Ich wund’re mir über gar nichts mehr
An der Haltestelle steh’ ich oft da,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 6/9/2019 - 21:15
Parcours:
La Grande Guerre (1914-1918)
علَى هَذِهِ الأَرْض
ʿalā haḏihi alʾarḍ
Poesia /شعر / A Poem by / Poésie :
Maḥmūd Darwīsh /محمود درويش
Musica /موسيقى / Music / Musique /
Symphony Arabica
Interpreti / مطرب / Performed by / Interprétée par /
Shādiyah Manṣūr /شادية منصور
Da Il Manifesto del 22/7/2016:
…Per il ministro della difesa israeliana, Avigdor Lieberman, le poesie di Darwish sono paragonabili al “Mein Kampf” di Adolf Hitler. Dalla parte di Lieberman si è schierata la ministra della cultura, Miri Regev, che ha parlato di «pazzia» ed esortato la radio dell’esercito a dare spazio a poeti ebrei nazionalisti. La radio delle Forze Armate, ha proclamato Regev, «non può permettersi di glorificare Mahmoud Darwish che non era un israeliano, le sue poesie non sono israeliane e vanno contro i valori fondanti della società israeliana».
No comment
Poesia /شعر / A Poem by / Poésie :
Maḥmūd Darwīsh /محمود درويش
Musica /موسيقى / Music / Musique /
Symphony Arabica
Interpreti / مطرب / Performed by / Interprétée par /
Shādiyah Manṣūr /شادية منصور
Da Il Manifesto del 22/7/2016:
…Per il ministro della difesa israeliana, Avigdor Lieberman, le poesie di Darwish sono paragonabili al “Mein Kampf” di Adolf Hitler. Dalla parte di Lieberman si è schierata la ministra della cultura, Miri Regev, che ha parlato di «pazzia» ed esortato la radio dell’esercito a dare spazio a poeti ebrei nazionalisti. La radio delle Forze Armate, ha proclamato Regev, «non può permettersi di glorificare Mahmoud Darwish che non era un israeliano, le sue poesie non sono israeliane e vanno contro i valori fondanti della società israeliana».
No comment
علَى هَذِهِ الأَرْض [1]
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Gullotta 6/9/2019 - 19:36
Parcours:
Exil et exiliés, L'Holocauste palestinien
Prendimi le mani
2018
Controumano
"Prendimi le mani" è la descrizione della desolazione che può lasciare una guerra. Nello specifico, viene analizzata la guerra di Vukovar del 1991, quando l'armata Jugoslava, con l'appoggio dei paramilitari serbi, mise sotto assedio la città croata.
L'attenzione è rivolta sugli strascichi che la guerra si porta dietro, agli Innocenti che subirono le atrocità e ai sopravvissuti, che sono testimonianza vivente del male dell'uomo.
Prendimi le mani sotto la terra. Le vittime chiedono umanità, tendendo le loro mani, nella speranza che qualcuno le stringa, in nome di quella umanità che ci lega, nella speranza che tutto ciò possa non ripetersi.
Controumano
"Prendimi le mani" è la descrizione della desolazione che può lasciare una guerra. Nello specifico, viene analizzata la guerra di Vukovar del 1991, quando l'armata Jugoslava, con l'appoggio dei paramilitari serbi, mise sotto assedio la città croata.
L'attenzione è rivolta sugli strascichi che la guerra si porta dietro, agli Innocenti che subirono le atrocità e ai sopravvissuti, che sono testimonianza vivente del male dell'uomo.
Prendimi le mani sotto la terra. Le vittime chiedono umanità, tendendo le loro mani, nella speranza che qualcuno le stringa, in nome di quella umanità che ci lega, nella speranza che tutto ciò possa non ripetersi.
le anime dalla città sono migrate al nord oltre la frontiera le stazioni oltre la fretta
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 6/9/2019 - 19:03
Parcours:
Guerre des Balkans dans les années 90
L'inizio è il confine
2018
Controumano
Il tema immigrazione oggi è più attuale che mai, ma la prospettiva, differente in ognuno di noi
spesso tralascia ciò che conta veramente: l'uomo.
