Chanson (en langue) allemande – Gedicht – Mani Matter – s.d. (1970 ça.)
d’après la version italienne – POESIA (avec le commentaire) de Riccardo Venturi – 2021
Poème pour enfants de Mani Matter
Une petite pause dans le tour des chansons de Mani Matter, que j’essaie de poursuivre avec une insouciance exquise, presque cinquante ans après sa mort et en pleine pandémie (terme qui a une sinistre assonance avec pandectes. Je ne sais pas pourquoi certaines choses me viennent à l’esprit, mais, avec les mots, je suis comme ça depuis l’enfance). En parlant d’enfants, parmi les choses que Mani Matter faisait parfois, il y avait des poèmes « pour enfants ». Il y a peut-être eu des chiens, des chats et des canards dans ces poèmes, mais dans celui-ci, qui s’intitule simplement Gedicht (“Poésie”), l’avocat Hans Peter Matter prend la peine d’expliquer aux enfants rien de moins que la loi.
Gallipoli è una canzone irlandese scritta da Mike Swan e Daire Doyle ( The Memories), negli anni 1970 resa famosa dai The Fureys. Una canzone sulla campagna di Gallipoli nella I Guerra Mondiale vista dalla prospettiva irlandese. Il prozio del cantautore Mike Swan fu tra i soldati irlandesi uccisi a Gallipoli, il che ha dato a lui e al suo co-autore Daire Doyle l’idea della canzone.
Non è proprio una anti-war song perchè il padre del giovanissimo figlio morto a Gallipoli si rammarica che egli sia morto nel combattere per gli inglesi e non contro. Questa e molte altre canzoni irlandesi sulle guerre volevano far capire agli irlandesi che l’unica battaglia da combattere era quella per l’indipendenza del proprio paese.
In Gallipoli 1915 | Terre Celtiche Blog Gallipoli è una canzone irlandese scritta da Mike Swan e Daire Doyle ( The Memories), negli anni 1970 resa famosa dai The Fureys.... (continuer)
Le parole provengono dalle "Canzoni popolari delle Province dell'Ovest" di Jérome Bugeaud (Angoumois, Bas-Poitou). La musica invece è quella di una ballata savoiarda dal titolo "Si je savais voler". Canzone che ho sentito interpretare in Bretagna una decina di anni fa dal compianto Yann-Fañch Kemener e il cui testo originale racconta di un tizio che se sapesse volare come una starna, andrebbe dalla sua bella a letto malata e la farebbe guarire...
Effettivamente il flagello, qui personificato e diventato nel testo così tangibile per queste miserabili vittime di una vita talmente misera e dolente, è lo stesso in ogni epoca e a qualsiasi latitudine.
L'organo "positivo" che accompagna le voci del duo Yacoub in questa occasione (suonato da Hughes de Courson), era un vero capolavoro, opera del compagno Serge Grolleau di Bordeaux.