Giorgio Gaber: Qualcuno era comunista
Qualcuno, al telefono, mi ha fatto notare quel che avevo scritto, nel 2003 (vale a dire diciotto anni fa; l'anno della morte di Gaber) in Qualcuno era camionista, la mia "versione" del famoso monologo di Gaber:
Come dire: a volte mi faccio un po' paura da solo. Solo un po', senza esagerare.
["Qualcuno era camionista...]
Perché forse era solo una forza, un volo, un sogno era solo uno slancio, un desiderio di cambiare le cose, di cambiare la vita, e questo pensava volando di sotto dal viadotto del Polcevera."
Perché forse era solo una forza, un volo, un sogno era solo uno slancio, un desiderio di cambiare le cose, di cambiare la vita, e questo pensava volando di sotto dal viadotto del Polcevera."
Come dire: a volte mi faccio un po' paura da solo. Solo un po', senza esagerare.
Riccardo Venturi 28/1/2021 - 13:44
Giorgio Gaber: I reduci
"E allora è venuto il momento dei lunghi discorsi
ripartire da zero e occuparsi un momento di noi
affrontare la crisi, parlare, parlare e sfogarsi
e guardarsi di dentro per sapere chi sei.
E c'era l'orgoglio di capire
e poi la certezza di una svolta
come se capir la crisi voglia dire
che la crisi è risolta."
Sentitamente dedicato a Matteo e Giuseppi, giocolieri di quella cosa sporca che ci ostiniamo a chiamare democrazia.
ripartire da zero e occuparsi un momento di noi
affrontare la crisi, parlare, parlare e sfogarsi
e guardarsi di dentro per sapere chi sei.
E c'era l'orgoglio di capire
e poi la certezza di una svolta
come se capir la crisi voglia dire
che la crisi è risolta."
Sentitamente dedicato a Matteo e Giuseppi, giocolieri di quella cosa sporca che ci ostiniamo a chiamare democrazia.
daniela -k.d.- 27/1/2021 - 20:33
Canto sociale
2017
Colpiscimi felicità
Colpiscimi felicità
Scusate, scusate se questo è un canto sociale
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 27/1/2021 - 17:52
Ovunque si nasconda
2021
La rivoluzione del battito di ciglia
La rivoluzione del battito di ciglia
Al suono che mi conquista, al sogno in una notte di tempesta.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 27/1/2021 - 13:52
Guardie e ladri
2011
La Carovana
La Carovana
Restan segni e ferite per le strade
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 27/1/2021 - 12:09
Requiem For The Masses
i love this song and i only hope and pray that the radio stations do not bow to the pressures of the censors it is fantastic and i never knew what it meant untill some one told me that it was a in protesr t to rhe viet nam war is that true? regardles, irs a great song and it s a LOT bbetter than all the crap they put out today Kudos to you Terry!!!
michael bohdan tymkiw 27/1/2021 - 08:22
זאָג ניט קײנמאָל
Italian version by Ararat Ensemble Orchestra
Versione italiana orchestrata e registrata dall'Ararat Ensemble per il Giornata della Memoria 2021
Italian version orchestrated and recorded by Ararat Ensemble for International Holocaust Remembrance Day 2021
Italian version orchestrated and recorded by Ararat Ensemble for International Holocaust Remembrance Day 2021
Non dire mai che è finita
(continuer)
(continuer)
envoyé par Piero Geymonat 26/1/2021 - 19:19
La Manic
Je viens de lire ces commentaires.
Je les trouve minables.
Je suis un vieux réactionnaire et l’écoute
au premier degré de cette magnifique chanson
me suffit amplement.
Vous transformez un texte émouvant en
une espèce de diarrhée qui ne convainc
plus grand monde.
Surveillez votre estomac, l’ulcère vous guette...
Bonne journée.
Je les trouve minables.
Je suis un vieux réactionnaire et l’écoute
au premier degré de cette magnifique chanson
me suffit amplement.