In "L'inizio è il confine" il tema immigrazione è analizzato e raccontato con gli occhi di un
migrante. Una prospettiva insolita, che mostra la colpevole leggerezza su temi tanto delicati,
quanto la mancanza di umanità che sempre più contraddistingue la quotidianità collettiva.
Controumano
Il tema immigrazione oggi è più attuale che mai, ma la prospettiva, differente in ognuno di noi
spesso tralascia ciò che conta veramente: l'uomo.
In "L'inizio è il confine" il tema immigrazione è analizzato e raccontato con gli occhi di un
migrante. Una prospettiva insolita, che mostra la colpevole leggerezza su temi tanto delicati,
quanto la mancanza di umanità che sempre più contraddistingue la quotidianità collettiva.
il giorno che pioverà’ non potrai nasconderti siamo case in mezzo agli alberi carta bianca sopra banchi inutili
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 6/9/2019 - 19:01
Ninna nanna (per il caro / armato)
[1979]
Nell'album "Superivan"
"... Il disco si chiude con “Ninna Nanna (Per il Caro Armato)”, una suadente ballata pastoral-pacifista come sempre inzuppata dai vocalizzi sopra le righe e un altro mezzo quintale di doppi sensi.
Tirando le somme, pur con i suoi piccoli difetti, “Superivan” rimane uno dei migliori prodotti non solo del Cattaneo più ispirato e geniale, ma della musica pop italiana alla fine degli anni settanta, confermando il nostro Ivan come un autore attento, originale, abile nell’uso di sonorità orecchiabili ma non facilotte e, specialmente, provocatore senza scadere nell’oscenità o nella gaiezza farlocca e fine a se stessa. Da lì in poi non gli rimarrà molto da dire, quindi goderselo diventa praticamente un imperativo. Da recuperare." (dalla recensione di Damien & Vittorio “Vikk” Papa su Orrore a 33 giri)
Nell'album "Superivan"
"... Il disco si chiude con “Ninna Nanna (Per il Caro Armato)”, una suadente ballata pastoral-pacifista come sempre inzuppata dai vocalizzi sopra le righe e un altro mezzo quintale di doppi sensi.
Tirando le somme, pur con i suoi piccoli difetti, “Superivan” rimane uno dei migliori prodotti non solo del Cattaneo più ispirato e geniale, ma della musica pop italiana alla fine degli anni settanta, confermando il nostro Ivan come un autore attento, originale, abile nell’uso di sonorità orecchiabili ma non facilotte e, specialmente, provocatore senza scadere nell’oscenità o nella gaiezza farlocca e fine a se stessa. Da lì in poi non gli rimarrà molto da dire, quindi goderselo diventa praticamente un imperativo. Da recuperare." (dalla recensione di Damien & Vittorio “Vikk” Papa su Orrore a 33 giri)
Ninna nanna, ninna nanna nai na na
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 6/9/2019 - 18:16
Афганистан
Un'altra canzone sulla guerra Russo-Afgana
Пришёл приказ, и по приказу мы встаем
(continuer)
(continuer)
envoyé par Donatella Leoni 6/9/2019 - 15:57
אינקובטור
Inkubator [Incubator]
[1981]
Testo / טעקסט / Lyrics / Paroles :
Danny Dotan / דני דותן
Musica / מוזיק / Music / Musique :
Eli Abramov / אלי אברמוב
סרט / Film /Movie / Film /
Valzer con Bashir / ואלס עם באשיר / Waltz with Bashir / Valse avec Bachir :
Ari Folman / ארי פולמן
Interpreti / זמרן / Performed by / Interprétée par :
Clique / הקליק
Album / אלבום :
Ima Ani Lo Rotze Lehigamel / אמא אני לא רוצה להיגמל / Mother I don't want to be weaned
Premessa
Una damnatio memoriae o una conventio ad tacendum ? Questa canzone fu pubblicata nel 1981, traccia #6 dell’album citato. Fu rilanciata ventisette anni dopo come parte della colonna sonora del film Valzer con Bachir,ma è come scomparsa dalla circolazione. Basta fare una ricerca su google per rendersene conto. Soltanto pochissime fonti ne citano il nome en passant, in relazione alla colonna sonora di Valzer con Bachir. E’ vano esplorare... (continuer)
