e ci sono da fare un paio di lievi correzioni: 1) La versione dei Myrkur è in danese modernizzato (non in svedese) e poi, ad un certo punto, Harpens kraf va corretto in "kraft" (sembra quasi che stiamo a fare la pubblicità della maionese...). Ma quello era un refuso originale mio. Proseguo con il Gautakvæði islandese.
Riccardo Venturi 15/4/2020 - 00:10
GAUTAKVÆÐI: La versione islandese / Icelandic version
Come già accennato, il Gautakvæði [pron. 'göitha'kvaidhi ] , la cupa versione islandese della ballata, si distingue da tutte le altre per il finale tragico. Il suo testo è dovuto ancora al Grundtvig: fu pubblicato nel 1858 nel terzo volume degli Íslenzk fornkvæði (“Antichi canti islandesi”) [Copenaghen, Nordiske Literatur-Samfund; la pubblicazione era iniziata nel 1854]. L'opera fu redatta dal Grundtvig assieme al grande letterato islandese Jón Sigurðsson (1811-1879); le introduzioni, i commenti e gli apparati critici erano redatti in danese, mentre i testi islandesi dei canti e delle ballate (in una grafia arcaizzante e in diversi punti differente da quella dell'islandese attuale, che qui ho mantenuto) non erano accompagnati da alcuna traduzione.
Nel Gautakvæði, il protagonista maschile, Gauti, reca un nome non ignoto (in varie forme:... (continuer)
Bellissima la versione islandese, che mi riservo di rileggere per bene (nel frattempo ho corretto le sviste segnalate); appena ho letto la tua traduzione delle versioni danese e norvegesi ho associato la vibrazione dell'arpa alla voce delle Bene Gesserit in Dune, un suono di comando, l'arpa canalizza un potere magico e credo non sia un caso che sia forgiata nell'oro ed emetta bagliori di luce altrettanto terribili.
Così anche le versioni metallare della ballata hanno in fondo un loro perchè!
Cerco una registrazione del testo islandese- ma non la trovo
ho trovato questo tassello -sempre in Balladspot.com che riconduce la saga di Didrik come fonte originaria delle versioni scandinave e anglosassoni Deor and The Saga of Didrik of Bern
Molto bella la versione di Ælfric, però devo darti una piccola delusione: Ælfric non canta una versione islandese, ma una "versione lindelauvi" in norvegese (nynorsk), solo un po' diversa da quella che è stata data qui. Gauti può essere anche tranquillamente una forma del nome in "neonorvegese". Il tuo commento sulla versione islandese mi sembra arrivato correttamente e "sto tuned" sulla tua pagina. Comunque chissà che non stiamo riscrivendo la storia dell'hard rock scoprendone le radici nel medioevo scandinavo: il magico arpista sembra un remoto avo di Jimi Hendrix...!
Quanto al ragionamento su Gauti, temo che lo farò domani; stasera mi son fatto prendere la mano dalla storia di un fuorilegge anarchico della Val Brembana. Però, chissà, fosse stato nelle Highlands o sullo Scottish Border invece che tra le montagne bergamasche, ci sarebbe stata tirata fuori una bella Child Ballad!
HARPANS KRAFT: La versione svedese / Swedish version
Mi son lasciato per ultima la versione classica svedese, Harpans Kraft, che Erik Gustaf Geijer e Arvid August Afzelius pubblicarono tra il 1814 e il 1817 nella loro grande raccolta di canti popolari, Svenska folk-visor från forntiden (“Canzoni popolari svedesi del remoto passato”). Nella raccolta originale, la ballata ha il n°91, mentre nel rifacimento della raccolta effettuato assieme a Bergström è la n° 75. Nella raccolta di Geijer e Afzelius si hanno soltanto tre versioni della ballata; questa è la versione C, la più lunga e completa (molto simile alla B, entrambe di 18 strofe; la versione A ha dieci strofe). Nella raccolta scientifica moderna delle ballate tradizionali, la monumentale Sveriges Medeltida Ballader [SMB] "Ballate medievali svedesi", pubblicata tra il 1983 e il 2001 dallo Svensk Visarkiv (“Archivio Svedese dei Canti”)... (continuer)
Che fosse la versione norvegese con i nomi cambiati mi era già chiaro -stessa melodia- anche se non capisco quello che dice Ælfric.
