احكيلي احكيلي عن بلدي
English translation / الترجمة الانكليزية / Traduzione inglese / Traduction anglaise / Englanninkielinen käännös:
TELL ME, TELL ME ABOUT MY COUNTRY, TELL ME
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envoyé par Riccardo Gullotta 15/8/2020 - 13:02
Mia madre
Grazie Alberto Scotti, spesso piccoli gioielli i tuoi contributi...
B.B. 14/8/2020 - 21:35
Summertime
Audio link to the song performed by Laila Kinnunen:
KESÄYÖ
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envoyé par Juha Rämö 14/8/2020 - 08:56
Noi lo chiamiamo Vietnam
Canzone che ho avuto da sempre in memoria e nel cuore.
Poiché era un disco di Ivan dove l'ascoltavo a casa ed in sezione, ho sempre pensato che la canzone fosse sua, e l'ho amata come ogni sua canzone, ma vada agli autori reali il ringraziamento.
Poiché era un disco di Ivan dove l'ascoltavo a casa ed in sezione, ho sempre pensato che la canzone fosse sua, e l'ho amata come ogni sua canzone, ma vada agli autori reali il ringraziamento.
Corrado Marino 13/8/2020 - 10:25
Tam v meglicah nad mursko vodo
Riccardo Gullotta
LÀ, NELLA FOSCHIA SULLA MURA[1]
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envoyé par Riccardo Gullotta 13/8/2020 - 08:33
She Was Poor but She Was Honest (It's the Same the Whole World Over)
anonyme
How is this an anti-war song?
13/8/2020 - 00:06
Summertime
La versione de I Giganti, dall'album "Mille idee dei Giganti", 1969
Testo (non fedelissimo) da LyricWiki
SUMMERTIME
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envoyé par B.B. 12/8/2020 - 22:51
Erika
d’après la version italienne (lazial romanesque) de Riccardo Venturi
d’une chanson polonaise – Erika – Aleksander Kulisiewicz – Sachsenhausen – 1941
Paroles : Aleksander Kulisiewicz
Musique : Karel Vacek (“U našich kasáren”, 1937)
« Erika a vraiment existé », écrit Kulisiewicz. C’était la fille adolescente d’un officier SS de haut rang ; « Elle se tenait au milieu du camp, son uniforme du Bund Deutscher Mädel repassé à la perfection, et regardait, inexpressive, nous autres, les prisonniers, qui revenions du travail en portant les cadavres de nos camarades morts. » Kulisiewicz a tiré la mélodie de cette chanson d’une marche populaire tchèque, U našich kasáren (« A notre caserne »), écrite par Karel Vacek en 1938 à l’occasion de la mobilisation générale avant l’annexion de la Tchécoslovaquie par Hitler :
Le vers final d’“Erika” (répété), quant à lui, est une parodie sarcastique d’une chanson... (continuer)
d’une chanson polonaise – Erika – Aleksander Kulisiewicz – Sachsenhausen – 1941
Paroles : Aleksander Kulisiewicz
Musique : Karel Vacek (“U našich kasáren”, 1937)
« Erika a vraiment existé », écrit Kulisiewicz. C’était la fille adolescente d’un officier SS de haut rang ; « Elle se tenait au milieu du camp, son uniforme du Bund Deutscher Mädel repassé à la perfection, et regardait, inexpressive, nous autres, les prisonniers, qui revenions du travail en portant les cadavres de nos camarades morts. » Kulisiewicz a tiré la mélodie de cette chanson d’une marche populaire tchèque, U našich kasáren (« A notre caserne »), écrite par Karel Vacek en 1938 à l’occasion de la mobilisation générale avant l’annexion de la Tchécoslovaquie par Hitler :
Le vers final d’“Erika” (répété), quant à lui, est une parodie sarcastique d’une chanson... (continuer)
ERIKA
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envoyé par Marco Valdo M.I. 12/8/2020 - 22:45
Tam v meglicah nad mursko vodo
THERE, IN THE MIST OVER THE MURA
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envoyé par Riccardo Gullotta 12/8/2020 - 21:58
Nocoj igramo za vas
Riccardo Gullotta