[1981]
Testo / טעקסט / Lyrics / Paroles :
Danny Dotan / דני דותן
Musica / מוזיק / Music / Musique :
Eli Abramov / אלי אברמוב
סרט / Film /Movie / Film /
Valzer con Bashir / ואלס עם באשיר / Waltz with Bashir / Valse avec Bachir :
Ari Folman / ארי פולמן
Interpreti / זמרן / Performed by / Interprétée par :
Clique / הקליק
Album / אלבום :
Ima Ani Lo Rotze Lehigamel / אמא אני לא רוצה להיגמל / Mother I don't want to be weaned
Premessa
Una damnatio memoriae o una conventio ad tacendum ? Questa canzone fu pubblicata nel 1981, traccia #6 dell’album citato. Fu rilanciata ventisette anni dopo come parte della colonna sonora del film Valzer con Bachir,ma è come scomparsa dalla circolazione. Basta fare una ricerca su google per rendersene conto. Soltanto pochissime fonti ne citano il nome en passant, in relazione alla colonna sonora di Valzer con Bachir. E’ vano esplorare... (continuer)
אינקובטור[1]
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Gullotta 6/9/2019 - 13:03
Parcours:
Bandes sonores de films contre la guerre
Giochi d'insetti
[1975]
Nell'album "UOAEI"
Nell'album "UOAEI"
O fragile folla solitaria per strada
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 5/9/2019 - 13:34
Lo sciopero del Sole
Album: Iniziali bì-bì (1998)
Una filastrocca ecologista in cui già più di vent'anni fa la Bandabardò sottolineava la totale indifferenza dei politici (e chi sarà mai quell'uomo del miracolo dalla televisione?) ai temi ambientali. Il sole, indignato e stanco perché l'aria si è fatta ormai irrespirabile, lascia tutti e se ne va...
La canzone è stata recentemente riarrangiata e risuonata con gli strumenti creati dalla Gaudats Junk Band (GJB), band che realizza e utilizza esclusivamente strumenti costruiti con rifiuti e materiale di riciclaggio, ispirata alla politica dello “zero waste” e ai principi e progetti di Rossano Ercolini (premio Goldman 2013, il 'nobel' per l'ambiente).
Una filastrocca ecologista in cui già più di vent'anni fa la Bandabardò sottolineava la totale indifferenza dei politici (e chi sarà mai quell'uomo del miracolo dalla televisione?) ai temi ambientali. Il sole, indignato e stanco perché l'aria si è fatta ormai irrespirabile, lascia tutti e se ne va...
La canzone è stata recentemente riarrangiata e risuonata con gli strumenti creati dalla Gaudats Junk Band (GJB), band che realizza e utilizza esclusivamente strumenti costruiti con rifiuti e materiale di riciclaggio, ispirata alla politica dello “zero waste” e ai principi e progetti di Rossano Ercolini (premio Goldman 2013, il 'nobel' per l'ambiente).
Un giorno venne il sole e disse: "e così sia!
(continuer)
(continuer)
4/9/2019 - 23:47
Parcours:
Guerre à la Terre
Dadadidattico (Canti corali per le scuole medie)
[1977]
Nell'album "Primo, secondo e frutta (Ivan compreso)"
Nell'album "Primo, secondo e frutta (Ivan compreso)"
Sul ponte di Bassano
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 4/9/2019 - 21:51
Bambinanarchia
[1978]
Parole e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Piero Finà
Album / Albumi: Anghingò
Parole e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Piero Finà
Album / Albumi: Anghingò
Uno, due, anghingò
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alberto Scotti 4/9/2019 - 19:42
Haunted Ocean
segnalazione tecnica
Non riesco a porre a sinistra il testo ebraico rispetto a quello arabo.Stessa cosa é avvenuta per il precedente Boaz and the dogs.