Quello che invece vorrei capire è:
La ballata Harpans kraft · Folk & Rackare 1979 - è in svedese, leggo come traduttore Ulf Gruvberg e come compositore Carin Kjellman (che immagino sia femmina) versione identica alla The power of the harp dei Golden Bough, usano lo stesso testo? I Golden Bough hanno preso i Folk & Rackare come modello? E mi rispondo si! Scrive sempre Ian Cumpstey a proposto del mio quesito: Folk och Rackare are not using any of the melodies above for their rendition, but they sing the same omkväde line [(1) Men hjertans allrakäraste hvad sörjen I då?] as in melody No 1.
Melodies
Here are six Swedish melodies for the ballad:
(1) Harpans Kraft (Ahlström No. 137 / Arwidsson No. 149B).
Ian linka anche il testo svedese... (continuer)
leggo in un forum (What is the story behind the song Villemann og Magnhild? (og = and))
Is Villemann a name or does it mean 'wild man'?
e in riferimento a "Wonderful Stories from Northern Lands" by Julia Goddard, with more Wiegand illustrations. (libro digitalizzato e leggibile)
The Wiegand illustration on the Norwegian article is used in Goddard for a story called 'Christin's Trouble', which has a 'Sir Peter' as the harp playing hero, and Christin as the victim (along with her two already captive sisters). http://www.archive.org/stream/wonderfu...'s+Trouble
e qui la storia http://www.archive.org/stream/wonderfu...'s+Trouble
1) Ho specificato che quella cantata da Ælfric era una versione norvegese, perché la avevi presentata come islandese. A tale riguardo, nulla da fare: di versioni islandesi cantate non se ne trovano proprio, almeno in Rete. Ho cercato anch'io impostando in islandese zuppe googliane di Gauti, Magnhild, fiumi, ponti, arpe e quant'altro, ma per ora niente da fare.
2) Sulla questione dei Golden Bough e dei Folk och Rackare: effettivamente la base testuale sembra essere la stessa, ma avrei dei seri dubbi sul fatto che si tratti davvero di una traduzione dall'inglese allo svedese. Piuttosto direi che sono due versioni molto simili, ma indipendenti l'una dall'altra. Quella svedese appartiene al filone dove il protagonista si chiama “Peder” (v. introduzione alla versione classica svedese), mentre in quella scozzese si parla genericamente di un “knight”.... (continuer)
@ Riccardo Venturi
Parecchio materiale da elaborare.. grazie
in pratica ho optato per un'innesto a quattro mani nel Blog Terre Celtiche di tutto quanto, però lo suddivido in più puntate.
Se il pesce-rospo richiama Calderoli, il cavaliere sembra Ritchie Blackmore. L'illustratore lo raffigura nel modo antico di suonare l'arpa, anche se lo strumento è di fantasia, adesso mi ascolto un po' di versioni svedesi tanto che penso
Peccato che ci siano tanti errori di trascrizione.
Provo ad azzardare alcune correzioni. Dove non sono in grado, provo a interpolare. Spero di non introdurre più inaccuratezze di quante intenda correggere.
Innanzitutto, per logica, il titolo dovrebbe essere "Mi’ padre". A capo.
Questo testo è conservato, dattiloscritto, presso l’archivio ANPI di Foiano della Chiana con tanto di timbri e firme che ne attestano l’autenticità e che
lo propongono, un po’, come “versione ufficiale” del canto.
È, come il precedente, impostato sulla linea melodica di “Addio a Lugano”.
E composto di 12 sestine rispetto alle 11 del testo di Ezio Croci con alcune parti quasi identiche ma collocate diversamente del testo.
Rispetto al precedente appare più elaborato quasi a disegnare un’immagine di Licio Nencetti diversa, più emblematica.
Nel documento dell’ANPI di Foiano l’autore è indicato con la dicitura:
“Versi di Orlando Innocenti. Pieve a Socana, Rassina”.