Vous transformez un texte émouvant en
une espèce de diarrhée qui ne convainc
plus grand monde.
Surveillez votre estomac, l’ulcère vous guette...
Bonne journée.
Gérard TORDJMAN 26/1/2021 - 13:19
L’America (Canzone per Chico Forti)
(2021)
La canzone racconta le due vite di Chico Forti, uomo dinamico e curioso in libertà e persona di incredibile forza d’animo nei suoi vent’anni di detenzione.
La storia è nota, come la sua innocenza.
Si veda anche La giustizia degli indifferenti e Ti porterei in un sogno
La canzone racconta le due vite di Chico Forti, uomo dinamico e curioso in libertà e persona di incredibile forza d’animo nei suoi vent’anni di detenzione.
La storia è nota, come la sua innocenza.
Si veda anche La giustizia degli indifferenti e Ti porterei in un sogno
Ho volato sull’acqua
(continuer)
(continuer)
25/1/2021 - 22:36
Parcours:
Des prisons du monde
Wielki wybuch
d’après la version italienne – IL BIG BANG – Riccardo Venturi,- 2021
d’une chanson polonaise – Wielki wybuch – Grzegorz Dąbrowski – 2020
Paroles et musique : Grzegorz « Dr Grzechu » Dąbrowski
interprétée par l’auteur sur un luth de la Renaissance en octobre 2020.
Inédit – Transcrit à l’oreille par YT.
Dialogue maïeutique
Aujourd’hui, Lucien l’âne mon ami, nous avons droit à une chanson qui traite du Big Bang.
Une chanson qui traite du Big Bang, dit Lucien l’âne, mais nous en avons déjà eu une, si je me souviens bien et même, si je ne me trompe pas, elle était de ta composition.
En effet, Lucien l’âne mon ami, tu as raison et nous en avions longuement conversé. C’était Le Big Bang : En avant ! Elle relatait une conférence faite par deux scientifiques à ce sujet. Cette fois-ci, la circonstance est différente. Si la première décrivait le phénomène du Big Bang et en esquissait les implications... (continuer)
d’une chanson polonaise – Wielki wybuch – Grzegorz Dąbrowski – 2020
Paroles et musique : Grzegorz « Dr Grzechu » Dąbrowski
interprétée par l’auteur sur un luth de la Renaissance en octobre 2020.
Inédit – Transcrit à l’oreille par YT.
Dialogue maïeutique
Aujourd’hui, Lucien l’âne mon ami, nous avons droit à une chanson qui traite du Big Bang.
Une chanson qui traite du Big Bang, dit Lucien l’âne, mais nous en avons déjà eu une, si je me souviens bien et même, si je ne me trompe pas, elle était de ta composition.
En effet, Lucien l’âne mon ami, tu as raison et nous en avions longuement conversé. C’était Le Big Bang : En avant ! Elle relatait une conférence faite par deux scientifiques à ce sujet. Cette fois-ci, la circonstance est différente. Si la première décrivait le phénomène du Big Bang et en esquissait les implications... (continuer)
LE BIG BANG
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 25/1/2021 - 11:21
Ahmed l'ambulante
Il testo della poesia di Stefano Benni
da "Ballate", Feltrinelli, 1991
da "Ballate", Feltrinelli, 1991
AHMED L'AMBULANTE
(continuer)
(continuer)
24/1/2021 - 22:49
A Convict Love Token
A Convict Love Token
© Tony Smith 2018
Notes for A Convict Love Token
David Brown of West Sussex came across a coin etched by a convict ‘CG to SG’ in late 1830. He was able to trace a descendant of Charles Green because Warren Read had contributed research on his ancestor to the Hungerford Virtual Museum, In late 2017, Mr Brown came to Australia and presented the coin to Mr Read. It is now in the Camden Museum. The museum of Australia has a collection of similar coins – some 120 – which they call ‘leaden hearts’.