Potete rimediare oppure é una mia pignoleria ?
salutoni
Riccardo Gullotta
Non riesco a porre a sinistra il testo ebraico rispetto a quello arabo.Stessa cosa é avvenuta per il precedente Boaz and the dogs.
Potete rimediare oppure é una mia pignoleria ?
salutoni
Riccardo Gullotta
30/8/2019 - 20:49
Re Gilardin
anonyme
La si trova anche come numero 26 nella raccolta "Canti Monferrini" dell'alessandrino G. Ferraro oltre che ne "I Canti popolari del Piemonte" di C. Nigra dove questa ballata reca il numero 21 e il nome "Morte occulta". La vicenda è più o meno sempre quella anche se il protagonista varia spesso nome: Re Carlin, Re Luis, Re Rinald, Re Luigi, Re Rinaldo, Conte Angiolino...
La ricordo interpretata anche da La Macina dell'amico Gastone Pietrucci nella versione maceratese incisa nel loro quarto LP "Marinaio che vai per acqua" e più recentemente dalla bravissima Donata Pinti nel CD del 2010 "Io t'invoco, libertà!: La canzone piemontese dalla tradizione alla protesta" per la meritoria Nota di Udine.
Un testo simile si trova anche in provincia di Ferrara ed è anch'esso riportato nel primo dei testi citati sopra, il protagonista stavolta è il Conte Cagnolino.
La ricordo interpretata anche da La Macina dell'amico Gastone Pietrucci nella versione maceratese incisa nel loro quarto LP "Marinaio che vai per acqua" e più recentemente dalla bravissima Donata Pinti nel CD del 2010 "Io t'invoco, libertà!: La canzone piemontese dalla tradizione alla protesta" per la meritoria Nota di Udine.
Un testo simile si trova anche in provincia di Ferrara ed è anch'esso riportato nel primo dei testi citati sopra, il protagonista stavolta è il Conte Cagnolino.
Flavio Poltronieri 30/8/2019 - 19:22
Dimmi buon giovine, o Dimmi bel giovane [Esame di ammissione del volontario alla Comune di Parigi]
Riccardo Venturi, 29-08-2019 06:35
A VOLUNTEER'S EXAMINATION FOR ADMISSION INTO THE PARIS COMMUNE
(continuer)
(continuer)
29/8/2019 - 06:36
Parru cu tia
Ai Sindacalisti , Militanti politici e contadini che in Sicilia hanno pagato con la vita per avere difeso gli ultimi:
Lorenzo Panepinto
Bernardino Verro
Giovanni Zagara
Giuseppe Rumore
Giuseppe Monticciolo
Alfonso Canzio
Nicolò Alongi
Paolo Mirmina
Giovanni Orcel
Vito Stassi
Antonio Scuderi
Sebastiano Bonfiglio
Antonio Ciolino
Andrea Raia
Nunzio Passafiume
Agostino D’Alessandro
Giuseppe Scalia
Giuseppe Puntarello
Gaetano Guarino e Marina Spinelli
Pino Camilleri
Girolamo Scaccia e Giovanni Castiglione
Giovanni Severino
Giuseppe Biondo
Andrea Raja
Paolo Farina
Filippo Forno
Nicolò Azoti
Accursio Miraglia
Leonardo Salvia
Nunzio Sansone
Pietro Macchiarella
Margherita Cresceri
Giuseppe Di Maggio
Vito Allotta
Giovanni Grifò
Castrenze Intravaia
Vincenza La Fata
Filippo Di Salvo
Serafino Lascari
Giovanni Megna
Giorgio Cusenza
Francesco Vicari
Vincenzo Lo Jacono
Giuseppe Casarubea
Michelangelo Salvia
Giuseppe... (continuer)
Lorenzo Panepinto
Bernardino Verro
Giovanni Zagara
Giuseppe Rumore
Giuseppe Monticciolo
Alfonso Canzio
Nicolò Alongi
Paolo Mirmina
Giovanni Orcel
Vito Stassi
Antonio Scuderi
Sebastiano Bonfiglio
Antonio Ciolino
Andrea Raia
Nunzio Passafiume
Agostino D’Alessandro
Giuseppe Scalia
Giuseppe Puntarello
Gaetano Guarino e Marina Spinelli
Pino Camilleri
Girolamo Scaccia e Giovanni Castiglione
Giovanni Severino
Giuseppe Biondo
Andrea Raja
Paolo Farina
Filippo Forno
Nicolò Azoti
Accursio Miraglia
Leonardo Salvia
Nunzio Sansone
Pietro Macchiarella
Margherita Cresceri
Giuseppe Di Maggio
Vito Allotta
Giovanni Grifò
Castrenze Intravaia
Vincenza La Fata
