Après les drapeaux
Après les Drapeaux
Chanson française – Après les Drapeaux – Henri Tachan – 1969
Paroles : Henri Tachan
Musique : Jean-Paul Roseau
Dialogue Maïeutique
« Après les Drapeaux » ?, demande Lucien l’âne. Qu’est-ce que ça veut dire ? Va-t-on voir un cortège commémoratif, une sorte de parade nationale ou un défilé nationaliste ?
Pas du tout, rassure-toi, répond Marco Valdo M.I., car d’abord, ce n’est pas le genre d’Henri Tachan et ensuite, laisse-moi te dire qu’il ne s’agit pas du sens habituel du mot « drapeau ». Peut-être, sais-tu qu’en français, « être sous les drapeaux » est une expression qui veut dire « faire le soldat », « être (requis, réquisitionné) dans l’armée », « faire son service militaire », « servir dans le contingent » et j’en passe. Enfin, bref, quelque chose du genre. De sorte qu’ « après les drapeaux » signifie tout simplement « après avoir été soldat », et ici, plus spécifiquement,... (continuer)
Chanson française – Après les Drapeaux – Henri Tachan – 1969
Paroles : Henri Tachan
Musique : Jean-Paul Roseau
Dialogue Maïeutique
« Après les Drapeaux » ?, demande Lucien l’âne. Qu’est-ce que ça veut dire ? Va-t-on voir un cortège commémoratif, une sorte de parade nationale ou un défilé nationaliste ?
Pas du tout, rassure-toi, répond Marco Valdo M.I., car d’abord, ce n’est pas le genre d’Henri Tachan et ensuite, laisse-moi te dire qu’il ne s’agit pas du sens habituel du mot « drapeau ». Peut-être, sais-tu qu’en français, « être sous les drapeaux » est une expression qui veut dire « faire le soldat », « être (requis, réquisitionné) dans l’armée », « faire son service militaire », « servir dans le contingent » et j’en passe. Enfin, bref, quelque chose du genre. De sorte qu’ « après les drapeaux » signifie tout simplement « après avoir été soldat », et ici, plus spécifiquement,... (continuer)
C’était en 1900 et plus, dans le djebel,
(continuer)
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envoyé par Marco Valdo M.I. 22/8/2020 - 20:31
Parcours:
La guerre d'Algérie
La cattiva strada
Niente, niente e' un messaggio ssssh! cristiano! C'entra forse Dio.
Pentimento di quello che di sbagliato facciamo e la difficile scelta di lasciare tutto per seguire l'altra strada, la piu'difficile ma dove c'e' amore un po' per tutti.
Ps: la mia e' solo una libera interpretazione, niente di vincolato.
Pentimento di quello che di sbagliato facciamo e la difficile scelta di lasciare tutto per seguire l'altra strada, la piu'difficile ma dove c'e' amore un po' per tutti.
Ps: la mia e' solo una libera interpretazione, niente di vincolato.
Fabrizio Ansaldi 22/8/2020 - 15:19
Imagine
Preferisco questa versione (completamente riscritta nella musica da David Peel) a tutte le cover da karaoke che hanno straziato questa storica canzone!
Lorenzo 22/8/2020 - 13:05
Millions of Lives
24 April 2015 was the 100th Anniversary of the extermination of Armenians by the Turks of Ottoman Empire. Unfortunately, on the eve of the centennial many countries haven’t yet recognized the fact of Genocide.
Being confident that our duty to our nation and to the whole humanity in general is the struggle against such violence, representatives of Armenian culture, the three friends Karen Margaryan, Tigran Petrosyan and Grisha Aghakhanyan, together with KMsounds Production and under the patronage of Armenian First Lady Rita Sargsyan, have initiated a musical project, in which outstanding representatives of international culture to remind once again the World about the verity of the Genocide and to call upon to stop coercion and any kind of violence in the world.