STASERA SUONIAMO PER VOI
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envoyé par Riccardo Gullotta 12/8/2020 - 21:32
Kimiad ar soudard yaouank [Quimiat er zoudard yaouank] (Ma c'halon a zo frailhet)
Sull’aria di "Kimiad Ar Soudard" viene cantato anche un altro gwerz che si trova nel "Barzhaz Bro Leon": si tratta di "Kleñved ar vro" ("Il mal di paese"), raccolto dall’Abbate Perrot e proveniente da un cantante della Parrocchia di Bourg-Blanc, luogo agricolo che si trova tra Brest e il mare, nel cuore del Léon. Qui un tempo abitava veramente poca gente perché il territorio era quasi interamente coperto da boschi e a testimonianza di ciò, ricordo di aver notato che parecchi quartieri portano dei nomi che contengono la parola “coat” (“bosco” in bretone). Il gwerz in questione, per voce e arpa, narra che verso la fine dell’orribile guerra del 1870 fra la Francia e la Prussia, un giovane soldato, vinto da freddo e miseria, venne inviato all’ospedale di Ginevra dove una volta giunto fu preso da una nostalgia feroce per il proprio Paese, cosicché giorno e notte il suo spirito tornava in Bassa... (continuer)
Flavio Poltronieri 12/8/2020 - 11:07
The Black Friday Song
Thanks you for your posting. Black Friday can also refer to the day after Thanksgiving, when people crowd the malls to get an early start on holiday shopping.
Cam Nhung Dinh 12/8/2020 - 10:59
Nocoj igramo za vas
WE ARE PLAYING FOR YOU TONIGHT
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envoyé par Riccardo Gullotta 12/8/2020 - 09:13
Tammurriata nera
Quando venni a Napoli, 1976, erano in molti a cantare in modo modificato il verso de “I marocchini se votano ‘e panza” modificandolo in “ E marrucchini senza creanza”, intendendo che i neri volevano solo rapporti completi senza crearsi nessun tipo di problema.
Maurizia Romei 11/8/2020 - 20:55
Crown of Creation
Nel 1969 "The Airplane House" fu completamente dipinta di nero, con colonne e fregi in oro...
B.B. 11/8/2020 - 13:21
أنا بتنفس حرية
Riccardo Gullotta
RESPIRO LIBERTÀ
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envoyé par Riccardo Gullotta 11/8/2020 - 08:29
Rockin' In The Free World
Grazie per il buon lavoro, ma metterei meglio qualcosa, se si può...
CONTINUIAMO A FARE ROCK NEL MONDO LIBERO
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envoyé par Alessio Impronta 10/8/2020 - 19:56
Maldita sea la cruz
Riccardo Gullotta
MALEDETTA SIA LA CROCE
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envoyé par Riccardo Gullotta 9/8/2020 - 18:45
Mazúrquica modérnica
Mi hanno chiestico varie personiche
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envoyé par giorgio 9/8/2020 - 16:35
Sommario
@ giorgio
Carissimo, mi sa che ho cancellato per errore il tuo msg in approvazione contenente, peraltro, anche l'mp3. Per cortesia potresti rimandarlo? Mi scuso per l'inconveniente... (così sembro un annuncio su un treno, lo so...)
Carissimo, mi sa che ho cancellato per errore il tuo msg in approvazione contenente, peraltro, anche l'mp3. Per cortesia potresti rimandarlo? Mi scuso per l'inconveniente... (così sembro un annuncio su un treno, lo so...)
Riccardo Venturi 8/8/2020 - 17:20
The King's Shilling
anonyme
Written by Ian Sinclair from Caithness in Scotland in the 1970s from the band Mirk
8/8/2020 - 12:32
بغنيلك يا وطني
Riccardo Gullotta
CANTO PER TE, PAESE MIO
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envoyé par Riccardo Gullotta 8/8/2020 - 08:19
Đurđevdan / Ђурђевдан
anonyme
Vorrei semplicemente ricordare che la Polonia durante la II ww fu un posto di sterminio per tanti rom, ebrei, russi e... polacchi, per semplice fatto di logistica.