Filippo Di Salvo
Serafino Lascari
Giovanni Megna
Giorgio Cusenza
Francesco Vicari
Vincenzo Lo Jacono
Giuseppe Casarubea
Michelangelo Salvia
Giuseppe... (continuer)
PARLO CON TE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Gullotta 28/8/2019 - 19:48
Il tragico naufragio del vapore Sirio
anonyme
La Serpe d'Oro - Toscani randagi
"The story of an italian steamliner: in 1906, it left Genoa to reach South America, but sank off the coast of Spain. Those who died were more than 500, many of which were emigrants: and among them, José de Camargo Barros, São Paulo’s bishop who is mentioned in the last part of the lyrics."
"The story of an italian steamliner: in 1906, it left Genoa to reach South America, but sank off the coast of Spain. Those who died were more than 500, many of which were emigrants: and among them, José de Camargo Barros, São Paulo’s bishop who is mentioned in the last part of the lyrics."
THE TRAGIC SHIPWRECK OF STEAMLINER SIRIO
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 28/8/2019 - 18:17
Diarsera posi un giglio, ovvero E cinquecento catenelle d'oro
anonyme
Riccardo Venturi, 28-08-2019 17:49
Performed by Belle di Mai
Performed by Belle di Mai
YESTREEN I PUT A LILY, or FIVE HUNDRED FINE GOLDEN CHAINS
(continuer)
(continuer)
28/8/2019 - 17:49
Storia di Rodolfo Foscati [Storia del 107]
STORY OF RODOLFO FOSCATI [THE STORY OF NUMBER 107]
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 28/8/2019 - 16:42
Wisdom, Justice and Love
Significato di tutto il testo di
Martin Luther King:
Non c'era dubbio che King fosse un uomo religioso nel cuore. Ha tenuto questo discorso alla Riverside Church di New York City, New York, molto probabilmente perché era l'unico posto in cui King si sentiva a proprio agio a tenere un discorso come questo; un discorso che dichiarò ufficialmente la sua opposizione alla sanguinosa e raccapricciante guerra del Vietnam. Senza la bomba atomica inventata, Napalm avrebbe potuto facilmente essere etichettato come l'arma più mortale che l'uomo conosca. Utilizzato ampiamente nella guerra del Vietnam dagli Stati Uniti, Napalm è un gel appiccicoso che, se acceso, brucia da 800 ° C a 1.200 ° C, che è da otto a dodici volte più alto dell'acqua bollente (100 ° C). Guerra del Vietnam, gli Stati Uniti hanno perso 58.220 uomini, uno degli sforzi militari più costosi dell'America. La maggior parte di... (continuer)
Martin Luther King:
Non c'era dubbio che King fosse un uomo religioso nel cuore. Ha tenuto questo discorso alla Riverside Church di New York City, New York, molto probabilmente perché era l'unico posto in cui King si sentiva a proprio agio a tenere un discorso come questo; un discorso che dichiarò ufficialmente la sua opposizione alla sanguinosa e raccapricciante guerra del Vietnam. Senza la bomba atomica inventata, Napalm avrebbe potuto facilmente essere etichettato come l'arma più mortale che l'uomo conosca. Utilizzato ampiamente nella guerra del Vietnam dagli Stati Uniti, Napalm è un gel appiccicoso che, se acceso, brucia da 800 ° C a 1.200 ° C, che è da otto a dodici volte più alto dell'acqua bollente (100 ° C). Guerra del Vietnam, gli Stati Uniti hanno perso 58.220 uomini, uno degli sforzi militari più costosi dell'America. La maggior parte di... (continuer)
28/8/2019 - 12:06
Caffè Fortuna
Vista la difficoltà a trascrivere all'ascolto il ritornello in francese, abbiamo provato a chiedere a Ludovica Valori, che già si era affacciata sul nostro sito e che molto gentilmente e celermente ci ha risposto:
Buongiorno!