On April 19, 2015, the premiere of the “Millions of Lives” video clip took place, in commemoration of the 100th anniversary of... (continuer)
Come and sit with me a while
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 22/8/2020 - 10:13
Parcours:
Le génocide arménien
La buona Alina
Parole e musica di Matteo Podda
Immagini del video tratte da "Prostitution" di Jean-François Davy, "Dossier Prostitution" di Jean-Claude Roy, "Pimps and prostitutes documentary", "Hamburg Red Light District", "Minnesota Girls".
Immagini del video tratte da "Prostitution" di Jean-François Davy, "Dossier Prostitution" di Jean-Claude Roy, "Pimps and prostitutes documentary", "Hamburg Red Light District", "Minnesota Girls".
Dovete scusarmi, voi gente bigotta
(continuer)
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envoyé par Matteo Podda 22/8/2020 - 08:52
God
(1970)
Album: The American Revolution
David Peel è stato sicuramente un precursore del punk, nella musica (un protopunk acustico e da strada) e nei testi irriverenti. Grazie a questo album David Peel fu notato e "riscoperto" da John Lennon che, nel suo periodo più politico, produsse l'album successivo della band. E forse lo stesso Lennon scrivendo la sua God aveva in mente anche questa omonima canzone, molto più sarcastica e diretta!
Album: The American Revolution
David Peel è stato sicuramente un precursore del punk, nella musica (un protopunk acustico e da strada) e nei testi irriverenti. Grazie a questo album David Peel fu notato e "riscoperto" da John Lennon che, nel suo periodo più politico, produsse l'album successivo della band. E forse lo stesso Lennon scrivendo la sua God aveva in mente anche questa omonima canzone, molto più sarcastica e diretta!
God, why do we have wars
(continuer)
(continuer)
22/8/2020 - 00:35
The Chicago Conspiracy
(1972)
dall'album del 1972 "The Pope Smokes Dope" prodotto da John Lennon e Yoko Ono
dall'album del 1972 "The Pope Smokes Dope" prodotto da John Lennon e Yoko Ono
On this 1972 album featured the song "The Chicago Conspiracy" (Apple Records # SW 3391) which addressed both the 1968 Chicago demonstrations and the "Chicago Eight" - the narrator listed all eight of the high-profile protesters arrested and charged, including Bobby Seale, which many other songs excluded in favour of the "seven". The song placed blame on the Chicago mayor: "Daley made this place a city of disgrace". The narrator said that the arrests and trial revealed that "we're not free in this society". It encouraged the listener to "kill..fight...never run" and to keep "marching against the great injustice".
Vietnam War Songs Project
Vietnam War Songs Project
Chicago, Chicago, Chicago, Chicago
(continuer)
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22/8/2020 - 00:04
The Tallest Tree
1966
Written by Richard Antonio
Canzone country sentimentale di una madre che vede nell'arco di vent'anni tre figli uccisi in tre diverse guerre: la Seconda Guerra Mondiale, la guerra in Corea e il Vietnam.
Written by Richard Antonio
Canzone country sentimentale di una madre che vede nell'arco di vent'anni tre figli uccisi in tre diverse guerre: la Seconda Guerra Mondiale, la guerra in Corea e il Vietnam.
