Avevo iniziato traducendo con "carino" poi ho pensato che suona meglio bello, in alcuni casi "bellino", come si dice da queste parti. Il mondo oggi è un po' meno bello, senza l'allegria e l'ottimismo di Pau e dei suoi Jarabe de Palo. Questa non è neanche una delle sue canzoni più belle... ma trasmette sicuramente quella gioia di vivere che Pau ha avuto fino alla fine.
Chanson italienne – Asia – Francesco Guccini – 1970
Dialogue Maïeutique
Dans sa préface à L’Automne à Pékin, enfin si je me souviens bien, Lucien l’âne mon ami, Raymond Queneau soulignait combien ce titre était opportun puisque dans ce roman de Boris Vian, il n’est question ni de l’automne, ni de Pékin. Il n’en va pas du tout ainsi de cette Asie, puisqu’aussi bien, la chanson de Guccini, qui date quand même d’un demi-siècle, – la chanson, Guccini va sur ses quatre-vingts ans –, l’aborda à la proue d’un vaisseau vénitien, orné de l’oriflamme de la Sérénissime. C’était au temps où Venise rutilait, à l’époque où elle emmenait son Lion ailé partout en haut du mât de ses barzes, de ses galères, de ses galéasses, de ses galéones ; il flottait aussi et même surtout, sur ses vaisseaux de commerce. Venise préférait les comptoirs aux colonies ; on y investit moins et ça rapporte plus.
Io un suggerimento alla company Banksy glielo darei volentieri, “a gratis”: al posto dei manifestanti ai piedi del de cuius mentre lo tirano giù, metta un insieme rappresentativo degli 84.000 Africani ridotti in schiavitù, oggetto delle attività commerciali di Edward Colston. Se fossero troppi, gli proponiamo una riduzione: un campione rappresentativo dei 19.000 schiavi morti durante il “trasporto”. Già che ci siamo, una lapide low cost ( no profit, Mr Banksy ?) non guasterebbe , tipo: “I Negri commossi apposero”.
Se poi Banksy volesse esprimersi più compiutamente, suggerirei di dare al povero Colston una degna compagnia, che so?, adeguati simboli della Royal African Company, della cittadinanza che lo amava e della locale chiesa protestante, tutti commossi delle sue elargizioni e infastiditi dai tratti subumani dei Niggers.
Sto approvvigionando un lacrimatoio,... (continuer)
giusto tutto quello che dici Riccardo, però non credo che Banksy volesse riabilitare Colston, credo che volesse dare un'idea per "ribaltare il significato" dell'opera e trasformarla in un omaggio ai manifestanti che l'avevano abbattuta.
Mi sembra che ci fosse stata una proposta simile riguardo a una targa fascista a Bolzano, ma non ricordo i particolari. O come la proposta di trasformare il mausoleo di Ciano nel deposito di Zio Paperone... le trovo idee intelligenti.
Molto bella anche questa, Riccardo, ma mi sfugge perché dovrebbe stare tra le CCG
Lorenzo 8/6/2020 - 21:28
Ciao Lorenzo, mi è sembrato che il tema della condizione femminile non sia fuori dalle tematiche CCG, per quanto ho potuto percepire. In un’intervista del 2018, di poco successiva all’uscita dell’album Cuttuni e Lamé, titolata “Una Storia di Donne” si affermava quanto segue.
“Le protagoniste di “Cuttuni e Lamé” sono le donne, le quali vengono raccontate e si raccontano, tra brani presi dalla tradizione, e poesie contemporanee…. Il disco segue una logica ben precisa: nella prima parte sono gli uomini a parlare delle donne mentre nella seconda sono le donne a raccontare le altre e se stesse.”
Sono considerazioni che certamente valgono per le canzoni già inserite in CCG una settimana fa quali “Moviti ferma”, i “Dijeviu di Vurchean” etc della stessa Bordonaro. Non so se le hai presenti (di canzoni ne escono tante ogni giorno e mi rendo conto che non si può stare dietro a tutte).
Ciao Riccardo... non so se è una buona idea "interpellarmi in via preventiva" intanto perché non sono l'unico amministratore e secondo perché non mi piace eleggermi a censore, ancor meno preventivo. D'altra parte è vero che i criteri di inserire o meno una canzone sono stati nel tempo discontinui, incoerenti, a volte direi anche aleatori... ma la politica è sempre stata di inviare e poi discutere.
Al massimo può succedere che una canzone che sia ritenuta off topic finisca alla fine negli extra, il che non vuol dire relegarla o metterla in secondo piano, ma solo ammettere che non rientra negli argomenti principali del sito.
Ma, a mio parere, è sempre meglio avere una canzone in più che una in meno, soprattutto quando si tratta di far conoscere buona musica e interpreti o autori interessanti... quindi ti direi di continuare pure con gli inserimenti che avevi in mente, se hai tempo e voglia. Sicuramente non verranno cestinati.
Trascritte all'ascolto con qualche dubbio.
Rispetto alla versione che fa riferimento diretto a Calley, la versione pubblicata a nome di Sylvia è più generica ma mantiene intatto tutto il messaggio contro la guerra.