Nell'intro... racconte, al posto di raccolte... ve la dice lunga sull'effetto che mi fanno la Bardot e il rum...
Initiales B. B. 1/4/2020 - 20:37
Nonostante questa foto di B.B. nue au soleil me la faccia risultare quasi simpatica, anche per il coraggio di sfidare quelle costrizioni borghesi come il costume intero...
poi leggo cose del genere e mi viene naturale di mandarla a quel paese insieme alle su' foche:
Elle déclare dans Le Parisien : « Mon meilleur moment politique, ce fut lorsqu’à 24 ans, en 1958 : j’ai voté pour la première fois de ma vie, pour le général de Gaulle », faisant sans doute référence au référendum établissant la Cinquième République
Mariée en 1992 avec Bernard d'Ormale, conseiller de Jean-Marie Le Pen, elle apporte son soutien à Catherine Mégret, candidate FN à l'élection municipale partielle de 1997 à Vitrolles. En 1999, Brigitte Bardot affirme partager « certaines idées du FN, notamment contre la forte immigration en France », tout en déclarant réfuter « d'autres choses […], comme l'avortement », pour lequel... (continuer)
Miii, Lorenzo, mi politicizzi anche Brigitte Bardot!!!
Eccheppalle!
L'essere umano e l'artista non coincidono mai, e su queste pagine ce ne sono già parecchi che non coincidono proprio, senza bisogno di precisazioni biografiche specifiche sulla B.B...
Le foche poverine non hanno nessuna colpa... però ho sempre diffidato di quelli che sono tanto sensibili alla sofferenza animale e poi se ne fregano della sofferenza umana... su questo argomento è una delle poche volte che mi sono trovato d'accordo con Papa Francesco.
non ho ben capito cosa c'entra la guerra col testo di questa canzone....a dire il vero non ho nemmeno ben capito di cosa parla, so solo che è molto bella come sound.
Con la traduzione di questa canzone sono completate le canzoni di Gaston Couté presenti nel sito. Seguirà, a suggello dell'iniziativa realizzata in questo mese per tutti assai complicato, un apposito post sul blog del sito.
Maperò, se proprio dovete postare delle foto della B.B., che sia almeno maggiorenne e un po' discinta, sennò mi sento pedofilo, non mi aiuta nell'isolamento e mi deprimo ulteriormente...
A proposito di animaletti, BB (quello vecchio e brutto, non quella di 17 anni): ieri mattina, sull'Argin Grosso (cioe' a 100 metri da casa mia) c'era il pastore con 15 caprette che brucavano l'erba. Che i tuoi famosi valligiani siano arrivati pure a casa mia...?? Solo che il pastore aveva l'aria assai poco occitana, e invece parecchio albanese-montenegrina-greco-balcanica....
Chiedo scusa al Webmastro. Per farmi perdonare, dedico a tutti una famosa scena da un altrettanto famoso film; la scena, peraltro, si svolge precisamente nelle stesse strade del Vicolo del Panico. Ma proprio le stesse!
This is for the people of Santiago and Quito and Jaffa and Rio and La Paz and New York and Baghdad and Budapest and everywhere else the man means us harm.
THE RIGHT TO LIVE IN PEACE (continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 1/4/2020 - 17:13
Come Pete Townshend degli Who, Roger Waters dei Pink Floyd ha perso il padre in guerra.
Mio padre Giovanni l’ha subita sei lunghi anni e non so come abbia fatto a tornare vivo. “Figlio di umile e onesto contadino”, come diceva sempre, era talmente povero che ha visto il primo paio di scarpe nuove quando s’e’ arruolato. Tante decorazioni “al merito” ma, tutte le volte che davano un film di guerra in TV, si alzava e se ne andava. Gli e’ anche toccato seppellire i compagni con i quali aveva cenato la sera prima. Con quale stato d’animo, lo potete immaginare.
Infine, lo Stato lo ha promosso ufficiale, ma con una pensione inferiore al modesto stipendio che percepivo.
Aveva un fratello, provetto ballerino. Era biondo, occhi azzurri e faceva strage di cuori. È partito per la campagna di Russia e non è mai più tornato.
Mio padre non ha conosciuto il padre. È tornato dalla prima guerra mondiale... (continuer)
Sto cercando di delineare un primo schema di massima sulla ballata di Lady Maisry, non che si sia altro da aggiungere alle note e ai commenti già riportati qui, ma ho trovato una versione che mi è molto piaciuta ad opera di due musicisti nonchè folkloristi scozzesi Lucy Pringle e Chris Wright, ma per quanto mi piaccia accento e dialetto scozzese non riesco a trascrivere il testo semplicemente dall'ascolto. Nel frattempo segnalo la versione
per chi avesse sotto mano altri riferimenti
Cattia Salto 1/4/2020 - 09:41
Questa altra versione da parte di un grande interprete della musica antica, John Langstaff, inizia da metà ballata circa, l'amante mandato a chiamare arriva quando Maisry è già morta. Non sappiamo nulla dell'antefatto che ha portato alla morte della dama.
La versione viene da "One Hundred English Folksongs" riportata da Cecil J. Sharp (1916) che per l'appunto omette l'inizio della tresca, il rifiuto della dama di sposarsi con dei pretendenti scozzesi e la decisione della famiglia di mandarla al rogo.
Bonny Susie Cleland
Ovvero l'adattamento della ballata ambientata a Dundee, in cui la protagonista si chiama Susy, riportata da William Motherwell (Minstrelsy, Ancient and Modern 1827): la versione di Jean Redpath è diventata uno standard, la melodia del ritornello mi ricorda vagamente Loch Lomond.
In questa versione non si menziona nessun "fatto compiuto" (sesso) o "frutto del peccato" (figlio illegittimo) sembra più l'ostinata testardaggine di una figlia innamorata di uno straniero che non si vuol sottomette alla patria potestà. Nelle ballate tradizionali, è risaputo, il fin amor è considerata una malattia grave che porta morte e distruzione.
La ballata è una warning song che istruisce le bambine a non disubbidire ai genitori. Sebbene sia stata ipotizzata una relazione tra la Dama e la Stregoneria a mio avviso è un'ipotesi azzardata, forse memore della lettura liceale del libretto "Sante... (continuer)
Nerico-Merigo non andò in America per effettivo bisogno. (…)
Lui, figlio giovane, non sposato, un po’ socialista, un po’ insofferente, che non mandava giù il fatto di non poter adoperare il calessino del padre. Il calessino, non il brozzo o il carro, come un’auto sportiva: lite al coltello, con minaccia di diseredare, e invito a portarseli dietro al camposanto, il calessino e i soldi e le macine e il fiume e tutto. E via in America. (…)
Tracce d’America rimasero fino alla sua morte; non solo nella forza del tronco, acquisita in mina a spicconate, che avevano trasformato il ragazzino della prima foto in un uomo che alzava a due mani un sacco da un quintale di grano, ed era già verso i settanta (“pòra gioventù!”, disse a me che non ero capace).
Tracce leggere di un rasoio di sicurezza Gillette, scatole da sigari vuote, l’abitudine, smessa, di appoggiare i piedi sul tavolo dopo mangiato,... (continuer)