Charles, of Kintbury Berkshire, was in prison for his part in the rural protest movement known as the Swing Riots. Their leader’s nom-de-guerre was Captain Swing. These protestors, like the Luddites in urban areas, took direct action against the machines which threatened their way of life. They smashed threshing machines and burnt haystacks.
Charles etched the coin while awaiting... (continuer)
© Tony Smith 2018
Notes for A Convict Love Token
David Brown of West Sussex came across a coin etched by a convict ‘CG to SG’ in late 1830. He was able to trace a descendant of Charles Green because Warren Read had contributed research on his ancestor to the Hungerford Virtual Museum, In late 2017, Mr Brown came to Australia and presented the coin to Mr Read. It is now in the Camden Museum. The museum of Australia has a collection of similar coins – some 120 – which they call ‘leaden hearts’.
Charles, of Kintbury Berkshire, was in prison for his part in the rural protest movement known as the Swing Riots. Their leader’s nom-de-guerre was Captain Swing. These protestors, like the Luddites in urban areas, took direct action against the machines which threatened their way of life. They smashed threshing machines and burnt haystacks.
Charles etched the coin while awaiting... (continuer)
When my love this coin you see
(continuer)
(continuer)
envoyé par Tony Smith 24/1/2021 - 03:00
Parcours:
Le Luddisme
Land of Hope and Dreams
Personalmente non credo che nonno Biden, l'ex vice presidente del premio nobel per le guerre condotte con i droni (strategia da cui Biden non si è mai dissociato), porterà gli Stati Uniti a essere una terra di speranza e di sogni.
Però - dopo Lady Gaga, terrorizzata dal cadere dalla scala con i tacchi neanche fosse a Sanremo che ha cantato l'inno (brava ma meglio Jimi Hendrix!) - anche il boss si è esibito in una Washington fredda e semideserta causa covid per l'inaugurazione della nuova presidenza. A Biden bisogna riconoscere di avere cancellato nel primo giorno alcune delle peggiori ignominie decretate dal suo predecessore. Vedremo il seguito, senza sognare o sperare troppo.
Però - dopo Lady Gaga, terrorizzata dal cadere dalla scala con i tacchi neanche fosse a Sanremo che ha cantato l'inno (brava ma meglio Jimi Hendrix!) - anche il boss si è esibito in una Washington fredda e semideserta causa covid per l'inaugurazione della nuova presidenza. A Biden bisogna riconoscere di avere cancellato nel primo giorno alcune delle peggiori ignominie decretate dal suo predecessore. Vedremo il seguito, senza sognare o sperare troppo.
Lorenzo 23/1/2021 - 17:36
Canto della memoria
2019
Nuovo Cantacronache 5
Testo di Salvo Lo Galbo
Musica di Giuseppe Mereu
Dopo i CD di Mireille Safa, Beppe Chierici, Igor Lampis e Malva, ecco arrivare il “Nuovo Cantacronache 5” del musicista sardo Doc Pippus (al secolo Giuseppe Mereu), quinta perla di una collana che ha preso il via nel 2017 su impulso di Margot Galante Garrone (la mitica “Margot” dei Cantacronache) e di Beppe Chierici (traduttore e amico di Georges Brassens). Una serie edita dal Cenacolo di Ares che ripropone la tradizione del gruppo “Cantacronache“, operante negli anni 50-60, che si prefiggeva di “evadere dall’evasione” (slogan coniato da Italo Calvino, che ne faceva parte) contrapponendosi al costante disimpegno della musica che definiva “gastronomica” e che noi oggi, nell’epoca del digitale e di internet, potremmo chiamare “mordi e fuggi”.