The growth of a man takes a lifetime,
(continuer)
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21/8/2020 - 23:47
Parcours:
Guerre au Vietnam: vue des USA
L'antisociale
La “versione originale” (o primitiva?) dell'Antisociale: il giovane Guccini anarchico individualista da un concerto piratato nel 1975
Qualche tempo fa, prelevando da casa di mia madre alcune cose dimenticate in alcuni casi da decenni, mi è capitato tra le mani un arcaico CD (anche i CD sono oramai oggetti appartenenti al passato) contenente la registrazione amatoriale di un concerto di Francesco Guccini tenuto a Ravenna il 14 febbraio 1975, giorno di San Valentino. Con tutta probabilità, il CD mi era stato consegnato alla fine del secolo scorso dal ravennate Paolo Zaffi, storico frequentatore del defunto newsgroup Usenet it.fan./musica./guccini nonché raccoglitore e catalogatore delle più recondite rarità gucciniane; è quindi da presumere che il concerto sia stato, più o meno piratescamente, registrato dallo stesso Paolo Zaffi più di quarantacinque anni fa, tenuto da un Guccini trentacinquenne:... (continuer)
Qualche tempo fa, prelevando da casa di mia madre alcune cose dimenticate in alcuni casi da decenni, mi è capitato tra le mani un arcaico CD (anche i CD sono oramai oggetti appartenenti al passato) contenente la registrazione amatoriale di un concerto di Francesco Guccini tenuto a Ravenna il 14 febbraio 1975, giorno di San Valentino. Con tutta probabilità, il CD mi era stato consegnato alla fine del secolo scorso dal ravennate Paolo Zaffi, storico frequentatore del defunto newsgroup Usenet it.fan./musica./guccini nonché raccoglitore e catalogatore delle più recondite rarità gucciniane; è quindi da presumere che il concerto sia stato, più o meno piratescamente, registrato dallo stesso Paolo Zaffi più di quarantacinque anni fa, tenuto da un Guccini trentacinquenne:... (continuer)
L'antisociale
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi e Daniela -k.d.- 21/8/2020 - 19:59
L'uomo che sa
Anche io sono qui a ringraziare Alberto Scotti per i suoi contributi veramente invaluable concernenti il progressive italiano e altre perle semisconosciute degli anni '60 e '70. Vorrei ringraziarlo anche per la sua estrema stringatezza, già quasi proverbiale: così facendo, obbliga coloro che gestiscono questo sito (tra i quali il sottoscritto) a fare ricerche, integrare, scovare dati biografici e discografici seppelliti nella Rete e quant'altro. Oltre ad arricchire il sito e la cultura musicale (e non solo) di chi lo fa e di chi ne fruisce, dà un'idea precisa della ricchezza del panorama musicale italiano non ufficiale di quegli anni, una ricchezza oramai inabissatasi. Alberto Scotti sembra essersi, mutatis mutandis formato alla scuola del sommo ed antico grammatico indiano Pāņini, che in otto capitoli e una cinquantina di pagine di un normale libro concentrò tutta la complicatissima grammatica... (continuer)
Riccardo Venturi 21/8/2020 - 10:33
Capitano
1985
Album: Ritratto
Album: Ritratto
Con le spalle curve e la pelle scura, scura come un bastoncino
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alberto Scotti 21/8/2020 - 03:47
Il cielo è di tutti
Gentile Ida Accorsi, la sua precisazione sulla fonte de "Il cielo è di tutti" è molo utile. Come giustamente viene detto all'inizio di questa pagina, molti non citano mai l'origine e l'anno dei versi di Rodari. Io sto facendo una ricerca in questo senso e ho qualche lacuna. Mi pare che lei sia competente in materia, mi piacerebbe porle qualche interrogativo. Non so se leggerà questo mio commento, ma se volesse contattarmi lascio la mia mail ai responsabili di questo benemerito sito, autorizzandoli a comunicarglielo. Grazie.
Enrico de Angelis 20/8/2020 - 19:43
Le petit Bonhomme de Foix
Le petit Bonhomme de Foix
Chanson française – Le petit Bonhomme de Foix – Marco Valdo M.I. – 2020
Dialogue Maïeutique
As-tu, Lucien l’âne mon ami, souvenance d’une comptine enfantine qui racontait dette histoire de l’homme de Foix ?
J’en ai entendu beaucoup de versions, dit Lucien l’âne en riant, mais à l’origine de ma mémoire, j’ai gardé celle-ci – assez cohérente, même si je pense qu’elle camoufle une autre signification plus ancienne et mystérieuse, liée à l’histoire de la ville et du Comté de Foix. La voici dans son intégralité :
« Il était une fois,
Un marchand de foie
Qui vendait du foie
Dans la ville de Foix.
Il se dit : « Ma foi ! »,
C’est la première fois
Et la dernière fois,
Que je vends du foie
Dans la ville de Foix ! »
Donc, Lucien l’âne mon ami, tu connais bien cette comptine et tu entrevois son passé tumultueux. C’est ce dernier que ma chanson – parodie de cette... (continuer)
Chanson française – Le petit Bonhomme de Foix – Marco Valdo M.I. – 2020
Dialogue Maïeutique
As-tu, Lucien l’âne mon ami, souvenance d’une comptine enfantine qui racontait dette histoire de l’homme de Foix ?
