à quoi je faisais allusion, répond Marco Valdo M.I. ; cependant, ce l’exclut en rien qu’elle ait aussi pour but et pour effet de faire connaître l’œuvre d’origine. Elle fait ce qu’on appelle d’une pierre deux coups. En fait, les choses ont tendance lorsqu’elles se répliquent ont tendance à être modifiées et même quand on passe d’une langue à l’autre, la modification est inévitable.... (continuer)
CHANSON NOCTURNE N°3
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 13/4/2021 - 19:36
Mille diavoli rossi
2017
Da che sud è sud
Da che sud è sud
La nave punta verso sud
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alberto Scotti 13/4/2021 - 19:32
Questa non è una festa
2017
Questa non è una festa, è una rivoluzione
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alberto Scotti 13/4/2021 - 18:53
Addio sud
da Questione Meridionale (2011)
Addio, addio sud
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alberto Scotti 13/4/2021 - 16:46
Alexandre Marius Jacob
2018
Desconocidos
Jacob fu un anarchico francese, un Robin Hood dei primi del secolo, il personaggio che ispirò "Arsenio Lupin".
Ne ho conosciuto le vicende dalla puntata di questa settimana di seunribellespento.
Qui il podcast completo.
Sabato 28 agosto 1954 – La siringa era pronta da tempo. Alexandre osservò la pioggia che continuava a cadere incessantemente, formando una cupa foschia sopra le case. Tutt’a un tratto sulle sue labbra aleggiò un pallido sorriso. Chiamò a sé Negro che, docile, lo raggiunse accucciandosi fra le sue gambe. “Negro, vecchio mio, è arrivato il momento di andarcene, sai?”, disse. Poi, con in mano la siringa, Alexandre si avvicinò al vecchio cocker. Lo accarezzò per l’ultima volta, e dopo averlo stretto a sé, con delicatezza, gli iniettò la dose letale di morfina. Alexandre e Negro rimasero a lungo così, in silenzio, stretti l’uno all’altro. Nello sguardo dell’uomo... (continuer)
Desconocidos
Jacob fu un anarchico francese, un Robin Hood dei primi del secolo, il personaggio che ispirò "Arsenio Lupin".
Ne ho conosciuto le vicende dalla puntata di questa settimana di seunribellespento.
Qui il podcast completo.
Sabato 28 agosto 1954 – La siringa era pronta da tempo. Alexandre osservò la pioggia che continuava a cadere incessantemente, formando una cupa foschia sopra le case. Tutt’a un tratto sulle sue labbra aleggiò un pallido sorriso. Chiamò a sé Negro che, docile, lo raggiunse accucciandosi fra le sue gambe. “Negro, vecchio mio, è arrivato il momento di andarcene, sai?”, disse. Poi, con in mano la siringa, Alexandre si avvicinò al vecchio cocker. Lo accarezzò per l’ultima volta, e dopo averlo stretto a sé, con delicatezza, gli iniettò la dose letale di morfina. Alexandre e Negro rimasero a lungo così, in silenzio, stretti l’uno all’altro. Nello sguardo dell’uomo... (continuer)
Pronto supiste que esta sociedad no estaba hecha a tu medida
(continuer)
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envoyé par Dq82 13/4/2021 - 14:12
Gli Aironi
Una canzone che, in versi delicati, tratta il tema dell'innocenza violata e della violenza commessa sui figli dai genitori, citando i casi estremi di Kaspar Hauser, rampollo di nobili ottocenteschi rinchiuso in solitudine e seviziato dall'età di quattro anni per la maggior parte della propria vita, e dei figli del gerarca nazista Goebbels, uccisi nel sonno dalla madre durante le ore concitate successive al suicidio di Hitler.
(A.M.)
(A.M.)
Gli aironi immobili lungo i canali
(continuer)
(continuer)
envoyé par Andrea Marconi 13/4/2021 - 11:28
Parcours:
Violence sur l'enfance
L'Arca di Noé
Anche se a distanza di anni dalla pubblicazione di questa recensione , desidero far pervenire ai lettori il mio commento : Secondo me Endrigo si riferisce alla partenza della nave Toscana nel triste periodo dell esodo , la spiaggia di conchiglie morte e’ quella di Vergarola dopo il vile attentato Jugoslavo alla comunita’ Italiana , la stella che confonde metaforicamente il marinaio e’ quella rossa del comunismo innalzata sui piu’ alti palazzi come monito ai cittadini, la nave e’ come un arca di Noe perche’ gli esuli cercano di portarsi dietro piu’ roba possibile , anche animali come galline conigli oltre a cani e gatti , io e te anonimi perche’ tutti affratellati nel loro triste destino , infine la citta’ (Pola) rimane un deserto perche’ si svuota con la partenza degli esuli , oppressi da un regime difficile da sopportare e consci di non potere piu’ tornare nelle loro case che lasciano desolatamente vuote.
Fabio Iurissevich 13/4/2021 - 09:11
Catalina
Naturalmente non ho tradotto il nome proprio Catalina, che corrisponde all'italiano Caterina.
CATALINA
(continuer)
(continuer)
12/4/2021 - 23:10
C'ha purtato l'America
1986
Album: Eughenes
Album: Eughenes
Tommorra argiento dint’e mane d’e criature
(continuer)
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envoyé par Alberto Scotti 12/4/2021 - 15:05
Alan Stivell: Kan an alarc'h
Hai ragione la madre è Giovanna di Fiandra che nel suo esilio inglese finì per impazzire. Storicamente parlando con Giovanna la pazza s'intende Giovanna di Castiglia, errore mio che non ho specificato il titolo. Grazie per la segnalazione
Cattia Salto 12/4/2021 - 11:53
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Featuring Dave Grohl
La canzone più rock su questo anno di pandemia arriva dal 77enne Mick Jagger, aiutato da Dave Grohl dei Foo Fighters per un pezzo diretto e tirato che descrive bene le varie fasi dal lockdown alla luce in fondo al tunnel, senza risparmiare critiche ai vari complottisti. Anche una critica severa alla gestione della pandemia soprattutto nella fase iniziale da parte di Trump e di Boris Johnson.