Salve Sono Daniele shook
O meglio oggi solo Daniele, shook è un piacevole ricordo. Il 45 giri fu inciso in Italiano e Spagnolo. Se volete un contatto potete chiedere l'amicizia su Facebook. Danny Trabattini. Grazie
Lorenzo, grazie per l’attenzione. Mi sembrava che il folk di una minoranza (che come la maggior parte delle minoranze ha subito violenze e repressioni, in quella zona i valdesi) o delle culture non “egemoniche” (es. celtica etc.etc.) rientrasse nelle tematiche del sito.
Comunque sia, non ho nulla in contrario a spostarla tra gli extra.
d’une chanson francoprovençale – Li Sounalhé – Anonyme – transcription : Enrica Vottero – 2003
C’est une chanson en francoprovençal (graphie à préférer à franco-provençal), la langue du sous-groupe Galloroman qui comprend la langue d’oïl et l’occitan. Bien qu’elle ait de nombreuses affinités, elle se distingue de ces dernières. En Italie, c’est la langue d’une minorité, résidant dans le Val d’Aoste et dans les vallées piémontaises du sud, protégée par la loi.
Les paroles de la chanson ont été adaptées à une mélodie antérieure, apparemment dans la tradition de l’église vaudoise. Nous devons à Mme Enrica Vottero sa redécouverte. Elle faisait en effet partie du répertoire de son père, violoniste. Il faisait partie d’un groupe d’amis qui, dans cette région des vallées, s’appelaient « li sounalhé », les musiciens.
[Riccardo Gullotta]
Dialogue Maïeutique
Voici, Lucien l’âne mon ami, une chanson... (continuer)
»Tyttäreni Rebecca oli vasta syntynyt, kun eräänä yönä istuin katselemassa häntä. Aamun sarastaessa kirjoitin sitten tämän laulun siitä, mitä ajattelin hänen tulevaisuudestaan.«
Nel 1969 la polizia della dittatura arrivò a Carlos Marighella grazie alle informazioni della CIA, a soffiate e, infine, agli arresti e alle torture inflitte ad un gruppo di frati domenicani che collaboravano con la resistenza.
Il 4 novembre del 1969, molti agenti del Departamento de Ordem Política e Social, coordinati dal funzionario Sérgio Fernando Paranhos Fleury (uno degli organizzatori degli squadroni della morte), tesero l'imboscata a Carlos Marighella, che non ebbe davvero nemmeno tempo di difendersi.
Non fu una sparatoria, ma una fucilazione.
Il volume di fuoco fu talmente intenso che i colpi raggiunsero anche un paio dei poliziotti coinvolti nell'azione e un passante.
Oltre a Marighella, che fu finito a distanza ravvicinata, si contarono altri due morti.
Chiedo scusa per il luogo comune, ma è bene ricordare che molti hanno dimenticato il significato vero del Natale. E pure il bue e l’asinello.
Non me la sento di sparare a zero contro questa festività, non mi sembra giusto. Gesù di Nazareth scelse di essere povero tra i poveri...
Caro sergio falcone, qui si è sempre sparato sul SS Natale ad altezza uomo (siamo pieni di contraddizioni!)...
Mi basti ricordare allegre canzoncine come The Most Offensive Song Ever
E poi il povero Gesù, quando nacque, che ne sapeva che gli umani lo avrebbero servito in spezzatino?
Povero Cristo!
Io lo amo, ma credo che perse il suo tempo, oltre che la salute...
Qualsiasi altro extraterrestre non avrebbe fatto i suoi errori...
Io sto con lo xenomorfo di Alien, un solo obiettivo, minimale, pratico, raggiungibile: distruggerci tutti, non salvarci.
In fondo lo xenomorfo è più simile al Dio biblico, il Cristianesimo ha edulcorato il Testamento.
Da un po’ di tempo a Torino, città nella quale abitiamo, succede una cosa fiabesca: i bambini li portano le cicogne. Almeno tutti quelli nati intorno al 2014-2015, quelli che vanno all’asilo e che ci andavano fino a due anni fa.
I genitori di questa leva, dopo un romantico findanzamento e lunghe passeggiate mano nella mano al Valentino lungo le sponde del Po, hanno espresso un desiderio all’universo e dopo 9 mesi ecco recapitato l’amato fagottello.
A missione compiuta, le cicogne vanno a riposarsi presso l’apposito centro a loro dedicato a Racconigi, che mo ho capito perché sta là.
A Torino non si scopa più.
Quindi se c’avevate fatto un pensierino, levatevelo subito dalla capoccia e andate a Milano, così i torinesi se incazzano ancora de più, che quella storia del Salone del Libro ancora la masticano male. Però aspettate che torni almeno... (continuer)
Abbiamo più che raddoppiato l'obiettivo dei 5.000 euro per produrre il cd dedicato a Ivan Della Mea... e per festeggiare pubblichiamo questo nuovo video con "Io so che un giorno" Alessio Lega canta Ivan Della Mea, prodotto da Archivi della Resistenza, regia di Maurizio Barbagallo.
La campagna va avanti... avete ancora 57 gg. per diventare uno dei coproduttori del progetto!