J’en ai entendu beaucoup de versions, dit Lucien l’âne en riant, mais à l’origine de ma mémoire, j’ai gardé celle-ci – assez cohérente, même si je pense qu’elle camoufle une autre signification plus ancienne et mystérieuse, liée à l’histoire de la ville et du Comté de Foix. La voici dans son intégralité :
« Il était une fois,
Un marchand de foie
Qui vendait du foie
Dans la ville de Foix.
Il se dit : « Ma foi ! »,
C’est la première fois
Et la dernière fois,
Que je vends du foie
Dans la ville de Foix ! »
Donc, Lucien l’âne mon ami, tu connais bien cette comptine et tu entrevois son passé tumultueux. C’est ce dernier que ma chanson – parodie de cette... (continuer)
Il était une fois
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 20/8/2020 - 19:36
Любовь во время войны
Riccardo Venturi, 20-8-2020 18:19
L'amore al tempo della guerra
(continuer)
(continuer)
20/8/2020 - 18:19
Stelutis Alpinis
Vincenzo lei ha ragione!!! Si ascolta solo in friulano e non si può far altro che commuoversi. A me la cantava il mio papà, partigiano bresciano. Era l'addio a quelli che " andavano avanti"
Anna Perucchetti 20/8/2020 - 16:44
Che uomo sei
[1972]
Album: Showmen 2
Album: Showmen 2
Ma che uomo sei?
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alberto Scotti 19/8/2020 - 23:56
Ma il cielo è di tutti
[1975]
Album / Albumi: Bio Feed Back
"Angelo Serighelli, classe 1950, è stato un chitarrista, cantante e cantautore della scena musicale del bergamasco. Tutti lo hanno più semplicemente conosciuto con il soprannome di India, che pare gli sia stato attribuito per la sua particolare predilezione per certe sonorità orientali già dalla fine degli anni '60. Nel corso della sua carriera ha militato, a cavallo tra gli anni '60 e '70, nei "Raminghi", band bergamasca di stampo progressive con sonorità di tipo psichedelico. Realizzarono tre 45 giri e un album (tutti con etichetta Bentler) tra il 1970 e il 1975. (...) Dopo l'esperienza con i Raminghi incise per diversi gruppi e pubblicò l'album solista "Bio Feed Back" con la Emmebì Records. Nel 1985 fondò il gruppo Hard Rock “Wizard” con cui girò diversi palchi del nord Italia. Dal 2000 in poi si è dedicato ai “Valindstef”, band tributo a Jimi Hendrix... (continuer)
Album / Albumi: Bio Feed Back
"Angelo Serighelli, classe 1950, è stato un chitarrista, cantante e cantautore della scena musicale del bergamasco. Tutti lo hanno più semplicemente conosciuto con il soprannome di India, che pare gli sia stato attribuito per la sua particolare predilezione per certe sonorità orientali già dalla fine degli anni '60. Nel corso della sua carriera ha militato, a cavallo tra gli anni '60 e '70, nei "Raminghi", band bergamasca di stampo progressive con sonorità di tipo psichedelico. Realizzarono tre 45 giri e un album (tutti con etichetta Bentler) tra il 1970 e il 1975. (...) Dopo l'esperienza con i Raminghi incise per diversi gruppi e pubblicò l'album solista "Bio Feed Back" con la Emmebì Records. Nel 1985 fondò il gruppo Hard Rock “Wizard” con cui girò diversi palchi del nord Italia. Dal 2000 in poi si è dedicato ai “Valindstef”, band tributo a Jimi Hendrix... (continuer)
Recinti
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alberto Scotti 19/8/2020 - 18:38
Danza de la máscara macha y hembra
19 agosto 1936 – Federico García Lorca viene fucilato a Víznar da militanti filo-franchisti del movimento politico CEDA.
Flavio Poltronieri 19/8/2020 - 18:04
Hu Man
(2020)
Single
segnalata su Stop The War Coalition
YOU man, me man, WE MAN.