Che piacere ricevere il tuo messaggio!... c'è già un'altra nostra canzone sul vostro sito, "Taranta Migrante", saremmo onoratissimi se ci fosse anche "Caffè Fortuna".
Dunque il ritornello in francese è come segue:
Au Café Fortuna pour boire un verre
Pensant aux jours passés sous terre
Au Café Fortuna près de la mine
Des larmes noires dans la poitrine
Fammi sapere se hai bisogno di altro. Il videoclip è su youtube https://www.youtube.com/watch?v=bEFY4TPGQLM
Buona giornata e grazie ancora!
Ludovica e Paolo
Che piacere ricevere il tuo messaggio!... c'è già un'altra nostra canzone sul vostro sito, "Taranta Migrante", saremmo onoratissimi se ci fosse anche "Caffè Fortuna".
Dunque il ritornello in francese è come segue:
Au Café Fortuna pour boire un verre
Pensant aux jours passés sous terre
Au Café Fortuna près de la mine
Des larmes noires dans la poitrine
Fammi sapere se hai bisogno di altro. Il videoclip è su youtube https://www.youtube.com/watch?v=bEFY4TPGQLM
Buona giornata e grazie ancora!
Ludovica e Paolo
Dq82 28/8/2019 - 09:45
La donnina che semina il grano [No alla guerra]
Chanson toscane (italien) – La donnina che semina il grano [No alla guerra] – Caterina Bueno – 1975
Extrait du concert avec le chœur étrusque (col Coro degli Etruschi), Florence 1975 – belle dans sa première partie de la séquence guerre / soldats / maladies / maladies / médecins / décès et dans sa deuxième partie, [on notera] le contraste entre la guerre (on mange mal on dort sur le sol) et la paix (dans un bon lit pour se reposer avec la belle brune, le champ de fleurs)
J’avoue une certaine incertitude sur le verset du champ de fleurs (bien que je sois originaire de Toscane, j’ai du mal à comprendre les mots, aussi parce que l’enregistrement n’est pas de grande qualité – les corrections sont bienvenues). Quoi qu’il en soit, le sens me paraît celui-là, et la condamnation de la guerre ne pourrait pas être plus claire
Dialogue Maïeutique
Il te souviendra certainement Lucien l’âne mon ami,... (continuer)
Extrait du concert avec le chœur étrusque (col Coro degli Etruschi), Florence 1975 – belle dans sa première partie de la séquence guerre / soldats / maladies / maladies / médecins / décès et dans sa deuxième partie, [on notera] le contraste entre la guerre (on mange mal on dort sur le sol) et la paix (dans un bon lit pour se reposer avec la belle brune, le champ de fleurs)
J’avoue une certaine incertitude sur le verset du champ de fleurs (bien que je sois originaire de Toscane, j’ai du mal à comprendre les mots, aussi parce que l’enregistrement n’est pas de grande qualité – les corrections sont bienvenues). Quoi qu’il en soit, le sens me paraît celui-là, et la condamnation de la guerre ne pourrait pas être plus claire
Dialogue Maïeutique
Il te souviendra certainement Lucien l’âne mon ami,... (continuer)
LA SEMEUSE QUI SEMAIT LE GRAIN [NON À LA GUERRE !]