Tornando al CD di Doc Pippus, esso comprende dodici brani, nei quali... (continuer)
Nuovo Cantacronache 5
Testo di Salvo Lo Galbo
Musica di Giuseppe Mereu
Dopo i CD di Mireille Safa, Beppe Chierici, Igor Lampis e Malva, ecco arrivare il “Nuovo Cantacronache 5” del musicista sardo Doc Pippus (al secolo Giuseppe Mereu), quinta perla di una collana che ha preso il via nel 2017 su impulso di Margot Galante Garrone (la mitica “Margot” dei Cantacronache) e di Beppe Chierici (traduttore e amico di Georges Brassens). Una serie edita dal Cenacolo di Ares che ripropone la tradizione del gruppo “Cantacronache“, operante negli anni 50-60, che si prefiggeva di “evadere dall’evasione” (slogan coniato da Italo Calvino, che ne faceva parte) contrapponendosi al costante disimpegno della musica che definiva “gastronomica” e che noi oggi, nell’epoca del digitale e di internet, potremmo chiamare “mordi e fuggi”.
Tornando al CD di Doc Pippus, esso comprende dodici brani, nei quali... (continuer)
Io ti racconto di quando
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 23/1/2021 - 17:14
Noi non siamo eroi
2018
Nuovo Cantacronache 4
L’urgenza di un Nuovo Cantacronache in questi tempi così svuotati di senso e bellezza è un fatto scontato.
Dal gruppo torinese che si proponeva di “evadere dall’evasione”, Igor Lampis raccoglie il testimone del rigore programmatico, del taglio narrativo, della versificazione incalzante in rima baciata, dell’osservazione acuta che si fa invettiva, tra sberleffo e dramma, declinando il tutto con un’attitudine punk che schiaffeggia in maniera provocatoria il belcanto, le buone maniere e qualsiasi deriva estetizzante per dire con schiettezza vino al vino e pane al pane.
Lampis narra con il piglio del cantastorie l’epopea sommersa della gente comune, quella che se la passa male, quella che si arrangia di lavoro in lavoro, vessata dall’opprimente assenza dello Stato. La sua è la voce del guastafeste che canta fuori dal coro: la voce di chi rifiuta l’omologazione,... (continuer)
Nuovo Cantacronache 4
L’urgenza di un Nuovo Cantacronache in questi tempi così svuotati di senso e bellezza è un fatto scontato.
Dal gruppo torinese che si proponeva di “evadere dall’evasione”, Igor Lampis raccoglie il testimone del rigore programmatico, del taglio narrativo, della versificazione incalzante in rima baciata, dell’osservazione acuta che si fa invettiva, tra sberleffo e dramma, declinando il tutto con un’attitudine punk che schiaffeggia in maniera provocatoria il belcanto, le buone maniere e qualsiasi deriva estetizzante per dire con schiettezza vino al vino e pane al pane.
Lampis narra con il piglio del cantastorie l’epopea sommersa della gente comune, quella che se la passa male, quella che si arrangia di lavoro in lavoro, vessata dall’opprimente assenza dello Stato. La sua è la voce del guastafeste che canta fuori dal coro: la voce di chi rifiuta l’omologazione,... (continuer)
Non credo nei politici, non credo nella Chiesa
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 23/1/2021 - 10:41
Parcours:
Héros
Godzilla
(2015)
dal primo album del cantautore grossetano "Altalena Boy/Vetulonia Dakar"
Non è esattamente una canzone di protesta, genere che Lucio Corsi ha sempre detto di non amare, è - come molti altri suoi pezzi - costruita come una favola, con associazioni di idee sorprendenti e ribaltamenti di punti di vista che ci fanno guardare la realtà con uno sguardo inedito, ironico e poetico.
dal primo album del cantautore grossetano "Altalena Boy/Vetulonia Dakar"
Non è esattamente una canzone di protesta, genere che Lucio Corsi ha sempre detto di non amare, è - come molti altri suoi pezzi - costruita come una favola, con associazioni di idee sorprendenti e ribaltamenti di punti di vista che ci fanno guardare la realtà con uno sguardo inedito, ironico e poetico.