Hu Man is an exploration of self and our attachment to identity, especially in this modern age. Hu Man is a war cry from the battlefield of mind, calling to the divine Mother to take this ego, take this head, to remove all these words and man made constructs and take me, take us, back to centre. Back to oneness, forward to unity. In Lak'ech Ala K'in, I am you you are me, is a Mayan saying I encountered during a Ceremony in Mexico and it's stayed with me always. I find it very fitting for the times we find ourselves in, such shifting paradigms. Hu Man is an offering of peace and healing to the collective in these intense times, and I pray it takes people inside themselves if for only just a moment.
*
YOU man, me man, WE MAN. (Tu umano, io umana, noi umani)
Hu Man è una esplorazione di se stessi e del nostro... (continuer)
Single
segnalata su Stop The War Coalition
YOU man, me man, WE MAN.
Hu Man is an exploration of self and our attachment to identity, especially in this modern age. Hu Man is a war cry from the battlefield of mind, calling to the divine Mother to take this ego, take this head, to remove all these words and man made constructs and take me, take us, back to centre. Back to oneness, forward to unity. In Lak'ech Ala K'in, I am you you are me, is a Mayan saying I encountered during a Ceremony in Mexico and it's stayed with me always. I find it very fitting for the times we find ourselves in, such shifting paradigms. Hu Man is an offering of peace and healing to the collective in these intense times, and I pray it takes people inside themselves if for only just a moment.
*
YOU man, me man, WE MAN. (Tu umano, io umana, noi umani)
Hu Man è una esplorazione di se stessi e del nostro... (continuer)
Searching for balance, praying for clarity
(continuer)
(continuer)
19/8/2020 - 14:09
Vorrei essere io
1977
Album: Il buio e...
Album: Il buio e...
Seduto all'indiana al concerto dei Pink Floyd
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alberto Scotti 19/8/2020 - 13:39
La piena del fiume
[2015]
Album: La Ballata di Sacco e Vanzetti
Dall'album "La Ballata di Sacco e Vanzetti, Matteo Podda canta Woody Guthrie", traduzione e rielaborazione di "Ballads of Sacco and Vanzetti" di Woody Guthrie. "La piena del fiume" è una canzone originale in chiusura del disco e ripercorre la vicenda di Sacco e Vanzetti, allargandosi su un piano universale di lotta e riscossa sociale.
La Ballata di Sacco e Vanzetti - bandcamp
Album: La Ballata di Sacco e Vanzetti
Dall'album "La Ballata di Sacco e Vanzetti, Matteo Podda canta Woody Guthrie", traduzione e rielaborazione di "Ballads of Sacco and Vanzetti" di Woody Guthrie. "La piena del fiume" è una canzone originale in chiusura del disco e ripercorre la vicenda di Sacco e Vanzetti, allargandosi su un piano universale di lotta e riscossa sociale.
La Ballata di Sacco e Vanzetti - bandcamp
Questo cielo che si muove, scende da nord-ovest
(continuer)
(continuer)
envoyé par Matteo Podda 19/8/2020 - 10:30
Two Good Men
La Ballata di Sacco e Vanzetti by Matteo Podda
Questa ed altre canzoni delle "Ballads of Sacco and Vanzetti" rientrano anche in una traduzione italiana e personale rielaborazione intitolata "La Ballata di Sacco e Vanzetti, Matteo Podda canta Woody Guthrie", disponibile al sito bandcamp
Questa ed altre canzoni delle "Ballads of Sacco and Vanzetti" rientrano anche in una traduzione italiana e personale rielaborazione intitolata "La Ballata di Sacco e Vanzetti, Matteo Podda canta Woody Guthrie", disponibile al sito bandcamp
DUE BRAVI UOMINI
(continuer)
(continuer)
envoyé par Matteo Podda 19/8/2020 - 10:13
Root Hog And Die
La Ballata di Sacco e Vanzetti by Matteo Podda
