La canzone che pubblicate come prima è parecchio guasta; quella che corrisponde alla scrittura originale di Ignazio Buttitta è quella che mettete per ultima (da Lu trenu di lu suli, edizioni Avanti!, 1963).
Quandoo scrivete 'musica originale di Otello Profazio' non tenete conto di altre - e più importanti sostengo io - interpretazioni, prima fra tutte quella di Cicciu Busacca che di Buttitta è stato il più genuino interprete (vedi Lamentu ppi la morti di Turiddu Carnivali, Lu trenu di lu suli etc.). Profazio - a mio parere - produce una melassa dolciastra e indigeribile; e cosa c'entra il filmato che accompagna il canto?
Anche la parte 'storica' lascia parecchio a desiderare: prima di scrivere qualunque cosa io andrei a consultare un po' di testi di storici Renda, Lupo, Mangiameli) che hanno sviscerato il caso Portella in tutti i suoi aspetti sulla base delle fonti e non delle supposizioni... (continuer)
Francesco 'Ciccio' Giuffrida 9/3/2020 - 20:47
Sicuramente questa pagina ha bisogno di essere risistemata, anche accogliendo le giuste osservazioni di Francesco Giuffrida. Intanto ho spostato il video con l'interpretazione di Profazio piu in basso, certamente le immagini non sono adatte all'argomento. Non ho trovato però un video dell'interpretazione di Cicciu Busacca
La pagina risale addirittura al 2008. La iniziai io senza lanciarmi in particolari commenti storici. Poi venne presa in mano da Giorgio, siciliano doc (sparito dai radar ormai anni fa, forse disturbato da un certo "nordismo" imperante), e mi feci da parte.
Sicuramente la pagina va ripresa e ristrutturata, ma non mi pare che trasudi di commenti neoborbonici (anzi, manca proprio di un'introduzione organica), mentre quella dei Del Sangre su Salvatore Giuliano è un'altra canzone, pur presente in questo sterminato sito, di cui si dice fin dalla prima riga dell'introduzione che è controversa...
Quindi saluto le osservazioni impietose di Francesco 'Ciccio' Giuffrida ma prima di definirle integralmente giuste ci rifletterei ancora un attimo e farei qualche riscontro, visto che sono pure passati 12 anni e tanto tempo fa non si era, nessuno di noi, molto organizzati e rigorosi come (forse) si riesce ad essere un po' di più oggi.
Quindi, per cominciare, invocherei i "Lavori in corso"
Per cominciare, ai versi di Buttitta forse ogni cantastorie e cantautore ci ha messo la sua musica... Non so chi sia stato il primo, ma scopro ora che per i Taberna Mylaensis si tratta di Luciano Maio.
Su Discogs, il disco più risalente dove il brano compare è comunque quello di Otello Profazio intitolato "Profazio Canta Buttitta - Il Treno Del Sole", datato 1964.
Il nome per esteso della band è Original Harmony Ridge Creekdippers.
La moglie di Mark Olson (ex Jayhawks) si chiama Victoria, e non Vicroeia Williams, ed è affetta da sclerosi multipla diagnosticata nel 1992.
Nel 2015 Victoria si è procurata diverse lesioni gravi, cadendo a seguito di una complicazione neurologica... Siccome il sistema sanitario statunitense non è gratuito (o quasi) e universale come da noi, la Sweet Relief Musicians Fund ha dovuto attivarsi per raccogliere soldi per affrontare le cure del caso...
Mi immagino, se il COVID19 dovesse diffondersi anche negli States, quanti potranno permettersi diagnosi e cure?
Bellissima!
Grazie INSCO per essere sempre così cinico, cattivo, spietato e vero...
Non ti hanno mai proposto di fare l'Admin delle CGG/AWS? Nooo?!? Strano... Sono tutti perfidi!...
Forse nessuno lo ricorda più ma sorprendentemente i MALICORNE, che oramai erano il loro stesso fantasma e non esistevano veramente più, volendo promuovere quello che (anche se allora non si sapeva) era in effetti il primo disco solista di Gabriel Yacoub, fecero una serie di concerti dove in scaletta interpretavano anche Biko. Se ne trova testimonianza pure in rete.
Maria (GAC) dedica per l’otto marzo.
Questa splendida canzone voglio dedicarla a questa festa della donna, caduta in un momento problematico per questo Paese ancora così tanto machista. È una canzone originariamente portoghese del repertorio della GAC (letteralmente Gruppo di Azione Culturale), nei cui dischi l’ho sentita, non so chi l’ha scritta ma credo vi fosse lo zampino di José Mário Branco, che ne ha fatto parte. Qualche tempo fa l’ho riscritta in italiano, ma non l’avevo mai cantata.
Trovo bello e forte il testo, ma soprattutto meravigliosa la melodia, così semplice e al contempo misteriosa, dolce come ogni grande canzone di lotta.
Un documento incredibile: Georges Brassens interpreta Le Déserteur durante una trasmissione di Radio-Montpellier, nel 1956.
8/3/2020 - 14:37
Ma è fantastico!!! Anche con tutti gli "incidenti" da esecuzione improvvisata! Ho visto che il video è stato postato su Youtube molto di recente (è dell'estate scorsa).Un bellissimo regalo per tutti! Grazie!
È bello trovare delle similitudini con La Caccia Ai Lupi di Volodja. Nella mia fantasia questi due giganti della canzone si saranno anche incontrati a bere insieme nell'immensità.