Provate a mettere le ali
(continuer)
(continuer)
22/1/2021 - 23:43
The Problem
Amanda Shires “Our Problem” featuring Angie Stone, Cyndi Lauper, K.Flay, Lilly Hiatt, Linda Perry, Morgane Stapleton, Nona Hendryx, Peaches, Valerie June
"I’m very grateful to have so many of my sisters joining me for 'Our Problem.' The issue of women’s rights and reproductive health affects us all. 'Our Problem' represents women of all generations, musical genres, and communities. Music has the power to bridge gaps and bring people together and I hope that 'Our Problem' reminds you that we are all in this world together and that we can be there for one another no matter what. You are never alone and I’M ON YOUR SIDE.”
"I’m very grateful to have so many of my sisters joining me for 'Our Problem.' The issue of women’s rights and reproductive health affects us all. 'Our Problem' represents women of all generations, musical genres, and communities. Music has the power to bridge gaps and bring people together and I hope that 'Our Problem' reminds you that we are all in this world together and that we can be there for one another no matter what. You are never alone and I’M ON YOUR SIDE.”
22/1/2021 - 23:20
Hard Times of Old England
The Hard Times of Old England
Now look to the future, how bleakly it bodes
The lorries are choking the ports and the roads
The fish they are rotting, down there in the holds,
Chorus: Sing 'Oh! the hard times of Old England,
In Old England very hard times!’
Our imports and exports are nipped in the bud,
They’re all choked in paper, bogged down in the mud
While all our great leaders are chewing their cud
Our dear old economy's bound for the red
When to distant parts the investors have fled
This whole strategy has a hole in the head
The people in charge should be tearing their hair,
The lorries are clamped and the shelves getting bare
The administration just isn't all there
We’ve got to be real, can’t reach for the moon
But we can’t take a dose if you don’t have a spoon
Because we are ruled by a brainless buffoon
Our great NHS is now feeling the strain
Staff sickness and overload... (continuer)
Now look to the future, how bleakly it bodes
The lorries are choking the ports and the roads
The fish they are rotting, down there in the holds,
Chorus: Sing 'Oh! the hard times of Old England,
In Old England very hard times!’
Our imports and exports are nipped in the bud,
They’re all choked in paper, bogged down in the mud
While all our great leaders are chewing their cud
Our dear old economy's bound for the red
When to distant parts the investors have fled
This whole strategy has a hole in the head
The people in charge should be tearing their hair,
The lorries are clamped and the shelves getting bare
The administration just isn't all there
We’ve got to be real, can’t reach for the moon
But we can’t take a dose if you don’t have a spoon
Because we are ruled by a brainless buffoon
Our great NHS is now feeling the strain
Staff sickness and overload... (continuer)
David Russell 22/1/2021 - 21:36
We Shall Overcome
Anonimo Toscano del XXI Secolo, 22-1-2021 20:38
We Shall Overcome est d'abord un chant du gospel intitulé I'll Overcome Some Day, écrit par Charles Albert Tindley (en) et publié en 1900.
La version moderne de la chanson aurait été chantée pour la première fois par des ouvriers du tabac, dirigés par Lucille Simmons lors d'une grève en 1945 à Charleston, en Caroline du Sud. En 1947, la chanson fut publiée sous le titre We Will Overcome dans une édition du People's Songs Journal (une publication de People's Songs, une organisation dont Pete Seeger était le directeur), à titre de contribution et avec une introduction de Zilphia Horton, alors directrice musicale de la Highlander Folk School de Monteagle, au Tennessee (une école de formation des adultes qui a formé les délégués syndicaux). Horton a dit qu'elle avait appris la chanson de Simmons et qu'elle la considérait comme sa chanson préférée.... (continuer)
We Shall Overcome est d'abord un chant du gospel intitulé I'll Overcome Some Day, écrit par Charles Albert Tindley (en) et publié en 1900.