Qua, negli anni quaranta del secolo scorso, c'erano ovviamente tanti rom, ebrei, ucraini e russi. C'erano anche i polacchi. Fu la Polonia...
Ecco, tanto per ricordare come sono andate le cose...
Logistica.
Qua, negli anni quaranta del secolo scorso, c'erano ovviamente tanti rom, ebrei, ucraini e russi. C'erano anche i polacchi. Fu la Polonia...
Ecco, tanto per ricordare come sono andate le cose...
Logistica.
r 8/8/2020 - 03:14
Les six couleurs du monde (ou L’Arc-en-ciel de Gwenola)
I sei colori del mondo (o l'arcobaleno di Gwenola)
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envoyé par Flavio Poltronieri 7/8/2020 - 12:43
Sen więźnia
Riccardo Venturi, 7-8-2020 10:57
Nota. La traduzione si basa su quella di Sen o pokoju, la versione modificata da Aleksandr Kulisiewicz nel campo di Sachsenhausen. Sono state ovviamente tradotte ex novo le parti differenti
Nota. La traduzione si basa su quella di Sen o pokoju, la versione modificata da Aleksandr Kulisiewicz nel campo di Sachsenhausen. Sono state ovviamente tradotte ex novo le parti differenti
Sogno di un prigioniero
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7/8/2020 - 10:58
Almost Cut My Hair
È davvero stimolante constatare quanto un testo possa essere interpretato in maniera personale, pur nel rispetto della lingua originale.
AGRIGENTO 6/8/2020 - 23:53
I lupi
Scusate, ho conosciuto questa canzone dopo la morte di Ivan, grazie a una delle tante raccolte postume.
Il testo mi ha sempre incuriosito ed inquietato, perché a parte i chiari riferimenti storici (le aggressioni nazifasciste di Spagna e Russia) il personaggio narrante non pare prendere le distanze da quei fatti, se non nel finale, quando spezza il fucile e ricomincia a respirare.
Prendiamo ad esempio i versi:
Sette anni militare
per la patria vilipesa
ed io lì ho presi sì di sputi
e non ero peggio degli altri degli altri
Io qui ci leggo un certo orgoglio revanscista, non certo una critica e una presa di distanza dai fatti a cui ha partecipato.
E messa insieme a questa, come non pensare che l'immagine dei "lupi con gli occhi rossi da assassini vomitati dalla montagna" possa riferirsi ai partigiani vittoriosi dell'aprile '45?
Ma poi ci sono le strofe dolenti in cui il protagonista... (continuer)
Il testo mi ha sempre incuriosito ed inquietato, perché a parte i chiari riferimenti storici (le aggressioni nazifasciste di Spagna e Russia) il personaggio narrante non pare prendere le distanze da quei fatti, se non nel finale, quando spezza il fucile e ricomincia a respirare.
Prendiamo ad esempio i versi:
Sette anni militare
per la patria vilipesa
ed io lì ho presi sì di sputi
e non ero peggio degli altri degli altri
Io qui ci leggo un certo orgoglio revanscista, non certo una critica e una presa di distanza dai fatti a cui ha partecipato.
E messa insieme a questa, come non pensare che l'immagine dei "lupi con gli occhi rossi da assassini vomitati dalla montagna" possa riferirsi ai partigiani vittoriosi dell'aprile '45?
Ma poi ci sono le strofe dolenti in cui il protagonista... (continuer)
Massimo Bartolini 6/8/2020 - 07:01
Amarti e poi morire
È una traduzione della canzone Je t’aime, je t’aime (1971) di Revaux cantata da Michel Sardou.
6/8/2020 - 03:51
Arrivaru i Cammisi
La canzone è bellissima, tragica e bella. La vicenda è brutta, ma vorrei fare una domanda: non sono stati forse i feudatari (perché di feudi si trattava) a mandare al massacro i contadini di Bronte per difendere le loro rendite terriere? Se quei contadini avessero avuto contezza della loro condizione, i forconi li avrebbero rivolti, da secoli, contro chi l'opprimeva ogni giorno, non agli stranieri del domani.
Domenico 5/8/2020 - 18:49
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