STORIA DEL GIOVANE PARTIGIANO “LICIO NENCETTI” (continuer)
"Musica e Memoria" propone una traduzione italiana differente, cui rinvio, per chi fosse interessato.
Riporto qui alcuni passaggi di commento e note, che mi paiono significativi:
Bob Dylan usa immagini forti e metaforiche per descrivere qui il suo recente passato di convinto combattente senza dubbi nelle battaglie dei primi anni '60 per i diritti civili, la pace, il riscatto degli oppressi. Quegli ideali che gli avevano fatto scrivere celebri e forti canzoni come Masters Of War o altre beffarde prese in giro dell'establishment USA. Non è che avesse cambiato idea e fosse passato dall'altra parte, è che il suo spirito libero rifuggiva dal manicheismo e dalla necessità di irreggimentarsi dietro ad un'idea. Molto moderno come approccio e all'epoca molto poco apprezzato.
"Equality" [quarta strofa] nel senso di parità di accesso all'istruzione, le grandi battaglie per i diritti civili e la... (continuer)
Profetica ovviamente per quel finale del bacillo a forma di manganello.
Ma anche quel chiudersi nelle case e quell'utilizzo dei morti per terrorizzare già deprecato da Foscolo
"
De’ cadaveri il lezzo i supplicanti
Contaminò; nè le città fur meste
D’effigïati scheletri: le madri
Balzan ne’ sonni esterrefatte, e tendono
Nude le braccia su l’amato capo
Del lor caro lattante, onde nol desti
Il gemer lungo di persona morta
"
ed oggi rinnovato da nuove fedi di stampo millenario attraverso la macabra sfilata di camion militari con bare a cui hanno voluto fare assistere anche Firenze quasi un secondo atto dell'altrettanto macabro trasporto del milite ignoto.
Riccardo dici di farla canzone del momento forse
ma almeno mettiamola nel canzoniere coronavirus 2020 ne è ampiamente degna.
luca monducci 16/4/2020 - 06:12
Yersinia pestis fotografato a 200× in fluorescenza.
No, non avevo notato gli mp3, che come i video non sono immediatamente percepibili se non aggiunti a "Commento"...
Allora devo constatare, oltre al ritorno, che sei sempre lo stesso indomito cacciatore di mp3... Io invece ho smesso quando sei scomparso dai radar... non avevo più le tue dritte e poi, nel frattempo, era anche morta, sia in Rete che fisicamente, la mitica miniera di Grooveshark (R.I.P. Josh Greenberg)
Sicchè ho abdicato a contribuire tracce audio e fatico non poco ad estrarre le poche da YouTube, con tutto il lavoro di post-download (tag, gain, equalizzazione e miglioramento).
Pensavo che ti fossi eclissato perchè incazzuso con noi nordici, ma vedo che semmai ti è passata... son contento.
Saluzzi
B.B. 14/4/2020 - 15:18
No, Alex, rassicurati: non sono sparito per avversione indiscriminata nei confronti di voi nordici (anche se alle volte mi prende), ma a seguito di vicende e trambusti personali nient'affatto piacevoli..
Grooveshark andato? Te lo dicevo che ...
Devi andare solo su Ultime scaricabili. Ma non per visualizzarne 50, facciamo un migliaio, così ultime scaricabili
Vuoi un consiglio? Lascia perdere Youtube e da' un'occhiata: in buona parte vanno a 320 Kbps !
Tu intanto avrai inserito milioni di ottimi contributi in mia assenza... se hai mantenuto quel folle ritmo che avevi .. :-))))
Un abbraccio virtuale
Infatti è davvero strano che tu non ti sia accorto.
Ma pago la conseguenza della mia prolungata assenza dal web..