Questa ed altre canzoni delle "Ballads of Sacco and Vanzetti" rientrano anche in una traduzione italiana e personale rielaborazione intitolata "La Ballata di Sacco e Vanzetti, Matteo Podda canta Woody Guthrie", disponibile al sito La Ballata di Sacco e Vanzetti, by Matteo Podda - Bandcamp
Questa ed altre canzoni delle "Ballads of Sacco and Vanzetti" rientrano anche in una traduzione italiana e personale rielaborazione intitolata "La Ballata di Sacco e Vanzetti, Matteo Podda canta Woody Guthrie", disponibile al sito La Ballata di Sacco e Vanzetti, by Matteo Podda - Bandcamp
PRODUCI E CREPA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Matteo Podda 19/8/2020 - 10:10
Old Judge Thayer
La Ballata di Sacco e Vanzetti by Matteo Podda
Questa ed altre canzoni delle "Ballads of Sacco and Vanzetti" rientrano anche in una traduzione italiana e personale rielaborazione intitolata "La Ballata di Sacco e Vanzetti, Matteo Podda canta Woody Guthrie", disponibile al sito bandcamp
all'organetto Riccardo Tesi
Questa ed altre canzoni delle "Ballads of Sacco and Vanzetti" rientrano anche in una traduzione italiana e personale rielaborazione intitolata "La Ballata di Sacco e Vanzetti, Matteo Podda canta Woody Guthrie", disponibile al sito bandcamp
all'organetto Riccardo Tesi
VECCHIO GIUDICE THAYER
(continuer)
(continuer)
envoyé par Matteo Podda 19/8/2020 - 10:07
Red Wine
La Ballata di Sacco e Vanzetti by Matteo Podda
Questa ed altre canzoni delle "Ballads of Sacco and Vanzetti" rientrano anche in una traduzione italiana e personale rielaborazione intitolata "La Ballata di Sacco e Vanzetti, Matteo Podda canta Woody Guthrie", disponibile al sito bandcamp
Questa ed altre canzoni delle "Ballads of Sacco and Vanzetti" rientrano anche in una traduzione italiana e personale rielaborazione intitolata "La Ballata di Sacco e Vanzetti, Matteo Podda canta Woody Guthrie", disponibile al sito bandcamp
VINO ROSSO
(continuer)
(continuer)
envoyé par Matteo Podda 19/8/2020 - 10:03
Suassos Lane
Questa ed altre canzoni delle "Ballads of Sacco and Vanzetti" rientrano anche in una traduzione italiana e personale rielaborazione intitolata "La Ballata di Sacco e Vanzetti, Matteo Podda canta Woody Guthrie", disponibile al sito bandcamp
VICOLO SUASSO
(continuer)
(continuer)
envoyé par Matteo Podda 19/8/2020 - 09:59
Женщины устали рожать солдат
Romanized transliteration
ŽENŠĆINY USTALI ROŽAT' SOŁDAT
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 18/8/2020 - 15:47
О чём спросит нас дождь
O čem sprosit nas dožď
О чем спросит нас дождь?
(continuer)
(continuer)
envoyé par Donatella Leoni 18/8/2020 - 08:47
Parcours:
Chansons d'amour contre la guerre
Coração civil
Bella anche questa interpretazione a distanza del gruppo di musica infantile CantaVento e delle loro famiglie.
Gaetano Vergara 18/8/2020 - 07:55
Un milione d'anni fa
[1974]
Testo di Enrico Lazzareschi
Musica di Stevo Saradzic
Testo di Enrico Lazzareschi
Musica di Stevo Saradzic
Alla vecchietta dai capelli bianchi
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alberto Scotti 17/8/2020 - 23:45
Messicano
[1974]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Jenny Sorrenti
Musica / Music / Musique / Sävel:
Jenny Sorrenti - Verde - Rinesi - Faccenda - Maras
Album / Albumi : La casa del lago
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Jenny Sorrenti
Musica / Music / Musique / Sävel:
Jenny Sorrenti - Verde - Rinesi - Faccenda - Maras
Album / Albumi : La casa del lago
Nel paese dove lui cantava ogni sera
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alberto Scotti 17/8/2020 - 23:17
Le rose rosse
nell'interpretazione del gruppo vocale "I tre Castelli"
buone vacanze
gianfranco
Tre Castelli Rose rosse
buone vacanze
gianfranco
17/8/2020 - 18:38
Sir Aldingar
Da Cattia Salto @ Riccardo Venturi
Help me bob!
