'Imagine', which says: 'Imagine that there was no more religion, no more country, no more politics,' is virtually the Communist Manifesto, even though I'm not particularly a Communist and I do not belong to any movement.
There is no real Communist state in the world; you must realize that. The Socialism I speak about is not the way some daft Russian might do it, or the Chinese might do it.
John Lennon, in Alan Smith, The Anthem of the World (1971 interview with John and Yoko Lennon for the NME)
6/7/2020 - 22:46
Forrest Gump: In the land of China, people hardly got nothing at all. John Lennon:No possessions? Forrest Gump: And in China, they never go to church. John Lennon:No religion too? Dick Cavett: Hard to imagine. John Lennon: Well, it's easy if you try, Dick.
Chiedo ufficialmente al sig. Coronavirus di fare un ultimo piccolo sforzo e di impestare anche Donald Trump, il mondo intero gliene sarà estremamente grato. Chissà se poi negli USA hanno pure loro un Gallera con la febbre al 37,5 per cento...
Personalmente per fortuna no...."redivivo" si riferisce al fatto che per un mese sono stato del tutto latitante dal sito. Purtroppo il fatto è dovuto alle condizioni di mia madre e a tutto quel che ne consegue, che va di male in peggio. Proprio non ci avevo la testa, come si suol dire...
Già, non ricordavo.
Anch'io sono in assistenza genitori anziani, per il momento messi un po' meglio della tua mamma ma li vedo invecchiare sempre più velocemente, giorno dopo giorno.
Una tristezza inevitabile.
Bell'intervento di Cosmo agli Stati Popolari di Roma in Piazza San Giovanni, domenica 5 luglio
In America hanno Kanye West, noi per fortuna abbiamo Cosmo Marco Jacopo Bianchi ha acceso gli Stati Popolari di Aboubakar Soumahoro con un discorso contro la dittatura culturale dei ricchi e a favore degli ultimi. È stato criticato duramente, ma ha ragione al 100%
Il successo è quello che la società sventola davanti agli occhi di tutti per far credere che se uno si impegna ce la fa, che se uno se lo merita può farcela con le sue sole forze, può avere successo appunto.
Tutto questo è ovviamente falso: questa società non è in grado di premiare tutti, non premia tutti quelli che lavorano e si impegnano [...].
Però c'è un altra terribile implicazione in tutto questo: se ognuno è responsabile delle proprie fortune, allora ognuno è colpevole del proprio fallimento; se guadagni poco, se sei... (continuer)
Il compagno amico fratello Davide Giromini (fra le altre cose uno dei migliori scrittori di canzoni) ha appena pubblicato questo video-racconto del mio libro del 2015 su Michail Bakunin (ed Eleuthera). Si tratta di una pura follia, nella quale si mescolano l’intervista e la chiacchiera fra due vecchi amici, uno comunista (lui) l’altro anarchico, concepita e realizzata nella reciproca irraggiungibilità dei tempi del Covid... e mi fa specie che dalle nostre stanze si provi a raccontare un incessante giramondo, un vero nomade della rivoluzione, quale il nostro vecchio Bak.
Ma delle contraddizioni è irta la strada dei cantori sociali... Alessio Lega
E pensare che per far cantare al Lega la tomba di Bakunin ci vuole quasi una domanda in carta bollata, un'ingiunzione di Bakuninamento oppure fare il diavolo a quattro in mezzo a una strada di Volterra col palco sistemato su un vecchio furgone Volkswagen...è singolare il rapporto che gli artisti, di qualunque tendenza, hanno con le loro "vecchie canzoni". Ci deve essere sempre un progresso, un'evoluzione, il nuovo che avanza, il superamento dell'esistente e quant'altro. Cose sacrosante, non lo metto in dubbio. Ma il qui presente, da modestissimo ascoltatore, a volte sono per un sano regresso, per un'involuzione totale, per un ritorno alle origini e per rimettere indietro le lancette. Starò diventando un passatista, un conservatore, un retrogrado. E così sia, amen.
Se ne va forse uno dei più grandi compositori, uno che ha scritto per il cinema, ma anche per la musica pop, ha scritto per la musica più impegnata, si pensi a The Ballad of Nick & Bart [Here's To You] o alle musiche del disco "Vi scrivo da un carcere in Grecia" su testi di Panagoulis
Io che ho fatto il soldato (12 mesi, 1996), ricordo Cara Burbetta un po' diversa:
1) A fare il soldato in fanteria
2) Porca Madonna, ma finirà. Ma finirà questa naja schifosa
3) Dodieci mesi li ho fatti anche io