Anni fa mi sarei accorto subito della caducità dei link.
questa poesia, la penultima della Raccolta Steffin (Brecht la chiamò così per ricordare Margarete Steffin, sua preziosa collaboratrice che vi aveva raccolto le poesie da lui scritte tra il 1938 ed il 1941) comprende un’altra strofa, che riporto. Si riferisce al soggiorno di Brecht a Marlebäck, ospite di Hella Maria Wuolijoki (Helme, Estonia, 1886 - Helsinki 1954), scrittrice finlandese nota anche con lo pseudonimo Juhani Tervapää, che fu anche deputata al parlamento per il partito comunista e direttrice della radio finlandese. Dalla collaborazione con lei Brecht trasse Il signor Puntila e il suo servo Matti.
Er achtet gut der schöngehäuften Ähre
Und starker Kreatur, die sich zum Wasser neigt
Doch derer auch, die Korn und Milch nicht nährt.
Er fragt die Fähre, die mit Stämmen fähret:
Ist dies das Holz, ohn das kein Holzbein wäre?
Und sieht ein Volk, das in zwei Sprachen schweigt.
Ciao giorgio e bentornato anche da me. Volevo segnalarti che mi sembra che alcuni di questi link agli mp3 non funzionino piu dopo qualche tempo. Ad esempio questo a me non mi funziona, mentre gli ultimi che hai mandato dallo stesso sito funzionano.
Lorenzo 14/4/2020 - 16:46
Ciao Lorenzo, grande webmastro, ben trovato. Vedo che il sito ora vanta un suo database interno di tracce audio.
Ahi ahi ahi, mi sono accorto anch'io, ohimè, che gli URL di questo sito russo (come di altri) vengono automaticamente modificati onde impedire il download permanente.
Come dicevo ad Adriana di riferirti, dovresti salvare la traccia audio prima che svanisca, tutto qui. :-)
Grazie Giorgio, allora dovrò fare qualcosa per controllare automaticamente tutti questi mp3 altrimenti i link invalidi si accumuleranno inevitabilmente... bisognerà studiare qualcosa. Il database interno al quale ti riferisci è un mirror dove sono salvati gli mp3 ricavati dai video di youtube, fornito da un misterioso collaboratore. Non posso dire di più....
- i link agli mp3 sono più che temporanei, quasi momentanei;
- si accumulano sul sito indirizzi che diventano presto invalidi;
- la fonte è un mirror di mp3 ricavati da YouTube...
mi chiedo: ha un senso? Non bastano i link comunque più durevoli a YouTube, da cui ognuno, se vuole, può scaricarsi in tutta tranquillità le tracce audio?
Non per castrare Giorgio nel giorno della sua resurrezione, maperò...
Secondo me, quanto viene contribuito sul sito deve avere una sua ragionevole durevolezza e fruibilità, sennò non ha molto senso...
giorgio, non ti preoccupare, quando ho tempo escogiterò qualcosa per migliorare il modo di contribuire i link al download, magari specificando una scadenza per link temporanei...
Giorgio, tu sapessi in questo tempo quante volte sei stato evocato...davvero sono contento di risentirti da queste parti. Purtroppo non posso dirti niente per il lavoro che stai facendo con gli mp3 ...ma spero solo che Lorenzo trovi una soluzione a tutto...! Potessi darti una mano lo farei, ma per le questioni tecniche sono uno zero assoluto...un abbraccio a te!
Se non è possibile nel mirror
la soluzione che mi viene in mente è salvare gli mp3 scaricati altrove in posto sicuro. Doppio, triplo lavoro: si tratta di Gigabyte di musica !
Bella questa canzone di Antonio Flores, morto tragicamente molto giovane, che è il padre di Alba, l'attrice che interpreta Nairobi ne "La casa de papel" (e lei gli assomiglia tantissimo!)
Cara Cattia, dopo aver praticamente dormito per 24 ore (caso tipico di "coronaghirus") riprendo la pagina. Ho visto la tua pagina su Harpens Kraft:
The Power of the Harp/Harpans Kraft | TERRE CELTICHE BLOG
e ci sono da fare un paio di lievi correzioni: 1) La versione dei Myrkur è in danese modernizzato (non in svedese) e poi, ad un certo punto, Harpens kraf va corretto in "kraft" (sembra quasi che stiamo a fare la pubblicità della maionese...). Ma quello era un refuso originale mio. Proseguo con il Gautakvæði islandese.