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 27/8/2019 - 12:27
Farewell Shalabiye
Traduzione italiana / Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös :
Riccardo Gullotta
Riccardo Gullotta
ADDIO BELLA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Gullotta 26/8/2019 - 23:52
Boves (Non ti ricordi il trentuno dicembre)
E. Macario / G. Maccario
Il testo è quello riportato nel libretto "Canta Partigiano", 1947, pag.20, Panfilo editore in Cuneo, (vedi la pagina "La Veglia del Partigiano" col seguente commento :
E' la canzone della Brigata Bisalta "B. Lerda" che fu già la vecchia e gloriosa Banda di Boves. La canzone che si canta sull'aria di "Non ti ricordi quel 24 maggio", rievoca l'attacco mosso dai tedeschi, il 31 dicembre 1943, contro Boves e la sua Banda.
E' la canzone della Brigata Bisalta "B. Lerda" che fu già la vecchia e gloriosa Banda di Boves. La canzone che si canta sull'aria di "Non ti ricordi quel 24 maggio", rievoca l'attacco mosso dai tedeschi, il 31 dicembre 1943, contro Boves e la sua Banda.
RICORDO DI BOVES
(continuer)
(continuer)
envoyé par gianfranco 26/8/2019 - 17:12
Figli dell'officina
Il seguente testo è quello riportato nel libretto "Canta Partigiano", 1947, pag.29, Panfilo editore in Cuneo, (vedi la pagina "La Veglia del Partigiano"
FIGLI DELL'OFFICINA
(continuer)
(continuer)
envoyé par gianfranco 26/8/2019 - 17:10
La Veglia del Partigiano
anonyme
Arturo Felici, editore partigiano
Una via di Cuneo porta il nome di Arturo Felici, il cui libretto di canti partigiani mi è stato inviato in questi giorni da Mauro Fantino e che ho provveduto a digitalizzare, per cui il relativo file PDF è a disposizione di chi fosse interessato.
Inoltre sto inviando al sito CCG i testi delle canzoni, raccolte da "Panfilo" sia fra i "compaesani" sia tra le altre formazioni di varia natura (garibaldini, autonomi, badogliani etc.)
il commento iniziale alle canzoni, oltre a quanto sopra riportato, prosegue così:
E se qualche volta la forma resiste e ricalcitra - ebbene, al diavolo la forma! - Tutta l'anima della guerra partigiana sdegnosa d'indugio si solleva dalla materia nell'onda della musica, e questa anima dai morti e dai vivi prorompe con questi canti sulle terre e sulle piazze d'Italia.
A ricordo di "Panfilo" desidero quindi riportare le seguenti... (continuer)
Una via di Cuneo porta il nome di Arturo Felici, il cui libretto di canti partigiani mi è stato inviato in questi giorni da Mauro Fantino e che ho provveduto a digitalizzare, per cui il relativo file PDF è a disposizione di chi fosse interessato.
Inoltre sto inviando al sito CCG i testi delle canzoni, raccolte da "Panfilo" sia fra i "compaesani" sia tra le altre formazioni di varia natura (garibaldini, autonomi, badogliani etc.)
il commento iniziale alle canzoni, oltre a quanto sopra riportato, prosegue così:
E se qualche volta la forma resiste e ricalcitra - ebbene, al diavolo la forma! - Tutta l'anima della guerra partigiana sdegnosa d'indugio si solleva dalla materia nell'onda della musica, e questa anima dai morti e dai vivi prorompe con questi canti sulle terre e sulle piazze d'Italia.
A ricordo di "Panfilo" desidero quindi riportare le seguenti... (continuer)
26/8/2019 - 16:38
Stop the War (the Cats Are Killing Themselves)
In 1941, when war knocked on America’s door at Pearl Harbor, the 15-year Swing Era was already eight years old. Music was the nation’s dominant cultural force; jazz orchestras ruled the pop charts and swing soloists were household names, as jazz critic Scott Yanow notes in The Illustrated Encyclopedia of Music. Swing was what all the hep cats danced to, if they could find space on the overcrowded floors of the Savoy or elsewhere.
When Japan attacked, composers quickly returned fire with a barrage of morale-boosting melodies, and pro-war jazz standards number in the dozens. As the first war fought in the electronic age (with nine in ten households owning a radio by 1940), Axis-smashing anthems like “G.I. Jive” and “V-Day Stomp” could be blasted to almost every home in the nation.