La version moderne de la chanson aurait été chantée pour la première fois par des ouvriers du tabac, dirigés par Lucille Simmons lors d'une grève en 1945 à Charleston, en Caroline du Sud. En 1947, la chanson fut publiée sous le titre We Will Overcome dans une édition du People's Songs Journal (une publication de People's Songs, une organisation dont Pete Seeger était le directeur), à titre de contribution et avec une introduction de Zilphia Horton, alors directrice musicale de la Highlander Folk School de Monteagle, au Tennessee (une école de formation des adultes qui a formé les délégués syndicaux). Horton a dit qu'elle avait appris la chanson de Simmons et qu'elle la considérait comme sa chanson préférée.... (continuer)
Nous triompherons
(continuer)
(continuer)
22/1/2021 - 20:38
We Shall Overcome
Sylwek Szweda [2005]
„We Shall Overcome”
słowa i muzyka: Charles Albert Tindley
tłumaczenie: Sylwek Szweda 02.04.2005 ok. godz.12.00
(dedykuję Janowi Pawłowi II)
Korzenie gospel sięgają tzw. Sprirituals, pieśni „ludowych” tworzonych już od końca XVIII wieku przez czarnych niewolników w Ameryce. Stanowiły one mieszankę muzyki, którą przywieźli ze sobą z Afryki, oraz muzyki chrześcijańskiej - z którą zetknęli się na amerykańskich plantacjach. Początkowo odnosili się do chrześcijaństwa nieufnie - z ich punktu widzenia była to religia hipokryzji, wyznawali ją przecież zachowujący się bynajmniej nie po chrześcijańsku plantatorzy, ich właściciele. Jednocześnie fascynowały ich jednak historie biblijne, w których odnajdowali podobieństwo do własnych losów. W spirituals zawierali więc tęsknotę za wolnością, sprawiedliwością, godnością osobistą (wyraźnie słychać to w do dziś wykonywanych pieśniach... (continuer)
„We Shall Overcome”
słowa i muzyka: Charles Albert Tindley
tłumaczenie: Sylwek Szweda 02.04.2005 ok. godz.12.00
(dedykuję Janowi Pawłowi II)
Korzenie gospel sięgają tzw. Sprirituals, pieśni „ludowych” tworzonych już od końca XVIII wieku przez czarnych niewolników w Ameryce. Stanowiły one mieszankę muzyki, którą przywieźli ze sobą z Afryki, oraz muzyki chrześcijańskiej - z którą zetknęli się na amerykańskich plantacjach. Początkowo odnosili się do chrześcijaństwa nieufnie - z ich punktu widzenia była to religia hipokryzji, wyznawali ją przecież zachowujący się bynajmniej nie po chrześcijańsku plantatorzy, ich właściciele. Jednocześnie fascynowały ich jednak historie biblijne, w których odnajdowali podobieństwo do własnych losów. W spirituals zawierali więc tęsknotę za wolnością, sprawiedliwością, godnością osobistą (wyraźnie słychać to w do dziś wykonywanych pieśniach... (continuer)
Zwyciężymy razem
(continuer)
(continuer)
envoyé par Pan Ryszard Węturowicz 22/1/2021 - 15:22
We Shall Overcome
S. Bolotin - T. Sikorska /С.Болотин - Т.Сикорскa
ВСЕ ПРЕОДОЛЕЕМ - We Shall Overcome
У этой песни удивительная история.
Музыковеды говорят, что мелодия ее перекликается со старинной молитвой венецианских моряков, которая позже переросла в рождественский гимн, потом в негритянский спиричуэл, ставший популярным в негритянских баптистских церквях на юге США.
А ее первое "политическая" история такова:
В 1945 году началась забастовка рабочих компании American Tobacco.
К пикету бастующих рабочих из церкви вышла одна из участниц церковного хора негритянка Люсиль Симмонс и чтобы приободрить пикетчиков стала им петь: "В сердце своем я верю, что смогу когда-нибудь победить..".
Бастующие подпевали.
