Molto bella la versione di Ælfric, però devo darti una piccola delusione: Ælfric non canta una versione islandese, ma una "versione lindelauvi" in norvegese (nynorsk), solo un po' diversa da quella che è stata data qui. Gauti può essere anche tranquillamente una forma del nome in "neonorvegese". Il tuo commento sulla versione islandese mi sembra arrivato correttamente e "sto tuned" sulla tua pagina. Comunque chissà che non stiamo riscrivendo la storia dell'hard rock scoprendone le radici nel medioevo scandinavo: il magico arpista sembra un remoto avo di Jimi Hendrix...!
Quanto al ragionamento su Gauti, temo che lo farò domani; stasera mi son fatto prendere la mano dalla storia di un fuorilegge anarchico della Val Brembana. Però, chissà, fosse stato nelle Highlands o sullo Scottish Border invece che tra le montagne bergamasche, ci sarebbe stata tirata fuori una bella Child Ballad!
Riccardo Venturi 15/4/2020 - 19:31
HARPANS KRAFT: La versione svedese / Swedish version
Mi son lasciato per ultima la versione classica svedese, Harpans Kraft, che Erik Gustaf Geijer e Arvid August Afzelius pubblicarono tra il 1814 e il 1817 nella loro grande raccolta di canti popolari, Svenska folk-visor från forntiden (“Canzoni popolari svedesi del remoto passato”). Nella raccolta originale, la ballata ha il n°91, mentre nel rifacimento della raccolta effettuato assieme a Bergström è la n° 75. Nella raccolta di Geijer e Afzelius si hanno soltanto tre versioni della ballata; questa è la versione C, la più lunga e completa (molto simile alla B, entrambe di 18 strofe; la versione A ha dieci strofe). Nella raccolta scientifica moderna delle ballate tradizionali, la monumentale Sveriges Medeltida Ballader [SMB] "Ballate medievali svedesi", pubblicata tra il 1983 e il 2001 dallo Svensk Visarkiv (“Archivio Svedese dei Canti”)... (continuer)
Infatti è davvero strano che tu non ti sia accorto.
Ma pago la conseguenza della mia prolungata assenza dal web..
Anni fa mi sarei accorto subito della caducità dei link.
questa poesia, la penultima della Raccolta Steffin (Brecht la chiamò così per ricordare Margarete Steffin, sua preziosa collaboratrice che vi aveva raccolto le poesie da lui scritte tra il 1938 ed il 1941) comprende un’altra strofa, che riporto. Si riferisce al soggiorno di Brecht a Marlebäck, ospite di Hella Maria Wuolijoki (Helme, Estonia, 1886 - Helsinki 1954), scrittrice finlandese nota anche con lo pseudonimo Juhani Tervapää, che fu anche deputata al parlamento per il partito comunista e direttrice della radio finlandese. Dalla collaborazione con lei Brecht trasse Il signor Puntila e il suo servo Matti.
Er achtet gut der schöngehäuften Ähre
Und starker Kreatur, die sich zum Wasser neigt
Doch derer auch, die Korn und Milch nicht nährt.
Er fragt die Fähre, die mit Stämmen fähret:
Ist dies das Holz, ohn das kein Holzbein wäre?
Und sieht ein Volk, das in zwei Sprachen schweigt.
Riccardo Gullotta