The Great War’s poets had penned plenty of verses condemning it, and songs like Alf Bryan’s “I Didn’t Raise My... (continuer)
When Japan attacked, composers quickly returned fire with a barrage of morale-boosting melodies, and pro-war jazz standards number in the dozens. As the first war fought in the electronic age (with nine in ten households owning a radio by 1940), Axis-smashing anthems like “G.I. Jive” and “V-Day Stomp” could be blasted to almost every home in the nation.
The Great War’s poets had penned plenty of verses condemning it, and songs like Alf Bryan’s “I Didn’t Raise My... (continuer)
AWS Staff 26/8/2019 - 11:37
Sfiorisci bel fiore
si, patchinko, ora che mi ci fai pensare è possibile che nel nastro che avevo da ragazzo quella strofa fosse la seconda e che l'ultima fosse invece quella della bella dormiente. Ora che su youtube ce ne sono tante versioni, sento che in una la canta come terza strofa, dopo il bel soldato, che nella prima versione non c'era.
piersante sestini 26/8/2019 - 03:34
Volta la carta
Chanson italienne – Volta la carta – Fabrizio De André – 1978
Texte et musique : Fabrizio De André et Massimo Bubola
Dialogue Maïeutique
Ici, Lucien l’âne mon ami, je vais d’abord te poser une devinette à propos de ces comptines, car sous la chanson de De André, se cachent des comptines populaires plus anciennes. Voici la devinette : qu’évoquent pour toi – qui est familier des arcanes les plus secrets – la carte, la mort, la guerre le vilain bêcheur, le valet de cœur, l’amoureux.
Oh, dit Lucien l’âne, c’est une devinette bien simple. C’est le tarot.
Eh bien exactement, cette comptine, c’est un tarot. Mais, dit Marco Valdo M.I., un tarot divinatoire évidemment, comme en avait fait fabriqué un le premier de la lignée des Visconti-Sforza, prolongeant ainsi l’existence d’un jeu milanais du siècle précédent (sans doute le XIVe). La comptine doit être lue – dans toutes les versions – comme... (continuer)
Texte et musique : Fabrizio De André et Massimo Bubola
Dialogue Maïeutique
Ici, Lucien l’âne mon ami, je vais d’abord te poser une devinette à propos de ces comptines, car sous la chanson de De André, se cachent des comptines populaires plus anciennes. Voici la devinette : qu’évoquent pour toi – qui est familier des arcanes les plus secrets – la carte, la mort, la guerre le vilain bêcheur, le valet de cœur, l’amoureux.
Oh, dit Lucien l’âne, c’est une devinette bien simple. C’est le tarot.
Eh bien exactement, cette comptine, c’est un tarot. Mais, dit Marco Valdo M.I., un tarot divinatoire évidemment, comme en avait fait fabriqué un le premier de la lignée des Visconti-Sforza, prolongeant ainsi l’existence d’un jeu milanais du siècle précédent (sans doute le XIVe). La comptine doit être lue – dans toutes les versions – comme... (continuer)
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envoyé par Marco Valdo M.I. 25/8/2019 - 22:40
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Versi di Otto Reutter
Musica di Hugo Hirsch
Una celebre poesia di Otto Reutter (1870-1931), cantante e attore tedesco, precursore di quel Kabarett berlinese che ebbe la sua epoca d'oro negli anni tra le due guerre.
Testo trovato su www.otto-reutter.de
Otto Reutter non fu certo un autore politico ma descrisse sempre con sarcasmo ed irriverenza la società tedesca tra i due secoli. La sua poetica – espressa in couplet, versi distici a rima baciata – divenne più amara durante la Grande Guerra, specie dopo che suo figlio perse la vita nella terribile battaglia di Verdun (febbraio – dicembre 1916)
In questa "Non mi meraviglio più di niente" Otto Reutter descrive la vita a Berlino nel 1917, una vita lontana dal fronte ma non dalla guerra...
"... In quegli anni si esibiva all'Apollo Theater Otto Reutter a cui abbiamo già accennato. Il grande cabarettista raggiunse la notorietà con una... (continuer)