Yehuda Poliker è uno degli artisti che ha plasmato la musica popolare israeliana a partire dagli anni ’80. Ha iniziato la carriera come leader del gruppo rock Benzin per poi continuare da solista, ma collaborando sempre con Ya’ackov Gilad, autore di testi e anch’egli membro dei Benzin. Poliker e Gilad sono rappresentanti della prima generazione di israeliani figli dei sopravvissuti all’Olocausto. Il padre di Poliker, un ebreo greco di Salonnicco fu deportato, ma cinquanta membri della sua famiglia morirono nei campi nazisti.
La madre di Gilad, Halyna Birenbaum, venne deportata a 15 anni e sopravvisse per un puro caso alle camere a gas. Nel 1988 i due lavorarono insieme all’album Efer VeAvak (Cenere e polvere), che oggi è considerato uno dei più importanti e influenti dischi della scena musicale israeliana. La raccolta è una riflessione sulla Shoah e di chi è cresciuto all’ombra del trauma... (continuer)
B.B. 14/3/2020 - 15:11
Grazie Riccardo, per la traduzione.
Ci sarebbe ancora da approfondire la paternità del testo, che Mariani nel suo articolo parla di una figura importante, quella di Władysław Szlengel...
La poesia originale in polacco di Władysław Szlengel Władysław Szlengel's original poem in Polish
Le poème originel en polonais de Władysław Szlengel Władysław Szlengelin alkuperäinen puolankielinen runo
In questo caso direi di no, dato che la canzone in ebraico di Poliker a cui è intestata la pagina è leggermente diversa (anzi, leggermente "ampliata") rispetto alla poesia originale di Szlengel. Ovviamente ok per la ristrutturazione, già in atto del resto, e per la debita importanza alla poesia originale. Saluszcz!
è un flauto dolce contralto, quello tenore è anche più lungo, quello che ti obbligano a suonare alle medie è soprano. Comunque ricorda che le dimensioni non contano, l'importante è saperlo suonare.
Io l'ho sempre detto: quel mio antenato Anonimo del XIV Secolo che si guadagnava il pane facendo il "negro" per vari artisti (tra i quali messer Giovanni Boccaccio), ci aveva del talento, ci aveva!
L'Anonimo Toscano del XXI secolo 14/3/2020 - 18:50
«This Train (Bound for Glory)” (Questo treno è diretto verso la gloria) è una canzone gospel che fa parte della tradizione della musica Usa; le sue versioni discografiche più celebri sono forse quelle di Johnny Cash e Woody Guthrie. Il duo folk femminile statunitense, paladino delle lotte per i diritti di gay e lesbiche, nel 1994 decise di rivedere questo brano.
Il treno cantato qui non è più quello dell’inno religioso che trasporta i virtuosi e i convertiti verso la salvezza, ma diventa il treno della morte diretto ai campi di sterminio che trasporta «zingari, omosessuali e la stella di Davide». Anche questo però, a suo modo, è un viaggio verso la gloria. Le vittime viaggiano verso l’eternità, gli assassini verso l’ignominia della storia: «Questo treno porta mia madre. Questo treno porta mio padre. Questo treno porta mia sorella. Questo treno porta mio fratello. Questo treno è diretto verso la gloria».
(Guido Mariani, su Il Manifesto)
Immaginate che il contagio del coronavirus si estenda in Europa in maniera incontrollata mentre nel continente africano, per le condizioni climatiche, non abbia alcuna incidenza. Terrorizzate, le famiglie europee scapperanno dalla malattia in maniera isterica, verso la frontiera africana. Proveranno a attraversare il mare dallo Stretto di Gibilterra, si lanceranno in imbarcazioni precarie dalle isole greche e la costa turca.
Inseguiti dall'ombra di una nuova peste mortale proveranno a mettersi in salvo, spinti dalla necessità. Però arrivati sulla costa africana gli stessi recinti che hanno alzato, gli stessi controlli violenti e frontiere inespugnabili invertiranno il potere frenante. Le forze dell'ordine nordafricane spareranno contro gli occidentali senza pietà, gli grideranno: vai a casa tua, lasciaci in pace, non vogliamo la tua malattia, la tua miseria, la tua necessità....
Considerando la tua altezza, 1 mt a distanza (in verticale) ci stai comunque, casomai quelli sotto di te non sono protetti, che sì sa lo sputacchio, segue l'inesorabile forza di gravità...
Dq82 13/3/2020 - 18:56
Vista la gente che c'era in giro, ho calcolato di avere tenuto una distanza minima di 215 metri...
In occasione del flashmob sonoro durante l'epidemia di coronavirus, il webmaster e flautista della Piccola Orchestrina del Costo Sociale si esibisce in una versione un po' approssimativa dell'Internazionale (o forse era La Virale) sul balcone di casa...
Un condominio intero di Bologna canta "Bella Ciao" alle finestre e sui terrazzi. 13 marzo 2020.