Aoh, ma è davvero il Robertaccio d'annata...
Allora esiste!!!
Ma poi, ma che Ti lamenti?
Sono anni che sei stato invitato a visitare d'inverno certi paeasi dell'Europa centro-orientale...
E poi... niente, nulla, ciccia, zero, still...
Anche se non mi passi "Bla bla bla" e nemmeno Stromaea così in tema, l'invito è "semprae" valido.
Abbraccioni matti
Krzysiek 10/11/2021 - 22:21
In realtà, verso il 1980, a volte sognavo anche di tale Cristoforo, che abitava in un lontano paese detto “Polonia”, i' mi' pòero babbo però a volte la chiamava “Polacchia” perché se c'erano i Polacchi doveva chiamarsi Polacchia, e se si chiamava Polonia dovevano esserci i Poloni...in sogno ci son venuto diverse volte, te ne ricorderai di certo, s'era due ragazzi parecchio bizzarri, c'era un bel casino a quei tempi, Lek Valenza, i' generale Iaruzzeschi, Lato, Deyna e Casperciak e come se 'un bastasse pure i' Voitilaccio. E intanto sognavo bevute colossali durante la legge marziale, in culo a tutte le leggi e a tutti i marziali, e poi tentavi d'insegnarmi il polacco in sogno ma io sééé, duro come le pine verdi...poi mi svegliavo, e naturalmente andavo subito a cercare la 127 blé e non la trovavo. Giravo per via Tozzi, per via Pancrazi, per via Papini, per via Umberto Saba, per via Pirandello...nulla.... (continuer)
D'accordo, vi avrà pure fregati a voialtri polacchi, però intanto ve l'hanno infilato nell'inno nazionale e vu' ve lo dovete puppà per sempre (o almeno finché non cambierete l'inno, sostituendolo finalmente con la Warszawianka 1905 roku). Poi sé, a proposito di vita di paese, ne so qualcosa del “corsicano”, come lo chiami te. E' passato pe' quarchemmese dall'Elba dugentanni fa (e avrebbe fatto pure meglio a restacci, pe' poi dé andà a rifinì e a morì a Sant'Elena, che i' posto più vicino dev'èsse' i' pianeta Nettuno...'un c'era proprio nettuno!); i' resurtato gliè che, da ragazzi, si beveva l'acqua minerale “Napoleon” d'una sorgente tra i' Poggio e Marciana,
i turisti andavano a dormì a i' Residence Napoleon vicino a Procchio, un autentico ecomostro che sembra un ospedale e per il quale è stata sbancata un'intera collina di macchia mediterranea,
si mangiavano le Sardine Napoleon,
e c'era l'agenzia di viaggi “Napoleonelba” e tutto i'resto...
Wo sind eure Lieder,
eure alten Lieder?
fragen die aus anderen Ländern,
wenn man um Kamine sitzt,
mattgetanzt und leergesprochen
und das high-life Spiel ausschwitzt.
Vu zenen di lider
ayere alte lider
fregn di fun andere lender
ven me zitst bay fayer-hits
flakhgetantst un pustgeredt
alts multikulti oysgeshvitst
Ja, wo sind die Lieder,
unsre alten Lieder?
Nicht fürn Heller oder Batzen
mag Feinsliebchen barfuss ziehn,
und kein schriller Schrei nach Norden
will aus meiner Kehle fliehn.
Toyt zenen di lider
ayere alte lider
lerer hobn zey tsebisn
farrumplt hot zey amolek
broyne hordes toyt geshrign
tsetrotn inem shrivl-drek
Tot sind unsre Lieder,
unsre alten Lieder.
Lehrer haben sie zerbissen,
Kurzbehoste sie verklampft,
braune Horden totgeschrien,
Stiefel in den Dreck gestampft.
Nota del traduttore. Perché il Love Canal si chiami davvero così, è spiegato fin dalle prime righe dell'introduzione copiaincollata integralmente da it.wikipedia. Quindi, nella traduzione avrei dovuto lasciare il nome del canale così com'è, o al massimo mettere “Canale Love”. “Love” è un cognome piuttosto comune in ogni paese anglofono. Però, vista la storia altamente edificante raccontata in questa canzone, in modo del tutto arbitrario ho tradotto come fosse il “Canale dell'Amore”. Mi è venuto in mente che, in fondo, si trattava davvero di un “canale dell'amore”, di amore per i quattrini e per il profitto, naturalmente. Un canale che portava tutto questo grande amore, in forma di diossina e altri veleni, attraverso bei prati, linde casette, nella scuolina dei bambini, nelle pance delle future mamme, a due passi dalle famose cascate del Niagara. [RV]