Ohibò stavolta si è mangiato tutto il commento
rimando in sintesi
A proposito di ballate molto antiche nell'inserire Hind Etin in Terre Celtiche mi sono accorta di dover riscrivere la versione norvegese Liti Kjersti og Elvekjongen ad essa collegata in cui -ma guarda un po'- rispunta il nostro trollacchione il nøkk
grazie
Help me bob!
Ohibò stavolta si è mangiato tutto il commento
rimando in sintesi
A proposito di ballate molto antiche nell'inserire Hind Etin in Terre Celtiche mi sono accorta di dover riscrivere la versione norvegese Liti Kjersti og Elvekjongen ad essa collegata in cui -ma guarda un po'- rispunta il nostro trollacchione il nøkk
Liti Kjersti og Elvekjongen | Terre Celtiche Blog
Liti Kjersti og Elvekjongen è una antica ballata proveniente dalla tradizione norvegese. Si narra del rapimento fatato, o meglio di una storia di seduzione tra una creatura fatata e una fanciulla.
se vai a vedere nel link trovi la traduzione fatta a spanne. Attendo il tuo contributo, se preferisci intervenire direttamente nei commenti di Terre Celtiche o se credi che il contributo possa interessare anche il sito CCGgrazie
Cattia Salto 17/8/2020 - 08:09
Repeta!
d’après la version italienne RAZIONE SUPPLEMENTARE de Riccardo Venturi
d’une chanson polonaise – Repeta! – Aleksander Kulisiewicz – Sachsenhausen, 1941.
Paroles : Aleksander Kulisiewicz
Musique : Anonymous (“Precz, precz od nas smutek wszelki!” 1824)
Kulisiewicz rappelait que les repas à Sachsenhausen offraient souvent aux kapos une occasion extraordinaire de tourmenter et de harceler leurs compagnons de prison. « Repeta ! » (« Portion » ou « ration supplémentaire ») présente un scénario typique : le maigre et répugnant repas du prisonnier affamé est servi avec des coups par l’assistant de cuisine. Kulisiewicz écrivit cette chanson alors qu’il était en quarantaine pour avoir attrapé le typhus, et nota à quel point elle était devenue populaire. Interprétée à la guitare, la chanson s’achevait par une « marche de parade », une sorte de promenade plaisante autour d’un chaudron rempli de soupe... (continuer)
d’une chanson polonaise – Repeta! – Aleksander Kulisiewicz – Sachsenhausen, 1941.
Paroles : Aleksander Kulisiewicz
Musique : Anonymous (“Precz, precz od nas smutek wszelki!” 1824)
Kulisiewicz rappelait que les repas à Sachsenhausen offraient souvent aux kapos une occasion extraordinaire de tourmenter et de harceler leurs compagnons de prison. « Repeta ! » (« Portion » ou « ration supplémentaire ») présente un scénario typique : le maigre et répugnant repas du prisonnier affamé est servi avec des coups par l’assistant de cuisine. Kulisiewicz écrivit cette chanson alors qu’il était en quarantaine pour avoir attrapé le typhus, et nota à quel point elle était devenue populaire. Interprétée à la guitare, la chanson s’achevait par une « marche de parade », une sorte de promenade plaisante autour d’un chaudron rempli de soupe... (continuer)
LE RABIOT
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 15/8/2020 - 18:51
Στου Όθωνα τα χρόνια
ripetizione del link (che sembra non attivo) al film
Giovanni 15/8/2020 - 17:49
Mia madre
Grazie Alberto Scotti, spesso piccoli gioielli i tuoi contributi...
B.B. 14/8/2020 - 21:35
×
Come Hippie From Olema, una parodia/risposta (in questo caso nello stile di David Peel sarcastica e estremista) alla canzone Okie from Muskogee, classico country "reazionario" di Merle Haggard. David Peel la cantò anche in televisione, accompagnato dall'amico John Lennon e da Yoko Ono, produttori del suo terzo disco.