Они не сочиняли песню, они пели ее как песню борьбы, немного меняли мелодию, слова - вместо "Я смогу победить" стали петь "Мы сможем победить", потом добавляли слова: "Мы организуемся...", "Мы защитим... (continuer)
ВСЕ ПРЕОДОЛЕЕМ - We Shall Overcome
У этой песни удивительная история.
Музыковеды говорят, что мелодия ее перекликается со старинной молитвой венецианских моряков, которая позже переросла в рождественский гимн, потом в негритянский спиричуэл, ставший популярным в негритянских баптистских церквях на юге США.
А ее первое "политическая" история такова:
В 1945 году началась забастовка рабочих компании American Tobacco.
К пикету бастующих рабочих из церкви вышла одна из участниц церковного хора негритянка Люсиль Симмонс и чтобы приободрить пикетчиков стала им петь: "В сердце своем я верю, что смогу когда-нибудь победить..".
Бастующие подпевали.
Они не сочиняли песню, они пели ее как песню борьбы, немного меняли мелодию, слова - вместо "Я смогу победить" стали петь "Мы сможем победить", потом добавляли слова: "Мы организуемся...", "Мы защитим... (continuer)
Все преодолеем [1]
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 22/1/2021 - 14:32
We Shall Overcome
M Naomi (L. Trans.)
勝利をわれらに
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 22/1/2021 - 14:12
We Shall Overcome
马列托主义者 (L. Trans.)
我们将胜利 [1]
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 22/1/2021 - 06:15
La sobirana
La Sobirana, tirada de la musica de la canta: Vila de Sarlat de Patric Salinier. Lo bearnés Peir Salas deu grop Los Pagalhós escribó las paraulas. Las armonisacions son deus musicaires de Los Pagalhós.
Alain Abadie 22/1/2021 - 00:32
We Shall Overcome
Roland von Malmborg
This is the "historic" Swedish version of We Shall Overcome made by young Roland von Malmborg in 1965. Notice thereof and Swedish lyrics in Enn Kokk's blog, still a most invaluable source though Enn Kokk is deceased. [RV]
Svensk text: Roland von Malmborg, 1965
Amerikansk originaltext ”We Shall Overcome”: Traditionell amerikansk andlig sång (”I´ll Overcome Someday”) i bearbetning och med tillägg av medlemmar av Negro Food and Tobacco Union sam av Zilphia Horton, Frank Hamilton, Guy Carawan, Alex Comfort och Pete Seeger
Musik: Traditionell amerikansk andlig sång (”I´ll Overcome Someday”)
Svensk text: Roland von Malmborg, 1965
Amerikansk originaltext ”We Shall Overcome”: Traditionell amerikansk andlig sång (”I´ll Overcome Someday”) i bearbetning och med tillägg av medlemmar av Negro Food and Tobacco Union sam av Zilphia Horton, Frank Hamilton, Guy Carawan, Alex Comfort och Pete Seeger
Musik: Traditionell amerikansk andlig sång (”I´ll Overcome Someday”)
Vi ska övervinna
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 21/1/2021 - 08:47
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Si bien “Tomate el palo” se cortó como el single publicitario de Miau, el corazón del último disco de Miss Bolivia es otro. Hablamos del “Rap para las Madres”: una canción dedicada tanto a la asociación presidida por Hebe De Bonafini como a las propias Abuelas de Plaza de Mayo que recientemente fue incluida en Focus, la película protagonizada por Will Smith y rodada en nuestro país.
Unas horas atrás, Miss Bolivia cerró parte del círculo visitando la Casa de las Madres de Plaza de Mayo para escuchar junto a ellas su canción. “Ellas estaban en asamblea y nos estaban esperando –contó en su Facebook-. Me presenté y nos sentamos enseguida. Estaba ansiosa porque esperaba ese momento hacía mucho tiempo”.
Luego, con un celular y dos parlantes para computadora, comenzaron a escuchar el “Rap para las Madres”. “Empezó a sonar y se me puso la piel de gallina -dijo la artista-.... (continuer)